ITBO940396A1

ITBO940396A1 - Metodo e dispositivo per l'alimentazione di materiale d'incarto, in particolare in macchine confezionatrici automatiche.

Info

Publication number: ITBO940396A1
Application number: IT94BO000396A
Authority: IT
Inventors: Andrea Gori; Fulvio Boldrini
Original assignee: Gd Spa
Priority date: 1994-09-01
Filing date: 1994-09-01
Publication date: 1996-03-01
Also published as: GB2293338B; ITBO940396A0; GB2293338A; JPH08104309A; DE19529585A1; IT1274892B; GB9515845D0

Abstract

Metodo per alimentare del materiale d'incarto (2, 25) in una macchina confezionatrice automatica, secondo il quale il materiale d'incarto (2, 25) viene alimentato lungo una linea operativa (100, 100') della macchina confezionatrice, viene gommato direttamente in sue determinate porzioni (12) ad opera di gommatori, (7) e viene sottoposto ad un trattamento superficiale, con o senza asportazione di materiale, che ne migliora la capacità di assorbire il materiale adesivo in modo da ridurre i tempi di presa del materiale adesivo stesso almeno in corrispondenza delle sue porzioni di superficie (28, 28') destinate a ricevere il materiale adesivo direttamente dai gommatori (7) o per contatto con rispettive zone (12) sulle quali è già stato applicato il materiale adesivo.(Figura 1).

Description

D E S C R I Z I O N E

dell ' Invenzione industriale dal titolo: "Metodo e dispositivo per l'alimentazione di materiale d'incarto, in particolare in macchine confezionatrici automatiche."

La presente invenzione concerne un metodo per l'alimentazione di materiale d'incarto, in particolare in macchine confezionatrici automatiche.

Più specificatamente la presente invenzione concerne un metodo per trattare porzioni di materiale d'incarto destinate a ricevere materiale adesivo direttamente da mezzi gommatori o indirettamente per contatto con zone già gommate dello stesso materiale d'incarto.

Nelle macchine automatiche una delle condizioni da soddisfare per raggiungere elevate velocità operative consiste nel ridurre quanto più possibile il tempo di essiccazione della colla usata per la giunzione di lembi del materiale di incarto.

Tale tempo di essiccazione o di presa dipende dalle caratteristiche chimiche e fisiche delle sostanze adesive e dei materiali d'incarto. Si è tuttavia sperimentalmente verificato che anche l'utilizzo di materiali adesivi speciali non consente una significativa riduzione dei tempi di essiccazione.

Il problema viene complicato dal fatto che le superflci su cui si deve intervenire non sono tutte uguali, ma presentano caratteristiche diverse in grado di influire sul tempo di essiccazione dei materiali adesivi.

Ad esempio, in una stessa macchina confezionatrice può essere necessario eseguire la gommatura sia su superfici grezze, sia su superfici che hanno subito un trattamento di stampa, di laccatura o slmile,che aumenta considerevolmente i tempi di presa del materiale adesivo. Questo aspetto è più frequente di quanto si possa pensare, poiché solitamente i materiali d'incarto hanno una faccia in materiale più o meno poroso,destinata a venire a contatto con il prodotto da confezionare, ed una faccia in materiale non poroso, ad esempio laccata o stampata. Il materiale adesivo, anche se viene applicato sulla faccia a superficie porosa, deve comunque venire a contatto anche con la faccia a superficie non porosa per la formazione dell'involucro.

Una soluzione di tipo noto frequentemente adottata per ridurre i tempi di essiccazione consiste nell'utilizzare mezzi riscaldatori agenti sulle parti gommate, ma i risultati conseguiti non si sono rivelati soddisfacienti.

Scopo della presente Invenzione è realizzare un metodo per l'alimentazione di materiale di incarto, e per l'applicazione di riporti di materiale adesivo sul materiale di incarto stesso, che consenta una riduzione del tempi di presa del materiale adesivo.

Secondo la presente invenzione viene fornito un metodo per l'alimentazione di materiale d'incarto, in particolare in macchine confezionatrici automatiche, caratterizzato dal fatto di comprendere le fasi consistenti nell'alimentare il detto materiale d'incarto lungo una linea operativa della detta macchina confezionatrice; nell'applicare del materiale adesivo almeno in determinate porzioni del detto materiale d'incarto; e nel sottoporre le porzioni del detto materiale d'incarto destinate a venire a contatto con materiale adesivo ad un trattamento superficiale atto a migliorarne la capacità di assorbimento delmateriale adesivo stesso.

