ITBO20130414A1 - Piani rinforzati per scaffalature metalliche, atti a sostenere anteriormente delle etichette elettroniche e/od altre periferiche e relativo procedimento di fabbricazione - Google Patents

Description

DESCRIZIONE dell’invenzione industriale dal titolo:

“ Piani rinforzati per scaffalature metalliche, atti a sostenere anteriormente delle etichette elettroniche e/od altre periferiche e relativo procedimento di fabbricazione â€

TESTO DELLA DESCRIZIONE

Il trovato tratta dei piani rinforzati per scaffalature metalliche, particolarmente adatti per portare sul lato anteriore rivolto verso il pubblico delle etichette elettroniche e/od altre periferiche collegate a cavi elettrici provenienti dal fronte posteriore dello scaffale. Nell’ambito del trovato rientra anche il procedimento per la fabbricazione di detti piani rinforzati.

Nel brevetto US 5 348 485 del 12 aprile 1993, dal titolo “Electronic price display system with vertical rail†, viene descritto uno scaffale metallico per l’esposizione in vendita di merci, dotato in corrispondenza dei montanti di una presa elettrica lineare (vertical rail), alla quale possono essere collegate, in corrispondenza di ogni piano di esposizione dello scaffale, delle spine con relativi cavi elettrici flessibili che si estendono trasversalmente sotto ogni detto piano, e che con l’altra estremità sono collegati ad un’altra presa lineare fissa sul lato anteriore dello stesso piano e sulla quale sono montate le etichette elettroniche. I detti cavi elettrici flessibili vengono attualmente fissati alla parte inferiore di ogni piano od al fianco interno di una delle mensole di supporto dello stesso piano, con fascette, con cavallotti o con canalette adesive od agganciabili alla vicina mensola, che sono antiestetici, che presentano problemi di affidabilità e che non proteggono a sufficienza i cavi dall’interferenza coi prodotti esposti sui piani degli scaffali o con altri oggetti, in quanto i cavi stessi transitano sempre al di sotto dei rinforzi del piano di esposizione.

Tutte queste soluzioni rendono scomodo il montaggio e lo smontaggio del piano, in quanto le utenze elettriche sono normalmente fissate al piano, mentre i cavi sono vincolati alle mensole per cui, per spostare il piano occorre prima disconnettere i cavi dalla utenza e poi separare il piano stesso dalla mensola.

Il trovato intende risolvere il seguente problema tecnico: Dotare i piani rinforzati delle scaffalature metalliche, di mezzi semplici, di basso costo ed affidabili, per sostenere e preferibilmente anche per contenere ed occultare i detti cavi elettrici di collegamento della detta presa verticale alle dette prese orizzontali, affinché gli stessi cavi risultino in una posizione sollevata, sicura e protetta, di non interferenza con le merci inserite od estratte sui e dai piani di esposizione dello scaffale ed in condizioni tali da non limitare la mobilità degli stessi piani di esposizione, anche se provvisti sul lato anteriore di utenze collegate a detti cavi elettrici.

Il trovato intende questo problema tecnico con l’idea di soluzione di cui all’annessa rivendicazione 1) ed alle successive rivendicazioni dipendenti, che prevede di ricavare almeno in corrispondenza di almeno una delle estremità di almeno i rinforzi inferiori di ogni piano, delle piccole aperture inferiori e/o laterali, per consentire il passaggio dei detti cavi, essendo tali aperture ricavate di preferenza sul rinforzo al momento della sua fabbricazione con operazioni di tranciatura e piegatura di un foglio di lamiera.

Maggiori caratteristiche del trovato ed i vantaggi che ne derivano appariranno meglio evidenti dalla seguente descrizione di una forma preferita di realizzazione dello stesso, illustrata a puro titolo d’esempio, non limitativo, nelle figure delle tre tavole allegate di disegno, in cui:

− La fig. 1 illustra in prospettiva e trasversalmente la parte inferiore di un piano rinforzato con una prima soluzione per il passaggio ed il supporto dei cavi elettrici;

− Le figg. 2 e 3 illustrano dei dettagli di diverse forme esecutive della soluzione di figura 1 sezionata secondo la linea III-III;

