ITBO970427A1 - Macchina ginnica con regolazione dell'assetto. - Google Patents

Description

DESCRIZIONE

annessa a domanda di brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE dal titolo:

MACCHINA GINNICA CON REGOLAZIONE DELL'AS-SETTO.

Il presente trovato concerne una macchina ginnica con regolazione dell'assetto, ovvero una macchina ginnica il cui assetto può essere variato in funzione delle caratteristiche antropometriche dell'utilizzatore e/o degli esercizi che lo stesso deve compiere sulla macchina.

Per l'esecuzione di attività motoria quale, ad esempio, esercizi ginnici di vario tipo, nelle palestre, nei centri di riabilitazione fìsica e in strutture similari, gli attrezzi di tipo tradizionale, quali bilancieri, manubri, ecc., sono stati affiancati da macchine ginniche più complesse e correlate all'uso.

Queste ultime prevedono un telaio di base al quale vengono associati dei mezzi per esercitare una forza da parte dell'utilizzatore, quali ad esempio una sbarra o delle maniglie o delle leve, collegati a un carico che fornisce una resistenza alla forza esercitata. L’utilizzatore si posiziona su un sedile o comunque su un supporto (ad esempio una panca, una sella o altro) e da questa posizione esegue una serie di esercizi finalizzati al tipo di attività sportiva o riabilitativa svolta.

Attualmente il sedile può essere regolato, ad esempio in altezza, da parte del’utilizzatore in modo da modificare opportunamente le distanze tra sedile e sbarra o maniglie. Tale regolazione è essenzialmente manuale e deve essere eseguita di volta in volta in corrispondenza di un cambio di esercizio o di un cambio di utilizzatore.

Questa caratteristica può incidere notevolmente sugli effetti benefici degli esercizi poiché per ottenere una corretta esecuzione è necessario posizionare adeguatamente il sedile (o altre parti della macchina analogamente regolabili, ad esempio le leve) in funzione delle quote antropometriche del soggetto. Per questo motivo può essere necessario, da parte di un istruttore, seguire passo passo le varie fasi di una seduta di allenamento per spiegare aH’utilizzatore come mantenere una corretta postura durante l’esecuzione degli esercizi. Questo vale anche in caso di esecuzione, da parte di uno stesso utilizzatore, di esercizi differenti con la medesima macchina.

Inoltre, l’operazione di regolazione manuale del sedile o di altre parti della macchina ginnica può risultare fastidiosa, specie se si considera che le attività di palestra presentano generalmente carattere ricreativo e di svago.

In alcune macchine ginniche come, ad esempio, le macchine dette in gergo tecnico del settore vertical, chest-triceps-shoulderpress, pectoral machine, pullover, ed altre, è previsto un dispositivo di attivazione, solitamente a pedale, atto ad armare la macchina.

In altre parole, tali macchine sono costituite da una porzione di attrezzo, provvista di maniglie, bilancieri, o similari mezzi per l'esecuzione di una forza, collegati ad una massa definente la resistenza offerta dalla macchina. L'interazione dell'utente con la porzione di attrezzo, ovvero la presa da parte dell'utente di tali mezzi, è subordinata all'attivazione del suddetto dispositivo a pedale che porta, grazie alla forza esercitata dall'utente sul pedale medesimo, la porzione di attrezzo da una posizione di attesa ad una posizione di esercizio, nella quale l'utente può impugnare il bilanciere, le maniglie o gli altri similari mezzi.

Un inconveniente di macchine che prevedono questo tipo di dispositivo a pedale è relativo al fatto che tale dispositivo è disposto sostanzialmente fisso, su una posizione standard sostanzialmente corrispondente ad un utilizzatore di statura "media"; in pratica, indipendentemente dalla statura dell'utilizzatore, il dispositivo a pedale si presenta disposto allo stesso modo: questo può causare dei movimenti inopportuni da parte delle persone che non rientrano nelle caratteristiche dimensionali sulle quali è impostato il dispositivo. In ogni caso, indipendentemente dalla statura dell'utilizzatore, è possibile che risulti scomodo l'approccio alla macchina da parte dell'atleta a causa dell'impossibilità di effettuare le suddette regolazioni.

