ITBO20120087A1 - Metodo per la rifilatura di articoli costituiti da un accoppiato - Google Patents

Description

METODO PER LA RIFILATURA DI ARTICOLI COSTITUITI DA UN ACCOPPIATO

DESCRIZIONE DELL’INVENZIONE

La presente invenzione concerne un metodo per la rifilatura di articoli per l’abbigliamento, ad esempio calzature, pelletteria, borse ecc.

In particolare tali articoli sono costituiti da un accoppiato, più precisamente un componente sottile esterno pregiato (ad esempio pelle) e da uno o più componenti sottili interni (ad esempio fodere, strati di irrigidimento destinati a dare una prefissata forma all’articolo ecc.): tali componenti sono resi solidali tra loro mediante tecniche note all’esperto del settore a definire il citato accoppiato.

Un sistema noto per ottenere tali articoli à ̈ schematicamente illustrato nelle figg.1-5A.

Con riferimento alla fig.1, con 1 Ã ̈ stata indicata una pelle.

Da tale pelle vengono ottenute le cosiddette bozze 2 le cui sagome hanno un profilo 2A tale da contenere il profilo dei corrispondenti articoli 7.

Le bozze 2 vengono applicate su un secondo componente 3 (ad esempio fodera, elemento di irrigidimento ecc.): vedasi fig. 2; mediante tecniche note componente 3 e bozze vengono resi solidali tra loro.

Nell’esempio illustrato à ̈ stato considerato solamente un secondo componente; come noto possono essere previsti anche due o più componenti, resi solidali tra loro, a formare un accoppiato che comprende le bozze 2.

Il complesso 10 costituito dal componente 3-bozze 2 viene posto su un tavolo di lavoro T al disopra del quale opera una pressa 4 che porta una fustella 5 (fig.3).

 

La fustella si sviluppa a definire il profilo 6 del corrispondente articolo 7; detto profilo 6 Ã ̈ tale da inscriversi nel profilo 2A della relativa bozza 2.

L’operatore movimenta il complesso 10 sul piano di lavoro T secondo le coordinate X,Y al fine di centrare la fustella 5 rispetto alla sottostante bozza 2 (vedasi fig. 4) nella quale à ̈ evidenziato, in tratteggio, il profilo 6 che, come sopra evidenziato, risulta centrato rispetto al profilo 2A della bozza 2.

A questo punto l’operatore attiva la pressa 4 la cui discesa comporta la recisione di una porzione del complesso 10 a definire un corrispondente articolo 7 (vedasi fig. 5): si ottiene in tal modo la cosiddetta rifilatura dell’articolo.

Tale articolo 7 (vedasi fig. 5A) à ̈ costituito da una porzione esterna 7A pregiata (costituita ad esempio da pelle) e da una porzione interna 7B “ricavata†dal componente 3.

Le fasi di cui sopra, cioà ̈ movimentazione del complesso 10 in modo da centrare la fustella rispetto ad una sottostante bozza 2 ed attivazione della pressa, in modo da ottenere la rifilatura di un relativo articolo, vanno ripetute per ogni articolo 7. Per realizzare articoli di forma e profilo diversi dai precedenti, occorre cambiare fustella.

E’ necessario prevedere una gamma di fustelle per i vari profili da realizzare, il che comporta i relativi costi di realizzazione e stoccaggio di queste ultime.

Trattasi di un modo di operare poco versatile, in quanto limitato dalle fustelle a disposizione; un profilo diverso non compreso nella gamma di fustelle disponibili, comporta tempi di attesa (e relativi costi) conseguenti alla realizzazione del nuovo tipo di fustella.

E’ determinante l’esperienza dell’operatore per ottenere articoli ottimali e minimizzare gli scarti dovuti a rifilature non centrate rispetto alle relative bozze 2.

 

La stanchezza dell’operatore provoca una diminuzione della produttività e un possibile incremento degli scarti.

Lo scopo della presente invenzione à ̈ quello di ovviare gli inconvenienti sopra lamentati mediante un metodo con cui attuare la rifilatura di articoli costituiti da accoppiati, il tutto con una produttività notevolmente superiore alla produttività dei sistemi noti e con assenza di scarti.

Un altro scopo dell’invenzione à ̈ quello di proporre un metodo la cui attuazione non richieda né l’utilizzazione di fustelle né l’intervento di manodopera specializzata.

Un ulteriore scopo dell’invenzione à ̈ quello di fornire un metodo estremamente versatile, cioà ̈ in grado di realizzare articoli di qualsivoglia profilo senza che ciò comporti incrementi di costi.

Le suindicate prerogative vengono ottenute in accordo con la rivendicazione indipendente.

Ulteriori caratteristiche dell’invenzione sono evidenziate nel seguito con riferimento alle allegate tavole di disegno nelle quali:

- le figg. 1-5A illustrano schematicamente le fasi operative del sistema noto già descritto per ottenere la rifilatura di articoli costituiti da accoppiati;

- le figg. 6-8 illustrano schematicamente alcune fasi operative che, in combinazione con le fasi operative di cui alle citate figg.1-2, definiscono il metodo oggetto della presente invenzione;

- la fig.9 illustra alcune fasi operative di una variante del metodo proposto.

