ITBO940248A1 - Sistema per ridurre i fenomeni di detonazione in una camera di combustione in un motore endotermico. - Google Patents

Sistema per ridurre i fenomeni di detonazione in una camera di combustione in un motore endotermico. Download PDF

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Abstract

Il sistema (31) è, utilizzato per ridurre la possibilità che si ricreino le condizioni per le quali si innesca il fenomeno della detonazione in una camera di combustione (21) di un motore endotermico (2) di un gruppo motore (1) il quale comprende un collettore aspirazione aria (5), una pluralità di cilindri (4), ed un sistema (20, 19) per l'accensione e l'iniezione elettronica.Il sistema (31) comprende:mezzi (34) che rilevano il fenomeno della detonazione;mezzi (6) che variano la quantità di aria canalizzata verso la camera di combustione (21); e mezzi (35) connessi con i mezzi di rilevamento (34) e di comando dei mezzi (6) di variazione della quantità di aria canalizzata verso la camera di combustione (21) per ridurre la possibilità che si ricreino le condizioni per le quali si innesca la detonazione.

Description

DE SCR IZION E
del brevetto per invenzione industriale
La presente invenzione è relativa ad un sistema per ridurre i fenomeni di detonazione in una camera di combustione di un motore endotermico.
Com'è noto, in una camera di combustione si verifica una detonazione, e cioè una esplosione per combustione anomala della miscela aria-carburante, in presenza di elevate temperature in determinati punti caldi della camera ed in presenza di elevati livelli della pressione interna. La detonazione risulta particolarmente dannosa in guanto porta ad elevato affaticamento termico e metallurgico il materiale con cui è realizzata la camera e gli organi (come per esempio le valvole) installati nella camera di combustione.
Scopo della presente invenzione è quello di realizzare un sistema che consenta di eliminare i fenomeni di detonazione in modo da evitare gli inconvenienti sopra citati.
In base alla presente invenzione viene realizzato un sistema per ridurre i fenomeni di detonazione in una camera di combustione di un motore endotermico di un gruppo motore il quale comprende un collettore aspirazione aria, una pluralità di cilindri, un sistema per l'accensione elettronica, ed un sistema per l'iniezione elettronica, caratterizzato dal fatto di comprendere:
mezzi di rilevamento del fenomeno della detonazione;
mezzi per la variazione della quantità di aria canalizzata lungo il detto collettore verso la detta camera di combustione; e
mezzi connessi con i detti mezzi di rilevamento e di comando dei detti mezzi di variazione della quantità di aria canalizzata verso la detta camera di combustione al fine di ridurre la possibilità che si ricreino le condizioni per le quali si innesca il fenomeno della detonazione.
Per una migliore comprensione della presente invenzione viene ora descritta una forma preferita di attuazione, a puro titolo di esempio non limitativo, con riferimento ai disegni allegati, nei quali:
la figura 1 è una vista schematica del sistema oggetto della presente invenzione; e
la figura 2 illustra un flusso operativo di funzionamento del sistema della figura 1.
Nella figura 1 è parzialmente illustrato un gruppo motore indicato nel suo complesso con 1 e comprendente:
un motore endotermico 2 presentante un basamento 3 ed una pluralità di cilindri 4 di cui solo uno è parzialmente illustrato;
un collettore aspirazione aria 5 provvisto di un corpo farfallato 6 per la regolazione della quantità di aria canalizzata verso i cilindri 4;
un sensore 7 atto a rilevare la posizione angolare della farfalla di cui il corpo 6 è provvisto;
un sensore 11 atto a rilevare la portata dell'aria aspirata lungo il collettore 5;
un sensore 12 atto a rilevare il numero giri motore;
un collettore 13 di carburante;
un tubo 14 per la canalizzazione dai cilindri 4 dei gas di scarico; ed
una centralina elettronica 16 a cui fanno capo i sensori 7, 11 e 12.
