ITBO20110335A1 - Dispositivo di raccordo impiegabile in ambienti sterili per raccordare un condotto deformabile radialmente - Google Patents

Dispositivo di raccordo impiegabile in ambienti sterili per raccordare un condotto deformabile radialmente Download PDF

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ITBO20110335A1
ITBO20110335A1 IT000335A ITBO20110335A ITBO20110335A1 IT BO20110335 A1 ITBO20110335 A1 IT BO20110335A1 IT 000335 A IT000335 A IT 000335A IT BO20110335 A ITBO20110335 A IT BO20110335A IT BO20110335 A1 ITBO20110335 A1 IT BO20110335A1
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IT
Italy
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duct
locking ring
friction member
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tooth
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IT000335A
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Inventor
Dario Anatrini
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Co Ri M A S R L
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    • FMECHANICAL ENGINEERING; LIGHTING; HEATING; WEAPONS; BLASTING
    • F16ENGINEERING ELEMENTS AND UNITS; GENERAL MEASURES FOR PRODUCING AND MAINTAINING EFFECTIVE FUNCTIONING OF MACHINES OR INSTALLATIONS; THERMAL INSULATION IN GENERAL
    • F16LPIPES; JOINTS OR FITTINGS FOR PIPES; SUPPORTS FOR PIPES, CABLES OR PROTECTIVE TUBING; MEANS FOR THERMAL INSULATION IN GENERAL
    • F16L33/00Arrangements for connecting hoses to rigid members; Rigid hose connectors, i.e. single members engaging both hoses
    • F16L33/22Arrangements for connecting hoses to rigid members; Rigid hose connectors, i.e. single members engaging both hoses with means not mentioned in the preceding groups for gripping the hose between inner and outer parts
    • F16L33/225Arrangements for connecting hoses to rigid members; Rigid hose connectors, i.e. single members engaging both hoses with means not mentioned in the preceding groups for gripping the hose between inner and outer parts a sleeve being movable axially

Description

DISPOSITIVO DI RACCORDO IMPIEGABILE IN AMBIENTI STERILI PER RACCORDARE UN CONDOTTO DEFORMABILE RADIALMENTE
DESCRIZIONE DELL’INVENZIONE
La presente invenzione si inserisce nel settore tecnico relativo ai dispositivi di raccordo impiegabili in ambienti sterili per raccordare idraulicamente un condotto deformabile radialmente. In tali ambienti à ̈ richiesta la sicurezza igienica o la sterilità del prodotto finito. Ad esempio, nell’industria alimentare, farmaceutica o cosmetica sono previsti ambienti sterili correlati alla produzione e/o al confezionamento di prodotti alimentari, medicinali, o cosmetici.
Nello specifico, tali dispositivi di raccordo sono impiegabili per raccordare un condotto deformabile radialmente ad apparecchiature di lavaggio e sanificazione e/o sterilizzazione di contenitori per la produzione di confezioni di prodotti sterili e/o ad impianti di confezionamento di confezioni sterili contenenti prodotti liquidi. Nelle industrie succitate, sono previsti speciali accorgimenti per non contaminare i prodotti medesimi. Ad esempio, per la produzione di confezioni di prodotti sterili in appositi contenitori (fiale, flaconi, ecc..) à ̈ necessario che, precedentemente al relativo riempimento, tali contenitori vengano lavati e sanificati e/o sterilizzati. Ovviamente le apparecchiature di lavaggio, sanificazione e/o sterilizzazione dei citati contenitori comportano la circolazione al loro interno di un liquido di lavaggio in pressione e pertanto necessitano dei citati dispositivi di raccordo per l’alimentazione e/o per lo scarico di tale liquido di lavaggio. Tipicamente il citato condotto à ̈ realizzato in un materiale deformabile avente proprietà elastiche, in particolare à ̈ costituito un tubo a sezione circolare realizzato in materiale plastico, ad esempio in gomma.
Attualmente, nelle citate apparecchiature di lavaggio, sanificazione e/o sterilizzazione, per raccordare in maniera amovibile tale condotto 3 deformabile radialmente sono utilizzati dei dispositivi di raccordo 100 noti (mostrati nelle Fig. 1A, 1B, 1C) che prevedono un elemento di raccordo 1, altresì noto come tubo porta-gomma, ed un anello di bloccaggio 2 fra di loro accoppiabili tramite accoppiamento elicoidale.
