ITBO20130450A1 - Presa di forza - Google Patents

Presa di forza

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ITBO20130450A1
ITBO20130450A1 IT000450A ITBO20130450A ITBO20130450A1 IT BO20130450 A1 ITBO20130450 A1 IT BO20130450A1 IT 000450 A IT000450 A IT 000450A IT BO20130450 A ITBO20130450 A IT BO20130450A IT BO20130450 A1 ITBO20130450 A1 IT BO20130450A1
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IT
Italy
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relative
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internal body
rotation
toothed wheel
Prior art date
Application number
IT000450A
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English (en)
Inventor
Diego Ghisellini
Riccardo Longato
Original Assignee
Gb S R L Societa Unipersonale
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    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B60VEHICLES IN GENERAL
    • B60KARRANGEMENT OR MOUNTING OF PROPULSION UNITS OR OF TRANSMISSIONS IN VEHICLES; ARRANGEMENT OR MOUNTING OF PLURAL DIVERSE PRIME-MOVERS IN VEHICLES; AUXILIARY DRIVES FOR VEHICLES; INSTRUMENTATION OR DASHBOARDS FOR VEHICLES; ARRANGEMENTS IN CONNECTION WITH COOLING, AIR INTAKE, GAS EXHAUST OR FUEL SUPPLY OF PROPULSION UNITS IN VEHICLES
    • B60K17/00Arrangement or mounting of transmissions in vehicles
    • B60K17/28Arrangement or mounting of transmissions in vehicles characterised by arrangement, location, or type of power take-off
    • FMECHANICAL ENGINEERING; LIGHTING; HEATING; WEAPONS; BLASTING
    • F16ENGINEERING ELEMENTS AND UNITS; GENERAL MEASURES FOR PRODUCING AND MAINTAINING EFFECTIVE FUNCTIONING OF MACHINES OR INSTALLATIONS; THERMAL INSULATION IN GENERAL
    • F16DCOUPLINGS FOR TRANSMITTING ROTATION; CLUTCHES; BRAKES
    • F16D11/00Clutches in which the members have interengaging parts
    • F16D11/08Clutches in which the members have interengaging parts actuated by moving a non-rotating part axially
    • F16D11/10Clutches in which the members have interengaging parts actuated by moving a non-rotating part axially with clutching members movable only axially

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Description

PRESA DI FORZA
DESCRIZIONE DELL’INVENZIONE
La presente invenzione si inserisce nel settore tecnico riguardante le scatole ad ingranaggi e dispositivi di innesto per l’accoppiamento e trasmissione del moto di rotazione tra un albero conduttore ed un albero condotto, in particolare essa riguarda una presa di forza, ad esempio impiegabile su di una macchina agricola semovente come un trattore.
E’ noto che le prese di forza sono quelle apparecchiature che vengono montate sui trattori per poter trasmettere la potenza del motore ad un albero di uscita, usualmente predisposto nella parte posteriore dello stesso trattore, al quale possono essere collegati svariati attrezzi e/o accessori da azionare e comandare per svolgere svariate lavorazioni.
Le prese di forza comprendono un albero conduttore (albero di ingresso), collegato all’albero motore del trattore per poter essere azionato in rotazione, ed un albero condotto (l’albero di uscita della presa di forza) che deve essere connesso e accoppiato con l’albero conduttore per ricevere da quest’ultimo il moto di rotazione.
Sono note prese di forza nelle quali il collegamento e accoppiamento tra l’albero conduttore e l’albero condotto avviene tramite innesti meccanici di tipo frontale, con il motore del trattore spento.
Questa tipologia di prese di forza comprendono almeno una ruota dentata di trasmissione del moto di rotazione che à ̈ montata folle sull’albero conduttore, almeno una ruota dentata di ricezione del moto di rotazione che à ̈ rigidamente
 
montata sull’albero condotto ed ingranata con la ruota dentata di trasmissione del moto di rotazione, ed un elemento di innesto frontale che à ̈ montato sull’albero conduttore tramite un accoppiamento a profili scanalati in maniera che esso possa essere traslabile assialmente lungo tale albero conduttore quando quest’ultimo à ̈ fermo (cioà ̈ quando il motore del trattore à ̈ fermo), e che possa ruotare solidalmente con l’albero conduttore quando esso à ̈ posto in rotazione ( motore del trattore acceso).
Tale elemento di innesto frontale, costituito da un blocco unico di foggia cilindrica, à ̈ dotato, in corrispondenza di almeno una relativa testata rivolta verso la ruota di trasmissione del moto di rotazione, di una dentatura di innesto, cioà ̈ di una serie di denti sporgenti e di rientranze tra loro alternati, mentre corrispondentemente, per garantire il reciproco innesto ed accoppiamento in rotazione, la ruota di trasmissione del moto di rotazione prevede, sulla relativa facciata rivolta verso l’elemento di innesto, una relativa dentatura di innesto, anch’essa costituita da una serie di denti sporgenti e rientranze tra loro alternati, che sono di forma complementare a quelli presenti sulla testata dell’elemento di innesto.
La presa di forza prevede poi un dispositivo di manovra previsto per traslare assialmente l’elemento di innesto relativamente all’albero conduttore in modo da innestare la relativa dentatura di innesto con la dentatura di innesto presente nella ruota dentata di trasmissione del moto di rotazione.
Questo dispositivo di manovra comprende una forcella che à ̈ montata con gioco trasversalmente all’elemento di innesto in modo che quest’ultimo possa liberamente ruotare rispetto alla forcella; tale forcella à ̈ comandabile in traslazione (ad esempio tramite un cinematismo azionabile da una leva accessibile dall’esterno della presa di forza) secondo una direzione parallela all’asse
 
dell’albero conduttore, e secondo un verso rivolto verso la ruota dentata di trasmissione del moto di rotazione, in modo da spingere e traslare l’elemento di innesto verso quest’ultima per l’ingranamento delle relative dentature al fine di rendere solidale tale ruota all’albero conduttore, e quindi, per accoppiare questo albero conduttore ( tramite l’ingranamento della ruota di trasmissione del moto di rotazione con la ruota di ricezione del moto di rotazione) con l’albero condotto. Le prese di forza sopra descritte possono prevedere di comandare l’albero condotto anche secondo due diverse velocità, in questo caso esse avranno una seconda ruota dentata di trasmissione del moto di rotazione montata folle sull’albero conduttore che si ingrana con una seconda ruota dentata di ricezione del moto di rotazione rigidamente montata sull’albero condotto, con l’elemento di innesto frontale che à ̈ montato sull’albero conduttore in una posizione intermedia tra le due ruote di trasmissione del moto di rotazione.
L’elemento di innesto avrà poi sulla testata rivolta verso la seconda ruota dentata di trasmissione del moto di rotazione una seconda dentatura di innesto, mentre questa seconda ruota dentata avrà corrispondentemente una propria dentatura di innesto complementare.
Il dispositivo di manovra sarà quindi progettato in maniera che il relativo cinematismo possa traslare la forcella sia verso la prima ruota dentata, per spostare l’elemento di innesto verso tale prima ruota dentata per il reciproco innesto, e sia verso la seconda ruota dentata, per spostare l’elemento di innesto verso tale seconda ruota dentata per il reciproco innesto ( l’accoppiamento tra le seconde ruote dentate di trasmissione/ricezione del moto di rotazione avrà un rapporto di trasmissione diverso da quello tra le prime ruote dentate di trasmissione/ricezione del moto al fine di avere disponibili due velocità di rotazione
 