La centralina 16 è provvista di un sistema 19 di iniezione elettronica atto a comandare degli iniettori elettronici 17 di cui uno solo è illustrato, i quali dal collettore di carburante 13 iniettano carburante nel tratto finale del collettore di aspirazione aria 5 dove si realizza la miscela aria-carburante. Tale tratto finale del collettore 5 sfocia, attraverso una valvola d'aspirazione 18, nella camera di combustione 21 definita nel cilindro 4. La centralina 16 è provvista inoltre di un sistema 20 per l'accensione elettronica atto a comandare l'innesco dell'arco fra gli elettrodi di candele 22, elettrodi posti all'interno della camera di combustione 21 fra la valvola di aspirazione 18 ed una valvola di scarico 23 da cui i gas di scarico si immettono nel tubo 14.
Con riferimento alla figura 1 è indicato nel suo complesso con 31 un sistema che consente la riduzione dei fenomeni di detonazione che si possono verificare nella camera 21 per una combustione anomala. Il sistema 31, come si vedrà meglio in seguito, impedisce che si ricreino le condizioni per le quali si innesca il fenomeno della detonazione; condizioni che consistono soprattutto nell'elevata temperatura in particolari punti della camera 21 e nell'elevata pressione interna. Per impedire il susseguirsi di fenomeni di detonazione, il sistema 31, una volta accertata la presenza di fenomeni di detonazione, comanda la riduzione della quantità di aria aspirata dal cilindro 4. Di conseguenza, all'interno della camera di combustione 21, viene ridotta la pressione e quindi la temperatura. La riduzione di tali grandezze impedisce che si ricreino le condizioni per le quali si innesca il fenomeno della detonazione; condizioni che ricordiamo consistono soprattutto nell'elevata temperatura in particolari punti della camera 21 e nell'elevata pressione interna.
Il sistema 31 comprende un sensore 34 atto a rilevare la detonazione ed una apparecchiatura elettronica 35 a cui fa capo il sensore 34 e che è atta a comandare direttamente o tramite la centralina 16 una parzializzazione dell'aria aspirata lungo il collettore 5. L'apparecchiatura 35 può far parte della centralina 16 oppure può essere una apparecchiatura distinta che però "dialoga" con tale centralina 16. Il sensore 34, in una forma di attuazione preferita illustrata in figura 1, è applicato su una parete del cilindro 4 ed è costituito da un accelerometro atto a rilevare le vibrazioni a cui è sottoposta tale parete del cilindro 4 durante il funzionamento del motore 2. L'intensità delle vibrazioni a cui è soggetto il cilindro 4 viene considerata come indice del fenomeno della detonazione in quanto da prove sperimentali si è accertato che, in presenza di detonazioni, si rilevano picchi di valore dell'intensità delle vibrazioni a determinate frequenze. L'organo che realizza la parzializzazione dell'aria lungo il collettore 5 nella forma di attuazione illustrata in figura 1 è costituito dal corpo farfallato 6, per cui comandando meccanicamente od elettronicamente (in caso di corpo farfallato motorizzato) la posizione della farfalla, si regola la quantità dell'aria aspirata. Appare comunque evidente che il sistema 31 può prevedere un dispositivo parzializzatore dell'aria aspirata distinto dal corpo farfallato 6. A seguito della riduzione dell'aria aspirata è possibile prevedere, tramite il sistema 19, una corrispondente riduzione della quantità di carburante iniettato per mantenere lo stesso titolo della miscela aria-carburante, oppure prevedere, sempre tramite il sistema 19, un mantenimento o variazione della quantità di carburante iniettato al fine di variare il titolo della miscela aria-carburante .
L'apparecchiatura 35 gestisce il funzionamento del sistema 31 secondo un flusso operazionale illustrato in figura 2 e comprendente un blocco di partenza 51 da cui si passa ad un blocco 52 nel quale si realizza il filtraggio dei segnali pervenuti dal sensore 34. Tale filtraggio consiste nell'eliminare i segnali corrispondenti alle vibrazioni che sono considerate tipiche di un funzionamento corretto del motore 2 e cioè di una corretta combustione della miscela aria-carburante. In sostanza vengono eliminati i segnali che risultano all'esterno di una banda di frequenza di prefissata larghezza e vengono invece considerati validi solo i segnali Vfilt e -Vfilt che in modo positivo e negativo risultano all'interno di tale banda. Dal blocco 52 si perviene»ad un blocco 53 nel quale si calcola il valore assoluto |Vfilt| dei segnali Vfilt e -Vfilt considerati validi nel blocco 52. Dal blocco 53 si passa ad un blocco 54 nel quale si calcola l'integrale dei valori assoluti elaborati nel blocco 53 fra due posizioni angolari dell'albero motore con la relazione |Vfilt|do, dove σ è l'angolo motore. Preferibilmente, l'integrale è calcolato per una rotazione di 90° dell'albero motore da un punto prefissato come per esempio dal punto morto superiore. Dal blocco 54 si perviene ad un blocco 55 nel quale il valore risultato dell'integrazione calcolata nel blocco 54 viene convertito in un valore digitale Vdet.
