ITBO20130482A1 - Contenitore in pressione. - Google Patents

Description

DESCRIZIONE

Annessa a domanda di brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE avente per titolo

“CONTENITORE IN PRESSIONEâ€

La presente invenzione ha per oggetto un contenitore in pressione.

In particolare, con contenitore in pressione si intende una bombola o bomboletta in pressione contenente prodotti additivanti per combustibile, preferibilmente combustibile gassoso.

Sono note bombolette in pressione comprendenti un corpo principale di contenimento dei prodotti additivanti per combustibile ed un tappo di sigillatura del corpo principale il quale tappo presenta un erogatore dei prodotti additivanti contenuti nel corpo principale.

Esercitando una pressione sull’erogatore, esso à ̈ atto a passare da una condizione di chiusura ad una condizione di apertura per erogare i prodotti additivanti.

Al fine di immettere i prodotti additivanti contenuti nella bomboletta nell’impianto a gas di un autoveicolo, generalmente l’utilizzatore preme l’erogatore contro l’attacco di alimentazione dell’impianto ed, esercitando una determinata pressione, porta l’erogatore dalla condizione di chiusura alla condizione di apertura.

Tuttavia, data la pressione interna del contenitore, parte dei prodotti additivanti erogati tende ad espandersi al di fuori dell’attacco di alimentazione dell’impianto a gas dell’autoveicolo, riversandosi sulle mani dell’utilizzatore che durante l’operazione di immissione trattiene in una mano il corpo principale della bomboletta.

Scopo della presente invenzione à ̈ quello di realizzare un contenitore in pressione che superi l’inconveniente sopra citato secondo quanto riportato nella rivendicazione indipendente 1.

Ulteriori caratteristiche e vantaggi della presente invenzione appariranno maggiormente chiari dalla seguente descrizione che à ̈ indicativa, e pertanto non limitativa, di una forma di realizzazione preferita di un contenitore in pressione come illustrato negli uniti disegni, in cui:

- la figura 1 illustra in una vista frontale schematica un contenitore in pressione secondo la presente invenzione;

- la figura 2 illustra, in scala maggiorata e con alcune parti asportate per meglio evidenziarne altre, un particolare del contenitore di figura 1 secondo una prima forma realizzativa ed in condizione di chiusura;

- la figura 3 illustra, in scala maggiorata e con alcune parti asportate per meglio evidenziarne altre, un particolare del contenitore di figura 1 secondo la prima forma realizzativa ed in condizione di apertura;

- la figura 4 illustra, in scala maggiorata e con alcune parti asportate per meglio evidenziarne altre, un particolare del contenitore di figura 1 secondo una seconda forma realizzativa ed in condizione di chiusura; - la figura 5 illustra, in scala maggiorata e con alcune parti asportate per meglio evidenziarne, un particolare del contenitore di figura 1 secondo la seconda forma realizzativa ed in condizione di apertura;

- la figura 6 illustra in una vista prospettica schematica un particolare delle figure 2 e 3;

- la figura 7 illustra in una vista prospettica schematica un particolare delle figure 4 e 5.

Con riferimento alla figura 1 con 1 Ã ̈ indicato un contenitore in pressione avente un asse 1a di sviluppo principale.

Il contenitore 1 comprende un corpo principale 2 di contenimento di prodotti additivanti 3 per combustibile.

Con contenitore in pressione 1 si intende preferibilmente una bombola o bomboletta in pressione, senza per questo perdere in generalità.

Il corpo principale 2 Ã ̈ di forma sostanzialmente cilindrica sviluppantesi secondo il detto asse 1a.

In particolare, il corpo principale 2 presenta una base 6 di appoggio del contenitore 1 ed una estremità di testa 8 opposta alla base 6.

Il contenitore in pressione 1 comprende un elemento di sigillatura 4 del corpo principale 2. L’elemento di sigillatura 4 del corpo principale 2 definisce la citata estremità di testa 8.

L’elemento di sigillatura 4 comprende un erogatore 5 dei prodotti additivanti 3 contenuti all’interno del corpo principale 2.

L’erogatore 5 passa da una condizione di chiusura ad una condizione di apertura, e viceversa, per erogare i prodotti additivanti 3.

In particolare, l’erogatore 5 presenta una bocca 5a di emissione dei prodotti additivanti 3.

Preferibilmente, il contenitore 1 comprende un elemento di chiusura 19 o tappo di chiusura che si impegna con l’estremità di testa 8 del corpo principale 2.