diverse per l’albero condotto a seconda di quale coppia di ruote sarà posta in rotazione, cioà ̈ accoppiata tramite l’elemento di innesto all’albero conduttore).
Come sopra detto, la manovra sulla forcella e quindi lo spostamento dell’elemento di innesto per il relativo innesto o con la prima ruota dentata di trasmissione del moto di rotazione o con la seconda ruota dentata di trasmissione del moto avviene con l’albero conduttore che à ̈ fermo, cioà ̈ con il trattore spento ( motore fermo). Usualmente, quando non si deve utilizzare la presa di forza, l’elemento di innesto à ̈ disaccoppiato alle ruote dentate di trasmissione del moto di rotazione, che rimangono quindi folli sull’albero conduttore.
Una tale tipologia di prese di forze presenta diversi inconvenienti.
Dal momento che non à ̈ dato conoscere la reciproca posizione delle dentature di innesto presenti sia sulle testate dell’elemento di innesto che sulle facciate delle ruote dentate di trasmissione del moto di rotazione montate folli sull’albero conduttore, al momento dell’attivazione della presa di forza, quando l’operatore tramite la leva esterna fa traslare la forcella, e quindi spinge l’elemento di innesto contro una delle due ruote, può capitare che i denti sporgenti della dentatura di innesto della testata dell’elemento di innesto non si innestino subito in corrispondenza delle rientranze della dentatura di innesto della ruota dentata.
Infatti, può capitare che i denti della dentatura di innesto dell’elemento di innesto vadano a sbattere direttamente contro i denti della dentatura di innesto presenti sulla facciata della ruota dentata.
In questa situazione, la leva si blocca, non essendo più possibile la traslazione della forcella, ma, chiaramente, l’innesto reciproco tra elemento di innesto e ruota dentata di trasmissione del moto di rotazione non à ̈ stato completato.
L’operatore si rende conto che l’innesto non à ̈ stato completato dal momento che
 
la leva non ha compiuto la sua intera rotazione corrispondente ad un innesto completato: in questa situazione l’elemento di innesto à ̈ soggetto ad una spinta assiale, tramite il cinematismo che comanda la sua traslazione, verso la ruota dentata ma senza possibilità di completare l’innesto dal momento che la relativa dentatura di innesto ( i relativi denti sporgenti) trova la resistenza dei denti sporgenti della dentatura di innesto della ruota.
In questa situazione, per completare l’innesto quindi si rende necessario accendere il trattore, cioà ̈ attivare il relativo motore, per porre in rotazione l’albero conduttore: la rotazione dell’albero conduttore determina la rotazione dell’elemento di innesto che quindi viene posto in rotazione relativa rispetto alla ruota dentata per far sì che i denti sporgenti della relativa dentatura di innesto possano inserirsi entro le rientranze della dentatura di innesto della ruota dentata completando l’innesto.
Questa operazione tuttavia non garantisce sempre un immediato e perfetto reciproco innesto tra le due dentature.
In primo luogo, vi può essere uno scorrimento relativo repentino tra le due dentature che non consente di realizzare l’innesto preciso dei denti dell’elemento di innesto nelle rientranze della dentatura di innesto presenti nella facciata della ruota dentata: di conseguenza non potrà essere garantito un perfetto accoppiamento tra l’albero conduttore e l’albero condotto.
Inoltre, non vi à ̈ la possibilità di controllare l’ulteriore traslazione assiale dell’elemento di innesto, dal momento che esso à ̈ soggetto alla spinta della forcella, cioà ̈ della leva esterna tramite il relativo cinematismo, e quindi l’innesto dei denti dell’elemento di innesto entro le rientranze della dentatura di innesto della ruota dentata può avvenire anche molto bruscamente con forti contraccolpi.
 
Infine, se la coppia resistente agente sulla ruota dentata di trasmissione del moto di rotazione à ̈ inferiore alla coppia agente sull’elemento di innesto in conseguenza dall’attivazione in rotazione dell’albero conduttore, non à ̈ escluso che anche la ruota dentata venga trascinata in rotazione, circostanza che ha come conseguenza il mancato innesto dei denti della dentatura di innesto dell’elemento di innesto entro le rientranze della dentatura di innesto presenti nella facciata della ruota dentata; neanche in questo caso, quindi, potrà essere realizzato un accoppiamento ottimale tra l’albero conduttore e l’albero condotto.
Scopo della presente invenzione à ̈ pertanto quello di proporre una nuova presa di forza in grado di ovviare agli inconvenienti sopra citati.
In particolare, scopo della presente invenzione à ̈ quello di proporre una presa di forza che, quando à ̈ richiesta la sua attivazione, consenta di ottenere in maniera rapida ed efficace l’accoppiamento in rotazione tra l’albero conduttore e l’albero condotto.
I citati scopi sono ottenuti mediante una presa di forza in accordo con la rivendicazione 1.
Altre caratteristiche vantaggiose della presa di forza proposta con la presente invenzione sono esposte nelle varie rivendicazioni dipendenti.
Le caratteristiche di una preferita forma di realizzazione della presa di forza secondo l’invenzione saranno descritte nel seguito con riferimento alle unite figure, nelle quali:
- la figura 1 illustra, secondo una vista schematica in prospettiva, la presa di forza secondo l’invenzione, in questa figura 1 à ̈ visibile la carcassa della presa di forza attraversata dall’albero conduttore ed in cui à ̈ visibile anche l’uscita della stessa presa di forza a cui possono essere collegati gli attrezzi/accessori da azionare,
 
