ITBO980492A1 - Serie di porta impronte monouso per edentuli e metodo per la realizzaz ione di protesi totali . - Google Patents

Serie di porta impronte monouso per edentuli e metodo per la realizzaz ione di protesi totali . Download PDF

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ITBO980492A1 IT98BO000492A ITBO980492A ITBO980492A1 IT BO980492 A1 ITBO980492 A1 IT BO980492A1 IT 98BO000492 A IT98BO000492 A IT 98BO000492A IT BO980492 A ITBO980492 A IT BO980492A IT BO980492 A1 ITBO980492 A1 IT BO980492A1
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Description

DESCRIZIONE
annessa a domanda di brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE dal titolo:
SERIE PI PORTA IMPRONTE MONOUSO PER EDENTULI E METODO PER LA REALIZZAZIONE DI PROTESI TOTA-LI
La presente invenzione concerne una serie di porta impronte monouso per la rilevazione di impronte dell’arcata mascellare e dell'arcata mandibolare in edentuli e il metodo per la realizzazione di protesi totali.
In particolare, la presente invenzione è relativa ad una serie di porta impronte monouso che vengono utilizzati nella realizzazione di protesi totali del’arcata mascellare e dell’arcata mandibolare, le protesi potendo essere sia del tipo senza ancoraggi sia con ancoraggi naturali o artificiali. Inoltre, la presente invenzione è relativa al metodo per la realizzazione di protesi totali dell'arcata mascellare e dell’arcata mandibolare.
La tecnica attuale per l’ottenimento di una protesi totale relativa aU’arcata mascellare o all'arcata mandibolare prevede sostanzialmente quattro fasi che precedono la fase di costruzione vera e propria della protesi.
La prima fase prevede di ottenere un impronta primaria negativa dell’arcata edentula da protesizzare. Per tale fase si utilizza un porta impronte standard, disponibile in diverse dimensioni, che si adatta grossolanamente all’arcata da protesizzare. Si provvede al riempimento del porta impronte con adatto materiale, per esempio alginato, si posiziona sull’arcata e si ottiene la cosiddetta impronta primaria negativa dell’arcata.
Nella seconda fase si ottiene un modello primario dell’arcata edentuia. Si riempie l’impronta primaria negativa dell’arcata con apposito materiale, per esempio gesso, e dopo l'essiccazione si realizza il cosiddetto modello primario positivo dell’arcata.
Dalla terza fase si ottiene un porta impronte secondario individuale negativo. Tale porta impronte è individuale perché è specifico e personalizzato per il paziente. Sul modello primario positivo dell’arcata si eseguono alcuni interventi propedeutici, per esempio la contornatura del modello primario, al fine di ottenere un porta impronte individuale che tenga conto della specificità anatomica di ogni sìngolo paziente.
Al termine di tali interventi propedeutici il modello primario positivo dell'arcata viene ricoperto con apposito materiale dentale, in genere materiale ceroso, per creare un certo spessore rispetto all’arcata, successivamente viene ricoperto con altro materiale dentale, in genere resina acrilica. Quando la resina è polimerizzata si toglie il modello primario positivo e si ottiene un impronta negativa dell’arcata che costituisce un porta impronte secondario individuale deil'arcata.
La quarta fase permete di otenere un modèllo finale positivo dell’arcata su cui si andrà a costruire la protesi.
Il porta impronte individuale secondario viene sottoposto al bordaggio funzionale, cioè si procede alla ricopertura del bordo del porta impronte individuale con materiale essenzialmente resinoso e/o ceroso, e si inserisce il porta impronte così ricoperto sull’arcata da protestare nella bocca del paziente, e si richiede a quest’ultimo di effettuare i movimenti funzionali che lasciano traccia sulla parte del bordo del porta impronte su cui è stato messo materiale, che avendo certe caratteristiche di malleabilità, registra aggregazioni, separazioni sporgenze, ecc., dovute al movimento dei muscoli della bocca del paziente. Al termine di tale operazione si “pulisce” l’impronta individuale completata dal bordaggio funzionale e si inserisce materiale dentale diverso, per esempio polisolfuro, il quale aderendo al negativo del porta impronte individuale genera il negativo dell’impronta secondaria individuale. Quindi, con materiale speciale dentale, in genere gesso di precisione, si realizza il modello secondario positivo e definitivo che serve come base per la realizzazione della protesi.
