ITBO20130563A1 - Cella per analisi e verifica delle prestazioni e delle caratteristiche di porte blindate, porte pedonali, porte-finestre, finestre, facciate continue, elementi di chiusura oscillanti, relativi accessori e simili - Google Patents

Cella per analisi e verifica delle prestazioni e delle caratteristiche di porte blindate, porte pedonali, porte-finestre, finestre, facciate continue, elementi di chiusura oscillanti, relativi accessori e simili

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ITBO20130563A1
ITBO20130563A1 IT000563A ITBO20130563A ITBO20130563A1 IT BO20130563 A1 ITBO20130563 A1 IT BO20130563A1 IT 000563 A IT000563 A IT 000563A IT BO20130563 A ITBO20130563 A IT BO20130563A IT BO20130563 A1 ITBO20130563 A1 IT BO20130563A1
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IT
Italy
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cell
analysis
windows
doors
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IT000563A
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Pierpaolo Comellato
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Vega S R L
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    • G01MEASURING; TESTING
    • G01MTESTING STATIC OR DYNAMIC BALANCE OF MACHINES OR STRUCTURES; TESTING OF STRUCTURES OR APPARATUS, NOT OTHERWISE PROVIDED FOR
    • G01M3/00Investigating fluid-tightness of structures
    • G01M3/02Investigating fluid-tightness of structures by using fluid or vacuum
    • GPHYSICS
    • G01MEASURING; TESTING
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Description

Titolo: CELLA PER ANALISI E VERIFICA DELLE PRESTAZIONI E DELLE CARATTERISTICHE DI PORTE BLINDATE, PORTE PEDONALI, PORTE-FINESTRE, FINESTRE, FACCIATE CONTINUE, ELEMENTI DI CHIUSURA OSCILLANTI, RELATIVI ACCESSORI E SIMILI
D E S C R I Z I O N E
Il presente trovato ha come oggetto una cella per analisi e verifica delle prestazioni e delle caratteristiche di porte blindate, porte pedonali, porte-finestre, finestre, facciate continue, elementi di chiusura oscillanti, relativi accessori e simili.
Ogni elemento del tipo di quelli citati, adottato in costruzioni di tipo edile e simili, al fine di poter essere correttamente utilizzato ed installato richiede la rispondenza alle normative tecniche vigenti.
Gli allegati alle normative forniscono specifiche prescrizioni riguardanti le modalità e le caratteristiche attraverso le quali verificare la rispondenza degli elementi citati alle stesse, fornendo le indicazione del sistema di attestazione della conformità prescelto e dei punti della norma applicabili.
La certificazione potrà prevedere la verifica di parametri di carattere termico (al fine di verificare l'isolamento e la trasmittanza termici), acustico (al fine di verificare l'isolamento e la trasmittanza acustici), di sicurezza meccanica nei confronti di tentativi di effrazione e simili.
E' però sempre più frequente la necessità di stimare anche altri parametri dei propri prodotti per verificarne il comportamento nei confronti di una lunga esposizione all'ambiente esterno.
Purtroppo test che consentano di similare cicli di vita, cicli di invecchiamento termico, cicli di invecchiamento meccanico e cicli combinati sono estremamente lunghi e costosi, nonché difficilmente implementabili.
Infatti, anche i centri di certificazione accreditati non dispongono di celle di analisi che permettano di svolgere anche tali attività, perché le stesse non sono di interesse diretto nell'ambito dei processi di certificazione.
Si riscontra quindi che non esistono apparecchiature standardizzate che consentano ad un produttore di porte blindate, porte pedonali, porte-finestre, finestre, facciate continue, elementi di chiusura oscillanti, relativi accessori e simili e simili di eseguire verifiche sui propri prodotti (o su prototipi degli stessi) che tengano conto, al contempo, delle esigenze di tipo normativo e delle esigenze aziendali di stimare il comportamento futuro (dopo numerosi anni di sevizio) dei prodotti stessi.
In particolare si riscontra l'impossibilità di eseguire con tali apparecchiature anche cicli di vita e cicli di invecchiamento singoli e/o combinati.
