ITBO20110388A1 - Dispositivo indicatore di prestazione e/o sforzo - Google Patents

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ITBO20110388A1 IT000388A ITBO20110388A ITBO20110388A1 IT BO20110388 A1 ITBO20110388 A1 IT BO20110388A1 IT 000388 A IT000388 A IT 000388A IT BO20110388 A ITBO20110388 A IT BO20110388A IT BO20110388 A1 ITBO20110388 A1 IT BO20110388A1
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Description

DESCRIZIONE
“ DISPOSITIVO INDICATORE DI PRESTAZIONE E/O SFORZO†,
CAMPO TECNICO DELLA PRESENTE INVENZIONE
La presente invenzione si colloca nel campo della gestione delle prestazioni di una apparecchiatura o macchina di lavorazione. In particolare, la presente invenzione à ̈ relativa a un dispositivo atto a indicare gli sforzi a cui può essere sottoposta una apparecchiature per la lavorazione di superfici solide, quali strade, marciapiedi e/o superfici simili, in modo da mettere un operatore nella condizione di sfruttare appieno le capacità e/o possibilità della apparecchiatura stessa. Ancora più in particolare, la presente invenzione à ̈ relativa a un dispositivo del tipo citato e quindi atto a indicare gli sforzi a cui può essere sottoposta una apparecchiature per la demolizione e/o per la fresatura di superfici solide quali ad esempio strade, marciapiedi o superfici in generale realizzate in materiali solidi quali ad esempio asfalto o cemento. Ancora più in dettaglio, la presente invenzione si applica in modo particolarmente vantaggioso ad una apparecchiatura del tipo descritto precedentemente, atta ad essere azionata da una macchina operatrice principale comprendente mezzi idraulici (ad esempio pompe e/o motori idraulici) atti ad azionare detta apparecchiatura.
DESCRIZIONE DELLO STATO DELLA TECNICA
Sono note nello stato della tecnica apparecchiature per la lavorazione, in particolare per la demolizione e/o fresatura di strade, marciapiedi e/o superfici solide in generale.
Un esempio di una apparecchiatura di questo tipo nota nello stato della tecnica anteriore à ̈ rappresentato nelle figure 1 e 2. Come appare ad esempio dalle figure 1 e 2, le apparecchiature di tipo noto (identificate nelle figure 1 e 2 dalla lettera B), comprendono un telaio principale T al quale à ̈ fissato ruotabilmente un rullo di lavorazione e/o demolizione o fresatura 10 dotato di utensili di lavorazione 1 1 che sporgono dalla superficie esterna di detto rullo 10. Il rullo 10 à ̈ azionato di solito idraulicamente, vale a dire per mezzo di motori idraulici e/o pompe idrauliche (non rappresentati nelle figure) e/o di dispositivi idraulici simili. La apparecchiatura à ̈ inoltre solitamente applicata a una macchina operatrice principale (anch'essa non rappresentata nelle figure 1 e 2) comprendente un sistema idraulico principale del quale fanno parte i mezzi idraulici (pompe e/o motori) che azionano (ad esempio mettono in rotazione il rullo 10 e/o sollevano e abbassano) la apparecchiatura B .
La posizione dei mezzi di lavoro (rullo) 10 rispetto al telaio principale T può essere variata a seconda delle esigenze e/o circostanze, in modo da definire la profondità di lavoro p e quindi lo spessore dello strato Sr da fresare o macinare o asportare e/o frantumare. Ciò significa in particolare che posizione del rullo 10 rispetto al telaio principale T può essere scelta e definita a seconda delle esigenze e/o circostanze. Per esempio, in caso di superfici Sr particolarmente tenaci, la profondità di lavoro p di una singola operazione di fresatura o passata (vale a dire la distanza tra la superficie originale S e la superficie S†definita dal mezzo di lavoro (rullo) 10 può essere ridotta (in questo caso, la profondità complessiva e finale di lavorazione realizzata per mezzo del rullo 10 può essere raggiunta per mezzo di passate successive e ripetute). Al contrario, nel caso di strati o superfici Sr non particolarmente tenaci o resistenti, la profondità di lavoro p di una singola operazione di fresatura o passata può essere aumentata (così che in questo caso, la profondità complessiva e finale di lavorazione realizzata tramite il mezzo di lavoro (rullo) 10 può essere raggiunta per mezzo un'unica passata o di poche passate successive).
Allo stesso modo, potranno essere regolate a seconda delle esigenze e/o circostanze, la velocità di avanzamento del mezzo di lavoro 10 (ad es. mediante regolazione della velocità di avanzamento della macchina principale), nonché la sua velocità di rotazione attorno al proprio asse di rotazione. Ancora a titolo di esempio, una velocità di avanzamento ridotta potrà essere preferita quando si scelga una profondità di lavoro p elevata, mentre una velocità di avanzamento elevata potrà essere impostata nel caso di profondità di lavoro ridotte.
Si evince quindi chiaramente da quanto appena esposto che lo sforzo istantaneo al quale sarà sottoposto il mezzo di lavoro (rullo nel caso della apparecchiatura delle figure 1 e 2) 10 dipenderà dalla sua velocità di avanzamento, dalla sua velocità di rotazione, e dalla profondità di lavoro istantanee. In altre parole, la prestazione istantanea (lavoro svolto nell'unità di tempo misurato istantaneamente) sarà la risultante delle tre componenti velocità istantanea di avanzamento e rotazione, e profondità di lavoro.
Allo stesso modo, va precisato che con l'espressione “prestazione massima†fornibile dalla macchina (in particolare dal rullo) si intende la prestazione corrispondente al massimo sforzo sopportabile dalla macchina e/o dal rullo; a sua volta, lo sforzo massimo corrisponde allo sforzo sopportabile dalle diverse parti componenti, senza che le stesse corrano il rischio di venire danneggiate o messe fuori uso o bloccarsi. Ancora più in dettaglio, nel caso di apparecchiature le cui parti componenti vengono azionate idraulicamente, l'aumento dello sforzo si traduce in un aumento della pressione idraulica all'interno del circuito idraulico, per cui lo sforzo massimo corrisponde alla pressione massima che si può raggiungere all'interno del sistema o circuito idraulico. Infine, va precisato che nelle apparecchiature di tipo noto per la fresatura di superfici solide, il sistema idraulico à ̈ dotato di un dispositivo di sicurezza (comprendente ad esempio valvole di sicurezza) che ferma o blocca il rullo (ed eventualmente mette in fermo l'intera macchina principale bloccandone l'avanzamento), quando la pressione all'interno del circuito idraulico raggiunge una pressione limite massima impostata dal costruttore.