Dal blocco 55 si passa ad un blocco 56 nel quale si realizza la comparazione fra il valore Vdet ed un valore di soglia Vsol. In caso di primo funzionamento del motore 2, al valore Vsol viene fatto assumere una grandezza prefissata imposta sulla base di esperienze di laboratorio. Se il valore Vdet è maggiore del valore Vsol si assume che siamo in presenza del fenomeno della detonazione, per cui dal blocco 56 si passa ad un blocco 57, mentre se il valore Vdet è inferiore od uguale al valore Vsol si assume che siamo in assenza del fenomeno della detonazione per cui dal blocco 56 si perviene ad un blocco 58.
Nel blocco 58 si valuta se il motore 2 è al primo ciclo di funzionamento e cioè se in un blocco di memoria non illustrato dell'apparecchiatura 35 è memorizzato un valore Vmed. In caso di primo ciclo di funzionamento del motore 2 dal blocco 58 si passa ad un blocco 61, mentre in caso contrario dal blocco 58 si perviene ad un blocco 62. Nel blocco 61 si fissa Vmed=T dove T è una grandezza prefissata imposta sulla base di esperienze di laboratorio. Dal blocco 61 si passa al blocco 62 nel quale si calcola un nuovo valore Vmed che possiamo indicare con Vmedn con la relazione Vmedn= Vmed Kx(Vdet “Vmed) dove Vmed è relativo al ciclo precedente e K è una costante prefissata. Naturalmente in caso di primo funzionamento si assume come valore Vmed il valore imposto nel blocco 61. Sempre nel blocco 62 ma successivamente al calcolo di Vmedn, si assume Vmed=Vmedn per utilizzare il nuovo valore Vmed nel prossimo ciclo operativo.
Dal blocco 62 si passa ad blocco 63 nel quale si calcola il valore Ks in base ad una relazione che tiene conto del numero giri motore e del carico motore ed in sostanza delle condizioni motore. Tali dati sono prelevati dalla centralina 16 la quale, come è noto, esegue tutta una serie di elaborazioni dei rilevamenti dei sensori descritti in precedenza ed è in grado di fornire a richiesta tutte le informazioni disponibili nella stessa. Dal blocco 63 si perviene ad un blocco 64 nel quale con la relazione Vsol=VmedxKs si calcola un nuovo valore di soglia Vsol. Dal blocco 64 si passa ad un blocco 65 nel quale viene memorizzato il valore Vsol calcolato nel blocco 63 e tale valore Vsol va a sostituire nel blocco 56 il precedente valore di soglia. Dal blocco 65 si passa ad un blocco 66 nel quale si verifica se si è in una fase di correzione dell'aria canalizzata verso la camera 21. In sostanza nel blocco 66 si verifica se è stato eseguito il comando del corpo farfallato 6 al fine di ridurre la quantità di aria aspirata. Nel caso in cui si è in una fase di correzione, dal blocco 66 si perviene ad un blocco 67, mentre in caso contrario dal blocco 66 si ritorna al blocco 52.
Nel blocco 67 si esegue, secondo la relazione Corn= Cor Kzn%, il calcolo della quantità di aria da immettere nella camera 21. Il valore Cor è relativo alla quantità di aria attualmente immessa nella camera 21, mentre il valore Kzn% è un valore in percentuale, dedotto in base a esperienze di laboratorio, che viene sommato al valore Cor in modo da definire un nuovo valore Cor indicato con Corn relativo ad una quantità di aria superiore alla quantità di aria attualmente immessa nella camera 21 e calcolata in un ciclo precedente del flusso operazionale. In sostanza una volta accertato nel blocco 56 che si è in assenza del fenomeno della detonazione ed accertato nel blocco 66 che si è ancora in una fase di correzione, si va ad incrementare, ciclo per ciclo, gradatamente (+Kzn%) la quantità di aria da immettere nella camera 21. Dal blocco 67 si passa ad un blocco 68 nel quale si assume e si memorizza come nuovo valore Vcor il valore Corn appena calcolato in modo che nel ciclo successivo sia sommato il valore Kzn% al nuovo valore Vcor.