L’elemento di raccordo 1 à ̈ provvisto di un terminale 16 conformato per ricevere in accoppiamento una porzione di estremità 33 di un condotto 3 deformabile radialmente. Tale terminale 16 comprende una porzione tubolare 13, disposta ad un’estremità del terminale 16; ed una filettatura esterna 12 adiacente alla porzione tubolare 13. Il citato accoppiamento à ̈ realizzabile a seguito dello scorrimento relativo della superficie interna del condotto 3 sulla superficie esterna della porzione tubolare 13 e determina, come si può notare nelle Figg. 1B e 1C, la deformazione radiale della stessa porzione di estremità 33 del condotto 3.
L’anello di bloccaggio 2 prevede, ad una relativa estremità, una filettatura interna 22 e una porzione 23 adiacente alla filettatura interna 22 e comprendente un profilo interno 29 tronco-conico conformato in modo tale da restringersi in direzione di allontanamento dalla filettatura interna 22. L’anello di bloccaggio 2 à ̈ sagomato per: scorrere sulla porzione di estremità 33 del condotto 3, quando la medesima porzione di estremità 33 ed il terminale 16 dell’elemento di raccordo 1 sono accoppiati fra loro (Figg. 1B ed 1C); e contestualmente ruotare, attorno al proprio asse X, per realizzare un accoppiamento elicoidale fra la relativa filettatura interna 22 e la citata filettatura esterna 12 dell’elemento di raccordo 1 (Fig. 1C). Ciò determina il bloccaggio amovibile della porzione di estremità 33 del condotto 3 al terminale 16 dell’elemento di raccordo 1. Infatti, man mano che l’anello di bloccaggio 2 ruota, aumenta la porzione della relativa filettatura 22 accoppiata con la filettatura 12 dell’elemento di raccordo 1, e conseguentemente aumenta la pressione che l’anello di bloccaggio esercita in corrispondenza del relativo profilo interno 29 tronco-conico sulla porzione di estremità 33 del condotto 3. Tale pressione determina il bloccaggio amovibile della porzione di estremità 33 del condotto 3 al terminale 16 dell’elemento di raccordo 1.
Sono inoltre noti dei dispositivi di raccordo (non illustrati) in cui l’elemento di raccordo comprende almeno un dente a sviluppo anulare e coassiale alla porzione tubolare del relativo terminale e che si origina dalla superficie esterna della medesima porzione tubolare. Tale dente presenta quindi uno sviluppo anulare lungo la superficie esterna della medesima porzione tubolare alla citata porzione tubolare ed inoltre può avere un profilo che conforma un “dente di sega†e che comprende un lato inclinato rispetto all’asse della porzione tubolare per facilitare lo scorrimento relativo della superficie interna del condotto sul dente durante l’accoppiamento della porzione di estremità del condotto con il terminale dell’elemento di raccordo. Nel settore tecnico dell’invenzione, un elemento di raccordo provvisto di almeno uno di tali denti, anulari e rastremati, sulla citata porzione tubolare, à ̈ noto anche come tubo porta-gomma con “resca†.
Quando l’elemento di raccordo prevede almeno un dente, l’accoppiamento fra il terminale dell’elemento di raccordo e la porzione di estremità del condotto si realizza a seguito dello scorrimento relativo della superficie interna del condotto sulla superficie esterna della porzione tubolare e sul dente determinando la deformazione radiale della stessa porzione di estremità del condotto. Tale deformazione risulta massima in corrispondenza del dente.
Per effettuare la pulizia, sanificazione e/o sterilizzazione del dispositivo di raccordo 100, à ̈ necessario effettuare il disaccoppiamento elicoidale delle citate filettature 12, 22 dell’elemento di raccordo 1 e dell’anello di bloccaggio 2. Spesso tale disaccoppiamento elicoidale à ̈ ostacolato dal deposito di calcare e/o di sporcizia in corrispondenza delle filettature 12, 22. Inoltre tali filettature 12, 22 rappresentano, dal punto di vista igienico, dei punti critici in cui si può depositare materiale che può dare luogo a sviluppo microbico. In particolar modo la filettatura 12 dell’elemento di raccordo 1, che à ̈ esterna e non si accoppia interamente con la filettatura 22 dell’anello di bloccaggio, costituisce un punto critico di notevole importanza e pertanto richiede frequenti ed accurate operazioni di pulizia e sanificazione e/o sterilizzazione.
Inoltre, il disaccoppiamento elicoidale à ̈ indispensabile anche quando i condotti 3 sono deteriorati e quindi devono essere sostituiti.
