ITBO20120270A1 - Veicolo stradale con un dispositivo operatore alloggiato dentro ad un brancardo del telaio - Google Patents

Veicolo stradale con un dispositivo operatore alloggiato dentro ad un brancardo del telaio Download PDF

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ITBO20120270A1
ITBO20120270A1 IT000270A ITBO20120270A ITBO20120270A1 IT BO20120270 A1 ITBO20120270 A1 IT BO20120270A1 IT 000270 A IT000270 A IT 000270A IT BO20120270 A ITBO20120270 A IT BO20120270A IT BO20120270 A1 ITBO20120270 A1 IT BO20120270A1
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IT
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sill
road vehicle
oil
frame
water
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IT000270A
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Fabrizio Favaretto
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Ferrari Spa
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    • FMECHANICAL ENGINEERING; LIGHTING; HEATING; WEAPONS; BLASTING
    • F01MACHINES OR ENGINES IN GENERAL; ENGINE PLANTS IN GENERAL; STEAM ENGINES
    • F01MLUBRICATING OF MACHINES OR ENGINES IN GENERAL; LUBRICATING INTERNAL COMBUSTION ENGINES; CRANKCASE VENTILATING
    • F01M5/00Heating, cooling, or controlling temperature of lubricant; Lubrication means facilitating engine starting
    • F01M5/002Cooling
    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B62LAND VEHICLES FOR TRAVELLING OTHERWISE THAN ON RAILS
    • B62DMOTOR VEHICLES; TRAILERS
    • B62D25/00Superstructure or monocoque structure sub-units; Parts or details thereof not otherwise provided for
    • B62D25/02Side panels
    • B62D25/025Side sills thereof
    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B62LAND VEHICLES FOR TRAVELLING OTHERWISE THAN ON RAILS
    • B62DMOTOR VEHICLES; TRAILERS
    • B62D25/00Superstructure or monocoque structure sub-units; Parts or details thereof not otherwise provided for
    • B62D25/20Floors or bottom sub-units
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Description

D E S C R I Z I O N E
“VEICOLO STRADALE CON UN DISPOSITIVO OPERATORE ALLOGGIATO DENTRO AD UN BRANCARDO DEL TELAIOâ€
SETTORE DELLA TECNICA
La presente invenzione à ̈ relativa ad un veicolo stradale.
La presente invenzione trova vantaggiosa applicazione in veicolo stradale ibrido (cioà ̈ con propulsione ibrida termica ed elettrica) cui la trattazione che segue farà esplicito riferimento senza per questo perdere di generalità.
ARTE ANTERIORE
Rispetto ad un veicolo stradale convenzionale, un veicolo stradale ibrido comprende in aggiunta almeno una macchina elettrica che à ̈ collegabile meccanicamente alle ruote motrici, un convertitore elettronico di potenza che pilota la macchina elettrica, un sistema di accumulo di energia elettrica elettricamente collegato al convertitore elettronico di potenza, ed un sistema di raffreddamento della macchina elettrica e/o del convertitore elettronico di potenza. Il piazzamento di tutti questi elementi aggiuntivi all’interno del veicolo stradale può risultare molto complesso particolarmente nel caso di un veicolo stradale sportivo ad alte prestazioni che presenta degli spazi interni molto ridotti. Di conseguenza, spesso si à ̈ costretti a disporre dei dispositivi operatori del veicolo stradale ibrido in posizioni non ottimali.
DESCRIZIONE DELLA INVENZIONE
Scopo della presente invenzione à ̈ di fornire un veicolo stradale che sia esente dagli inconvenienti sopra descritti e, nello stesso tempo, sia di facile ed economica realizzazione.
Secondo la presente invenzione viene fornito un veicolo stradale, secondo quanto rivendicato dalle rivendicazioni allegate.
