ITBO20100121A1 - Sistema di elementi per murature - Google Patents

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ITBO20100121A1
ITBO20100121A1 IT000121A ITBO20100121A ITBO20100121A1 IT BO20100121 A1 ITBO20100121 A1 IT BO20100121A1 IT 000121 A IT000121 A IT 000121A IT BO20100121 A ITBO20100121 A IT BO20100121A IT BO20100121 A1 ITBO20100121 A1 IT BO20100121A1
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Mario Colonnese
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Mario Colonnese
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Description

Descrizione di Brevetto di Invenzione Industriale avente per titolo:
"SISTEMA DI ELEMENTI PER MURATURE".
CAMPO TECNICO DELL'INVENZIONE
La presente invenzione riguarda un sistema di elementi per murature.
Più in particolare, la presente invenzione riguarda un sistema di elementi per murature aventi la tipica caratteristica di non far mai coincidere verticalmente le linee di congiunzione fra i singoli elementi costituenti corsi sovrapposti; inoltre, il sistema consente la realizzazione di qualsiasi progetto architettonico riconducibile a criteri costruttivi a muratura portante.
STATO DELLA TECNICA ANTERIORE
Nel settore dell'edilizia, i blocchi per la costruzione di murature armate hanno sezione orizzontale generalmente rettangolare, all'interno del cui perimetro sono presenti delle forature atte a contenere i ferri verticali di armatura annegati in getto di calcestruzzo. In fase operativa, pertanto, si procede dapprima, solitamente, alla costruzione completa della muratura, e successivamente vengono riempite le forature, venendosi a determinare dei veri e propri pilastrini in cemento armato.
In detti pilastrini i ferri di armatura inseriti nelle forature sono in parte fuoriuscenti dalle fondazione, ed in parte calati dall'alto nelle suddette forature quando la muratura è stata terminata: i ferri calati dall'alto vanno pertanto a sovrapporsi parzialmente a quelli fuoriuscenti dalla fondazione, creando evidentemente un'armatura non continua, che garantisce solo parzialmente livelli di resistenza statica adeguati alle esigenze costruttive, con particolare ma non esclusivo riferimento ai requisiti di antisismicità. Per realizzare murature con pilastrini dotati di armatura continua, infatti, sarebbe necessario dapprima predisporre - dalle fondazioni fino in sommità - i pilastrini dell'altezza voluta, e poi -successivamente - infilare dall'alto i blocchi, con problematiche .tecniche decisamente penalizzanti, -non proponibili .
Un altro inconveniente, che contraddistingue le moderne metodologie di produzione di murature, consiste nel fatto che i blocchi in calcestruzzo sono normalmente confezionati in impianti di produzione - che comprendono quei macchinari con cui i blocchi vengono propriamente realizzati (detti blocchiere) , operanti a livelli di elevata automazione, e quindi per produzione di quantità molto elevate di blocchi.
Queste blocchiere altamente automatizzate non consentono - normalmente - di ottenere particolari conformazioni delle superfici (inferiori e superiori) dei blocchi stessi, e ciò proprio a causa della estrema rapidità di lavorazione, che comporta inevitabilmente il rilascio di sia pur piccoli residui di impasto (CLS) negli stampi: tale inconveniente causa problemi relativi alla perfetta esecuzione di manufatti nei cicli successivi di estrusione dei blocchi allorquando questi presentino particolari profili geometrici.
Questi problemi possono essere evitati, per quanto riguarda le suddette blocchiere altamente automatizzate, solo attraverso modifiche sostanziali da apportare ai macchinari, per altro meccanicamente molto sofisticati, a costi decisamente troppo alti.
.SCOPI DELL'INVENZIONE
Il compito tecnico della presente invenzione è quindi quello di migliorare lo stato della tecnica, con costi incommensurabilmente inferiori.
Nell'ambito di tale compito tecnico, costituisce uno scopo della presente invenzione mettere a punto un sistema di elementi per murature dotato di pilastrini armati continui dalle fondamenta fino alla sommità dell'edificio.
Ancora un scopo della presente invenzione è quello di realizzare un sistema di elementi per murature con elevatissime caratteristiche di resistenza strutturale a costi estremamente limitati e con minimo dispiego di attrezzature .
Questi ed altri scopi sono tutti raggiunti dalla sistema di elementi per murature secondo una o più delle rivendicazioni allegate.
Un importante vantaggio conseguito dal sistema di elementi secondo la presente invenzione consiste nel fatto che esso possiede caratteristiche di resistenza superiori alle murature di tipo noto, per la presenza di pilastrini con armature continue che collaborano staticamente con gli elementi della muratura, sia che si tratti di normali ferri di armatura per il cemento armato sia che si tratti di profilati in acciaio.
Un altro vantaggio .conseguito dal sistema di elementi secondo la presente invenzione consiste nel fatto che esso può essere impiegata per la realizzazione di costruzioni indicate per condizioni antisismiche estreme .
Ancora un vantaggio conseguito dal sistema di elementi secondo la presente invenzione consiste nel fatto che potendo essere realizzato con mano d'opera scarsamente specializzata e con attrezzature economiche e di impiego agevole e versatile, anche di tipo essenzialmente tradizionale, consente di ottenere una ulteriore riduzione dei costi.
BREVE DESCRIZIONE DEI DISEGNI.
Questi ed ulteriori vantaggi saranno meglio compresi da ogni tecnico del ramo dalla descrizione che segue e dalle annesse tavole di disegni, dati quale esempio non limitativo, nei quali:
- la figura 1 è una vista in pianta di uno dei primi elementi del sistema secondo la presente invenzione; - la figura 2 è una vista laterale di uno dei primi elementi del sistema;
- la figura 3 è una vista prospettica di uno dei primi elementi;
la figura 4 è un'ulteriore vista prospettica, da differente angolazione, di uno dei primi elementi del sistema, lo stesso rappresentato in figura 3, ma visto dal di sotto;
- la figura 5 è una vista in pianta di uno dei secondi elementi del sistema secondo la presente invenzione; - la figura 6 è una vista laterale di uno dei secondi elementi;
la figura 7 è una vista prospettica di uno dei secondi elementi;
- la figura 8 è un'ulteriore vista prospettica, da differente angolazione, di uno dei secondi elementi del sistema, lo stesso rappresentato in figura 7 ma visto dal di sotto;
- la figura 9 è una vista in pianta di un corso di primi elementi del sistema;
- la figura 10 è una vista in pianta di un corso di secondi elementi del sistema;
- la figura IOa è una vista prospettica di dettaglio del sistema;
- la figura 11 è una sezione del sistema di elementi eseguita secondo un piano verticale;
- la figura 12 è una sezione del sistema di elementi eseguita secondo un altro piano verticale passante per i primi ed i secondi vuoti rispettivamente dei primi e secondi elementi;
- la figura 13 è una ulteriore vista prospettica, da differente angolazione, del sistema di elementi;
- la figura 14 è una vista in pianta di uno dei terzi elementi del sistema secondo la presente invenzione; - la figura 15 è una sezione del terzo elemento del sistema di elementi eseguita secondo il piano XV - XV della figura 14;
- la figura 16 è una sezione del terzo elemento del sistema eseguita secondo il piano XVI - XVI della figura 14;
- la figura 17 è una sezione del terzo elemento del sistema eseguita secondo il piano XVII - XVII della figura 14;
- la figura 18 è una vista prospettica del terzo elemento del sistema;
- la figura 19 è una ulteriore vista prospettica, da differente angolazione, del terzo elemento del sistema, lo stesso rappresentato in figura 18 ma visto dal di sotto;
- la figura 20 è una vista in pianta del corso di primi elementi e di terzi elementi del sistema in corrispondenza di un angolo;
- la figura 21 è una vista in pianta del corso di secondi elementi e di terzi elementi del sistema in corrispondenza dello stesso angolo;
