ITBO940492A1 - Metodo per apparecchiatura per il rivestimento di articoli - Google Patents

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Lorenzo Rodriguez
Maurizio Cini
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G S Srl Coating System
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    • B01PHYSICAL OR CHEMICAL PROCESSES OR APPARATUS IN GENERAL
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    • B01J2/00Processes or devices for granulating materials, e.g. fertilisers in general; Rendering particulate materials free flowing in general, e.g. making them hydrophobic
    • B01J2/006Coating of the granules without description of the process or the device by which the granules are obtained
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Abstract

Il metodo per il rivestimento di articoli 2 prevede di operare il ricircolo di tali articoli trasportandoli in sospensione in un mezzo di trasporto fluido costituito da un flusso d'aria nel quale è immessa una soluzione destinata a formare il rivestimento. L'apparecchiatura per attuare tale metodo comprende un tamburo 1 atto a ricevere la massa degli articoli 2 da rivestire. Da tale tamburo 1 si estende assialmente un condotto di ricircolo 5 che si reimmette all'estremità opposta nel tamburo 1 stesso. Un canale 6 è disposto assialmente all'interno di detto tamburo 1 e sfocia in corrispondenza di una zona ristretta 4 di questo, per l'immissione di un flusso di aria atto a creare detto mezzo fluido di trasporto degli articoli 2 lungo detto condotto di ricircolo 5. Un tubo 7 è disposto coassialmente all'interno di detto canale 6 di immissione dell'aria, per la mandata di detta soluzione destinata a formare il rivestimento.

Description

"METODO E APPARECCHIATURA PER IL RIVESTIMENTO DI ARTICO-LI".
DESCRIZIONE DELL'INVENZIONE
La presente invenzione si inquadra nel settore tecnico concernente il rivestimento di articoli vari.
Sono note attualmente macchine che operano il rivestimento di articoli vari, quali pastiglie, compresse e simili, ad esempio con un film ottenuto da una idonea soluzione o sospensione.
Secondo una soluzione nota, tali macchine prevedono generalmente un tamburo rotante all'interno del quale vengono introdotte le particelle da rivestire; su tali particelle viene spruzzata la soluzione destinata a formare il rivestimento, mentre una corrente di aria calda viene fatta circolare nel tamburo al fine di ottenere l'essiccamento della soluzione e formare così il citato rivestimento .
Alcune apparecchiature prevedono l'immissione e l'aspirazione dell'aria liberamente sulla superficie della massa di particelle, poste in movimento dalla rotazione del tamburo. Questa soluzione richiede però tempi operativi molto lunghi, oltre a determinare la produzione di polveri che si accrescono col procedere della stessa operazione .
Un'altra soluzione prevede invece l'immissione e l'aspirazione dell'aria attraverso dei corpi cavi sagomati che vengono fatti penetrare entro la massa delle particelle in movimento.
Questo secondo sistema presenta l'inconveniente di determinare un forte consumo di energia per la ventilazione .
Viene inoltre lamentato il fatto che, con tali apparecchiature note, risulta problematico il rivestimento di particelle di dimensioni molto ridotte. In pratica esiste un limite inferiore delle dimensioni delle particelle rivestibili.
Una macchina confettatrice perfezionata è illustrata nel brevetto europeo n. 0131.152 di proprietà della medesima Richiedente. In questo caso, l'aria viene immessa liberamente all'interno del tamburo rotante, mentre l'aspirazione avviene attraverso uno o più corpi cavi forati, immersi nella massa di particelle in movimento. Il tamburo è provvisto internamente di pale atte a facilitare il rimescolamento delle particelle.
Una ulteriore soluzione nota nel settore citato prevede l'impiego di mezzi soffianti disposti verticalmente all'interno di un idoneo contenitore e atti a produrre un getto di aria di nebulizzazione diretto dal basso verso l'alto; tale getto di aria è atto a creare un letto fluido destinato a mantenere sollevata la massa delle particelle, in fase di rivestimento.