Le apparecchiature di tipo noto presentano però il notevole svantaggio che non à ̈ praticamente possibile per l'operatore (chiamato a gestire la apparecchiatura di lavorazione mediante la macchina principale) apprezzare lo sforzo istantaneo a cui à ̈ soggetto il rullo. In particolare, à ̈ difficile per l'operatore apprezzare con precisione se la prestazione istantanea fornita sia prossima alla prestazione massima o meno, e quindi se sarebbe possibile o meno sottoporre la macchina (ad es. il rullo) ad uno sforzo maggiore aumentando le velocità (di avanzamento e rotazione) e/o la profondità di lavoro e/o una o più di queste componenti senza arrivare al blocco del rullo e/o della intera macchina principale. A tale scopo sono noti nello stato della tecnica e potrebbero essere usati manometri commerciali, ma l'operatore dovrebbe in questo caso conoscere a priori il settaggio e la taratura della macchina operatrice che sta utilizzando; inoltre, i manometri di tipo noto sono provvisti di un visore in vetro che potrebbe generare, in particolari condizioni di lavoro, problemi di sicurezza e che à ̈ di solito di dimensioni ridotte e quindi poco “leggibile†. Si possono quindi correre due rischi, e cioà ̈ da una parte che le potenzialità della macchina non vengano sfruttate pienamente, e dall'altra che sia richiesto uno sforzo eccessivo alla macchina. Nel primo caso diminuisce la quantità di lavoro svolta nell'unità di tempo. Nell'altro caso, si verificano blocchi ripetuti del rullo e/o della macchina principale, blocchi che determinano una perdita di tempo e comportano il rischio di danni al rullo e/o apparecchiatura o comunque una loro usura accelerata.
Va inoltre notato che la necessità per l'operatore di determinare lo sforzo massimo consentito si ripresenta tutte le volte che cambiano le condizioni di esercizio della macchina (ad esempio della fresatrice), e inoltre che le stesse condizioni di esercizio possono variare sia nell'ambito di una singola passata che tra due passate diverse (ad esempio da effettuare su due tratti di strada diversi in luoghi diversi). E infatti, procedendo lungo una stessa passata, si può verificare che la tenacità della superficie da lavorare (fresare) con una passata diminuisca lungo la passata stessa. In questo caso però, mediante le fresatrici secondo l'arte nota, l'operatore non sarà in grado di percepire la diminuzione dello sforzo richiesto (e quindi la possibilità di aumentare la velocità di avanzamento e/o la profondità di lavoro) e quindi manterrà la velocità e la profondità impostate precedentemente, sottoutilizzando quindi la macchina o apparecchiatura e aumentando i tempi totali di completamento della passata. Allo stesso modo, nel caso di due passate diverse da effettuarsi ad esempio su strade o superfici diverse (in luoghi diversi), cambiando le caratteristiche della superficie stessa, sarà impossibile per l'operatore impostare le variabili di lavoro (velocità di avanzamento e/o rotazione) e profondità di lavoro in modo semplice , preciso e efficace, così da sfruttare adeguatamente le capacità della macchina (fresatrice). In questo caso quindi non si potrà escludere che si rendano necessarie due passate completabili in un tempo “x†, mentre sarebbe stato possibile ultimare il lavoro mediante una singola passata che avrebbe richiesto un tempo minore.
È quindi uno scopo della presente invenzione quello di ovviare agli inconvenienti citati precedentemente e riscontrati nelle soluzioni note nello stato della tecnica. In particolare, gli scopi e obiettivi della presente invenzione possono essere riassunti come segue.
Proporre una soluzione che metta l'operatore in grado di impostare le variabili di lavoro della macchina (adeguandole alle condizioni particolari del momento) mediante operazioni semplici ed immediate, in modo che la stessa possa sempre essere sfruttata al massimo delle sue capacità, indipendentemente dalle condizioni di lavoro, evitando quindi sprechi di tempo, carburante ecc. In particolare, un ulteriore scopo della presente invenzione à ̈ quello di proporre un dispositivo che segnali continuamente e istantaneamente all'operatore lo sforzo a cui la macchina o apparecchiatura sarà sottoposta (in relazione allo sforzo massimo consentito dalla macchina operatrice), in modo che l'operatore possa continuamente modificare le variabili di lavoro e/o impiego (in particolare la velocità di avanzamento) della macchina, e quindi sottoponendo continuamente la macchina stessa ad uno sforzo il più possibile prossimo allo sforzo massimo consentito (oltre il quale una o più delle parti componenti verrebbero danneggiate o andrebbero in blocco).
Ancora più in dettaglio, un ulteriore scopo della presente invenzione à ̈ quello di realizzare un dispositivo del tipo descritto precedentemente che sia applicabile a macchine e/o apparecchiature di tipo diverso, in particolare a macchine e/o apparecchiature di tipo idraulico (equipaggiate con dispositivi idraulici quali motori e/o pompe idrauliche) quali, a titolo esemplificativo e non limitativo macchine e/o apparecchiature per la lavorazione, in particolare per la demolizione e/o fresatura di strade, marciapiedi e/o superfici solide in generale, mediante operazioni semplici e immediate.
Infine, un ulteriore scopo della presente invenzione à ̈ quello di realizzare un dispositivo del tipo descritto precedentemente che sia robusto e affidabile, nonché di facile assemblaggio e semplificata manutenzione, e quindi caratterizzato da costi di produzione contenuti.
Gli scopi o obiettivi citati e descritti precedentemente verranno raggiunti per mezzo di un dispositivo indicatore di prestazione atto a essere collegato a una apparecchiatura di lavoro comprendente mezzi di lavorazione, in particolare a una apparecchiatura (100) per la demolizione e in particolare per la fresatura di superfici o strati (Sr) calpestabili e/o carrabili quali ad esempio superfici in asfalto o in cemento o in materiali solidi simili, come rivendicato nella rivendicazione principale 1 ; ulteriori vantaggi saranno inoltre ottenuti per mezzo delle ulteriori forme di realizzazione della presente invenzione definite nelle rivendicazioni dipendenti.