Compito principale del presente trovato è quello di risolvere i problemi sopra esposti, proponendo una cella per analisi e verifica delle prestazioni e delle caratteristiche di porte blindate, porte pedonali, porte-finestre, finestre, facciate continue, elementi di chiusura oscillanti, relativi accessori e simili che consenta di eseguire cicli di invecchiamento in corrispondenza di una predeterminata sollecitazione.
Nell'ambito di questo compito, uno scopo del trovato è quello di proporre una cella per analisi e verifica delle prestazioni e delle caratteristiche di porte blindate, porte pedonali, porte-finestre, finestre, facciate continue, elementi di chiusura oscillanti, relativi accessori e simili che consenta di eseguire test con sollecitazioni multiple contemporanee.
Un altro scopo del trovato è quello di proporre una cella per analisi e verifica delle prestazioni e delle caratteristiche di porte blindate, porte pedonali, porte-finestre, finestre, facciate continue, elementi di chiusura oscillanti, relativi accessori e simili che consenta di eseguire cicli di invecchiamento con sollecitazioni multiple e test di vita.
Ulteriore scopo del presente trovato è quello di realizzare una cella per analisi e verifica delle prestazioni e delle caratteristiche di porte blindate, porte pedonali, porte-finestre, finestre, facciate continue, elementi di chiusura oscillanti, relativi accessori e simili e simili di costi contenuti relativamente semplice realizzazione pratica e di sicura applicazione.
Questo compito e questi scopi vengono raggiunti da una cella per analisi e verifica delle prestazioni e delle caratteristiche di porte blindate, porte pedonali, porte-finestre, finestre, facciate continue, elementi di chiusura oscillanti, relativi accessori e simili caratterizzata dal fatto che comprende un modulo scatolare provvisto di almeno un varco di accesso, richiudibile a tenuta per mezzo di almeno un rispettivo portello, una parete interna sostanzialmente trasversale, destinata alla suddivisione del vano interno a detto modulo in due ambienti separati, a sua volta interessata da un'apertura per l'installazione del componente da analizzare, un primo ambiente comprendendo almeno un apparato di sollecitazione preferibilmente scelto tra un diffusore d'aria, un diffusore acustico, un generatore di calore, una sorgente di radiazioni ultraviolette, una sorgente di illuminazione, una sorgente di radiazioni infrarosse, una unità frigorifera, un erogatore di getti di liquidi, un generatore di vibrazioni meccaniche e simili, ed almeno un sensore del tipo preferibilmente scelto tra un termometro, un fonometro, un manometro, un luxmetro, un igrometro, una fotocamera/videocamera termografica, un accelerometro, un anemometro, un rilevatore di portata e velocità dei fluidi immessi e simili, distribuiti anche su detto elemento da analizzare, un secondo ambiente comprendendo almeno un rispettivo sensore del tipo preferibilmente scelto tra un termometro, un fonometro, un manometro, un luxmetro, un igrometro, una fotocamera/videocamera termografica, un accelerometro, un anenometro, distribuiti anche su detto elemento da analizzare. Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno maggiormente dalla descrizione di una forma di esecuzione preferita, ma non esclusiva, della cella per analisi e verifica delle prestazioni e delle caratteristiche di porte blindate, porte pedonali, porte-finestre, finestre, facciate continue, elementi di chiusura oscillanti, relativi accessori e simili e simili secondo il trovato, illustrata a titolo indicativo e non limitativo, negli uniti disegni, in cui: la fig.1 rappresenta, in vista assonometrica schematica parzialmente sezionata, una cella per analisi e verifica delle prestazioni e delle caratteristiche di porte blindate, porte pedonali, porte-finestre, finestre, facciate continue, elementi di chiusura oscillanti, relativi accessori e simili e simili secondo il trovato; la fig.2 rappresenta, in vista laterale schematica sezionata secondo un piano longitudinale, la cella di figura 1.
