ITBO20110257A1 - Apparato, particolarmente per trattamenti di galvanoplastica, galvanostegia, e simili - Google Patents

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ITBO20110257A1
ITBO20110257A1 IT000257A ITBO20110257A ITBO20110257A1 IT BO20110257 A1 ITBO20110257 A1 IT BO20110257A1 IT 000257 A IT000257 A IT 000257A IT BO20110257 A ITBO20110257 A IT BO20110257A IT BO20110257 A1 ITBO20110257 A1 IT BO20110257A1
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Description

APPARATO, PARTICOLARMENTE PER TRATTAMENTI DI GALVANOPLASTICA, GALVANOSTEGIA, E SIMILI.
D E S C R I Z I O N E
Il presente trovato ha come oggetto un apparato, particolarmente per trattamenti di galvanoplastica, galvanostegia, e simili.
Come à ̈ noto, il processo conosciuto come "elettrolisi" consiste nell'applicazione di una corrente elettrica (continua) ad una sostanza, al fine di indurre in essa modificazioni chimiche, e principalmente la scissione delle sue particelle nei suoi componenti.
Mediante l'elettrolisi quindi, si assiste ad una trasformazione dell'energia elettrica in energia chimica, e in ambito industriale tale processo risulta ampiamente sfruttato, per esempio per la produzione di idrogeno e ossigeno, di cloro e soda caustica, di metalli altrimenti non isolabili (sodio, magnesio ecc.).
Tra le numerose applicazioni dell'elettrolisi, risultano di indubbia importanza le tecniche di galvanoplastica e galvanostegia (spesso raggruppate sotto la comune denominazione di "galvanotecnica"), mediante le quali à ̈ possibile sfruttare i fenomeni sopra descritti per rivestire prodotti e oggetti metallici (nella galvanostegia) e non metallici (nella galvanoplastica) con una pellicola di vario spessore, mentre i prodotti stessi sono immersi in una vasca, che contiene una soluzione acquosa del sale del metallo che costituirà la pellicola.
Nella vasca risultano infatti immersi due elettrodi, il catodo, che à ̈ solitamente costituito dal prodotto da ricoprire, e l'anodo, che può essere il metallo che si desidera depositare, o anche un altro metallo inerte.
La deposizione della pellicola (per ricoprire il prodotto con uno strato protettivo anticorrosione, o anche solo per scopi decorativi) avviene quindi imponendo una differenza di potenziale ai due elettrodi, e quindi inducendo l'elettrolisi all'interno della vasca.
Secondo modalità note, à ̈ quindi diffuso il ricorso a telai, immersi nella vasca, costituiti da una cornice esterna, presentante due montanti che sorreggono uno o più traversi, disposti orizzontalmente e ai quali possono essere appesi i prodotti da trattare.
Proprio per garantire la corretta e completa deposizione della pellicola, si presenta di sovente la necessità di movimentare, almeno parzialmente, i prodotti oggetto del procedimento, al fine di assicurarsi che i cationi del metallo da depositare possano raggiungere e rivestire uniformemente ogni porzione superficiale, compresi i sottosquadri, le cavità, e ogni altra area non direttamente esposta al flusso di particelle che si instaura nella vasca.
A tale scopo, secondo una prima soluzione realizzativa, i traversi sono liberi di oscillare rispetto ai montanti, in quanto essi sono semplicemente appoggiati, in corrispondenza delle loro estremità, a rispettivi aggetti che si sviluppano orizzontalmente dalle superfici interne dei montanti, reciprocamente affacciate.
Tale soluzione realizzativa non à ̈ però priva di inconvenienti.
Come appare evidente dalla descrizione sopra riportata, il semplice appoggio del traverso agli aggetti, non à ̈ in grado di garantire il mantenimento di un ottimale contatto reciproco tra i due elementi, durante il passaggio di corrente e l'oscillazione del traverso stesso. Ciò determina quindi il rischio di interruzioni nella circolazione di corrente (soprattutto per quelle applicazioni che richiedono correnti di alta intensità), che a loro volta pregiudicano la corretta riuscita del processo.
Inoltre, la sola oscillazione del prodotto, appeso ai traversi, spesso non si dimostra sufficiente per un completo e ottimale ricoprimento, in quanto non consente ai cationi di raggiungere tutte le aree di interesse.