La procedura tradizionale risulta quindi lunga e relativamente costosa in quanto prevede la rilevazione delle impronte delle arcate due volte e prevede la realizzazione, in genere, in laboratorio di un porta impronte individuale. Inoltre, la rilevazione delle impronte primarie con porta impronte standard può causare fastidio al paziente.
Per superare tali inconvenienti sono state proposti dei porta impronte modellabili, in metallo o resine termoplastiche,, o delle paste speciali che modellate sull’arcata da protesizzare, una volta indurite, realizzavano un porta impronte individuale. Anche tali soluzioni non si sono rilevate valide per problemi di stabilità della forma e per il costo eccessivo.
Lo scopo della presente invenzione è pertanto quello di eliminare gli inconvenienti sopra menzionati, fornendo una serie di porta impronte individuali monouso.
L'invenzione, quale essa è caratterizzata dalle rivendicazioni indipendenti, risolve il problema della rilevazione delle impronte delle arcate in edentuli con una serie di porta impronte, già realizzati in diverse misure, che permettono di ottenere direttamente il modello dell’impronta finale che serve come base per realizzare le protesi totali.
Secondo una preferita forma di attuazione della presente invenzione, i porta impronte sono una serie di quattro porta impronte di diverse dimensioni per le arcate mascellari, e una serie di cinque porta impronte di diverse dimensioni per le arcate mandibolari.
Le rivendicazioni dipendenti si riferiscono a forme preferite di attuazione della presente invenzione.
Uno dei vantaggi ottenuti mediante la presente invenzione consiste essenzialmente nel fatto che essa si presenta semplice e di realizzazione relativamente economica e che permette di abbreviare il metodo per la realizzazione delle protesi totali.
Le caratteristiche tecniche dell'invenzione ed i vantaggi della stessa risulteranno maggiormente evidenti nella descrizione dettagliata che segue, fata con riferimento ai disegni allegati, che ne rappresentano una forma di realizzazione puramente esemplificativa e non limitativa, in cui:
- la figura 1 illustra una vista frontale, lato esterno di un porta impronte per l’arcata mascellare realizzato in accordo con la presente invenzione e facente parte della serie di porta impronte oggetto della presente invenzione;
pronte per l’arcata mascellare di cui alla figura 1;
- la figura 3 illustra una vista in prospetiva del porta impronte per l’arcata mascellare di cui alle figure precedenti;
- la figura 4 rappresenta una vista in sezione, secondo la linea IV-IV di figura 2, del porta impronte per l'arcata mascellare di cui alle figure precedenti;
- la figura 5 illustra una vista laterale prospettica del porta impronte per l’arcata mascellare di cui alle figure precedenti;
- la figura 6 illustra una vista frontale, lato esterno di un porta impronte per l’arcata mandibolare realizzato in accordo con la presente invenzione e facente parte della serie di porta impronte oggetto della presente invenzione;
- la figura 7 illustra una vista frontale, lato interno del porta impronte per l'arcata mandibolare di cui alla figura 6;
- la figura 8 rappresenta una vista in sezione, secondo la linea VIII-VIII di figura 7, del porta impronte per l’arcata mandibolare di cui alle figure 6 e 7;
- la figura 9 illustra una vista in prospettiva, con una parte parzialmente sezionata, del porta impronte per l’arcata mandibolare di cui alle figure da 6 a 8;
- la figura 10 illustra una vista laterale prospettica del porta impronte per l’arcata mandibolare di cui alle figure da 6 a 9.
Per la descrizione che segue si fa riferimento ad un porta impronte mascellare e ad un porta impronte mandibolare entrambi di misura media fra quelli che costituiscono la serie oggetto della presente invenzione. Tutti i porta impronte mascellari e mandibolari della serie sono sostanzialmente simili fra di loro nella forma, variando solo le dimensioni, perciò la descrizione che segue non perde in generalità.