Per cercare di ovviare, almeno parzialmente, a tali svantaggi, nell’industria farmaceutica, alimentare e cosmetica si utilizzano dispositivi di raccordo (non mostrati) in cui l’elemento di raccordo e l’anello di bloccaggio presentano una particolare filettatura arrotondata. Ciò ne facilita il disaccoppiamento elicoidale e la relativa pulizia, ma non consente di superare in maniera soddisfacente gli svantaggi dovuti alla presenza di tali filettature.
In aggiunta a ciò, come si può notare dalla Fig. 1C, i dispositivi di raccordo 100 noti comportano una restrizione della sezione del percorso del liquido, che scorre nel condotto 3, in corrispondenza del dispositivo di raccordo 100 poiché il diametro interno della porzione tubolare 13 dell’elemento di raccordo 1 à ̈ inferiore al diametro interno del condotto 3 in una relativa sezione non accoppiata al terminale dell’elemento di raccordo.
Emerge quindi l’esigenza di un dispositivo di raccordo impiegabile in ambienti sterili per raccordare un condotto deformabile radialmente che consenta di superare gli inconvenienti dell’arte nota, che sia di facile e veloce assemblaggio e smontaggio, che consenta un’agevole pulizia e sanificazione e/o sterilizzazione e che sia di facile produzione e di costo contenuto.
Lo scopo della presente invenzione consiste nel proporre un dispositivo di raccordo impiegabile in ambienti sterili per raccordare un condotto deformabile radialmente che superi gli inconvenienti dell’arte nota.
Il citato scopo à ̈ ottenuto tramite un dispositivo di raccordo impiegabile in ambienti sterili per raccordare un condotto deformabile radialmente, comprendente:
un elemento di raccordo provvisto di un terminale, il terminale comprendendo una porzione tubolare ed un dente che si origina dalla superficie esterna della porzione tubolare, il terminale essendo conformato per ricevere in accoppiamento una porzione di estremità di un condotto deformabile radialmente, l’accoppiamento determinando la deformazione radiale della stessa porzione di estremità del condotto e realizzandosi a seguito dello scorrimento relativo della superficie interna del condotto sulla superficie esterna della porzione tubolare e sul dente; un anello di bloccaggio che può scorrere sulla porzione di estremità del condotto quando la stessa porzione di estremità del condotto ed il terminale dell’elemento di raccordo sono accoppiati fra di loro;
caratterizzato dal fatto:
di comprendere almeno un membro di frizione deformabile elasticamente;
che l’anello di bloccaggio comprende altresì una sede interna per ricevere il membro di frizione, il membro di frizione e la sede interna essendo configurati in modo che il membro di frizione sporga verso l’asse dell’anello di bloccaggio rispetto allo stesso anello di bloccaggio; l’anello di bloccaggio, il membro di frizione e l’elemento di raccordo essendo dimensionati fra loro in modo che: quando l’anello di bloccaggio porta il membro di frizione e scorre sulla porzione di estremità del condotto che à ̈ accoppiata al terminale dell’elemento di raccordo, allora il membro di frizione subisce una deformazione elastica per oltrepassare il dente, il che determina il bloccaggio amovibile della porzione di estremità del condotto al terminale dell’elemento di raccordo.
Risulta evidente che dispositivo di raccordo secondo l’invenzione consente bloccare amovibilmente la porzione di estremità del condotto al terminale dell’elemento di raccordo senza prevedere il citato accoppiamento elicoidale fra le filettature indispensabile nei dispositivi di raccordo dell’arte nota. Pertanto, dal punto di vista igienico, tale dispositivo di raccordo secondo l’invenzione non comporta punti critici dal punto di vista igienico. Il dispositivo di raccordo secondo l’invenzione risulta quindi vantaggiosamente impiegabile in ambienti sterili poiché à ̈ di facile e veloce assemblaggio e smontaggio, e consente di effettuare agevolmente la pulizia e sanificazione e/o sterilizzazione dello stesso. Inoltre, vista la tipologia dei relativi componenti (l’elemento di raccordo, l’anello di bloccaggio e il membro di frizione), il dispositivo di raccordo secondo l’invenzione à ̈ facilmente producibile ad un costo contenuto.