Lo scopo del presente trovato è pertanto quello di eliminare gli inconvenienti ora menzionati con una macchina ginnica che consenta di posizionare la macchina nella sua configurazione più idonea all'esecuzione di un esercizio in maniera sostanzialmente automatica, utilizzando degli opportuni organi di comando previsti sulla macchina medesima, direttamente attivabili dall'utilizzatore (o da un istruttore o altro addetto) ed atti a posizionare in maniera automatica una porzione della macchina ginnica in corrispondenza del posizionamento di un'altra porzione della macchina medesima.

In altre parole, con il presente trovato, il posizionamento di una prima porzione della macchina risulta derivato dal posizionamento eseguito su un'altra porzione della macchina, opportunamente collegata alla prima; in pratica, almeno due porzioni della macchina risultano tra loro vincolate da un collegamento cinematico che, in seguito allo spostamento di una prima porzione, determina lo spostamento di almeno una seconda porzione collegata alla prima.

Il movimento della prima porzione, o movimento principale, può essere asservito a mezzi di motorizzazione (costituiti, ad esempio, da un motore elettrico disposto in corrispondenza del sedile) i quali, muovendo la prima porzione, posizionano di conseguenza la seconda, il cui movimento risulta, quindi, funzione del movimento della prima. Vi è, perciò, la caratteristica di legare tra loro due o più variabili relative a porzioni della macchina grazie ad una relazione di vincolo che si esplica nel collegamento esistente tre le porzioni medesime.

Le caratteristiche tecniche del trovato, secondo i suddetti scopi, sono chiaramente riscontrabili dal contenuto delle rivendicazioni sotto riportate ed i vantaggi dello stesso risulteranno maggiormente evidenti nella descrizione dettagliata che segue, fatta con riferimento ai disegni allegati, che ne rappresentano una forma di realizzazione puramente esemplificativa e non limitativa, in cui:

- la figura 1 illustra, in una vista schematica laterale, con alcune parti asportate per evidenziarne altre, un possibile esempio di realizzazione di una macchina ginnica in accordo con il presente trovato;

- le figure 2, 3 illustrano, in una vista schematica prospettica, l'esempio di realizzazione di cui in figura 1, in due diverse configurazioni.

Nei disegni allegati è stata contrassegnata con 1 una macchina ginnica nei suo insieme.

La macchina ginnica 1 con regolazione dell'assetto comprende almeno una porzione di postura 2 ed una porzione di attrezzo 3 e 4, in seguito descritte.

La macchina ginnica 1 comprende una struttura di base 1’ atta a supportare le porzioni di postura ed attrezzo di cui in precedenza.

La porzione di postura 2 comprende un sedile 20, provvisto di uno schienale 21 e supportato da una struttura di sostegno 22.

La struttura di base V della macchina ginnica 1 presenta una parte 11 del proprio telaio sostanzialmente verticale e leggermente inclinata obliquamente; su tale porzione 11 risulta vincolata la struttura di sostegno 22 del sedile, scorrevole su due guide 23 che risultano parallele tra loro ed alla porzione 11.

Le guide 23 possono essere fissate alla porzione 11 della struttura 1' tramite dei mezzi di fissaggio comprendenti dispositivi del tipo detto "sileni block" ed indicati con 23s, in modo da rendere meno rigido l'accoppiamento tra l'insieme guide 23-sostegno 22-sedile 20 e la struttura di base 11 e migliorare, perciò, lo scorrimento del sedile lungo le guide 23.

Il sedile 20 può essere mosso verticalmente (direzioni V1 e V2 di figura 1) lungo le guide 23 e per il tramite di cilindri di accoppiamento e carrucole 23c, grazie a mezzi di motorizzazione 6 che possono essere costituiti, ad esempio, da un motore elettrico agente su una vite senza fine collegata alla struttura di sostegno 22. La motorizzazione del sedile 20 consente di variare la distanza relativa tra porzione di postura 2 e porzione di attrezzo 3, 4 della macchina, in funzione dei valori antropometrici dell'utilizzatore, dell'esercizio da eseguire, ecc..