Conformemente alle figure da 1 a 5, con 1 è indicato un porta impronte relativo all’arcata mascellare. Tale porta impronte è un esemplare della serie di porta impronte mascellari che costituiscono l'oggetto della presente invenzione.
Il porta impronte 1 è conformato nelle tre dimensioni in modo da adattarsi all’anatomia dell’arcata mascellare contornando la cresta edentula.
Il porta impronte 1 comprende una volta centrale 2 di media convessità corrispondente alla volta palatina 3 (si veda figura 4) del paziente. La convessità della volta centrale 2 non deve corrispondere esattamente alla convessità della volta palatina 3 del paziente perché il materiale per la rilevazione delle impronte, con cui verrà successivamente riempito il porta impronte 1, permette di raggiungere spessori relativamente grandi senza problemi di stabilità.
La volta 2 è circondata da un canale 4 che ha in sezione una forma approssimativamente ad U e presenta una superficie concava. Quando il porta impronte 1 è posizionato sull’arcata mascellare il canale 4 circonda la cresta gengivale 5 (si veda figura 4) mantenendo una certa intercapedine 6 fra la superficie del porta impronte 1 e della gengiva per il materiale (non illustrato) di rilevazione delle impronte.
Il bordo della parete laterale esterna 7 del canale 4 presenta una forma ondulata che copre i tessuti e rilievi corrispondenti della parte laterale della cresta gengivale 5 e comprende in particolare due incisure laterali 9, tra il terzo e il quinto dente, ciascuna in corrispondenza del frenulo vestibolare laterale (non illustrato) e una incisura centrale 10 in corrispondenza del frenulo centrale (non illustrato). La parte posteriore della volta 2 è limitata posteriormente da un bordo 13 sostanzialmente diritto e dotato di una leggera convessità verso la volta palatina 3 del paziente. Il bordo 13 si estende al limite tra il palato duro e molle (non illustrati).
Il canale 4 è provvisto di due appoggi tissutali posteriori 11 disposti in corrispondenza della zona dei primi molari superiori e di due appoggi tissutali paracentrali anteriori 12 disposti in corrispondenza della zona degli incisivi laterali. Questi appoggi 11, 12 sono delle aree sopraelevate della superficie concava del canale 4 e si appoggiano sulle gengive permettendo di creare l'intercapedine 6 di spessore adeguato per il materiale di rilevazione delle impronte. Inoltre, gli appoggi 11, 12 forniscono un adeguato supporto per il porta impronte 1 e impediscono basculamenti e movimenti del porta impronte 1 quando questo è posizionato sul paziente.
Per favorire la funzionalizzazione e il posizionamento sull’arcata mascellare, il porta impronte 1 è dotato di un manico diritto 14 posto anteriormente in posizione centrale sulla parete esterna 15 del porta impronte 1, cioè sulla parete opposta a quella rivolta verso la volta palatina del paziente.
Nelle figure da 6 a 10 è illustrato un porta impronte 16 relativo all’arcata mandibolare. Tale porta impronte è un esemplare della serie di porta impronte mandibolari che costituiscono l'oggetto della presente invenzione.
Anche il porta impronte 16 è conformato nelle tre dimensioni in modo da adattarsi all’anatomia dell’arcata mandibolare contornando la cresta edentula.
Il porta impronte 16, visto in pianta, ha una forma in pianta sostanzialmente a ferro di cavallo e comprende un canale 17, il quale ha una forma in sezione approssimativamente ad U e presenta una superficie concava. Il canale 17 è delimitato da una parete linguale 18 disposta dal lato interno del ferro di cavallo destinata a trovarsi in prossimità della lingua (non illustrata) e da una parete labiale 19 destinata a trovarsi in prossimità del labbro inferiore e della guancia (non illustrati). Quando il porta impronte 16 è posizionato sull’arcata mandibolare il canale 17 circonda la cresta gengivale 20 (si veda figura 8) mantenendo una certa intercapedine 21 fra la superficie del porta impronte 16 e la superficie della gengiva per il materiale (non illustrato) di rilevazione delle impronte.