Con riferimento alle già richiamate figg. 1,2 l’ottenimento delle bozze 2 viene vantaggiosamente ottenuto disponendo la pelle 1 su un piano aspirante; mediante una idonea centralina e una testa operativa provvista di almeno un utensile di

 

recisione (centralina e testa operativa non illustrate, in quanto note all’esperto del settore), si provvede a realizzare le suddette bozze.

In fig.6, con 20 à ̈ stata indicata una nota macchina provvista di un piano operativo aspirante 21, di tipo noto quindi non illustrato in dettaglio, al disopra del quale opera una testa operativa di recisione 22 (di tipo noto), provvista di mezzi di recisione, mobile secondo gli assi cartesiani X1, Y1, nonché rotante (versi W) rispetto ad un asse verticale.

Con C Ã ̈ stata indicata una centralina preposta al controllo e al comando della testa operativa 22.

Il metodo proposto con la presente invenzione si propone di ricavare, dal complesso 10, articoli 7 costituiti dalle due porzioni 7A,7B: vedasi figg. 5,5A.

Il suddetto metodo prevede preliminarmente di inserire nella centralina C i profili 16 di rifilatura sviluppantisi in maniera tale da poter essere inseriti all’interno dei profili 2A di corrispondente bozze 2 (vedasi riquadro M di fig. 7): nell’esempio illustrato nelle figg. 6-8 si à ̈ considerato, per semplicità, un solo profilo di rifilatura 16.

Il metodo prevede di disporre il citato complesso 10 sul piano operativo 21; mediante noti mezzi ottici 25 viene rilevato il posizionamento di tale complesso 10 sul piano 21 e, conseguentemente, il posizionamento ed orientamento delle bozze 2 sul medesimo piano 21 (vedasi riquadro A, figg.6,7).

Più precisamente tali mezzi ottici rilevano principalmente il mutuo posizionamento delle bozze 2 del complesso 10; ne consegue che il rilevamento del posizionamento di quest’ultimo rispetto al piano operativo 21 fornisce alla centralina C tutte le informazioni per intervenire a recidere, mediante la testa operativa 22, su qualsiasi punto del complesso 10: in altri termini vengono

 

memorizzati, sottoforma di percorsi 12A, i profili 2A delle bozze 2 del complesso 10.

La centralina C, mediante idoneo software, provvede a centrare il profilo di rifilatura 16 all’interno dei suddetti percorsi 12A (vedasi il riquadro P delle figg.7,8) che à ̈ indicato con linea tratteggiata.

Sulla base delle informazioni elaborate della centralina C e memorizzate su quest’ultima come schematicamente evidenziato nel riquadro P, viene comandata la testa operativa 22 che provvede a recidere il complesso C lungo i profili 16 che risultano centrati e interni rispetto ai profili 2A delle bozze 2.

Tali recisioni, indicate con il riferimento R in fig. 8, generano altrettanti articoli 7 costituiti da due porzioni 7A,7B già considerate con riferimento alla fig.5A.

Con un complesso 10 presentante bozze 2 di area e profilo diversi da quelli precedentemente considerati, à ̈ sufficiente prevedere un corrispondente profilo di rifilatura che viene inserito e memorizzato nella e dalla centralina C: trattasi di un’operazione semplice, rapida e alla portata di qualsiasi operatore informatico. Vantaggiosamente nella centralina può essere memorizzata una vasta gamma di profili di rifilatura; all’occorrenza viene richiamato, ed utilizzato, il profilo di rifilatura per un prefissato articolo 7.

Quanto appena detto consente di intervenire sul complesso 10 per ottenere articoli 7 di area e profilo anche diversi tra loro, o su più complessi anche diversi tra loro. Nell’esempio illustrato si à ̈ considerato, a titolo di esempio, il complesso 10 costituito da un unico secondo componente 3 al quale vengono bloccate le bozze 2.

Il metodo considerato consente di operare su un numero indeterminato di complessi.

 

A titolo di esempio nella fig. 9 sono stati considerati tre complessi 100, 110, 120 rispettivamente costituiti da almeno una bozza 200, 210, 220 applicata su almeno un relativo secondo componente 300, 310, 320.

La posizione di detti complessi sul piano operativo 21 viene rilevata dai mezzi ottici (vedasi fig. 9); le informazioni rilevate da questi ultimi vengono trasmesse alla centralina C: vedasi riquadro A di fig.9.

Alla centralina C risultano memorizzati i profili di rifilatura 160, 170, 180 (vedasi riquadro M di fig. 9) tali da inserirsi all’interno delle citate corrispondenti bozze 200, 210, 220.

