ITBO970169A1 - Metodo e macchina per la produzione di energia tramite reazioni di fus ione nucleare. - Google Patents

Metodo e macchina per la produzione di energia tramite reazioni di fus ione nucleare. Download PDF

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Description

D E S C R I Z I O N E
del brevetto per invenzione industriale
La presente invenzione riguarda un metodo per la produzione di energia tramite reazioni di fusione nucleare .
Attualmente, nella maggior parte degli ambienti scientifici ? opinione comune che l'emissione di neutroni costituisca, gi? da sola, prova inoppugnabile dell ' avvenuta fusione nucleare tra due atomi di deuterio, oppure tra un atomo di deuterio ed un atomo di tri.zi.o.
Scopo della presente invenzione ? quello di confutare tale assunto dimostrando che una emissione preliminare e/o contemporanea di neutroni e raggi gamma ? condizione indispensabile perch? abbiano luogo reazioni di fusione nucleare tra atomi di deuterio e trizio. In altre parole, ? scopo della presente invenzione dimostrare che il fenomeno della fusione nucleare deuterio/trizio ? sempre preceduto e/o accompagnato dal fenomeno della fusione nucleare deuterio/deuterio .
Secondo la presente invenzione viene realizzato un metodo per la produzione di energia tramite reazioni di fusione nucleare comprendente le seguenti fasi:
- alimentare un flusso di ioni positivi di deuterio ad una camera di reazione contenente al suo interno un bersaglio presentante atomi di deuterio nel proprio reticolo cristallino ed elementi metallici attivi; e
convogliare, all'interno della camera di reazione, il detto flusso di ioni positivi di deuterio verso il bersaglio, in modo tale che il flusso di ioni positivi di deuterio colpisca il bersaglio producendo reazioni di fusione nucleare tra gli ioni positivi di deuterio sopraggiungenti ed alcuni degli atomi costituenti il bersaglio stesso.
La presente invenzione ? relativa, inoltre, ad una macchina per la produzione di energia tramite reazioni di fusione nucleare.
Secondo la presente invenzione viene realizzato una macchina per la produzione di energia tramite reazioni di fusione nucleare caratterizzata dal fatto di comprendere una camera di reazione, un bersaglio alloggiato all'interno della detta camera di reazione, una sorgente di ioni positivi di deuterio comunicante con la detta camera di reazione, ed un gruppo di pompaggio comunicante con la detta camera di reazione per mantenere il vuoto all'interno di camera di reazione stessa; il detto bersaglio presentando atomi di deuterio all'interno del suo reticolo cristallino, e la detta sorgente di ioni positivi di deuterio essendo atta ad alimentare all'interno della camera di reazione un flusso di ioni positivi di deuterio in modo tale che il detto flusso di ioni positivi investa tutti gli elementi del bersaglio producendo reazioni di fusione nucleare a bassa temperatura tra gli ioni positivi di deuterio incidenti e gli atomi costituenti il bersaglio stesso.
La presente invenzione verr? ora descritta con riferimento ai disegni annessi, che ne illustrano un esempio di attuazione non limitativo, in cui:
la figura 1 illustra in modo schematico una macchina per la produzione di energia tramite reazioni di fusione nucleare realizzata secondo i dettami della presente invenzione;
la figura 2 ? una vista in sezione di un particolare della macchina di figura 1; e
la figura 3 ? un diagramma relativo alla produzione di neutroni.
Con riferimento alla figura 1, con 1 ? indicata nel suo complesso una macchina per la produzione di energia attraverso reazioni di fusione nucleare a bassa temperatura, reazioni ben distinte dalle ipotetiche reazioni "termonucleari".