all’interno di tale carcassa sono ubicati tutti i vari componenti caratteristici della presa di forza;
- la figura 2 illustra secondo una vista prospettica schematica, da una diversa angolazione rispetto alla figura 1, la presa di forza dell’invenzione alla quale à ̈ stata rimossa la carcassa in maniera da evidenziarne i componenti caratteristici presenti al suo interno;
- la figura 3 rappresenta una vista dei componenti di cui in figura 2 secondo una vista prospettica eseguita da una diversa ulteriore angolazione;
- la figura 4 illustra la presa di forza di cui alla figura 2, secondo la medesima vista in prospettiva, in cui un componente significativo della presa di forza à ̈ stato illustrato in trasparenza in modo da rendere visibili altri componenti significativi presenti all’interno del componente reso trasparente;
- la figura 5 illustra la presa di forza di cui alla figura 2, secondo la medesima vista in prospettiva, in cui sono stati rimossi diversi componenti al fine di rendere visibili altri specifici componenti della presa di forza, altrimenti non visibili dall’esterno; - la figura 6 rappresenta una vista laterale della presa di forza di cui alla figura 5, in cui altri elementi sono stati rimossi;
- la figura 7 illustra secondo una vista laterale parziale la presa di forza di cui alla figura 2;
- la figura 8 à ̈ una vista in prospettiva della figura 7 in cui alcuni elementi sono stati rimossi ed altri resi trasparenti al fine di evidenziare ulteriori altri componenti specifici della presa di forza proposta dall’invenzione che altrimenti non sarebbero visibili dall’esterno.
Con riferimento alle unite figure si à ̈ indicato con (PF) la presa di forza proposta con la presente invenzione, nel suo complesso.
 
La presa di forza (PF) à ̈ particolarmente adatta per essere impiegabile su di una macchina agricola semovente, come ad esempio un trattore, per l’azionamento e comando di attrezzi e/o accessori, sfruttando la potenza del motore del trattore. La presa di forza (PF) comprende, come le prese di forza di arte nota, un albero conduttore (1) di ingresso, che à ̈ collegabile al motore della macchina semovente (trattore) e che quindi à ̈ azionabile in rotazione quando il motore della macchina semovente viene messo in moto ed un albero condotto (2) di uscita, a cui può essere collegabile un attrezzo/utensile.
Per il collegamento ed accoppiamento in rotazione tra l’albero conduttore (1) e l’albero condotto (2), quindi per trasmettere la potenza del motore della macchina semovente all’uscita della presa di forza (PF), la presa di forza (PF) comprende inoltre una ruota dentata di trasmissione del moto di rotazione (3), che à ̈ montata folle sull’albero conduttore (1), una ruota dentata di ricezione del moto di rotazione (4), che à ̈ rigidamente montata sull’albero condotto (2) in una posizione tale da risultare ingranata ed accoppiata con la citata ruota dentata di trasmissione del moto di rotazione (3), ed un elemento di innesto frontale (5), il quale à ̈ montato sull’albero conduttore (1) per innestare ed accoppiare in rotazione l’albero conduttore (1) con la ruota dentata di trasmissione del moto di rotazione (3) (vedasi ad esempio la figura 2).
A tale fine, la ruota dentata di trasmissione del moto di rotazione (3) comprende, in una propria facciata rivolta verso l’elemento di innesto frontale (5), una relativa dentatura di innesto frontale (31) comprendente una serie di denti (32) e rientranze (33) tra loro alternati (visibile ad esempio nella stessa figura 2, ed anche nelle figure 4 e 5).
Una prima peculiarità della presa di forza (PF) proposta dalla presente invenzione
 
consiste nel fatto che l’elemento di innesto frontale (5) comprende un corpo interno (51) ed un corpo esterno (52) che à ̈ accoppiato e montato coassiale al corpo interno (51).
In particolare, secondo l’invenzione, il corpo interno (51) ed il corpo esterno (52) sono tra loro reciprocamente accoppiati in maniera da poter traslare assialmente l’uno rispetto all’altro ed in maniera da poter essere posti in rotazione solidalmente l’uno con l’altro attorno al relativo comune asse assiale, con il corpo interno (51) che à ̈ montato ed accoppiato coassialmente all’albero conduttore (1) in maniera da poter traslare assialmente relativamente a tale albero conduttore (1) ed in maniera da ruotare solidalmente con tale albero conduttore (1) quando esso à ̈ posto in rotazione attorno al relativo asse (vedasi ad esempio la figura 4 ove il corpo esterno (52) à ̈ stato illustrato in trasparenza per evidenziare la presenza del corpo interno (51) dell’elemento di innesto (5), mentre nelle figure 5 e 6 il corpo esterno (52) dell’elemento di innesto (5) à ̈ stato rimosso per evidenziare in maniera diretta il corpo interno (51), altrimenti non visibile esternamente).
Inoltre, il corpo interno (51) comprende, nella relativa testata rivolta verso la citata ruota dentata di trasmissione del moto di rotazione (3), una relativa dentatura di innesto frontale (510) complementare alla dentatura di innesto frontale (31) della ruota dentata di trasmissione del moto di rotazione (3) e comprendente a sua volta una serie di denti (511) e rientranze (512) tra loro alternati e che il corpo esterno (52) prevede che la relativa testata, rivolta verso la citata ruota dentata di trasmissione del moto di rotazione (3), Ã ̈ aperta (la dentatura di innesto frontale (510) del corpo interno (51) Ã ̈ ad esempio visibile nelle citate figure 5 e 6).
Un’altra particolarità della presa di forza (PF) secondo l’invenzione consiste nel fatto che essa comprende mezzi elastici (6) e che il corpo interno (51) ed il corpo
 
esterno (52) hanno forma tale per cui tali mezzi elastici (6) sono predisposti in maniera da risultare interposti tra una porzione del corpo interno (51) ed una porzione del corpo esterno (52).
In particolare, secondo l’invenzione, tali mezzi elastici (6) sono configurati e predisposti tra una porzione del corpo interno (51) ed una porzione del corpo esterno (52) dell’elemento di innesto (5) in modo da:
- consentire una traslazione assiale congiunta, senza traslazione relativa, del corpo interno (51) e del corpo esterno (52) lungo l’albero conduttore (1) in direzione della ruota dentata di trasmissione del moto di rotazione (3) in assenza di forze resistenti contrarie,
- e di consentire una traslazione assiale relativa del corpo esterno (52) rispetto al corpo interno (51) in conseguenza della presenza di una forza resistente contraria agente sul corpo interno (51), causata dalla battuta dei denti (511) della dentatura di innesto (510) presenti sulla testata del corpo interno (51) contro i denti (32) della dentatura di innesto (31) di tale ruota dentata (3), con conseguente caricamento in compressione degli stessi mezzi elastici (6).
Questi particolari accorgimenti della presa di forza (PF) (elemento di innesto (5) comprendente un corpo interno (51) ed un corpo esterno (52) che possono traslare reciprocamente assialmente e ruotare solidalmente l’uno all’altro, e la presenza dei mezzi elastici (6) interposti tra una porzione del corpo interno (51) ed una porzione del corpo esterno (52)) fanno si che quando l’elemento di innesto (5) viene traslato assialmente lungo l’albero conduttore (1) verso la ruota dentata di trasmissione del moto di rotazione (3) per il reciproco innesto, nel caso in cui i denti (511) della dentatura di innesto (510) del corpo interno (51) sbattano contro i denti (32) della dentatura di innesto (31) della ruota dentata (3), lo scorrimento
 