In questo caso però è richiesta una notevole portata d'aria, per creare il citato letto fluido, con costi di produzione proporzionalmente elevati. Per lo scopo citato sono richiesti infatti sovente mezzi a turbina e sono inoltre necessari idonei mezzi filtranti in grado di abbattere le polveri. Viene inoltre lamentato il fatto che tale soluzione non permette di trattare le particelle di minore granulometria.
Lo scopo della presente invenzione è quello di proporre un metodo che consenta di realizzare in maniera innovativa il rivestimento di articoli vari, anche di dimensioni molto ridotte, con un ciclo operativo veloce e senza formazione di polveri.
Un altro scopo della presente invenzione è quello di realizzare un'apparecchiatura che consenta di attuare il suddetto metodo con una struttura semplice e di impiego versatile, nonché tale da richiedere una limitata portata di aria.
Gli scopi citati vengono ottenuti in accordo con quanto riportato nelle rivendicazioni.
Le caratteristiche dell'invenzione sono evidenziate nel seguito, con particolare riferimento alle unite tavole di disegno, nelle quali:
- la fig.l illustra una vista in sezione longitudinale schematica dell'apparecchiatura per il rivestimento di articoli;
- la fig.2 illustra una corrispondente vista parziale in pianta di tale apparecchiatura;
- la fig.3 illustra una vista in sezione longitudinale schematica di una diversa forma realizzativa dell'apparecchiatura in oggetto.
Con riferimento alle suddette figure, si è indicato con I il tamburo dell'apparecchiatura che opera il rivestimento, nel quale vengono introdotti gli articoli 2, in particolare, da rivestire.
II tamburo 1 conforma inferiormente una porzione 3 di diametro ristretto, opportunamente raccordata alla fascia centrale di diametro maggiore del tamburo. La porzione ristretta 3 del tamburo è collegata a sua volta, mediante un tratto conico 4, ad un condotto di ricircolo 5; tale condotto di ricircolo 5 si ricongiunge all'estremità opposta al tamburo 1. Più in particolare, il condotto 5 si reimmette nel tamburo 1 con un tratto 5a diretto tangenzialmente al tamburo stesso, in corrispondenza della parte superiore della fascia centrale di quest 1ultimo.
Opportunamente il condotto 5 è sviluppato secondo un asse inclinato in maniera tale da provocare un graduale sollevamento delle particelle.
Attraverso il tamburo 1 è inserito assialmente un canale 6 di immissione di un flusso di aria; il canale 6 sfocia in corrispondenza della zona ristretta del tratto conico 4 dello stesso tamburo 1. All'estremità libera il canale 6 presenta un tratto convergente 6a. Tale tratto convergente 6a ha conicità minore di quella del tratto conico 4 del tamburo, sicché la sezione utile di tale tratto conico 4 va diminuendo verso la summenzionata zona ristretta .
Come precisato nel seguito, il citato flusso di aria è atto a creare una sorta di letto fluido di trasporto delle particelle 2 lungo il condotto di ricircolo 5.
Un tubo 7 è disposto coassialmente all'interno del canale 6 di immissione dell'aria, per la mandata di una soluzione destinata a formare il rivestimento delle particelle 2; opportunamente la soluzione è pompata attraverso il tubo 7 mediante un organo dosatore, non rappresentato .
Il tamburo 1 presenta inoltre nella parte superiore una pluralità di aperture di scarico 8, destinate alla fuoriuscita dell'aria di ricircolo.
Le particelle 2 introdotte nel tamburo 1 sono soggette pertanto all'azione del flusso di aria immesso attraverso il canale 6. All'uscita da tale canale 6, il restringimento del tratto conico 4 del tamburo determina, per "effetto Venturi", il richiamo delle particelle 2 nel flusso di aria che imbocca il condotto di ricircolo 5. Analogamente il restringimento del canale 6 nel tratto convergente 6a determina, per "effetto Venturi", il richiamo della soluzione alimentata tramite il tubo 7.
Si crea in tal modo lungo il condotto di ricircolo 5 un mezzo di trasporto fluido costituito dal flusso d'aria nel quale è immessa la soluzione destinata a formare il rivestimento; in tale mezzo fluido sono trasportate in sospensione le particelle 2 che vengono rivestite dalla suddetta soluzione, mentre contemporaneamente il flusso d'aria ne realizza il necessario essiccamento.
