ITBO980487A1

ITBO980487A1 - Macchina per l' esercizio fisico .

Info

Publication number: ITBO980487A1
Application number: IT98BO000487A
Authority: IT
Inventors: Monte Antonio Dal
Original assignee: Technogym Srl
Priority date: 1998-08-05
Filing date: 1998-08-05
Publication date: 2000-02-05
Also published as: WO2000007674A1; AU4795699A; IT1304473B1

Description

DESCRIZIONE

annessa a domanda di brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE dal titolo:

MACCHINA PER L’ESERCIZIO FISICO.

La presente invenzione è relativa ad una macchina per l’esercizio fisico.

Nel campo delle macchine ginniche è noto di realizzare delle apparecchiature comprendenti un’unità di carico ed un dispositivo meccanico collegati fra loro, ed azionabili da un utente per esercitare una propria regione muscolare determinata. Tale dispositivo meccanico è provvisto di un organo interfaccia utente (una maniglia, un pedale, un bilanciere o similari) il quale è vincolato a muoversi lungo una traiettoria particolare. Per consentire ad utenti di corporatura diversa di impiegare una stessa macchina, i dispositivi meccanici presentano leveraggi di estensione regolabile. Pertanto, ad ogni macchina corrisponde una famiglia di traiettorie basate su di una curva fondamentale, aperta o chiusa. Ciascun dispositivo meccanico è realizzato in modo tale che la macchina sia adatta ad eseguire un solo movimento.

Nella maggioranza dei casi l’unità di carico è di tipo a gravità e comprende una pluralità di masse (normalmente delle piastre metalliche) che raggruppate fra loro definiscono un carico di entità regolabile e sollevarle dall’utente tramite il dispositivo meccanico. Questo tipo di macchine permette di alternare modalità di allenamento di tipo concentrico (in cui la forza sviluppata dall’utente è ottenuta attraverso l’accorciamento delle fibre muscolari attuate, o se si preferisce, in cui la forza stessa e l'organo attuato dall’utente si muovono nello stesso senso), e di tipo eccentrico (in cui la forza sviluppata dall’utente è ottenuta attraverso l’allungamento delle fibre muscolari attuate, o se si preferisce, in cui la forza stessa e l’organo attuato dall’utente si muovono in senso opposto).

Tali macchine presentano una prima limitazione che dipende dalla natura gravitazionale del carico. In particolare, come il carico si muove costantemente in verticale ed agisce verso il basso, l’organo interfaccia utente percorre avanti ed indietro la stessa curva su archi di ampiezza regolabili solo in ampiezza a partire da un’origine fissa. Pertanto, tali macchine non risultano adatte ad utenti con esigenze riabilitative a carico dell’apparato muscolare, e/o cardiocircolatorio. Queste ultime richiedono l'esecuzione di movimenti ciclici, perciò sono azionate tramite degli attuatori rotativi. Nel caso in cui un utente desiderasse allenare più regioni corporee, dovrebbe necessariamente impiegare una pluralità di macchine dedicate.

Per superare la limitazione data dalla natura gravitazionale del carico, alcune macchine ginniche presentano l’unità corrispondente provvista dì un freno o di un attuatore rotativi, a cui è stato accoppiato un controllo elettronico. In questo caso il carico può essere regolato ed, eventualmente, invertito a piacimento, per soddisfare esigenze specifiche.

Tuttavia, anche questo tipo di macchine presenta l'inconveniente che le traiettorie permesse sono di tipo aperto, o chiuso, ma sempre omotetiche fra loro.

Scopo della presente invenzione è realizzare una macchina per l'esercizio fisico comprendente un dispositivo di carico di tipo articolato, provvisto di un organo interfaccia mobile selettivamente su di una collezione di traiettorie aperte o chiuse distinte fra loro.

