ITBO20100197A1 - Impianto oleodinamico per compattatori e organo di controllo a doppia soglia per un impianto oleodinamico per compattatori - Google Patents

Impianto oleodinamico per compattatori e organo di controllo a doppia soglia per un impianto oleodinamico per compattatori Download PDF

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ITBO20100197A1
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IT
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chamber
oil
hydraulic system
pressure
cylinder
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IT000197A
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Claudio Bulgarelli
Massimiliano Musiani
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Hydrocontrol S P A Con Unico Socio
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Description

DESCRIZIONE
del brevetto per invenzione industriale dal titolo:
“IMPIANTO OLEODINAMICO PER COMPATTATORI E ORGANO DI CONTROLLO A DOPPIA SOGLIA PER UN IMPIANTO OLEODINAMICO PER COMPATTATORIâ€
SETTORE DELLA TECNICA
La presente invenzione à ̈ relativa ad un impianto oleodinamico per l’azionamento di un compattatore di rifiuti per l’azionamento di un compattatore di rifiuti che presenta una cavità di compattamento provvista di un portellone di chiusura e di una parete di spallamento mobile all’interno della cavità di compattamento stessa. ARTE ANTERIORE
Il compattatore del tipo sopra descritto à ̈ azionato da un impianto oleodinamico che comprende almeno un cilindro di spinta per muovere la parete di spallamento ed almeno un cilindro del portellone per muovere il portellone.
Durante il compattamento, il portellone rimane chiuso e la parete di spallamento trasla in una prima direzione in modo da aumentare gradualmente l’ampiezza della cavità di compattamento per la formazione di un aggregato di rifiuti compattato; nella sua traslazione, la parete di spallamento oppone una certa resistenza fornita dal cilindro di spinta in modo da determinare una compressione dei rifiuti contenuti nella cavità di compattamento e quindi determinare la compattazione dei rifiuti stessi. Invece, durante lo scarico, il portellone viene aperto per aprire la cavità di compattamento verso l’esterno ed il cilindro di spinta spinge la parete di spallamento per spingere in una seconda direzione opposta alla prima direzione i rifiuti compattati al di fuori della cavità di compattamento stessa. Per riuscire a spingere i rifiuti compattati al di fuori della cavità di compattamento à ̈ necessario che il cilindro di spinta eserciti una spinta di intensità maggiore rispetto alla resistenza fornita durante il compattamento dei rifiuti; di conseguenza, la pressione massima all’interno del cilindro di spinta deve venire limitata con un valore di pressione inferiore durante il compattamento dei rifiuti e con un valore di pressione superiore durante lo scarico dei rifiuti compattati.
È noto che l’impianto oleodinamico per compattatori del tipo sopra descritto comprenda un sistema di regolazione della pressione che varia la soglia di intervento della limitazione di pressione; in particolare, durante la fase di compattamento la pressione dell’olio nel cilindro di spinta viene limitata ad un valore compreso all’incirca tra 60 e 130 bar dipendente dal tipo di rifiuti da compattare, mentre durante la fase di scarico la pressione dell’olio nel cilindro di spinta viene limitata dalla pressione massima a cui il sistema lavora. Il sistema di regolazione comprende una coppia di valvole di limitazione disposte in serie per definire il valore inferiore e in alcuni casi su specifica richiesta il valore superiore della massima pressione dell’impianto; per effetto di tale struttura che prevede due valvole di limitazione disposte in serie, la valvola di limitazione che lavora ad un valore di pressione inferiore si apre e chiude continuamente in modo irregolare, perché la linea di scarico di suddetta valvola à ̈ generalmente chiusa e viene aperta permettendo alla valvola di scaricare solo durante la fase di carico dei rifiuti, questo comporta un compattamento irregolare dei rifiuti (cioà ̈ determinando una continua variazione nella densità dei rifiuti compattati).