DESCRIZIONE DELLA PRESENTE INVENZIONE
La presente invenzione trova particolare e conveniente applicazione nel campo della lavorazione di superfici o strati solidi. In particolare, il dispositivo indicatore secondo la presente invenzione trova particolare e vantaggiosa applicazione nel campo delle macchine e/o apparecchiature per la lavorazione di superfici o strati solidi quali strade, marciapiedi o superfici simili. Più in dettaglio, il dispositivo secondo la presente invenzione può essere vantaggiosamente applicato a una apparecchiatura di tipo idraulico per la demolizione e/o per la fresatura di superfici o strati solidi quali ad esempio strade, marciapiedi o superfici in generale realizzate in materiali solidi quali ad esempio asfalto o cemento. È questa quindi la ragione per cui nel seguito verranno descritti esempi di applicazione del dispositivo secondo la presente invenzione al caso particolare di apparecchiature o macchine idrauliche per la lavorazione, in particolare per la demolizione e/o fresatura di superfici o strati del tipo descritto precedentemente. Va comunque notato che le possibili applicazioni del dispositivo secondo la presente invenzione non sono limitate al caso particolare delle apparecchiature di tipo idraulico per la demolizione e/o fresatura di superfici o strati solidi. Al contrario, la presente invenzione può essere applicata vantaggiosamente in tutti quei casi in cui si renda necessario e/o utile gestire gli sforzi a cui à ̈ sottoposta una apparecchiatura o macchina, indicando in particolare ad un operatore lo sforzo massimo consentito i relazione alle condizioni particolari del momento, e quindi mettendo in grado l'operatore stesso di sottoporre continuamente la macchina o apparecchiatura ad uno sforzo il più prossimo possibile allo sforzo consentito, così da sfruttare appieno le potenzialità della macchina, ottimizzando quindi i risultati e minimizzando i tempi di lavorazione. Infatti, il dispositivo secondo la presente invenzione permette di determinare , per ogni tipo di lavorazione e a seconda delle condizioni particolari di lavoro, lo sforzo massimo consentito, nonché di segnalare in modo continuo all'operatore lo sforzo a cui à ̈ sottoposta la macchina e/o apparecchiatura. L'operatore stesso sarà quindi in grado, semplicemente controllando (osservando) il dispositivo secondo la presente invenzione, di modificare continuamente la variabili di lavoro in modo da sottoporre continuamente la macchina o apparecchiatura ad uno sforzo ottimale e prossimo allo sforzo massimo, evitando sia di non sfruttare appieno le capacità della macchina che di sottoporla a sforzi eccessivi.
La presente invenzione si basa sul concetto generale che gli svantaggi o inconvenienti tipici delle soluzioni note nella tecnica (in particolare delle apparecchiature per la demolizione e/o fresatura di superfici o strati note nello stato della tecnica) possono essere superati o almeno minimizzati realizzando un dispositivo indicatore che sia tarabile per ogni nuovo uso della macchina o apparecchiatura, e che comprenda almeno due elementi indicatori mobili (ad es. traslabili, ma anche ruotabili)) dei quali uno (di taratura) venga mosso durante la taratura a seguito dell'aumentare dello sforzo e mantenga poi la posizione assunta al raggiungimento dello sforzo massimo (quando si verifica ad esempio il blocco di una o più parti della macchina), mentre l'altro venga mosso al variare dello sforzo istantaneo in modo che un operatore, osservando la posizione reciproca dei due elementi indicatori potrà apprezzare se lo sforzo istantaneo sarà prossimo allo sforzo massimo consentito ed eventualmente modificare le variabili di lavoro (ad es. aumentando la velocità di avanzamento), in modo da mantenere lo sforzo istantaneo il più vicino possibile allo sforzo massimo consentito. In particolare, gli inconvenienti tipici delle apparecchiature di tipo noto potranno essere superati o almeno minimizzati per mezzo di un dispositivo indicatore di prestazione atto a essere collegato a una apparecchiatura di lavoro, in particolare a una apparecchiatura per la demolizione e in particolare per la fresatura di superfici o strati calpestabili e/o carrabili quali ad esempio superfici in asfalto o in cemento o in materiali solidi simili, e/o a una macchina operatrice principale di azionamento di detta apparecchiatura, detta apparecchiatura comprendendo mezzi di lavorazione, detto dispositivo comprendendo almeno un primo elemento indicatore mobile atto a essere mosso alternativamente in un primo senso di moto e in senso contrario rispettivamente in caso di aumento e di diminuzione dello sforzo al quale sono sottoposti detti mezzi di lavorazione, detto dispositivo comprendendo un secondo elemento indicatore, detto primo elemento indicatore essendo collegato a detto secondo elemento indicatore in modo da trascinare detto secondo elemento indicatore durante il suo moto in detto primo senso di moto, nonché in modo muoversi liberamente rispetto a detto secondo elemento indicatore almeno per un tratto predefinito del suo moto in senso contrario a detto primo senso di moto.
Infatti, in questo caso il secondo elemento indicatore verrà trascinato dal primo elemento indicatore durante la taratura del dispositivo stesso e fino a raggiungere la posizione corrispondente al massimo sforzo, posizione che manterrà durante l'impiego vero e proprio della macchina fino ad un nuovo azzeramento o in caso di ritaratura. In particolare, il dispositivo secondo la presente invenzione à ̈ concepito in modo che il raggiungimento della posizione corrispondente al massimo sforzo da parte di detto secondo elemento indicatore avviene mediante l'impegno del detto primo elemento indicatore e senza nessun intervento da parte dell'operatore, ma piuttosto in modo automatico. Mentre il primo elemento indicatore si muoverà liberamente rispetto al primo a in un senso o nell'altro a seconda della diminuzione o aumento dello sforzo, ed indicherà quindi all'operatore la prossimità dello sforzo istantaneo rispetto allo sforzo massimo consentito. Ulteriori vantaggi potranno essere ottenuti per mezzo della forma di realizzazione della presente invenzione rivendicata nella rivendicazione dipendente 3, e cioà ̈ per mezzo di un dispositivo nel quale entrambi detti primo e secondo elementi indicatori sono mobili (ad esempio traslabili ma potrebbero essere ruotabili) in detto primo senso di moto (traslazione) e in senso contrario. In questo caso infatti il secondo elemento indicatore potrà essere “riportato a zero†manualmente in modo semplice da parte dell'operatore o in altre parole riportato nella sua posizione corrispondente a sforzo nullo o assente, ogni qualvolta si renda necessario ritarare il dispositivo, ad esempio quando la apparecchiatura o macchina vengano impiegate in condizioni di lavoro diverse, e/o quando l'apparecchiatura di lavoro (ad esempio una fresatrice o una escavatrice a ruota) venga applicata a una macchina principale diversa (ad es. con un sistema idraulico diverso). Ancora ulteriori vantaggi potranno essere ottenuti per mezzo di un dispositivo secondo la rivendicazione 8, e cioà ̈ per mezzo di un dispositivo che comprenda inoltre mezzi elastici atti a venire sottoposti a sollecitazione elastica durante il moto di detto primo elemento indicatore in detto primo senso di moto (quando aumenta lo sforzo) e a muovere detto primo elemento indicatore in senso contrario a detto primo senso di moto in caso di diminuzione di detto sforzo. Infatti, i mezzi elastici renderanno immediato e preciso il moto di detto primo elemento indicatore in detto senso contrario di moto nel caso di diminuzione dello sforzo, e quindi evitando ritardi di moto che potrebbero confondere l'operatore. Ancora ulteriori vantaggi saranno garantiti dalle ulteriori forme di realizzazione della apparecchiatura secondo la presente invenzione definite nelle ulteriori rivendicazioni dipendenti. BREVE DESCRIZIONE DELLE FIGURE
Nel seguito, la presente invenzione verrà chiarita mediante la descrizione di alcune sue forme di realizzazione rappresentate nelle tavole di disegno allegate. Va comunque notato che la presente invenzione non à ̈ limitata alle forme di realizzazione rappresentate nelle tavole di disegno; al contrario, rientrano nell'ambito e nello scopo della presente invenzione tutte quelle varianti o modifiche delle forme di realizzazione rappresentate e descritte che appariranno chiare, ovvie e immediate all'uomo del mestiere. In particolare, nelle tavole di disegno allegate:
le figure 1 e 2 mostrano rispettivamente una vista frontale e una prospettica di una apparecchiatura (fresatrice per la fresatura di superfici solide) del tipo noto nello stato della tecnica;
la figura 3 mostra una vista frontale di una apparecchiatura (fresatrice per la fresatura di superfici solide) applicata a una macchina operatrice principale ed equipaggiata con un dispositivo indicatore secondo una forma di realizzazione della presente invenzione;
le figure 4a e 4b mostrano due viste in pianta del dispositivo secondo una forma di realizzazione della presente invenzione, rispettivamente con gli elementi indicatori in posizione di pretaratura e di taratura del dispositivo ultimata;
le figure 5a e 5b mostrano due viste in sezione del dispositivo secondo una forma di realizzazione della presente invenzione, rispettivamente con gli elementi indicatori in posizione di pretaratura e di taratura del dispositivo ultimata;
le figure 6a e 6b mostrano due viste esplose, rispettivamente laterale e prospettica, del dispositivo secondo la presente invenzione.