− La fig. 2a illustra altri dettagli rilevati secondo la linea di sezione II-II di figura 2; − La fig. 4 illustra in prospettiva e trasversalmente la parte inferiore di un piano rinforzato con una seconda soluzione per il passaggio ed il supporto dei cavi elettrici;

− La fig. 5 illustra la soluzione di figura 4 sezionata trasversalmente secondo la linea V-V;

− La fig. 6 illustra altri dettagli della seconda soluzione rilevati secondo la sezione VI-VI di figura 5;

− La fig. 7 illustra la sezione trasversale di un piano rinforzato, coi dettagli per l’inserimento di una canaletta nelle aperture d’estremità dei rinforzi dello stesso piano dello scaffale;

− La fig. 8 illustra il lato in vista del piano rinforzato secondo la sezione di figura 7, con una possibile variante esecutiva.

Nella figura 1, con P1 à ̈ indicata la presa elettrica continua, a forma di rotaia, fissata su un fianco del montante M di una scaffalatura metallica che nell’esempio di cui trattasi porta affiancate su uno stesso montante M due mensoline A1, A2 per il supporto complanare di rispettivi piani B1, Bn per l’esposizione in vendita delle merci. Nella figura 1 i piani B1 e Bn sono ripresi dal basso per evidenziare che gli stessi sono usualmente rinforzati da travi inferiori T1, Tn parallele tra loro ed ai lati anteriore e posteriore dei medesimi piani, ricavate da fogli di lamiera con operazioni di tranciatura e piegatura e che usualmente hanno un profilo ad Omega rovesciata, con un tratto centrale avente ad esempio un profilo a trapezio isoscele, e che con le loro ali Ta sono fissate con punti di saldatura alla faccia inferiore del piano dello scaffale. Le estremità dei rinforzi T1, Tn, che possono essere in numero superiore a due e che sono tra loro opportunamente distanziati per assicurare al piano la necessaria portanza, sono poste a breve distanza o sostanzialmente toccano le mensoline A1, A2 di supporto dei piani. Nella stessa figura 1, con C sono indicate delle spine collegate ad una estremità di cavi elettrici D, le quali spine vengono innestate nella zona voluta della presa verticale P1 per far si che i cavi D passino al di sotto dei piani dello scaffale e che con la loro estremità distale possano essere collegati a delle prese o rotaie orizzontali P2 fissate sul lato anteriore dei piani B1 e Bn, per sostenere delle etichette elettroniche od altre utenze che dagli stessi cavi ricevono il necessario collegamento con unità remote di alimentazione e/o di controllo, a loro volta connesse ai circuiti elettrici della presa verticale P1.

Per sostenere in posizione corretta i detti cavi elettrici D, il trovato prevede di ricavare in corrispondenza o sulle estremità della parete inferiore dei detti rinforzi T1, Tn, delle coppie di feritoie 1 di dimensioni sufficienti per il passaggio degli stessi cavi D e delle eventuali spine C preassemblate alle estremità di tali cavi. Le feritoie 1 sono sufficientemente distanti dalle zone inferiori d’angolo dei rinforzi, per cui la loro presenza non modifica sostanzialmente le caratteristiche di resistenza alla flessione ed alla torsione che lo stesso rinforzo impartisce al piano dell’espositore. Vantaggiosamente, le feritoie 1 che possono essere previste su una sola delle estremità dei rinforzi o su entrambe le estremità degli stessi rinforzi T1, Tn e vengono ricavate a costo zero, al momento della fabbricazione dei rinforzi con le usuali operazioni di tranciatura e di piegatura di fogli di lamiera, con una semplice modifica ai trancianti per abilitarli alla formazione delle dette aperture 1. E’ evidente dalla figura 1 come con le feritoie 1 possano essere usate come passacavi e come i cavi elettrici D che transitano attraverso le stesse risultino posizionati nelle strette vicinanze della faccia inferiore dei piani espositori della scaffalatura e come con questo venga evitata la loro interferenza con le merci inserite ed estratte su e da tali piani. In conseguenza della realizzazione delle dette due feritoie 1 sull’estremità della parete di fondo dei rinforzi T1, Tn, tra tali feritoie si forma una linguetta 11 che nella ipotesi prima considerata può toccare la mensolina A1 di supporto del piano B1. La variante di cui alle figure 2 e 2a illustra che la detta linguetta 11, nella fase di realizzazione, può essere opportunamente accorciata, in modo che la sua estremità libera risulti arretrata e con una distanza E dalla mensolina A1, per formare un passaggio 101 che collega tra loro ogni coppia di feritoie 1. La detta distanza E viene scelta in modo da essere uguale, leggermente inferiore o leggermente superiore alla dimensione minima esterna Fm del cavo elettrico D che se di tipo ovale come dalla figura 2, presenta esternamente anche una dimensione massima FM. La presenza del detto passaggio 101 consente di inserire facilmente attraverso lo stesso il detto cavo D, per la dimensione minore Fm, e di portarlo in appoggio sulla linguetta 11 e dentro le feritoie 1. Per effetto dell’appoggio sulla linguetta 11 il cavo D tende poi a disporsi orizzontalmente con la maggior dimensione FM, come illustrato nella figura 2 con segno continuo, così da rimanere intrappolato nelle feritoie 1 ed in appoggio sulla linguetta 11. E’ evidente la grande semplificazione che deriva dalla soluzione delle figure 2, 2a, in quanto il cavo D può essere agganciato e sganciato alle o dalle linguette 11 delle feritoie 1 in qualsiasi momento, anche a piano montato, in modo facile e rapido, senza dover inserire longitudinalmente lo stesso cavo D a zig-zag attraverso le feritoie 1, con le ulteriori complicazioni che deriverebbero quando alle estremità dello stesso cavo fosse assemblata una spina C.