- la figura 22 è una vista in pianta del corso di primi elementi e di terzi elementi del sistema in corrispondenza di un innesto a "T";
- la figura 23 è una vista in pianta del corso di secondi elementi e di terzi del sistema in corrispondenza dello stesso innesto a "T";
- la figura 24 è una vista in pianta del corso di primi elementi e di terzi elementi del sistema in corrispondenza di un incrocio;
- la figura 25 è una vista in pianta del corso di secondi e terzi elementi del sistema in corrispondenza dello stesso incrocio;
- la figura 26 è una vista prospettica di dettaglio del sistema di elementi in corrispondenza dell'angolo delle figure 20, 21;
- la figura 27 è una vista prospettica di dettaglio del sistema di elementi in corrispondenza dell'innesto a "T" delle figure 22, 23;
- la figura 28 è una vista prospettica di dettaglio del sistema di elementi in corrispondenza dell'incrocio delle figure 24, 25;
- la figura 29 è una vista in pianta di un terzo elemento del sistema secondo la presente invenzione, in una sua forma di attuazione modificata;
la figura 30 è una vista in pianta di un terzo elemento del sistema secondo la presente invenzione, in una sua ulteriore forma di attuazione modificata;
- la figura 31 è una vista in pianta di un corso di terzi elementi per la realizzazione di una tramezzatura, in corrispondenza di un angolo;
- la figura 32 è una vista in pianta di un ulteriore corso di terzi elementi per la realizzazione di una tramezzatura, in corrispondenza dello stesso angolo;
- la figura 33 è una vista prospettica della detta tramezzatura, in corrispondenza dello stesso angolo; - la figura 34 è una vista in pianta di un corso di terzi elementi per la realizzazione di una tramezzatura, in corrispondenza di un innesto a "T"; - la figura 35 è una vista in pianta di un ulteriore corso di terzi elementi per la realizzazione di una tramezzatura, in corrispondenza dello stesso innesto a "T ;
- la figura 36 è una vista prospettica della detta tramezzatura, in corrispondenza dello stesso innesto a
Λλrji
- la figura 37 è una vista in pianta di un corso di terzi elementi per la realizzazione di una tramezzatura, in corrispondenza di un incrocio;
- la figura 38 è una vista in pianta di un ulteriore corso di terzi elementi per la realizzazione di una tramezzatura, in corrispondenza dello stesso incrocio; - la figura 39 è una vista prospettica della detta tramezzatura, in corrispondenza dello stesso incrocio; - la figura 40 è una vista in pianta schematica di uno dei possibili stampi - individuata a puro titolo esemplificativo - per la realizzazione del primo, del secondo e del terzo elemento del sistema secondo la presente invenzione, utilizzando uno stampo di dimensioni molto ridotte.
FORME DI ATTUAZIONE DELL'INVENZIONE.
Con riferimento alla figure allegate, ad esempio in particolare la figura 10a e la figura 13, è indicato complessivamente con 1 un sistema di elementi per murature secondo la presente invenzione.
Si fa notare che nelle forme di attuazione che seguono determinate singole caratteristiche, riportate in relazione a specifiche forme di attuazione, potranno in realtà essere intercambiate con altre diverse caratteristiche, esistenti in altre forme di attuazione .
Il sistema 1 secondo la presente invenzione comprende un prefissato numero di corsi 2, 3 - sostanzialmente orizzontali - rispettivamente costituiti da elementi 4, 5: i corsi 2 e 3 si sovrappongono dal basso verso l'alto fino a raggiungere una prefissata altezza. Più in dettaglio, la struttura di muratura portante comprende una sovrapposizione alternata di primi corsi 2 e di secondi corsi 3, aventi le caratteristiche che verranno meglio descritte qui di seguito.
Ciascuno dei primi corsi 2 che compone il sistema 1 comprende una pluralità di primi elementi 4 concatenati l'uno all'altro in successione lineare, come illustrato nella vista in pianta di figura 9. Più in dettaglio, i primi elementi 4 sono concatenati l'uno all'altro in corrispondenza di rispettive prime superfici di giunzione 6: dette prime superfici di giunzione 6 delimitano rispettivi primi vuoti 7, ovvero volumi chiusi circoscritti dai primi elementi 4 stessi.
Ciascuno dei secondi corsi 3 che compone la struttura di muratura 1 comprende una pluralità di secondi elementi 5- che si trovano quindi evidentemente disposti superiormente o inferiormente ai primi elementi 4 - concatenati l'uno all'altro in successione lineare in corrispondenza di rispettive seconde superfici di giunzione 8. Come visibile in particolare nella figura IOa, tali seconde superfici di giunzione 8 sono orizzontalmente sfalsate rispetto alle prime superfici di giunzione 6 dei primi elementi 4. Le seconde superfici di giunzione 8 delimitano rispettivi secondi vuoti 9, ovvero volumi chiusi circoscritti dai secondi elementi 5 stessi.
I secondi vuoti 9, delimitati dai secondi elementi 5, sono comunicanti con i primi vuoti 7 delimitati dai primi elementi 4: più in dettaglio, i secondi vuoti 9 sono rispettivamente sovrapposti ai primi vuoti 7 e con essi collimanti, come visibile in particolare in figura 12, così da definire canali 10 per il riempimento con calcestruzzo 11 e/o una o più anime metalliche 12.
II calcestruzzo 11, eventualmente dotato di una o più anime metalliche 12 strutturalmente continue, costituisce quindi, all'interno di ciascuno dei canali 10 definiti dai primi vuoti 7 e dai secondi vuoti 9, dei pilastrini armati di rinforzo della struttura di muratura portante 1, con peculiarità e vantaggi che risulteranno più chiari nel prosieguo.
Nulla esclude - come si vedrà meglio in seguito - che le anime metalliche 12 possano essere anche costituite da profilati metallici (tipo UNP, IPE, HE, tubi quadri o tondi) anche già collegati longitudinalmente da -travi metalliche poste in sommità - prima del montaggio della muratura - in maniera tale da costituire dei telai meccanici completi aventi funzione strutturale portante.
In tal modo, a seguito del riempimento di calcestruzzo 11, si darebbe luogo - per quanto concerne le pareti verticali - ad una vera e propria struttura mista acciaio .- calcestruzzo (sempre qualora gli elementi siano realizzati utilizzando CLS) .
Facendo ora riferimento alle figure 1-4, si osserva che ciascuno dei primi elementi 4 ha forma di prisma con sezione trasversale, ovvero base, conformata sostanzialmente ad "S": tale primo elemento 4 definisce due superfici interne 13 - da intendersi interne alla muratura - due superfici esterne 14 - da intendersi esterne alla muratura - una superficie superiore 15 ed una superficie inferiore 16. Più in particolare, la sezione trasversale di ciascuno dei primi elementi 4 è sostanzialmente composta da cinque quadrati dì uguali dimensioni, disposti in catena a definire una "S" con spigoli vivi; come visibile in figura 9, 1 accostamento laterale di primi elementi 4 conformati ad "S" definisce una sequenza di primi vuoti 7, di sezione rettangolare .
Le suddette prime superfici di giunzione 6 dei primi elementi 4, l'uno all'altro in successione, comprendono, su ciascuna delle due superfici interne 13 contrapposte, rispettivamente un primo rilievo 17 ed un primo recesso 18. Il primo rilievo 17 ha sezione trasversale sostanzialmente rettangolare, mentre il primo recesso 18 è definito da superfici smussate 19, come visibile nelle figure 1, 2. Tale primo rilievo 17 e primo recesso 18 sono destinati rispettivamente ad impegnarsi, con contatto diretto, nel primo recesso 18 e nel primo rilievo 17 della superficie interna 13 del primo elemento 4 contiguo nella successione che costituisce il primo corso 2; la presenza delle superfici smussate 19 fornisce un invito al corretto centraggio dell'accoppiamento. Come illustrato in dettaglio nelle figure 1, 3, 4, infatti, il primo rilievo 17 ed il primo recesso 18, presenti su. una delle superfici interne 13 del primo elemento 4, sono disposti invertiti rispetto a quelli presenti sull'altra delle superfici interne 13, in modo da creare appunto una concatenazione seriale, chiaramente illustrata in figura 9.