La presente invenzione è inoltre relativa ad un dispositivo per l'alimentazione di materiale d'incarto, in particolare in macchine confezionatrici automatiche.

Secondo la presente invenzione viene realizzato un dispositivo per l'alimentazione di materiale d'incarto, in particolare in macchine confezionatrici automatiche,caratterizzato dal fatto di comprendere dei mezzi di alimentazione del materiale d'incarto lungo una linea operativa della detta macchina confezionatrice, dei mezzi di gommatura di determinate porzioni del detto materiale d'incarto, e dei mezzi di predisposizione atti a sottoporre le porzioni del detto materiale d'incarto destinate a venire a contatto con materiale adesivo ad un trattamento superficiale atto a migliorarne la capacità di assorbimento del materiale adesivo stesso.

L'invenzione verrà esposta in dettaglio nel seguito con l'aiuto dei disegni annessi, che ne rappresentano alcune forme di realizzazione puramente esemplificative e non limitative, in cui:

- la figura 1 illustra una vista prospettica schematica di alcune stazioni operative di una macchina confezionatrice automatica, operante con un materiale d'incarto continuo e nella quale è applicato il dispositivo secondo la presente invenzione;e

- la figura 2 Illustra una vista prospettica schematica di alcune stazioni operative di una macchina confezionatrice automatica operante con un materiale d'incarto discontinuo, ad esempio blanks, e nella quale è applicato il dispositivo secondo la presente invenzione.

Con riferimento alla figura 1, con 1 è indicato nel suo complesso un dispositivo di alimentazione e trattamento di materiale d'incarto, associato ad una macchina confezionatrice automatica utilizzante un materiale d'incarto continuo costituito, ad esempio, da un nastro 2 per la formazione di involucri 29 realizzati attorno a dei prodotti 30.

Della macchina automatica sono state indicate, nell'ordine dall'alto verso il basso lungo una linea operativa verticale 100, una stazione di alimentazione 4 del nastro 2, una stazione di taglio trasversale 18 ed una stazione di gommatura 5. La stazione di alimentazione 4 comprende una coppia di rulli motorizzati 6, controrotanti con uguale velocità tangenziale Ve e disposti da bande opposte del nastro 2. La stazione di taglio trasversale 18 consta di due coltelli, uno fisso 19 ed uno rotante 20, cooperanti e disposti da bande opposte del nastro 2,mentre la stazione di gommatura 5 comprende mezzi gommatori costituiti da una coppia di rulli 7,motorizzati e controrotanti con uguale velocità tangenziale Ve e disposti da bande opposte del nastro 2. Fa parte della stazione di gommatura 5 anche un rullo folle 8 parzialmente immerso entro un serbatoio 10 contenente materiale adesivo.

Il rullo folle 8 è disposto a contatto, lungo una propria generatrice esterna al serbatoio 10, con una generatrice di uno del rulli gommatori 7, per cedergli il materiale adesivo da applicare in una zona o porzione 12 di una faccia 3 (anteriore per chi osserva la figura 1) del nastro 2.

Fra la stazione di taglio 18 e la stazione di gommatura 5 è previsto un primo dispositivo 11 di predisposizione del nastro 2 a ricevere il materiale adesivo,mentre un secondo dispositivo di predisposizione 11' è disposto immediatamente a valle, nel senso dell'avanzamento del nastro 2, della stazione di gommatura 5.

I dispositivi 11 ed 11'sono destinati ad operare rispettivamente sulla faccia anteriore 3 e sulla faccia posteriore 3' (per chi osserva la figura 1) del nastro 2, a seconda di come deve venire trattato il materiale d'incarto.

il dispositivo 11, ad esempio, comprende mezzi di irruvidimento 40 agenti in corrispondenza di porzioni di superficie 28 della faccia 3, in maniera da rendere scabre o porose tali porzioni 28.

Nella forma di realizzazione di figura 1, i mezzi di irruvidimento 40 sono costituiti da una coppia di rulli motorizzati 13 e 14 disposti da bande opposte del nastro 2. Il rullo 13 viene disposto dal lato della faccia 3 e viene motorizzato, almeno quando esso viene a contatto con le porzioni di superficie o zone di ricezione 28, con velocità tangenziale W differente dalla velocità di avanzamento V del nastro 2. Il rullo 14 ruota con velocità tangenziale Ve uguale alla velocità di avanzamento V del nastro 2 e funge da rullo di contrasto per il rullo 13.