La deformazione che subisce il membro di frizione può anche essere una deformazione relativa, quando anche prima di oltrepassare il dente il membro di frizione à ̈ parzialmente deformato. Inoltre non à ̈ escluso che il membro di frizione, una volta oltrepassato il dente, pur tendendo a ritornare alla sua configurazione originaria, risulti parzialmente deformato. Comunque la deformazione massima del membro di frizione si ha in corrispondenza del dente.
Le caratteristiche dell'invenzione sono evidenziate nel seguito, con particolare riferimento alle unite tavole di disegno, nelle quali:
- le Fig. 1A, 1B, 1C illustrano schematicamente un dispositivo di raccordo noto sezionato longitudinalmente;
- la Fig. 2 à ̈ una vista prospettica di un elemento di raccordo di un dispositivo di raccordo secondo l’invenzione;
- la Fig.3 à ̈ una vista posteriore dell’elemento di raccordo di Fig.2;
- la Fig. 4 à ̈ una vista in sezione longitudinale dell’elemento di raccordo di Fig. 2 secondo il piano IV-IV di Fig.3;
- la Fig. 5 à ̈ una vista prospettica di un anello di bloccaggio ed di due membri di frizione del dispositivo di raccordo secondo l’invenzione;
- la Fig. 5A à ̈ una vista in sezione dell’anello di bloccaggio di Fig. 5 secondo un piano passante per il relativo l’asse;
- la Fig. 6 à ̈ una vista prospettica dell’anello di bloccaggio di Fig. 5 portante i due membri di frizione di Fig.5.
- la Fig.7 vista in sezione dell’anello di bloccaggio di Fig.6 portante i due membri di frizione di Fig.5 secondo un piano passante per l’asse dell’anello di bloccaggio; - la Fig.8 à ̈ una vista frontale dei due membri di frizione di Fig.5;
- la Fig. 9 Ã ̈ una vista in sezione dei due membri di frizione di Fig. 8 secondo il piano IX-IX di Fig.8; e
- la Fig. 10 à ̈ una vista in sezione trasversale del dispositivo di raccordo secondo l’invenzione raccordante un condotto 3 deformabile.
Con particolare riferimento alle figure 2-9, si à ̈ indicato nell’insieme con il riferimento 100 un dispositivo di raccordo impiegabile in ambienti sterili per raccordare idraulicamente un condotto 3 deformabile radialmente, comprendente: un elemento di raccordo 1, un anello di bloccaggio 2 e un membro di frizione 4, 4’ deformabile elasticamente. L’elemento di raccordo 1 à ̈ provvisto di un terminale 16 che comprende una porzione tubolare 13 ed un dente 18 che si origina dalla superficie esterna della porzione tubolare 13. Tale terminale 16 à ̈ conformato per ricevere in accoppiamento una porzione di estremità 33 di un condotto 3 deformabile radialmente, l’accoppiamento determinando la deformazione radiale della stessa porzione di estremità 33 del condotto 3 e realizzandosi a seguito dello scorrimento relativo della superficie interna del condotto 3 sulla superficie esterna della porzione tubolare 13 e sul dente 18. L’anello di bloccaggio 2 può scorrere sulla porzione di estremità 33 del condotto 3 quando la stessa porzione di estremità 33 del condotto 3 ed il terminale 16 dell’elemento di raccordo 1 sono accoppiati fra di loro. Tale anello di bloccaggio 2 comprende una sede interna 25 per ricevere il membro di frizione 4, 4’. Il membro di frizione 4, 4’ e la sede interna 25 sono configurati in modo che il membro di frizione 4, 4’ sporga verso l’asse X dell’anello di bloccaggio 2 rispetto allo stesso anello di bloccaggio 2. L’anello di bloccaggio 2, il membro di frizione 4, 4’ e l’elemento di raccordo 1 sono dimensionati fra loro in modo che: quando l’anello di bloccaggio 2 porta il membro di frizione 4, 4’ e scorre sulla porzione di estremità 33 del condotto 3 che à ̈ accoppiata al terminale 16 dell’elemento di raccordo 1, allora il membro di frizione 4, 4’ subisce una deformazione elastica per oltrepassare il dente 18, il che determina il bloccaggio amovibile della porzione di estremità 33 del condotto 3 al terminale 16 dell’elemento di raccordo 1.
Preferibilmente il membro di frizione 4, 4’ e l’elemento di raccordo 1 sono dimensionati fra loro in modo che il membro di frizione 4, 4’, una volta oltrepassato il dente 18, risulti parzialmente deformato per esercitare una pressione, diretta verso l’asse X dell’anello di bloccaggio 2, sulla porzione di estremità 33 di condotto 3 accoppiata al terminale 16 dell’elemento di raccordo 1 determinando il bloccaggio amovibile della medesima porzione di estremità 33 del condotto 3 al terminale 16 dell’elemento di raccordo 1.