Facendo ora invece riferimento alle figure 5-8, si osserva che ciascuno dei secondi elementi 5 ha forma di prisma con sezione trasversale, ovvero base, conformata sostanzialmente a "Z": come il primo elemento 4, anche ciascun secondo elemento 5 definisce due superfici interne 13, due superfici esterne 14, una superficie superiore 15 ed una superficie inferiore 16.
In sostanza, quindi, i secondi elementi 5 sono geometricamente speculari rispetto ai primi elementi 4, come si osserva in figura 10.
Più in particolare, la sezione trasversale di ciascuno dei secondi elementi 5 è sostanzialmente composta da cinque quadrati di uguali dimensioni, disposti in catena a definire una "Z" con spigoli vivi; l'accostamento laterale di secondi elementi 5 conformati a "Z" definisce una sequenza di secondi vuoti 9, di sezione rettangolare.
Le sopra citate seconde superfici di giunzione 8 dei secondi elementi 5 l'uno all'altro in successione comprendono, su ciascuna delle due superfici interne 13 contrapposte, un secondo rilievo 20 ed un secondo recesso 21; anche in questo caso, il secondo rilievo 20 ha sezione trasversale sostanzialmente rettangolare, mentre il secondo recesso 21 è definito da superfici smussate 19, come visibile nelle figure 5, 6. Tali secondo rilievo 20 e secondo recesso 21 sono destinati rispettivamente ad impegnarsi, con contatto diretto, nel secondo recesso 21 e nel secondo rilievo 20 della superficie interna 13 del secondo elemento 5 contiguo nella successione che costituisce il secondo corso 3 del sistema 1. Come illustrato in dettaglio nelle figure 5, 7, 8, infatti, il secondo rilievo 20 ed il secondo recesso 21 presenti su una delle superfici interne 13 del secondo elemento 5 sono disposti invertiti rispetto a quelli presenti sull'altra delle superfici interne 13, in modo da creare appunto una concatenazione seriale, chiaramente rappresentata in figura 10.
Come visibile nelle stesse figure 9, 10, in corrispondenza delle prime superfici di giunzione 6 tra i primi elementi 4, ed in corrispondenza delle seconde superfici di giunzione 8 tra i secondi elementi 5, è prevista la posa di malta cementizia - indicata schematicamente con 22 nelle suddette figure - del tipo cosiddetto "a prestazione garantita", ovvero tale da soddisfare i requisiti richiesti relativi alla resistenza a compressione.
Un accorgimento da adottarsi per la corretta posa della malta cementizia 22 è quello di effettuare il riempimento dall'alto, mano a mano che la costruzione del singolo corso di muratura procede, ad opera ad esempio di un operatore addetto: tale operatore può impiegare un appositi^ bicchiere dosatore, fornito di beccuccio adatto a versare la malta, di densità appropriata, con precisione e semplicità. Per evitare che la malta tracimi verso i primi o secondi vuoti 7, 9, l'operatore può utilizzare una tavoletta a mo' di sponda durante il versamento della malta.
È inoltre necessario evitare, nella colata della malta 22 in corrispondenza delle prime superfici di giunzione 6 e delle seconde superfici di giunzione 8, che quest' ultima si interponga rispettivamente tra i primi rilievi 17 ed i primi recessi 18 e tra i secondi rilievi 20 ed i secondi recessi 21, in modo che essi si mantengano puliti nel loro contatto diretto.
Ciascuno dei primi elementi 4 di ciascun primo corso 2 comprende primi mezzi di accoppiamento 23 ai secondi elementi 5 dei secondi corsi 3 sovrastanti e/o sottostanti .
Inoltre, ciascuno dei secondi elementi 5 di ciascun secondo corso 3 comprende secondi mezzi di accoppiamento 24 ai primi elementi 4 dei primi corsi 2 sovrastanti e/o sottostanti.
I primi mezzi di accoppiamento 23 ed i secondi mezzi di accoppiamento 24 hanno conformazione tra loro analoga; detti mezzi 23, 24 comprendono, sia nei primi elementi 4 che nei secondi elementi 5, due costole 25 sulla superficie superiore 15 e due scanalature 26, smussate, sulla superficie inferiore 16, distanziate tra loro quanto lo sono le due costole 25. Come visibile nelle figure 11, 12, le costole 25 dei primi elementi 4 o dei secondi elementi 5 sono destinate ad impegnarsi nelle scanalature 26 dei secondi elementi 5 o dei primi elementi 4 superiori rispettivamente. Le costole 25 dei primi elementi 4 e dei secondi elementi 5 sono, in particolare, raccordate ai primi rilievi 17 e ai secondi rilievi 20 .rispettivamente, conferendo continuità strutturale al sistema.
In un'altra forma di attuazione della presente invenzione, le costole 25 sono previste in corrispondenza della superficie inferiore 16 di ciascun primo elemento 4 e/o di ciascun secondo elemento 5, mentre le scanalature 26 sono previste in corrispondenza della superficie superiore 15 di ciascun secondo elemento 5 e/o ci ciascun primo elemento 4.
È evidente, quindi, che ciascun corso di primi elementi 4 e di secondi elementi 5 è connesso a quello inferiore e/o a quello superiore lungo due linee direttrici parallele, di sufficiente larghezza, ad esempio di 2 cm, in corrispondenza delle quali vi è contatto diretto fra i primi ed i secondi elementi 4, 5 senza interposizione di malta. La presenza di queste due fasce di contatto diretto (senza malta) lungo le due direttrici longitudinali consente di disporre di appoggi che facilitano enormemente la corretta sovrapposizione degli elementi 4, 5 in fase di posa in opera .
Altro punto fondamentale affinché si ottenga quanto previsto a livello progettuale consiste nell'accorgimento, in fase di posa in opera, di colmare con malta cementizia 22 la superficie superiore 15 dell'elemento, primo 4 o. secondo 5 che sia, sottostante, senza "sporcare" la superficie orizzontale delle costole 25, in modo tale cioè che la superficie orizzontale delle scanalature 26 dell'elemento soprastante vi aderisca senza interposizione di malta cementizia 22. Un minimo di esperienza e l'eventuale utilizzo di dosatori ed anche di raschietti - utili per pulire le superfici di contatto diretto sono sufficienti affinché l'opera sia eseguita a regola d'arte: la poca malta 22 in eccesso posata verso le superfici esterne 14 della struttura di muratura 1, che deve riversarsi all'esterno della struttura stessa in seguito alla collocazione in opera dell'elemento soprastante, va rasata sulla muratura sottostante già costruita per poi essere coperta dall'intonaco.
Ciascuno dei primi elementi 4 e dei secondi elementi 5 del sistema 1 secondo l'invenzione comprende almeno una rispettiva tacca 27 per il passaggio di una rispettiva armatura orizzontale 28, visibile nelle figure 9, 10, 11, 12.
Più in dettaglio, tale tacca 27 è realizzata passante ed è prevista, sia in ciascun primo elemento 4 che in ciascun secondo elemento 5, lungo la superficie superiore 15: in ciascun primo corso 2 e secondo corso 3, le tacche 27 si trovano quindi tra loro allineate, ed ortogonali ai canali 10 definiti dai primi vuoti 7 e dai secondi vuoti 9.