BREVE DESCRIZIONE DEI DISEGNI
La presente invenzione verrà ora descritta con riferimento ai disegni annessi, che ne illustrano alcuni esempi di attuazione non limitativi, in cui:
• la figura 1 à ̈ una vista schematica ed in pianta di un veicolo stradale con propulsione ibrida realizzato in accordo con la presente invenzione;
• la figura 2 à ̈ una vista schematica ed in pianta di un telaio del veicolo stradale della figura 1;
• la figura 3 à ̈ una vista schematica, in sezione orizzontale e con l’asportazione di parti per chiarezza di parte di un brancardo del telaio della figura 2;
• la figura 4 à ̈ una vista schematica, in sezione longitudinale e con l’asportazione di parti per chiarezza di parte del brancardo della figura 4;
• la figura 5 à ̈ una vista schematica, in sezione trasversale e con l’asportazione di parti per chiarezza del brancardo della figura 4; e
• la figura 6 à ̈ una vista schematica ed in pianta del telaio del veicolo stradale della figura 1 secondo una alternativa forma di attuazione.
FORME DI ATTUAZIONE PREFERITE DELL’INVENZIONE
Nella figura 1, con il numero 1 Ã ̈ indicato nel suo complesso un veicolo stradale con propulsione ibrida provvisto di due ruote 2 anteriori e di due ruote 3 posteriori motrici, che ricevono la coppia motrice da un sistema 4 di motopropulsione ibrido.
Il sistema 4 di motopropulsione ibrido comprende un motore 5 termico a combustione interna, il quale à ̈ disposto in posizione anteriore ed à ̈ provvisto di un albero 6 motore, una trasmissione 7 automatica, la quale trasmette la coppia motrice generata dal motore 5 a combustione interna alle ruote 3 posteriori motrici, ed una macchina 8 elettrica che à ̈ meccanicamente collegata alla trasmissione 7 ed à ̈ reversibile (cioà ̈ può funzionare sia come motore elettrico assorbendo energia elettrica e generando un coppia meccanica motrice, sia come generatore elettrico assorbendo energia meccanica e generando energia elettrica).
La trasmissione 7 comprende un albero 9 di trasmissione che à ̈ da un lato à ̈ angolarmente solidale all’albero 6 motore e dall’altro lato à ̈ meccanicamente collegato ad un cambio 10 a doppia frizione, il quale à ̈ disposto in posizione posteriore e trasmette il moto alle ruote 3 posteriori motrici mediante due semiassi 11 che ricevono il moto da un differenziale 12. La macchina 8 elettrica à ̈ meccanicamente collegata al cambio 10 ed in particolare à ̈ angolarmente solidale ad un albero primario del cambio 10; sulle modalità di collegamento della macchina 8 elettrica al cambio 10 a doppia frizione si rimanda, ad esempio, a quanto descritto nella domanda di brevetto EP2325034A1. La macchina 8 elettrica à ̈ pilotata da un convertitore 13 elettronico di potenza bidirezionale che à ̈ collegato ad un sistema 14 di accumulo di energia elettrica.
Il cambio 10 a doppia frizione à ̈ provvisto di un circuito di lubrificazione e raffreddamento ad olio che realizza una circolazione continua di olio all’interno del cambio 10 a doppia frizione sia per lubrificare i cuscinetti, gli ingranaggi e le frizioni, sia per asportare il calore in eccesso. Il circuito di lubrificazione e raffreddamento ad olio del cambio 10 a doppia frizione comprende uno scambiatore 15 di calore acqua-olio, in cui l’olio del cambio 10 a doppia frizione si raffredda cedendo parte del proprio calore ad un fluido di raffreddamento (tipicamente composto da una miscela di acqua demineralizzata e di un additivo anticongelante).
