ITBO20100069A1

ITBO20100069A1 - Punta di foratura

Info

Publication number: ITBO20100069A1
Application number: IT000069A
Authority: IT
Inventors: Adelco Colleluori
Original assignee: Cruing Italy S R L
Priority date: 2010-02-09
Filing date: 2010-02-09
Publication date: 2011-08-10

Description

PUNTA DI FORATURA

DESCRIZIONE DELL’INVENZIONE

La presente invenzione si inquadra nel settore tecnico degli utensili per la foratura tra cui, in particolare, le punte elicoidali.

Come noto, le punte elicoidali sono costituite da un gambo, di diametro calibrato, nel quale i taglienti sono situati in corrispondenza di un’estremità sagomata a cono, nell’intersezione con due scanalature elicoidali sfalsate di 180° che permettono l’evacuazione del truciolo.

Le suddette punte, in funzione dell’impiego, possono essere del tipo con i taglienti realizzati direttamente nel materiale del gambo (ad esempio acciaio “rapido”), oppure realizzati in placchette riportate di materiale ad elevata durezza (ad esempio carburi metallici sinterizzati).

Nelle figure da 1 a 5 è illustrata una prima punta di foratura di tipo convenzionale, con placchette P riportate in diamante policristallino.

Come visibile chiaramente nelle suddette figure, le placchette P sono applicate all’inizio delle rispettive scanalature S, praticamente adagiate all’interno delle stesse, e presentano la loro dimensione maggiore disposta lungo la direzione di sviluppo di dette scanalature S; queste ultime possono avere sviluppo elicoidale, come illustrato nelle figure, od anche diritto.

La faccia F di ciascuna placchetta P forma, con il piano diametrale Y della punta, un angolo β che rappresenta quello di spoglia superiore rispetto al tagliente T. Detto angolo di spoglia superiore β, che insieme a quello di spoglia inferiore (non indicato) definisce l’angolo complessivo di taglio, rappresenta quello più importante nell’affilatura in quanto destinato a stabilire l’orientamento della faccia sulla quale scorre il truciolo appena asportato.

Nella punta tradizionale sopra descritta, in particolare quando il diametro è piccolo, le placchette P risultano parallele o quasi al piano Y, cosicché i relativi angoli β assumono valore zero oppure molto piccolo (si veda la Fig.3).

La condizione appena riportata impedisce di ottimizzare gli angoli di affilatura in funzione delle caratteristiche del materiale da forare e del diametro della punta. Come noto agli esperti di lavorazioni meccaniche con asportazione di truciolo, angoli di affilatura inadatti influiscono negativamente sulla qualità del lavoro ottenuto, sulla velocità di taglio e sulla durata del tagliente.

Nelle suddette punte di foratura, quando il diametro è dell’ordine dei 5mm, risulta proporzionalmente ridotta la dimensione trasversale delle placchette, dalla quale dipende la larghezza dei taglienti e, di conseguenza, la capacità di penetrazione della punta stessa.

Nella Fig. 6 è illustrata una seconda punta di foratura di tipo convenzionale in metallo duro, che presenta gli inconvenienti di durata tipici di quel materiale.

Scopo della presente invenzione è perciò quello di proporre una punta di foratura del tipo a placchette riportate, conformata in modo da ovviare agli inconvenienti delle punte convenzionali, in particolare per consentire diversi angoli di affilatura dei taglienti, in funzione delle lavorazioni, senza che ciò sia subordinato dalla geometria della punta stessa.

Un altro scopo dell’invenzione consiste nel proporre una punta la cui conformazione risulti ottimale per diametri piccoli.

Ancora uno scopo dell’invenzione riguarda la volontà di ottenere una punta di foratura utilizzabile in sostituzione di una convenzionale, senza alcuna modifica della macchina su cui viene montata.

Un ulteriore scopo dell’invenzione è quello di contenere i costi di produzione della punta di foratura proposta entro i limiti di una punta tradizionale.

Le caratteristiche dell’invenzione risulteranno evidenti dalla descrizione seguente di una preferita forma di realizzazione della punta di foratura in oggetto, in accordo con quanto riportato nelle rivendicazioni e con l’ausilio delle allegate tavole di disegno, nelle quali:

• le Figg.1 e 2 illustrano viste laterali di una prima punta di foratura tradizionale, in due diverse posizioni;

• la Fig.3 illustra, in scala ingrandita, il dettaglio H di Fig.1;

• la Fig.4 illustra una vista in assonometria della punta di cui alle Figg.1, 2, 3; • la Fig. 5 illustra, in scala ingrandita e con diversa posizione angolare, una ulteriore vista in assonometria della porzione terminale della punta di Fig.4; • la Fig.6 illustra una vista laterale di una seconda punta di foratura tradizionale; • le Figg. 7 e 8 illustrano viste laterali della punta di foratura oggetto dell’invenzione, in due diverse posizioni;

• la Fig.9 illustra, in scala ingrandita, il dettaglio K di Fig.7;

• le Figg. 10 e 11 illustrano, in scala ingrandita e con diversa posizione angolare, viste in assonometria della punta di foratura in oggetto.