Secondo la presente invenzione viene realizzata una macchina per l'esercizio fisico comprendente un telaio, almeno un gruppo di allenamento supportato dal detto telaio tramite l’interposizione di un montante, e comprendente un’unità di carico provvista di un organo interfaccia impiegabile per l’esecuzione di un esercizio allenante basato sullo scambio di potenza con la detta unità di carico; caratterizzata dal fatto che il detto gruppo comprende un corpo scatolare supportato dal detto montante; un dispositivo articolato provvisto di un primo e di un secondo corpi a manovella collegati al detto corpo scatolare in modo articolato; mezzi di carico essendo previsti per scambiare potenza con il detto primo corpo a manovella; i detti primo e secondo corpi a manovella presentando rispettivamente una prima ed una seconda porzioni di accoppiamento collegate fra loro in modo articolato tramite un corpo a biella; il detto corpo a biella ed il detto secondo corpo a manovella essendo accoppiati fra loro tramite un primo dispositivo guida-slitta in modo tale che la distanza tra le dette prima e seconda porzioni di accoppiamento risulti regolabile a piacere; mezzi di regolazione della distanza tra le dette prima e seconda porzioni di accoppiamento essendo previsti per guidare il detto organo interfaccia su traiettorie curve aperte e/o chiuse geometricamente distinte fra loro e selezionabili a piacere.

Secondo la presente invenzione viene fornito un procedimento per l’esecuzione di esercizi tramite l’impiego di una macchina per l’esercizio fisico provvista di almeno un attuatore e di un dispositivo articolato azionabile attraverso il detto attuatore; il detto dispositivo articolato comprendendo almeno un organo interfaccia utente mobile su di una traiettoria determinata, la cui forma dipendente dalla geometria del dispositivo articolato e dalla modalità di attivazione del detto attuatore; il detto procedimento essendo caratterizzato dal fatto di comprendere una prima fase di attivazione della detta macchina; una seconda fase di apprendimento della traiettoria percorribile dal detto organo interfaccia; una terza fase di potenza in cui l’utente si oppone al movimento del detto organo interfaccia, pur seguendone il movimento.

L'invenzione verrà ora descritta con riferimento ai disegni annessi, che ne illustrano alcuni esempi di attuazione non limitativi, in cui;

la figura 1 è una vista schematica in elevazione laterale di una prima preferita forma di attuazione di una macchina secondo la presente invenzione;

la figura 2 è una vista schematica, in elevazione laterale e in scala ridotta, di una seconda preferita forma di attuazione di una macchina secondo la presente invenzione, rappresentata in una pluralità di posizioni operative;

la figura 3 è una vista prospettica schematica di una terza preferita forma di attuazione della figura 1;

- la figura 4 è una sezione longitudinale della figura 3 in scala ridotta, eseguita secondo un piano verticale, e rappresentata in una pluralità di posizioni di funzionamento; e

la figura 5 è una vista schematica in scala ingrandita di una variante di un particolare estratto dalla figura 1.

Nella figura 1, con 10 è indicata, nel suo complesso, una macchina ginnica validamente impiegabile da un utente per l’esecuzione di una molteplicità di esercizi allenanti, ciascuno dei quali adatto ad allenare una determinata regione muscolare dell’utente stesso.

Con riferimento alla figura 1, la macchina 10 comprende un telaio 11 provvisto di una pedana 12, un montante 13 sostanzialmente verticale e collegato rigidamente al telaio 11 stesso. La macchina 10 comprende, inoltre, un gruppo di allenamento presentante un’unità 20 di carico provvista di un corpo 21 scatolare supportato dal montante 13 in corrispondenza della rispettiva estremità 14 superiore tramite un collegamento a vite, in modo tale da risultare orientabile a piacere attorno ad un asse orizzontale 51. L’unità 20 comprende una prima ed una seconda flangia 22 e 23 supportate in modo angolarmente libero ed assialmente fisso dal corpo 21 scatolare in corrispondenza di rispettivi primo e secondo assi 24 e 25. In figura 1 gli assi 24 e 25 sono affiancati fra loro, ed è prevista una leva 26 che collega meccanicamente le flange 22 e 23 fra loro. In particolare, la leva 26 è accoppiata alla flangia 22 con una rispettiva porzione di estremità. La leva 26, inoltre, presenta una rispettiva porzione intermedia accoppiata alla flangia 23 in modo rotoidalmente libero e selettivamente scorrevole attraverso un dispositivo 40 guida-slitta, che verrà meglio descritto in seguito.