Dal blocco 68 si perviene poi ad un blocco 71 nel quale si compara il nuovo valore Vcor con Vcormax, che è un prefissato e memorizzato valore dipendente dalla portata massima dell'aria canalizzabile lungo il collettore 5, portata massima corrispondente alla posizione di massima apertura della farfalla del corpo 6. Se il nuovo valore Vcor è inferiore od uguale a Vcormax dal blocco 71 si passa ad un blocco 72, mentre in caso contrario dal blocco 71 si passa ad un blocco 73. In sostanza nel blocco 71 si verifica se dopo una serie di cicli in ognuno dei quali, a causa della persistente assenza di fenomeni di detonazione, si è incrementata gradatamente la quantità di aria immessa nella camera 21, si è pervenuti a calcolare un nuovo valore Vcor uguale od inferiore a Vcormax, nuovo valore Vcor corrispondente alla posizione di massima apertura della farfalla del corpo 6. Nel blocco 72 si fissa il valore Vcor=Vcormax in quanto si è conclusa la fase di correzione. Dal blocco 72 si passa poi al blocco 73 nel quale si attua il comando del corpo farfallato 6 per determinare la canalizzazione di aria secondo una quantità corrispondente al nuovo valore Vcor imposto nel blocco 67, nel blocco 72 od in altri blocchi che saranno descritti nel seguito. Dal blocco 73 si passa infine al blocco 52.
Come già indicato dal blocco 56 si passa al blocco 57 in caso di presenza o persistenza dei fenomeni di detonazione. Nel blocco 57 si esegue, secondo la relazione Corn= Cor - Kz%, il calcolo della quantità di aria da immettere nella camera 21. Il valore Cor è relativo alla quantità di aria attualmente immessa nella camera 21, mentre il valore Kz% è un valore in percentuale, dedotto in base a esperienze di laboratorio, che viene sottratto al valore Cor-in modo da definire un nuovo valore Cor indicato con Corn relativo ad una quantità di aria inferiore alla quantità di aria attualmente immessa nella camera 21 e calcolata in un ciclo precedente del flusso operazionale. In sostanza una volta accertato nel blocco 56, che si è in presenza di un susseguirsi del fenomeno della detonazione, si va a diminuire, ciclo per ciclo, gradatamente (-Kz%) la quantità di aria da immettere nella camera 21. Successivamente al calcolo del valore Vcorn, sempre nel blocco 57 si assume e si memorizza come nuovo valore Vcor il valore Vcorn appena calcolato cosi che nel ciclo successivo sia sottratto il valore Kz% al nuovo valore Vcor.
Dal blocco 57 si passa ad un blocco 74 nel quale si compara il nuovo valore Vcor con un valore prefissato e memorizzato Vcormin relativo ad un valore minimo della quantità di aria che risulta possibile immettere nella camera 21. Tale valore minimo può dipendere per esempio dalla portata dell'aria canalizzata lungo il collettore 5 in regime di minimo e cioè quando la farfalla del corpo 6 è in posizione di massima chiusura. Nel caso che il nuovo valore Vcor sia minore od uguale al valore Vcormin dal blocco 74 si passa ad un blocco 75 e da questo al blocco 73, mentre in caso contrario dal blocco 74 si passa direttamente al blocco 73. In sostanza nel blocco 74 si verifica se dopo una serie di cicli in ognuno dei quali, a causa della persistente presenza di fenomeni di detonazione, si è diminuita gradatamente la quantità di aria immessa nella camera 21, si è pervenuti a calcolare un nuovo valore Vcor uguale o minore del valore Vcormin corrispondente alla quantità minima dell'aria che risulta possibile immettere nella camera 21 mantenendo un prefissato regime motore. Nel blocco 75 si fissa il valore Vcor=Vcormin in quanto oltre tale limite non è possibile diminuire la quantità dell'aria da immettere nella camera 21. Appare evidente che i valori Vcormax e Vcormin possono essere legati al regime che il motore 2 presentava al primo innesco del fenomeno della detonazione e cioè legati alla posizione angolare presentata dalla farfalla del corpo 6 al primo innesco del fenomeno della detonazione.