Con particolare riferimento a tali figure è indicato globalmente con 1 una cella per analisi e verifica delle prestazioni e delle caratteristiche di generici componenti A del tipo di porte blindate, porte pedonali, porte-finestre, finestre, facciate continue, elementi di chiusura oscillanti, relativi accessori e simili e simili. La cella 1 comprende un modulo scatolare 2 provvisto di almeno un varco di accesso 3 (preferibilmente saranno previsti due varchi 3 su pareti contrapposte del modulo 2), richiudibile a tenuta per mezzo di almeno un rispettivo portello 4, una parete interna 5 sostanzialmente trasversale, destinata alla suddivisione del vano interno al modulo 2 in due ambienti separati 6 e 7.
Tale parete 5 è a sua volta interessata da un'apertura per l'installazione del componente da analizzare A: saranno previste specifiche predisposizione per semplificare l'installazione stabile del componente A.
Si specifica che il modulo 2 e la parete 5 presenteranno specifici rinforzi strutturali al fine di garantire la resistenza meccanica al sostegno dei componenti A che si desidera installare e la resistenza alle sollecitazioni che si verificheranno durante l'esecuzione delle analisi sui componenti A stessi.
Il modulo 2, ad esempio, sarà preferibilmente realizzato fissando su un telaio realizzato in profilati metallici reciprocamente saldati (e/o reciprocamente collegati adottando altri accoppiamenti altrettanto stabili e rigidi) sul quale saranno vincolari rispettivi pannelli di tamponamento. Anche i pannelli dovranno essere preferibilmente realizzati in materiale ad elevata resistenza e rigidità meccanica: si segnala la possibilità di adottare pannelli costituiti da lamine metalliche esterne (di spessore adeguato a garantire le prestazioni meccaniche desiderate) tra le quali sia frapposto almeno uno strato di materiale isolante. In particolare, tra le lamine metalliche saranno interposte schiume polimeriche e/o altri materiali polimerici destinati a realizzare un buon isolamento termico ed acustico. Le lamine metalliche che delimitano ciascun pannello potranno presentare una verniciatura superficiale che non degradi in corrispondenza di sollecitazioni termiche, meccaniche e che sia insensibile ad agenti corrosivi ed alle radiazioni luminose, ultraviolette e infrarosse.
L'interno del modulo 2, una volta che siano chiusi i portelli 3, sarà completamente isolato dall'ambiente esterno, garantendo anche una ottimale tenuta nei confronti del trafilamento di acqua ed aria.
Un primo ambiente 6 comprenderà almeno un apparato di sollecitazione preferibilmente scelto tra un diffusore d'aria 8, un diffusore acustico 9, un generatore di calore 10, una sorgente di radiazioni ultraviolette 11, una sorgente di illuminazione, una sorgente di radiazioni infrarosse, una unità frigorifera, un erogatore di getti di liquidi 12, un generatore di vibrazioni meccaniche e simili.
Tale primo ambiente 6 comprenderà inoltre almeno un sensore del tipo preferibilmente scelto tra un termometro, un fonometro, un manometro 13, un luxmetro 14, un igrometro, una fotocamera/videocamera termografica, un accelerometro, un anemometro 15, un rilevatore di portata e velocità dei fluidi immessi e simili, distribuiti anche su detto elemento da analizzare. In particolare si segnala che alcuni di essi potranno essere unicamente costituiti da sonde dislocate nell'ambiente 6 e/o sul componente A ed asserviti ad un rispettivo strumento di misura posto all'esterno del modulo 2.
Sensori di questo tipo potranno essere termocoppie, termoresistenze, estensimetri resistivi o capacitivi o induttivi e simili.
Il secondo ambiente 7 comprenderà invece almeno un rispettivo sensore del tipo preferibilmente scelto tra un termometro, un fonometro 16, un manometro 17, un luxmetro, un igrometro, una fotocamera/videocamera termografica 18, un accelerometro, un anemometro 15, distribuiti anche su detto elemento da analizzare.
Lo scopo di disporre di un accelerometro è quello di misurare l'intensità di vibrazioni: in particolare si segnala che potrebbe essere adottato un dispositivo specifico, denominato vibrometro 22 (comunque costituito da una serie di accelerometri distribuiti su più assi ortogonali). Secondo una particolare soluzione realizzativa di indubbio interesse pratico ed applicativo, il diffusore d'aria 8 comprenderà un compressore di tipo preferibilmente scelto tra dinamico e volumetrico.