Tali inconvenienti sono parzialmente risolti da una seconda soluzione realizzativa, nella quale si realizza un accoppiamento rigido coassiale fra le basi dei traversi, tipicamente di forma cilindrica, e rispettivi perni (tipicamente in rame, come imposto da vincoli elettrochimici), corrispondentemente vincolati ai due montanti del telaio e comandati in rotazione secondo un asse orizzontale.
L'accoppiamento fra traversi e perni à ̈ realizzato secondo varie modalità, quali per esempio il ricorso a viti o dispositivi analoghi, mentre la rotazione dei perni à ̈ comandata da ingranaggi opportunamente predisposti ai quali i perni stessi sono associati.
Anche tale soluzione non à ̈ però priva di inconvenienti.
Sebbene infatti l'accoppiamento descritto sia in grado di scongiurare il pericolo di interruzioni nella circolazione di corrente, esso presenta il grave inconveniente che le parti direttamente coinvolte nell'accoppiamento, quali il perno e le viti, sono costantemente esposte al bagno elettrolitico.
L'elevato potere corrosivo del bagno stesso, e nello specifico delle sostanze acide in esso disciolte, necessarie allo svolgimento del processo di elettrolisi, porta quindi ad un rapido deterioramento delle parti immerse ed esposte del telaio e dei traversi, che di contro sono di frequente realizzati in materiali poco resistenti agli acidi. Ciò determina quindi, per usura, la scarsa durata nel tempo delle attrezzature, imponendo frequenti, e antieconomici, interventi di manutenzione o sostituzione dei componenti, o del telaio stesso.
Compito precipuo del presente trovato à ̈ quello di risolvere i problemi sopra esposti, realizzando un apparato che permetta di realizzare in modo efficace trattamenti di galvanoplastica, galvanostegia, e simili, assicurando un completo e ottimale rivestimento dell'oggetto trattato.
Nell'ambito di questo compito, uno scopo del trovato à ̈ quello di realizzare un apparato per trattamenti ottimali di galvanoplastica, galvanostegia e simili, che presenti elevata durata nel tempo, senza essere soggetto a fenomeni di usura e deterioramento precoci.
Un altro scopo del trovato à ̈ quello di realizzare un apparato per trattamenti di galvanoplastica, galvanostegia e simili, che assicuri il mantenimento della circolazione di corrente anche durante la movimentazione dei prodotti trattati. Non ultimo scopo del trovato à ̈ quello di realizzare un apparato che risulti facilmente ottenibile partendo da elementi e materiali di comune reperibilità in commercio.
Un altro scopo ancora del trovato à ̈ quello di realizzare un apparato di costi contenuti e di sicura applicazione.
Un altro scopo ancora del trovato à ̈ quello di realizzare un giunto per apparati preposti a trattamenti di galvanoplastica, galvanostegia e simili, che assicuri un completo e ottimale rivestimento dell'oggetto trattato.
Questo compito e questi scopi vengono raggiunti da un apparato, particolarmente per trattamenti di galvanoplastica, galvanostegia, e simili, comprendente almeno un'intelaiatura portante, a detta intelaiatura essendo vincolato almeno un traverso, di sostegno per prodotti di varia tipologia, da immergere in un bagno elettrolitico per trattamenti di galvanoplastica, galvanostegia, e simili, caratterizzato dal fatto che detto almeno un traverso presenta, in corrispondenza di almeno una delle sue estremità, un perno coassiale, mantenuto girevolmente a contatto con un blocco solidale a detta intelaiatura, per consentire la rotazione di detto traverso con continuità elettrica fra quest'ultimo e detta intelaiatura, l'area di contatto fra detto perno e detto blocco essendo alloggiata in una camera stagna per la sua protezione dalle sostanze eventualmente contenute nel bagno elettrolitico. Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno maggiormente dalla descrizione di una forma di esecuzione preferita, ma non esclusiva, dell'apparato secondo il trovato, illustrata a titolo indicativo e non limitativo, negli uniti disegni, in cui:
la figura 1 illustra schematicamente l'apparato secondo il trovato, in alzato frontale;
la figura 2 illustra il giunto secondo il trovato, sezionato secondo un piano assiale;
la figura 3 illustra un primo componente del giunto di figura 2, in vista laterale;
la figura 4 Ã ̈ una sezione di figura 3, eseguita lungo l'asse IV-IV;
la figura 5 illustra un secondo componente del giunto di figura 2, in alzato frontale;
la figura 6 illustra un terzo componente del giunto di figura 2, in vista laterale;
la figura 7 Ã ̈ una sezione di figura 6, eseguita lungo l'asse VII-VII;
la figura 8 illustra un quarto componente del giunto di figura 2, in vista laterale;
la figura 9 Ã ̈ una sezione di figura 8, eseguita lungo l'asse IX-IX;
la figura 10 illustra un quinto componente del giunto di figura 2, in alzato frontale;
la figura 11 illustra il componente di figura 10, sezionato secondo un piano assiale.