Analogamente, anche la macchina 8 elettrica à ̈ provvista di un circuito di lubrificazione e raffreddamento ad olio che realizza una circolazione continua di olio all’interno della macchina 8 elettrica sia per lubrificare gli ingranaggi ed i cuscinetti, sia per asportare il calore in eccesso. Il circuito di lubrificazione e raffreddamento ad olio della macchina 8 elettrica comprende uno scambiatore 16 di calore acqua-olio, in cui l’olio della macchina 8 elettrica si raffredda cedendo parte del proprio calore ad un fluido di raffreddamento (tipicamente composto da una miscela di acqua demineralizzata e di un additivo anticongelante).
Preferibilmente, lo scambiatore 15 di calore acquaolio del cambio 10 a doppia frizione e lo scambiatore 16 di calore acqua-olio della macchina 8 elettrica sono disposti uno vicino all’altro ed utilizzano lo stesso fluido di raffreddamento; dal punto di vista idraulico (cioà ̈ dal punto di vista del fluido di raffreddamento) i due scambiatori 15 e 16 di calore acqua-olio possono essere indifferentemente collegati tra loro in parallelo oppure in serie.
Il veicolo 1 stradale comprende un circuito di raffreddamento, il quale fa circolare (tipicamente mediante almeno una pompa di circolazione) il fluido di raffreddamento attraverso i due scambiatori 15 e 16 di calore acqua-olio in cui il fluido di raffreddamento si riscalda assorbendo parte del calore dell’olio ed attraverso una radiatore 17 (cioà ̈ uno scambiatore di calore acqua-aria) in cui il fluido di raffreddamento si raffredda cedendo parte del proprio calore all’ambiente esterno. Tipicamente, il radiatore 17 à ̈ disposto in posizione anteriore in modo da venire investito direttamente dall’aria durante l’avanzamento del veicolo 1 stradale.
Secondo quanto illustrato nella figura 2, il veicolo 1 stradale à ̈ provvisto di un telaio 18 comprendente una serie di parti (tipicamente metalliche) che sono tra loro collegate mediante saldature e/o viti. In particolare, il telaio 18 comprende due brancardi 19a e 19b che sono orientanti longitudinalmente e sono disposti lateralmente ai lati opposti del telaio 18 (cioà ̈ un brancardo 19b à ̈ disposto alla destra del telaio 18 mentre l’altro brancardo 19a à ̈ disposto alla sinistra del telaio 18) tra l’assale anteriore e l’assale posteriore; in altre parole, ciascun brancardo 19a o 19b costituisce la parte inferiore del sottoporta e si estende dalla fine dell'arco passaruota anteriore fino all'inizio dell'arco passaruota posteriore. Ciascun brancardo 19a o 19b presenta una forma tubolare internamente cava (vuota) in modo tale che all’interno di ciascun brancardo 19a o 19b sia definita una sede 20a o 20b.
Secondo quanto illustrato nelle figure 2, 3 e 4, i due scambiatori 15 e 16 di calore acqua-olio (che costituiscono due dispositivi operatori del veicolo 1 stradale) sono disposti all’interno del brancardo 19a nella corrispondente sede 20a; in altre parole, i due scambiatori 15 e 16 di calore acqua-olio sono disposti in fila (cioà ̈ uno di seguito all’altro) nel volume interno del brancardo 19a.
Secondo quanto illustrato nella figura 5, il brancardo 19a à ̈ costituito di una parte 21 superiore che à ̈ conformata ad “U†rovesciata ed à ̈ meccanicamente collegata alle altre parti del telaio 18, ed una parte 22 inferiore che à ̈ piatta, à ̈ disposta orizzontalmente, à ̈ meccanicamente collegata alla parte 21 superiore in modo separabile e supporta i due scambiatori 15 e 16 di calore acqua-olio (cioà ̈ i due scambiatori 15 e 16 di calore acqua-olio sono meccanicamente supportati solo dalla parte 22 inferiore del brancardo 19a e non hanno alcun punto di contatto/collegamento con la parte 21 superiore del brancardo 19a). E’ importante sottolineare che solo la parte 21 superiore del brancardo 19a à ̈ meccanicamente collegata alle altre parti del telaio 18, mentre la parte 22 inferiore del brancardo 19a à ̈ meccanicamente completamente indipendente (slegata) dalle altre parti del telaio 18 e quindi può venire disaccoppiata e quindi smontata anche nel veicolo 1 stradale finito.