Risulta preferibile che l’anello di bloccaggio 2 preveda una relativa porzione 23 avente un profilo interno tronco-conico 29 che si restringe in una direzione di allontanamento dalla citata sede interna 25. In tal caso, quando il membro di frizione 4, 4’ oltrepassa il dente 18, l’anello di bloccaggio 2, in corrispondenza del relativo profilo interno tronco-conico 29, esercita una pressione sulla porzione di estremità 33 del condotto 3 diretta verso l’asse X dell’anello di bloccaggio 2 determinando il bloccaggio amovibile della porzione di estremità 33 del condotto 3 al terminale 16 dell’elemento di raccordo 1 (Fig.10).
Preferibilmente il dispositivo 100 secondo l’invenzione prevede un elemento di raccordo 1 che comprende una prima battuta 14 per riscontrare la porzione di estremità 33 del condotto 3 e per riscontrare l’unità comprendente l’anello di bloccaggio 2 ed il membro di frizione 4, 4’. L’elemento di raccordo 1, il membro di frizione 4, 4’ e l’anello di bloccaggio 2 sono configurati in modo che l’unità riscontri la prima battuta 14 dopo che il membro di frizione 4, 4’ ha oltrepassato il dente 18. Preferibilmente, come nella forma di realizzazione illustrata nelle figure 2-9, il membro di frizione 4, 4’ e l’anello di bloccaggio 2 sono configurati in modo che l’anello di bloccaggio 2 riscontri la prima battuta 14 dopo, preferibilmente immediatamente dopo, che il membro di frizione 4, 4’ ha oltrepassato il dente 18 in modo da esercitare una funzione di sigillatura della porzione di estremità 33 del condotto 3.
Di preferenza, come nella forma di realizzazione illustrata, il dente 18 ha uno sviluppo anulare lungo la superficie esterna della porzione tubolare 13 del terminale 16 dell’elemento di raccordo 1. Tale sviluppo anulare à ̈ disposto su di un piano trasversale all’asse Y della porzione tubolare 13 e quindi il dente 18 à ̈ coassiale alla medesima porzione tubolare 13. Preferibilmente dente 18 ha un profilo, individuato su di una sua sezione trasversale alla porzione tubolare 13, che conforma un “dente di sega†, comprendendo un lato inclinato 15 rispetto all’asse Y della porzione tubolare 13 In modo tale da facilitare lo scorrimento relativo della superficie interna del condotto 3 sul dente 18 durante l’accoppiamento della porzione di estremità 33 del condotto 3 con il terminale 16 dell’elemento di raccordo 1.
Vantaggiosamente la citata porzione dell’anello di bloccaggio 2 comprendente il profilo interno tronco-conico 29 ed à ̈ sagomata per accoppiarsi, attraverso la porzione di estremità 33 del condotto 3, con il dente 18 in corrispondenza della parete del dente che individua il citato lato inclinato 15. Come si può notare nella Fig. 10, la distanza fra detto lato inclinato 15 e il profilo interno tronco-conico 29 aumenta in una direzione che va dall’interno verso l’esterno dell’anello di bloccaggio 2.
Preferibilmente il membro di frizione 4, 4’ ha forma arcuata ed à ̈ provvisto di due estremità libere 42. Ancor più preferibilmente il dispositivo di raccordo 100 comprende due membri di frizione 4, 4’, e ciascun membro di frizione 4, 4’ ha la forma di un semi-anello (Fig.5).
Risulta preferibile che la sede interna 25 dell’anello di bloccaggio 2 sia anulare e ancor più preferibilmente che sia cilindrica.
Preferibilmente quando la sede interna 25 à ̈ anulare, in particolare quando à ̈ cilindrica, essa à ̈ delimitata, da una parte, da una seconda battuta 24 per mantenere in posizione il membro di frizione 4, 4’.
Preferibilmente, come si può notate in Fig. 5A, la sede interna 25 anulare à ̈ ricavata ad una prima imboccatura dell’anello di bloccaggio 2 e la seconda battuta 24 che la delimita à ̈ disposta in una posizione intermedia dell’anello di bloccaggio 2 internamente e sostanzialmente trasversalmente all’asse X di quest’ultimo. Ciò facilita l’inserimento nella sede interna 25 del membro di frizione 4, 4’.