Le armature orizzontali 28, che possono essere passanti anche attraverso i canali 10, realizzano insieme alle anime metalliche 12 verticali una griglia armata, che incrementa notevolmente la resistenza della struttura di muratura, anche e soprattutto in condizioni di presenza di sollecitazioni dovute ad attività sismica.
Ciascuno dei primi elementi 4 e dei secondi elementi 5 è realizzato preferibilmente, ma non esclusivamente, in calcestruzzo vibrocompresso; in alternativa, possono essere impiegate anche altre miscele aventi opportune caratteristiche, con particolare riferimento alla resistenza alla compressione. In una forma di attuazione alternativa, i primi elementi 4 ed i secondi elementi 5 sono realizzati in laterizio.
Più in dettaglio, come in precedenza esplicitato, è possibile realizzare in una prima fase - completamente distinta - la struttura portante in profilati metallici e poi - successivamente - inglobarla con gli elementi 4, 5 del sistema. Tale possibilità scaturisce direttamente dalla forma e dal criterio di assemblaggio dei detti elementi 4, 5 del sistema.
Ne deriva che, affidando interamente alla struttura in acciaio la funzione statica della costruzione, gli elementi del sistema possono essere realizzati in laterizio od in materiali diversi (per esempio cemento e fibre di legno, calcestruzzo cellulare o quant'altro) che gli conferirebbero eccellenti caratteristiche termoigrometriche ed acustiche.
Dette possibilità - lo si ribadisce - scaturiscono esclusivamente dalla forma geometrica degli elementi 4, 5 e dal criterio di assemblaggio che origina la parete che può, perciò, non avere funzioni portanti ma solo di tamponamento dell'edificio, apportando enormi vantaggi sotto l'aspetto della coibenza termica ed acustica: rimane invariato, in tali forme di attuazione alternative, il sistema secondo cui restano allineati verticalmente i vuoti 7 e 9 che determinano i canali 10 entro cui inserire calcestruzzo 11, dando luogo ai pilastrini con anima metallica 12 (nella fattispecie costituita da profilati metallici - per esempio tubi scatolari quadri) comunque collegati dalle armature orizzontali 28 passanti attraverso le tacche centrali 27 .
Più generale, quindi, la scelta del materiale con cui sono realizzati gli elementi 4, 5 del sistema determina la maggiore o minore idoneità di questi ultimi a fungere da elementi portanti, evidentemente secondo una grande varietà di possibili opzioni.
In. altre parole, la presente invenzione può essere rivolta a migliorare lo stato della tecnica in relazione ad almeno una di due differenti problematiche - vale a dire da un lato la resistenza strutturale e dall'altro l'isolamento termo igrometrico ed acustico -a seconda dei materiali impiegati per la realizzazione degli elementi 4, 5 del sistema.
Se realizzati in calcestruzzo vibrocompresso, o altri materiali di equivalenti caratteristiche, la presente invenzione consente di costruire strutture murarie che risolvano in maniera esaustiva tutti i problemi di ordine statico delegando, ove richiesto, alla successiva realizzazione di "cappotti" esterni e/o interni la soluzione delle altre problematiche di ordine termo igrometrico ed acustico.
Se realizzati in materiali coibentanti, la presente invenzione consente di costruire una muratura che inglobi la struttura portante delegando a quest'ultima tutti i problemi di ordine statico, ed assolvendo alle problematiche inerenti gli aspetti termo igrometrico ed acustico .
Il peso degli elementi 4, 5 - quando realizzati in calcestruzzo pressovibrato - varia in funzione di qualità e quantità degli inerti utilizzati, a seconda del luogo geografico ove avverrà la produzione ed in funzione dei requisiti specifici dell'impasto richiesti dal tipo di macchinario - cioè la blocchiera - che sarà utilizzato.
È di fondamentale importanza il dosaggio degli inerti, ed ancor più la massima granulometria ammissibile del pietrisco utilizzabile: affinché la tecnica di accoppiamento fra i primi elementi 4 ed i secondi elementi 5 funzioni, ossia svolga il ruolo di consentire il corretto posizionamento "in opera" dei singoli elementi in sequenza, sia orizzontalmente sia verticalmente, è necessario che le superfici dei primi e secondi mezzi di accoppiamento 23, 24 sia pressoché del tutto priva di scabrosità che, se presenti, non consentirebbero la perfetta realizzazione dell'insieme degli accoppiamenti in corrispondenza dei primi e secondi mezzi di accoppiamento 23, 24.
Per quanto riguarda le dimensioni di ciascuno dei primi e secondi elementi 4, 5, a solo titolo di esempio applicativo si consideri che essi possono tipicamente avere un ingombro in pianta di 24 cm per lato, ed un'altezza complessiva di 25 cm. In questo modo, quindi lo spessore della struttura di muratura è di 24 cm. Il peso dì ciascun elemento 4, 5 è, invece, di circa 16 -17 kg.
Per quanto riguarda invece i pilastrini, che vengono incamiciati nei primi vuoti 7 e nei secondi vuoti 9 del sistema di elementi 1, in una forma di attuazione della presene invenzione essi comprendono - come già detto ed a titolo puramente esemplificativo - dei ritti di acciaio costituiti da tubi strutturali di dimensioni ad esempio di 60 x 60 mm di sezione fino ad 8 mm di spessore, o di altre opportune dimensioni. La struttura costituita dai ritti di acciaio viene realizzata prima della posa in opera dei primi e secondi elementi 4, 5, i quali vanno poi a costituire la muratura che ingloba i suddetti ritti.
In un'altra forma di attuazione della presente invenzione, i pilastrini incamiciati nei primi e secondi vuoti 7, 9 comprendono dei ritti di acciaio costituiti da tubi strutturali, attorno ai quali viene costruita una struttura in muratura con primi e secondi corsi 2, 3; al raggiungimento di tre metri di muratura costruita, i canali 10 definiti dai primi e dai secondi vuoti 7, 9, all'interno dei quali sono presenti detti ritti, viene riempito di calcestruzzo così da definire una struttura mista acciaio - calcestruzzo dalle ottimali caratteristiche di resistenza a tutte le sollecitazioni. I ritti in acciaio vengono poi collegati, ad esempio, da tubi quadri di 20 x 20 mm, che costitusicono l'armatura orizzontale 28, che si inseriscono nelle tacche 27 di ciascun primo e secondo corso 2, 3. Il risultato, in considerazione del fatto che i pilastrini hanno un interasse minimo, in accordo con le dimensioni sopra citate, di 17 cm, è il possibile ottenimento di una elevatissima area resistente metallica, dovuta appunto solo alla presenza dei detti ritti di acciaio. A tale elevata resistenza fornita dalla componente metallica si deve aggiungere poi quella fornita dai primi e secondi corsi 2, 3 in calcestruzzo: come già menzionato in precedenza, questa forma di attuazione è quindi indicata per l'utilizzo in condizioni antisismiche estreme, anche in considerazione del riempimento di calcestruzzo 11 che dà luogo ad una vera e propria struttura mista acciaio - calcestruzzo.
In un'altra forma di attuazione della struttura di muratura secondo la presente invenzione, tipicamente per costruzione in una zona normalmente sismica, l'armatura in acciaio - che costituisce parte integrante dei pilastrini incamiciati nei primi e secondi vuoti 7, 9 - può essere di entità inferiore; ad esempio normali tondini in acciaio ad aderenza migliorata per cemento armato possono essere inseriti anche alternativamente nei canali 10 (uno si ed uno no, anziché in tutti) così da presentare interasse doppio rispetto alla forma di attuazione sopra descritta, cioè di 34 cm: pur riducendo il numero dei pilastrini armati, quindi, tutti i primi e secondi elementi 4, 5 della struttura di muratura hanno una delle rispettive superfici interne 13 a contatto con un pilastrino armato, il che conferisce quindi un'ottima continuità strutturale al sistema.