Secondo una preferita forma di attuazione, nel brancardo 19a la parte 22 inferiore à ̈ avvitata alla parte 21 superiore mediante una pluralità di viti 23 infilate dal basso (cioà ̈ con la testa rivolta verso il basso in modo da essere accessibili dal fondo del veicolo 1 stradale).
La parte 21 superiore del brancardo 19a à ̈ conformata ad “U†rovesciata e presenta una parete 24 superiore sostanzialmente orizzontale e due pareti 25 laterali verticali disposte da lati opposti della parete 24 superiore. Ciascuna parete 25 laterale della parte 21 superiore del brancardo 19a termina con una flangia 26 orizzontale che à ̈ disposta perpendicolarmente alla parete 25 laterale, à ̈ appoggiata alla parte 22 inferiore del brancardo 19a, ed à ̈ attraversata dalle viti 23. Le due flange 26 possono essere indifferentemente rivolte verso l’interno o verso l’esterno del brancardo 19a; nella forma di attuazione illustrata nella figura 5, la flangia 26 destra à ̈ rivolta verso l’interno del brancardo 19a, mentre la flangia 26 sinistra à ̈ rivolta verso l’esterno del brancardo 19a.
Secondo quanto illustrato nella figura 3, la parete 25 laterale interna della parte 21 superiore del brancardo 19a (cioà ̈ la parete 25 laterale rivolta verso l’interno del veicolo 1 stradale) presenta due fori 27 passanti (uno solo dei quali à ̈ schematicamente illustrato nella figura 3); ciascun foro 27 passante à ̈ sagomato ad “U†rovesciata, presenta una bocca inferiore che viene chiusa dalla parte 22 inferiore del brancardo 19a, ed à ̈ attraversato da almeno un elemento 28 di collegamento degli scambiatori 15 e 16 di calore acqua-olio alloggiati dentro al brancardo 19a (cioà ̈ dei dispositivi operatori alloggiati dentro al brancardo 19a). Il foro 27 passante anteriore (non illustrato nella figura 3) à ̈ attraversato da due tubi che collegano gli scambiatori 15 e 16 di calore acqua-olio con il radiatore 17 e costituiscono la mandata ed il ritorno del fluido di raffreddamento verso il radiatore 17 stesso; in altre parole, l’elemento 28 di collegamento disposto attraverso il foro 27 passante anteriore à ̈ costituito da due tubi del fluido di raffreddamento. Il foro 27 passante posteriore (illustrato nella figura 3) à ̈ attraversato da quattro tubi (riuniti tra loro a due a due in due corrispondenti guaine di avvolgimento); due tubi (rispettivamente mandata e ritorno) collegano lo scambiatore 15 di calore acqua-olio con il cambio 10 a doppia frizione mentre gli altri due tubi (rispettivamente mandata e ritorno) collegano lo scambiatore 16 di calore acqua-olio con la macchina 8 elettrica; in altre parole, l’elemento 28 di collegamento disposto attraverso il foro 27 passante posteriore à ̈ costituito da quattro tubi dell’olio.
E’ importante osservare che in corrispondenza di ciascun foro 27 passante la relativa flangia 26 à ̈ interrotta per permettere di infilare/sfilare verticalmente gli elementi 28 di collegamento assieme alla parte 22 inferiore del brancardo 19a che porta gli scambiatori 15 e 16 di calore acqua-olio.