Preferibilmente la seconda battuta 24 può avere forma di una corona circolare e individuante un relativo raggio esterno R1 ed un relativo raggio interno, R2 la seconda battuta 24 essendo coassiale all’anello di bloccaggio 2. In tal caso sede interna 25, anulare e cilindrica, può originarsi, esternamente alla seconda battuta 24, in corrispondenza del citato raggio esterno R1 da essa individuato ed estendersi verso la prima imboccatura dell’anello di bloccaggio 2 (vedere Fig.7), il che facilita la ricezione del membro di frizione 4, 4’ nella sede interna 25. Ovviamente, in tale forma di realizzazione, il raggio R3 della sede interna 25 anulare e cilindrica risulta uguale al raggio esterno R1 individuato dalla seconda battuta 24.
Nel caso in cui la seconda battuta 24 abbia la forma della citata corona circolare, il dispositivo di raccordo 100 secondo l’invenzione può comprendere due membri di frizione 4, 4’, ciascuno dei quali ha la forma di un semi-anello individuante: un relativo arco di circonferenza maggiore, C1 avente raggio R4 minore del raggio esterno individuato dalla citata corona circolare; ed un relativo arco di circonferenza minore C2, concentrico al citato arco di circonferenza maggiore C1 ed avente raggio R5 minore del raggio interno R2 individuato dalla citata corona circolare. Ciò assicura che ciascuno dei membri di frizione 4, 4’, quando ricevuti dalla sede interna 25, sporgano dall’anello di bloccaggio 2 verso l†̃asse X dell’anello di bloccaggio 2. La differenza fra i valori raggi relativi alle circonferenze maggiore e minore corrisponde allo spessore S di ognuno dei due membri di frizione.
Preferibilmente, come mostrato nella Fig. 5A, la superficie interna dell’anello di bloccaggio 2 conforma: la sede interna 25 anulare cilindrica; la seconda battuta 24 avente forma della citata corona circolare; ed il citato profilo tronco-conico interno 29 previsto nell’anello di bloccaggio 2. È inoltre preferibile che il profilo troncoconico 29 si origini dalla seconda battuta 24 in corrispondenza del raggio interno R2 individuato dalla corona circolare e si estenda fino ad una seconda imboccatura dell’anello di bloccaggio 2 in corrispondenza del quale ha la relativa minima ampiezza, e che la sede interna 25, si origini, esternamente alla seconda battuta 24, in corrispondenza del citato raggio esterno R1 da essa individuato ed si estenda fino alla prima imboccatura dell’anello di bloccaggio 2.
Preferibilmente la differenza fra il valore del raggio esterno R1 ed il valore del raggio interno R2, individuati dalla citata seconda battuta 24, à ̈ uguale al citato spessore S dei due membri di frizione conformati aventi forma di semi-anello. Ciò consente ad entrambi i membri di frizione 4, 4’ di non sporgere dalla seconda battuta 24 quando subiscono una deformazione per oltrepassare il dente 18.
I due membri di frizione 4, 4’ aventi forma di semi-anello possono essere portati dall’anello di bloccaggio 2 disposti sostanzialmente coassiamente all’anello di bloccaggio 2 e quindi coassialmente anche alla porzione di estremità 33 del condotto 3. Ciò à ̈ particolarmente preferibile quando il dente 18 ha sviluppo anulare e coassiale alla porzione tubolare 13 del terminale 16 dell’elemento di raccordo 1 poichà ̈ l’assemblaggio del dispositivo di raccordo à ̈ facilitato e il bloccaggio della porzione di estremità 33 del condotto 3 al terminale 16 dell’elemento di raccordo 1 risulta maggiormente uniforme lungo la superficie esterna di tale porzione tubolare 13.
Come si può osservare nella Fig.8, i due membri di frizione 4, 4’, aventi forma di semi-anello, sono ottenibili tagliando un corrispondente anello avente una sezione a corona circolare, definita da un relativo raggio esterno ed un relativo raggio interno fra loro concentrici ed uguali rispettivamente al raggio esterno ed interno R4, R5 del semi-anello, lungo un primo ed un secondo piano P1, P2 paralleli ad un ulteriore piano P3 passante per un diametro dell’anello. Preferibilmente detto primo piano P1 à ̈ contrapposto a detto secondo piano P2 rispetto all’ulteriore piano P3 passante per il diametro dell’anello.