Ovviamente, la motorizzazione può essere prevista su altra porzione della macchina, consentendo, comunque, di variare opportunamente la distanza relativa tra le porzioni di postura e di attrezzo suddette.

La porzione di attrezzo 3, 4 comprende dei mezzi di azione 30, atti all'esecuzione dell'esercizio e costituiti, ad esempio, da maniglie, leve, sbarre o similari, collegate ad un elemento 9 atto a fornire una resistenza.

Nell'esempio illustrato l'elemento di resistenza 9 è di tipo gravitazionale ed è rappresentato dal cosiddetto "pacco pesi", vale a dire da una serie di mattoncini 90 scorrevoli in relative guide 91 e collegati, tramite opportuni rinvìi 93 alla porzione di attrezzo 3. La porzione di attrezzo 3, sempre con riferimento alle figure non limitative allegate, prevede due maniglie di presa 30 supportate da due bracci 34 angolati agenti su corrispondenti pulegge 33 collegate all'elemento di resistenza 9, tramite nota fune 93f.

La porzione di attrezzo 3, 4 comprende, inoltre, mezzi di attivazione 4 dei mezzi di azione 30, atti a disporre i mezzi di azione medesimi in una configurazione idonea all'esecuzione di un esercizio, ovvero atti a portare i mezzi di azione stessi in una posizione di presa raggiungibile daH'utilizzatore. In figura 2 è rappresentata una configurazione di attesa, nella quale i mezzi di azione 30 sono disposti ad una altezza tale dal sedile 20 da non essere raggiungibili facilmente dall'utilizzatore. In figura 3, invece, è rappresentata la configurazione assunta dalla macchina 1 in seguito all'azionamento (verso il basso) dei mezzi di attivazione 4, che rendono le maniglie 30 in una posizione abbassata ed accessibili per l'esercizio.

I mezzi di attivazione 4 sono costituiti da un poggiapiedi 41, fulcrato, in una sua estremità, attorno ad un asse 77 orizzontale e provvisto di un organo conformato a porzione dì cerchio 42 o avvolgitore, al quale risulta fissata una estremità di un cavo 5, la cui restante estremità è vincolata ad una corrispondente parte dei mezzi di azione 30 per attivare i medesimi, ovvero per portare i relativi bracci 34 e le relative maniglie in una posizione raggiungibile dall'utitizzatore. Il poggiapiedi 41, ruotando attorno all'asse 77 in seguito ad una pressione su di esso esercitata con direzione T2 da parte dell'atleta, determina un corrispondente spostamento del cavo 5, atto ad "armare" i mezzi di azione 30. Il poggiapiedi, per consentire una corretta utilizzazione della macchina, ovvero per essere attivato senza movimenti errati, deve essere distante dal sedile di un valore che varia in funzione delle dimensioni della persona.

Vantaggiosamente, i mezzi di attivazione 4 risultano asserviti ai mezzi di motorizzazione 6 che agiscono sul sedile 20 e vengono spostati di conseguenza. In pratica, come detto in precedenza, poiché il rapporto tra lo spostamento del sedile 20 (in verticale V1-V2) e lo spostamento del poggiapiedi 41 in altezza deve essere correlato ai rapporti funzione delle quote antropometriche dell'atleta standard, è possibile collegare cinematicamente le due porzioni della macchina, in modo da ottenere in maniera automatica il corretto posizionamento tra sedile e poggiapiedi.

Verrà adesso descritto in dettaglio il particolare collegamento (contrassegnato con 7 nella sua totalità) utilizzato nell'esempio illustrato senza con questo limitare altre possibili realizzazioni della macchina ginnica con regolazione dell'assetto oggetto del trovato.

Alla struttura di sostegno 22, e mobile con la stessa, risulta collegata una prima asta 70 vincolata, in una prima estremità, ad una sporgenza 22h della struttura di sostegno 22 tramite un perno 80, in modo da seguire la struttura di sostegno 22 stessa nel movimento V1 verso l'alto o V2 verso il basso.