Secondo quanto illustrato nelle figure 3 e 4, dentro al brancardo 19a sono disposti anche dei tubi di collegamento del fluido di raffreddamento che collegano idraulicamente tra loro i due scambiatori 15 e 16 di calore acqua-olio in serie oppure in parallelo. In altre parole, i due scambiatori 15 e 16 di calore acqua-olio possono essere collegati idraulicamente in serie e quindi uno stesso fluido di raffreddamento attraversa prima uno scambiatore 15 o 16 di calore acqua-olio e dopo l’altro scambiatore 16 o 15 di calore acqua-olio; in alternativa, i due scambiatori 15 e 16 di calore acqua-olio possono essere collegati idraulicamente in parallelo e quindi il fluido di raffreddamento si divide in due flussi, ciascuno dei quali attraversa un unico uno scambiatore 15 o 16 di calore acqua-olio.
Dal punto di vista strutturale, la parte 22 inferiore del brancardo 19a à ̈ la zona più sollecitata meccanicamente del brancardo 19a (ovvero gli sforzi meccanici a cui à ̈ sottoposto il brancardo 19a si concentrano nella parte 22 inferiore); di conseguenza, à ̈ possibile realizzare la parte 22 inferiore del brancardo 19a in un materiale diverso e più resistente (ovvero avente un miglior rapporto resistenza/peso) rispetto al materiale che costituisce la parte 21 superiore del brancardo 19a (tra le altre cose, la parte 22 inferiore del brancardo 19a à ̈ completamente piatta e quindi presenta una forma molto semplice che si presta a venire realizzata con facilità anche in materiali “non convenzionali†). Ad esempio, la parte 22 inferiore del brancardo 19a potrebbe venire realizzata in materiale composito (tipicamente fibra di carbonio o similari), mentre la parte 21 superiore del brancardo 19a potrebbe venire realizzata in alluminio estruso.
Nella forma di attuazione illustrata nella figura 2, i due brancardi 19a e 19b possono essere tra loro identici (cioà ̈ essere entrambi costituiti da una parte 21 superiore avvitata ad una parte 22 inferiore) per simmetria (cioà ̈ per avere il telaio 18 perfettamente simmetrico longitudinalmente) e standardizzazione anche se il brancardo 19b non viene utilizzato per alloggiare dispositivi operatori del veicolo 1 stradale. In alternativa, i due brancardi 19a potrebbero essere tra loro differenziati, cioà ̈ solo il brancardo 19a à ̈ costituito da una parte 21 superiore avvitata ad una parte 22 inferiore per permettere l’inserimento al proprio interno di dispositivi operatori del veicolo 1 stradale, mentre il brancardo 19b à ̈ costituito da un unico estruso tubolare privo di parti avvitate (e quindi smontabili).
Secondo la forma di attuazione illustrata nella figura 6, il sistema 14 di accumulo comprende quattro pacchi 29 e 30 di batterie, le quali sono collegate tra loro in parallelo e serie e comprendono rispettive celle elettrochimiche che sono atte a convertire l'energia chimica accumulata in energia elettrica e viceversa. I due pacchi 29 di batterie presentano una forma appiattita (o “a sogliola†), ovvero presentano orizzontalmente una estensione elevata combinata con uno spessore modesto; ciascun pacco 29 di batterie à ̈ disposto in un corrispondente alloggiamento che à ̈ ricavato tra gli elementi del telaio 18 ed à ̈ inferiormente delimitato da un pianale che à ̈ solidale al telaio 18 e costituisce una parete di fondo dell’abitacolo (in altre parole, ciascun pacco 29 di batterie à ̈ direttamente appoggiato sul pianale). I due pacchi 30 di batterie presentano una forma “a sigaro†, ovvero presentano una sezione trasversale tendente alla forma quadrata combinata con una lunghezza longitudinale sensibilmente più grande della sezione trasversale; ciascun pacco 30 di batterie (che costituisce un dispositivo operatore del veicolo 1 stradale) à ̈ disposto all’interno di un brancardo 19a o 19b nella corrispondente sede 20a o 20b.
