ITBO970625A1 - Fucile subacqueo ad elastico. - Google Patents

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Description

Il presente trovato è relativo ad un fucile subacqueo ad elastico denominato, nel gergo del settore, "arbalete" ed utilizzato in gare di tiro al bersaglio e di pesca sportiva.
Questo tipo di fucile subacqueo si compone essenzialmente di un elemento tubolare centrale definente il supporto per un’asta o fiocina disposta in appoggio su un canale realizzato sullo stesso elemento tubolare e vincolata a quest'ultimo con una porzione di bava fissata rispettivamente all'estremità posteriore dell'asta ed alla testata dell'elemento tubolare. Alle estremità di quest'ultimo sono associati rispettivamente una impugnatura ed un dispositivo di guida dell’asta o fiocina costituito da un foro di breve lunghezza realizzato sulla testa dell’elemento tubolare.
Sull'impugnatura sono disposti, inoltre, un gruppo di arresto dell'estremità posteriore dell'asta collegato ad un grilletto di sgancio della medesima asta.
In prossimità della testa dell'elemento di sgancio sono associati uno o più elastici (solitamente due), definenti il mezzo di lancio dell'asta; questi elastici sono uniti tra loro, all'estremità opposta, da un cavetto metallico che viene impegnato su una di una serie di tacche od incavi presenti sull'asta (le tacche sono distribuite lungo lo sviluppo dell'asta per poter selezionare la potenza di lancio in funzione della distanza da raggiungere con l'asta medesima). L'aggancio del cavetto sull'asta permette un determinato allungamento degli elastici che, al momento dello sgancio dell'asta dall'impugnatura, determinano il lancio dell'asta stessa verso il bersaglio con una determinata forza.
Su questi fucili subacquei ad elastico si è riscontrata una certa carenza di precisione (particolarmente a determinate distanze dai bersagli) dovuta in particolare dal ritorno degli elastici nella loro configurazione di equilibrio non allungata: questo ritorno degli elastici, infatti, rimane controllato e secondo una traiettoria parallela all'elemento tubolare fino al punto di sgancio del cavetto dalla tacca dell'asta, per poi proseguire, con gli elastici non più vincolati all'asta, secondo varie direzioni (dovute al residuo di forza generata dall'allungamento degli elastici e non ancora scaricata dagli stessi dopo il lancio).
Durante questa fase è possibile che gli elastici od il cavetto possano interferire con la parte terminale dell'asta in lancio andando così a determinare una sensibile variazione della traiettoria dell'asta stessa. Analogamente, il cavetto può interferire con la bava di recupero dell'asta con conseguente attorcigliamento delle medesima bava attomo al cavetto o all'elastico che ovviamente rende impreciso, se non nullo, il lancio effettuato.
Oltre a ciò, vi è da tenere in considerazione che la corsa di ritorno degli elastici genera un contraccolpo sul fucile dato dalla forza impressa dagli elastici alla fine della loro corsa di lancio e scaricata di riflesso verso l'impugnatura del fucile: questo contraccolpo, che viene generato quando ancora l'asta sta scorrendo sul corpo del fucile (la corsa dell'asta è maggiore della corsa degli elastici), può determinare una variazione della posizione od ondulazione del fucile tale da interferire nella traiettoria dell'asta.
A tale scopo la Richiedente ha ideato e realizzato un fucile subacqueo ad elastici presentante caratteristiche di estrema precisione, senza rischi di interferenza degli elastici durante la fase di lancio dell'asta, smorzando l'effetto del contraccolpo, e senza alterare eccessivamente la struttura originaria dei fucile stesso.