Inferiormente, la prima asta 70 è fulcrata ad una prima leva 71, conformata ad "L" e fulcrata, nella sua porzione di congiunzione, attorno ad un secondo perno 79, fisso rispetto alla struttura di base 1'. La prima leva 71 risulta collegata, in una sua prima estremità, in 71 a, alla seconda estremità della prima asta 70. In seguito ad uno spostamento verso l'alto V1 della prima asta 70, si determina una rotazione oraria R1 della prima leva 71 attorno al perno 79, per uno spostamento verso il basso V2, la rotazione sarà antioraria R2.

Alla seconda estremità della prima leva 71 è fulcrata, in 71 b, una prima estremità di una seconda asta 72 che, nell'esempio illustrato è disposta quasi orizzontale. La rotazione oraria R1 della prima leva 71 determinerà uno spostamento F1 della seconda asta 72 verso il poggiapiedi 41, viceversa una rotazione antioraria R2 determinerà uno spostamento F2 in allontanamento dal poggiapiedi 41.

Alla seconda estremità della seconda asta 72 è fulcrata, in 72a, una seconda leva 73. La seconda leva 73 risulta fulcrata attorno ad un terzo perno 78, fisso rispetto alla struttura di base 1'. La seconda leva 73 è rigidamente collegata (ovvero costituisce corpo unico) con una terza asta 74 disposta opposta rispetto al fulcro 78 è fungente da base di sostegno per il poggiapiedi 41. In pratica, uno spostamento in direzione F1 della seconda asta 72 determina una rotazione oraria S1 della seconda leva 73 e della base 74, mentre uno spostamento F2 una rotazione S2 antioraria della stessa.

La terza asta 74 è disposta abbassata (come visibile in figura 1 a tratto continuo) in corrispondenza della massima posizione abbassata del sedile, mentre si troverà sollevata (come schematicamente illustrato in tratteggio), allorché il sedile sia sollevato in altezza. In questo modo, a spostamenti eseguiti a monte (V1-R1-F1) corrisponde un posizionamento del poggiapiedi 41 medesimo in una configurazione derivata dal posizionamento della porzione di postura 2.

In definitiva, quando il sedile 20 viene spostato in altezza, si determina un corrispondente spostamento verso l'alto del poggiapiedi 41; ad esempio, in seguito ad uno spostamento verso il basso V2 del sedile 20, si determina uno spostamento verso il basso della prima asta 70, una rotazione antioraria R2 della prima leva 71, uno spostamento verso destra F2 della seconda asta 72, una rotazione antioraria S2 dell'insieme seconda leva 73-terza asta 74.

La rotazione del poggiapiedi 41 consente, come detto in precedenza, l'attivazione della porzione di attrezzo 3; in corrispondenza del terzo perno 78 può essere previsto un dispositivo per il recupero del gioco, costituito nell'esempio semplicemente da un rullino folle 100 solidale all'asta 74, atto a compensare lo spostamento del poggiapiedi in seguito alla movimentazione del sedile 20, in modo da non determinare cambiamenti nelle sue modalità di attivazione dei mezzi di azione 30.

II trovato così concepito è suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell'ambito del concetto inventivo. Inoltre, tutti i dettagli possono essere sostituiti da elementi tecnicamente equivalenti; ad esempio, al posto del cinematismo illustrato, costituito da aste e leve di tipo meccanico, potrà essere indifferentemente utilizzato un meccanismo di trasduzione di tipo elettro-meccanico, od ancora i mezzi di movimentazione del sedile 6 potranno essere elettricamente correlati a corrispondenti mezzi di rotazione dell'asta 74, senza che per questo si esca dall'ambito di protezione del precedente trovato.