Con riferimento alle figure citate, l'apparato secondo il trovato, indicato globalmente con il numero di riferimento 1, à ̈ indicato per trattamenti di galvanoplastica, galvanostegia, galvanotecnica e simili (e più in generale quindi per tutti i trattamenti nei quali si sfruttino gli effetti del fenomeno fisico dell'elettrolisi per la deposizione o il rivestimento di un prodotto A qualsiasi mediante una pellicola di vario spessore).
A tali trattamenti si farà quindi costante riferimento nel prosieguo della presente trattazione, ma non si esclude l'impiego (comunque rientrante nell'ambito di tutela qui rivendicato) dell'apparato 1 secondo il trovato in differenti settori, in funzione delle specifiche esigenze.
L'apparato 1 comprende un'intelaiatura portante 2, alla quale à ̈ vincolato almeno un traverso 3, in grado di sostenere prodotti A di varia tipologia, da immergere, secondo modalità note, in un bagno elettrolitico per trattamenti di galvanoplastica, galvanostegia, e simili.
L'intelaiatura 2 può quindi essere per esempio costituita da due montanti 2a, che si sviluppano secondo una direzione sostanzialmente verticale e che sono eventualmente raccordati alla sommità da una barra trasversale 2b.
Il traverso 3, così come i montanti 2a, può essere immerso nel bagno elettrolitico in modo tale da consentire la deposizione della pellicola sui prodotti A sospesi al traverso 3 stesso, grazie alle reazioni chimiche dovute all'elettrolisi, che viene appunto indotta nel bagno applicando, una corrente elettrica ai capi di due elettrodi (corrente che à ̈ tipicamente continua ed à ̈ inviata da un generatore all'apparato 1 attraverso cavi di collegamento B). Si osserva che solitamente, ma non esclusivamente, il primo dei due elettrodi, il catodo, à ̈ costituito dal prodotto A o oggetto da ricoprire, mentre il secondo elettrodo, l'anodo può essere costituito dal metallo che deve essere depositato, da un altro metallo inerte o da grafite.
Si precisa inoltre che l'apparato 1 può essere dotato di un numero a piacere di traversi 3 (per esempio reciprocamente paralleli e disposti a differenti altezze), senza con ciò uscire dall'ambito di protezione qui rivendicato, e ciascuno di tali traversi 3 può essere vincolato all'intelaiatura 2 secondo le modalità che verranno descritte nel prosieguo della presente trattazione.
Secondo il trovato, almeno uno dei traversi 3 presenta, in corrispondenza di almeno una delle sue estremità 3a (e preferibilmente in corrispondenza di entrambe), un perno 4 ad esso coassiale e che à ̈ mantenuto a contatto, in modo girevole, con un blocco 5 solidale all'intelaiatura 2. Ciò consente la rotazione del traverso 3 (ottenuta per esempio grazie ad ingranaggi C calettati sul traverso 3 stesso e opportunamente motorizzati) rispetto all'intelaiatura 2, garantendo nel contempo la continuità elettrica fra tali elementi.
Inoltre, l'area di contatto fra il perno 4 e il blocco 5 à ̈ alloggiata in una camera stagna 6, al fine di assicurare la protezione dell'area stessa dalle sostanze eventualmente contenute nel bagno elettrolitico, scongiurando quindi il pericolo che l'elevata corrosività di queste ultime possa provocare un deterioramento del perno 4 o del blocco 5, con conseguenti malfunzionamenti o riduzioni di affidabilità, nel tempo, dell'apparato 1 secondo il trovato.
