ITBO20110628A1 - Dispositivo di comando per un rinvio meccanico - Google Patents

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ITBO20110628A1
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lever
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Michele Semeraro
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Semerfil S R L
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    • E02HYDRAULIC ENGINEERING; FOUNDATIONS; SOIL SHIFTING
    • E02FDREDGING; SOIL-SHIFTING
    • E02F9/00Component parts of dredgers or soil-shifting machines, not restricted to one of the kinds covered by groups E02F3/00 - E02F7/00
    • E02F9/20Drives; Control devices
    • E02F9/2004Control mechanisms, e.g. control levers
    • AHUMAN NECESSITIES
    • A01AGRICULTURE; FORESTRY; ANIMAL HUSBANDRY; HUNTING; TRAPPING; FISHING
    • A01BSOIL WORKING IN AGRICULTURE OR FORESTRY; PARTS, DETAILS, OR ACCESSORIES OF AGRICULTURAL MACHINES OR IMPLEMENTS, IN GENERAL
    • A01B63/00Lifting or adjusting devices or arrangements for agricultural machines or implements
    • FMECHANICAL ENGINEERING; LIGHTING; HEATING; WEAPONS; BLASTING
    • F16ENGINEERING ELEMENTS AND UNITS; GENERAL MEASURES FOR PRODUCING AND MAINTAINING EFFECTIVE FUNCTIONING OF MACHINES OR INSTALLATIONS; THERMAL INSULATION IN GENERAL
    • F16CSHAFTS; FLEXIBLE SHAFTS; ELEMENTS OR CRANKSHAFT MECHANISMS; ROTARY BODIES OTHER THAN GEARING ELEMENTS; BEARINGS
    • F16C1/00Flexible shafts; Mechanical means for transmitting movement in a flexible sheathing
    • F16C1/10Means for transmitting linear movement in a flexible sheathing, e.g. "Bowden-mechanisms"
    • F16C1/12Arrangements for transmitting movement to or from the flexible member
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    • F16HGEARING
    • F16H19/00Gearings comprising essentially only toothed gears or friction members and not capable of conveying indefinitely-continuing rotary motion
    • F16H19/02Gearings comprising essentially only toothed gears or friction members and not capable of conveying indefinitely-continuing rotary motion for interconverting rotary or oscillating motion and reciprocating motion
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Description

DISPOSITIVO DI COMANDO PER UN RINVIO MECCANICO
DESCRIZIONE DELL’INVENZIONE
La presente invenzione rientra nel settore tecnico dei dispositivi di comando; in particolare, l’invenzione proposta attiene ad un dispositivo di comando per un rinvio meccanico, impiegato ad esempio per la movimentazione di pale e bracci meccanici su macchine agricole ed industriali.
Un dispositivo di comando per un rinvio meccanico di tipo noto comprende:
- una carcassa, formata da due semigusci metallici;
- una leva di azionamento, incernierata alla carcassa in corrispondenza di un asse di rotazione, in modo da risultare ruotabile attorno all’asse di rotazione in due versi opposti; la leva comprende un’impugnatura, tramite la quale un operatore può farla ruotare attorno all’asse di rotazione, tra due posizioni estreme; tra le due posizioni estreme vi è inoltre una posizione intermedia di fermo;
- mezzi di trasmissione, disposti tra i due semigusci che costituiscono la carcassa ed associabili ad un rinvio meccanico (ad esempio ad un cavo di comando) e collegati alla leva di azionamento; i mezzi di trasmissione consentono di trasferire il moto dalla leva di azionamento al rinvio meccanico.
In particolare i mezzi di trasmissione consistono in: un elemento, ad esempio di forma circolare, collegato all’asse di rotazione della leva il quale presenta una porzione dentata, ed una cremagliera, disposta per risultare accoppiata alla porzione dentata e collegabile, in corrispondenza di una relativa estremità, ad un rinvio meccanico (ad esempio ad un cavo di comando).
Per consentire tale collegamento, la carcassa presenta un foro passante affinché il
 