Un impianto del tipo sopra descritto presenta, inoltre, l’inconveniente di far dipendere le modalità di attivazione del cilindro di spinta e del cilindro del portellone solo da un operatore; pertanto, si possono provocare ingenti danni al compattatore nel caso in cui l’operatore azioni per errore il cilindro di spinta in modo da scaricare i rifiuti mentre il portellone à ̈ ancora in una posizione di chiusura.
DESCRIZIONE DELLA INVENZIONE
Scopo della presente invenzione à ̈ di fornire un impianto oleodinamico per compattatori ed un organo di controllo a doppia soglia per un impianto oleodinamico per compattatori, che consentano di eliminare gli inconvenienti sopra descritti e siano nel contempo di facile ed economica realizzazione.
Secondo la presente invenzione viene fornito un impianto oleodinamico per compattatori ed un organo di controllo a doppia soglia per un impianto oleodinamico per compattatori secondo quanto stabilito nelle rivendicazioni allegate.
BREVE DESCRIZIONE DEI DISEGNI
L’invenzione verrà ora descritta con riferimento ai disegni annessi, che ne illustrano un esempio di attuazione non limitativo, in cui:
- la figura 1 à ̈ una vista schematica e con parti asportate per chiarezza di una preferita forma di attuazione dell’impianto oleodinamico della presente invenzione;
- le figure 2 e 3 illustrano in sezione longitudinale un organo di controllo dell’impianto oleodinamico della figura 1 in due diverse configurazioni operative; e
- la figura 4 illustra, in sezione ed in scala ingrandita, un particolare dell’organo di controllo delle figure 2 e 3.
FORME DI ATTUAZIONE PREFERITE DELL’INVENZIONE
Nella figura 1, con il numero 1 à ̈ indicato nel suo complesso un compattatore presentante una cavità di compattamento (non illustrata) e comprendente un portellone 2 disposto a chiusura della cavità di compattamento, ed una parete di spallamento 3 atta a traslare all’interno della cavità di compattamento stessa in modo da variarne l’ampiezza da un volume minimo ad un volume massimo e viceversa.
Il compattatore 1 comprende, inoltre, un impianto 4 oleodinamico, che aziona sia il portellone 2 sia la parete di spallamento 3 e comprende almeno un cilindro di azionamento 5 del portellone 2 che à ̈ del tipo a doppio effetto (secondo una variante non illustrata il cilindro di azionamento à ̈ del tipo a semplice effetto) ed à ̈ collegato al portellone 2, ed almeno un cilindro di spinta 6 che à ̈ del tipo a doppio effetto ed à ̈ collegato alla parete di spallamento 3. Il cilindro di azionamento 5 à ̈ atto a disporre il portellone 2 in una posizione di apertura od in una posizione di chiusura della camera di compattamento, come verrà spiegato meglio in seguito. In particolare, il cilindro di azionamento 5 presenta una camera di apertura 7a che viene riempita di olio in pressione per aprire il portellone 2, ed una camera di chiusura 7b che viene riempita di olio in pressione per chiudere il portellone 2. Analogamente, il cilindro di spinta 6 presenta una camera 8a che viene riempita di olio in pressione per spingere i rifiuti compattati in precedenza all’esterno della cavità di compattamento (quindi riducendo progressivamente il volume della cavità di compattamento), ed una camera 8b che aumenta di volume durante la fase di compattamento.
L’impianto 4 oleodinamico comprende, inoltre, un circuito 9 oleodinamico provvisto di un organo di controllo 10 atto a regolare il valore della pressione dell’olio presente nella camera 8a del cilindro di spinta 6 in funzione del valore della pressione nella camera di apertura 7a del cilindro di azionamento 5 del portellone 2, come verrà spiegato meglio nel seguito.
Il circuito 9 comprende uno scarico 11 dell’olio a bassa pressione (cioà ̈ a pressione sostanzialmente ambiente); un distributore 12a dell’olio che pilota il cilindro di azionamento 5 del portellone 2 collegando alternativamente le camere 7 allo scarico 11 dell’olio e ad un serbatoio dell’olio ad alta pressione; ed un distributore 12b dell’olio che pilota il cilindro di spinta 6 collegando alternativamente le camere 8 allo scarico 11 dell’olio o alla linea in alta pressione.