In una soluzione realizzativa di rilevante interesse pratico, citata a scopo illustrativo e non limitativo dell'applicazione del trovato, il perno 4, che à ̈ preferibilmente ma non esclusivamente realizzato in acciaio inox, comprende un piatto di base 7 a conformazione sostanzialmente discoidale, che à ̈ alloggiato nella camera stagna 6 e che à ̈ mantenuto a contatto, in modo girevole, con il blocco 5. Il perno 4 comprende inoltre uno stelo 8, che si sviluppa ortogonalmente dal piatto 7, estendendosi parzialmente al di fuori della camera stagna 6, per essere vincolato in modo rigido e coassiale ad una estremità 3a del traverso 3, da parte opposta rispetto al piatto 7.
Opportunamente, l'apparato 1 secondo il trovato comprende un organo elastico 9 (del quale verrà proposta nelle prossime pagine una possibile soluzione realizzativa), che à ̈ associato alle pareti della camera stagna 6 e che riscontra sul piatto 7: à ̈ quindi la reazione elastica del suddetto organo 9 che mantiene elasticamente e girevolmente a contatto il piatto 7 e il blocco 5. In particolare, secondo la soluzione realizzativa preferita, ma non esclusiva, il piatto 7 comprende una flangia di spinta 10, fissata allo stelo 8, e una piastra metallica 11 (preferibilmente, ma non esclusivamente, realizzata in grafite) a conformazione sostanzialmente discoidale, che à ̈ mantenuta a contatto (dall'organo 9) in modo girevole con il blocco 5 in corrispondenza di una sua prima faccia 11a, e che presenta, in corrispondenza della sua seconda faccia 11b, opposta alla prima, forma coniugata alla flangia 10, per consentire un accoppiamento rigido con quest'ultima.
Più particolarmente, secondo tale soluzione realizzativa preferita, il blocco 5 à ̈ sostanzialmente costituito da una bussola 12, preferibilmente, ma non esclusivamente, realizzata in rame, che à ̈ rigidamente alloggiata nella camera stagna 6: la piastra 11 à ̈ così dotata di possibilità di rotazione su una superficie piana 12a della bussola 12, attorno all'asse definito dal perno 4 e dal traverso 3.
Nella soluzione realizzativa sopra proposta, sono quindi la prima faccia 11a della piastra 11 e la superficie piana 12a della bussola 12 a definire di fatto l'area di contatto fra perno 4 e blocco 5, area che si mantiene costantemente alloggiata nella camera stagna 6 e quindi risulta protetta dall'azione potenzialmente corrosiva (o comunque dannosa) delle sostanze contenute nel bagno elettrolitico nel quale à ̈ viceversa completamente immerso il traverso 3 (e la sola porzione dello stelo 8 che si estende al di fuori della camera stagna 6).
Utilmente, la prima faccia 11a della piastra 11 e la superficie piana 12a della bussola 12 presentano rispettivi smanchi 13 reciprocamente affacciati, in corrispondenza di una loro porzione mediana, interessata dall'asse definito dal perno 4 e dal traverso 3, per ridurre le forze di attrito che si sviluppano durante la rotazione della piastra 11 rispetto alla bussola 12 (opponendosi alla rotazione stessa).
Con ulteriore riferimento alla soluzione realizzativa preferita (ma non limitativa dell'applicazione del trovato), l'apparato 1 comprende un primo semiguscio 14 e un secondo semiguscio 15 solidalmente associati all'intelaiatura 2 e reciprocamente accoppiati a tenuta, a definire la camera stagna 6. Il blocco 5 e il piatto 7 sono così sostanzialmente alloggiati all'interno del primo semiguscio 14 (come illustrato per esempio in figura 2), mentre lo stelo 8 si estende all'esterno della camera 6 attraverso una apertura 15a, realizzata nel secondo semiguscio 15 e provvista di mezzi di tenuta 16, per il suo accoppiamento con una rispettiva estremità 3a del traverso 3. La rotazione dello stelo 8, e del perno 4, rispetto al secondo semiguscio 15, può essere garantita dall'adozione di un cuscinetto assiale 15b, supportante lo stelo 8 e alloggiato nel secondo secondo semiguscio 15 stesso (e bloccato da una rondella 15c per esempio).
I mezzi di tenuta 16 possono per esempio comprendere raschiatori 17 e/o o-ring 18, calettati sullo stelo 8 e sostanzialmente interposti fra quest'ultimo e il secondo semiguscio 15, in corrispondenza o in prossimità dell'apertura 15a.