Le caratteristiche tecniche del presente trovato, secondo i sopra citati scopi, sono chiaramente riscontrabili dal contenuto delle rivendicazioni sottoriportate ed i vantaggi dello stesso risulteranno ancora più evidenti nella descrizione dettagliata che segue, fatta con riferimento ai disegni allegati, che ne rappresentano una forma di realizzazione puramente esemplificativa e non limitativa, in cui:
la figura 1 illustra un fucile subacqueo ad elastici conformemente al presente trovato ed in una vista prospettica;
le figure 2 e 3 illustrano un particolare in scala ingrandita del fucile di cui a figura 1 rispettivamente in una vista in pianta dall'alto ed in una vista laterale con alcune parti asportate per meglio evidenziarne altre;
la figura 4 illustra un elemento facente parte del fucile di cui alle figure precedenti ed in particolare di un mezzo ammortizzante in una vista laterale con alcune parti in sezione per meglio evidenziarne altre;
la figura 5 illustra una variante realizzativa di un particolare del fucile subacqueo di cui alle figure precedenti in una vista in pianta dall'alto schematica.
Conformemente alle figure annesse, e con particolare riferimento alla figura 1, il fucile subacqueo in oggetto è del tipo denominato ad "elastico" e viene utilizzato per gare di tiro di precisione e per pesca sportiva.
Il fucile subacqueo oggetto del presente trovato è essenzialmente costituito da: un elemento o corpo tubolare 1 supportante, lungo una sede di appoggio (qui non pienamente illustrata), un asta o fiocina 2 (d’ora in avanti verrà chiamata asta per semplicità); una impugnatura 3 associata ad una estremità posteriore 1 a del corpo 1 , e dei mezzi 5 elastici adibiti al lancio vero e proprio dell'asta 2.
Più in dettaglio, la suddetta impugnatura 3 è provvista di mezzi di aggancio dell'estremità dell'asta 2 (qui non illustrati in quanto non facenti strettamente parte del trovato e posizionati internamente all'impugnatura 3), e rispettivamente di mezzi 4 di sgancio della medesima asta materializzati da un noto grilletto.
I suddetti mezzi 5 elastici sono costituiti da una o più corde elastiche tali da definire due rami 7a e 7b paralleli e collegantisi, ad una loro estremità, all'estremità anteriore 1b del corpo 1 dotata di relativi innesti 25 di vincolo (visibili nelle figure 2 e 3), mentre all'estremità opposta, i rami 7a e 7b sono uniti tra loro da un arco 26 in metallo definente l'elemento di aggancio all'asta 2, ovvero a tacche realizzate sull'asta 2 e qui non pienamente illustrate.
I rami 7a e 7b delle corde elastiche 5 vengono, quindi, deformati manualmente (per ottenere il lancio dell'asta 2) tra una posizione allungata (visibile in linea tratteggiata in figura 1), in cui i rami 7 a e 7b risultano agganciati all'asta 2 definendo una configurazione di caricamento del fucile, ed una posizione di equilibrio (visibile nelle figure da 1 a 3), in cui i rami 7a e 7b, successivamente ad una corsa prestabilita e ad uno sgancio dell'arco 26 dall'asta 2, realizzano il lancio dell'asta 2 dal fucile (secondo la direzione F) in corrispondenza dell'azionamento del grilletto 4.
Con 6 sono indicati dei mezzi elasticamente cedevoli, associati al corpo 1, ed agenti sui rami elastici 7a e 7b delle corde elastiche 5 per poter ammortizzare la residua corsa dei medesimi elastici successivamente allo sgancio dell'arco 26 dall'asta 2.
Più precisamente, questi mezzi 6 elasticamente cedevoli sono disposti in corrispondenza della suddetta estremità anteriore 1b del corpo 1.
Sempre osservando le figure da 1 a 3, i suddetti mezzi 6 elasticamente cedevoli sono costituiti, in una preferita forma di soluzione, da una coppia di cilindri 17a e 17b ammortizzanti, aperti, disposti in prossimità dell'estremità anteriore 1b e da bande opposte all'asta 2. All'interno di ogni detto cilindro 17a e 17b ammortizzante è fatto passare un corrispondente ramo 7a e 7b delle corde elastiche 5 in modo da permettere il suddetto ammortizzamento e la guida delle medesime corde.