L’elemento di chiusura 19 funge da elemento di protezione dell’erogatore 5 da parte di agenti esterni inquinanti, come ad esempio polvere o sporco. Vantaggiosamente, il contenitore 1 comprende mezzi schermanti 7 dell’erogatore 5 e di almeno parte dell’elemento di sigillatura 4.

In particolare, nella condizione di apertura dell’erogatore 5, i mezzi schermanti 7 sono in contatto con l’elemento di sigillatura 4 del corpo principale 2 per definire una zona 9 di contenimento di almeno parte dei prodotti additivanti 3 in uscita dall’erogatore 5 ed evitare la fuoriuscita dei prodotti additivanti 3 medesimi sul corpo principale 2.

Più precisamente, i mezzi schermanti 7 comprendono un bordo 10 perimetrale di contatto con una rispettiva porzione dell’elemento di sigillatura 4.

In entrambe le forme realizzative, l’area di contatto tra il bordo 10 perimetrale e l’elemento di sigillatura 4 à ̈ sostanzialmente conformata a corona circolare.

Vantaggiosamente, il bordo 10 perimetrale à ̈ in contatto a tenuta di fluido con l’elemento di sigillatura 4 per evitare la fuoriuscita dei prodotti additivanti 3 sul corpo principale 2 e definire una zona 9 di contenimento stagna.

Si noti che, l’elemento di sigillatura 4 presenta un’alesatura 14 anulare dalla quale protende l’erogatore 5.

L’alesatura 14 anulare presenta una superficie 14a di contatto del bordo 10 perimetrale con il quale viene definita la detta zona 9 di contenimento, in particolare secondo la prima forma realizzativa del contenitore 1 illustrata nelle figure 2 e 3.

Si osservi che, l’elemento di sigillatura 4 comprende una flangia 15 di appoggio del bordo 10 perimetrale con il quale viene definita la detta zona 9 di contenimento, in particolare secondo la seconda forma realizzativa del contenitore 1 illustrata nelle figure 4 e 5.

I mezzi schermanti 7 comprendono un corpo 11 di alloggiamento dell’erogatore 5.

Il corpo di alloggiamento 11 presenta almeno un foro 12 in comunicazione con l’esterno.

Preferibilmente, il foro 12 à ̈ coassiale con l’asse 1a di sviluppo principale del contenitore 1.

Il foro 12 à ̈ in comunicazione di fluido con la bocca 5a di emissione dell’erogatore 5, in questo modo in condizione di apertura dell’erogatore 5 i prodotti additivanti 3 vengono erogati mediante il foro 12 del corpo di alloggiamento 11.

In uso, il corpo di alloggiamento 11 viene infatti portato in contatto con un attacco di alimentazione di un impianto a gas per autoveicolo, non illustrato, ed i prodotti additivanti 3 vengono erogati entro l’impianto a gas attraverso il foro 12 del corpo di alloggiamento 11.

Preferibilmente, il corpo di alloggiamento 11 à ̈ conformato a cupola per garantire un accoppiamento ottimale con l’attacco di alimentazione dell’impianto a gas per autoveicolo.

I mezzi schermanti 7 sono mobili secondo una direzione parallela all’asse 1a del corpo principale 2, portando l’erogatore 5 dalla posizione di chiusura alla posizione di apertura e viceversa.

In particolare, i mezzi schermanti 7 sono mobili in avvicinamento ed in allontanamento rispetto all’estremità di testa 8 del corpo principale 2, per portare rispettivamente l’erogatore 5 dalla posizione di chiusura alla posizione di apertura, e viceversa.

I mezzi schermanti 7 risultano dei mezzi di azionamento dell’erogatore 5. L’elemento di sigillatura 4 comprende preferibilmente una protusione 17 entro la quale à ̈ inserito l’erogatore 5.

I mezzi schermanti 7 presentano una camera 18 destinata ad alloggiare la protusione 17 durante la traslazione dei mezzi schermanti 7.

Vantaggiosamente, la protusione 17 definisce un elemento di guida dei mezzi schermanti 7.

Si osservi che i mezzi schermanti 7 comprendono almeno una porzione 13 deformabile durante il passaggio dell’erogatore 5 dalla condizione di chiusura alla condizione di apertura, e viceversa.

Con il termine deformabile si intende una porzione 13 in grado di subire una deformazione in campo elastico a seguito di una sollecitazione impressa ai mezzi schermanti 7 e di ritornare nella condizione iniziale una volta terminata la sollecitazione.

Preferibilmente, la porzione 13 deformabile à ̈ di materiale di origine elastomerica.

La porzione 13 deformabile collega il corpo 11 di alloggiamento dell’erogatore 5 al bordo perimetrale 10.