Vantaggiosamente, il primo semiguscio 14 e il secondo semiguscio 15 presentano conformazione sostanzialmente cilindrica e sono aperti in corrispondenza di una rispettiva base: dai bordi perimetrali di tali basi si sviluppano esternamente rispettivi labbri 19, dotati di mezzi di fissaggio reciproco 20 a tenuta, per consentire il voluto accoppiamento rigido a tenuta del primo semiguscio 14 al secondo semiguscio 15 e la conseguente realizzazione della camera stagna 6. Nelle figure allegate, per esempio nella figura 2, Ã ̈ quindi illustrata una delle possibili soluzioni realizzative per i mezzi di fissaggio 20, che prevede il ricorso a bulloni 21 inseribili in corrispondenti sedi 22 disposte lungo i labbri 19, per serrare reciprocamente il primo semiguscio 14 e il secondo semiguscio 15.
Ad ulteriore garanzia della tenuta della camera 6, si precisa inoltre che à ̈ previsto l'impiego di ulteriori o-ring 18 (o equivalenti dispositivi) interposti fra le succitate basi del primo semiguscio 14 e del secondo semiguscio 15.
Con ulteriore riferimento alla soluzione realizzativa preferita, proposta nelle unite figure a scopo illustrativo e non limitativo dell'applicazione del trovato, l'organo elastico 9 à ̈ costituito da una molla elicoidale 23, che à ̈ avvolta attorno allo stelo 8 e che à ̈ compressa tra la flangia di spinta 10 e le pareti interne del secondo semiguscio 15. In questo modo, la molla 23 sviluppa una reazione elastica (diretta secondo l'asse del perno 4 e del traverso 3) che mantiene elasticamente e girevolmente a contatto il piatto 7 e il blocco 5.
Il giunto 24 secondo il trovato può essere installato su apparati 1, ed impiegato particolarmente, ma non esclusivamente, per trattamenti di galvanoplastica, galvanostegia e simili. Gli apparati 1 che possono ricomprendere il giunto 24 comprendono almeno un'intelaiatura portante 2, e almeno un traverso 3, vincolato all'intelaiatura 2 e preposto al sostegno di prodotti A di varia tipologia, che devono essere immersi in un bagno elettrolitico per trattamenti di galvanoplastica, galvanostegia, e simili.
Secondo il trovato, il giunto 24 comprende un perno 4, che può essere vincolato in modo rigido e coassiale ad una estremità 3a del traverso 3. Inoltre, il perno 4 à ̈ mantenuto girevolmente a contatto con un blocco 5, a sua volta solidamente associabile all'intelaiatura 2, per consentire la rotazione del traverso 3 con continuità elettrica fra quest'ultimo e l'intelaiatura 2. L'area di contatto fra il perno 4 e il blocco 5 à ̈ alloggiata in una camera stagna 6 (definita per esempio da due semigusci 14, 15 reciprocamente accoppiati a tenuta), per la sua protezione dalle sostanze eventualmente contenute nel bagno elettrolitico. Il funzionamento dell'apparato, e del giunto, secondo il trovato à ̈ il seguente.
Di fronte alla necessità di sottoporre a trattamenti di galvanostegia, galvanoplastica, e simili, à ̈ possibile fare ricorso all'apparato 1 e al giunto 24 secondo il trovato, immergendo l'intelaiatura 2 (o parte di essa) e uno o più traversi 3 ad essa vincolati nel bagno elettrolitico.
In questo modo à ̈ possibile, come si à ̈ visto, rivestire con una pellicola metallica prodotti A e oggetti di varia tipologia, sostenuti secondo modalità nota, ai traversi 3.
La scelta di ricorrere ad un accoppiamento girevole fra blocco 5 e perno 4 (a sua volta rigidamente fissato ai traversi 3, per esempio mediante unità filettate 25, come nella figura 2), garantisce la possibilità di rotazione del traverso 3, e quindi dei prodotti A ad esso sospesi, per assicurare il ricoprimento completo e ottimale dei prodotti A da trattare.
La presenza della molla 23, la cui reazione elastica mantiene premuto il perno 4 contro il blocco 5, assicura la continuità elettrica tra i vari elementi dell'apparato 1 che devono appunto essere percorsi dalla corrente elettrica, per l'induzione dell'elettrolisi e quindi dei voluti trattamenti sopra descritti.