cavo di comando possa entrare parzialmente all’interno della carcassa, per essere collegato alla cremagliera.
I due semigusci costituenti la carcassa formano, accoppiati tra loro, un canale, entro il quale è posizionata, e può traslare, la cremagliera, a seguito della rotazione della leva di azionamento.
Una porzione di estremità del cavo è ricoperta, per una lunghezza predeterminata, da un elemento di rivestimento, ad esempio di materiale metallico.
L’elemento di rivestimento ha lo scopo di irrigidire una porzione del cavo in modo che questo non si pieghi quando, all’interno della carcassa, è soggetto all’azione della cremagliera.
Pertanto, la lunghezza della porzione di cavo che è ricoperta dall’elemento di rivestimento deve essere tale da garantire una precisa corrispondenza tra la rotazione della leva di azionamento e la movimentazione del cavo di comando. Quando un operatore ruota la leva attorno al relativo asse di rotazione in un verso determinato, l’elemento che presenta una porzione dentata ruota a sua volta nel medesimo verso determinando la traslazione della cremagliera, accoppiata alla porzione dentata.
La cremagliera agisce di conseguenza sul cavo di comando, tirandolo o spingendolo, a seconda del verso in cui la leva è stata ruotata.
Tale dispositivo di tipo noto presenta tuttavia un inconveniente.
Infatti, quando la cremagliera (in conseguenza alla rotazione della leva di azionamento) è movimentata in modo da spingere il cavo di comando, la porzione del cavo ricoperta dall’elemento di rivestimento fuoriesce dal foro della carcassa, sporgendo notevolmente da quest’ultima.
Poiché la porzione di cavo rivestita risulta rigida, ciò rende l’impiego del dispositivo
 
di comando particolarmente svantaggioso dal punto di vista dell’ingombro.
Scopo della presente invenzione è quello di superare il sopracitato inconveniente. Tale scopo è raggiunto proponendo un dispositivo di comando per un rinvio meccanico in accordo con la rivendicazione 1.
Vantaggiosamente, il dispositivo proposto con la presente invenzione consente di ridurre l’ingombro complessivo necessario per l’utilizzo del dispositivo stesso rispetto all’arte nota.
Infatti, quando la cremagliera, a seguito della rotazione della leva di azionamento, agisce sul cavo spingendolo, la porzione di cavo ricoperta dall’elemento di rivestimento sporge dalla carcassa per una lunghezza minore rispetto all’arte nota. Le caratteristiche del dispositivo di comando per un rinvio meccanico, proposto con la presente invenzione, sono esposte nella seguente descrizione eseguita con riferimento alle unite figure nelle quali:
- la figura 1 mostra un dispositivo secondo la presente invenzione, in una prima situazione operativa, in cui sono state asportate alcune parti per meglio evidenziarne altre;
- la figura 2 mostra la medesima vista di cui a figura 1, in una seconda situazione operativa;
- la figura 3 mostra un dispositivo secondo la presente invenzione in una terza situazione operativa;
- la figura 4 mostra il dispositivo di figura 3 secondo una vista differente, in cui sono state asportate alcune parti per meglio evidenziarne altre.
Con riferimento alle figure allegate, è stato indicato con 1 un dispositivo di comando per un rinvio meccanico. Il rinvio meccanico comprende un cavo C ed un elemento di rivestimento R che ricopre una porzione di estremità del cavo C per
 
ottenere una porzione rigida P (visibile alle figure 1 e 2).
Il dispositivo 1 comprende: una carcassa 2 comprendente un foro passante 20, per consentire l’inserimento all’interno della carcassa 2 almeno della porzione rigida P; una leva di azionamento 3 incernierata alla carcassa 2 in corrispondenza di un asse di rotazione passante per la carcassa 2, in modo da poter essere ruotata attorno a tale asse di rotazione una volta impugnata da parte di un operatore.
Il dispositivo 1 comprende ulteriormente mezzi di trasmissione 4 (visibili alle figg.1 e 2), disposti all’interno della carcassa 2 e comprendenti a loro volta: un elemento 5 (ad esempio di forma circolare) comprendente una porzione dentata, collegato alla leva di azionamento 3 in modo da risultare mobile in rotazione attorno all’asse di rotazione della leva di azionamento 3, a seguito della rotazione della leva di azionamento 3 stessa; ed una cremagliera 6 disposta in modo da risultare accoppiata all’elemento 5 comprendente la porzione dentata e collegabile alla porzione rigida P.
Nel dettaglio, la cremagliera 6 presenta una prima estremità 60 ed una seconda estremità 61, con la prima estremità 60 affacciata al foro passante 20 della carcassa 2.
Una caratteristica particolare del dispositivo 1 è che la cremagliera 6 comprende un alloggiamento che risulta accessibile dalla relativa prima estremità 60 e che presenta una forma tale da consentire l’inserimento ed il posizionamento al suo interno di almeno una parte della porzione rigida P ed il relativo fissaggio alla cremagliera 6.
Nelle figure 1 e 2 è visibile, con linee tratteggiate, la porzione rigida P inserita nell’alloggiamento della cremagliera 6.
 