L’organo di controllo 10 à ̈ collegato alla camera di apertura 7a del cilindro di azionamento 5 mediante due rami di collegamento 13 e 14 che si originano entrambi dallo stesso punto della camera di apertura 7a e terminano in due punti distinti dell’organo di controllo 10. Inoltre, l’organo di controllo 10 à ̈ collegato alla camera 8a del cilindro di spinta 6 mediante un ramo di collegamento 15.
L’organo di controllo 10 comprende, a sua volta, una valvola di limitazione 16 (illustrata in dettaglio nella figura 4), che collega la camera 8a del cilindro di spinta 6 allo scarico 11 (attraverso il ramo di collegamento 15) e si apre quando la pressione dell’olio all’interno della camera 8a supera una prima soglia di intervento S1.
L’organo di controllo 10 comprende, inoltre, un dispositivo di regolazione 17, che comprende al suo interno un pistone di taratura 27 che à ̈ pilotato dalla pressione dell’olio presente nella camera di apertura 7a per variare, come verrà spiegato meglio in seguito, la prima soglia di intervento tra un valore inferiore di pressione utilizzato durante il compattamento dei rifiuti ed un valore superiore di pressione utilizzato durante lo scarico dei rifiuti compattati.
L’organo di controllo 10 comprende anche una valvola di scarico 18, la quale collega la camera di apertura 7a del cilindro di azionamento 5 allo scarico 11 (attraverso il ramo di collegamento 13). La valvola di scarico 18 à ̈ azionata dal pistone taratura 27 ed à ̈ aperta quando la pressione dell’olio all’interno della camera di apertura 7a à ̈ pari o leggermente superiore alla pressione di scarico del sistema idraulico e viene chiusa quando la pressione dell’olio all’interno della camera di apertura 7a sale fino a raggiungere un valore S2 oppure la pressione massima del sistema, questa condizione si realizza quando si solleva il portellone di chiusura.
Secondo quanto illustrato nelle figure 2 e 3 la valvola di limitazione 16, il dispositivo di regolazione 17, il pistone di taratura 27 e la valvola di scarico 18 sono riunite in una valvola unica.
Secondo quanto illustrato nella figura 4, la valvola di limitazione 16 comprende un corpo valvola 19 che à ̈ provvista di una cavità cilindrica 20 con asse 21; la cavità cilindrica 20 presenta un’apertura di alimentazione 22 che à ̈ coassiale alla cavità cilindrica 20 ed à ̈ in comunicazione con il ramo di collegamento 15, ed almeno un’apertura di scarico 23 che à ̈ in comunicazione con lo scarico 11 ed à ̈ radiale alla cavità cilindrica 20 stessa.
La valvola di limitazione 16 comprende, inoltre, un otturatore 24 che à ̈ coassiale all’asse 21 ed à ̈ mobile assialmente all’interno del corpo valvola 19 in modo da potersi disporre in una posizione di chiusura od in una posizione di apertura dell’apertura di scarico 23. L’otturatore 24 presenta un’estremità longitudinale affacciata all’apertura di alimentazione 23 ed à ̈ vincolato all’attacco 25 che e’ a sua volta collegato con il dispositivo di regolazione 17, come verrà spiegato meglio in seguito.
Secondo quanto illustrato nelle figure 2 e 3, il dispositivo di regolazione 17 comprende un attacco 25 presentante un corpo tubolare, che à ̈ coassiale all’asse 21 ed à ̈ accoppiato in corrispondenza di una propria estremità libera al otturatore 24. L’attacco 25 presenta un tratto filettato esterno 26a affacciato all’esterno del proprio corpo tubolare ed accoppiato con il corpo valvola 19 ed un tratto filettato interno 26b accoppiato con il dispositivo di regolazione 17.