Nel contempo, come si à ̈ osservato, l'area di contatto fra perno 4 e blocco 5, sostanzialmente costituita dalla prima faccia 11a della piastra 11 e dalla superficie piana 12a della bussola 12, à ̈ alloggiata nella camera stagna 6, e ciò scongiura il pericolo che le sostanze corrosive contenute nel bagno elettrolitico possano raggiungere l'area di contatto stessa, provocando fenomeni di usura o deteriorando l'apparato 1, pregiudicandone il corretto funzionamento e/o l'affidabilità nel tempo.
Si à ̈ in pratica constatato come l'apparato secondo il trovato, assolva pienamente il compito prefissato, in quanto, l'adozione di almeno un traverso che presenta, in corrispondenza di almeno una delle sue estremità, un perno coassiale, mantenuto girevolmente a contatto con un blocco solidale all'intelaiatura dell'apparato stesso, mentre l'area di contatto fra il perno e il blocco à ̈ alloggiata in una camera stagna, assicura la sua protezione dalle sostanze eventualmente contenute nel bagno elettrolitico, anche durante la rotazione del traverso rispetto all'intelaiatura, e ciò permette di realizzare in modo efficace trattamenti di galvanoplastica, galvanostegia, e simili, assicurando un completo e ottimale rivestimento dell'oggetto trattato.
Il trovato, così concepito, à ̈ suscettibile di numerose modifiche e varianti tutte rientranti nell’ambito del concetto inventivo; inoltre, tutti i dettagli potranno essere sostituiti da altri elementi tecnicamente equivalenti.
Negli esempi di realizzazione illustrati singole caratteristiche, riportate in relazione a specifici esempi, potranno essere in realtà intercambiate con altre diverse caratteristiche, esistenti in altri esempi di realizzazione.
Inoltre à ̈ da notare che tutto quello che nel corso della procedura di ottenimento del brevetto si rivelasse essere già noto, si intende non essere rivendicato ed oggetto di stralcio (disclaimer) dalle rivendicazioni.
In pratica i materiali impiegati, nonché le dimensioni, potranno essere qualsiasi secondo le esigenze e lo stato della tecnica.

Claims (10)

  1. R I V E N D I C A Z I O N I 1. Apparato, particolarmente per trattamenti di galvanoplastica, galvanostegia, e simili, comprendente almeno un'intelaiatura portante (2), a detta intelaiatura (2) essendo vincolato almeno un traverso (3), di sostegno per prodotti (A) di varia tipologia, da immergere in un bagno elettrolitico per trattamenti di galvanoplastica, galvanostegia, e simili, caratterizzato dal fatto che detto almeno un traverso (3) presenta, in corrispondenza di almeno una delle sue estremità (3a), un perno (4) coassiale, mantenuto girevolmente a contatto con un blocco (5) solidale a detta intelaiatura (2), per consentire la rotazione di detto traverso (3) con continuità elettrica fra quest'ultimo e detta intelaiatura (2), l'area di contatto fra detto perno (4) e detto blocco (5) essendo alloggiata in una camera stagna (6) per la sua protezione dalle sostanze eventualmente contenute nel bagno elettrolitico.
  2. 2. Apparato, secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto perno (4) comprende un piatto di base (7) a conformazione sostanzialmente discoidale, alloggiato in detta camera stagna (6) e mantenuto girevolmente a contatto con detto blocco (5) e uno stelo (8), sviluppantesi ortogonalmente da detto piatto (7), detto stelo (8) essendo coassialmente e rigidamente vincolabile ad una di dette estremità (3a) di detto traverso (3), da parte opposta rispetto a detto piatto (7).
  3. 3. Apparato, secondo le rivendicazioni 1 e 2, caratterizzato dal fatto di comprendere un organo elastico (9), associato alle pareti di detta camera stagna (6) e riscontrante su detto piatto (7), la reazione elastica di detto organo (9) mantenendo elasticamente e girevolmente a contatto detto piatto (7) e detto blocco (5).