Risultano preferiti i dispositivi di raccordo 100 in cui l’anello di bloccaggio 2, quando riscontra la citata prima battuta 14, definisce congiuntamente alla medesima prima battuta 14 una scanalatura esterna 11 (come mostrato in Fig.10) sulle cui pareti à ̈ possibile agire per sbloccare la porzione di estremità 33 del condotto 3 dal terminale 16 dell’elemento di raccordo 1 allontanando reciprocamente l’anello di bloccaggio 2 dalla prima battuta 14. Infatti, facendo scorrere l’anello di bloccaggio 2 portante il membro di frizione 4, 4’ sulla porzione di estremità 33 del condotto 3 che à ̈ accoppiata al terminale 16 dell’elemento di raccordo 1, il membro di frizione 4, 4’ subisce un’ulteriore deformazione per oltrepassare nuovamente il dente 18. Una volta oltrepassato il dente 18, à ̈ possibile disaccoppiare la porzione di estremità 33 del condotto 3 dal terminale 16 dell’elemento di raccordo 1.
Vantaggiosamente, quando la porzione di estremità 33 del condotto 3 al terminale à ̈ accoppiata al terminale 16 dell’elemento di raccordo 1, la citata porzione tubolare 13 presenta un relativo diametro interno uguale ad un diametro interno di una restante porzione del condotto 3 non accoppiata con il terminale 16 dell’elemento di raccordo 1 (Fig 10).
Preferibilmente il membro di frizione 4, 4’ à ̈ in materiale metallico, e vantaggiosamente anche elemento di raccordo 1, l’anello di bloccaggio 2 sono in materiale metallico. Ciò consente di poter utilizzare dispositivi di raccordo secondo l’invenzione anche per raccordare condotti 3 destinati contenere un liquido sottoposto a pressione.
Come si può notare dalle Figg. 2, 3, 4 e 10 l’elemento di raccordo 1 prevede un ulteriore terminale 5 comprendente un’ulteriore porzione tubolare 53, disposta ad un’estremità dell’ulteriore terminale 5; per accoppiare l’elemento di raccordo 1 ad un giunto (non illustrato). Tale ulteriore porzione tubolare 53 può comprendente una parete di riscontro 54 finale che si origina dalla superficie esterna dell’ulteriore porzione tubolare 53 e che à ̈ disposta sostanzialmente trasversalmente e coassialmente all’ulteriore porzione tubolare 53. Tale parete di riscontro 54 può prevedere mezzi di accoppiamento al giunto, ad esempio, nell’elemento di raccordo 1 mostrato in tali figure, à ̈ ricavata una gola 57, a sviluppo anulare coassiale all’ulteriore porzione finale tubolare 53, per realizzare un accoppiamento del tipo “clamp†con il giunto. Ovviamente l’ulteriore porzione tubolare 53 e la citata porzione tubolare 13 destinata all’accoppiamento con la porzione di estremità del condotto, sono collegate idraulicamente per consentire il passaggio di un liquido dall’una all’altra.
Risultano inoltre vantaggiose le apparecchiature di lavaggio e sanificazione e/o sterilizzazione di contenitori per il confezionamento di prodotti sterili, comprendenti il dispositivo di raccordo 100 secondo l’invenzione, in particolare se utilizzabili per il lavaggio e sanificazione e/o sterilizzazione di fiale o flaconi.
Si intende che quanto sopra à ̈ stato descritto a titolo esemplificativo e non limitativo, per cui eventuali varianti costruttive si intendono rientranti nell'ambito protettivo della presente soluzione tecnica, come sopra descritta e nel seguito rivendicata, in particolare le caratteristiche dell’invenzione indicate come preferenziali possono essere fra loro combinate in ulteriori forme di realizzazione dell’invenzione.