relativo del corpo esterno (52) rispetto al corpo interno (51) consente di caricare e pretensionare i mezzi elastici (6), questo caricamento e pretensionamento dei mezzi elastici risulta estremamente vantaggioso ai fini di garantire l’istantaneo ed immediato successivo completo innesto delle relative dentature quando il motore della macchina semovente viene accesso.
Infatti, quando l’albero conduttore (1) viene posto in rotazione causando una rotazione relativa dei denti (511) della dentatura di innesto (510) del corpo interno (51) rispetto ai denti (32) della dentatura di innesto (31) presenti sulla ruota dentata di trasmissione del moto di rotazione (3), di modo che questi denti (511) si trovano almeno parzialmente affacciati alle rientranze (33) della dentatura di innesto (31) della ruota (3), i mezzi elastici (6), non essendo più soggetti alla forza resistente della reciproca battuta fra i citati denti (511, 32), possono liberare la loro forza di compressione accumulata, determinando un rapido ed immediato scorrimento relativo assiale del corpo interno (51) rispetto al corpo esterno (52), spingendolo quindi repentinamente verso la ruota dentata di trasmissione del moto di rotazione (3) in maniera tale che i denti (511) della relativa dentatura di innesto (510) possono essere automaticamente spinti entro le rientranze (33) della dentatura di innesto (31) di tale ruota dentata (3), completando quindi il reciproco innesto ed accoppiando in rotazione tale ruota (3) con l’albero conduttore (1) e di conseguenza tale albero conduttore (1) con l’albero condotto (2).
Questi accorgimenti e particolarità ora esposte in dettaglio della presa di forza (PF) secondo l’invenzione consentono quindi di superare gli inconvenienti presenti nelle prese di forza di arte nota ed evidenziati in premessa, garantendo di ottenere un immediato, rapido e completo innesto dell’elemento di innesto sulla ruota dentata di trasmissione del moto di rotazione, e quindi l’ottimale accoppiamento in
 
rotazione tra l’albero conduttore e l’albero condotto.
Altre ulteriori caratteristiche vantaggiose della presa di forza (PF) secondo l’invenzione sono esposte nel seguito.
Per poter manovrare e traslare l’elemento di innesto (5) assialmente lungo l’albero conduttore (1) verso la ruota dentata di trasmissione del moto di rotazione (3), la presa di forza (PF) comprende un dispositivo di manovra (7) ( visibile ad esempio nel suo complesso nelle figure 3, 7 e 8), e mezzi di segnalazione (8) per la segnalazione dell’avvenuta traslazione assiale relativa del corpo esterno (52) rispetto al corpo interno (51), e quindi del caricamento in compressione dei mezzi elastici (6), in conseguenza della battuta dei denti (511) della dentatura di innesto (510) presenti sulla testata del corpo interno (51) contro i denti (32) della dentatura di innesto (31) di tale ruota dentata (3).
La presenza dei mezzi di segnalazione (8) à ̈ estremamente utile in quanto essi avvisano l’operatore che manovra il dispositivo di manovra (7) dell’avvenuto scorrimento relativo del secondo corpo (52) rispetto al primo corpo (51) dell’elemento di innesto (5), e quindi dell’avvenuto corrispondente caricamento e pretensionamento dei mezzi elastici (6).
Come illustrato in particolare nelle figure 2, 3, 7 e 8, il corpo esterno (52) dell’elemento di innesto frontale (5) comprende esternamente una gola anulare (520), trasversale all’asse dello stesso corpo esterno (52), mentre il dispositivo di manovra (7) comprende un elemento a forcella (71), di forma idonea per inserirsi ed accoppiarsi entro tale gola anulare (520) in maniera tale per cui il corpo esterno (52) possa liberare ruotare rispetto all’elemento a forcella (71), ed un cinematismo (72) per l’azionamento in traslazione dell’elemento a forcella (71) verso la ruota dentata di trasmissione del moto di rotazione (3).
 
La presa di forza (PF) secondo l’invenzione prevede che i citati mezzi di segnalazione (8) siano predisposti in maniera da essere collegati al cinematismo (72) di azionamento in traslazione dell’elemento a forcella (71) in modo da intervenire con un avviso di segnalazione in conseguenza di una traslazione dell’elemento a forcella (71) di entità corrispondente alla, ed indicativa della, avvenuta traslazione relativa del corpo esterno (52) rispetto al corpo interno (51) con conseguente caricamento in compressione e pretensionamento dei mezzi elastici (6).
Ad esempio, preferibilmente, i mezzi di segnalazione (8) sono del tipo a scatto e sono predisposti e collegati al cinematismo (72) di azionamento in traslazione dell’elemento a forcella (71) in modo da scattare ed emettere un segnale di avviso acustico in conseguenza di una traslazione dell’elemento a forcella (71) di entità corrispondente alla, ed indicativa della, avvenuta traslazione relativa del corpo esterno (52) rispetto al corpo interno (51) con conseguente caricamento in compressione dei mezzi elastici (6).
Ulteriormente, i mezzi di segnalazione (8) possono essere congeniati in modo da essere del tipo a scatto e sono predisposti e collegati al cinematismo (72) di azionamento in traslazione dell’elemento a forcella (71) in modo da, oltre che scattare ed emettere un segnale acustico, anche di bloccare l’ulteriore movimentazione del cinematismo (72), e quindi la traslazione dell’elemento a forcella (71), in conseguenza di una traslazione dell’elemento a forcella (71) di entità corrispondente alla, ed indicativa della, avvenuta traslazione relativa del corpo esterno (52) rispetto al corpo interno (51) con conseguente caricamento in compressione dei mezzi elastici (6).
Secondo la preferita forma di realizzazione della presa di forza (PF) secondo
 