Il dispositivo di regolazione 17 comprende un pistone di taratura 27 coassiale all’asse 21 e comprendente, a sua volta, un corpo di taratura 28, che presenta un corpo tubolare coassiale all’asse 21 ed à ̈ avvitato in corrispondenza di una propria estremità longitudinale al tratto filettato interno 26b dell’attacco 25. Il corpo di taratura 28 presenta una cavità interna passante ed a sezione variabile; in particolare, la cavità interna del corpo di taratura 28 presenta un tratto di regolazione della pressione S1 che si ottiene avvitando il dispositivo di regolazione 17, un tratto centrale 30 ed un tratto di limitazione 31.
Il pistone di taratura 27 scorre assialmente all’interno del corpo di taratura 28 lungo l’asse 21 e comprende un otturatore 33 scorrevole lungo il tratto centrale 30.
Il pistone di taratura 27 comprende, inoltre, una molla di ritorno 36, che à ̈ calzata attorno al pistone di taratura 27, ed una molla di limitazione 37, che à ̈ calzata attorno alla porzione di guida 35.
Il pistone di taratura 27 à ̈ disposto all’interno del corpo di taratura 28 in modo che sia scorrevole lungo il tratto centrale 30 andando a prevaricare la molla di ritorno 37 quando la pressione proveniente dalla del cilindro 7a sposta il pistone di taratura 27 fino a portarlo in battuta contro lo spallamento 29. Il pistone di taratura 27 trasla assialmente a contatto del corpo di taratura 28 lungo il tratto centrale 30, e come verrà spigato meglio in seguito, la corsa del pistone di taratura 27 lungo il tratto centrale 30 equivale al range di taratura dell’organo di controllo 10.
Il pistone di taratura 27 presenta una sezione variabile e decrescente in direzione della valvola di limitazione 16.
La cavità del corpo di taratura 28 comunica con il circuito 9 mediante un’apertura di taratura 38, che à ̈ assiale ed à ̈ disposta in corrispondenza dell’estremità longitudinale libera del corpo di taratura 28, ed un’apertura di deflusso che si affaccia sul tratto centrale 30 che comunica con il canale di scarico 23 attraverso alla camera 31 interna all’attacco 25 e passando dai fori 51 ed à ̈ in comunicazione con l’apertura di scarico 23.
Il pistone di taratura 27 comprende un elemento di battuta 39 avvitato all’interno del corpo di taratura 28 attraverso l’apertura di taratura 38. L’elemento di battuta 39 definisca uno spallamento assiale per il pistone di taratura 27; in modo da limitare il range per la traslazione assiale del pistone di taratura 27, a seconda del grado di avvitamento all’interno del corpo di taratura 28.
Il pistone di taratura 27 comprende, inoltre, una ghiera 40 di bloccaggio presentante un corpo tubolare con almeno un tratto filettato 41 interno. Il corpo di taratura 28 presenta un tratto filettato 42 affacciato radialmente all’esterno del corpo di taratura 28 stesso. Il tratto filettato 42 del corpo di taratura 28 à ̈ atto ad essere accoppiato con il tratto filettato 41 della ghiera 40.
Attorno al corpo di taratura 28 à ̈ calzata la valvola di scarico 18, che à ̈ disposta lungo l’asse 21 tra la ghiera 40 e l’attacco 25. Quando la valvola ha subito la regolazione S1 la ghiera 40, la valvola di scarico 18 e l’attacco 25 sono stretti a pacchetto tra loro.
La valvola di scarico 18 presenta una cavità interna 43, che si estende radialmente all’asse 21, ed un condotto 44, che collega la cavità interna 43 con l’interno del corpo di taratura 28 in corrispondenza del tratto centrale 30. Il condotto 44 presenta una sezione inferiore alla cavità interna 43 ed à ̈ disposto in modo tale da venire aperto o chiuso a seconda della posizione del pistone di taratura 27 lungo il tratto centrale 30. In altre parole, il condotto 44 à ̈ atto ad essere messo in comunicazione con l’apertura di scarico 23 (collegata con lo scarico 11) a seconda della posizione del pistone di taratura 27 lungo il tratto centrale 30.
In quanto segue, viene descritto il montaggio dell’organo di controllo 10.