Per quanto sopra descritto, la leva 26 è funzionalmente una biella, ed il corpo 21 scatolare funge da telaio per un quadrilatero articolato 27 di cui le flange 22 e 23 costituiscono le manovelle. L'unità 20 comprende un attuatore 28 rotativo coassiale all’asse 24 ed illustrato solo schematicamente in quanto perfettamente noto. L'unità 20 comprende, inoltre, un dispositivo resistente atto ad opporsi alla rotazione della flangia 23 attorno all’asse 25. Per semplicità, tale dispositivo resistente può essere realizzato tramite un ulteriore attuatore 29 rotativo, noto e solo schematicamente illustrato, controllabile in velocità angolare, oppure tramite un dissipatore di energia quale un freno meccanico o elettromagnetico. Naturalmente, è possibile che l’unità 20 venga provvista di un solo attuatore 28 disposto coassialmente all'asse 25, mentre il dispositivo resistente risulta coassiale all’asse 24.

Il dispositivo 40 comprendente una feritoia 41 ricavata in posizione centrale sulla leva 26, ed un perno 42, portato dalla flangia 23 stessa ed impegnante la feritoia 41 in modo liberamente girevole e selettivamente scorrevole. La posizione del perno 42 all’interno della feritoia 41 è regolabile lungo l’asse della leva 26 tramite un organo di attuazione lineare realizzato semplicemente impiegando un dispositivo 44 vite-madrevite motorizzato illustrato schematicamente nelle figure 1 e 2, ma risulterà numerato nel dettaglio solo nella figura 1. Tale dispositivo 44 è portato dalla leva 26, è collegato elettricamente al dispositivo 30 e meccanicamente al perno 42 tramite il proprio stelo, per regolare a piacere la distanza tra i punti di incernieramento delle flange 22 e 23 alla leva 26. Naturalmente la regolazione della distanza tra i punti di incernieramento delle flange 22 e 23, regolata in uso dal dispositivo 44, influenza la traiettoria percorribile da una porzione 32 longitudinale della leva 26 provvista di un’impugnatura 33. L’unità 20 comprende, inoltre, un dispositivo 30 di controllo di tipo elettronico (illustrato schematicamente con un quadrilatero nella figura 1, in cui è collocato per comodità di rappresentazione all’esterno del corpo 21, anche se può essere comodamente inserito all’interno), il quale è collegato elettricamente agli attuatori 28 e 29, al dispositivo 40, e al dispositivo 44, per ottenere diversi modelli di traiettoria per l’impugnatura 33. Per quanto sopra descritto, in dipendenza della distanza impostata lungo la leva 26 tra le flange 22 e 23, della velocità angolare relativa tra le flange 22 e 23, e quindi dell’andamento della fase tra queste ultime, la porzione 32 può essere guidata su dì una traiettoria aperta o chiusa, percorribile indifferentemente in modo alternativo o ciclico. Tra le traiettorie percorribili ciclicamente dalla porzione 32 ci sono traiettorie circolari, ottenibili semplicemente portando le flange 22 in rotazione con velocità angolare identica ed in fase. Il movimento circolare potrebbe essere ottenuto tramite una macchina 10 in cui le flange 22 e 23 presentassero la stessa estensione radiale, e la distanza tra i punti di incernieramento delle flange 22 e 23 con la leva 26 fosse sostanzialmente identica alla distanza tra gli assi 24 e 25. In questo caso si potrebbe semplificare di molto l'unità 20 installando unicamente l’attuatore 28(29) della flangia 22(23), ed una trasmissione ad assi paralleli (a cinghia, a catena, ad ingranaggi o simili) disposta tra gli assi 24 e 25 per trasmettere potenza alla flangia 23(22).