l’invenzione illustrata nelle allegate figure, il cinematismo (72) comprende (vedasi ad esempio le figure 3, 7 e 8):
un alberino (73) comandabile in rotazione attorno al proprio asse tramite un comando dall’esterno della presa di forza ( ad esempio tramite un organo a leva manovrabile manualmente da un operatore, o tramite un organo attuatore collegato all’alberino per porlo in rotazione );
un disco (74) montato rigidamente su tale alberino (73) ed azionabile in rotazione in conseguenza della rotazione dell’alberino (73);
un perno (75) montato eccentrico su tale disco (74);
un blocchetto (76) rigidamente collegato all’elemento a forcella (71) e montato con possibilità di traslazione su di una guida (77) predisposta parallela all’albero conduttore (1), con tale blocchetto (76) che à ̈ provvisto di un’asola verticale (78) entro cui à ̈ inserito il citato perno (75).
In questo modo la rotazione del disco (74), tramite la spinta data di conseguenza dal perno (75) che si muove entro l’asola (78) del blocchetto (76), determina la traslazione del blocchetto (76) lungo la relativa guida (77) con conseguente traslazione dell’elemento a forcella (71) e quindi la traslazione assiale dell’elemento di innesto (5) lungo l’albero conduttore (1).
A loro volta, i citati mezzi di segnalazione (8) comprendono (vedasi ad esempio le figure 7 e 8):
un elemento di riscontro (81), che à ̈ montato sul citato alberino (73) del cinematismo (72) in modo da risultare contraffacciato, e a contatto, con una relativa parete al citato disco (74) ed in modo da rimanere fermo in conseguenza della rotazione di tale alberino (73), con tale elemento di risconto (81) che à ̈ provvisto di almeno una nicchia (82) sulla relativa parete rivolta verso il disco (74),
 
la quale nicchia (82) à ̈ realizzata in una posizione tale corrispondente ad una rotazione del disco (74) di entità corrispondente ad una traslazione dell’elemento a forcella (71) indicativa dell’avvenuta traslazione relativa del corpo esterno (52) rispetto al corpo interno (51) con conseguente caricamento in compressione dei mezzi elastici (6);
almeno una sfera (83) che à ̈ montata su di una molla (84), con la molla (84) e la sfera (83) che sono predisposte all’interno di una relativa sede (740) presente nel citato primo disco (74).
I mezzi di segnalazione (8) sono predisposti in modo che la molla (84) à ̈ inserita precaricata entro la sede (740) n modo tale per cui, quando la rotazione del disco (74) porta la sfera (83) in una posizione che risulta affacciata alla citata nicchia (82) presente nell’elemento di riscontro (81), la stessa molla (84) spinge la sfera (83) ad inserirsi a scatto entro tale nicchia (82) emettendo un avviso acustico. Un’ulteriore caratteristica della presa di forza (PF) secondo l’invenzione à ̈ costituita dal fatto che i denti (32) della dentatura di innesto (31) della ruota dentata di trasmissione del moto di rotazione (3) presentano la relativa parete frontale a forma di cuspide, con un vertice e due facciate degradanti verso le rientranze (33) della stessa dentatura (31) (vedasi ad esempio le figure, 4, 5 e 6). Questa particolare caratteristica agevola l’innesto dei denti (511) della dentatura (510) di innesto presente nella testata del corpo interno (51) dell’elemento di innesto (5) entro le rientranze (33) della dentatura (31) della ruota dentata (3), riducendo la forza resistente fornita dai denti (32) quando l’albero conduttore (1) viene posto in rotazione, e quindi agevolando un più rapido innesto dei denti (51) entro le rientranze (33) grazie alla spinta dei mezzi elastici (6) che trovano minor resistenza rispetto al caso di superficie piana della superficie frontale dei denti
 
(32).
Eventualmente, secondo altre possibili forme di realizzazione, il profilo a cuspide può essere realizzato anche sulle pareti frontali dei denti (511) della dentatura di innesto (510) presente nella testata del corpo interno (51).
Possibili modalità di realizzazione del corpo interno (51) e del corpo esterno (52) dell’elemento di innesto (5) e la disposizione e configurazione dei mezzi elastici (6) rispetto al corpo interno (51) e al corpo esterno (52) sono nel seguito descritte. Il corpo interno (51) dell’elemento di innesto frontale (5) à ̈ di forma tale da presentare una prima porzione (55) ed una seconda porzione (56), con la prima porzione (55) che à ̈ provvista di un profilo scanalato per l’accoppiamento con una prima porzione (58) delle pareti interne del corpo esterno (52) provvista di un relativo profilo scanalato complementare, con l’elemento di innesto frontale (5) che comprende almeno un alloggiamento (560) tra la seconda pozione (56) del corpo interno (51) ed una parte delle pareti interne di una seconda porzione (59) del corpo esterno (52), con il corpo esterno (52) che comprende poi, in corrispondenza di una parte della relativa seconda porzione (59), un elemento di battuta (520) disposto contraffacciato ad un parete (561) dell’alloggiamento (560), e con i mezzi elastici (6) che sono situati entro l’alloggiamento (560) in modo da risultare a contatto con la citata parete (561) dell’alloggiamento (560) e con l’elemento di battuta (520) ( nelle figure 5 e 6, ai fini di una migliore comprensione, à ̈ stato illustrato l’elemento di battuta (520) del corpo esterno (52), anche se questo secondo corpo esterno (52) non à ̈ illustrato in queste figure).
Secondo la preferita forma di realizzazione illustrata nelle figure allegate, la prima porzione (55) del corpo interno (51) presenta un diametro maggiore della seconda porzione (56) dello stesso corpo interno (51), mentre l’alloggiamento (560) per i
 
mezzi elastici (6) presente tra la seconda porzione (56) del corpo interno (51) e una parte delle pareti interni della seconda porzione (59) del corpo esterno (52) ha forma anulare ed il corpo esterno (52) comprende un elemento di battuta (520) che à ̈ costituito da un anello di battuta (520) (ad esempio un anello elastico “seeger†) montato a contatto con le pareti interne della relativa seconda porzione (59).
Sempre secondo la preferita forma di realizzazione illustrata nelle figure (vedasi in particolare le figure 4, 5 e 6), i mezzi elastici (6) possono comprendere una serie di molle predisposte nell’alloggiamento anulare (560) con il relativo asse parallelo all’asse dell’albero conduttore (1) e con una loro prima estremità a contatto con una parete (561) dell’alloggiamento anulare (560) e con la loro seconda estremità a contatto con l’anello (520) costituente l’elemento di battuta (520).
In questo caso la presa di forza (PF) può comprendere un elemento anulare (590) di mantenimento in posizione delle molle ( visibile nelle figure 4 e 5) montato coassiale alla seconda porzione (56) del corpo interno (51) in corrispondenza dell’alloggiamento anulare (560) e provvisto di una serie di sedi passanti trasversali attraverso le quali passano le molle.
Nella preferita forma di realizzazione della presa di forza (PF) secondo l’invenzione illustrata nelle figure, l’alloggiamento anulare (560) dell’elemento di innesto frontale (5) à ̈ situato, rispetto alla prima porzione (55) del corpo interno (51), da parte opposta rispetto alla relativa testata comprendente la dentatura d’innesto frontale (510) che à ̈ rivolta verso la citata ruota dentata di trasmissione del moto di rotazione (3).
La presa di forza (PF) secondo l’invenzione può essere impiegabile anche nel caso in cui sia necessario fornire in uscita due distinte velocità.
 