In ancora un'altra forma di attuazione, l'armatura in acciaio può essere inserita solo in alcuni dei canali 10 - ad esempio quelli che si trovano in corrispondenza dei punti della struttura più critici dal punto di vista statico; in questo caso, i canali 10 rimasti "vuoti" possono contribuire a realizzare un effetto isolante/coibentante .
Per la realizzazione di angoli, innesti a "T" ed incroci, e di ogni altra forma di connessione tra singoli sistemi a blocchi 1 costituiti da primi e secondi corsi 2, 3 nel modo fin qui descritto, è previsto l'impiego di un terzo elemento 29, che verrà descritto qui di seguito. Più in dettaglio, per la realizzazione delle suddette forme di connessione, ciascun primo corso 2 e secondo corso 3 di ogni singola struttura di muratura comprende almeno un terzo elemento 29; in relazione, poi, al tipo di connessione da realizzare, sono previsti un certo numero di terzi elementi 29 combinati secondo modalità prefissate, come, apparirà più chiaro nel prosieguo.
II terzo elemento 29 è rappresentato in dettaglio nelle figure 14 - 19. Il terzo elemento 29 ha conformazione sostanzialmente parallelepipeda , comprendente una faccia superiore 30, una faccia inferiore 31, una prima faccia laterale 32, una seconda faccia laterale 33, una terza faccia laterale 34 ed una quarta faccia laterale 35; in forme di attuazione con primi e secondi elementi 4, 5 con dimensioni 24x24x25 citi, come descritto in precedenza, il terzo elemento 29 ha dimensioni di ingombro di 17x10 cm in pianta e di 25 cm in altezza. Naturalmente, anche queste dimensioni sono fornite a mero titolo di esempio non limitativo.
Il materiale con cui è costruito il terzo elemento 29 è il medesimo con cui sono realizzati i primi ed i secondi elementi 4, 5, principalmente per ragioni di economicità di produzione; in alcune forme di attuazione, tuttavia, esso può anche essere realizzato con un differente materiale, di caratteristiche simili. Ciascun terzo elemento 29 comprende superiici di collegamento, indicate complessivamente con 36, ad uno o più dei suddetti primi elementi 4 e/o secondi elementi 5, in particolare con le loro superfici interne 13. Più in particolare, tali superfici di collegamento 36 comprendono una prima nervatura 37 prevista sulla prima faccia laterale 32, una seconda nervatura 38 ed una terza nervatura 39 previste rispettivamente sulla seconda e terza faccia laterale 32, 33, ed una gola 40, delimitata da bordi smussati 41, prevista sulla quarta faccia laterale 35 del terzo elemento 29.
Ciascun terzo elemento 29 comprende inoltre porzioni di accoppiamento, indicate globalmente con 42,..ai primi elementi 4 e/o ai secondi elementi 5 e/o ad altri terzi elementi 29 rispettivamente dei corsi 2, 3 superiori e/o inferiori.
Più in particolare, le suddette porzioni di accoppiamento 42 comprendono un rialzo 43, conformato sostanzialmente a croce, previsto sulla faccia superiore 30 del terzo elemento 29, che si congiunge alle nervature 37, 38, 39, ed una rientranza 44, pure conformata sostanzialmente a croce, prevista sulla faccia inferiore 31 dello stesso terzo elemento 29, congiunta alle nervature 37, 38, 39. La rientranza 44 è definita da superfici smussate 45, per agevolare l'accoppiamento con altri elementi 4, 5, 29 della struttura di muratura, come evidenziato in seguito.
In una forma di attuazione alternativa, il rialzo 43 è invece previsto sulla faccia inferiore 31 del terzo elemento 29, mentre la rientranza 44 è prevista sulla faccia superiore 30, in modo del tutto equivalente.
Nelle figure 20, 21 è rappresentato, in pianta, un angolo 46 di una costruzione, quale un edificio o simili, realizzata con sistemi di elementi 1 secondo la presente invenzione. Più in dettaglio, nella figura 20 è rappresentato in pianta un angolo 46 in corrispondenza di uno dei primi corsi 2 della struttura, mentre nella figura 21 è rappresentato in pianta lo stesso angolo 46 in corrispondenza di uno dei secondi corsi 3 della struttura.
Considerando dapprima la figura 20, si osserva che l'angolo 46 della costruzione è ottenuto assemblando, in corrispondenza di un primo corso 2 di due sistemi di elementi 1 tra loro ortogonali e concorrenti, un terzo elemento 29 dal lato interno dell'angolo 46 e tre terzi elementi 29 dal lato esterno dello stesso angolo 46, nel modo illustrato. In particolare, il terzo elemento 29 - posizionato in corrispondenza del lato interno dell'angolo 46 - collega direttamente i due primi elementi 4 che si trovano da tale lato, in quanto il primo rilievo 17 di uno dei primi elementi 4 si impegna nella gola 40 del terzo elemento 29, mentre la seconda nervatura 38 del terzo elemento 29 si impegna nel primo recesso 18 dell'altro dei primi elementi 4 del medesimo primo corso 2.
In corrispondenza del lato esterno dell'angolo 46, invece, i tre terzi elementi 29 collegano il primo rilievo 17 di uno dei primi elementi 4 al primo recesso 18 dell'altro dei primi elementi 4, e sono posti in serie l'uno di seguito all'altro. Più in dettaglio, tale primo rilievo 17 si impegna nella gola 40 di uno dei terzi elementi 29; a sua volta, la prima nervatura 37 di tale terzo elemento 29 si inserisce nella gola 40 di quello successivo, con interposizione di malta cementizia 22, e cosi via fino a che la prima nervatura 37 dell'ultimo dei terzi elementi 29 si impegna nel detto primo recesso 18.
Considerando invece la figura 21, si osserva che i terzi elementi 29 - in corrispondenza del secondo corso 3 - sono distribuiti nello stesso modo in corrispondenza dell'angolo 46 ma, come si può intuitivamente comprendere, essi sono orientati in verso opposto, per la specularità dei secondi elementi 5 rispetto ai primi elementi 4.
Per quanto riguarda invece la connessione, ad esempio, tra uno dei primi corsi 2 ed il secondo corso 3 direttamente sovrastante, o viceversa, i rialzi 43 a croce dei terzi elementi 29 del primo corso 2 si impegnano nelle rientranze 44 dei terzi elementi 29 del secondo corso 3: la conformazione a croce sia dei rialzi 43 che delle rientranze 44 consente di realizzare detto impegno indipendentemente dal verso di orientamento dei terzi elementi 29.
È importante sottolineare che il terzo elemento 29, aldilà della forma complessiva, presenta alcune differenze geometriche rispetto al primo elemento 4 ed al secondo elemento 5. Infatti, come ben visibile confrontando le figure 1, 5, 4, 19, la gola 40 del terzo elemento 29 ha profondità doppia rispetto a quella del primo recesso 18 e del secondo recesso 21, mentre la prima, la seconda e la terza nervatura 37, 38, 39 hanno uno spessore emergente laterale che è la metà di quello del primo rilievo 17 e del secondo rilievo 20. Allo stesso modo, lo spessore del rialzo 43 di ciascuno dei terzi elementi 29 è metà di quello delle costole 25 dei primi elementi 4 e dei secondi elementi 5, mentre la profondità della gola 40 di ciascuno dei terzi elementi 29 è doppia rispetto a quella delle scanalature 26.