Claims (9)

1. RIVENDICAZIONI 1. Macchina ginnica (1) con regolazione dell'assetto, del tipo comprendente almeno una porzione di postura (2) ed una porzione di attrezzo (3; 4); detta porzione di postura (2) essendo provvista di mezzi (20) atti a consentire il posizionamento di un utilizzatore in una configurazione di esercizio nella quale l'utilizzatore medesimo risulta disposto per eseguire un esercizio ginnico; detta porzione di attrezzo (3; 4) essendo provvista di mezzi di azione (30), accessibili a detto utilizzatore quando lo stesso è disposto in configurazione di esercizio ed impiegabili dal medesimo per l'applicazione di una forza atta a contrastare, per l'esecuzione di detto esercizio, una resistenza offerta dalla macchina ginnica; macchina ginnica (1) caratterizzata dal fatto di comprendere: - mezzi di regolazione (6) della posizione relativa tra detta porzione di postura (2) e detta porzione di attrezzo (3; 4) agenti su una delle stesse; - mezzi di collegamento (7), disposti ed agenti tra le dette porzioni di postura (2) e di attrezzo (3; 4) atti a modificare la posizione di una di dette porzioni come derivata dal cambiamento di posizione dell'altra di dette porzioni.
2. 2. Macchina ginnica secondo la rivendicazione 1, laddove detta porzione di attrezzo (3; 4) comprende mezzi di attivazione (4) di detti mezzi di azione (30), atti a disporre i mezzi dì azione medesimi in una configurazione idonea all'esecuzione di un esercizio, ovvero atti a portare i mezzi di azione stessi in una posizione raggiungibile da detto utilizzatore, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di collegamento (7) sono disposti ed agenti tra detta porzione di postura (2) e detti mezzi di attivazione (4).
3. 3. Macchina secondo la rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di collegamento (7) sono costituiti da mezzi meccanici di trasmissione del moto.
4. 4. Macchina secondo la rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di collegamento (7) comprendono una pluralità di leve o aste (70, 71, 73) tra loro vincolate in modo da trasdurre, con un determinato rapporto di trasmissione, il moto relativo ad uno spostamento di detta porzione di postura (2) ad uno spostamento di detti mezzi di attivazione (4).
5. 5. Macchina secondo la rivendicazione 4, laddove detti mezzi di attivazione (4) comprendono un poggiapiedi (41) fulcrato su un primo asse (77), caratterizzata dal fatto che detta porzione di postura comprende una struttura di sostegno (22) per detto utilizzatore, mobile rispetto ad una struttura di base (V) tramite detti mezzi di regolazione (6) e che detti mezzi di collegamento (7) prevedono: una prima asta (70), vincolata in una prima estremità a detta struttura di sostegno (22); una prima leva (71), fulcrata attorno ad un secondo perno fisso (79) rispetto a detta struttura di base (1') e collegata, in una sua prima estremità, alla seconda estremità di detta prima asta (70); una seconda asta (72), vincolata in una prima estremità ad una seconda estremità di detta prima leva (71); una seconda leva (73), vincolata alla seconda estremità di detta seconda asta (72) e fulcrata attorno ad un terzo perno fisso (78) rispetto a detta struttura di base (1*), e collegata a detto poggiapiedi (41) per il tramite di una terza asta (74) di sostegno dello stesso, angolarmente disposta rispetto a detta seconda leva (73) in modo da far corrispondere a spostamenti eseguiti a monte su detta porzione di postura, una rotazione dì detta terza asta (74) idonea a posizionare detto poggiapiedi (41) in una configurazione derivata dal posizionamento di detta porzione di postura (2).
6. 6. Macchina ginnica secondo la rivendicazione 1 , caratterizzata dal fatto che detti mezzi di regolazione (6) della posizione relativa sono motorizzati.
7. 7. Macchina ginnica secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di regolazione (6) sono disposti ed agenti almeno in corrispondenza di detta porzione di postura (2).
8. 8. Macchina ginnica secondo la rivendicazione 7, laddove detta porzione di postura comprende almeno un sedile (20), caratterizzata dal fatto che detti mezzi motorizzati di regolazione (6) sono costituiti da mezzi di movimentazione atti a traslare bidirezionalmente detto sedile almeno lungo una direzione dì avvicinamento a detta porzione di attrezzo (3).
9. 9. Macchina ginnica con regolazione dell'assetto secondo le rivendicazioni precedenti e/o secondo quanto descritto e/o illustrato con riferimento alle figure degli uniti disegni e/o per gli accennati scopi.