In pratica il mezzo di trasporto fluido sospinge le particelle 2, che possono pertanto essere portate nella zona di interesse. Tale mezzo fluido ritorna infatti al tamburo 1, dove il flusso di aria si scarica attraverso le aperture 8 superiori, mentre le particelle 2 precipitano nella parte inferiore dello stesso tamburo 1, per continuare il ciclo di rivestimento.
In definitiva ad ogni passaggio attraverso il condotto di ricircolo 5 viene incrementato il rivestimento delle particelle 2. Tale passaggio si basa evidentemente su un principio statistico, per cui in un periodo sufficientemente lungo di tempo è ipotizzabile che le particelle 2 abbiano mediamente compiuto un ugual numero di cicli di rivestimento .
Ovviamente il tempo di trattamento risulta in rapporto con le caratteristiche dei prodotti da ottenere, cioè in particolare dal tipo di particelle in lavorazione.
E' da notare che il flusso di aria che percorre il condotto di ricircolo 5 viene reimmesso nel tamburo 1 secondo una direzione tangenziale: ne consegue che le particelle 2, trascinate da detto flusso, nel loro moto di discesa sono interessate da un moto vorticoso, come una sorta di mulinello, mentre la maggior parte dell'aria del flusso d'aria reimmesso nel tamburo, viene evacuato all'esterno attraverso le aperture di scarico 8. Ciò consente di ottenere un migliore rimescolamento delle particelle 2, ottimizzando il moto di discesa e la separazione dall'aria di scarico, e quindi un prodotto finale di qualità omogenea.
Per migliorare l'efficienza di tale rimescolamento è possibile prevedere di creare un movimento relativo del tamburo 1 rispetto al canale 6 di immissione dell'aria, ad esempio ponendo in rotazione assiale il tamburo stesso il che presuppone, ovviamente, dei collegamenti idonei tra le parti in mutua rotazione.
E 1 altresì possibile prevedere di preriscaldare l’aria immessa nel tamburo 1, in maniera da migliorare l'efficienza dell'essiccamento.
E' prevedibile ancora di aspirare detto flusso di aria all'interno del tamburo 1, invece di attuarne la mandata in pressione. Ciò richiede una opportuna depressione all 'interno del tamburo 1 stesso, con beneficio per l'essiccamento del rivestimento.
In figura 3 è illustrata una diversa forma realizzativa dell'apparecchiatura, dotata, sul condotto di ricircolo 5, di un serbatoio 9 a fondo conico, atto ad aumentare la capacità dell'impianto. Il serbatoio 9 è disposto a monte del tratto tangenziale 5a di immissione del condotto 5 nel tamburo 1.
All'interno del serbatoio 9 è disposta una canalizzazione 10 atta a consentire il libero passaggio del flusso di aria. La canalizzazione 10, opportunamente rastremata, si estende dalla sommità del serbatoio 9, dove sfocia altresì il condotto di ricircolo 5, alla bocca di uscita del serbatoio stesso.
Le particelle 2 vengono soffiate dal condotto 5 all'interno del serbatoio 9 e precipitano verso il fondo di questo, dove agisce la forza di trascinamento del flusso d'aria che attraversa la via a bassa .resistenza costituita dalla canalizzazione 10.
Il metodo e l'apparecchiatura illustrati consentono di realizzare in maniera innovativa il rivestimento di articoli vari. In particolare è possibile trattare qualsiasi tipo di particelle, anche di dimensioni molto piccole .
Ovviamente il citato rivestimento invece che costituire l'elemento protettivo di particelle quali compresse e simili può essere di per sé un elemento attivo.
A titolo di esempio, il metodo in oggetto consente di associare principi attivi, del tipo di quelli utilizzati nella medicina omeopatica, ad un opportuno veicolo, quale granuli di saccarosio e simili. I principi attivi possono essere adeguatamente diluiti in acqua, che viene nebulizzata all'interno dell'apparecchiatura e assorbita dai citati granuli.
Un utilizzo analogo è prevedibile nel campo della zootecnia, per incorporare idonee sostanze in particelle di uso convenzionali in tale settore.