Nella forma di attuazione illustrata nella figura 6, all’interno dei brancardi 19a e 19b sono disposti solo i pacchi 30 di batterie del sistema 14 di accumulo (ovvero i due scambiatori 15 e 16 di calore acqua-olio sono disposti all’esterno dei brancardi 19a e 19b). In una diversa forma di attuazione non illustrata, all’interno del brancardo 19a sono disposti sia gli scambiatori 15 e 16 di calore acquaolio, sia un pacco 30 di batterie (ovviamente di dimensione ridotta rispetto al pacco 30 di batterie che à ̈ disposto all’interno del brancardo 19b). In una ulteriore forma di attuazione non illustrata, all’interno del brancardo 19a sono disposti solo gli scambiatori 15 e 16 di calore acquaolio, ed il sistema 14 di accumulo comprende un unico pacco 30 di batterie che à ̈ disposto all’interno del brancardo 19b.
Ovviamente, nella forma di attuazione illustrata nella figura 6 i due brancardi 19a e 19b sono tra loro identici (cioà ̈ sono entrambi costituiti da una parte 21 superiore avvitata ad una parte 22 inferiore) in quanto vengono utilizzati entrambi per alloggiare dispositivi operatori del veicolo 1 stradale. Inoltre, nella forma di attuazione illustrata nella figura 6 gli elementi 28 di collegamento sono costituiti da cavi elettrici (che passano attraverso corrispondenti fori 27 passanti).
Il veicolo 1 stradale sopra descritto presenta numerosi vantaggi.
In primo luogo, il veicolo 1 stradale sopra descritto permette di sfruttare in modo ottimale uno spazio normalmente inutilizzato costituito dal volume interno dei due brancardi 19a e 19b; infatti, nel veicolo 1 stradale sopra descritto il volume interno dei due brancardi 19a e 19b viene utilizzato per alloggiare gli scambiatori 15 e 16 di calore acqua-olio e/o i pacchi 30 di batterie del sistema 14 di accumulo. A tale proposito, à ̈ importante osservare che questi dispositivi operatori (cioà ̈ gli scambiatori 15 e 16 di calore acqua-olio ed i pacchi 30 di batterie) presentano sia dimensioni ideali (cioà ̈ compatibili) con il volume interno dei due brancardi 19a e 19b e, nello stesso tempo, richiedono collegamenti idraulici o elettrici (gli elementi 28 di collegamento) di piccola sezione e di forma estremamente flessibile che possono venire fatti passare senza difficoltà attraverso le pareti 25 laterali interne dei brancardi 19a e 19b (ovviamente attraverso i corrispondenti fori 27 passanti delle pareti 25 laterali interne).
Inoltre, nel veicolo 1 stradale sopra descritto i brancardi 19a e 19b possono presentare una sezione trasversale maggiorata (ovvero più grande dello standard) per aumentare il volume interno dei brancardi 19a e 19b, ovvero per aumentare la capienza delle sedi 20a e 20b. La maggiorazione della sezione trasversale dei brancardi 19a e 19b à ̈ comunque vantaggiosa, in quanto permette di diminuire lo spessore del materiale che costituisce i brancardi 19a e 19b favorendo l’utilizzo di un materiale più leggero dell’acciaio (come l’alluminio o i materiali compositi). In altre parole, nella progettazione del telaio 18 in materiali più leggeri dell’acciaio spesso il progettista deve fare dei brancardi 19a e 19b di sezione trasversale più piccola dell’ottimale dal punto di vista strutturale per limitare l’ingombro complessivo dei brancardi 19a e 19b; invece, nella presente invenzione la presenza di brancardi 19a e 19b “voluminosi†non à ̈ un problema, in quanto il volume interno dei brancardi 19a e 19b non à ̈ perso, ma viene comunque utilizzato per alloggiare dei dispositivi operatori.