Intenzionalmente, si è tralasciato l’argomento regolazione della velocità angolare dei due attuatori 28 e 29 e del dispositivo 44 in vista dell’ottenimento di traiettorie determinate. Ciò che preme in questa sede è precisare che la macchina 10 è strutturata in modo tale da consentire l’ottenimento di traiettorie particolari, e selezionabili a piacere in relazione alle necessità dell’utente. Traiettorie di tipo diverso, a forma di 8 o ellittiche (come nella figura 2b), sarebbero ottenibili combinando in modo vario la velocità di rotazione delle flange 22 e 23 e l’azionamento del dispositivo 44 di regolazione.

In uso, la porzione 32 è impiegabile da un utente per l’esecuzione di un esercizio allenante, eseguibile attraverso lo scambio di potenza con gli attuatori 28 e 29 attraverso il quadrilatero articolato 27, e quindi con l'unità 20 di carico.

Naturalmente gli attuatori 28 e 29 saranno a scelta di tipo elettrico o fluidodinamico, senza che questo influenzi in alcun modo la forma delle traiettorie della porzione 32. Sarà la modalità di azionamento degli attuatori 28 e 29 stessi a definire la modalità dello scambio di potenza tra utente e macchina 10. Nel caso in cui, in uso, almeno uno degli attuatori 28 e 29 venga impiegato per comandare l’azionamento della leva 26, e l’altro sia utilizzato con semplice funzione di controllo della traiettoria dell’estremità della leva 26 stessa, l’utente che impegna la porzione 32 è costretto a seguire le evoluzioni della porzione 32 stessa. Per farlo, può comodamente impostare la frequenza limite delle ripetizioni dell’esercizio. Il valore di tale frequenza fungerà da valore di soglia che discriminerà tra un esercizio ad inseguimento finalizzato al riscaldamento muscolare ed un esercizio finalizzato al potenziamento.

Sempre con riferimento alla figura 1, l'unità 20 presenta per ciascuno degli attuatori 28 e 29, un torsiometro 45 di tipo noto, coassiale all’asse 24/25. Per comodità di rappresentazione, ciascun torsiometro 45 è stato rappresentato solo nella figura 1 , ove risulta schematizzato tramite un circoletto, in quanto le caratteristiche fisiche del torsiometro 45 non sono rilevanti per la comprensione del presente testo. I due torsiometri 45 sono collegati al dispositivo 30 di controllo e sono atti a rilevare la coppia agente sull’albero motore dei due attuatori 28 e 29 per riconoscere istante per istante la modalità di allenamento seguita dall’utente (ovvero se l'utente stia allenandosi con modalità attiva o passiva, in spinta o in inseguimento). Una volta che il valore di soglia tra le due modalità sia stato impostato, il dispositivo 30 renderà possibile alternare a piacimento le due modalità di allenamento in tempo reale, in funzione della capacità dell’utente di sviluppare più o meno potenza.

Nel caso in cui la cedevolezza al movimento della leva 26 sia nulla, la spinta esercitata dall’utente non modificherebbe la velocità prevista per la leva 26 stessa, per cui l'utente si troverebbe ad eseguire esercizi secondo modalità di esecuzione isocinetica. La modalità di esecuzione sarebbe isometrica nel caso in cui la leva 26 sia mantenuta fissa.

Risulta infine chiaro che alla macchina 10 qui descritta ed illustrata possono essere apportate modifiche e varianti senza per questo uscire dal'ambito protettivo della presente invenzione.