Ogni cilindro ammortizzante 17a e 17b può essere associato stabilmente al corpo 1 , oppure applicato allo stesso tramite mezzi di aggancio e sgancio rapido (qui non illustrati).
Nella figura 4 viene evidenziata, nel dettaglio, la struttura interna di ogni cilindro 17a e 17b ammortizzante. Ognuno di questi cilindri 17a e 17b è costituito da un primo corpo tubolare entro cui è alloggiato un mezzo 18 a molla ritenuto, alle proprie estremità, da un secondo cilindro 19 e rispettivamente da un tassello tubolare 20 aperto.
Più precisamente, ogni secondo cilindro 19 è scorrevole assialmente, nei due sensi, all'interno del relativo primo corpo 17a e 17b (vedi freccia F1) e parzialmente fuoriuscente dallo stesso in direzione dell'estremità posteriore 1 a del corpo 1.
Ogni tassello tubolare 20 di bloccaggio è avvitabilmente accoppiato con l'altra estremità del relativo primo corpo 17a e 17b tubolare, dotata di controfilettatura, per permettere una regolazione della compressione della molla 18 all'interno del primo corpo 17a e 17b e quindi della risposta di ammortizzamento preferita dal tiratore (funzione anche del tipo di elastici utilizzati e della forza di lancio decisa).
Tornando al secondo cilindro 19, ognuno di questi ultimi viene ritenuto parzialmente all'interno del corrispondente primo corpo 17a e 17b per il tramite di un anello 21 d'estremità presentato dal secondo cilindro 19 ed atto ad entrare in battuta con un relativo contro anello 22 interno presentato dal primo corpo 17a e 17b tubolare: tale accorgimento permette di definire una posizione stabile di fine corsa esterna per il medesimo secondo cilindro.
In una soluzione più semplificata, illustrata schematicamente nella figura 5, i mezzi 6 elasticamente cedevoli sono costituiti da un singolo cilindro 8 ammortizzante disposto sempre in corrispondenza dell'estremità anteriore 1a del corpo 1, centralmente allo stesso, e superiormente rispetto alla suddetta asta 2.
La struttura del cilindro 8 ammortizzante è sostanzialmente uguale a quella dei cilindri sopra descritti, ovvero un primo corpo tubolare 12, un secondo cilindro 9 aperto e scorrevole assialmente all'interno del primo 12 e ritenuto in fine corsa da un anello 15 e un contro anello 16, un mezzo a molla 13 ed, infine, un tassello tubolare filettato 14.
In questa soluzione, il secondo cilindro 9 è sagomato a "T", nella porzione esterna al primo corpo 12, ed è dotato sulle estremità corte della "T" di una coppia di boccole 10 e 11, aperte, entro cui risultano passanti i rispettivi rami 7a e 7b della corde 5 elastiche che permettono al cilindro ammortizzante 8 la suddetta ammortizzazione e guida delle stesse corde nella parte terminale della corsa di lancio delle corde medesime.
In buona sostanza, il fucile subacqueo appena descritto funziona nel seguente modo, relativamente alla parte ammortizzante in oggetto, e considerando il fucile nella configurazione di carica.
Dopo aver sganciato l'asta 2 tramite il grilletto 4, le corde 5 tendono a riportarsi nella posizione di equilibrio permettendo l'accelerazione di lancio dell’asta 2 verso il bersaglio.