Anche in questo caso il porta impronte 16, in modo simile al porta impronte mascellare 1, presenta sul bordo 27 della parete labiale 19 del canale 17 dei rialzi laterali 22, nella regione tra il terzo e il quinto dente per il frenulo vestibolare laterale (non illustrato), e una incisura centrale 23 in corrispondenza del frenulo centrale (non illustrato). A lato dell’incisura centrale 23, il bordo 27 presenta due curvature 26 per le tuberosità del mento.
Nella parte postero-laterale esterna (cioè dal lato opposto alla lingua), il porta impronte 16, subito a lato del trigono retromolare (non illustrato), presenta un incavo 24 conformato ad S rovesciata ed allungata per lasciare spazio al margine anteriore del muscolo massetere (non illustrato). Il trigono retromolare è quindi coperto solo parzialmente perché, secondo gli ultimi orientamenti del settore, la protesi che si realizza con tali impronte non deve interessare tali zone.
II bordo interno 28 della parete linguale 18 presenta due incisure 29 disposte tra il quarto e quinto dente per il muscolo milojoideo (non illustrato). Posteriormente alle incisure 29, il bordo 28 supera la fossa retro-milojoidea e la cresta retro-milojoidea (non illustrati) e anteriormente si mantiene al di sopra della dei tubercoli genieni (non illustrati) perché a questi tubercoli si attaccano i muscoli che muovono la lingua, e quindi se la protesi interessasse anche questa zona potrebbe essere mossa da questi muscoli. Nella zona posteriore, la parete linguale 18 è più estesa della parete labiale 19. Anteriormente il bordo 28 presenta una incisura 30_per il frenulo linguale (non illustrato). Anche in questa zona, la parete linguale 18 è sufficientemente estesa poiché i muscoli genioglosso e geniojoideo (non illustrati) si inseriscono molto in basso e quindi è difficile che vengano intercettati dal bordo della protesi che si otterrà da queste impronte.
Il canale 17 è provvisto di due appoggi tissutali posteriori 25 disposti nella regione dei premolari-molari e un appoggio tissutali centrale anteriore 31. Gli appoggi 25, 31 sono delle aree sopraelevate della superfìcie concava del canale 17 e permettono uno spessore adeguato del materiale per la rilevazione delle impronte. Anche in questo caso, gli appoggi 25, 31 forniscono un adeguato appoggio per il porta impronte e impediscono basculamenti e movimenti del porta impronte 16 quando questo è posizionato sul paziente e si procede alla registrazione dei movimenti della muscolatura della bocca .
Per favorire il posizionamento, il porta impronte 16 è dotato di un manico 32 diritto posto centralmente ed anteriormente, ed è dotato di due sporgenze 33 che servono per mantenere fermo il porta impronte durante il bordaggio funzionale.
I porta impronte sono costruiti in materiale plastico rigido che può essere lavorati? con le normali frese da laboratorio, eliminando eventuali eccessi di. materiale, per meglio adattarlo alle caratteristiche anatomiche del paziente. Il materiale per i porta impronte oggetto della presente invenzione presenta delle favorevoli caratteristiche di duttilità e malleabilità ed è idoneo anche al trattamento di pazienti portatori di ancoraggi naturali o artificiali.
Secondo una forma realizzativa preferita, il materiale utilizzato per il porta impronte è polimetilmetacrilato polimerizzato a freddo.
La serie di porta impronte prevede un certo numero di porta impronte in diverse misure per l’arcata mascellare, di preferenza quattro, e un certo numero di porta impronte in diverse misure per l’arcata mandibolare, di preferenza cinque. Da esperienze condotte dalla richiedente, questo numero di porta impronte si è rivelato sufficiente a coprire tutta la varietà di forme e dimensioni delle arcate mascellari e mandibolari.