Qualora si adotti un compressore dinamico (tipologia probabilmente più indicata per questa applicazione) sarà da preferirsi un compressore centrifugo in grado di convogliare grandi portate d'aria.
Il compressore sarà disposto all'esterno del modulo scatolare 2, e presenterà una rispettiva uscita connessa ad una tubazione di convogliamento attraversante, a tenuta, una parete del modulo 2 afferendo ad un condotto di erogazione 19 interno al primo ambiente 6 e provvisto di almeno un ugello di erogazione 20 nel primo ambiente 6.
Con particolare riferimento ad una soluzione realizzativa efficiente, l'erogatore di getti di liquidi 12 comprende una tubazione, alimentata da una rispettiva sorgente esterna, intercettata da almeno una valvola di regolazione ed interruzione del flusso.
La tubazione sarà in tal caso provvista di almeno un ugello di erogazione 21 interno al primo ambiente 6 del modulo 2, sostanzialmente affacciato al componente da analizzare A.
Attraverso l'almeno un ugello 21 sarà possibile realizzare getti di varia intensità e tipologia, potendo variare tra una nebulizzazione con micronizzazione delle goccioline di liquido immesse nell'ambiente 6, fino ad una vera e propria irrorazione diretta del componente A (magari in corrispondenza di punti critici quali guarnizioni e simili).
Si specifica che, lungo la tubazione, a monte dell'almeno un ugello di erogazione 21, è previsto un gruppo per la miscelazione di sali ed altre sostanze chimiche. Ciò permetterà la successiva erogazione di getti di liquidi corrosivi, salini e simili.
In particolare miscelando acqua e cloruro di sodio è possibile riprodurre nebbie saline tipiche delle zone costiere; alternativamente è anche possibile creare atmosfere ad alto tasso di ammoniaca, tipiche di alcuni laboratori per trattamenti chimici, al fine di testare i componenti A ad essi dedicati.
Ovviamente qualsiasi miscela liquida potrà essere realizzata ed utilizzata per le analisi e verifiche dei componenti A, in funzione delle specifiche esigenze del componente A stesso e di chi commissiona l'analisi.
Si specifica che, al fine di garantire il corretto funzionamento anche in corrispondenza di prove e test nei quali l'ambiente 6 sia saturo di umidità o addirittura investito continuamente da getti di liquidi, l'almeno un apparato di sollecitazione ed i sensori presenti nell'ambiente 6 avranno preferibilmente un grado di protezione all'accesso dei liquidi superiore a 3, con particolare riferimento alla classificazione di Protezione Internazionale istituita dalla norma EN60529.
Tale grado di protezione di tale norma corrisponde alla definizione "protetto dalla pioggia": non si esclude comunque di adottare gradi di protezione più elevati (fino anche alla protezione nei confronti di una immersione).
Quando necessario i sensori e gli apparati di sollecitazione dovranno anche essere opportunamente schermati nei confronti della azioni corrosive delle sostanze liquide fornite dall'erogatore 12 di getti di liquidi (se diverse dall'acqua).
Si specifica che la cella 1 comprenderà inoltre almeno un'unità di controllo e gestione per il comando e la regolazione di ciascun apparato di sollecitazione e per l'acquisizione di segnale da ciascun sensore. L'unità potrà essere semplicemente costituita da un PLC o comprendere un elaboratore più complesso e dedicato, potenzialmente anche interfacciato con altra strumentazione necessaria per l'elaborazione dei dati di alcuni specifici protocolli di prova.
L'unità di controllo e gestione comprende inoltre un gruppo di memorizzazione per lo stoccaggio di stringhe di dati corrispondenti ai protocolli di analisi e verifica e di stringhe di dati corrispondenti ai parametri rilevati da ciascun sensore in corrispondenza di predefinite e rispettive sollecitazioni.