  4. 4. Apparato, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto piatto (7) comprende una flangia di spinta (10), fissata a detto stelo (8), e una piastra metallica (11) a conformazione sostanzialmente discoidale, mantenuta da detto organo (9) girevolmente a contatto con detto blocco (5) in corrispondenza di una sua prima faccia (11a), e presentante, in corrispondenza della sua seconda faccia (11b), opposta alla prima, forma coniugata a detta flangia (10), per un accoppiamento rigido con quest'ultima.
  5. 5. Apparato, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto blocco (5) à ̈ sostanzialmente costituito da una bussola (12), preferibilmente realizzata in rame e rigidamente alloggiata in detta camera stagna (6), detta piastra (11) ruotando su una superficie piana (12a) di detta bussola (12), attorno all'asse definito da detto perno (4) e da detto traverso (3).
  6. 6. Apparato, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta prima faccia (11a) di detta piastra (11) e detta superficie piana (12a) di detta bussola (12) presentano rispettivi smanchi (13) reciprocamente affacciati, in corrispondenza di una loro porzione mediana, interessata da detto asse definito da detto perno (4) e da detto traverso (3), per una riduzione delle forze di attrito sviluppantisi durante la rotazione di detta piastra (11) rispetto a detta bussola (12).
  7. 7. Apparato, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere un primo semiguscio (14) e un secondo semiguscio (15) solidalmente associati a detta intelaiatura (2) e reciprocamente accoppiati a tenuta, a definire detta camera stagna (6), detto blocco (5) e detto piatto (7) essendo sostanzialmente alloggiati all'interno di detto primo semiguscio (14), detto stelo (8) estendendosi all'esterno di detta camera (6) attraverso una apertura (15a), realizzata in detto secondo semiguscio (15) e provvista di mezzi di tenuta (16), per il suo accoppiamento con una rispettiva estremità (3a) di detto traverso (3).
  8. 8. Apparato, secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che detto primo semiguscio (14) e detto secondo semiguscio (15) presentano conformazione sostanzialmente cilindrica e sono aperti in corrispondenza di una rispettiva base, dai bordi perimetrali di dette basi sviluppandosi esternamente rispettivi labbri (19), dotati di mezzi di fissaggio reciproco (20) a tenuta, per l'accoppiamento rigido a tenuta di detto primo semiguscio (14) a detto secondo semiguscio (15) e la realizzazione di detta camera stagna (6).
  9. 9. Apparato, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto organo elastico (9) à ̈ costituito da una molla elicoidale (23), avvolta attorno a detto stelo (8), detta molla (23) essendo compressa tra detta flangia di spinta (10) e le pareti interne di detto secondo semiguscio (15), la reazione elastica di detta molla (23) mantenendo elasticamente e girevolmente a contatto detto piatto (7) e detto blocco (5).
  10. 10.Giunto, per apparati, particolarmente per trattamenti di galvanoplastica, galvanostegia e simili, apparati comprendenti almeno un'intelaiatura portante (2), e almeno un traverso (3), vincolato all'intelaiatura (2) e preposto al sostegno di prodotti (A) di varia tipologia, da immergere in un bagno elettrolitico per trattamenti di galvanoplastica, galvanostegia, e simili, caratterizzato dal fatto di comprendere un perno (4), rigidamente e coassialmente vincolabile ad una estremità (3a) di detto traverso (3) e mantenuto girevolmente a contatto con un blocco (5), solidamente associabile a detta intelaiatura (2), per consentire la rotazione di detto traverso (3) con continuità elettrica fra quest'ultimo e detta intelaiatura (2), l'area di contatto fra detto perno (4) e detto blocco (5) essendo alloggiata in una camera stagna (6), per la sua protezione dalle sostanze eventualmente contenute nel bagno elettrolitico.
IT000257A 2011-05-09 2011-05-09 Apparato, particolarmente per trattamenti di galvanoplastica, galvanostegia, e simili ITBO20110257A1 (it)

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Citations (4)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
US3244613A (en) * 1962-05-24 1966-04-05 Pamarco Inc Arrangement for suspending and rotating rollers in chrome plating baths for plating purposes
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EP0686710A2 (de) * 1994-06-08 1995-12-13 Mtu Motoren- Und Turbinen-Union MàœNchen Gmbh Galvanisiermagazin zum Beschichten von Bauteilen
US5951763A (en) * 1998-02-09 1999-09-14 Knox; David J. Immersible rotatable carousel apparatus for wetting articles of manufacture

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