Nel veicolo 1 stradale sopra descritto à ̈ comunque garantita la piena accessibilità ai dispositivi operatori disposti all’interno dei brancardi 19a e 19b, in quanto una volta sollevato il veicolo 1 stradale à ̈ sufficiente togliere le viti 23 di un brancardo 19a o 19b per sfilare dal basso la parte 22 inferiore del brancardo 19a o 19b sulla quale sono appoggiati i corrispondenti dispositivi operatori. E’ comunque opportuno osservare che i dispositivi operatori che vengono alloggiati dentro ai brancardi 19a e 19b (cioà ̈ gli scambiatori 15 e 16 di calore acqua-olio ed i pacchi 30 di batterie) non richiedono normalmente alcun tipo di manutenzione o verifica periodica e quindi non richiedono di venire disposti in una posizione facilmente (rapidamente) accessibile.
I brancardi 19a e 19b rappresentano una collocazione ideale per dispostivi operatori del veicolo 1 stradale anche di massa rilevante (come possono essere i pacchi 30 di batterie del sistema 14 di accumulo), in quanto sono ad una altezza minima da terra (rappresentano, in effetti, il punto più basso del veicolo 1 stradale) e quindi le masse disposte dentro ai brancardi 19a e 19b contribuiscono ad abbassare il baricentro del veicolo 1 stradale. Inoltre, i brancardi 19a e 19b sono disposti in posizione centrale e quindi le masse disposte dentro ai brancardi 19a e 19b contribuiscono a “centrare†il baricentro del veicolo 1 stradale. Infine, i brancardi 19a e 19b, facendo parte della cellula di sopravvivenza dell’abitacolo, sono nella zona più protetta (ovvero meno soggetta a deformazioni) in caso di urto frontale.
Infine, il veicolo 1 stradale sopra descritto à ̈ di economica e rapida realizzazione, in quanto le due parti 21 e 22 dei brancardi 19a e 19b presentano una sezione trasversale semplice e costante che si presta a venire realizzata anche per estrusione. Inoltre, i dispositivi operatori che vengono alloggiati dentro ai brancardi 19a e 19b (cioà ̈ gli scambiatori 15 e 16 di calore acqua-olio ed i pacchi 30 di batterie) possono venire pre-assemblati fuori linea sulla parte 22 inferiore del brancardo 19a o 19b e quindi inseriti dal basso assieme alla parte 22 inferiore solo alla fine del montaggio del veicolo 1 stradale.

Claims (15)

  1. R I V E N D I C A Z I O N I 1) Veicolo (1) stradale comprendente: una pluralità di dispositivi operatori; ed un telaio (18) comprendente due brancardi (19a, 19b) che sono orientanti longitudinalmente, sono disposti lateralmente su lati opposti del telaio (18), e presentano una forma tubolare internamente cava in modo tale che all’interno di ciascun brancardo (19a, 19b) sia definita una sede (20a, 20b); il veicolo (1) stradale à ̈ caratterizzato dal fatto che almeno un dispositivo operatore à ̈ disposto all’interno di almeno un primo brancardo (19a) nella corrispondente sede (20a).
  2. 2) Veicolo (1) stradale secondo la rivendicazione 1, in cui il primo brancardo (19a) à ̈ costituito di una parte (21) superiore che à ̈ conformata ad “U†rovesciata ed à ̈ meccanicamente collegata alle altre parti del telaio (18), ed una parte (22) inferiore che à ̈ piatta, à ̈ disposta orizzontalmente, à ̈ meccanicamente collegata alla parte (21) superiore in modo separabile e supporta il dispositivo operatore.
  3. 3) Veicolo (1) stradale secondo la rivendicazione 2, in cui la parte (21) superiore del primo brancardo (19a) Ã ̈ meccanicamente collegata alle altre parti del telaio (18), mentre la parte (22) inferiore del primo brancardo (19a) Ã ̈ meccanicamente completamente indipendente dalle altre parti del telaio (18).
  4. 4) Veicolo (1) stradale secondo la rivendicazione 2 o 3, in cui la parte (22) inferiore del primo brancardo (19a) Ã ̈ costituita da un materiale diverso rispetto al materiale che costituisce la parte (21) superiore del primo brancardo (19a).