Ad esempio, con riferimento alla figura 2, viene rappresentata una macchina 10 provvista di due montanti 13 incernierati al telaio 11 da bande opposte della pedana 12, per risultare basculabili rispetto ad un comune asse orizzontale trasversale alla pedana 12. Ciascun montante 13 è collegato al telaio 11 tramite almeno una leva 50 di lunghezza regolabile atta a mantenere il corrispondente montante 13 bloccato in una posizione determinata rispetto al telaio 11. Per comodità di rappresentazione l'asta 50 è realizzata nelle figure allegate tramite un attuatore lineare a doppio effetto collegato elettricamente al dispositivo 30, per il controllo dell’inclinazione del montante 13 corrispondente. Ciascun montante 13 supporta, in corrispondenza della propria estremità superiore libera, un’unità 20 con il proprio corpo 21 montato in modo angolarmente libero rispetto all’asse 51, parallelo all’asse di rotazione del montante 13 stesso. Ciascun corpo 21 presenta infatti un foro di servizio per un corpo 53 a vite coassiale all’asse 51, ed atto a realizzare il collegamento a vite per attrito al relativo tra il corpo 21 ed il montante 13 stesso

In questo caso, in uso, l’utente della macchina 10 così modificata dispone di due leve 26, azionabili l’una indipendentemente dall’altra o, a piacere, in fase. Per quanto sopra descritto, le unità 20, i rispettivi corpi 21 scatolari risultano regolabili in altezza ed in angolazione rispetto alla pedana 12. Pertanto le porzioni 32 risultano accessibili a utenti di altezza diversa e/o per l'allenamento di parti del corpo distinte.

La presenza di due unità 20 e delle rispettive porzioni 32 impone di integrare il dispositivo 30 di controllo con un circuito fasatore (noto e non illustrato in quanto parte integrante del dispositivo 30) per definire a piacere la legge che regola la variazione della fase tra le due porzioni 32 nel tempo. Da ciò dipenderà la tipologia dell’esercizio che si vuole svolgere. Per quanto sopra descritto, ogni porzione 32 può essere afferrata direttamente per fungere da impugnatura, oppure può essere dotata di un pedale (figura 2b) parallelo all’asse 51 e quindi trasversale alla leva 26 stessa, permettendo ad un utente di impiegare la macchina 10 come una sorta di bicicletta fissa (figura 2b) in cui i pedali possono essere azionati con velocità angolari diverse su traiettorie anulari o aperte. In questo caso i corpi 21 presenteranno i due assi 24 e 25 disposti l'uno al disopra dell’altro, in modo tale che la retta di minima distanza tra i due sarà sostanzialmente orizzontale. Nelle figure 3d-3e vengono illustrate altre configurazioni che si possono attribuire alla macchina 10 per la presenza del dispositivo 51.

Come si vede, una sola macchina 10 così strutturata consente di effettuare una pluralità di esercizi fisici, ciascuno dei quali dedicato ad allenare specifiche regioni muscolari (torso: figure 2c-2e; gambe: figura 2f), e ciò semplicemente variando l'orientazione dei corpi 21 scatolari. Ad esempio, nel caso della figura 2f, in cui la fase tra le due leve 26 è costantemente nulla, il dispositivo di controllo 30 potrebbe anche non comprendere il citato circuito fasatore noto e non illustrato, a patto che venga introdotto un organo fasatore meccanico realizzato molto semplicemente tramite un asta 57, montata tra le porzioni 32 delle due leve 26, e la cui traccia è visibile nella sola figura 2a. In questo caso le impugnature 33 delle porzioni 32 verrebbero sostituite da una coppia di impugnature coassiali ed affiancate fra loro, definite da porzioni longitudinali dell’asta.

Con riferimento alle figure 3 e 4, la macchina 10 descritta con riferimento alla figura 1 può essere modificata impiegando due montanti 63 ad inclinazione regolabile ed un'asta 64 che è supportata in modo liberamente girevole ed assialmente fisso tra i montanti 63 stessi tramite cuscinetti radiali noti e non illustrati, alloggiati internamente alle estremità superiori dei montanti 63 stessi. L’asta 64 supporta rigidamente un’unica unità 20 di carico, la quale è disposta in posizione centrale fra i montanti 63 stessi. L’asta 64 è accoppiata a ciascun montante 63 in modo girevole liberamente. La presenza di almeno un organo 65 di fissaggio a vite per ciascuno dei due montanti 63, e coassiale all’asta 64, consente di fissare rigidamente l’asta 64 ai montanti 63 stessi, e quindi dì orientare il corpo 21 scatolare dell'unità 20 di carico in posizione definibile a piacere. Oppure il bloccaggio può essere ottenuto tramite un perno diametrale impegnante un foro di una corona di fori radiali realizzati in posizione di estremità alle estremità dell’asta 64 stessa

La sostituzione della leva 26 con un manubrio 66, eventualmente sagomato a T, offre ad un utente la possibilità di esercitare in fase le braccia o le gambe, in base all’orientazione data ai montanti 63 tramite le aste 50.