Vantaggiosamente, i mezzi schermanti 7 sono definiti da un corpo unico in particolare di materiale di origine elastomerica.

Vantaggiosamente, la porzione 13 deformabile consente al bordo perimetrale 10 di mantenere il contatto con l’elemento di sigillatura 4 durante l’avvicinamento del corpo 11 di alloggiamento all’estremità di testa 8 del corpo principale 2, e di conseguenza durante il passaggio dell’erogatore 5 dalla condizione di chiusura alla condizione di apertura. Inoltre, la porzione 13 deformabile imprime un ritorno elastico al corpo 11 di alloggiamento in allontanamento dall’estremità di testa, durante il passaggio dell’erogatore 5 dalla condizione di apertura alla condizione di chiusura.

Secondo la prima forma realizzativa illustrata nelle figure 2,3 e 6, la porzione 13 deformabile si sviluppa secondo una direzione parallela all’asse 1a principale del contenitore 1.

In particolare, la porzione 13 deformabile à ̈ una porzione di un tronco di cono.

In questo modo, in corrispondenza della condizione di apertura dell’erogatore 5, e quindi dell’avvicinamento del corpo di alloggiamento 11 all’estremità di testa 8, il bordo 10 perimetrale si estende rispetto all’asse 1a del contenitore, in particolare secondo una direzione trasversale all’asse 1a del contenitore, definendo una zona 9 di contenimento di maggiore estensione rispetto alla zona 9 di contenimento definita in corrispondenza della condizione di chiusura dell’erogatore 5, come illustrato in figura 3.

In corrispondenza della condizione di chiusura dell’erogatore 5, la porzione 13 deformabile dei mezzi schermanti 7 si riporta nella condizione inziale, come illustrato in figura 2, ritraendosi rispetto all’asse 1a del contenitore in particolare secondo una direzione trasversale all’asse 1a del contenitore,.

Vantaggiosamente, secondo la prima forma realizzativa, i mezzi di schermanti 7 presentano un incavo 16, preferibilmente anulare, in prossimità del bordo perimetrale 10 il quale concorre a definire la zona 9 di contenimento.

Secondo la seconda forma realizzativa illustrata nelle figure 4,5 e 7, la porzione 13 deformabile si sviluppa secondo una direzione trasversale, in particolare ortogonale, all’asse 1a di sviluppo principale.

In particolare, la porzione 13 deformabile à ̈ una porzione anulare discoidale.

Secondo la seconda forma realizzativa, il bordo 10 perimetrale à ̈ in contatto lungo la citata flangia 15 di appoggio dell’elemento di sigillatura 4. Di conseguenza, la zona 9 di contenimento à ̈ delimitata parzialmente dalla flangia 15 di appoggio stessa.

In corrispondenza della condizione di apertura dell’erogatore 5, e quindi dell’avvicinamento del corpo di alloggiamento 11 all’estremità di testa 8, il bordo 10 perimetrale mantiene il contatto con flangia 15 di appoggio e la porzione deformabile 13 assume una configurazione sostanzialmente a “V†, come illustrato in figura 5.

In corrispondenza della condizione di chiusura dell’erogatore 5, la porzione 13 deformabile dei mezzi schermanti 7 si riporta nella condizione inziale, come illustrato in figura 4, estendendosi secondo una direzione trasversale all’asse 1a del contenitore 1.

Si osservi che in entrambe le forme di realizzazione la zona 9 di contenimento à ̈ delimitata in parte dell’elemento di sigillatura 4 ed in parte dai mezzi schermanti 7, ed in particolare dalla porzione 13 deformabile. In uso, il corpo di alloggiamento 11 dell’erogatore viene premuto contro un attacco di alimentazione di un impianto a gas di un autoveicolo.

Il corpo di alloggiamento 11 trasla in avvicinamento dell’estremità di testa 8 del corpo principale 2 portando l’erogatore dalla condizione di chiusura alla condizione di apertura.

Durante tale traslazione la porzione 13 si deforma mantenendo il bordo 10 perimetrale in contatto con l’elemento di sigillatura 4.

Una volta che l’erogatore risulta nella condizione di apertura, i prodotti additivanti vengono immessi nell’impianto a gas attraverso il foro 12 dei mezzi schermanti 7.

Vantaggiosamente, il contatto tra li bordo 10 perimetrale e l’elemento di sigillatura 4 evita la fuoriuscita incontrollata dei prodotti additivanti 3 sul corpo principale.