La macchina 1 comprende una camera di reazione 2, una sorgente 3 di ioni positivi di deuterio atta ad alimentare un flusso di ioni positivi di deuterio (deutoni) all'interno della camera di reazione 2 stessa, un gruppo di pompaggio 4 di tipo noto atto a mantenere la pressione all'interno della camera di reazione 2 ad un valore relativamente basso, ed un bersaglio 5 disposto all'interno della camera di reazione 2 ed atto ad essere investito dal flusso di ioni positivi di deuterio alimentati all'interno della camera di reazione 2 dalla sorgente 3.
La camera di reazione 2 presenta una forma preferibilmente, ma non necessariamente, cilindrica, si estende coassiale ad un asse 6 di riferimento, e comunica con la sorgente 3 di ioni positivi ed il gruppo di pompaggio 4 attraverso rispettivi condotti 7 ed 8 di collegamento, ciascuno dei quali ? collegato alla camera di reazione 2 in corrispondenza di una rispettiva estremit? 2a, 2b della camera di reazione 2 stessa. In particolare, il condotto 7 che mette in comunicazione la camera di reazione 2 con la sorgente 3 si collega alla estremit? 2a della camera di reazione 2 in modo tale che i citati ioni positivi di deuterio entrino nella camera di reazione 2.
Con riferimento alla figura 1, la camera di reazione 2 ? collegata ad un dispositivo acceleratore 10 di ioni il quale ? atto a generare un campo elettrico all'interno della camera di reazione 2 per accelerare il flusso di ioni positivi verso il bersaglio 5. Il dispositivo acceleratore 10 comprende una coppia di elettrodi disposti in corrispondenza delle due estremit? 2a, 2b della camera di reazione 2, ed un generatore 11 di?energia elettrica il quale ? atto a mantenere tra i due elettrodi una differenza di potenziale elettrico di valore determinato. Uno dei due elettrodi, indicato con il numero 12, ? disposto ad una estremit? della camera 2 e penetra all'interno di questa, mentre l'altro dei due elettrodi ? costituito dal bersaglio 5, il quale ? disposto all'interno della camera di reazione 2 m prossimit? dell'estremit? 2b della camera di reazione stessa .
Nell'esempio illustrato, la camera di reazione 2 ? realizzata di vetro Pirex?, ed ? provvista internamente di un dispositivo focalizzatore 13, il quale ? disposto in prossimit? del bersaglio 5. Il dispositivo focalizzatore 13 ? realizzato in materiale metallico, ? elettricamente isolato dall'elettrodo 12 e dal bersaglio 5, ed ? atto a concentrare il flusso di ioni positivi di deuterio sul bersaglio 5. In particolare, il dispositivo focalizzatore 13 ? suddiviso in due porzioni 13a e 13b, la prima delle quali ? disposta affacciata all'elettrodo 12 ed ? definita con un corpo tubolare cilindrico estendentesi coassialmente all'asse 6 di riferimento, la seconda delle quali ? disposta affacciata al bersaglio 5, ed ? definita da un corpo ogivale coassiale all'asse 6 di riferimento e provvisto di un foro passante che presenta un diametro interno molto inferiore al diametro interno del corpo tubolare cilindrico definente la porzione 13a.
Nell'esempio illustrato, la sorgente 3 di ioni positivi di deuterio, di seguito indicati anche con il termine "deutoni" , comprende un serbatoio 15 di tipo noto per lo stoccaggio del deuterio sotto forma gassosa, il quale comunica con la camera di reazione 2 attraverso il condotto 7, ed una unit? di ionizzazione 16 di tipo noto. L'unit? 16 ? atta a ionizzare il deuterio proveniente dal serbatoio 15 per realizzare il flusso di ioni positivi di deuterio da convogliare all'interno della camera di reazione 2 stessa.
La sorgente 3 di ioni positivi di deuterio comprende, inoltre, in sequenza una valvola 17 di intercettazione di tipo noto, la quale ? disposta lungo il condotto 7 per aprire ed intercettare il flusso di deuterio sotto forma gassosa in uscita dal serbatoio 15, un dispositivo riduttore 18 di pressione di tipo noto, ed una minivalvola 19 di intercettazione e regolazione di tipo noto. Il dispositivo riduttore 18 ? atto a mantenere la pressione del deuterio sotto forma gassosa in uscita dal serbatoio 15 ad un valore determinato.