Nel caso in cui si voglia variare la distanza della impugnatura 33 lungo la porzione 32, sarà sufficiente modificare la porzione 32 stessa come nella figura 5, in modo tale da renderla mobile assialmente. Questo risultato può essere ottenuto tramite una estremità di tipo telescopico, o impiegando un ulteriore dispositivo guidaslitta 34, comprendente una guida 35 ed una slitta 36 provvista dell’impugnatura 33, ed un organo di regolazione 37, atto a variare il posizionamento relativo della slitta 36 rispetto alla guida 35. Come si vede nella figura 5, in cui l’organo di regolazione 37 è definito da un attuatore 37 lineare a doppio effetto, la guida 35 è solidale al corpo della leva 26, la slitta 36 è accoppiata prismaticamente alla guida 35 in modo tale da risultare liberamente scorrevole sotto la spinta dell’attuatore 37 stesso. Collegando con l’armatura 38 dell’attuatore 37 alla leva 26 stessa, e il rispettivo stelo 39 collegato alla slitta 36, è possibile gestire la posizione longitudinale dell’impugnatura 33 anche durante l’esecuzione di un esercizio.

Nel caso si volesse regolare la distanza della porzione di accoppiamento della flangia 22 e il corrispondente asse 24, l’unità 20 viene modificata per comprendere un dispositivo guida-slitta analogo al dispositivo 34, e comprendente una guida solidale con la flangia 22 stessa, una slitta solidale con l’estremità della leva 26 opposta alla porzione 32, ed un attuatore solidale con la flangia 22. Naturalmente lo stesso discorso vale nel caso in cui alla flangia 22 si preferisca la flangia 23

È opportuno notare che i quadrilateri articolati 27 delle macchine 10 illustrate fino a questo punto sono di tipo piano, per cui comprendono membri accoppiati tra loro tramite coppie rotoidali, e le rispettive porzioni 32 sono vincolate a muoversi su piani verticali, pertanto le curve tracciate dalle porzioni 32 stesse sono a semplice curvatura. Per ottenere porzioni 32 mobili su traiettorie a doppia curvatura, occorre sostituire almeno uno degli accoppiamenti corpo 21 - flangia 22, corpo 21 - flangia 23, e di almeno uno leva 26 - flangia 22, leva 26 - flangia 23 con un’articolazione sferica. La sostituzione degli accoppiamenti piani citati con un’articolazione sferica permette di muovere le estremità 32 su movimenti selettivamente piani e/o sferici.

Nel caso in cui si volessero ottenere modelli di traiettorie più libere per le estremità 32 è opportuno installare gli attuatori 28 e 29 sul rispettivo corpo 21 tramite l’interposizione di articolazioni sferiche, ottenendo che ciascuno degli assi 24 e 25 è disposto, in uso, all’interno di un cono.