La variante di figura 3 differisce da quella delle figure 2 e 2a per il fatto che la linguetta 11, anziché essere accorciata come detto in precedenza per la formazione del passaggio 101, viene piegata verso l’alto con la propria estremità libera 111, per formare con questa un piccolo gancio che trattiene il cavo D sulla linguetta 11, qualunque sia la disposizione di taglio o di costa dello stesso cavo D.

In uno sviluppo della soluzione prima considerata, si à ̈ provato di testare la resistenza al carico nominale dei piani dello scaffale, applicando allo stesso dei rinforzi che fossero dotati di una sola feritoia 10 sulle estremità delle due pareti laterali contrapposte degli stessi rinforzi, come illustrato nella figura 4. Disponendo le feritoie 10 in una posizione sufficientemente distante dalle zone d’angolo piegate e quindi nervate che vedono le pareti laterali del rinforzo collegate alla parete inferiore ed alle ali di fissaggio, la portanza dei piani dello scaffale non viene sostanzialmente modificata.

Osservando la figura 4 e confrontandola con la figura 1, appare evidente come con la stessa soluzione di figura 4 i cavi elettrici D risultino in posizione ulteriormente più ravvicinata al piano B1 e lontani dalla faccia inferiore dei rinforzi T1, Tn e quindi in una posizione certamente più sicura di non interferenza con le merci esposte sui piani dello scaffale.

La variante di figura 4 consente poi di confinare i tratti di cavi D che intercorrono tra due rinforzi consecutivi di uno stesso piano, entro tratti di canaletta 2 con profilo ad U od a C, come dalla figura 6 e che, come illustrato nelle figure 4 e 5, possono essere inseriti e sostenuti per le estremità dalle feritoie contrapposte 10 degli stessi rinforzi T1, Tn. Le canalette 2 sono di preferenza realizzate in materia plastica, possono essere trasparenti od opache e possono avere anche caratteristiche di isolamento elettrico. Resta comunque inteso che altri adatti materiali possono essere impiegati per la formazione delle canalette 2 e di quelle 2’ più avanti dette.

La stessa variante di figura 4 ha infatti suggerito l’ipotesi illustrata nella figura 7 che mostra la possibile conformazione trasversale di un piano metallico B1, Bn di uno scaffale, dove con LA ed LP sono indicati rispettivamente il lato anteriore ed il lato posteriore dello stesso piano, entrambi usualmente profilati con parti piegate verso il basso e poi verso la parte interna ed inferiore del medesimo piano dello scaffale. La figura 7 insegna che predisponendo sul lato posteriore LP del piano una piccola asola o feritoia 3 allineata alle feritoie laterali 10 prima dette dei rinforzi T1, Tn, à ̈ possibile introdurre da tale apertura 3 una canaletta 2’ che attraversa tutte le feritoie d’estremità 10 dei rinforzi e che si estende circa su tutta l’estensione dei lati corti del piano, per sostenere i cavi elettrici C sostanzialmente per tutto il loro tratto di transito sotto al piano di esposizione dello scaffale, per meglio proteggerli e per occultarli, con vantaggi sia funzionali che estetici. Anche l’asola o feritoia 3 del piano può essere ricavata durante la fabbricazione dello stesso con la tranciatura e la piegatura di un foglio di lamiera.