In uso, si seleziona un porta impronte di misura adatta per l’arcata mascellare o mandibolare facendo riferimento ad alcune misure caratteristiche, quali, per esempio, la distanza fra i trigoni retromolari. Si verifica che il porta impronte si adatti all’arcata da rilevare ed eventualmente si procede all’asportazione delle parti del porta impronte in eccesso, tramite lavorazioni con le usuali frese da laboratorio. Si procede quindi al bordeggio funzionale cioè alla registrazione di tutti i movimenti dei muscoli della bocca del paziente che lasciano traccia sulla parte del bordo del porta impronte. In questa fase il sostegno del porta impronte è fornito dagli appoggi 11, 12 o 25, 31 che si trovano nel canale del porta impronte. Successivamente si provvede a riempire il porta impronte con materiale adatto per la definizione finale dell’impronta, il sostegno del porta impronte essendo fornito adesso dalla bordatura che si appoggia sulla gengiva.
Dall’impronta negativa definitiva si può realizzare direttamente un modello finale positivo dell’arcata da protesizzare. A tale scopo si utilizza uno speciale materiale dentale (in genere gesso di precisione). L’impronta positiva così ottenuta viene cosparsa di resina: per l'arcata mandibolare solo sulla cresta gengivale, per l'arcata mascellare anche nella zona della volta palatina. Tale resina costituisce la base di riferimento su cui applicare la dentatura artificiale.
Per applicare la dentatura si aggiunge del materiale ceroso, limitatamente alla zona delle creste, e si procede poi alla graduale sostituzione del materiale ceroso posizionato sulle creste con dei denti artificiali, ottenendo così la protesi totale definitiva.

Claims (13)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Serie di porta impronte monouso per ia realizzazione di impronte dell'arcata mascellare attorno alla cresta gengivale (5), ciascun porta impronte (1) essendo caratterizzato dal fatto di comprendere: una volta centrale (2) di media convessità corrispondente alla volta palatina (3) del paziente; un canale (4) che circonda la volta (2) avente una forma in sezione approssimativamente ad U e presentante una superficie concava, il canale (4) essendo delimitato da una parete laterale esterna (7) un bordo (8) della parete laterale esterna (7) avente una forma ondulata che copre i tessuti e rilievi corrispondenti della parte laterale della cresta gengivale (5) , ed essendo dotato di due incisore laterali (9), tra il terzo e il quinto dente, ciascuna in corrispondenza del frenulo vestibolare laterale, una incisura centrale (10), in corrispondenza del frenulo centrale; e un bordo (13) delimitante la parte posteriore del porta impronte (1), il bordo (13) essendo sostanzialmente diritto e dotato di una leggera convessità verso la volta palatina (3) del paziente, il bordo (13) estendendosi al limite tra il palato duro e molle.
  2. 2. Serie di porta impronte secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dai fatto che il canale (4) è provvisto di due appoggi tissutali posteriori (11) disposti in corrispondenza della zona dei primi molari superiori e di due appoggi tissutali paracentrali anteriori (12) disposti in corrispondenza delia zona degli incisivi laterali, gli appoggi (11, 12) essendo delle aree sopraelevate della superficie concava del canale (4) che si appoggiano alle gengive, creano un’intercapedine (6) di spessore adeguato per il materiale di rilevazione delle impronte e forniscono un adeguato supporto impedendo basculamenti e movimenti del porta impronte (1) quando questo è posizionato sul paziente.
  3. 3. Serie di porta impronte secondo una delle rivendicazioni precedenti, caraterizzato dal fato che per favorire la funzionalizzazione e il posizionamento sull’arcata mascellare, ciascun porta impronte (1) è dotato di un manico diritto (14) posto anteriormente in posizione centrale.