Sarà infatti importante che ciascun protocollo di prova sia eseguito adottando i parametri ambientali necessari secondo tempistiche prestabilite e/o concordate con chi ha richiesto l'esecuzione della prova sul singolo componente A. Analogamente i dati per poter essere correttamente processati necessiteranno di poter essere associati in maniera biunivoca a ciascun istante del protocollo di prova al fine di identificare i valori delle sollecitazioni presenti in quell'istante.
La parete interna 5 sostanzialmente trasversale del modulo 2, destinata alla suddivisione del vano interno in due ambienti separati 6 e 7, comprende almeno una stratificazione di materiale di tipo isolante, per la minimizzazione della trasmissione di onde acustiche, calore, vibrazioni e simili dal primo ambiente 6 al secondo ambiente 7.
Qualora la parete 5 non presentasse tali caratteristiche le analisi ed i test risulterebbero falsati dalle onde acustiche e/o vibrazionali e dal calore che attraversano la parete 5 stessa: ciò non permetterebbe di identificare con precisione del caratteristiche del componente A in prova.
Si specifica nuovamente che l'unità di controllo e gestione può essere connessa ad un elaboratore per la visualizzazione dei dati relativi al protocollo di verifica applicato e del valore dei parametri rilevati dall'almeno un sensore: tale visualizzazione potrà avvenire su un dispositivo di visualizzazione del tipo di uno schermo, un display, una stampante e simili.
Si specifica che con la cella 1 secondo il trovato sarà possibile eseguire i seguenti test.
Test di condizionamento e/o test climatici, eseguiti sfruttando il generatore di calore 10, che prevedono l'instaurazione di temperature molto basse, anche dell'ordine dei -20°C/-40°C, con ripetute e sequenziali variazioni delle temperature stesse. Questi test consentono di valutare la presenza di infiltrazioni, rotture (in seguito ad incompatibilità dei coefficienti di dilatazione termia di parti contigue e/o alla fessurazione di una singola parte A).
Si potrà inoltre svolgere una attendibile stima delle caratteristiche di coibenza termia del materiale isolante installato nel componente A da testare.
Sarà inoltre possibile eseguire test di sottoposizione ad umidità predefinite utilizzando il generatore di calore 10 e l'erogatore di getti di liquidi 12. Questo test sollecita ed indica le condizioni del prodotto e dei materiali sottoposti a ripetuti e variabili test climatici di umidità, consente inoltre di verificare infiltrazioni, scolorimenti, degenerazione della colorazione intesa come sfogliamento della pigmentazione, formazione di condensa, rotture, inarcamenti e simili. Anche in questo caso sarà possibile verificare le prestazioni dell'isolante termico presente nel componente A.
Si eseguiranno test di condizionamento e/o test climatici, eseguiti sfruttando il generatore di calore 10, che prevedono l'instaurazione di temperature molto alte, anche superiori ai 60°C.
Questo test indica le prestazioni del prodotto e delle sue singole parti, quando sottoposto a temperature elevate, applicate con continuità o seguendo cicli preordinati.
Consente inoltre di verificare infiltrazioni, scolorimenti, degenerazione della colorazione intesa come sfogliamento della pigmentazione, formazione di condensa, rotture, inarcamenti e simili. Anche in questo caso sarà possibile verificare le prestazioni dell'isolante termico presente nel componente A.
Test di condizionamento ai raggi ultravioletti, applicato sfruttando la relativa sorgente di emissione: tale sorgente emetterà il proprio fascio di irraggiamento con una conformazione preferibilmente conica. Consente di verificare scolorimenti, degenerazione della colorazione intesa come sfogliamento della pigmentazione, rotture, inarcamenti e simili.
Un analogo test potrebbe essere eseguito sottoponendo il componente a radiazione infrarossa e/o a radiazione luminosa dello spettro del visibile.
Non si esclude di combinare le tre radiazioni (ultravioletta, dello spettro del visibile ed infrarossa) per verificare il componente A in corrispondenza di condizioni predefinite.
Test di condizionamento ai getti d'aria a pressioni e velocità predefinite.