Sul lato anteriore LA dei piani B1, Bn può essere ricavata una piccola apertura 4 come illustrato nelle figure 4 ed 8, sufficientemente allineata alle feritoie laterali 10 dei rinforzi T1, Tn del piano espositore B1, Bn ed avente una ampiezza minima, di limitato impatto estetico, tale da consentire il passaggio almeno del solo cavo D, privo della spina distale. Grazie alla presenza di detta apertura 4, il cavo D può giungere sul lato anteriore LA del piano espositore senza dover passare sotto tale lato e quindi senza alcuna possibilità di interferenza con le merci inserite ed estratte sul e dallo stesso piano espositore. Resta inteso che l’apertura 4 può essere prevista anche nei casi in cui non à ̈ presente l’apertura posteriore 3 e non à ̈ previsto l’uso delle canalette 2 o 2’.

Resta inteso che i rinforzi T1, Tn ed i piani B1, Bn possono avere un qualsiasi profilo anche diverso da quello illustrato, che le dette feritoie 1, 10 possono avere una qualsiasi forma voluta e più adatta per gli scopi di cui trattasi e che le stesse feritoie possono essere sostituite da asole, senza per questo uscire dall'ambito del trovato. Anche le canalette 2, 2’ possono avere una qualsiasi forma e/o composizione.

Resta pertanto inteso che al trovato possono essere apportate numerose varianti e modifiche costruttive, il tutto per alto senza abbandonare il principio informatore dell’invenzione come descritto, illustrato e come a seguito rivendicato.

Nelle rivendicazioni, i riferimenti riportati tra parentesi sono puramente indicativi e non limitativi dell’ambito di protezione delle stesse rivendicazioni.

Claims (10)