DESCRIZIONE DETTAGLIATA DI ALCUNE FORME DI REALIZZAZIONE DELLA PRESENTE INVENZIONE
Nella figura 3, l'apparecchiatura (fresatrice) à ̈ identificata dal numero di riferimento 100. Come appare dalla figura, l'apparecchiatura 100 à ̈ del tutto simile a una apparecchiatura di tipo noto (si vedano le figure 1 e 2) e comprende un telaio principale T al quale à ̈ fissato rotabilmente un rullo di lavorazione e/o fresatura 10 dalla superficie esterna del quale si estendono utensili di fresatura 11. Il rullo di fresatura à ̈ in particolare ruotabile attorno ad un asse di rotazione principale A sostanzialmente coincidente con il proprio asse di simmetria. Inoltre, gli utensili di fresatura 1 1 potranno essere, a seconda delle esigenze e/o circostanze, fissi oppure intercambiabili. Il telaio principale T comprende inoltre mezzi di connessione e/o fissaggio (non rappresentati nella figura) mediante i quali Γ apparecchiatura 100 à ̈ fissata (applicata) ad una macchina operatrice principale 300 guidata da un operatore O. In particolare, la macchina operatrice principale 300 potrà essere del tipo rappresentato in figura 3, e cioà ̈ del tipo in cui l'apparecchiatura viene fissata alla parte frontale della macchina operatrice principale, oppure del tipo in cui la apparecchiatura à ̈ fissata ad un braccio principale di collegamento snodato che permetterà di azionare e movimentare l'apparecchiatura stessa, in particolare di posizionarla nella posizione di lavoro desiderata. Il telaio principale T à ̈ inoltre dotato di due slitte di appoggio F e L, fissate su lati opposti del telaio principale stesso. Durante l'uso, come rappresentato nella figura 3, le due slitte opposte F e L vengono a contatto con la superficie superiore S di uno strato da lavorare e/o fresare Sr, ad esempio di uno strato calpestabile o carrabile solido, ad esempio in asfalto, cemento o materiali simili. Si evince quindi in particolare dalla figura 3 che la profondità di lavoro p verrà impostata regolando la posizione delle slitte F e L rispetto al telaio principale T. L’ altro importante parametro di lavoro, vale a dire la velocità di avanzamento (perpendicolarmente alla figura 3) della macchina operatrice 300 verrà scelto dall’ operatore O, ad esempio per mezzo di un joystick di manovra. L'apparecchiatura 100 comprende inoltre un dispositivo indicatore 400 secondo la presente invenzione installato in una posizione (rispetto alla apparecchiatura stessa 100 e alla macchina operatrice principale 300) tale da permettere all'operatore O di controllare agevolmente il dispositivo stesso. Mentre si rimanda al seguito della presente descrizione per una esposizione più dettagliata delle parti componenti del dispositivo 400, nonché delle sue funzioni, si può anticipare che il dispositivo stesso à ̈ collegato tramite una canalina idraulica Ca al sistema idraulico (non rappresentato in figura 3) della macchina operatrice principale 300, in modo da "rilevare" ed essere sensibile alle variazioni di pressione all'interno del circuito idraulico della macchina operatrice principale 300. In particolare, il dispositivo 400 comprende una prima estremità 404 (a sinistra nella figura 3 e visibile in figura 4a) atta a essere collegata alla canalina idraulica Ca, e una seconda estremità, opposta a detta prima estremità, che comprende due elementi indicatori, in particolare un primo indicatore 401 e un secondo indicatore 402. Detti primo e secondo indicatore 401 e 402 sono in particolare mobili (ad esempio traslabili) nella direzione della freccia X, e in particolare sia in un senso che nel senso opposto, a seconda che la pressione nel circuito idraulico della macchina operatrice principale 300 aumenti o diminuisca. I due elementi indicatori 401 e 402 svolgono (come apparirà chiaro dalla descrizione dettagliata seguente) funzioni simili ma non identiche. In particolare, l'indicatore 401 viene mosso in un senso (da sinistra verso destra nella figura 3) una prima volta durante la taratura del dispositivo 400 trascinando nel suo moto anche il secondo elemento indicatore 402 fino a che lo stesso non abbia raggiunto la sua posizione corrispondente alla pressione idraulica massima consentita all'interno del circuito idraulico della macchina operatrice principale. Successivamente a questa prima fase di taratura, il primo indicatore 401 si muoverà liberamente rispetto al secondo indicatore 402 che rimarrà invece fermo nella posizione precedentemente raggiunta e assunta, in particolare alternativamente in un senso o nell'altro e cioà ̈ da sinistra verso destra (nella figura 3) quando aumenterà la pressione idraulica, nonché da destra verso sinistra quando la pressione idraulica diminuirà. In questo modo, l'operatore O, semplicemente controllando la posizione del primo elemento indicatore 401 rispetto al secondo elemento indicatore 402 potrà apprezzare lo sforzo istantaneo al quale sarà sottoposta l'apparecchiatura 100 (in particolare il rullo 10) e quindi aumentare o diminuire lo sforzo (ad esempio aumentando o diminuendo la velocità di avanzamento) in modo da mantenere lo sforzo stesso il più possibile in prossimità dello sforzo massimo consentito. Il secondo elemento indicatore à ̈ anche atto a essere “riportato a zero†ad esempio manualmente da parte dell'operatore O che lo farà traslare a questo proposito prima di procedere con una nuova lavorazione o fase di lavoro o quando l'apparecchiatura 100 e o il dispositivo 400 dovessero essere installati su una macchina operatrice principale diversa, in particolare con un circuito idraulico diverso.