L’attacco 25 viene avvitato al corpo valvola 19 della valvola di limitazione 16, in modo da impegnarsi anche con l’otturatore 24. Quindi, sul corpo di taratura 28 viene calzata la ghiera 40 e la valvola di scarico 18. Successivamente, la molla di ritorno 36 viene assemblata al pistone di taratura 27 e la molla di ritorno 37 viene montata all’interno del corpo di taratura 28, centrata e appoggiata al piattello 35.
In seguito,il pistone di taratura 27 viene inserito all’interno del corpo di taratura 28. Quindi, viene montato l’elemento di battuta 39 all’interno dell’apertura di taratura 38. Infine, corpo di taratura 28 viene avvitato all’attacco 25 comportando una volta tarata la valvola, con il bloccaggio della ghiera 40 il bloccaggio completo del sistema di regolazione 28.
Il valore di pressione inferiore S1 ed il valore di pressione superiore S2 della valvola di limitazione 16 sono definiti rispettivamente dal livello di avvitamento del corpo di taratura 28 all’interno dell’attacco 25 e dalla corsa del pistone di taratura 27 che quando pilotato dalla pressione proveniente dal cilindro 5 lato 7a scorre assialmente all’interno del corpo di taratura 28 raggiungendo lo spallamento 29 di battuta e andando di conseguenza a precaricare ulteriormente la molla di ritorno 37.
Come si può evincere da questa breve spiegazione al variare della pressione inferiore di regolazione S1 varia la pressione di regolazione S2 perché viene a diminuire la corsa del pistone di taratura 27 , quindi la pressione di regolazione S2 e’ una diretta conseguenza della corsa del pistone di taratura 27 e della costante elastica della molla di ritorno 37.
Il valore limite raggiungibile della pressione di regolazione S1 di un dato organo di controllo 10 à ̈ funzione della dimensione minore tra: il tratto filettato 41 e il tratto di filettato 26b dell’attacco.
In quanto segue viene descritto il funzionamento del’organo di controllo 10 all’interno dell’impianto 4 oleodinamico.
Durante il compattamento (Figura 2), la camera 8a del cilindro di spinta 6 à ̈ limitata dalla valvola di limitazione 10 dell’organo di controllo 19 ad un valore inferiore di pressione; contemporaneamente, la camera di apertura 7a del cilindro di azionamento 5 del portellone 2 à ̈ collegata allo scarico 11 attraverso la valvola di scarico 18 di scarico e la camera di chiusura 7b à ̈ isolata.
In particolare, durante il compattamento, l’organo di controllo 10 à ̈ disposto nella configurazione illustrata nella figura 2, in modo tale che la valvola di limitazione 16 sia tarata secondo un valore inferiore della pressione, ed in modo tale che il ramo di collegamento 13 sia collegato con lo scarico 11 attraverso il tratto centrale 30 passando dalla scanalatura 50 presente nel pistone di taratura 27 al fine di scaricare possibili trafilamenti dell’olio dovuti alla fase di carico dei rifiuti da compattare; in questo modo, si evita che per effetto possibili trafilamenti dell’olio aumenti la pressione nella camera di apertura 7a con la conseguente apertura indesiderata del portellone 2.
Prima dello scarico, il portellone 2 viene aperto mediante l’azionamento del cilindro di azionamento 5 del portellone 2. In particolare, la camera di apertura 7a del cilindro di azionamento 5 del portellone 2 viene alimentata con olio in pressione mentre la camera di chiusura 7b à ̈ collegata con lo scarico 11. L’olio in pressione presente nella camera di apertura 7a del cilindro di azionamento 5 si propaga nel ramo di collegamento 14 provocando una traslazione assiale del pistone di taratura 27 che chiude il condotto 44 impedendo lo scarico dell’olio contenuto nel ramo di collegamento 13. Contemporaneamente, il pistone di taratura 27 traslando assialmente carica sia la molla di regolazione 36 sia la molla di ritorno 37. Mediante la traslazione del pistone di taratura 27 viene aumentato il valore della pressione di taratura della valvola di limitazione 16. Il range di pressione all’interno del quale può essere variata la taratura della valvola di limitazione 16 dipende dalla corsa del pistone di taratura 27 come precedentemente spiegato.