In questo caso, come illustrato nelle figure allegate che mostrano appunto una preferita forma di realizzazione della presa di forza (PF) applicata a questo caso, la presa di forza (PF) comprende una seconda ruota di trasmissione del moto di rotazione (85), che à ̈ montata folle sull’albero conduttore (1), ed una seconda ruota di ricezione del moto di trasmissione (86), che à ̈ rigidamente montata sull’albero condotto (2) in una posizione tale da essere accoppiata ed ingranata con la citata seconda ruota di trasmissione del moto di rotazione (85), con l’elemento di innesto frontale (5) che à ̈ montato sull’albero conduttore (1) in una posizione intermedia tra la prima ruota di trasmissione del moto di rotazione (3) e la seconda ruota di trasmissione del moto di rotazione (85).
In questo specifico caso, il corpo interno (51) dell’elemento di innesto frontale (5) comprende, nella relativa seconda testata, una seconda dentatura di innesto frontale (38) complementare ad una dentatura di innesto frontale (39) presente nella facciata della seconda ruota di trasmissione del moto di rotazione (85) rivolta verso l’elemento di innesto (5) (vedasi ad esempio la figura 6).
Inoltre, l’elemento di innesto (5) comprende un secondo alloggiamento (562), situato da parte opposta della prima porzione (55) del corpo interno (51) rispetto alla seconda ruota di trasmissione del moto di rotazione (85), ed interposto tra una terza porzione (57) del corpo interno (51) ed una terza porzione (54) del corpo esterno (52) la quale comprende un secondo elemento di battuta (569) contrapposto ad una parete del secondo alloggiamento (562) (nelle figure 5 e 6, ai fini di una migliore comprensione, à ̈ illustrato il secondo elemento di battuta (569) del corpo esterno (52) anche se questo secondo corpo esterno (52) non à ̈ illustrato in queste figure).
In questo modo la presa di forza (PF) può prevedere ulteriori altri secondi mezzi
 
elastici (60) comprendenti una seconda serie di molle predisposte ed inserite in tale secondo alloggiamento (562) in modo da risultare a contatto, da un lato, con la citata parete del secondo alloggiamento (562) e, dall’altro lato, con il citato secondo elemento di battuta (569).
Il cinematismo (72) del dispositivo di manovra (7) à ̈ poi congeniato e strutturato in maniera tale da consentire la traslazione dell’elemento a forcella (71), e di conseguenza anche la traslazione assiale dell’elemento di innesto (5) lungo l’albero conduttore (1), anche verso la seconda ruota di trasmissione del moto di rotazione (85).
A sua volta, l’elemento di riscontro (81) dei mezzi di segnalazione (8) comprende anche almeno una ulteriore seconda nicchia sulla relativa parete rivolta verso il disco (74) del cinematismo (72) di movimentazione dell’elemento a forcella (71), la quale seconda nicchia à ̈ realizzata in una posizione tale corrispondente ad una rotazione del disco (74) di entità corrispondente ad una traslazione dell’elemento a forcella (71) verso la seconda ruota dentata di trasmissione del moto di rotazione (85) corrispondente alla, e indicativa della, avvenuta traslazione relativa del corpo esterno (52) rispetto al corpo interno (51) dell’elemento di innesto (5), con conseguente caricamento in compressione e pretensionamento dei secondi mezzi elastici (60), in conseguenza della battuta dei denti della seconda dentatura di innesto frontale (38) del corpo interno (51) contro i denti della dentatura di innesto (39) presente nella facciata della seconda ruota di trasmissione del moto di rotazione (85).
In questa maniera, quando la rotazione del disco (74) porta la sfera (83) dei mezzi di segnalazione (8) affacciata alla citata seconda nicchia, la relativa molla (84) spinge la sfera (83) ad inserirsi a scatto entro tale seconda nicchia emettendo un
 
avviso acustico.
E’ previsto poi anche un secondo elemento anulare (591) di mantenimento in posizione delle molle dei secondi mezzi elastici (60) montato coassiale alla terza porzione (57) del corpo interno (51) in corrispondenza del secondo alloggiamento anulare (562) e provvisto di una serie di sedi passanti trasversali attraverso le quali passano le medesime molle.
 