Il rullo 13 presenta delle zone scabre, indicate con 15 in figura 1, corrispondenti alle porzioni di superficie 28. Quanto detto a proposito del dispositivo di predisposizione 11 fa riferimento al caso in cui le porzioni di superficie 28 da trattare coincidano con le porzioni da gommare 12 e che, quindi, il rullo 13 operi sulla medesima faccia 3 su cui viene trasferito il materiale adesivo. In questo caso, ovviamente, il trattamento di irruvidimento superficiale viene eseguito a monte della stazione di gommatura 5.

Il dispositivo di predisposizione 11' le cui parti sono contraddistinte dai medesimi numeri delle corrispondenti parti del dispositivo 11, tratta, a differenza del caso precedente, porzioni 28'della faccia posteriore 3'del nastro 2.

Tali porzioni 28'non ricevono direttamente il materiale adesivo nella stazione di gommatura 5,ma sono destinate a venire a contatto con le porzioni gommate 12 della faccia 3 nel corso delle fasi di realizzazione dell'involucro 29. Si osservi che nel dispositivo 11' il rullo di contrasto 14 è dotato di una sede 27 avente lo scopo di evitare il contatto tra la superficie del rullo 14 stesso e le porzioni 12 coperte di materiale adesivo. Qualora il dispositivo 11' sia disposto a monte della stazione di gommatura 5, ovviamente il rullo 14 non è dotato della sede 27.

I mezzi di irruvidimento 40 dei dispositivi 11, 11'possono variare in funzione delle caratteristiche delle facce 3, 3', su cui essi agiscono.

Se una faccia è rivestita con uno strato continuo di lacca o simile materiale non poroso, i mezzi 40 sono costituiti da rulli goffratori o godronatori rotanti in sincronismo alla medesima velocità tangenziale V di avanzamento del nastro 2. In questo caso i mezzi di irruvidimento 40 provvedono semplicemente a deformare il nastro 2 in modo da rompere la continuità dello strato di lacca.

Se una faccia 3 è liscia oppure è stampata, il rullo di contrasto 14 può essere un rullo liscio,mentre il rullo 13 è un rullo dotato delle zone scabre 15 e rotante come sopra detto con velocità tangenziale W diversa dalla velocità di avanzamento V del nastro 2. Tale rullo 13 esercita quindi, sulle porzioni di superficie 28, una azione di graffiatura o raschiamento.

In entrambi i casi esposti si può prevedere di utilizzare un rullo di contrasto 14 realizzato in materiale resiliente, in modo da ridurre possibili slittamenti su di esso del nastro 2.

Se le porzioni di superficie 28 sono continue lungo il nastro 2, il rullo 13 ed il rullo di contrasto 14 possono essere mantenuti costantemente a contatto con il nastro 2 stesso. Qualora invece le porzioni di superficie 28 siano discontinue, il rullo 13 ed il rullo di contrasto 14 possono venire mossi in reciproco allontanamento ed avvicinamento, in modo che essi vengano a contatto con il nastro 2 solo in corrispondenza di tali porzioni di superficie 28.

L'azione dei mezzi di irruvidimento 40 genera sulle porzioni di superficie 28 delle microcraterizzazioni, ed il materiale adesivo che vi viene successivamente applicato si essicca in tempi relativamente brevi.

In figura 2 è illustrato un dispositivo 11" associato ad una macchina confezionatrice automatica utilizzante dei blanks 25 realizzati in cartoncino quale materiale d'incarto. Nell'ambito della stazione d' alimentazione 4 è prevista una pila 17 di blanks 25 e vari altri organi non illustrati che prelevano i blanks 25 dalla pila 17 e li alimentano uno alla volta lungo la linea operativa 100'della macchina confezionatrice. Nella figura 2, in cui i blanks 25 avanzano lungo una linea orizzontale, la stazione di gommatura 5 comprende solo i rullimotorizzati 7 ed il serbatoio 10 disposto al disotto del piano di avanzamento dei blanks 25.