Queste differenze geometriche consentono di ottenere che i terzi elementi 29, nella loro concatenazione reciproca e con i primi e secondi elementi 4, 5 - in corrispondenza, ad esempio, di un angolo 46-definiscano un vuoto 47 avente funzione di cassaforma per contenere calcestruzzo armato 48 che va a costituire un setto portante, a forma sostanzialmente di "L", situato appunto in corrispondenza dell'angolo 46. Per maggiore chiarezza, si veda anche la figura 26, nella quale l'angolo 46 è rappresentato in vista prospettica. Tale vuoto 47 consente di assemblare i terzi elementi 29 ai primi e secondi elementi 4, 5 senza la necessità di prevedere superfici di giunzione con apporto di malta cementizia, che diviene pertanto inutile. A questo scopo, pertanto, sono state previste le differenze geometriche sopra citate: grazie a tali differenze, infatti, gli elementi 4, 5, 29 si assemblano tra loro venendo a diretto contatto reciproco, chiudendo quindi completamente il vuoto 47 ed eliminando la necessità di formare collegamenti con malta cementizia 22, come avviene ad esempio tra i primi elementi 4 o tra i secondi elementi 5.
Nelle figure 22 e 23, invece, è rappresentato in pianta un innesto a "T" 49 tra due sistemi di elementi 1 secondo la presente invenzione, cioè in particolare in corrispondenza di un primo corso 2 - figura 22 - ed in corrispondenza di un secondo corso 3 - figura 23.
In questo caso, con riferimento alla figura 22 per quanto riguarda il primo corso 2, sono previsti due terzi elementi 29 dal lato interno, disposti ortogonali tra loro così da unirsi ad un primo elemento 4 nel modo rappresentato, e due terzi elementi 29 dal lato esterno, tra loro allineati. Per quanto riguarda invece il secondo corso 3, con riferimento alla figura 23, i terzi elementi 29 sono distribuiti nello stesso modo, ma con versi invertiti per quanto riguarda il lato esterno, e ruotati di un angolo retto per quanto riguarda il lato interno. Anche in questo caso, la presenza di rialzi 43 e rientranze 44 a croce consente il corretto assemblaggio in verticale dei terzi elementi 29 del primo corso 2 e del secondo corso 3. Come visibile anche nella rappresentazione prospettica della figura 27, al centro dell'innesto a "T" 49 tra i due sistemi di elementi 1 resta definito un vuoto 47 con funzione di cassaforma, a forma sostanzialmente di "T", per il contenimento di calcestruzzo armato, che va a costituire un setto portante dalle caratteristiche geometriche adatte a risolvere i problemi strutturali della costruzione.
Nelle figure 24 e 25 è rappresentato in pianta un incrocio 50 tra due sistemi di elementi 1 secondo la presente invenzione: in particolare, nella figura 24 è rappresentato un incrocio 50 in corrispondenza di un primo corso 2, mentre nella figura 24 è rappresentato il medesimo incrocio 50 in corrispondenza di un secondo corso. 3. Come si osserva nella figura 24 con riferimento al primo corso 2, i terzi elementi 29 sono disposti ciascuno in corrispondenza di un rispettivo angolo dell'incrocio 50, e si trovano con le rispettive gole 40 rivolte verso i sistemi 1 e ruotati di 90° l'uno rispetto all'altro.
I terzi elementi 29 del secondo corso 3, invece -figura 25 - sono distribuiti allo stesso modo, ma rispetto a quelli del primo corso 2 sono tutti ruotati di 90° in senso antiorario.
Con riferimento alla figura 28, che è una rappresentazione prospettica dello stesso incrocio 50 delle figure 24, 25, anche in questo caso i terzi elementi 29 definiscono, insieme ai primi e secondi elementi 4, 5, una vuoto 47 con funzione di cassaforma, per contenere calcestruzzo armato 48 che costituisce un setto portante adatto a risolvere le esigenze statiche della costruzione.
È importante precisare che i vuoti 47 - aventi ruolo di casseforme - sia negli angoli 46, sia negli innesti a "T" 49, sia negli incroci 50, sono armati con i medesimi criteri già descritti per il sistema di elementi 1.
Questo vale a dire che nei suddetti vuoti 47 a forma di "L", "T" e croce, a seconda delle esigenze di carattere strutturale, si potrà ricorrere, relativamente alle armature metalliche, ai classici tondini in ferro ad aderenza migliorata (che si adoperano normalmente per le strutture tradizionali in cemento armato) oppure all'utilizzo di profilati metallici (i già citati UNP, IPE, HE, tubi quadri o tondi): di qualsiasi materiale siano costruiti gli elementi 4, 5, 29 (calcestruzzo vibrato, laterizio, materiali misti come il legnocemento e quant'altro) i vuoti 47 saranno riempiti di calcestruzzo armato 48 (secondo le variazioni appena descritte) in modo - si ripete - da assolvere alla funzione di setti portanti proprio nei punti critici, sotto l'aspetto statico, delle costruzioni, ovvero angoli, innesti a "T", incroci.
In una forma di attuazione del sistema di elementi 1 secondo la presente invenzione, i terzi elementi 29, per la loro particolare conformazione, sono impiegati per la realizzazione di tramezzature, indicate complessivamente con 51 nelle allegate figure. Nelle figure 31 - 33, ad esempio, è rappresentata una porzione angolare 52 di una tramezzatura 51 associata alla struttura di muratura secondo l'invenzione.
In generale, in questa forma di attuazione, ciascuna tramezzatura 51 è realizzata mediante corsi di terzi elementi 29 concatenati e orientati secondo versi alternativamente opposti, con interposizione di .malta cementizia 22, in modo che i rialzi 43 dei terzi elementi 29 di uno dei corsi si impegnino nelle rientranze 44 dei terzi elementi 29 del corso sovrastante, e così che le superfici di collegamento 36 si trovino sfalsate in orizzontale in corsi tra loro alternati, come ben visibile nella figura 33.
Nel caso della realizzazione di una porzione angolare 52, due tramezzature 51 ortogonali e concorrenti sono connesse per impegno, ad esempio, di una seconda o terza nervatura 38, 39 di un terzo elemento 29 terminale di una tramezzatura 51 nella gola 40 del terzo elemento 29 terminale dell'altra tramezzatura 51. Per la realizzazione di porzioni di innesto a "T" e/o di porzioni di incrocio in tramezzature 51, è prevista la realizzazione di un quarto elemento, indicato complessivamente con 53 e rappresentato in dettaglio nella figura 29. Tale quarto elemento 53 è realizzato per taglio, con opportuni utensili di tipo noto, di un terzo elemento 29 lungo un piano di taglio 54 passante per la mezzeria della seconda nervatura 38 e della terza nervatura 39. In particolare, nella figura 29 è rappresentata con tratto discontinuo la porzione di terzo elemento 29 da asportare con l'utensile, agli scopi che risulteranno più chiari qui di seguito.
Una porzione di .innesto a "T" tra tramezzature 51 .è rappresentata nelle figure 34 - 36, ed è indicata complessivamente con 55. In particolare, nella figura 34 è rappresentato in pianta un corso di terzi elementi 29 in corrispondenza della porzione di innesto a "T" 55, mentre nella figura 35 è rappresentato in pianta un altro corso di terzi elementi 29 sovrastante il precedente. Come rappresentato nella figura 34, nel primo dei due corsi i terzi elementi 29 -sono concatenati in modo analogo a quanto precedentemente descritto per la porzione angolare 52, con semplice aggiunta di ulteriori terzi elementi 29 concatenati che proseguono una delle due tramezzature 51.
Per quanto riguarda invece il corso immediatamente sovrastante, al centro della porzione di innesto a "T" 55, sono posizionati due quarti elementi 53, disposti specularmente con i rispettivi piani di taglio 54 combacianti, in modo da realizzare l'impegno del rialzo 43 del terzo elemento 29 sottostante nelle gole 44 dei due quarti elementi 53 sovrastanti, come ben visibile anche nella rappresentazione prospettica di figura 36. La costruzione della porzione di innesto a "T" 55 delle tramezzature 51 prosegue poi, evidentemente, con l'alternanza in verticale di corsi di terzi elementi -figura 34 - e di corsi di terzi elementi 29 associati a due quarti elementi.53 - figura 35.