  5. 5) Veicolo (1) stradale secondo la rivendicazione 2, 3 o 4, in cui il dispositivo operatore à ̈ meccanicamente supportato solo dalla parte (22) inferiore del primo brancardo (19a) e non ha alcun punto di contatto/collegamento con la parte (21) superiore del primo brancardo (19a).
  6. 6) Veicolo (1) stradale secondo una delle rivendicazioni da 2 a 5, in cui nel primo brancardo (19a) la parte (22) inferiore à ̈ avvitata alla parte (21) superiore mediante una pluralità di viti (23).
  7. 7) Veicolo (1) stradale secondo la rivendicazione 6, in cui: la parte (21) superiore del primo brancardo (19a) à ̈ conformata ad “U†rovesciata e presenta una parete (24) superiore e due pareti (25) laterali verticali disposte da lati opposti della parete (24) superiore; e ciascuna parete (25) laterale della parte (21) superiore del primo brancardo (19a) termina con una flangia (26) orizzontale che à ̈ disposta perpendicolarmente alla parete (25) laterale, à ̈ appoggiata alla parte (22) inferiore del primo brancardo (19a), ed à ̈ attraversata dalle viti (23).
  8. 8) Veicolo (1) stradale secondo una delle rivendicazioni da 2 a 7, in cui una parete (25) laterale interna della parte (21) superiore del primo brancardo (19a) presenta almeno un foro (27) passante che à ̈ sagomato ad “U†rovesciata, presenta una bocca inferiore che viene chiusa dalla parte (22) inferiore del primo brancardo (19a), ed à ̈ attraversato da un elemento (28) di collegamento del dispositivo operatore alloggiato dentro al primo brancardo (19a).
  9. 9) Veicolo (1) stradale secondo una delle rivendicazioni da 1 a 8, in cui il dispositivo operatore à ̈ uno scambiatore (15, 16) di calore acqua-olio, in cui dell’olio si raffredda cedendo parte del proprio calore ad un fluido di raffreddamento.
  10. 10) Veicolo (1) stradale secondo la rivendicazione 9 e comprendente un circuito di raffreddamento, il quale fa circolare il fluido di raffreddamento attraverso lo scambiatore (15, 16) di calore acqua-olio in cui il fluido di raffreddamento si riscalda assorbendo parte del calore dell’olio ed attraverso una radiatore (17) in cui il fluido di raffreddamento si raffredda cedendo parte del proprio calore all’ambiente esterno.
  11. 11) Veicolo (1) stradale secondo la rivendicazione 9 o 10 e comprendente: un motore (5) termico a combustione interna; almeno due ruote (3) motrici che ricevono la coppia motrice dal motore (5) termico a combustione interna; ed un cambio (10) che à ̈ interposto tra il motore (5) termico a combustione interna e le ruote (3) motrici ed utilizza l’olio che viene raffreddato nello scambiatore (15, 16) di calore acqua-olio.
  12. 12) Veicolo (1) stradale secondo la rivendicazione 9 o 10 e comprendente una macchina (8) elettrica che utilizza l’olio che viene raffreddato nello scambiatore (15, 16) di calore acqua-olio.
  13. 13) Veicolo (1) stradale secondo una delle rivendicazioni da 9 a 12, in cui all’interno del primo brancardo (19a) sono alloggiati due scambiatori (15, 16) di calore acqua-olio che sono tra loro fisicamente separati ed utilizzano lo stesso fluido di raffreddamento.
  14. 14) Veicolo (1) stradale secondo una delle rivendicazioni da 1 a 8, in cui il dispositivo operatore à ̈ costituito da un pacco (30) di batterie di un sistema (14) di accumulo di energia elettrica.
  15. 15) Veicolo (1) stradale secondo la rivendicazione 14, in cui ciascun brancardo (19a, 19b) alloggia un corrispondente pacco (30) di batterie del sistema (14) di accumulo di energia elettrica.
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