E' da mettere in grande evidenza il fatto che, a differenza della tecnica tradizionale realizzante un letto fluido per mantenere sollevata la massa delle particelle, in questo caso viene creato un mezzo di trasporto fluido che consente di spostare le particelle nella zona voluta, con una portata di aria molto ridotta e una potenza limitata. Il citato mezzo di trasporto fluido richiede tubazioni di diametro ridotto e un consumo d'aria limitato .
E' da mettere in evidenza il fatto che durante le citate fasi di rivestimento degli articoli si ha una drastica riduzione di polveri e simili; inoltre le polveri che si creano durante le citate fasi vanno a depositarsi sulle particelle, in quanto sono da considerarsi alla stessa stregua di componenti previsti nella citata soluzione alimentata mediante il tubo 7; in altri termini le polveri diventano parte integrante del rivestimento delle particelle.
Si intende che quanto sopra è stato descritto a titolo esemplificativo e non limitativo, per cui eventuali varianti costruttive si intendono rientranti nell'ambito protettivo della presente soluzione tecnica, come sopra descritta e nel seguito rivendicata.

Claims (8)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Metodo per il rivestimento di articoli, caratterizzato dal fatto che prevede di operare il ricircolo degli articoli da rivestire trasportandoli in sospensione in un mezzo di trasporto fluido costituito da un flusso d'aria nel quale è immessa una soluzione destinata a formare il rivestimento di detti articoli.
  2. 2) Apparecchiatura per il rivestimento di articoli, caratterizzata dal fatto che comprende un tamburo 1 atto a ricevere la massa degli articoli 2 da rivestire; un condotto di ricircolo 5 che si estende assialmente da detto tamburo 1 e si reimmette all'estremità opposta nel tamburo 1 stesso; un canale 6 disposto assialmente all'interno di detto tamburo 1 e sfociante in corrispondenza di una zona ristretta 4 dello stesso tamburo 1, per l'immissione di un flusso di aria atto a creare un mezzo fluido di trasporto dei detti articoli 2 lungo detto condotto di ricircolo 5; un tubo 7 disposto coassialmente all'interno di detto canale 6 di immissione dell'aria, per la mandata di una soluzione destinata a formare il rivestimento di detti articoli 2.
  3. 3) Apparecchiatura secondo la riv.2, caratterizzata dal fatto che detto condotto di ricircolo 5 si reimmette nel detto tamburo 1 con un tratto 5a diretto tangenzialmente al tamburo 1 stesso, in corrispondenza della parte superiore di una fascia centrale di quest'ultimo avente diametro allargato, in maniera da creare un moto vorticoso per le citate particelle trascinate da detto flusso di aria in uscita da detto condotto di ricircolo 5.
  4. 4) Apparecchiatura secondo la riv.2, caratterizzata dal fatto che detto tamburo 1 è collegata a detto condotto di ricircolo 5 mediante un tratto conico 4 atto a definire detta zona ristretta, in maniera da determinare, per "effetto Venturi", il richiamo dei detti articoli 2 nel detto flusso di aria che imbocca il condotto di ricircolo 5 stesso.
  5. 5) Apparecchiatura secondo la riv.2, caratterizzata dal fatto che detto canale 6 presenta all'estremità libera un tratto convergente 6a atto a determinare, per "effetto Venturi", il richiamo della detta soluzione alimentata tramite detto tubo 7.
  6. 6) Apparecchiatura secondo la riv.2, caratterizzata dal fatto che detto tamburo 1 presenta nella parte superiore una pluralità di aperture di scarico 8, destinate alla fuoriuscita del detto flusso d'aria in uscita da detto condotto di ricircolo 5.
  7. 7) Apparecchiatura secondo la riv.2, caratterizzata dal fatto che prevede, su detto condotto di ricircolo 5, un serbatoio 9 atto a ricevere detti articoli 2 soffiati dal condotto 5 stesso, all'interno del detto serbatoio 9 essendo disposta una canalizzazione 10 atta a consentire il libero passaggio del detto flusso di aria.
  8. 8) Apparecchiatura secondo la riv.2, caratterizzata dal fatto che detto tamburo 1 è posto in movimento relativo rispetto al detto canale 6 di immissione dell'aria.
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