In particolare, l'unit? di ionizzazione 16 comprende una camera di ionizzazione 20 di forma sostanzialmente cilindrica disposta lungo il condotto 7, ed un dispositivo 21 generatore di oscillazioni elettriche ad alta frequenza, il quale a sua volta comprende un bobina 22 di materiale elettricamente conduttore avvolta attorno alla camera di ionizzazione 20, ed un alimentatore 23 il quale ? atto ad indurre nella bobina 22 una corrente elettrica ad alta frequenza in modo tale che all'interno della camera di ionizzazione 20 si generi un campo elettromagnetico in grado di ionizzare il flusso di deuterio sotto forma gassosa proveniente dal serbatoio 15.
L'unit? di ionizzazione 16 comprende inoltre un dispositivo acceleratore di ioni il quale ? atto a generare un campo elettrico all'interno della camera di ionizzazione 20, per convogliare il flusso di ioni positivi generati all'interno della camera di ionizzazione 20 stessa verso il tratto del condotto 7 comunicante con la camera di reazione 2. Il dispositivo acceleratore comprende una coppia di elettrodi 25 disposti alle due estremit? opposte della camera di ionizzazione 20 in cui la camera di ionizzazione 20 stessa si collega con il condotto 7, ed un generatore 26 di energia elettrica a media tensione il quale ? atto a mantenere tra i due elettrodi 25 una differenza di potenziale elettrico di valore determinato e regolabile.
Nell'esempio illustrato, l'elettrodo 12 ? elettricamente connesso all'elettrodo 25 disposto in ingresso al tratto del condotto 7 collegante la camera di ionizzazione 20 con la camera di reazione 2.
Il gruppo di pompaggio 4 ? costituito da una coppia di pompe 28 da vuoto di tipo noto (una rotativa ed una a diffusione) che sono collegate alla camera di reazione 2 attraverso il condotto 8 con l'interposizione di una valvola 29 di intercettazione di tipo noto, la quale ? atta selettivamente ad isolare la camera di reazione 2 dal gruppo di pompaggio 4 stesso.
Con riferimento alle figure 1 e 2, il bersaglio 5 comprende un contenitore 30 esterno di forma preferibilmente, ma non necessariamente, cilindrica il quale ? conformato sostanzialmente a tazza, ed ? disposto coassiale all'asse 6 con la propria cavit? 30a rivolta verso il dispositivo focalizzatore 13, ed un elemento attivo 31 conformato sostanzialmente a tazza, e
disposto all'interno del contenitore 30 con una propria
cavit? 31a coassiale all'asse 6 e rivolta verso il
dispositivo focalizzatore 13.
Nell'esempio illustrato, il contenitore 30 ?
anch'esso un elemento attivo ed ? costituito da una pila
di rondelle 32 di metalli diversi alternate tra loro
(per esempio rame, titanio, ferro, nichel e/o altri
metalli aventi caratteristiche chimico- fisiche
analoghe) , trattenute assieme da elementi di serraggio -(non illustrati), come per esempio dei tiranti a vite
longitudinali .
L'elemento attivo 31 ? definito da un aggregato
compatto di sali metallici il quale ? costituito da una
pluralit? di solfati metallici (per esempio solfato di
rame, solfato di litio, solfato di titanile, solfato di
potassio ecc.) in forma di polvere, miscelati tra loro
con l'aggiunta di elementi catalizzatori e/o elementi
leganti aventi lo scopo di aumentare la compattezza
dell'aggregato stesso. I solfati di rame e litio sono
idratati con acqua pesante (D20).