Si osserva che, nel caso in cui il cilindro di spinta 6 venga azionato per scaricare i rifiuti mentre il portellone 2 à ̈ ancora chiuso, l’organo di controllo 10 tara automaticamente la valvola di limitazione 16 secondo un valore inferiore di pressione S1; di conseguenza, l’eventuale spinta della parete di spallamento 3 contro i rifiuti compattati o contro il compattatore 1 avverrebbe con forze relativamente moderate evitando gravi danneggiamenti del compattatore 1 stesso. In particolare, se la camera 8a del cilindro di spinta 6 viene alimentata con olio quanto il portellone 2 à ̈ ancora chiuso, il ramo di collegamento 13 à ̈ ancora collegato con lo scarico 11 e l’organo di controllo 10 si trova nella configurazione illustrata nella figura 2.
Da quanto sopra esposto discende che un impianto 4 oleodinamico del tipo sopra descritto presenta il vantaggio di garantire una pressione costante nella camera 8a del cilindro di spinta 6 durante il compattamento, in modo da formare aggregati di rifiuti a densità costante.
Inoltre, un impianto 4 oleodinamico del tipo sopra descritto presenta il vantaggio di tarare automaticamente l’azionamento del cilindro di spinta 6 ad un valore inferiore della pressione nel caso in cui un operatore erroneamente attivi l’operazione di scarico mentre il portellone 2 à ̈ ancora chiuso; evitando, pertanto, danneggiamenti gravi al compattatore 1.
Infine, un impianto 4 oleodinamico del tipo sopra descritto presenta il vantaggio di poter regolare il valore inferiore ed il valore superiore della pressione dell’olio all’interno di un range predefinito, in modo da adattare le pressioni di lavoro al tipo di rifiuti da trattare.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Impianto oleodinamico per l’azionamento di un compattatore (1), l’impianto oleodinamico (4) comprende: un circuito (9) oleodinamico comprendente uno scarico (11) dell’olio a bassa pressione; almeno un cilindro di spinta (6) che aziona una parete di spallamento (3) del compattatore (1); almeno un cilindro del portellone (5) che aziona un portellone del compattatore (1); un organo di controllo (10) provvisto di una valvola di limitazione (16), la quale collega una prima camera (8a) del cilindro di spinta (6) allo scarico (11) dell’olio e si apre quando la pressione dell’olio all’interno della prima camera (8a) del cilindro di spinta (6) supera una prima soglia di intervento (S1); l’impianto oleodinamico essendo caratterizzato dal fatto che l’organo di controllo (10) comprende un dispositivo di regolazione (17), il quale viene pilotato dalla pressione dell’olio presente in una seconda camera (7a) del cilindro del portellone (5) per variare in uso la prima soglia di intervento (S1) tra un valore di pressione inferiore utilizzato durante il compattamento dei rifiuti ed un valore di pressione superiore utilizzato durante lo scarico (11) dei rifiuti compattati.
  2. 2. Impianto oleodinamico secondo la rivendicazione 1, in cui il dispositivo di regolazione (17) impone alla prima soglia di intervento (S1) il valore di pressione inferiore quando la pressione dell’olio all’interno della seconda camera (7a) à ̈ inferiore ad una seconda soglia di intervento (S2) ed impone alla prima soglia di intervento (S1) il valore di pressione superiore quando la pressione dell’olio all’interno della seconda camera (7a) à ̈ superiore alla seconda soglia di intervento (S2).
  3. 3. Impianto oleodinamico secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui l’organo di controllo (10) comprende una valvola di scarico (18), la quale collega la seconda camera (7a) del cilindro del portellone (5) allo scarico (11) dell’olio e viene azionata dal dispositivo di taratura (17) per venire aperta quando la pressione dell’olio all’interno della seconda camera (7a) à ̈ inferiore ad una seconda soglia di intervento (S2) e venire chiusa quando la pressione dell’olio all’interno della seconda camera (7a) à ̈ superiore alla seconda soglia di intervento (S2).