Il rullo motorizzato 7 inferiore è costituito da una coppia di dischi coassiali 21 operanti in corrispondenza delle porzioni da gommare 12. In modo analogo, il rullo 13 del dispositivo 11" è dotato di due corone anulari 22 sulle quali sono realizzate le zone scabre 15 operanti sulle porzioni 28 da trattare.

Sperimentalmente si è osservato che apprezzabili risultati possono essere ottenuti anche tramite dispositivi di predisposizione, indicati con 110 nelle figure 1 e 2,costituiti da mezzi 16 in grado d' eseguire un trattamento superficiale di tipo elettrico anziché di tipo meccanico.

Se infatti le porzioni di superficie 28 vengono sottoposte ad un campo elettrico di intensità tale da generare brevi scariche parziali (partial discharges), su tali porzioni di superficie 28 si creano delle microscalfitture o porosità assimilabili agli effetti del tipo di pretrattamento superficiale meccanico sopra descritto.

I mezzi 16, come Illustrato nelle figure 1 e 2, sono costituiti, ad esempio, da un elettrodo fisso 23 con espansore elettrodico. Tale elettrodo fisso 23 risulta disposto in prossimità di un controelettrodo 24.

Si è osservato ancora che l'effetto elettrico sopra descritto si può ottenere anche sfruttando l'effetto corona, fenomeno che si genera ogni qualvolta si ionizza 11 mezzo intorno all'elettrodo stesso. In sostanza tale fenomeno avviene ogniqualvolta il valore del campo elettrico generato dall'elettrodo fisso 23 è di valore tale da superare la rigidità dielettrica dell'aria che lo circonda senza superare quella del materiale d'incarto 2.

Anche in tale situazione, la forte ionizzazione dell'aria genera nei confronti delle porzioni di superficie 28 che transitano tra elettrodo fisso 23 e controelettrodo 24 delle microcraterizzazioni o microscalfitture in grado di aumentare la porosità del nastro 2 ed in grado di aumentare l'area della superficie delle porzioni di superficie 28, in modo sostanzialmente equivalente a quello indicato nel caso delle scariche parziali.

Risulta evidente che il valore delle grandezze elettriche che generano il campo elettrico devono essere pilotate e controllate da rispettivi mezzi di pilotaggio e controllo non illustrati in grado di determinare i giusti valori del campo elettrico per i vari tipi di materiale utilizzato.