Permette di stabilire le prestazioni del componente A in esame in corrispondenza di condizioni che simulano forte vento: si tratta di un test fondamentale per stimare il comportamento delle guarnizioni e degli altri organi di tenuta alle infiltrazioni d'aria (spifferi).
Applicando pressioni elevate e grandi velocità di emissione dell'aria si potranno anche verificare le reazioni meccaniche del componente A alla sollecitazione: in particolare saranno stimabili le deformazioni (di natura elastica e plastica), le rotture ed i disallineamenti prodotti dal flusso d'aria.
Test di condizionamento a getti d'acqua, in corrispondenza di varie pressioni, velocità e tipologie di irrorazione utilizzando l'erogatore di getti d'acqua 12, in combinazione con altri apparati di sollecitazione.
Il componente A sarà sottoposto a cicli che prevedono l'erogazione continua o ciclica di acqua contemporanei a flussi d'aria (costanti o variabili nel tempo), variazioni di temperatura ed altre sollecitazioni.
Ovviamente questo test consentirà di stimare la tenuta alle infiltrazioni del componente A in esame, nonché il comportamento delle sue parti all'esposizione all'acqua.
Non si esclude di adottare flussi di acqua addizionata con sali di varia natura (ad esempio il cloruro di sodio) per instaurare nebbie saline e/o corrosive. In tal caso il componente A, per superare il test, non dovrà essere intaccato in maniera evidente dalla nebbia cui è sottoposto.
Per specifiche applicazioni, tipiche di laboratori ed aree di impianti chimici e simili, si potranno anche instaurare nebbie di ammoniaca e/o comprendenti altre sostanze chimiche aggressive. Test di condizionamento al rumore a varie frequenze ed intensità, eseguito sfruttando il diffusore acustico 9 ed i sensori di rumore (microfoni, un fonometri e simili) dislocati nei due ambienti 6 e 7.
Grazie a questo test è possibile stimare il grado di isolamento acustico fornito dal componente A, in relazione alle specifiche frequenze (eventualmente anche al fine di rilevare la frequenza di risonanza acustica) ed alle varie intensità dell'onda sonora.
Test di condizionamento alle vibrazioni.
Sollecitando il componente A a ripetuti cicli comprendenti flussi d'aria e vento, variabili nel tempo, anche con cicliche molto rapide, è possibile stimarne il comportamento deformativo o degenerativo indotto da simili sollecitazioni.
Potranno inoltre essere eseguiti test di scansione di temperatura ambientale rilevando con continuità le variazioni di temperatura nei due ambienti 6 e 7 e test di temperatura localizzata rilevando con continuità le variazioni di temperatura in varie posizioni del componente A.
Si potranno inoltre eseguire test di scansione con camere termografiche, per identificare le zone del componente A a maggiore trasmittanza termica e quindi meno efficienti.
Sarà inoltre possibile verificare anche la schermatura nei confronti delle radiazioni luminose, rilevando l'illuminamento (con un luxmetro 14) nei due ambienti 6 e 7.
I test di scansione ambientali potranno anche essere volti alla verifica dei valori di umidità, pressione, velocità del flusso d'aria, al rumore ed alle vibrazioni.
E' infine prevista la possibilità di applicare test combinati (derivanti dalla sovrapposizione, secondo protocolli predefiniti, di due o più dei cicli indicati in precedenza) al fine di verificare le prestazioni del componente A, e/o di sue parti, in corrispondenza di numerose sollecitazioni sovrapposte.
In questo modo sarà anche possibile eseguire veri e propri test di vita sul componente A per stimarne le caratteristiche future, dopo che sia stato sottoposto a numerose sollecitazioni cicliche (a simulare il servizio continuativo per un predefinito numero di anni).
Ovviamente sarà anche possibile eseguire test meccanici volti al rilievo di sole deformazioni e/o spostamenti del componente A e/o di sue parti. I test realizzabili con la cella 1 secondo il trovato sono applicabili ai seguenti componenti A: materiali isolanti (termici ed acustici); guarnizioni perimetrali; guarnizioni della soglia o di battuta; materiali di chiusura o di sigillatura in film; soglie o battute di chiusura; cerniere e copri-cerniere; serrature e chiusure; elementi scorrevoli delle chiusure; materiali di regolazione; materiali di finitura; pannelli esterni ed interni; cornici; vetri e vetrate; tamponamenti e chiusure cieche; viti, viterie e minuterie di assemblaggio; siliconi, sigillanti colle; maniglie, maniglioni, pomoli e simili; vernici applicate sui supporti, telai, controtelai e simili.