La leva di azionamento 3 può essere ruotata attorno all’asse di rotazione, tra due posizioni estreme (rappresentate rispettivamente nelle figure 1 e 2) tra le quali vi è inoltre una posizione intermedia di fermo (rappresentata nelle figure 3 e 4).
Può essere previsto inoltre un elemento tubolare di supporto E (visibile alle figure 1, 2 e 3) disposto in corrispondenza del foro passante 20, tramite il quale il cavo C è inserito nella carcassa 2.
Vantaggiosamente, quando il cavo C è spinto dalla cremagliera 6 (a seguito della rotazione della leva di azionamento 3), la porzione P sporge dalla carcassa 2 per una lunghezza minore rispetto all’arte nota.
In particolare, quando il cavo C è spinto dalla cremagliera 6, la porzione P risulta all’interno dell’elemento di supporto E, senza sporgere da quest’ultimo, come illustrato in figura 1.
Nella forma di realizzazione rappresentata nelle figure allegate, l’alloggiamento si estende dalla prima estremità 60 alla seconda estremità 61 della cremagliera 6, per consentire il fissaggio della porzione rigida P, una volta ricevuta dall’alloggiamento, in corrispondenza della seconda estremità 61 della cremagliera 6.
Nel dettaglio, nelle figure allegate l’estremità della porzione rigida P che si trova in corrispondenza della seconda estremità 61 della cremagliera 6 è filettata e sporge oltre la citata seconda estremità 61.
La porzione rigida P è fissata alla cremagliera tramite ad esempio un bullone od un controdado di fissaggio D, che viene avvitato nell’estremità della porzione P che sporge dalla cremagliera 6. (vedasi figure 1 e 2).
La carcassa 2 è costituita da due semigusci 210, 220 accoppiati tra loro; i due semigusci 210, 220 accoppiati formano tra loro un canale 21 (visibile parzialmente
 
in figura 1 e 2) all’interno del quale è posizionata e risulta mobile in traslazione la cremagliera 6, a seguito della rotazione della leva di azionamento 3 da parte di un operatore.
Il dispositivo 1 comprende inoltre una guida 7 disposta all’interno del canale 21, sulla quale è posizionata la cremagliera 6; in particolare la guida 7 presenta una lunghezza pari alla lunghezza del canale 21.
In arte nota, invece, la guida si estendeva solo nella porzione centrale del canale, e, pertanto, ciò non assicurava la corretta movimentazione della cremagliera.
Nella preferita forma di realizzazione dell’invenzione, la guida 7 è costituita da materiale plastico a basso coefficiente di attrito.
In arte nota, invece, la guida era costituita da materiale metallico; pertanto, con il passare del tempo la guida, usurandosi, non garantiva lo scorrimento della cremagliera all’interno del canale.
Secondo la forma di realizzazione illustrata nelle figure allegate, la carcassa 2 presenta un’apertura passante (non visibile dalle figure) in corrispondenza dell’asse di rotazione della leva di azionamento 3, trasversalmente alla carcassa 2 stessa.
Il dispositivo 1 comprende ulteriormente un corpo 8 (ad esempio di forma cilindrica) il quale prevede una prima porzione che risulta inseribile nell’apertura passante e fissabile all’elemento 5 comprendente la porzione dentata secondo differenti orientazioni.
Il corpo 8 comprende inoltre una seconda porzione 80 (visibile ad esempio in figura 4), collegabile alla leva di azionamento 3 e collegata alla prima porzione in modo che quando quest’ultima è inserita nell’apertura passante, la seconda porzione 80 risulti accessibile dall’esterno della carcassa 2 (vedasi figure 3 e 4).
 