Claims

RIVENDICAZIONI 1. Macchina (1) per l’esercizio fisico comprendente un telaio (11), almeno un’unità di carico (20) supportata dal detto telaio (11) tramite l’interposizione di un montante (13), e provvista di un organo interfaccia (33) impiegabile per l’esecuzione di un esercizio allenante basato sullo scambio di potenza con la detta unità di carico (20); caratterizzata dal fatto che la detta unità di carico (20) comprende un corpo scatolare (21) supportato dal detto montante (13); un dispositivo articolato (27) provvisto di un primo e di un secondo corpi a manovella (22, 23) collegati al detto corpo scatolare (21) in modo articolato; mezzi di carico (28)(29) essendo previsti per scambiare potenza con il detto primo corpo a manovella (23)(22); i detti primo e secondo corpi a manovella (22, 23) presentando rispettivamente una prima ed una seconda porzioni di accoppiamento collegate fra loro in modo articolato tramite un corpo a biella (26); il detto corpo a biella (26) ed il detto secondo corpo a manovella (23)(22) essendo accoppiati fra loro tramite un primo dispositivo guida-slitta (40) in modo tale che la distanza tra le dette prima e seconda porzioni di accoppiamento risulti regolabile a piacere; mezzi di regolazione (29)(28) della distanza tra le dette prima e seconda porzioni di accoppiamento essendo previsti per guidare il detto organo interfaccia (33) su traiettorie curve aperte e/o chiuse geometricamente distinte fra loro e selezionabili a piacere.
2. Macchina secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che i detti primo e secondo corpi a manovella (22, 23) sono collegati al detto corpo scatolare (21) in modo articolato in corrispondenza di rispettivi primo e secondo assi (24)(25) disposti affiancati fra loro.
3. Macchina secondo la rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che i detti mezzi di carico (28)(29) comprendono un primo attuatore (28)(29) coassiale al detto primo asse (24)(25)ed atto a scambiare potenza con il detto primo corpo a manovella (23)(22).
4. Macchina secondo la rivendicazione 2 o 3, caratterizzata dal fatto che la detta unità (20) comprende un dispositivo di controllo (29)(28) della rotazione del detto secondo corpo a manovella (23X22).
5. Macchina secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che il detto dispositivo di controllo (29)(28) della rotazione del detto secondo corpo a manovella (23)(22) comprende un secondo attuatore (29)(28) del moto rotatorio coassiale al detto secondo asse (25)(24).
6. Macchina secondo la rivendicazione 5, caratterizzata dal fatto che i detti primo e secondo assi (24)(25) sono sostanzialmente paralleli fra loro.
7. Macchina secondo la rivendicazione 5, caratterizzata dal fatto che i detti primo e secondo assi (24)(25) sono disposti all’interno di un cono.
8. Macchina secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che il detto primo attuatore (28)(29) è un motore rotativo di tipo elettrico, atto ad azionare il detto primo corpo a manovella (23)(22) di moto rotatorio attorno al relativo detto primo asse (24)(25).
9. Macchina secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1-6, caratterizzata dai fatto che il detto primo attuatore (28)(29) è un motore rotativo di tipo fluidodinamico, atto ad azionare il detto primo corpo a manovella (23)(22) di moto rotatorio attorno al relativo detto primo asse (24)(25).
10. Macchina secondo la rivendicazione 8 o 9, caratterizzata dal fatto che il detto primo, secondo attuatore (29)(28) è di tipo azionabile selettivamente con funzione motrice e resistente, in modo tale da risultare impiegabile, alternativamente, in esercizi di inseguimento e/o di spinta del detto organo di interfaccia (33).
11. Macchina secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1 - 11, caratterizzata dal fatto che il detto corpo a biella (26) è accoppiato ai detti primo e secondo corpi a manovella (22, 23) tramite l’interposizione di una prima ed una seconda coppia rotoidale.
12. Macchina secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1 - 11, caratterizzata dal fatto che il detto corpo a biella (26) è accoppiato ai detti primo e secondo corpi a manovella (22, 23) tramite l’interposizione di una prima ed una seconda articolazione sferica.
13. Macchina secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che il detto primo corpo a manovella (22)(23) è una flangia (22)(23) coassiale al detto primo asse (24X25).