La cella 1 non è specificamente indicata all'esecuzione di test anti-effrazione: non si esclude una implementazione della stessa per prevedere anche la sottoposizione a questo tipo di test il componente A di interesse.
Vantaggiosamente il presente trovato risolve i problemi sopra esposti, proponendo una cella 1 per analisi e verifica delle prestazioni e delle caratteristiche di porte blindate A, porte pedonali, porte-finestre, finestre, facciate continue, elementi di chiusura oscillanti, relativi accessori e simili che consenta di eseguire cicli di invecchiamento in corrispondenza di una predeterminata sollecitazione.
In questo caso sarà infatti possibile mantenere la sollecitazione per tempi prolungati variandone l'intensità nel tempo (grazie ai protocolli memorizzati nell'unità di controllo e gestione) al fine di simulare la sottoposizione (accelerata) alle condizioni di futura installazione.
Questa tipologia di test è particolarmente utile al produttore per stimare il comportamento dei propri componenti A in corrispondenza delle condizioni di futura installazione.
Si specifica che, qualora debbano essere analizzati componenti A quali guarnizioni e simili, le stima delle loro prestazioni è fondamentale, in quanto la degradazione delle stesse con l'invecchiamento (sia esso di natura termica, meccanica o combinata) determinerebbe una riduzione delle prestazioni della porta o finestra nelle quali le stesse saranno installate (cioè una drastica riduzione della coibenza termica).
Proficuamente la cella 1 consente di eseguire test con sollecitazioni multiple contemporanee.
Anche questa caratteristica è fondamentale perchè in fase di installazione d'uso il componente A sarà certamente soggetto ad una combinazione di sollecitazioni cicliche e/o contemporanee i cui effetti potranno sommarsi degradando le prestazioni del componente A stesso.
Poter stimare anticipatamente il comportamento del proprio componente A in seguito ad una combinazione di sollecitazioni applicate secondo specifici protocolli è una opportunità che consente al produttore di componenti A di perfezionare la propria produzione rendendola maggiormente conforme agli standard richiesti dal mercato.
Positivamente la cella 1 consente di eseguire cicli di invecchiamento con sollecitazioni multiple e test di vita.
Ovviamente la possibilità di eseguire test con sollecitazioni multiple, le quali possono essere tra loro combinate secondo protocolli specifici, realizzando sovrapposizioni e periodi con singole sollecitazioni, consente di simulare veri e propri cicli di vita, garantendo di ottenere una stima del comportamento futuro del componente A in seguito ad un invecchiamento corrispondente ad un periodo di servizio predefinito.
Il trovato, così concepito, è suscettibile di numerose modifiche e varianti tutte rientranti nell’ambito del concetto inventivo; inoltre, tutti i dettagli potranno essere sostituiti da altri elementi tecnicamente equivalenti.
Negli esempi di realizzazione illustrati singole caratteristiche, riportate in relazione a specifici esempi, potranno essere in realtà intercambiate con altre diverse caratteristiche, esistenti in altri esempi di realizzazione.
In pratica i materiali impiegati, nonché le dimensioni, potranno essere qualsiasi secondo le esigenze e lo stato della tecnica.