In particolare, il corpo 8 risulta accoppiabile e disaccoppiabile dalla carcassa 2, tramite la relativa prima porzione, da parte di un operatore agente dall’esterno della carcassa 2, per garantire differenti orientazioni della leva di azionamento 3 (una volta collegata alla seconda porzione 80) rispetto all’elemento 5.
Per differenti orientazioni della leva di azionamento 3 si intende un diverso posizionamento del punto di fermo della leva stessa, che può variare a seconda delle esigenze dell’operatore o a seconda della macchina su cui deve essere predisposto il dispositivo 1.
In arte nota invece per accoppiare e disaccoppiare il corpo dalla carcassa occorreva necessariamente aprire i due semigusci; la soluzione proposta risulta pertanto particolarmente vantaggiosa dal punto di vista pratico rispetto all’arte nota.
Possono essere presenti inoltre mezzi di fissaggio per stabilizzare il fissaggio del corpo 8 all’elemento 5 (che ad esempio comprendono una vite).
Nella preferita forma di realizzazione dell’invenzione, l’elemento 5 comprendente la porzione dentata presenta una sede (non visibile dalle figure allegate), e la prima porzione del corpo 8 presenta una sporgenza (anch’essa non visibile), inseribile nella suddetta sede. In particolare, la sede e la sporgenza presentano profili complementari, per consentire il fissaggio amovibile della prima porzione del corpo all’elemento 5 comprendente la porzione dentata secondo differenti orientazioni.
Ad esempio, la sede e la sporgenza presentano ciascuna un profilo “a stella”, ovvero presentano rispettivamente una serie di rientranze e di riscontri tra loro complementari, per definire altrettanti orientamenti del corpo 8 (e quindi della leva di azionamento 3) rispetto all’elemento 5.
 
Come anticipato precedentemente, la leva di azionamento 3 è mobile tra due posizioni estreme, tra le quali vi è una posizione di fermo. La leva 3 è posta in quest’ultima posizione da un operatore quando non deve agire sul cavo C.
Pertanto, è necessario garantire che, una volta portata nella posizione di fermo, la leva 3 non venga accidentalmente movimentata: in caso contrario la sicurezza dell’operatore e delle persone e/o cose che si trovano nell’ambiente di lavoro della macchina su cui è predisposto il dispositivo 1 sarebbe messa a rischio.
A tale scopo (secondo la variante rappresentata nelle figure allegate), in corrispondenza del profilo dell’apertura in cui si inserisce la prima porzione del corpo 8, è previsto un bordo ingrossato 10 provvisto di una serie di rientranze 11 (vedasi figure 3 e 4).
La leva di azionamento 3, invece, è costituita ad esempio da: un’asta metallica (non visibile dalle figure) collegabile ad una prima estremità con il corpo 8; un’impugnatura 30 collegata alla seconda estremità dell’asta e comprendente mezzi di comando (che ad esempio comprendono una levetta 31, visibile in figura 4), la cui funzione sarà chiarita in seguito.
La leva di azionamento 3 comprende ulteriormente una porzione (ad esempio in plastica) che ricopre l’asta e che si sviluppa fino al corpo 8, riscontrandolo; la citata porzione risulta collegata ai mezzi di comando dell’impugnatura 30 tramite mezzi elastici.
La porzione della leva di azionamento 3 presenta un riscontro (non visibile dalle figure allegate), disposto e conformato per inserirsi all’interno di ciascuna rientranza 11 del bordo ingrossato 10: in questa situazione la leva di azionamento 3 è nella relativa posizione di fermo (vedasi figure 3 e 4). Sono pertanto previste più posizioni di fermo a seconda di come è orientata la leva di azionamento 3
 
rispetto all’elemento 5 che presenta una porzione dentata.
In particolare, quando un operatore agisce sui mezzi di comando dell’impugnatura 30 (ad esempio sulla levetta 31), viene sollevata la porzione della leva di azionamento 3 in modo che non sia più a battuta con il corpo 8, e quindi in modo che, dalla posizione di fermo, il riscontro disimpegni la rientranza 11 in cui era inserita.
In questo modo, ruotando la leva 3, la rientranza 11 va a battuta sul bordo ingrossato 10, e può pertanto essere movimentata in un determinato verso.
Quando occorre riportare la leva di azionamento 3 nella relativa posizione di fermo, la leva 3 viene ruotata finché il riscontro non impegna la rientranza 11.
Con tale accorgimento, nel caso la leva di azionamento 3 venisse accidentalmente urtata quando si trova nella relativa posizione di fermo, si evita che la leva 3 venga spostata da tale posizione: la rotazione della leva di azionamento 3 è consentita solo dopo che un operatore agisce sui mezzi di comando.
Secondo la preferita forma di realizzazione dell’invenzione, inoltre, i due semigusci 210, 220 presentano profili complementari, per consentirne il reciproco accoppiamento ad incastro (e fissati tra loro ad esempio tramite viti).
Tale accorgimento evita possibili infiltrazioni tra i due semigusci 210, 220, all’interno della carcassa 2, ad esempio dovuti ad acqua o terra.
Al contrario, in arte nota i due semigusci venivano posti in appoggio tra loro ed uniti tramite opportune viti di fissaggio.
La carcassa 2 del dispositivo 1 proposto può comprendere inoltre dei piedini 9 di aggancio (visibili in figura 3 e 4), disposti in modo da non sporgere lateralmente dalla sagoma della carcassa 2 (ad esempio predisposti nella parte inferiore della carcassa 2 stessa), per consentirne l’aggancio ad esempio ad un supporto della
 