14. Macchina secondo la rivendicazione 3, caratterizzata dal fatto che la detta unità di carico (20) comprende un dispositivo di trasmissione disposto tra i detti primo e secondo assi (24){25) e collegato meccanicamente al detto primo attuatore (28)(29), in modo tale che il detto secondo corpo a manovella (23)(22) risulta azionabile attraverso il detto primo attuatore (28)(29).
15. Macchina secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto di comprendere almeno due unità di carico (20), ciascuna delle quali essendo provvista di rispettivi corpi a biella (26) azionabili indipendentemente fra loro.
16. Macchina secondo la rivendicazione 15, caratterizzata dal fatto di comprendere almeno due unità di carico (20), ciascuno dei quali essendo provvisto di rispettivi corpi a biella (26); mezzi fasatori (30)(57) essendo previsti per regolare a piacere la fase tra i detti corpi a biella (26).
17. Macchina secondo la rivendicazione 15, caratterizzata dal fatto che i detti mezzi fasatori (57) comprendono una barra (57) presentante rispettive porzioni di accoppiamento rigidamente collegate ai detti corpi a biella (26) fra loro, in modo da sincronizzare i movimenti dei detti corpi a biella (26).
18. Macchina secondo la rivendicazione 17, caratterizzata dal fatto che la detta barra (57) presenta un primo ed un secondo organi interfaccia (33) disposti affiancati fra loro tra i detti montanti (13).
19. Macchina secondo la rivendicazione 15, caratterizzata dal fatto di comprendere una coppia di montanti (13) disposti da bande opposte del detto corpo scatolare (21); il detto corpo scatolare (21) essendo supportato da un’asta (64) sorretta dai detti montanti (13) ed orientata in una direzione determinata; mezzi di fissaggio del detto corpo scatolare (21) rispetto ai detti montanti (13) essendo previsti per orientare a piacere i detti corpi a biella (26) rispetto ai detti montanti (13) e successivamente bloccarli con orientazione determinata.
20. Macchina secondo la rivendicazione 19, caratterizzata dal fatto che la detta asta (64) è sostanzialmente perpendicolare rispetto ai detti montanti (13).
21. Macchina secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che il detto montante (13) è supportato dal detto telaio (11) in modo che il detto corpo scatolare (21) risulta regolabile in altezza rispetto al detto telaio (11).
22. Macchina secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che la detta unità di carico (20) comprende primi mezzi sensori (45) per rilevare il valore del momento torcente applicato da un utente al detto primo attuatore (28)(29) attraverso il detto organo interfaccia (33).
23. Macchina secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che la detta unità di carico (20) comprende secondi mezzi sensori (45) del momento torcente applicato dall’utente al detto secondo attuatore (28)(29) attraverso il detto organo interfaccia (33).
24. Macchina secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che il detto organo interfaccia (33) è collegato detto corpo a biella (26) tramite l’interposizione di un secondo dispositivo guida-slitta (34).
25. Macchina secondo la rivendicazione 16, caratterizzata dal fatto che il detto dispositivo guida - slitta (34) è di tipo regolabile e selettivamente fissabile in modo tale da regolare a piacere l’estensione del detto corpo a biella (26).
26. Macchina per l'esercizio fisico, così come descritta ed illustrata con riferimento alle figure allegate.
27. Procedimento per l’esecuzione di esercizi muscolari tramite l'impiego di una macchina (1) per l’esercizio fisico provvista di almeno un attuatore (28)(29) e di un dispositivo articolato (27) azionabile attraverso il detto attuatore (28)(29); il detto dispositivo articolato (27) comprendendo almeno un organo interfaccia (33) mobile su di una traiettoria determinata, la cui forma dipendente dalla geometria del dispositivo articolato (27) e dalla modalità di attivazione del detto attuatore (28)(29); il detto procedimento essendo caratterizzato dal fatto di comprendere una prima fase di attivazione della detta macchina (1); una seconda fase di apprendimento della traiettoria percorribile dal detto organo interfaccia (33); una terza fase dì potenza in cui l'utente si oppone al movimento del detto organo interfaccia (33), pur seguendone il movimento.
28. Procedimento secondo la rivendicazione 27, caratterizzato dal fatto che le dette seconda e terza fase vengono alternate fra loro ogni volta che la potenza esercitata dall’utente sul detto organo interfaccia (33), ed orientata punto per punto in opposizione alla potenza erogata dal detto attuatore (28)(29), eccede quest’ultima, e viceversa.