Ultimata l’immissione dei prodotti additivanti nell’impianto dell’autoveicolo, l’erogatore 5 si riporta dalla condizione di apertura alla condizione di chiusura ed il corpo di alloggiamento 11 trasla in allontanamento dall’estremità di testa 8.

Nel contempo, la porzione 13, essendo deformata elasticamente, si riporta nella sua condizione iniziale, mantenendo il bordo 10 perimetrale in contatto con l’elemento di sigillatura 4.

In questo modo, una volta ultimata l’operazione di immissione i prodotti additivanti 3 non immessi nell’impianto a gas dell’autoveicolo rimangono contenuti entro la zona di contenimento 9.

La presente invenzione supera l’inconveniente citato dall’arte nota dal momento che il contatto tra i mezzi schermanti 7 e l’elemento di sigillatura 4 definisce una zona 9 di contenimento di parte dei prodotti additivanti che fuoriescono in maniera incontrollata dall’erogatore 5 e che non vengono immessi nell’impianto a gas dell’autoveicolo.

Infatti, a differenza dell’arte nota, la zona 9 di contenimento evita la fuoriuscita dei prodotti additivanti sul corpo principale 2 e di conseguenza sulla mano dell’utilizzatore che trattiene il contenitore 1 durante l’utilizzo.

Claims (10)

1. RIVENDICAZIONI 1. Contenitore in pressione avente un asse (1a) di sviluppo principale comprendente un corpo principale (2) di contenimento di prodotti additivanti (3) per combustibile, un elemento di sigillatura (4) del corpo principale (2), il quale elemento di sigillatura (4) comprende un erogatore (5) dei prodotti additivanti (3) contenuti nel corpo principale (2); l’erogatore (5) passando da una condizione di chiusura ad una condizione di apertura, e viceversa, per erogare i prodotti additivanti (3); il contenitore (1) essendo caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi schermanti (7) dell’erogatore (5) e di almeno parte dell’elemento di sigillatura (4); i mezzi schermanti (7) essendo in contatto con l’elemento di sigillatura (4) del corpo principale (2) per definire una zona di contenimento (9) di almeno parte dei prodotti additivanti (3) in uscita dall’erogatore (5) ed evitare la fuoriuscita dei prodotti additivanti (3) medesimi sul corpo principale (2).
2. 2. Contenitore secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che i mezzi schermanti (7) comprendono un bordo (10) perimetrale di contatto con una rispettiva porzione dell’elemento di sigillatura (4).
3. 3. Contenitore secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che i mezzi schermanti (7) comprendono un corpo (11) di alloggiamento dell’erogatore (5) presentante almeno un foro (12) in comunicazione con l’esterno; in condizione di apertura dell’erogatore (5) i prodotti additivanti venendo erogati dal detto foro (12) del corpo (11) di alloggiamento.
4. 4. Contenitore secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 3, caratterizzato dal fatto che i mezzi schermanti (7) comprendono almeno una porzione (13) deformabile durante il passaggio dell’erogatore (5) dalla condizione di chiusura alla condizione di apertura, e viceversa
5. 5. Contenitore secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che la porzione (13) deformabile collega il corpo (11) di alloggiamento dell’erogatore (5) al bordo (10) perimetrale.
6. 6. Contenitore secondo la rivendicazione 4 o 5, caratterizzato dal fatto che la porzione (13) deformabile si sviluppa secondo una direzione parallela all’asse (1a) di sviluppo principale del contenitore (1).
7. 7. Contenitore secondo la rivendicazione 4 o 5, caratterizzato dal fatto che la porzione (13) deformabile si sviluppa secondo una direzione trasversale, in particolare ortogonale, all’asse (1a) di sviluppo principale del contenitore (1).
8. 8. Contenitore secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 2 a 7, caratterizzato dal fatto che l’elemento di sigillatura (4) comprende una flangia (15) di appoggio del bordo (10) perimetrale; la detta zona di contenimento (9) essendo delimitata parzialmente da detta flangia (15).
9. 9. Contenitore secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 2 a 7, caratterizzato dal fatto che l’elemento di sigillatura (4) presenta un’alesatura (14) anulare dalla quale protende l’erogatore (5); l’alesatura (14) anulare presentando una superficie (14a) di contatto del bordo (10) perimetrale con il quale definisce la detta zona di contenimento (9).
10. 10. Contenitore secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 9, caratterizzato dal fatto che i mezzi schermanti (7) sono mobili secondo una direzione parallela all’asse (1a) del contenitore (1) portando l’erogatore dalla posizione di chiusura alla posizione di apertura e viceversa; i mezzi schermanti (7) essendo dei mezzi di azionamento dell’erogatore (5).