Nel seguito, con riferimento alle figure 4a, 4b, 5a e 5b, verranno descritti e chiariti ulteriori dettagli del dispositivo indicatore secondo la presente invenzione. Nelle figure 4a, 4b, 5a e 5b, quelle parti componenti o caratteristiche del dispositivo secondo la presente invenzione che sono già state descritte precedentemente con riferimento ad altre figure, sono identificate dagli stessi numeri di riferimento.
Come risulta dalle figure 4a, 4b, 5a e 5b, il dispositivo 400 secondo la forma di realizzazione in essa rappresentate, comprende un corpo principale cavo di forma tubolare 403, all'interno del quale à ̈ alloggiato un pistone principale 405, detto pistone principale 405 essendo traslabile all'interno del corpo tubolare cavo principale 403.
Una prima estremità (a sinistra nelle figure) del pistone 405 à ̈ collegata tramite un raccordo di collegamento 406 alla canalina idraulica Ca del circuito idraulico principale della macchina operatrice 300. In questo modo, il dispositivo indicatore 400 à ̈ collegato a detto sistema idraulico principale come un qualsiasi altro dispositivo o componente idraulico, ad esempio come una pompa idraulica.
La seconda estremità del pistone 405 (opposta a quella collegata al sistema idraulico e quindi in questo caso a destra nelle figure) à ̈ collegata rigidamente al primo elemento indicatore 401. In particolare, a tale scopo, detto primo elemento indicatore 401 à ̈ conformato essenzialmente come un bicchiere (quindi essenzialmente tubolare e cavo), con una parete di fondo chiusa 401f, alla quale à ̈ appunto fissata la seconda porzione di estremità del pistone 405. Detto primo elemento indicatore 401 à ̈ atto ad alloggiare almeno parzialmente il secondo elemento indicatore 402; in particolare, anche detto secondo elemento indicatore 402 à ̈ essenzialmente tubolare e cavo con un diametro esterno corrispondente o leggermente inferiore al diametro interno del primo elemento indicatore 401. In altre parole, e come verrà spiegato più in dettaglio nel seguito, il primo elemento indicatore 401 à ̈ atto "a scorrere sul secondo elemento indicatore" 402 ed a impegnarsi con detto secondo elemento indicatore 402 in modo automatico e solo quando necessario. Il corpo principale tubolare e cavo 403 del dispositivo indicatore 400 comprende inoltre una porzione rastremata 403R, dalla quale si estende una porzione 403E di estremità di detto corpo principale 403. Risulta inoltre dalle figure che il secondo elemento indicatore 402 à ̈ atto a alloggiare almeno parzialmente detta porzione di estremità 403E del corpo principale 403, detta porzione principale 403E avendo quindi un diametro esterno corrispondente o leggermente inferiore al diametro interno del secondo elemento indicatore 402. In altre parole, come il primo elemento indicatore 401 à ̈ in grado di "scorrere sul secondo elemento indicatore" 402, allo stesso modo il secondo elemento indicatore 402 "à ̈ in grado di scorrere sulla porzione di estremità 403E del corpo principale 403†del dispositivo indicatore 400.
Risulta inoltre dalle figure che un anello di contrasto o battuta 408 à ̈ fissato rigidamente (in posizione fissa) al pistone 405 in posizione intermedia lungo di esso. Tale anello di contrasto o battuta 408 definisce in particolare una superficie di battuta o contrasto 409 rivolta verso la seconda porzione di estremità 403E del corpo principale cavo e avente essenzialmente forma di corona circolare. Un secondo elemento di contrasto o battuta 410, anch'essa conformato ad anello e comprendente quindi un foro passante (non visibile nelle figure) atto a permettere al pistone 405 di scorrere all'interno di esso, à ̈ fissato rigidamente (in posizione predefinita) alla superficie interna della seconda porzione di estremità 403E del corpo principale 403 del dispositivo 400 e definisce una seconda superficie di battuta o contrasto 411 a forma di corona circolare. Infine, una molla elicoidale 407 à ̈ anch'essa alloggiata all'interno del corpo cavo 403, in particolare tra i due elementi o anelli di contrasto o battuta 409 e 410, in modo che la porzione del pistone 405 compresa tra detti due elementi o anelli di contrasto o battuta 409, 410 à ̈ alloggiata nello spazio interno definito dalla molla elicoidale 407.
Le funzioni delle diverse parti componenti del dispositivo 400 possono essere riassunte come segue.
AH’ aumentare della pressione idraulica all'interno del sistema idraulico della attrezzatura 100 e quindi di conseguenza nel circuito idraulico della macchina operatrice principale (ad esempio la macchina operatrice 300 di figura 3) il pistone 405 viene traslato nel senso indicato dalla freccia A nelle figure 4a e 4b. E quindi, essendo l'estremità del pistone 405 opposta a quella collegata alla canalina idraulica Ca tramite il raccordo 406 fissata rigidamente al primo elemento indicatore 401 , all'aumentare della pressione nel sistema idraulico principale della macchina operatrice 300, anche il primo elemento indicatore 401 verrà spostato (traslato) nel senso indicato dalla freccia A nelle figure 4a e 4b. In particolare, lo spostamento del pistone 405 e del primo elemento indicatore 401 nel senso della freccia A avverrà contro l'azione (resistenza) della molla 407 che verrà quindi caricata. Va inoltre precisato che il primo elemento indicatore 401 à ̈ dotato di mezzi di aggancio (ad esempio un dentino) non rappresentati nelle figure, che si impegnano in mezzi di aggancio corrispondenti del secondo elemento indicatore 402 (ad esempio una fessura longitudinale non rappresentata nelle figure nel caso il primo elemento indicatore 401 sia dotato appunto di un dentino). Detti mezzi di aggancio fanno sì che il primo elemento indicatore 401 , durante la sua traslazione o moto nel senso indicato dalla freccia A "trascini con sé†il secondo elemento indicatore 402, che verrà quindi traslato nel senso indicato dalla freccia C nelle figure 4a e 4b. Detti mezzi di aggancio sono peraltro conformati in modo da permettere al primo elemento indicatore 401 di traslare liberamente rispetto al secondo elemento indicatore 402 durante il suo moto nel senso indicato dalla freccia B . Vale a dire che, quando il primo elemento indicatore 401 viene traslato nel senso indicato dalla freccia B (come si vedrà più avanti, a seguito di una diminuzione della pressione idraulica nel sistema idraulico principale), lo stesso primo elemento indicatore 401 non trascinerà con sé il secondo elemento indicatore 402, che al contrario rimarrà fermo nella posizione precedentemente assunta. La funzione della molla elicoidale 407 à ̈ infatti quella di agire sulla superficie di battuta 409 dell'anello di battuta 408, spingendo quindi il pistone 405 e il primo elemento indicatore 401 nel senso indicato appunto dalla freccia B nelle figure 4a e 4b.