Da quanto sopra descritto risultano evidenti i vantaggi conseguiti con la realizzazione della presente invenzione.
In particolare si è realizzato un sistema che in caso di accertamento di fenomeni di detonazione varia secondo una prefissata legge la quantità di aria da canalizzare verso la camera di combustione e che poi in caso di accertamento di una persistente assenza dei fenomeni di detonazione incrementa secondo una prefissata legge la quantità dell'aria da immettere nella camera di combustione. Come appare evidente il ridurre la possibilità che si ricreino le condizioni per le quali si innesca il fenomeno della detonazione, solleva da eccessivo affaticamento termico e metallurgico il materiale con cui è realizzata la camera di combustione e gli organi installati nella stessa. Infine è da sottolineare la semplicità costruttiva del sistema oggetto della presente invenzione; semplicità costruttiva che ne favorisce un ridotto costo di produzione.
Risulta infine chiaro che al sistema 31 qui descritto ed illustrato possono essere apportate modifiche e varianti senza per questo uscire dall'ambito protettivo della presente invenzione.
In particolare la legge, che determina la quantità e/o la variazione di tale quantità dell'aria da canalizzare lungo il collettore aspirazione aria, può essere diversa da quella descritta con riferimento alla figura 2. Ad esempio al primo rilevamento di una detonazione, indipendentemente dall'eventuale susseguirsi di detonazioni, può essere prefissata una quantità di aria da immettere per un tempo prefissato oppure una quantità di aria che decresce in un tempo prefissato secondo una prefissata modalità. La quantità di aria può essere pari per tutti i cilindri del motore oppure può essere inviata una quantità di aria diversa per ogni cilindro; in questo caso ad ogni cilindro può essere applicato un rispettivo sensore di rilevamento della detonazione. La durata della fase di correzione può essere correlata alla persistenza della detonazione e/o alle condizioni motoristiche del gruppo motore quali numero giri motore, carico motore, temperatura aria aspirata ecc.. E' poi possibile dotare il gruppo motore di un organo tramite il quale l'utente può comandare la correzione e di una apparecchiatura atta a registrare una serie di parametri motoristici rilevati prima, durante e dopo la fase di correzione in modo che tali parametri possano essere elaborati per realizzare una diagnosi del gruppo motore.
Al posto del corpo farfallato 6 può essere utilizzato un diverso dispositivo di intercettazione di aria come per esempio un dispositivo parzializzatore on-off, od un dispositivo parzializzatore con comando proporzionale. Inoltre al posto del corpo 6 può essere installata una batteria di dispositivi di intercettazione ognuno strettamente dedicato ad un corrispondente cilindro. Infine al posto del corpo 6 può essere installato un dispositivo di intercettazione a comando pneumatico, meccanico, magnetico, od ottico.
I mezzi di rilevamento della detonazione possono essere costituiti da un solo sensore 34 installato in corrispondenza di un cilindro od sul basamento motore, oppure possono essere costituiti da una pluralità di sensori 34 ognuno installato in corrispondenza di un rispettivo cilindro. I mezzi di rilevamento possono essere costituiti da uno o più sensori di tipo diverso da quello descritto. Ad esempio il sensore 34 può essere costituito da un sensore di pressione installato in una od in più camere di combustione, da un sensore acustico che rileva le onde acustiche generate dal gruppo motore, da un organo che analizza la composizione dei prodotti di combustione, da un organo che analizza lo stato termico e/o cinematico dei prodotti di combustione, o da organi come delle celle di carico installati su componenti del gruppo motore che rilevino le vibrazioni della struttura motore .