1. RIVENDICAZIONI 1. Piano rinforzato per scaffalature metalliche, particolarmente per le scaffalature i cui piani (B1, Bn) sono dotati in corrispondenza del lato rivolto verso il pubblico di etichette elettroniche, di barre di illuminazione e/o d’altre periferiche ed in cui gli stessi piani portano inferiormente dei rinforzi (T1, Tn) di lamiera, paralleli tra loro ed ai lati anteriore e posteriore (LA, LP) degli stessi piani, caratterizzato dal fatto che in corrispondenza o sulle estremità di tali rinforzi (T1, Tn) vengono ricavate delle piccole aperture (1, 10) utili per il passaggio ed il supporto di cavi elettrici (D) necessari per collegare dei mezzi (P1) posti in corrispondenza del fronte posteriore dei detti piani, con mezzi (P2) posti in corrispondenza del fronte anteriore degli stessi piani (B1, Bn) di supporto e di esposizione delle merci, essendo le dette aperture (1, 10) sufficientemente distanti dalle zone d’angolo piegate e nervate dei detti rinforzi (T1, Tn), per non sostanzialmente modificare le caratteristiche di resistenza alla flessione ed alla torsione dei medesimi rinforzi.
2. 2. Piano rinforzato secondo la rivendicazione 1, in cui le dette aperture sono costituite da almeno una coppia di asole o feritoie (1) previste in corrispondenza o su una od entrambe le estremità della parete inferiore dei detti rinforzi (T1, Tn), in modo che tra ogni coppia di dette asole o feritoie (1) risulti una linguetta (11) atta a sostenere il detto cavo (D) che entra ed esce attraverso le stesse asole o feritoie (1).
3. 3. Piano rinforzato secondo la rivendicazione 2, in cui la detta linguetta (11) presenta una lunghezza inferiore a quella della parete inferiore del rinforzo (T1, Tn) sul quale sono ricavate le dette asole o feritoie (1), in modo che l’estremità libera della stessa linguetta (11) risulti arretrata e con una sufficiente distanza (E) dalla mensolina (A1) di supporto del piano (B1, Bn), per formare un passaggio (101) che collega tra loro ogni coppia di detta asole o feritoie (1), essendo la detta distanza (E) di valore uguale, leggermente inferiore o leggermente superiore alla dimensione minima esterna (Fm) del cavo elettrico (D), affinché questo possa essere inserito attraverso tale passaggio (101) per impegnare le asole o feritoie attigue (1) e per essere sostenuto dalla loro linguetta intermedia (11).
4. 4. Piano rinforzato secondo la rivendicazione 2, in cui la detta linguetta (11) viene piegata tutta od in parte verso l’alto, in modo che la sua estremità libera (111) risulti con una sufficiente distanza (E) dalla mensolina (A1) di supporto del piano (B1, Bn), per formare un passaggio (101) che collega tra loro ogni coppia di dette asole o feritoie (1), essendo detta distanza (E) uguale, leggermente inferiore o leggermente superiore alla dimensione minima esterna (Fm) del cavo elettrico (D) affinché questo possa essere inserito attraverso detto passaggio (101) per impegnare le asole o feritoie attigue (1) e per essere sostenuto dalla loro linguetta intermedia (1) che con la propria estremità piegata (111) impedisce lo sfilamento accidentale dello stesso cavo elettrico (D).
5. 5. Piano rinforzato secondo la rivendicazione 1, in cui le dette aperture sono costituite da asole o feritoie (10) previste in corrispondenza o su una od entrambe le estremità delle pareti laterali dei detti rinforzi (T1, Tn) e sono tra loro allineate.
6. 6. Piano rinforzato secondo la rivendicazione 1, in cui le dette aperture (1, 10) hanno dimensioni tali da consentire il passaggio dei cavi elettrici (D) e di eventuali spine di collegamento (C) preassemblate alle estremità degli stessi cavi elettrici (D).
7. 7. Piano secondo la rivendicazione 5, in cui nelle dette feritoie od asole laterali (10) possono essere inserite e fissate a frizione le estremità di spezzoni di canalette (2) per la protezione e l’occultamento dei tratti esterni dei cavi elettrici (D) che le attraversano, essendo tali canalette profilate ad U od a C.
8. 8. Piano secondo la rivendicazione 5, in cui sul lato posteriore (LP) dello stesso piano (B1, Bn), preferibilmente nella stessa fase di costruzione di tale piano, viene ricavata un’asola o feritoia (3) allineata alle dette asole o feritoie laterali (10) dei rinforzi (T1, Tn) ed utile per poter inserire attraverso le stesse asole o feritoie laterali (10) una canaletta (2’) che si estende sostanzialmente per tutta l’estensione del lato minore dei piani (B1, Bn) e che à ̈ destinata a contenere sostanzialmente tutto il tratto del o dei cavi elettrici (D) che passa sotto ad ogni piano espositore (B1, Bn).
9. 9. Piano rinforzato secondo la rivendicazione 1, comprendente sul fronte in vista del lato anteriore (LA) del piano espositore, sull’estremità di tale lato che à ̈ in corrispondenza delle piccole aperture inferiori (1, 10) di passaggio e di supporto del o dei cavi elettrici (D), di una piccola apertura (4) utile almeno per il passaggio del o degli stessi cavi elettrici (D).
10. 10. Procedimento per la produzione di piani rinforzati per scaffalature metalliche, come da una o più delle rivendicazioni precedenti, particolarmente per le scaffalature i cui piani (B1, Bn) sono dotati sul lato rivolto verso il pubblico, di etichette elettroniche, di barre di illuminazione e/o d’altre periferiche e sono inferiormente attraversati da cavi elettrici (D) di alimentazione e/o controllo delle stesse periferiche e che provengono dal fronte posteriore dello scaffale, caratterizzato dal fatto che nella fase di produzione dei detti piani e/o dei relativi rinforzi (T1, Tn) da fissare inferiormente agli stessi piani, durante le usuali operazioni di tranciatura e piegatura con le quali si ricavano gli stessi piani e/od i rinforzi da fogli di lamiera, vengono ricavate in corrispondenza o sulle estremità dei medesimi rinforzi ed eventualmente anche del lato posteriore (LP) e/o del lato anteriore (LA) dei piani, delle aperture (1, 10, 3, 4) utili per il passaggio ed il supporto dei detti cavi elettrici (D) e di eventuali canalette portacavi (2, 2’).