Ciascun sale metallico idratato con acqua pesante
(D20) viene ottenuto a partire da un corrispondente sale
metallico idratato con acqua (H20), per esempio
CUS04?5H20, il quale viene prima riposto all'interno di un forno con temperatura di circa 250?C fino alla totale eliminazione delle molecole di acqua (H20), e quindi riposto all'interno di un essiccatore a gel di silice (di tipo noto) dove il sale stesso viene ricristallizzato in presenza di acqua pesante (D20) fino all'ottenimento di un corrispondente sale metallico idratato con acqua pesante (D20), per esempio CuS044D20.
Come elemento catalizzatore viene impiegato preferibilmente, ma non necessariamente, il solfato di titanile, mentre come elemento legante viene impiegata preferibilmente, ma non necessariamente, una resina siliconica od un alchilsiliconato alcalino disciolto in acqua pesante (Dz0).
Una prima possibile composizione dell'elemento attivo 31 prevede:
q.b. di soluzione eterea al 5% di una resina alchilpolisilossanica a rapporto R/Si uguale a circa 1,5 fino all'ottenimento di un impasto omogeneo e consistente che viene successivamente essiccato in uno stampo ad una temperatura determinata (circa 40?C).
Una seconda possibile composizione dell'elemento attivo 31 prevede:
q.b. di soluzione eterea al 5% di una resina
alchilpolisilossanica a rapporto R/Si uguale a circa 1,5 fino all'ottenimento di un. impasto omogeneo e consistente che viene successivamente essiccato in uno stampo ad una temperatura determinata (circa 40?C).
Una terza possibile composizione dell'elemento attivo 31 prevede:
q.b. di soluzione eterea al 5% di una resina alchilpolisilossanica a rapporto R/Si uguale a circa 1,5 fino all'ottenimento di un impasto omogeneo e consistente che viene successivamente essiccato in uno stampo ad una temperatura determinata (circa 40?C).
La quantit? di acqua pesante (D20) di ricristallizzazione dei sali metallici CuS04, Li2S04, e NiS04 risulta inferiore del 20% a quella stechiometricamente calcolabile, per ridurre il tempo di attivazione del bersaglio 5.
Con riferimento alla figura 1, la macchina 1 comprende infine un dispositivo 33 per la misurazione della temperatura del bersaglio 5 (per esempio una termocoppia), un dispositivo 34 per il rilevamento ed il conteggio dei neutroni emessi, ed un dispositivo 35 per la misurazione delle emissioni di raggi gamma, tutti disposti in prossimit? della camera di reazione 2. La macchina 1 comprende anche un dispositivo 36 per la misurazione della pressione all'interno della camera di reazione 2, applicato in derivazione sul condotto 8 tra la camera di reazione 2 e la valvola 29, ed un dispositivo 37 per la rilevazione della presenza di trizio nella camera di reazione 2, il quale ? disposto lungo il condotto 8 a valle del gruppo di pompaggio 4.
I dispositivi 33, 34, 35, 36, e 37 sono tutti di tipo noto e non necessitano quindi di alcuna descrizione .
II funzionamento della macchina 1 verr? ora descritto supponendo che le pompe 28 del gruppo di pompaggio 4 abbiano gi? portato la pressione all'interno della camera di reazione 2 a valori estremamente bassi (pochi millesimi di mm di Hg).
In uso, all'apertura della valvola 17, il deuterio sotto forma gassosa fluisce all'interno del condotto 7, attraversa il dispositivo riduttore 18 di pressione, e giunge nell'unit? di ionizzazione 16 dove viene ionizzato in modo tale da inviare alla camera di reazione 2 un flusso di deutoni. In particolare, il deuterio sotto forma gassosa viene ionizzato per eccitazione elettromagnetica tramite il campo magnetico ad alta frequenza prodotto dal dispositivo 21, e viene quindi convogliato verso la camera di reazione 2 tramite il campo elettrico generato dai due elettrodi 25, tra i quali viene mantenuta una differenza di potenziale elettrico di alcuni kVolt.