  4. 4. Serie di porta impronte monouso per la realizzazione di impronte dell’arcata mandibolare attorno alla cresta gengivale.(20), ciascun porta impronte (16) essendo caraterizzato dal fatto di comprendere: un canale (17), il quale ha una forma in pianta sostanzialmente a ferro di cavallo e una forma in sezione approssimativamente ad U e presentante una superficie concava; una parete linguale (18) che delimita il canale (17) dal lato interno del ferro di cavallo e destinata a trovarsi in prossimità della lingua; una parete labiale (19) che delimita il canale (17) dal lato esterno e destinata a trovarsi in prossimità del labbro inferiore; il canale (17) e le pareti (18, 19) essendo realizzate in modo tale da circondare la cresta gengivale 20 mantenendo una certa intercapedine (21) fra la superficie del porta impronte (16) e la superficie della gengiva per il materiale di rilevazione delle impronte; un bordo (27) delimitante la parete labiale (19) dotato di rialzi laferali (22), nella regione tra il terzo e il quinto dente, una incisura centrale (23) in corrispondenza del frenulo centrale, due curvature (26) per le tuberosità del mento disposte a lato del’incisura centrale (23); un bordo interno (28) delimitante la parete linguale (18) dotato di due incisure (29) disposte tra il quarto e quinto dente, ed anteriormente in posizione centrale presentante una incisura (30) per il frenulo linguale.
  5. 5. Serie di porta impronte secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dai fatto che, nella parte postero-laterale esterna, il porta impronte (6) presenta un incavo (24) conformato ad S rovesciata ed allungata.
  6. 6. Serie di porta impronte secondo le rivendicazioni 4 o 5, caratterizzato dal fatto che il canale (17) è provvisto di due appoggi tissutali posteriori (25) disposti nella regione dei premolari-molari e un appoggio tissutali centrale anteriore (31), gli appoggi (25, 31) essendo delle aree sopraelevate della superficie concava del canale (17) che permettono uno spessore adeguato del materiale per la rilevazione delle impronte e impediscono basculamenti e movimenti del porta impronte (16) quando questo è posizionato sul paziente e si procede alla registrazione dei movimenti della muscolatura della bocca.
  7. 7. Serie di porta impronte secondo una delle rivendicazioni da 4 a 6, caratterizzato dai fatto che per favorire il posizionamento, il porta impronte (16) è dotato di un manico (32) diritto posto centralmente ed anteriormente, ed è dotato di due sporgenze (33) che servono per mantenere fermo il porta impronte (16) durante il bordaggio funzionale.
  8. 8. Serie di porta impronte secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di essere realizzati in materiale plastico rigido che può essere lavorato con le normali frese da laboratorio.
  9. 9. Serie di porta impronte secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di essere realizzati in polimetilmetacrlato polimerizzato a freddo.
  10. 10. Metodo per realizzare protesi totali dell'arcata mascellare e dell'arcata mandibolare utilizzando la serie di porta impronte secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato da! fatto di comprendere le seguenti fasi: selezionare un porta impronte (1; 16) di misura adatta per l’arcata mascellare o mandibolare facendo riferimento ad alcune misure caratteristiche, quali, per esempio, la distanza fra i trigoni retromolari; effettuare il bordaggio funzionale, cioè la registrazione di tutti i movimenti dei muscoli della bocca del paziente che lasciano traccia sulla parte del bordo dei porta impronte; riempire il porta impronte (1; 16) con materiale adatto per la definizione finale dell’impronta; realizzare direttamente un modello finale positivo dell’arcata da protesizzare utilizzando apposito materiale dentale; cospargere di resina il modello finale positivo così ottenuto per costituire la base di riferimento su cui. applicare la dentatura artificiale; applicare la dentatura artificiale sulla base di riferimento ottenuta nella fase precedente.
  11. 11. Metodo secondo la rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che la fase di riempimento del porta impronte è preceduta dall’asportazione di parti dei porta impronte in eccesso rispetto all’anatomia del paziente, tramite lavorazioni con le usuali frese da laboratorio.
  12. 12. Serie di porta impronte monouso secondo una delle rivendicazioni da 1 a 9 e secondo quanto descritto ed illustrato con riferimento alle figure degli uniti disegni e per gli accennati scopi.
  13. 13 Metodo per realizzare di protesi totali secondo le rivendicazioni 10 o 11 e secondo quanto descritto ed illustrato con riferimento alle figure degli uniti disegni e per gli accennati scopi.
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