Claims (1)

  1. R I V E N D I C A Z I O N I 1.Cella per analisi e verifica delle prestazioni e delle caratteristiche di porte blindate, porte pedonali, porte-finestre, finestre, facciate continue, elementi di chiusura oscillanti, relativi accessori e simili caratterizzata dal fatto che comprende un modulo scatolare (2) provvisto di almeno un varco di accesso (3), richiudibile a tenuta per mezzo di almeno un rispettivo portello (4), una parete interna (5) sostanzialmente trasversale, destinata alla suddivisione del vano interno a detto modulo (2) in due ambienti separati (6, 7), a sua volta interessata da un'apertura per l'installazione del componente (A) da analizzare, un primo ambiente (6) comprendendo almeno un apparato di sollecitazione preferibilmente scelto tra un diffusore d'aria (8), un diffusore acustico (9), un generatore di calore (10), una sorgente di radiazioni ultraviolette (11), una sorgente di illuminazione, una sorgente di radiazioni infrarosse, una unità frigorifera, un erogatore di getti di liquidi (12), un generatore di vibrazioni meccaniche e simili, ed almeno un sensore del tipo preferibilmente scelto tra un termometro (13), un fonometro (14), un manometro (15), un luxmetro (16), un igrometro (17), una fotocamera/videocamera termografica (18), un accelerometro, un anemometro, un rilevatore di portata e velocità dei fluidi immessi e simili, distribuiti anche su detto elemento da analizzare, un secondo ambiente (7) comprendendo almeno un rispettivo sensore del tipo preferibilmente scelto tra un termometro (13), un fonometro (14), un manometro (15), un luxmetro (16), un igrometro (17), una fotocamera/videocamera termografica (18), un accelerometro, un anemometro, distribuiti anche su detto elemento da analizzare. 2.Cella per analisi e verifica, secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detto diffusore d'aria (8) comprende un compressore di tipo preferibilmente scelto tra dinamico e volumetrico disposto all'esterno del detto modulo scatolare, avente una rispettiva uscita connessa ad una tubazione di convogliamento attraversante a tenuta una parete di detto modulo ed afferente ad un condotto di erogazione (19) interno al detto primo ambiente (6) provvisto di almeno un ugello di erogazione (20) nel detto primo ambiente (6). 3.Cella per analisi e verifica, secondo la rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che detto compressore è di tipo centrifugo. 4.Cella per analisi e verifica, secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detto erogatore di getti di liquidi (12) comprende una tubazione, alimentata da una rispettiva sorgente esterna, intercettata da almeno una valvola di regolazione ed interruzione del flusso, tubazione provvista di almeno un ugello di erogazione (21) interno a detto primo ambiente (6) di detto modulo (2), sostanzialmente affacciato a detto componente (A) da analizzare. 5.Cella per analisi e verifica, secondo la rivendicazione precedente, caratterizzata dal fatto che lungo detta tubazione, a monte di detto almeno un ugello di erogazione (21), è previsto un gruppo per la miscelazione di sali ed altre sostanze chimiche, per la successiva erogazione di getti di liquidi corrosivi, salini e simili. 6.Cella per analisi e verifica, secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detto almeno un apparato di sollecitazione e detti sensori presentano un grado di protezione all'accesso dei liquidi superiore a 3, con particolare riferimento alla classificazione di Protezione Internazionale istituita dalla norma EN60529. 7.Cella per analisi e verifica, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che comprende almeno un'unità di controllo e gestione per il comando e la regolazione di ciascun detto apparato di sollecitazione e per l'acquisizione di segnale da ciascun detto sensore. 8.Cella per analisi e verifica, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detta unità di controllo e gestione comprende un gruppo di memorizzazione per lo stoccaggio di stringhe di dati corrispondenti ai protocolli di analisi e verifica e di stringhe di dati corrispondenti ai parametri rilevati da ciascun sensore in corrispondenza di predefinite e rispettive sollecitazioni. 9.Cella per analisi e verifica, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detta parete interna sostanzialmente trasversale (5), destinata alla suddivisione del vano interno a detto modulo (2) in due ambienti separati (6, 7), comprende almeno una stratificazione di materiale di tipo isolante, per la minimizzazione della trasmissione di onde acustiche, calore, vibrazioni e simili da detto primo ambiente (6) a detto secondo ambiente (7). 10.Cella per analisi e verifica, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detta unità di controllo e gestione è connessa ad un elaboratore per la visualizzazione dei dati relativi al protocollo di verifica applicato e del valore dei parametri rilevati dall'almeno un sensore su un dispositivo di visualizzazione del tipo di uno schermo, un display, una stampante e simili.
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