Contemporaneamente, il generatore 11 mantiene tra l'elettrodo 12 ed il bersaglio 5 una differenza di potenziale elettrico preferibilmente, ma non necessariamente, compresa tra i 2 ed i 10 kVolt, in modo tale che i deutoni, una volta entrati nella camera di reazione 2, vengano convogliati dal campo elettrico presente nella camera di reazione 2 verso il bersaglio 5 per bombardare il bersaglio 5 stesso, come illustrato in figura 3 dove ? riportato un grafico che mostra la produzione di neutroni al secondo in funzione della tensione di accelerazione applicata.
Prima del bombardamento del bersaglio 5, il flusso di deutoni attraversa il dispositivo focalizzatore 13, il quale ? atto a concentrare il flusso di deutoni stesso in un sottile fascio di deutoni adatto ad investire 1'elemento.attivo 31.
Negli istanti successivi all'impatto del fascio di deutoni sull'elemento attivo 31, il dispositivo 33 rileva una diminuzione della temperatura del bersaglio 5, mentre il dispositivo 36 rileva una diminuzione della pressione all'interno della camera di reazione 2. Tale comportamento pu? essere giustificato da un assorbimento dei deutoni incidenti all'interno dell'elemento attivo 31, e da una successiva disintegrazione catalitica dei deutoni all'interno del reticolo cristallino dell'elemento attivo 31 secondo la reazione nucleare endoenergetica:
Successivamente il dispositivo 33 rileva un rapido innalzamento della temperatura del bersaglio 5 (la temperatura raggiunge circa 1000?C) , mentre i dispositivi 34, 35 e 37 rilevano rispettivamente un flusso di neutroni (fino a 10<5 >neutroni al secondo) di alcuni ordini di grandezza (da 3 a 5) superiore a quello naturale di fondo, una forte emissione di onde elettromagnetiche di varia lunghezza d'onda compresi raggi gamma e raggi X, ed una produzione di trizio. Tale comportamento pu? essere giustificato dall?innesco di reazioni di fusione nucleare a bassa temperatura secondo le seguenti reazioni esoenergetiche:
in cui "D" indica un atomo di deuterio, "T" indica un atomo di trizio, "<3>He" un atomo di elio-3, "n" un neutrone, "p" un protone, e "y" l'emissione di raggi gemina,
In particolare, la reazione esoenergetica (I) pu? essere il risultato della seguente somma di reazioni:
mentre la reazione esoenergetica (II) pu? essere il risultato della seguente somma di reazioni:
Dato che la reazione esoenergetica (I) comporta una
produzione di trizio, ? possibile l?innesco di una ulteri?re reazione di fusione nucleare a bassa temperatura secondo la seguente reazione esoenergetica:
La reazione esoenergetica (III), data l'elevata produzione di .energia, pu? giustificare il rapido aumento della temperatura del bersaglio 5 (durante gli esperimenti il bersaglio 5 ha raggiunto temperature intorno ai 1000?C).
Data l'eterogenea composizione dell'elemento attivo 31, possono aver luogo anche altre reazioni di fusione nucleare a bassa temperatura come, per esempio, le seguenti reazioni:
Durante il funzionamento, si ? potuto infine accertare sperimentalmente che una riduzione della differenza di potenziale elettrico applicata tra l'elettrodo 12 ed il bersaglio 5 subito dopo il rapido incremento di temperatura, assimilabile con l'inizio delle reazioni di fusione nucleare, non comporta una proporzionale riduzione del flusso di neutroni (la riduzione del potenziale da 5 kVolt a 3 kVolt ha comportato una riduzione di circa il 25% del numero di neutroni emessi per unit? di tempo).