Claims (12)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Presa di forza, impiegabile su di una macchina agricola semovente, comprendente: - un albero conduttore (1) di ingresso, azionabile in rotazione mediante il motore della macchina agricola semovente, - un albero condotto (2) di uscita, a cui può essere collegabile un attrezzo/utensile; - una ruota dentata di trasmissione del moto di rotazione (3), montata folle sull’albero conduttore (1); - una ruota dentata di ricezione del moto di rotazione (4), rigidamente montata sull’albero condotto (2) in una posizione tale da risultare ingranata ed accoppiata con la citata ruota dentata di trasmissione del moto di rotazione (3); - un elemento di innesto frontale (5), montato sull’albero conduttore (1) per innestare ed accoppiare in rotazione l’albero conduttore (1) con la ruota dentata di trasmissione del moto di rotazione (3), in cui tale ruota dentata di trasmissione del moto di rotazione (3) comprende in una propria facciata rivolta verso l’elemento di innesto frontale (5), una relativa dentatura di innesto frontale (31) comprendente una serie di denti (32) e rientranze (33) tra loro alternati, caratterizzata dal fatto: - che tale elemento di innesto frontale (5) comprende un corpo interno (51) ed un corpo esterno (52) che à ̈ accoppiato e montato coassiale al corpo interno (51), il corpo interno (51) ed il corpo esterno (52) essendo tra loro reciprocamente accoppiati in maniera da poter traslare assialmente l’uno rispetto all’altro ed in maniera da poter essere posti in rotazione solidalmente l’uno con l’altro attorno al relativo comune asse assiale;   - che il citato corpo interno (51) à ̈ montato ed accoppiato coassialmente all’albero conduttore (1) in maniera da poter traslare assialmente relativamente a tale albero conduttore (1) ed in maniera da ruotare solidalmente con tale albero conduttore (1) quando esso à ̈ posto in rotazione attorno al relativo asse; - che tale corpo interno (51) comprende, nella relativa testata rivolta verso la citata ruota dentata di trasmissione del moto di rotazione (3), una relativa dentatura di innesto frontale (510) complementare alla dentatura di innesto frontale (31) della ruota dentata di trasmissione del moto di rotazione (3) e comprendente a sua volta una serie di denti (511) e rientranze (512) tra loro alternati e che il corpo esterno (52) prevede che la relativa testata, rivolta verso la citata ruota dentata di trasmissione del moto di rotazione (3) , à ̈ aperta; e dal fatto di comprendere mezzi elastici (6) e che il corpo interno (51) ed il corpo esterno (52) hanno forma tale per cui tali mezzi elastici (6) sono predisposti in maniera da risultare interposti tra una porzione del corpo interno (51) ed una porzione del corpo esterno (52), tali mezzi elastici (6) essendo configurati e predisposti in modo da consentire una traslazione assiale congiunta senza traslazione relativa del corpo interno (51) e del corpo esterno (52) lungo l’albero conduttore (1) in direzione della ruota dentata di trasmissione del moto di rotazione (3) in assenza di forze resistenti contrarie, e di consentire una traslazione assiale relativa del corpo esterno (52) rispetto al corpo interno in conseguenza della presenza di una forza resistente contraria agente sul corpo interno (51) causata dalla battuta dei denti (511) della dentatura di innesto (510) presenti sulla testata del corpo interno (51) contro i denti (32) della dentatura di innesto (31) di tale ruota dentata (3), con conseguente caricamento in compressione degli stessi mezzi elastici (6), di modo che quando l’albero   conduttore (1) viene posto in rotazione causando la rotazione relativa dei denti (511) della dentatura di innesto (510) del corpo interno (51) rispetto ai denti (32) della dentatura di innesto (31) presenti sulla ruota dentata di trasmissione del moto di rotazione (3), i mezzi elastici (6) possono liberare la forza di compressione determinando lo scorrimento relativo assiale del corpo interno (51) rispetto al corpo esterno (52) spingendolo verso la ruota dentata di trasmissione del moto di rotazione (3) in maniera tale che i denti (511) della dentatura di innesto (510) del corpo interno (51) possono essere automaticamente spinti entro le rientranze (33) della dentatura di innesto (31) di tale ruota dentata (3) completando il reciproco innesto ed accoppiando in rotazione tale ruota (3) con l’albero conduttore (1) e di conseguenza tale albero conduttore (1) con l’albero condotto (2).
  2. 2) Presa di forza secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto di comprendere un dispositivo di manovra (7) per l’azionamento in traslazione assiale dell’elemento di innesto frontale (5) lungo l’albero conduttore (1) verso la ruota di trasmissione del moto di rotazione (3) per effettuare l’innesto delle relative dentature (510; 31) di innesto, e mezzi di segnalazione (8) per la segnalazione dell’avvenuta traslazione assiale relativa del corpo esterno (52) rispetto al corpo interno (51), e quindi del caricamento in compressione dei mezzi elastici (6), in conseguenza della battuta dei denti (511) della dentatura di innesto (510) presenti sulla testata del corpo interno (51) contro i denti (32) della dentatura di innesto (31) di tale ruota dentata (3).
  3. 3) Presa di forza secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che il corpo esterno (52) dell’elemento di innesto frontale (5) comprende esternamente una gola anulare (520) trasversale all’asse dello stesso corpo esterno (52) e che il dispositivo di manovra (7) comprende un elemento a forcella (71), di forma idonea   per inserirsi ed accoppiarsi entro tale gola anulare (520) in maniera tale per cui il corpo esterno (52) possa liberare ruotare rispetto all’elemento a forcella (71), ed un cinematismo (72) per l’azionamento in traslazione dell’elemento a forcella (71) verso la ruota dentata di trasmissione del moto di rotazione (3) e che i mezzi di segnalazione (8) sono predisposti in maniera da essere collegati al cinematismo (72) di azionamento in traslazione dell’elemento a forcella (71) in modo da intervenire con un avviso di segnalazione in conseguenza di una traslazione dell’elemento a forcella (71) di entità corrispondente alla, ed indicativa della, avvenuta traslazione relativa del corpo esterno (52) rispetto al corpo interno (51) con conseguente caricamento in compressione dei mezzi elastici (6).
  4. 4) Presa di forza secondo la rivendicazione 3, caratterizzata dal fatto che i mezzi di segnalazione (8) sono del tipo a scatto e sono predisposti e collegati al cinematismo (72) di azionamento in traslazione dell’elemento a forcella (71) in modo da scattare ed emettere un segnale di avviso acustico in conseguenza di una traslazione dell’elemento a forcella (71) di entità corrispondente alla, ed indicativa della, avvenuta traslazione relativa del corpo esterno (52) rispetto al corpo interno (51) con conseguente caricamento in compressione dei mezzi elastici (6).
  5. 5) Presa di forza secondo la rivendicazione 3, caratterizzata dal fatto che i mezzi di segnalazione (8) sono del tipo a scatto e sono predisposti e collegati al cinematismo (72) di azionamento in traslazione dell’elemento a forcella (71) in modo da scattare, emettere un segnale acustico e bloccare l’ulteriore movimentazione del cinematismo (72), e quindi la traslazione dell’elemento a forcella (71), in conseguenza di una traslazione dell’elemento a forcella (71) di entità corrispondente alla, ed indicativa della, avvenuta traslazione relativa del   corpo esterno (52) rispetto al corpo interno (51) con conseguente caricamento in compressione dei mezzi elastici (6).