  4. 4. Impianto oleodinamico secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui la valvola di limitazione (16) comprende un primo elemento elastico (37) che viene compresso assialmente e determina il valore della prima soglia di intervento (S1); il dispositivo di regolazione (17) varia il precarico del primo elemento elastico (37) per variare il valore della prima soglia di intervento (S1).
  5. 5. Impianto oleodinamico secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui il dispositivo di regolazione (17) comprende un pistone di taratura (27) che si sposta assialmente per variare il precarico del primo elemento elastico (37) tra una posizione di compattazione, in cui il precarico del primo elemento elastico (37) Ã ̈ minore, ed una posizione di scarico, in cui il precarico del primo elemento elastico (37) Ã ̈ maggiore.
  6. 6. Impianto oleodinamico secondo la rivendicazione 5, in cui il dispositivo di regolazione (17) comprende un secondo elemento elastico (36) che viene compresso assialmente e determina il valore della seconda soglia di intervento (S2) verso la posizione di compattazione; la pressione dell’olio presente nella seconda camera (7a) del cilindro del portellone (5) spinge il pistone di taratura (27) verso la posizione di scarico contro l’azione del secondo elemento elastico (36).
  7. 7. Impianto oleodinamico secondo la rivendicazione 5 o 6, in cui l’organo di controllo (10) comprende una valvola di scarico (18), la quale collega la seconda camera (7a) del cilindro del portellone (5) allo scarico (11) dell’olio e viene azionata dal pistone di taratura (27) per venire aperta quando la camera (7a) à ̈ collegata a scarico e venire chiusa quando la pressione dell’olio all’interno della seconda camera (7a) à ̈ superiore alla seconda soglia di intervento (S2); il dispositivo di regolazione (17) comprendendo un otturatore (33) della valvola di scarico (18), che mette in comunicazione la seconda camera (7a) con lo scarico (11) dell’olio quando il pistone di taratura (27) à ̈ nella posizione di compattazione ed isola la seconda camera (7a) dallo scarico (11) dell’olio quando il pistone di taratura (27) à ̈ nella posizione di scarico.
  8. 8. Impianto secondo una delle rivendicazioni da 5 a 7, in cui il pistone di taratura (27) à ̈ inserito all’interno di un corpo di supporto interno (28) a simmetria cilindrica che a sua volta à ̈ avvitato all’interno di un corpo di supporto esterno (25) e flottante all’ interno di una valvola di scarico (18); la posizione assiale del corpo di supporto interno (28) rispetto al corpo di supporto esterno (25) e al corpo contente la valvola di scarico (18) à ̈ regolabile avvitando o svitando il corpo di supporto interno (28) rispetto al corpo di supporto esterno (25) e bloccabile mediante un elemento di bloccaggio (40) per tarare la prima soglia di intervento (S1).
  9. 9. Organo di controllo per un impianto (4) oleodinamico per l’azionamento di un compattatore (1) secondo una delle rivendicazioni precedenti.
  10. 10. Organo di controllo per un impianto (4) oleodinamico per l’azionamento di un compattatore (1), l’organo di controllo (10) comprende una valvola di limitazione (16), la quale collega una prima camera (8a) di un cilindro di spinta (6) ad uno scarico (11) dell’olio e si apre quando la pressione dell’olio all’interno della prima camera (8a) del cilindro di spinta (6) supera una prima soglia di intervento (S1); l’organo di controllo (10) essendo caratterizzato dal fatto di comprendere un dispositivo di regolazione (17), il quale viene pilotato dalla pressione dell’olio presente in una seconda camera (7a) di un cilindro del portellone (5) per variare in uso la prima soglia di intervento (S1) tra un valore di pressione inferiore utilizzato durante il compattamento dei rifiuti ed un valore di pressione superiore utilizzato durante lo scarico (11) dei rifiuti compattati.
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