Da quanto sopra descritto appare evidente che il metodo oggetto della presente invenzione consiste nel alimentare un flusso di ioni positivi di deuterio ad una camera di reazione 2, che contiene al suo interno un bersaglio 5 presentante atomi di deuterio nel proprio reticolo cristallino. Successivamente, il metodo prevede di convogliare il flusso di ioni positivi di deuterio giunto nella camera di reazione 2 verso il bersaglio 5, in modo tale che il flusso di ioni positivi di deuterio colpisca il bersaglio 5 producendo reazioni di fusione nucleare tra gli ioni positivi di deuterio sopraggiungenti ed alcuni degli atomi costituenti il bersaglio 5 stesso.
In particolare, la fase di convogliamento degli ioni positivi di deuterio verso il bersaglio 5 comprende 1 'accelerazione del flusso di ioni positivi di deuterio tramite un campo elettrico, e la focalizzazione del flusso di ioni positivi di deuterio in un fascio concentrato prima della collisione con il bersaglio 5.
Nell'esempio illustrato, la fase di alimentazione del flusso di ioni positivi di deuterio alla camera di reazione 2 prevede il prelievo di atomi di deuterio sotto forma gassosa dal serbatoio 15, e la successiva ionizzazione degli atomi di deuterio per produrre il flusso di ioni positivi di deuterio da inviare alla camera di reazione 2.
Risulta infine chiaro che al metodo ed alla macchina 1 qui descritti ed illustrati possono essere apportate modifiche e varianti senza per questo uscire dall'ambito della presente invenzione.

Claims (16)

  1. R IV E N D I CA Z I O N I 1. Metodo per la produzione di energia tramite reazioni di fusione nucleare comprendente le seguenti fasi : - alimentare un flusso di ioni positivi di deuterio ad una camera di reazione {2) contenente al suo interno un bersaglio (5) presentante atomi di deuterio nel proprio reticolo cristallino ed elementi metallici attivi; e - convogliare, all'interno della camera di reazione (2), il detto flusso di ioni positivi di deuterio verso il bersaglio (5), in modo tale che il flusso di ioni positivi di deuterio colpisca il bersaglio (5) producendo reazioni di fusione nucleare tra gli ioni positivi di deuterio sopraggiungenti ed alcuni degli atomi costituenti il bersaglio (5) stesso.
  2. 2. Metodo secondo la rivendicazione 1, in cui la detta fase di convogliamento degli ioni positivi di deuterio verso il bersaglio (5) comprende l'accelerazione del detto flusso di ioni positivi di deuterio tramite un campo elettrico.
  3. 3. Metodo secondo le rivendicazioni 1 e/o 2, in cui la detta fase di convogliamento degli ioni positivi di deuterio verso il bersaglio (5) comprende la focalizzazione del flusso di ioni positivi di deuterio in un fascio concentrato prima della collisione con il bersaglio (5).
  4. 4. Metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni, precedenti, in cui la detta fase di alimentazione del flusso di ioni positivi di deuterio alla camera di reazione (2) comprende il prelievo di atomi di deuterio da un serbatoio (15), e la successiva ionizzazione dei detti atomi di deuterio per produrre il detto flusso di ioni positivi di deuterio.
  5. 5. Macchina (1) per la produzione di energia tramite reazioni di fusione nucleare caratterizzata dal fatto di comprendere una camera di reazione (2), un bersaglio (5) alloggiato all'interno della detta camera di reazione (2), una sorgente (3) di ioni positivi di deuterio comunicante con la detta camera di reazione (2), ed un gruppo di pompaggio?(4) comunicante con la detta camera di reazione (2) per mantenere il vuoto all'interno di camera di reazione (2) stessa; il detto bersaglio (5) presentando atomi di deuterio all'interno del suo reticolo cristallino, e la detta sorgente (3) di ioni positivi di deuterio essendo atta ad alimentare all'interno della camera di reazione (2) un flusso di ioni positivi di deuterio in modo tale che il detto flusso di ioni positivi investa tutti gli elementi del bersaglio (5) producendo reazioni di fusione nucleare a bassa temperatura tra gli ioni positivi di deuterio incidenti e gli atomi costituenti il bersaglio (5) stesso .