Claims

RIVENDICAZIONI 1) Metodo per l'alimentazione di materiale d'incarto (2,25), In particolare in macchine confezionatrici automatiche, caratterizzato dal fatto di comprendere le fasi consistenti nell'alimentare il detto materiale d'incarto (2,25) lungo una linea operativa (100,100') della detta macchina confezionatrice; nell'applicare del materiale adesivo almeno in determinate porzioni (12) del detto materiale d'incarto (2,25); e nel sottoporre le porzioni (28,28') del detto materiale d'incarto (2,25) destinate a venire a contatto con materiale adesivo ad un trattamento superficiale atto a migliorarne la capacità di assorbimento del materiale adesivo stesso.
2) Metodo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che le dette porzioni d1 superficie da trattare (28') sono destinate a ricevere il materiale adesivo indirettamente per contatto con porzioni di superficie (12) sulle quali precedentemente il materiale adesivo è stato applicato direttamente da mezzi gommatori (7).
3) Metodo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che le dette porzioni di superficie da trattare (28) sono porzioni di superficie (12) destinate a ricevere il materiale adesivo direttamente da rispettivi mezzi gommatori (7).
4) Metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 3, caratterizzato dal fatto di prevedere che il trattamento superficiale a cui vengono sottoposte le dette porzioni di superficie da trattare (28,28') venga attuato mediante loro goffratura, godronatura o simile operazione di deformazione od improntamene atta ad irruvidire le porzioni di superficie da trattare (28,28') stesse senza asportazione di materiale.
5) Metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 3, caratterizzato dal fatto di prevedere che 11 trattamento Superficiale a cui vengono sottoposte le dette porzioni di superficie da trattare (28,28') venga attuato sottoponendo queste ultime ad una sollecitazione di tipo "elettrico" ottenuta generando un campo elettrico in prossimità di esse.
6) Metodo secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che la detta sollecitazione elettrica viene ottenuta facendo passare le dette porzioni di superficie da trattare (28,28') tra un elettrodo (23) ed un rispettivo controelettrodo (24), il detto elettrodo (23) originando un campo elettrico in grado di generare nel suo intorno un effetto corona di intensità tale da interessare almeno le dette porzioni di superficie da trattare (28,28').
7) Metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 3, caratterizzato dal fatto di prevedere che il trattamento superficiale a cui vengono sottoposte le dette porzioni di superficie da trattare (28,28') venga attuato mediante loro raschiettatura o graffiatura o simile operazione in grado d1 irruvidirle asportando del materiale.
8) Dispositivo per l'alimentazione di materiale d'incarto, in particolare in macchine confezionatrici automatiche, caratterizzato dal fatto di comprendere dei mezzi di alimentazione del materiale d'incarto (2,25) lungo una linea operativa (100,100') della detta macchina confezionatrice, dei mezzi (7) di gommatura di determinate porzioni (12) del detto materiale d'incarto (2,25),e dei mezzi di predisposizione (11,11,110) atti a sottoporre le porzioni (28,28') del detto materiale d'incarto (2,25) destinate a venire a contatto con materiale adesivo ad un trattamento superficiale atto a migliorarne la capacità di assorbimento del materiale adesivo stesso.
9) Dispositivo secondo la rivendicazione 8, caratterizzato dal fatto che i detti mezzi di predisposizione (11,11') sono costituiti da mezzi di irruvidimento (40) agenti almeno in corrispondenza delle dette porzioni di superficie da trattare (28,28') ed atti ad irruvidirle o a renderle scabre così da Interromperne la continuità superficiale.
10) Dispositivo secondo la rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto che i detti mezzi di irruvidimento (40) sono costituiti almeno da una coppia di rulli (13,14) disposti ed operanti da bande opposte del detto materiale d'incarto (2,25),uno (13) dei detti rulli (13,14) essendo motorizzato e dotato, lungo il suo perimetro, di zone periferiche scabre (15) destinate a venire a contatto almeno con le dette porzioni di superficie da trattare (28,28') per eseguire su di esse il detto trattamento superficiale di irruvidimento, e l'altro rullo (14) fungendo da contrasto per il primo rullo (13) ed essendo delimitato da una superficie sostanzialmente cilindrica liscia o rivestita in materiale resiliente.
11) Dispositivo secondo la rivendicazione 10,caratterizzato dal fatto che il detto rullo di trattamento (13) ruota attorno al suo asse di rivoluzione con velocità tangenziale (W) costante e diversa dalla velocità d1 avanzamento (V) de detto materiale d'incarto (2,25), ed è mobile in avvici namento ed in allontanamento dal materiale d'incarto (2,25 stesso tra una posizione di contatto nella quale esso graf fia o raschia le dette porzioni di superficie da trattar (28,28') con le proprie zone periferiche scabre (15), ed un di non contatto.
12) Dispositivo secondo la rivendicazione 10 o 11, carat terizzato dal fatto che la detta coppia di rulli (13,14) costituita da una coppia di rulli goffratori o godronatori almeno uno dei quali è superficialmente scabro, ovvero atto ad eseguire una goffratura od una godronatura o sìmile operazione di deformazione senza asportazione di materiale, solo in corrispondenza delle proprie zone periferiche scabre (15) destinate a venire a contatto con le dette porzioni di superficie da trattare (28,28') del materiale d'incarto (2,25).
13) Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 10 a 12, caratterizzato dal fatto che almeno uno dei detti rulli (13,14) presenta, sulla propria superficie di rivoluzione, delle sedi (27) realizzate in zone disposte, in uso, in sincronismo di fase con l'avanzamento delle dette zone da gommare (12), ed atte ad impedire il contatto tra il medesimo rullo (13,14) ed il materiale adesivo già applicato sulle zone da gommare (12) stesse.
14) Dispositivo secondo la rivendicazione 8, caratterizzato dal fatto che i detti mezzi di predisposizione (110) sono costituiti da mezzi (16) atti a generare un campo elettrico interessante le dette porzioni di superficie da trattare (28,28').
15) Metodo per alimentare materiale d'incarto, in particolare in macchine confezionatrici automatiche, sostanzialmente come descritti con riferimento ad una qualsiasi delle figure dei disegni annessi.
16) Dispositivo per alimentare materiale d'incarto, in particolare in macchine confezionatrici automatiche, sostanzialmente come descritti con riferimento ad una qualsiasi delle figure dei disegni annessi.