macchina agricola od industriale a cui è destinato.
Tale accorgimento risulta particolarmente vantaggioso dal punto di vista pratico, in quanto consente di agganciare e/o sganciare da un supporto il dispositivo 1 in modo agevole ed in tempi ridotti rispetto all’arte nota.
Nei dispositivi di tipo noto, invece di tali piedini di aggancio erano previsti dei fori nella carcassa, entro i quali dovevano essere inserite ed avvitate viti di fissaggio per consentire l’aggancio del dispositivo ad un supporto.
È chiaro che, ogni qualvolta era necessario rimuovere il dispositivo noto dal supporto, occorreva svitare le viti, ed avvitarle nuovamente una volta riposizionato il dispositivo.
Si intende che quanto sopra è stato descritto a titolo esemplificativo e non limitativo, per cui eventuali varianti costruttive si intendono rientranti nello scopo delle rivendicazioni seguenti.
 

Claims (8)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo (1) di comando per un rinvio meccanico, quest’ultimo comprendente un cavo (C) ed un elemento di rivestimento (R) che ricopre una porzione di estremità del cavo (C) per ottenere una porzione rigida (P); il dispositivo (1) comprendendo: - una carcassa (2) comprendente un foro passante (20), per consentire l’inserimento all’interno della carcassa (2) almeno della citata porzione rigida (P); - una leva di azionamento (3) incernierata alla carcassa (2) in corrispondenza di un asse di rotazione passante per la carcassa (2), in modo da poter essere ruotata attorno a tale asse di rotazione una volta impugnata da parte di un operatore; - mezzi di trasmissione (4), disposti all’interno della carcassa (2) e comprendenti: un elemento (5) comprendente una porzione dentata, collegato alla leva di azionamento (3) in modo da risultare mobile in rotazione attorno all’asse di rotazione della leva di azionamento (3), a seguito della rotazione della leva di azionamento (3) stessa; ed una cremagliera (6) disposta in modo da risultare accoppiata all’elemento (5) comprendente la porzione dentata e collegabile alla porzione rigida (P); la cremagliera (6) presentando una prima estremità (60) ed una seconda estremità (61), con la prima estremità (60) affacciata al foro passante (20); il dispositivo (1) caratterizzandosi per il fatto che: la cremagliera (6) comprende un alloggiamento che risulta accessibile dalla relativa prima estremità (60) e che presenta una forma tale da consentire l’inserimento ed il posizionamento al suo interno di almeno una parte della porzione rigida (P) ed il relativo fissaggio alla cremagliera (6).
  2. 2. Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 1, in cui il citato alloggiamento si estende   dalla prima estremità (60) alla seconda estremità (61) della cremagliera (6), per consentire il fissaggio della porzione rigida (P), una volta ricevuta dall’alloggiamento, in corrispondenza della seconda estremità (61) della cremagliera (6).
  3. 3. Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui la carcassa (2) è costituita da due semigusci (210, 220) accoppiati tra loro; in cui i due semigusci (210, 220) accoppiati formano tra loro un canale (21) all’interno del quale è posizionata e risulta mobile in traslazione la cremagliera (6), a seguito della rotazione della leva di azionamento (3) da parte di un operatore; il dispositivo (1) comprendendo una guida (7) disposta all’interno del canale (21), sulla quale è posizionata la cremagliera (6); la citata guida (7) presentando una lunghezza pari alla lunghezza del canale (21).
  4. 4. Dispositivo secondo la rivendicazione precedente, in cui la guida (7) è costituita da materiale plastico a basso coefficiente di attrito.
  5. 5. Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 1, in cui la carcassa (2) presenta un’apertura passante in corrispondenza dell’asse di rotazione della leva di azionamento (3), trasversalmente alla carcassa (2) stessa; ed in cui il dispositivo (1) comprende ulteriormente un corpo (8) il quale prevede una prima porzione che risulta inseribile nell’apertura passante e fissabile all’elemento (5) comprendente la porzione dentata secondo differenti orientazioni; ed una seconda porzione (80), collegabile alla leva di azionamento (3) e collegata alla prima porzione in modo che quando quest’ultima è inserita nell’apertura passante, la seconda porzione (80) risulti accessibile dall’esterno della carcassa (2); il corpo (8) risultando accoppiabile e disaccoppiabile dalla carcassa (2), tramite la   relativa prima porzione, da parte di un operatore agente dall’esterno della carcassa (2).