  6. 6. Macchina secondo la rivendicazione 5, caratterizzata dal fatto che la detta camera di reazione (2) comprende mezzi di accelerazione (10) atti a convogliare il detto flusso di ioni positivi di deuterio contro il detto bersaglio (5), accelerando gli ioni positivi di deuterio stessi.
  7. 7. Macchina secondo la rivendicazione 6, caratterizzata dal fatto che i detti mezzi di accelerazione (10) comprendono almeno due elettrodi (5, 12) disposti all'interno della camera di reazione (2), ed un generatore di energia elettrica (11) atto a mantenere tra i due elettrodi (5, 12) una differenza di potenziale elettrico comunque variabile; uno dei detti due elettrodi (5, 12) essendo definito dal detto bersaglio (5).
  8. 8. Macchina secondo una qualsiasi delle rivendicazioni dalla 5 alla 7, caratterizzata dal fatto che la detta camera di reazione (2) comprende un dispositivo focalizzatore (13) attraverso il quale transita il detto flusso di ioni positivi di deuterio prima di investire il detto bersaglio (5); il detto dispositivo focalizzatore (13) essendo atto a focalizzare il detto flusso di ioni positivi di deuterio per realizzare un fascio concentrato di ioni positivi di deuterio .
  9. 9. Macchina secondo una qualsiasi delle rivendicazioni dalla 5 alla 8, caratterizzata dal fatto che il detto bersaglio (5) comprende un contenitore esterno (30), il quale ? conformato sostanzialmente a tazza e presenta una propria cavit? (30a) rivolta verso il detto dispositivo focalizzatore (13), ed un elemento attivo (31), il quale ? alloggiato all'interno del detto contenitore esterno (30), ? conformato sostanzialmente a tazza con una propria cavit? (31a) rivolta verso il detto dispositivo focalizzatore (13); il detto elemento attivo (31) ? atto ad essere investito dal detto fascio concentrato di ioni positivi di deuterio.
  10. 10. Macchina secondo la rivendicazione 9, caratterizzata dal fatto che il detto contenitore esterno (30) ? realizzato in materiale metallico.
  11. 11. Macchina secondo la rivendicazione 10, caratterizzata dal fatto che il detto contenitore esterno (30) ? costituito da un pila di rondelle (32) di materiali metallici diversi alternate tra loro e trattenute assieme da mezzi di serraggio.
  12. 12. Macchina secondo la rivendicazione 9, caratterizzata dal fatto che il detto elemento attivo (31) ? costituito da un aggregato comprendente sali metallici .
  13. 13. Macchina secondo la rivendicazione 12, caratterizzata dal fatto che alcuni sali metallici appartengono alla classe dei solfati la quale comprende solfati di ferro, solfati di nichel, solfati di titanile e solfato di potassio.
  14. 14. Macchina secondo la rivendicazione 12, caratterizzata dal fatto che i sali metallici sono a scelta fra il solfato di rame ed il solfato di litio; detto solfato essendo idratato con acqua pesante.
  15. 15. Macchina secondo la rivendicazione 9, caratterizzata dal fatto che il detto elemento attivo (31) ? atto ad assorbire gli ioni positivi incidenti secondo una reazione di disintegrazione catalitica endoenergetica .
  16. 16. Macchina secondo la rivendicazione 5, caratterizzata dal fatto che la detta sorgente (3) di ioni positivi di deuterio comprende un serbatoio (15) contenente atomi di deuterio sotto forma gassosa da alimentare alla detta camera di reazione (2), ed una unit? di ionizzazione (16) interposta tra il detto serbatoio (15) e la detta camera di reazione (2) per ionizzare gli atomi di deuterio in modo tale da inviare alla detta camera di reazione (2) un flusso di ioni positivi di deuterio.
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