Una porzione di incrocio tra tramezzature 51 è rappresentata nelle figure 37 - 39, ed è indicata complessivamente con 56. In particolare, nella figura 37 è rappresentato in pianta un corso di terzi elementi 29 in corrispondenza della porzione di incrocio 56, mentre nella figura 38 è rappresentato in pianta un altro corso di terzi elementi 29 sovrastante il precedente. Come rappresentato nella figura 37, nel primo dei due corsi sono previsti due quarti elementi 53, disposti specularmente con i rispettivi piani di taglio 54 combacianti, ai quali si collegano, dai quattro lati, catene di terzi elementi 29; in particolare, in corrispondenza dei lati lunghi i terzi elementi 29 terminali delle rispettive tramezzature 51 rivolgono ai due quarti elementi 53 centrali le rispettive prime nervature 37, mentre in corrispondenza dei lati corti i terzi elementi 29 terminali delle rispettive tramezzature 51 rivolgono le rispettive gole 40. Per quanto riguarda invece il corso immediatamente sovrastante, rappresentato nella figura 38, la disposizione dei terzi elementi 29 e dei quarti elementi 53 è esattamente la medesima del corso sottostante, ma ruotata di 90° indifferentemente in senso orario oppure antiorario.
La costruzione della .porzione di incrocio 56 delle tramezzature 51 prosegue poi, evidentemente, con l'alternanza in verticale di corsi tra loro identici, costituiti da terzi elementi 29 associati a due quarti elementi 53, ruotati di 90° l'uno rispetto all'altro. Un'altra forma di attuazione del quarto elemento 53 per la realizzazione di porzioni di innesto a "T" 55 o di porzioni di incrocio 56 è rappresentata in pianta in figura 30. In questa forma di attuazione, detto quarto<'>elemento 53 è realizzato per taglio di un terzo elemento 29 lungo un diverso piano di taglio 57 che, questa volta, tange la seconda nervatura e la terza nervatura; nella figura 30 la porzione asportata è rappresentata in tratto discontinuo.
Questa forma di attuazione del quarto elemento 53 è vantaggiosa qualora non si disponga di attrezzature sufficientemente precise per il taglio del terzo elemento 29 lungo un piano di taglio 56 passante per la mezzeria della seconda nervatura 38 e della terza nervatura 39. In altre parole, qualora non si riesca ad ottenere un quarto elemento 53 sufficientemente preciso dal punto di vista geometrico e dimensionale - cioè come quello della precedente forma di attuazione - per l'utilizzazione per esso prevista, risulta più semplice realizzarne uno come quello descritto nella presente forma di attuazione, e colmare di malta cementizia il vuoto residuo.
Nella figura 40 è rappresentato schematicamente uno stampo 58 per la produzione simultanea di un primo elemento 4, di un secondo elemento 5 e di due terzi elementi 29. La soluzione illustrata nella figura 40 rappresenta una disposizione ottimizzata dal punto di vista degli ingombri e delle possibilità produttive, in considerazione che tale stampo 58 è destinato ad essere prevalentemente impiegato su blocchiere piccole e poco costose .
Come si può vedere, uno stampo 58 così congegnato è atto a produrre un numero di terzi elementi 29 doppio rispetto al numero dei primi elementi 4 e dei secondi elementi 5. Come si evince dalla descrizione che precede, il numero di terzi elementi 29 impiegato nella realizzazione di angoli 46, innesti a "T" 49 ed incroci 50 della struttura portante è limitato, e comunque molto inferiore al numero di primi e secondi elementi 4, 5 utilizzati per la costruzione delle suddette strutture di muratura portante: pertanto, si rivela particolarmente vantaggiosa la forma di attuazione della presente invenzione che prevede l'impiego di terzi elementi 29 per realizzare tramezzature 51, così da utilizzare i terzi elementi 29 stessi eventualmente prodotti in eccesso.
Con questa soluzione vengono conseguiti evidentemente importanti vantaggi tecnici, come emerge chiaramente dalla descrizione di dettaglio che precede.
Un primo vantaggio tecnico consiste nel fatto che il sistema di elementi secondo la presente invenzione comprende pilastrini portanti di calcestruzzo con anima metallica - tondini o profilati - tali da conferire caratteristiche di resistenza superiori alla costruzione, in primo luogo perché sono continui e non spezzati e/o sovrapposti come nelle strutture di tipo tradizionale, ed in secondo luogo perché possono essere posti in opera con interassi reciproci minimi, oltre che completamente incamiciati nella struttura di elementi 4, 5 portanti; come è evidente dalla descrizione che precede, tale<'>importante risultato viene conseguito grazie al fatto che i detti elementi 4, 5 possono essere posti in opera, in modo peraltro semplice ed agevole, in un momento successivo rispetto ai ritti metallici che possono costituire l'anima metallica dei pilastrini, in modo da cingerli completamente ed incamiciarli.
Un ulteriore vantaggio tecnico che contraddistingue il sistema di elementi secondo la presente invenzione consiste nel fatto che esso, unitamente al fatto di essere estremamente solido, può. essere realizzato con bassi costi, ed in particolare con macchinari piccoli ed economici e con mano d'opera non specializzata. Infatti, diversamente da come ormai, in generale, comunemente si opera nel campo della produzione di blocchi in calcestruzzo, cioè ispirandosi alla massima automazione per una massima produttività, il presente sistema di elementi può essere realizzato con tipo di produzione che può definirsi "semìartigianale" . Le dimensioni degli elementi che compongono il sistema sono tali da essere contenuti, come si è visto, in un unico stampo adatto alle più piccole blocchiere in commercio. Ci si riferisce in particolare a presse vibrostatiche che riescono a compiere circa 100 cicli di stampaggio in un'ora nella produzione di "blocchi normali", che cioè non presentano emergenze ed incavi sia all'estradosso che all'intradosso. Con questo genere di blocchiere il livello di automazione è minimo: è necessaria infatti la presenza costante di almeno un operatore che agisca manualmente perché la macchina funzioni correttamente in modo che gli elementi prodotti siano verificati uno ad uno. La geometria degli elementi che compongono la- struttura è infatti tale da richiedere, nel corso della produzione, il costante controllo della qualità degli elementi: questo va evidentemente a discapito della quantità di produzione oraria.
Più in particolare, ci si può fornire di tante presse vibrostatiche di piccole dimensioni per quante ne bastano a produrre una quantità di elementi pari a quella che produrrebbe una blocchiera anche con grandi prestazioni: si sopperirebbe così alla richiesta di quantità con un numero maggiore di unità operative minime. Altro vantaggio di questa scelta scaturirebbe dall'estrema facilitazione ottenibile nella mobilità delle unità produttive, che, grazie al loro limitato ingombro e peso, potrebbero essere spostate molto facilmente ove occorre lavorare.
Per i vantaggi qui sopra citati, ed in particolare per l'economicità e semplicità della produzione, e quindi la fattibilità tramite mano d'opera non specializzata, il sistema di elementi secondo la presente invenzione è particolarmente, ma non esclusivamente, indicato per essere realizzato in paesi in via di sviluppo, nei quali appunto è disponibile mano d'opera a basso costo. Con riferimento a quest'ultima, si potrebbe organizzare a mano tutta la filiera che porta l'impasto alla blocchiera; in questo modo sarebbe possibile evitare del tutto la centrale di betonaggio, che ha il compito di alimentare la blocchiera prelevando, dosando ed impastando i materiali che compongono l'esatta miscela. Tutto questo processo può essere eseguito manualmente con ottimi risultati, ricorrendo all'utilizzo di attrezzature semplicissime e poco costose: dai vagli, elettrici o manuali, per il pietrisco alle betoniere a bicchiere per gli impasti. Tecnicamente, una volta calcolato il volume di impasto necessario alle vibropresse - nell'unità di tempo - si può facilmente calcolare, ragionando a ritroso, la quantità di attrezzature e mano d'opera, in funzione dei tempi necessari, tali da soddisfare il ciclo produttivo, il sistema di elementi secondo la presente invenzione è pertanto caratterizzato da una grande versatilità e semplicità di impiego degli elementi che lo compongono, a condizione di procedere preliminarmente alla redazione di un vero e proprio progetto. In questo progetto devono essere precisati, per numero e per tipo, tutti gli elementi da utilizzarsi, con la previsione di tutte le fasi di lavorazione in funzione della mano d'opera già perfettamente istruita sulle operazioni da compiere.