Claims (11)

  1. RIVENDICAZIONI 1 . Dispositivo di raccordo impiegabile in ambienti sterili per raccordare un condotto 3 deformabile radialmente, comprendente: un elemento di raccordo (1) provvisto di un terminale, il terminale comprendendo una porzione tubolare (13) ed un dente (18) che si origina dalla superficie esterna della porzione tubolare (13), il terminale (16) essendo conformato per ricevere in accoppiamento una porzione di estremità (33) di un condotto (3) deformabile radialmente, l’accoppiamento determinando la deformazione radiale della stessa porzione di estremità (33) del condotto (3) e realizzandosi a seguito dello scorrimento relativo della superficie interna del condotto (3) sulla superficie esterna della porzione tubolare (13) e sul dente (18); un anello di bloccaggio (2) che può scorrere sulla porzione di estremità (33) del condotto (3) quando la stessa porzione di estremità (33) del condotto (3) ed il terminale (16) dell’elemento di raccordo (1) sono accoppiati fra di loro; caratterizzato dal fatto: di comprendere almeno un membro di frizione (4, 4’) deformabile elasticamente; che l’anello di bloccaggio (2) comprende altresì una sede interna (25) per ricevere il membro di frizione (4, 4’), il membro di frizione (4, 4’) e la sede interna (25) essendo configurati in modo che il membro di frizione (4, 4’) sporga verso l’asse (X) dell’anello di bloccaggio (2) rispetto allo stesso anello di bloccaggio (2); l’anello di bloccaggio (2), il membro di frizione (4, 4’) e l’elemento di raccordo (1) essendo dimensionati fra loro in modo che: quando l’anello di bloccaggio (2) porta il membro di frizione (4, 4’) e scorre sulla porzione di estremità (33) del condotto (3) che à ̈ accoppiata al terminale (16) dell’elemento di raccordo (1), allora il membro di frizione (4, 4’) subisce una deformazione elastica per oltrepassare il dente (18), il che determina il bloccaggio amovibile della porzione di estremità (33) del condotto (3) al terminale (16) dell’elemento di raccordo (1).
  2. 2. Dispositivo secondo la rivendicazione precedente, in cui l’elemento di raccordo (1) comprende una prima battuta (14) per riscontrare la porzione di estremità (33) del condotto (3) e per riscontrare l’unità comprendente l’anello di bloccaggio (2) ed il membro di frizione (4, 4’), l’elemento di raccordo (1), il membro di frizione (4, 4’) e l’anello di bloccaggio (2) essendo configurati in modo che l’unità riscontra la prima battuta (14) dopo che il membro di frizione (4, 4’) ha oltrepassato il dente (18).
  3. 3 Dispositivo secondo la rivendicazione precedente, in cui l’anello di bloccaggio (2) riscontra la prima battuta (14) dopo che il membro di frizione (4, 4’) ha oltrepassato il dente (18).
  4. 4. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui il dente (18) ha uno sviluppo anulare lungo la superficie esterna della porzione tubolare (13) del terminale (16) dell’elemento di raccordo (1).
  5. 5. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui il dente (18) ha un profilo che conforma un “dente di sega†, comprendendo un lato inclinato (15) rispetto all’asse (Y) della porzione tubolare (13) per facilitare lo scorrimento relativo della superficie interna del condotto (3) sul dente (18) durante l’accoppiamento della porzione di estremità (33) del condotto (3) con il terminale (16) dell’elemento di raccordo (1).
  6. 6. Dispositivo secondo la rivendicazione precedente, in cui l’anello di bloccaggio (2) ha una porzione comprendente un profilo interno tronco-conico 29 per accoppiarsi, attraverso la porzione di estremità (33) del condotto (3), con il dente
  7. 7. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui il membro di frizione (4, 4’) ha forma arcuata ed à ̈ provvisto di due estremità libere.
  8. 8.Dispositivo secondo la rivendicazione precedente, in cui il dispositivo comprende due membri di frizione, ciascun membro di frizione (4, 4’) avendo la forma di un semi-anello.
  9. 9. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui la sede interna (25) dell’anello di bloccaggio (2) à ̈ anulare.
  10. 10. Dispositivo secondo la rivendicazione precedente, in cui la sede interna (25) anulare à ̈ delimitata, da una parte, da una seconda battuta (24) per mantenere in posizione il membro di frizione (4, 4’).
  11. 11. Dispositivo secondo la rivendicazione precedente, in cui la seconda battuta (24) ha la forma di una corona circolare individuante un relativo raggio esterno (R1) ed un relativo raggio interno (R2), con la seconda battuta (24) coassiale all’anello di bloccaggio (2), ed in cui il dispositivo di raccordo (100) comprende due membri di frizione (4, 4’), ciascuno dei quali ha forma di un semi-anello individuante; un relativo arco di circonferenza maggiore (C1), avente raggio R4 minore del raggio esterno (R1) individuato dalla citata corona circolare; ed un relativo arco di circonferenza minore (C1), concentrico al citato arco di circonferenza maggiore (C1) ed avente raggio (R5) minore del raggio interno (R2) individuato dalla citata corona circolare.
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