Ciò premesso, l'uso e l'utilità del dispositivo indicatore 400 secondo la forma di realizzazione della presente invenzione rappresentata nelle figure 4a, 4b, 5a e 5b, possono essere quindi riassunte come segue.
All'inizio di una nuova operazione di lavoro (ad esempio di fresatura) e quindi quando non siano ancora note le caratteristiche della superficie Sr da lavorare, oppure anche quando l'apparecchiatura di lavorazione 100 venga applicata ad una nuova macchina operatrice principale 300 (e quindi con un nuovo sistema idraulico o comunque con caratteristiche diverse e non necessariamente note all'operatore O) l'operatore provvederà semplicemente a traslare (ad esempio manualmente) il secondo elemento indicatore 402 nel senso indicato dalla freccia D nelle figure 4a e 4b, e quindi posizionando detto secondo elemento indicatore 402 nella posizione rappresentata nelle figure 4a e 4b e cioà ̈ nella posizione più prossima alla estremità 404 del dispositivo 400 collegata alla canalina idraulica Ca. Va notato che il secondo elemento indicatore 402 durante il suo moto 402 nel senso indicato dalla freccia D NON sarà contrastato da nessuna parte componente del dispositivo 400, in particolare non sarà contrastato dalla molla elicoidale 407, essendo detta molla elicoidale 407 interposta tra l'anello di battuta 408 (fissato al pistone 405) e l'altro anello di battuta 4 10 (fissato all'interno dell'estremità 403E del corpo principale 403 del dispositivo 400). Va notato inoltre che il secondo elemento indicatore 402 à ̈ per sua costruzione frenato per cui non si muove se non solidalmente a detto primo elemento indicatore 401 o ad opera dell'operatore per la “rimessa a zero prima di una nuova taratura. La molla elicoidale 407 però, agendo appunto tra i due anelli di battuta 408 e 410 farà in modo che anche il primo elemento indicatore 401 assuma rispetto al secondo elemento indicatore 402 la posizione rappresentata nelle figure 4a e 4b, essendo questa la posizione di massima estensione dell'elemento indicatore 401 rispetto al secondo elemento indicatore 402, o in altre parole la posizione in cui la porzione minima del secondo elemento indicatore 402 à ̈ alloggiata all'interno del primo elemento indicatore 401.
All'inizio delle operazioni di lavorazione o fresatura l'operatore O attiverà il sistema idraulico principale della macchina operatrice 300 mettendo quindi in rotazione il mezzo di lavorazione 10 (ad esempio il rullo di figura 3) fino al raggiungimento da parte dello stesso mezzo di lavorazione 10 della velocità di rotazione desiderata (in particolare regolando la portata idraulica all'interno del circuito idraulico principale mediante ad esempio una o più valvole adatte a tale scopo). Definite quindi le condizioni (i parametri) di lavoro (ad esempio la profondità di lavorazione p), l'operatore aumenterà gradatamente la velocità di avanzamento della macchina operatrice principale 300, aumentando quindi gradatamente in questo modo lo sforzo al quale sarà sottoposto il rullo 10 e quindi la pressione idraulica all'interno del circuito idraulico principale. All'aumento della pressione nel circuito idraulico principale il pistone 405 e quindi il primo elemento indicatore 401 verranno mossi (traslati) nel senso indicato dalle freccia A nelle figure 4a e 4b. In questo modo quindi, grazie all'azione reciproca dei mezzi di aggancio di cui sono dotati il primo elemento indicatore 401 e il secondo indicatore 402 (ad esempio un dentino meccanico del primo elemento indicatore 401 che si impegna in una fessura del secondo elemento indicatore 402), il primo elemento indicatore 401 , durante la sua traslazione nel senso della freccia A trascinerà con sé il secondo elemento indicatore 402 che quindi verrà traslato nel senso indicato dalla freccia C nelle figure 4a e 4b, ovviamente coincidente con il senso di traslazione A del primo elemento indicatore 401. La traslazione del primo elemento indicatore 401 e del secondo elemento indicatore 402 nel senso indicato rispettivamente dalle frecce A e C proseguirà con l'aumentare progressivo della pressione idraulica all'interno del sistema idraulico principale e si arresterà solo quando si raggiungerà lo sforzo massimo consentito per il rullo di lavorazione 10, e quindi la pressione idraulica massima consentita all'interno del circuito idraulico in corrispondenza della quale il rullo 10 si bloccherà (ad esempio grazie all'azione di valvole di sicurezza opportune facenti parte del sistema o circuito idraulico principale) e l'operatore sarà costretto ad arrestare (mettere in fermo) la macchina operatrice principale 300.
A questo punto, il primo elemento indicatore 401 e il secondo elemento indicatore 402 avranno raggiunto la posizione corrispondente al massimo sforzo (alla massima pressione consentita), detta posizione essendo schematicamente rappresentata nelle figure 4b e 5b, che mostrano chiaramente come il secondo elemento indicatore 402 sporga di più dalla porzione di estremità 403E rispetto alla posizione di partenza rappresentata nelle figure 4a e 4b.
Il blocco del rullo 10, e quindi la caduta della pressione idraulica faranno quindi cessare il movimento del secondo elemento indicatore 402 nel senso indicato dalla freccia C, per cui detto secondo elemento indicatore 402 manterrà la posizione raggiunta anche durante le operazioni successive di lavorazione (fresatura) rispetto al corpo principale.
In questo modo, l'operatore O avrà una indicazione precisa della pressione idraulica massima consentita all'interno del circuito idraulico principale e quindi dello sforzo massimo al quale potrà essere sottoposto il rullo 10.
La caduta della pressione idraulica successiva al blocco del rullo 10 farà in particolare diminuire o cessare la spinta idraulica sul pistone 405 che quindi verrà traslato, grazie all'azione della molla elicoidale 407, nel senso indicato dalla freccia B assieme al primo elemento indicatore 401 , il quale peraltro in questo caso non trascinerà con sé il secondo elemento indicatore 402 che al contrario, come precisato precedentemente rimarrà nella posizione raggiunta nel momento del blocco dello rullo 10.