Nelle figure da 1 a 5 è stata illustrata una prima punta di foratura di tipo tradizionale con placchette riportate in diamante policristallino, descritta in premessa.

Nella Fig. 6 è stata illustrata una seconda punta di foratura, in metallo duro, anch’essa citata in premesa.

Nelle figure da 7 a 11 è stata illustrata la punta di foratura oggetto della presente invenzione, indicata nel suo complesso con il riferimento 1.

Per facilitare il confronto, in queste ultime figure sono stati mantenuti, ove possibile, i riferimenti utilizzati in quelle riguardanti la punta di tipo tradizionale. La punta 1 comprende un gambo 2 di diametro calibrato, con la testata anteriore 20 di forma opportunamente conica.

Dalla testata anteriore 20 si sviluppano, lungo il gambo 2, due scanalature elicoidali S, sfalsate di 180°, che permettono l’evacuazione del truciolo; di conseguenza, nella stessa testata anteriore 20 risultano definiti due lobi 21.

A detti lobi 21 sono frontalmente applicate rispettive placchette P1 conformate a settore circolare, in maniera che i relativi taglienti T1 risultino pressoché radiali e giacenti su piani paralleli molto vicini, al limite coincidenti nel piano diametrale Y (si veda in particolare la Fig.8).

La faccia F1 di ciascuna placchetta P1 forma, con il piano diametrale Y della punta 1, un angolo β che rappresenta quello di spoglia superiore rispetto al relativo tagliente T1 (si veda ancora la Fig.8).

L’inclinazione di tale angolo β può essere stabilito entro un intervallo piuttosto ampio, in funzione del materiale da lavorare e di altri parametri, tra i quali la dimensione della punta 1.

In particolare con piccoli diametri della punta 1, è possibile aumentare l’angolo di spoglia superiore β (sul quale scorre il truciolo appena asportato), senza che ciò sia condizionato dalla geometria della stessa punta 1, al contrario di quelle di arte nota.

L’aspetto vantaggioso appena richiamato permette, quindi, di avere taglienti più affilati, in grado di incrementare considerevolmente le caratteristiche operative della punta di foratura in oggetto rispetto a quelle tradizionali.

La citata applicazione frontale delle placchette P1, inoltre, permette di avere, a parità di diametro della punta 1, una superiore larghezza dei taglienti T1 rispetto alle punte tradizionali.

Le peculiari caratteristiche della punta di foratura proposta permettono di ottenere consistenti miglioramenti delle prestazioni di foratura, in termini di superiore velocità di taglio e qualità dei fori ottenuti, specialmente nella realizzazione di fori ciechi.

E’ del tutto evidente che la punta di foratura proposta può essere utilizzata in sostituzione di una convenzionale, senza alcuna modifica della macchina su cui viene montata.

Le superiori caratteristiche funzionali della punta di foratura in oggetto sono ottenute con costi di produzione del tutto simili a quelli di una punta tradizionale. Un ulteriore scopo dell’invenzione è quello di contenere i costi di produzione della punta di foratura proposta entro i limiti di una punta tradizionale.

Si intende comunque che quanto sopra detto ha valore esemplificativo e non limitativo, pertanto eventuali modifiche di dettaglio, ad esempio alla forma delle placchette od al loro orientamento, che si rendessero necessarie per ragioni tecniche e/o funzionali, si considerano sin d’ora rientranti nel medesimo ambito protettivo definito dalle sottoriportate rivendicazioni.

Claims

RIVENDICAZIONI 1) Punta di foratura del tipo in cui i taglienti sono realizzati in placchette riportate di materiale ad elevata durezza, caratterizzata dal fatto di prevedere almeno due di dette placchette P1 applicate frontalmente, in corrispondenza della testata anteriore 20 della suddetta punta di foratura 1, con i rispettivi taglienti T1 definiti con relativi angoli di spoglia superiore β variabili entro un prefissato intervallo, con quest’ultimo indipendente dalla geometria della punta di foratura 1 stessa.
2) Punta di foratura secondo la riv. 1, di tipo elicoidale, caratterizzata dal fatto che dette placchette P1 sono conformate a settore circolare e sono applicate in corrispondenza dei lobi 21 definiti, nella citata testata anteriore 20, dalle scanalature elicoidali S della punta 1 medesima.
3) Punta di foratura secondo la riv. 1 o 2, caratterizzata dal fatto che i citati taglienti T1 risultano pressoché radiali alla medesima punta 1 e sono giacenti su rispettivi piani paralleli molto vicini.
4) Punta di foratura secondo la riv. 3, caratterizzata dal fatto che detti piani paralleli sono coincidenti in corrispondenza di un piano diametrale Y della stessa punta di foratura 1.