Si è così visto come 1'invenzione raggiunge gli scopi proposti.
La presente invenzione è stata descritta secondo forme preferite di realizzazione, ma varianti equivalenti possono essere concepite senza uscire dall'ambito di protezione offerto dalle rivendicazioni che seguono.

Claims (24)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Sistema di elementi per murature, comprendente almeno un primo corso (2) sostanzialmente orizzontale di primi elementi (4) concatenati l'uno all'altro in successione lineare in corrispondenza di rispettive prime superfici di giunzione (6) che delimitano rispettivi primi vuoti (7), ed almeno un secondo corso (3) sostanzialmente orizzontale di secondi elementi (5), disposti superiormente o inferiormente a detti primi elementi (4), concatenati l'uno all'altro in successione lineare in corrispondenza di rispettive seconde superfici di giunzione (8), orizzontalmente sfalsate rispetto a dette prime superfici di giunzione (6), che delimitano rispettivi secondi vuoti (9) comunicanti con detti primi vuoti (7), così da definire dei canali (10).
  2. 2. Sistema secondo la rivendicazione 1, in cui uno o più di .detti canali (10) sono destinati .ad essere riempiti con calcestruzzo (11) e/o con una o più anime metalliche (12).
  3. 3. Sistema secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui ciascuno di detti primi elementi (4) ha forma di prisma con sezione trasversale sostanzialmente ad "S".
  4. 4. Sistema secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui ciascuno di detti secondi elementi (5) ha forma di prisma con sezione trasversale sostanzialmente a "Z".
  5. 5. Sistema secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui dette prime superfici di giunzione (6) comprendono, su ciascuna delle due superfici interne (13) contrapposte di ciascuno di detti primi elementi (4), almeno un primo rilievo (17) ed almeno un primo recesso (18) destinati rispettivamente ad impegnarsi nel primo recesso (18) e nel primo rilievo (17) del primo elemento (4) contiguo.
  6. 6. Sistema secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui dette seconde superfici di giunzione (8) comprendono, su ciascuna delle due superfici interne (13) contrapposte di ciascuno di detti secondi elementi (5), un secondo rilievo (20) ed un secondo recesso (21) destinati rispettivamente ad impegnarsi nel secondo recesso (21) e nel secondo rilievo (20) del secondo elemento (5) contiguo.
  7. 7. Sistema secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui ciascuno di detti primi elementi (4) comprende primi mezzi di accoppiamento (23) a detti secondi elementi (5) dei secondi corsi (3) sovrastanti e/o sottostanti.
  8. 8 . Sistema secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui ciascuno di detti secondi elementi (5) comprende secondi mezzi di accoppiamento (24) a detti primi elementi (4) dei<'>primi corsi (2) sovrastanti e/o sottostanti.
  9. 9. Sistema secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui detti primi mezzi di accoppiamento (23) e/o detti secondi mezzi di accoppiamento (24) comprendono due costole (25) sulla superficie superiore (15) o inferiore (16) di ciascuno di detti primo elemento (4) e/o secondo elemento (5), e due scanalature (26) sulla superficie inferiore (16) o superiore (15) di detti primo elemento (4) e/o secondo elemento (5), dette costole (25) di ciascuno di detti primo elemento (4) e/o secondo elemento (5) essendo destinate ad impegnarsi nelle scanalature (26) dei primi elementi (4) e/o secondi elementi (5) inferiori o superiori.
  10. 10. Sistema secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in. cui detti primi elementi (4) sono speculari a detti secondi elementi (5).
  11. 11. Sistema secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui ciascuno di detti primi elementi (4) e/o secondi eleménti (5) comprende una rispettiva tacca (27) per il passaggio di un'armatura orizzontale (28).
  12. 12. Sistema secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente una sovrapposizione alternata di detti primi corsi (2) di primi elementi (4) e di detti secondi corsi (3) di detti secondi elementi (5).
  13. 13. Sistema secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti comprendente, per ciascuno di detti primi corsi (2) e secondi corsi (3), almeno un terzo elemento (29) per la realizzazione di angoli (46) e/o innesti a "T" (49) e/o incroci (50).
  14. 14. Sistema secondo la rivendicazione 13, in cui detto terzo elemento (29) ha conformazione sostanzialmente parallelepipeda.
  15. 15. Sistema secondo la rivendicazione 13 o 14, in cui detto terzo elemento (29) comprende superfici di collegamento (36) ad almeno uno di detti primi elementi (4) e/o ad uno di detti secondi elementi (5).
  16. 16. Sistema secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 13 a 15, in cui dette superfici di collegamento (36) comprendono una prima nervatura (37) prevista su una prima faccia laterale (32) di detto terzo elemento. (29), una seconda nervatura (38) ed una terza nervatura (39) previste rispettivamente sulla seconda faccia laterale (339 e terza faccia laterale (34) di detto terzo elemento (29), ed una gola (40) prevista sulla quarta faccia laterale (35) di detto terzo elemento (29) .
  17. 17. Sistema secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 13 a 16, in cui detto terzo elemento (29) comprende porzioni di accoppiamento (42) a detti primi e/o secondi e/o terzi elementi (4), (5), (29) dei corsi (2), (3) superiori ed inferiori.
  18. 18. Sistema secondo la rivendicazione 17, in cui dette porzioni di accoppiamento (42) di detto terzo elemento (29) comprendono un rialzo (43) sostanzialmente a croce sulla faccia superiore (30) o sulla faccia inferiore (31), ed una rientranza (44) sostanzialmente a croce sulla faccia inferiore (31) o sulla faccia superiore (30).
  19. 19. Sistema secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 13 a 18, comprendente almeno un quarto elemento (53) per la realizzazione di porzioni di innesto a "T" (55) e/o dì porzioni di incrocio (56) in tramezzature (51).
  20. 20. Sistema secondo la rivendicazione 19, in cui detto quarto elemento (53) è realizzato per taglio di detto terzo elemento (29) lungo un piano di taglio (54) passante per la mezzeria di detta seconda nervatura (38) e di detta terza nervatura (39).
  21. 21. Sistema secondo la rivendicazione 19, in cui detto quarto elemento (53) è realizzato per taglio di detto terzo elemento (29) lungo un piano di taglio (57) che tange detta seconda nervatura (38) e terza nervatura (39) .
  22. 22. Sistema secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 13 a 21, comprendente, in corrispondenza di almeno un angolo (46) e/o di un innesto a "T" (49) e/o di un incrocio (50) almeno una cassaforma (47) per contenere calcestruzzo armato (48), delimitata da una pluralità di detti terzi elementi (29) concatenati a detti primi elementi (4) e detti secondi elementi (5).
  23. 23. Primo elemento (4) per la realizzazione di una struttura di muratura portante, caratterizzato dal fatto che ha forma di prisma con sezione trasversale sostanzialmente ad "S".
  24. 24. Secondo elemento (5) per la realizzazione di una struttura di muratura portante, caratterizzato dal fatto che ha forma di prisma con sezione trasversale sostanzialmente a "Z".
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