A questo punto, l'operatore O, per ottimizzare le operazioni di lavorazione o fresatura, in particolare per sfruttare adeguatamente le capacità della macchina operatrice principale e/o della apparecchiatura di lavorazione, dovrà semplicemente aumentare ancora gradatamente la velocità di avanzamento della macchina operatrice e/o la profondità di lavorazione p, in modo che l'aumento corrispondente della pressione idraulica all'interno del circuito idraulico principale si traduca ancora in una traslazione del pistone 405 e del primo elemento indicatore 401 nel senso della freccia A. In particolare, l'operatore potrà aumentare lo sforzo fino a che il primo elemento indicatore 401 non avrà nuovamente raggiunto una posizione, relativamente al secondo elemento indicatore, prossima a quella rappresentata nelle figure 4b e 5b. Al raggiungimento di questa posizione, l'operatore sarà in grado di ottimizzare la lavorazione e di sfruttare al massimo le capacità della macchina operatrice 300 e/o del rullo 10 senza incorrere in ripetuti blocchi del rullo 10 e/o arresti della macchina operatrice 300. In particolare, l’operatore, potrà mantenere ad esempio la velocità di avanzamento prossima alla massima velocità consentita, semplicemente osservando la posizione del primo elemento indicatore 401 rispetto al secondo elemento indicatore 402, e facendo in modo che la posizione del primo elemento indicatore 401 si mantenga, rispetto al secondo elemento indicatore 402, in una posizione la più prossima possibile a quella delle figure 4b e 5b.
Sono quindi evidenti i vantaggi e Γ utilità del dispositivo indicatore 400 secondo la presente invenzione.
E infatti, lo stesso dispositivo indicatore 400, a parte il fatto di offrire la possibilità di essere di volta in volta “tarato†nuovamente come appena descritto (ad esempio quando l’apparecchiatura di lavorazione 100 ed il dispositivo 400 vengono applicati a una nuova o diversa macchina operatrice 300, oppure quando la stessa macchina operatrice 300 e Γ apparecchiatura vengono impiegate in condizioni e luoghi diversi o per la lavorazione di superfici diverse), offre anche la possibilità all’ operatore di percepire, durante la stessa fase di lavorazione (ad esempio durante la fresatura di un tratto di superficie), le variazioni delle caratteristiche della superficie stessa, e quindi di adeguare opportunamente i parametri di esercizio della macchina e/o del rullo. Supponendo infatti che lungo un tratto predeterminato di superficie la lavorare la tenacia della superficie stessa diminuisca (ad esempio perché la superficie stessa à ̈ fatta di materiali diversi o perché il deterioramento della superficie non à ̈ uniforme lungo il tratto da fresare e/o lavorare), Γ operatore, durante la fresatura delle parti o dei materiali meno tenaci potrà aumentare la velocità di avanzamento della macchina operatrice principale 300 e/o del mezzo di lavorazione 10 aumentandone quindi conseguentemente la produzione e/o le prestazioni. Al contrario, durante la lavorazione dei tratti più tenaci, Γ operatore potrà diminuire la velocità di avanzamento e/o la profondità di lavorazione ma massimizzando sempre le prestazioni poiché potrà evitare mantenendo lo sforzo prossimo a quello massimo consentito ma evitando comunque i fermi e/o blocchi del mezzo di lavorazione 10, ottenendo quindi una lavorazione omogenea e continuata.
Va infine notato che il secondo elemento indicatore 402 potrà essere dotato di mezzi di indicazione (non rappresentati nelle figure) atti a facilitare all’operatore la percezione visiva del primo elemento indicatore 401 rispetto al secondo elemento indicatore 402. Ad esempio, sulla superficie esterna del secondo elemento indicatore 402 potrà essere predisposta una scala graduata, ad esempio una scala cromatica o numerica o a barre ecc. .
La figure 6a e 6b, nelle quali parti componenti e/o caratteristiche corrispondenti e/o identiche del dispositivo secondo la presente invenzione sono identificate dagli stessi numeri di riferimento, permettono di apprezzare ulteriori dettagli del dispositivo indicatore secondo la presente invenzione.
Si evince infatti dalle figure 6a e 6b che il corpo principale tubolare cavo 403 comprende, oltre alla porzione di estremità 403E descritta precedentemente, una prima sottoporzione intermedia 403b solidale con la porzione di estremità 403E e una seconda sottoporzione intermedia 403a solidale con la prima porzione di estremità 404. Le due sottoporzioni intermedie 403a e 403b sono atte a essere fissate una all’altra, ad esempio per avvitamento reciproco. Allo stesso modo anche il pistone 405 comprende due sottoporzioni intermedie, in particolare una prima sottoporzione 405a solidale con il primo elemento indicatore 401 e una seconda sottoporzione intermedia 405b, dette prima e seconda sottoporzioni intermedie 405a e 405b essendo collegabili reciprocamente, ad esempio per avvitamento e/o per impegno o innesto. L’ uso di sottopozioni nel caso del corpo principale cavo 403 e/o del pistone principale facilitano l’ assemblaggio del dispositivo, nonché le operazioni di manutenzione.
Si e à ̈ quindi dimostrato per mezzo della descrizione predente delle forme di realizzazione del dispositivo secondo la presente invenzione rappresentate nelle figure, che il dispositivo stesso permette di raggiungere gli scopi prefissati e/o di risolvere o almeno minimizzare i problemi citati.
Infatti, il dispositivo secondo la presente invenzione permette di impostare le variabili di lavoro di una apparecchiatura di lavorazione (fresatrice) e/o di una macchina operatrice principale (adeguandole alle condizioni particolari del momento) mediante operazioni semplici e immediate, in modo che la stessa possa sempre essere sfruttata al massimo delle sue capacità, indipendentemente dalle condizioni di lavoro, evitando blocchi ripetuti e quindi sprechi di tempo, carburante ecc. In particolare, il dispositivo secondo la presente invenzione à ̈ atto a segnalare in modo continuo e istantaneamente a un operatore lo sforzo a cui la macchina sarà sottoposta (in relazione allo sforzo massimo consentito), in modo che l'operatore possa continuamente modificare le variabili di lavoro e/o impiego (in particolare la velocità di avanzamento e/o la profondità di lavorazione) della macchina e/o apparecchiatura, e quindi sottoponendo continuamente la macchina e/o apparecchiatura stessa ad uno sforzo il più possibile prossimo allo sforzo massimo consentito (oltre il quale una o più delle parti componenti verrebbero danneggiate o andrebbero in blocco).
E ancora, il dispositivo secondo la presente invenzione à ̈ applicabile in modo semplice e immediato a macchine e/o apparecchiature di tipo diverso, ma in particolare a macchine e/o apparecchiature per la lavorazione, in particolare per la demolizione e/o fresatura di strade, marciapiedi e/o superfici solide in generale, ancora più in particolare a macchine e/o apparecchiature idrauliche, e mediante operazioni semplici e immediate. Ancora, il dispositivo secondo la presente invenzione à ̈ un dispositivo robusto e affidabile, nonché sicuro per l'operatore che lo utilizzi, e inoltre di facile assemblaggio e semplificata manutenzione, e quindi caratterizzato da costi di produzione contenuti. Infine, il dispositivo secondo la presente invenzione non richiede conoscenze tecniche particolari da parte dell'operatore poiché à ̈ un dispositivo che si tara in modo automatico e funziona in modo comparativo (mediante la posizione reciproca dei due elementi indicatori)fornendo all'operatore un'indicazione di facile e immediata lettura e comprensione.