  6. 6. Dispositivo (1) secondo la rivendicazione precedente, in cui l’elemento (5) comprendente la porzione dentata presenta una sede, e la prima porzione del corpo (8) presenta una sporgenza, inseribile nella suddetta sede; la citata sede e la citata sporgenza presentando profili complementari, per consentire il fissaggio amovibile della prima porzione del corpo (8) all’elemento (5) comprendente la porzione dentata secondo differenti orientazioni.
  7. 7. Dispositivo (1) secondo la rivendicazione precedente, in cui la citata sede e la citata sporgenza presentano ciascuna un profilo “a stella”.
  8. 8. Dispositivo (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni dalla 2 alla 4, in cui i due semigusci (210, 220) presentano profili complementari, per consentirne il reciproco accoppiamento ad incastro. CLAIMS 1).An activating device (1) for a mechanical transmission, the mechanical transmission comprising a cable (C) and a covering element (R) which covers an end portion of the cable (C) in order to obtain a rigid portion (P); the device (1) comprising: a casing (2) comprising a through-hole (20), such as to enable insertion internally of the casing (2) of at least the rigid portion (P); an activating leaver (3) hinged to the casing (2) at a rotation axis passing through the casing (2), such as to be rotated about the rotation axis once gripped by an operator; transmission means (4), arranged internally of the casing (2) and comprising: an element (5) comprising a cogged portion, connected to the activating lever (3) such as to be mobile in rotation about the rotation axis of the activating lever (3), following the rotation of the activating lever (3); and a rack (6) arranged in such a way as to be coupled to the element (5) comprising the cogged portion and connectable to the rigid portion (P); the rack (6) exhibiting a first end (60) and a second end (61), the first end (60) facing the through-hole (20); the device (1) being characterised in that: the rack (6) comprises a housing that is accessible from the relative first end (60) and which exhibits a shape that is such as to enable insertion and internal positioning therein of a part of the rigid portion (P) and the fixing thereof to the rack (6). 2).The device (1) of claim 1, wherein the housing extends from the first end (60) to the second end (61) of the rack (6), such as to enable fixing of the rigid portion (P), once received by the housing, at the second end (61) of the rack (6). 3 ).The device (1) of claim 1 or 2, wherein the casing (2) is constituted by two halfshells (210, 220) coupled to one another; wherein the two coupled half-shells (210, 220) together form a channel (21) internally of which the rack (6) is positioned and is mobile in translation, following the rotation of the activating lever (3) by an operator; the device (1) comprising a guide (7) arranged internally of the channel (21), on which the rack (6) is positioned (6); the guide (7) exhibiting a length which is equal to a length of the channel (21). 4 ).The device of the preceding claim, wherein the guide (7) is constituted by plastic material having a low coefficient of friction. ).The device (1) of claim 1, wherein the casing (2) exhibits a through-opening at the rotation axis of the activating lever (3) transversally of the casing (2) itself; and wherein the device (1) further comprises a body (8) which comprises a first portion that is insertable in the through-opening and fixable to the element (5) comprising the cogged portion in different orientations; and a second portion (80), connectable to the activating lever (3) and connected to the first portion such that when the first portion is inserted in the through-opening, the second portion (80) is accessible from outside the casing (2); the body (8) being couplable to and decouplable from the casing (2), via the relative first portion, by an operator acting from outside the casing (2). 6).The device (1) of the preceding claim, wherein the element (5) comprising the cogged portion exhibits a seating, and the first portion of the body (8) exhibits a projection, insertable in the seating; the seating and the projection exhibiting complementary profiles, such as to enable removable fixing of the first portion of the body (8) to the element (5) comprising the cogged portion according to different orientations. 7 ).The device (1) of the preceding claim, wherein the seating and the projection each exhibit a star profile. 8 ).The device (1) of any one of claims from 2 to 4, wherein the two half-shells (210, 220) exhibit complementary profiles, such as to enable reciprocal joint-coupling thereof.
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