  6. 6) Presa di forza secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 4 e 5, caratterizzata dal fatto che il cinematismo (72) comprende: un alberino (73) comandabile in rotazione attorno al proprio asse tramite un comando dall’esterno della presa di forza; un disco (74) montato rigidamente su tale alberino (73) ed azionabile in rotazione in conseguenza della rotazione dell’alberino (73); un perno (75) montato eccentrico su tale disco (74); un blocchetto (76) rigidamente collegato all’elemento a forcella (71) e montato con possibilità di traslazione su di una guida (77) predisposta parallela all’albero conduttore (1), con tale blocchetto (76) che à ̈ provvisto di un’asola verticale (78) entro cui à ̈ inserito il citato perno (75), e che i citati mezzi di segnalazione (8) comprendono: un elemento di riscontro (81) montato sul citato alberino (73) del cinematismo (72) in modo da risultare contraffacciato, e a contatto, con una relativa parete al citato disco (74) ed in modo da rimanere fermo in conseguenza della rotazione di tale alberino (73), con tale elemento di risconto (81) che à ̈ provvisto di almeno una nicchia (82) sulla relativa parete rivolta verso il disco (74), la quale nicchia (82) à ̈ realizzata in una posizione tale corrispondente ad una rotazione del disco (74) di entità corrispondente ad una traslazione dell’elemento a forcella (71) indicativa dell’avvenuta traslazione relativa del corpo esterno (52) rispetto al corpo interno (51) con conseguente caricamento in compressione dei mezzi elastici (6); almeno una sfera (83) che à ̈ montata su di una molla (84), con la molla (84) e la sfera (83) che sono predisposte all’interno di una relativa sede (740) presente nel   citato primo disco (74), tale molla (84) essendo caricata in modo tale per cui quando la rotazione del disco (74) porta la sfera (83) affacciata alla citata nicchia (82) presente nell’elemento di riscontro (81), la stessa molla (84) spinge la sfera (83) ad inserirsi a scatto entro tale nicchia (82) emettendo un avviso acustico.
  7. 7) Presa di forza secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che i denti (32) della dentatura di innesto (31) della ruota dentata di trasmissione del moto di rotazione (3) presentano la relativa parete frontale a forma di cuspide, con un vertice e due facciate degradanti verso le rientranze (33) della stessa dentatura (31).
  8. 8) Presa di forza secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che il corpo interno (51) dell’elemento di innesto frontale (5) à ̈ di forma tale da presentare una prima porzione (55) ed una seconda porzione (56), con la prima porzione (55) che à ̈ provvista di un profilo scanalato per l’accoppiamento con una prima porzione (58) delle pareti interne del corpo esterno (52) provvista di un relativo profilo scanalato complementare, e che l’elemento di innesto frontale (5) comprende almeno un alloggiamento (560) tra la seconda pozione (56) del corpo interno (51) ed una parte delle pareti interne di una seconda porzione (59) del corpo esterno (52), che il corpo esterno (52) comprende, in corrispondenza di una parte della relativa seconda porzione (59), un elemento di battuta (520) disposto contraffacciato ad un parete (561) dell’alloggiamento (560) e che i mezzi elastici (6) sono situati entro l’alloggiamento (560) in modo da risultare a contatto con la citata parete (561) dell’alloggiamento (560) e con l’elemento di battuta (520).
  9. 9) Presa di forza secondo la rivendicazione 8, caratterizzata dal fatto che la prima porzione (55) del corpo interno (51) presenta un diametro maggiore della seconda   porzione (56) dello stesso corpo interno (51) e che l’alloggiamento (560) per i mezzi elastici (6) presente tra la seconda porzione (56) del corpo interno (51) e una parte delle pareti interni della seconda porzione (59) del corpo esterno (52) ha forma anulare e che il corpo esterno (52) comprende un elemento di battuta (520) costituito da un anello (520) montato a contatto con le pareti interne della relativa seconda porzione (59).
  10. 10) Presa di forza secondo la rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto che i mezzi elastici (6) comprendono una serie di molle predisposte nell’alloggiamento anulare (560) con il relativo asse parallelo all’asse dell’albero conduttore (1) e con una loro prima estremità a contatto con una parete (561) dell’alloggiamento anulare (560) e con la seconda estremità a contatto con l’anello (520) costituente l’elemento di battuta (520) e dal fatto di comprendere un elemento anulare (590) di mantenimento in posizione delle molle montato coassiale alla seconda porzione (56) del corpo interno (51) in corrispondenza dell’alloggiamento anulare (560) e provvisto di una serie di sedi passanti trasversali attraverso le quali passano le molle.
  11. 11) Presa di forza secondo la rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto che l’alloggiamento anulare (560) dell’elemento di innesto frontale (5) à ̈ situato, rispetto alla prima porzione (55) del corpo interno (51), da parte opposta rispetto alla relativa testata comprendente la dentatura d’innesto frontale (510) che à ̈ rivolta verso la citata ruota dentata di trasmissione del moto di rotazione (3).
  12. 12) Presa di forza secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti da 9 a 11, caratterizzata dal fatto di comprendere una seconda ruota di trasmissione del moto di rotazione (85) montata folle sull’albero conduttore (1) ed una seconda ruota di ricezione del moto di trasmissione (86) rigidamente montata sull’albero   condotto (2) in una posizione tale da essere accoppiata ed ingranata con la citata seconda ruota di trasmissione del moto di rotazione (85), e che l’elemento di innesto frontale (5) à ̈ montato sull’albero conduttore (1) in una posizione intermedia tra la prima ruota di trasmissione del moto di rotazione (3) e la seconda ruota di trasmissione del moto di rotazione (85), che il corpo interno (51) dell’elemento di innesto frontale (5) comprende nella relativa seconda testata una seconda dentatura di innesto frontale (38) complementare ad una dentatura di innesto frontale (39) presente nella facciata della seconda ruota di trasmissione del moto di rotazione (85) rivolta verso l’elemento di innesto (5), che l’elemento di innesto (5) comprende un secondo alloggiamento (562), situato da parte opposta della prima porzione (55) del corpo interno (51) rispetto alla seconda ruota di trasmissione del moto di rotazione (85), ed interposto tra una terza porzione (57) del corpo interno (51) ed una terza porzione (54) del corpo esterno (52) la quale comprende un secondo elemento di battuta (569) contrapposto ad una parete del secondo alloggiamento (562) e che sono previsti ulteriori altri secondi mezzi elastici (60) comprendenti una seconda serie di molle predisposte ed inserite in tale secondo alloggiamento (562) in modo da risultare a contatto da un lato con la citata parete del secondo alloggiamento (562) e dall’altro con il citato secondo elemento di battuta (569), che il cinematismo (72) del dispositivo di manovra (7) à ̈ tale da consentire la traslazione dell’elemento a forcella (71) e di conseguenza anche la traslazione assiale dell’elemento di innesto (5) lungo l’albero conduttore (1) anche verso la seconda ruota di trasmissione del moto di rotazione (85), e che l’elemento di riscontro (81) dei mezzi di segnalazione (8) comprende almeno una ulteriore seconda nicchia sulla relativa parete rivolta verso il disco (74) del cinematismo (72) di movimentazione dell’elemento a forcella (71), la quale   seconda nicchia à ̈ realizzata in una posizione tale corrispondente ad una rotazione del disco (74) di entità corrispondente ad una traslazione dell’elemento a forcella (71) verso la seconda ruota dentata di trasmissione del moto di rotazione (85) corrispondente alla, e indicativa della, avvenuta traslazione relativa del corpo esterno (52) rispetto al corpo interno (51) dell’elemento di innesto (5), con conseguente caricamento in compressione dei secondi mezzi elastici (60), in conseguenza della battuta dei denti della seconda dentatura di innesto frontale (38) del corpo interno (51) contro i denti della dentatura di innesto (39) presente nella facciata della seconda ruota di trasmissione del moto di rotazione (85), in modo che quando la rotazione del disco (74) porta la sfera (83) dei mezzi di segnalazione (8) affacciata alla citata seconda nicchia, la relativa molla (84) spinge la sfera (83) ad inserirsi a scatto entro tale seconda nicchia emettendo un avviso acustico.  
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Citations (3)

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