Ovviamente, rientrano nell’ ambito e/o scopo della presente invenzione tutte quelle modifiche e/o variazioni delle forme di realizzazione del dispositivo appena descritte e rappresentate nelle tavole di disegno che appariranno chiare e immediate all’ uomo del mestiere. Ad esempio, il dispositivo secondo la presente invenzione potrà comprendere elementi indicatori non semplicemente traslabili, ma anche ruotabili. Allo stesso modo, il corpo principale cavo nonché i due elementi indicatori potranno avere una sezione non circolare ma piuttosto quadrate o rettangolare ecc..
Lo scopo e la portata della presente invenzione sono quindi definiti dalla rivendicazioni.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Dispositivo (400) indicatore di prestazione atto a essere collegato a una apparecchiatura di lavoro (100), in particolare a una apparecchiatura ( 100) per la demolizione e in particolare per la fresatura di superfici o strati (Sr) calpestabili e/o carrabili quali ad esempio superfici in asfalto o in cemento o in materiali solidi simili, e/o a una macchina operatrice principale (300) di azionamento di detta apparecchiatura (100), detta apparecchiatura ( 100) comprendendo mezzi di lavorazione ( 10), detto dispositivo comprendendo almeno un primo elemento indicatore mobile (401) atto a essere mosso alternativamente in un primo senso di moto e in senso contrario rispettivamente in caso di aumento e di diminuzione dello sforzo al quale sono sottoposti detti mezzi di lavorazione (10), caratterizzato dal fatto che detto dispositivo (400) comprende un secondo elemento indicatore (402) e dal fatto che detto primo elemento indicatore (401) à ̈ collegato a detto secondo elemento indicatore (402) in modo da trascinare detto secondo elemento indicatore (402) durante il suo moto in detto primo senso di moto, nonché in modo da muoversi liberamente rispetto a detto secondo elemento indicatore (402) almeno per un tratto predefinito del suo moto in senso contrario a detto primo senso di moto.
  2. 2) Dispositivo secondo la rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto che detti primo elemento indicatore (401) e/o detto secondo elemento indicatore (40e) sono traslabili essenzialmente in linea retta.
  3. 3) Dispositivo secondo una delle rivendicazioni 1 e 2, caratterizzato dal fatto che entrambi detti primo e secondo elementi indicatori (401 , 402) sono mobili in detto primo senso di moto e in senso contrario.
  4. 4) Dispositivo indicatore secondo una delle rivendicazioni da 1 a 3, caratterizzato dal fatto che, detti primo e secondo elementi indicatori (401) e (402) comprendono rispettivamente primi e secondi mezzi di aggancio o impegno, e dal fatto che detti primi mezzi di aggancio o impegno si impegnano e disimpegnano alternativamente con e da detti secondi mezzi di aggancio o impegno rispettivamente durante il moto di detto primo elemento indicatore (401) in detto primo senso di moto e durante il moto di detto primo elemento indicatore (401) in senso contrario a detto primo senso di moto.
  5. 5) Dispositivo indicatore secondo una delle rivendicazioni da 1 a 4, caratterizzato dal fatto che, detto secondo elemento indicatore (402) comprende mezzi di indicazione e/o segnalazione atti a indicare e/o segnalare la posizione di detto primo elemento indicatore (401) rispetto a detto secondo elemento indicatore.
  6. 6) Dispositivo secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di indicazione e/o segnalazione sono in particolare atti a segnalare la posizione di massima estensione di detto primo elemento indicatore (401) rispetto a detto secondo elemento indicatore (402).
  7. 7) Dispositivo secondo una delle rivendicazione 5 e 6, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di indicazione e/o segnalazione comprendono una scala graduata, ad esempio una scala cromatica o numerica o a barre con porzioni di diverso colore o barre di diversa cromia.
  8. 8) Dispositivo secondo una delle rivendicazioni da 1 a 7, caratterizzato dal fatto di comprendere inoltre mezzi elastici (407) atti a venire sottoposti a sollecitazione elastica durante la traslazione di detto primo elemento indicatore (401) in detto primo senso di moto e a muovere detto primo elemento indicatore (401) in senso contrario a detto primo senso di moto in caso di diminuzione di detta sollecitazione.
  9. 9) Dispositivo secondo la rivendicazione 8, caratterizzato dal fatto che detti mezzi elastici (407) comprendono una molla elicoidale.
  10. 10) Dispositivo secondo una delle rivendicazioni 8 e 9, caratterizzato dal fatto che detto dispositivo comprende uno stelo di guida o pistone (405) traslabile e di cui una prima estremità (405a) à ̈ solidale con detto primo elemento indicatore (401) mentre una seconda estremità à ̈ atta a essere collegata a detta apparecchiatura (100) e/o a detta macchina operatrice principale (300), e dal fatto che detti mezzi elastici (407) sono interposti tra una superficie di battuta (409) definita da detto stelo di guida (405) e una seconda superficie di battuta (411) definita da detto dispositivo e atta a essere collocata in posizione fissa rispetto a detta apparecchiatura in modo che in caso di aumento dello sforzo a cui sono sottoposti detti mezzi di lavorazione (10) la sollecitazione applicata a detti mezzi elastici (407) aumenti mentre in caso di diminuzione dello sforzo a cui sono sottoposti detti mezzi di lavorazione (10) la sollecitazione applicata a detti mezzi elastici (407) diminuisca e detto stelo (405) venga traslato grazie all'azione di detti mezzi elastici (407) in detto senso di traslazione contrario a detto primo senso di traslazione. 1 1) Dispositivo secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di essere atto a essere collegato al circuito idraulico di una apparecchiatura di lavoro ( 100) comprendente mezzi di lavorazione (10) azionati idraulicamente in modo che detto primo elemento indicatore (401) sia mosso alternativamente in detto primo senso di moto e in senso contrario rispettivamente in caso di aumento e di diminuzione della pressione idraulica all'interno di detto circuito idraulico. 12) Dispositivo secondo una delle rivendicazioni 10 e 11, caratterizzato dal fatto che detto stelo di guida o pistone (405) à ̈ atto a essere collegato a una canalina idraulica (Ca) di detto circuito idraulico mediante un raccordo di collegamento idraulico 406. 13) Dispositivo indicatore secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti primo e secondo elementi indicatori (401) e (402) comprendono rispettivamente un primo e un secondo corpo tubolare cavo, e dal fatto che almeno una porzione di detto secondo corpo tubolare cavo di detto secondo elemento indicatore (402) à ̈ atta a scorrere all'interno di detto primo corpo tubolare cavo di detto primo elemento indicatore (401).
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