A questo punto la centralina C elabora i dati di cui ai riquadri A, M e provvede a comandare la testa operativa 22 in modo da rifilare ogni bozza 200, 210, 220 di detti complessi 100, 110, 120 allo scopo di ottenere corrispondenti articoli in maniera similare a quanto illustrato nelle figure 7, 8.

Gli articoli così ottenuti presentano le peculiarità già evidenziate con riferimento alla fig.5A.

In definitiva non vengono utilizzate fustelle come nell’arte nota, con tutti i vantaggi che ciò comporta, quali la estrema versatilità del metodo proposto che consente di variare, con semplicità e rapidità, la forma degli articoli 7 ottenuti a partire dal medesimo complesso o da complessi diversi.

La produttività ottenibile con il metodo proposto à ̈ particolarmente elevata, limitata unicamente dalla velocità operativa della testa 22, mentre gli scarti sono nulli. Si intende che quanto sopra à ̈ stato descritto a titolo esemplificativo per cui varianti tecnico-funzionali del metodo si intendono rientranti nell’ambito protettivo dell’invenzione come nel seguito rivendicato.

 

Claims (4)

1. RIVENDICAZIONI 1) Metodo per la rifilatura di articoli costituiti da un accoppiato, caratterizzato dal fatto di comprendere le sottoelencate fasi: A1: ottenimento da un primo componente sottile 1 di determinate caratteristiche, di almeno una bozza 2; A2: applicazione e bloccaggio di detta bozza 2 su e a un secondo componente sottile 3, di prefissate caratteristiche, di estensione tale da contenere la bozza medesima a definire un complesso 10 bozza 2-secondo componente 3; A3: memorizzazione, in una centralina C, di almeno un profilo di rifilatura 16 sviluppantesi in modo da essere inscritto nel profilo 2A di detta bozza 2; A4: posizionamento di detto complesso C su un piano operativo aspirante 21 di una macchina 20 provvista di una testa operativa di recisione 22 controllata e gestita da detta centralina C; A5: rilevazione del posizionamento di detto complesso C su detto piano operativo aspirante 21, mediante mezzi di rilevazione 25 collegati a detta centralina C; A6: recisione, mediante detta testa operativa 22, di detto complesso C lungo un percorso interno a detta bozza 2 svolgentesi secondo il citato profilo di rifilatura 16 con conseguente ottenimento di un articolo 7 costituito da due porzioni 7A,7B rispettivamente di detti primo 1 e secondo componente 3.
2. 2) Metodo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che, in alternativa alle citate fasi A1, A2, A3,A6sono previste le seguenti fasi: - ottenimento, da detto primo componente sottile 1, di almeno due bozze 2, prima e seconda, presentanti diversi profili 2A; - applicazione e bloccaggio di dette due bozze 2 su e a detto secondo componente sottile 3, a definire un complesso C prima bozza-seconda bozza-   secondo componente; - memorizzazione, in detta centralina C, di almeno due profili di rifilatura 16, primo e secondo, sviluppantisi in modo da essere inscritti corrispondentemente nei profili di dette prima e seconda bozza; - recisione, mediante detta testa operativa 22, di detto complesso C lungo un primo percorso interno a detta prima bozza svolgentesi secondo il citato primo profilo di rifilatura, e lungo un secondo percorso interno a detta seconda bozza svolgentesi secondo il citato secondo profilo di rifilatura, con conseguente ottenimento di due articoli ciascuno dei quali costituito da due porzioni rispettivamente di detti primo 1 e secondo componente 3.
3. 3) Metodo secondo la riv. 1, caratterizzato dal fatto che in alternative alle citate fasi A1, A2, A3, A4, A5, A6 sono previste le seguenti fasi; A1: ottenimento da almeno due primi componenti sottili di determinate caratteristiche, di almeno due bozze, una per ogni componente; A2: applicazione e bloccaggio di dette bozze su e a corrispondenti secondi componenti sottili, di prefissate caratteristiche, di estensione tale da contenere le bozze medesime a definire corrispondenti complessi bozza-secondo componente; A3: memorizzazione, in una centralina C, di almeno due profili di rifilatura sviluppantisi in modo da essere inscritti nel profilo 2A delle corrispondenti citate bozze; A4: posizionamento di detti complessi su un piano operativo aspirante 21 di una macchina 20 provvista di una testa operativa di recisione 22 controllata e gestita da detta centralina C; A5: rilevazione del posizionamento di detti complessi C su detto piano operativo aspirante 21, mediante mezzi di rilevazione 25 collegati a detta centralina C;   A6: recisione, mediante detta testa operativa 22, di detti complessi C lungo percorsi interni a dette citate bozze ciascuno svolgentesi secondo il corrispondente profilo di rifilatura con conseguente ottenimento di un articolo costituito da due porzioni rispettivamente di detti primo e secondo componente.
4. 4) Metodo secondo la rivendicazione 1 o 3, caratterizzato dal fatto che il rilevamento del posizionamento di detto complesso C su detto piano operativo aspirante 21 Ã ̈ effettuato mediante mezzi ottici.