Dopo una determinata corsa effettuata dalle corde 5 verso l'estremità anteriore 1b del corpo 1 , l'arco 26 si sgancia dall'asta 2 e quindi le corde 5 possono realizzare almeno due configurazioni:
la prima è quella in cui le corde tendano ad inflettersi (a titolo esemplificativo ne viene illustrata una in figura 4 ed indicata con la freccia F2) ed allontanarsi da un asse X di scorrimento (vedi figura 4 in linea tratteggiata), nel qual caso la porzione delle corde 5 che raggiunge e incontra l'estremità esterna del secondo cilindro 19 ne determina uno scorrimento, ovvero un arretramento (vedi freccia F3), che smorza, grazie alla molla 18, sia l'inflessione delle corde 5, sia la forza elastica residua, e nel contempo obbliga le corde 5 a riportarsi immediatamente in una posizione coassiale all'asse X;
la seconda configurazione è quella in cui le corde 5 mantengano una direzione della corsa coassiale all'asse X (vedi sempre figura 4), in questo caso le corde 5 vengono sottoposte ad un effetto di compressione per poter scaricare la forza elastica residua che tende a premere verso l'estremità delle stesse corde associate al corpo 2; la compressione genera un aumento della sezione di ogni corda 5 (vedi frecce F4) che preme sulla superfice interna del secondo cilindro 19 ottenendo un accoppiamento rigido delle stesse corde con quest'ultimo, il quale può così arretrare in scorrimento e smorzare immediatamente la forza elastica rimasta e, conseguentemente, la corsa delle corde 5.
Ovviamente l'effetto di compressione si verifica parzialmente anche nella prima configurazione, permettendo così al secondo cilindro 19 di effettuare comunque la corsa di smorzamento.
Le situazioni appena descritte valgono anche per la soluzione ad un singolo ammortizzatore: in questo caso sono le boccole 10 e 11 che agiscono direttamente sulle corde elastiche, mentre il secondo cilindro 19 è asservito alle boccole ed esegue semplicemente la corsa di smorzamento.
Infine, appena terminato lo smorzamento e con le corde nella configurazione di equilibrio, il secondo cilindro 19 e 9 viene riportato nella sua configurazione stabile avanzata, definita dall'anello 21 e 15 e contro anello 22 e 16, grazie alla molla 18 non sottoposta più a compressione.
Un fucile subacqueo così strutturato raggiunge gli scopi prefissati grazie ad una struttura estremamente semplice, efficace nel limitare gli effetti del contraccolpo degli elastici e della intercettazione dell'asta da parte dei medesimi elastici durante la corsa libera degli stessi dopo il lancio dell'asta; questa sistema di ammortizzazione non incide eccessivamente sul peso globale del'arma, ma permette invece un elevato aumento della precisione della medesima arma.
Un ulteriore vantaggio del gruppo ammortizzante risiede nel fatto che nel caso in cui una corda elastica dovesse distaccarsi dall'estremità anteriore del corpo (ad esempio durante il caricamento dell'arma), il relativo cilindro ammortizzante fungerebbe da elemento di interferenza, ovvero di protezione, nell'eventuale colpo diretto verso il tiratore che ne deriverebbe.
Il trovato così concepito è suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell'ambito del concetto inventivo. Inoltre, tutti i dettagli possono essere sostituiti da elementi tecnicamente equivalenti.

Claims (7)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Fucile subacqueo del tipo comprendente un elemento o corpo tubolare (1) supportante un asta o fiocina (2), una impugnatura (3) associata ad una estremità posteriore (1a) di detto elemento tubolare (1), provvista di mezzi di aggancio dell'estremità di detta asta, e rispettivamente di mezzi (4) di sgancio della medesima asta; dei mezzi (5) elastici essendo previsti associati, ad una propria estremità, all'estremità anteriore (1b) di detto corpo (1), ed atti a deformarsi tra una posizione allungata, in cui detti mezzi (5) elastici risultano agganciati a detta asta (2) in modo da definire una configurazione di caricamento di detta fucile, ed una posizione di equilibrio di detti mezzi (5) elastici, successiva ad una corsa prestabilita e ad uno sgancio da detta asta (2), in modo da definire una configurazione di lancio di detta asta (2) da detto fucile in corrispondenza dell'attivazione di detti mezzi (4) di sgancio, caratterizzato dal fatto di prevedere dei mezzi (6) elasticamente cedevoli, associati a detto corpo (1), agenti su detti mezzi (5) elastici ed atti a guidare ed ammortizzare la residua corsa degli stessi mezzi elastici successiva a detto sgancio dei medesimi mezzi elastici da detta asta (2).