Claims (1)

  1. R I V E N D I C A Z I O N I 1- Sistema per ridurre i fenomeni di detonazione in una camera di combustione (21) di un motore endotermico (2) di un gruppo motore (1) il quale comprende un collettore aspirazione aria (5), una pluralità di cilindri (4), un sistema per l'accensione elettronica (20), ed un sistema per l'iniezione elettronica (19), caratterizzato dal fatto di comprendere : mezzi (34) di rilevamento del fenomeno della detonazione; mezzi (6) per la variazione della quantità di aria canalizzata lungo il detto collettore (5) verso la detta camera di combustione (21); e mezzi (35) connessi con i detti mezzi di rilevamento (34) e di comando dei detti mezzi (6) di variazione della quantità di aria canalizzata verso la detta camera di combustione (21) al fine di ridurre la possibilità che si ricreino le condizioni per le quali si innesca il fenomeno della detonazione. 2- Sistema secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che i detti mezzi di rilevamento comprendono almeno un sensore (34) di rilevamento delle vibrazioni a cui è soggetto un detto cilindro (4). 3- Sistema secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che i detti mezzi di rilevamento comprendono almeno un sensore (34) di rilevamento delle vibrazioni a cui è soggetta una struttura del detto motore (2) quale il basamento motore (3). 4- Sistema secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che i detti mezzi di rilevamento comprendono almeno un sensore di rilevamento della pressione all'interno della detta camera di combustione (21). 5- Sistema secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che i detti mezzi di rilevamento comprendono almeno un sensore acustico di rilevamento delle onde acustiche generate dal detto gruppo motore (2). 6- Sistema secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che i detti mezzi rilevamento comprendono almeno un organo che anal . i . zza la composizione dei prodotti di combustione. 7- Sistema secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che i detti mezzi di rilevamento comprendono almeno un organo che analizza lo stato termico e/o cinematico dei prodotti di combustione . 8- Sistema secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che i detti mezzi di variazione della quantità di aria canalizzata verso la detta camera di combustione (21) comprendono un dispositivo di intercettazione (6) installato lungo il detto collettore (5). 9- Sistema secondo la rivendicazione 8 caratterizzato dal fatto che il detto dispositivo di intercettazione comprende un dispositivo parzializzatore on-off. 10- Sistema secondo la rivendicazione 8 caratterizzato dal fatto che il detto dispositivo di intercettazione comprende un dispositivo parzializzatore con comando proporzionale. 11- Sistema secondo la rivendicazione 8 caratterizzato dal fatto che il detto dispositivo di intercettazione comprende un dispositivo parzializzatore a comando pneumatico. 12- Sistema secondo la rivendicazione 8 caratterizzato dal fatto che il detto dispositivo di intercettazione comprende un dispositivo parzializzatore a comando meccanico 13- Sistema secondo la rivendicazione 8 caratterizzato dal fatto che il detto dispositivo di intercettazione comprende un dispositivo parzializzatore a comando magnetico. 14- Sistema secondo la rivendicazione 8 caratterizzato dal fatto che il detto dispositivo di intercettazione comprende un dispositivo parzializzatore a comando ottico. 15- Sistema secondo la rivendicazione 8 caratterizzato dal fatto che il detto dispositivo di intercettazione comprende un corpo farfallato motorizzato (6) 16- Sistema secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che i detti mezzi di comando (35) comprendono: mezzi di riconoscimento dei segnali generati dai detti mezzi di rilevamento e relativi alle detonazioni; mezzi di elaborazione dei segnali relativi alla detonazione; mezzi che in base al risultato dell'elaborazione dei segnali relativi alle detonazioni calcolano la quantità di aria da immettere nella detta camera di combustione (21); e mezzi di gestione dei detti mezzi (6) di variazione della quantità di aria da canalizzare. 17- Sistema secondo la rivendicazione 16 caratterizzato dal fatto che i detti mezzi di comando (35) comprendono mezzi di comparazione fra il risultato dell'elaborazione dei segnali relativi alle detonazioni ed un valore prefissato di soglia oltre il quale si comanda la variazione della quantità di aria canalizzata. 18- Sistema secondo le rivendicazioni 16 e 17 caratterizzato dal fatto che i detti mezzi di comando (35) comprendono mezzi che, in assenza di un susseguirsi di detonazioni, comandano l'incremento progressivo della quantità di aria da inviare nella detta camera (21). 19- Sistema secondo le rivendicazioni da 16 a 18 caratterizzato dal fatto che i detti mezzi di comando (35) comprendono mezzi che, in caso di un susseguirsi di detonazioni, comandano la diminuzione progressiva della quantità di aria da inviare nella detta camera (21) fino ad una portata minima.
IT94BO000248A 1994-05-27 1994-05-27 Sistema per ridurre i fenomeni di detonazione in una camera di combustione in un motore endotermico. ITBO940248A1 (it)

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