  2. 2. Fucile subacqueo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti mezzi (6) elasticamente cedevoli sono disposti in corrispondenza della detta estremità anteriore (1 b) di detto corpo (1).
  3. 3. Fucile subacqueo secondo la rivendicazione 1 , in cui detti mezzi (5) elastici sono costituiti da almeno una corda elastica suddivisa in due rami (7a, 7b) paralleli collegantisi, in un loro punto, a detta estremità anteriore (1 b) di detto corpo (1), ed, in un punto opposto al precedente, unite tra loro a definire una zona di aggancio a detta asta (2), caratterizzato dal fatto che detti mezzi (6) elasticamente cedevoli sono costituiti da un cilindro (8) ammortizzante disposto in corrispondenza dell'estremità anteriore (1a) di detto corpo (1), centralmente allo stesso, e superiormente rispetto a detta asta (2); da detto cilindro (8) ammortizzante fuoriuscendo, da una propria estremità opposta a detta estremità anteriore (1b), un secondo cilindro (9), scorrevole assialmente, nei due sensi, all’interno di detto cilindro (8), sagomato a "T" e dotato di una coppia di boccole (10, 11), aperte, entro cui risultano passanti i rispettivi detti rami (7a, 7b) della corda (5) elastica.
  4. 4. Fucile subacqueo secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che detto cilindro (8) ammortizzante è costituito da un primo corpo tubolare (12) entro cui è alloggiato un mezzo (13) a molla ritenuto, alle proprie estremità, da detto secondo cilindro (9) e, rispettivamente, da un tassello tubolare (14) di bloccaggio avvitabilmente accoppiato con l'altra estremità di detto primo corpo tubolare (12); detto secondo cilindro (9) essendo ritenuto all’interno di detto primo corpo tubolare (12) per il tramite di un anello (15) d'estremità presentato da detto secondo cilindro (9) atto ad entrare in battuta con un contro anello (16) interno presentato da detto primo corpo tubolare (12) ed atto a definire una posizione stabile di fine corsa esterna del medesimo secondo cilindro.
  5. 5. Fucile subacqueo secondo la rivendicazione 1, in cui detti mezzi (5) elastici sono costituiti da almeno una corda elastica suddivisa in due rami (7a, 7b) paralleli collegantisi, in un loro punto, a detta estremità anteriore (1b) di detto corpo (1), ed in un punto opposto al precedente, unite tra loro a definire una zona di aggancio a detta asta (2), caratterizzato dal fatto che detti mezzi (6) elasticamente cedevoli sono costituiti da una coppia di cilindri (17a, 17b) ammortizzanti disposti in prossimità di detta estremità anteriore (1 b) e da bande opposte a detta asta (2); entro ogni detto cilindro (17a, 17b) ammortizzante essendo scorrevolmente passante un corrispondente ramo (7a, 7b) di detta corda elastica (5) in modo da permettere detto ammortizzamento e detta guida della medesima corda.
  6. 6. Fucile subacqueo secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che ogni detto cilindro (17a, 17b) ammortizzante è costituito da un primo corpo tubolare entro cui è alloggiato un mezzo (18) a molla ritenuto, alle proprie estremità, da un secondo cilindro (19) scorrevole assialmente, nei due sensi, all'interno del detto primo corpo (17a, 17b) e parzialmente fuoriuscente dallo stesso in direzione opposta a detta estremità anteriore (1b), e rispettivamente da un tassello tubolare (20) di bloccaggio avvitabilmente accoppiato con l'altra estremità di detto primo corpo (17a, 17b) tubolare; ogni detto secondo cilindro (19) essendo ritenuto all'interno di detto primo corpo (17a, 17b) per il tramite di un anello (21) d'estremità presentato da detto secondo cilindro (19) atto ad entrare in battuta con un contro anello (22) interno presentato da detto primo corpo (17a, 17b) tubolare atto a definire una posizione stabile di fine corsa esterna del medesimo secondo cilindro.
  7. 7. Fucile subacqueo secondo le rivendicazioni precedenti e secondo quanto descritto e per gli accennati scopi.
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