ITBO20080334A1 - Macchina per la formazione di scatole. - Google Patents

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ITBO20080334A1
ITBO20080334A1 IT000334A ITBO20080334A ITBO20080334A1 IT BO20080334 A1 ITBO20080334 A1 IT BO20080334A1 IT 000334 A IT000334 A IT 000334A IT BO20080334 A ITBO20080334 A IT BO20080334A IT BO20080334 A1 ITBO20080334 A1 IT BO20080334A1
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Stefano Cavallari
Andrea Zecchini
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Ct Pack Srl
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Description

DESCRIZIONE
annessa a domanda di brevetto per INVENZIONE dal titolo:
MACCHINA PER LA FORMAZIONE DI SCATOLE.
La presente invenzione è relativa ad una macchina per la formazione di scatole a partire da sbozzati piani, ed in particolare di scatole dotate di almeno un corpo principale di contenimento ed eventualmente di un coperchio ad esso incernierato.
La presente invenzione trova vantaggiosa applicazione nelle linee di confezionamento di prodotti in genere, per realizzare ad esempio scatole contenente gelati, snack o qualsiasi altro tipo di prodotti destinati alla vendita.
Gli impianti che gestiscono simili linee di confezionamento comprendono, collegate e cooperanti l’una con l’altra, una macchina che provvede alla formazione delle scatole, cioè alla gommatura di alcune porzioni degli sbozzati di cartone ed alla piegatura degli stessi sbozzati, una unità riempitrice di alimentazione dei prodotti all’interno di tali scatole ed un’unità di chiusura e sigillatura delle scatole contenenti i prodotti.
Le suddette scatole, presentano una forma sostanzialmente parallelepipeda e sono ottenute attraverso successive operazioni di piegatura, da sbozzati piani di materiale cartaceo rigido, suddivisi da linee di prepiegatura in una pluralità di pannelli.
I suddetti sbozzati sono impilati in un magazzino, presentante normalmente asse inclinato, al fine di facilitare l’estrazione dei singoli sbozzati dal suo fondo da parte di appositi mezzi di prelievo ed il successivo trasferimento ad una unità formatrice rotante ad intermittenza attorno ad un asse orizzontale.
L’unità formatrice rotante comprende un corpo cilindrico di supporto di una pluralità di bracci radiali angolarmente equidistanziati, ognuno dei quali costituito da una barra di supporto portante, all’estremità libera, un mandrino sostanzialmente parallelepipedo che funge da stampo di formazione del citato corpo scatolare.
Almeno la parete esterna del mandrino, trasversale all’asse della barra portante il mandrino e rivolta verso gli sbozzati, è dotata di fori di aspirazione per trattenere lo sbozzato durante la rotazione del corpo cilindrico.
Ciascun braccio, nel corso della rotazione del corpo cilindrico, sosta in successione in una prima stazione di carico, in corrispondenza dei citati mezzi di prelievo, i quali sono costituiti da una coppia di bracci muniti di elementi a ventosa ed oscillanti attorno ad un asse parallelo all’asse dell’unità formatrice e del corpo cilindrico, fra il fondo del magazzino per il prelievo di uno sbozzato e la parete aspirante del mandrino, al quale lo sbozzato stesso viene ceduto.
Dopo una rotazione ad esempio di 120° ed una operazione di gommatura di determinate zone delio sbozzato, il mandrino portante lo sbozzato sosta in corrispondenza di una seconda stazione, quella di piegatura, nella quale un contromandrino piegatore si accosta e si accoppia al mandrino, in maniera da piegare lo sbozzato intorno al mandrino e modellare su quest’ultimo il citato corpo principale per il contenimento dei prodotti.
In corrispondenza di una terza stazione di sosta, quella di rilascio, dopo un’ulteriore rotazione ad esempio di 120°, il corpo scatolare, avente il coperchio in condizioni di apertura incernierato al corpo principale, viene sfilato dal mandrino per interruzione dell’aspirazione della parete aspirante del mandrino e per effetto della gravità cade su un convogliatore che alimenta in successione ciascuna scatola alla citata unità riempitrice e da questa all’unità di chiusura e sigillatura.
Durante la fase di formazione della scatola è importante che lo sbozzato sia posizionato in modo preciso sul mandrino per essere correttamente piegato lungo le linee di prepiegatura.
Inoltre, anche la fase finale di rilascio necessita di una certa precisione, per permettere al convogliatore di trasferisce la scatola all’unità di riempimento e di allinearla correttamente con tale unità per un agevole, coretto e rapido riempimento della scatola.
Negli impianti noti del tipo descritto si riscontra, in particolare alle elevate velocità di produzione, un evidente peggioramento della qualità della scatola di cartone.
La causa di tale inconveniente è da attribuirsi, in primo luogo, alla posizione non corretta e non rigorosamente costante nel tempo che gli sbozzati assumono rispetto al mandrino piegatore in seguito all’operazione eseguita dai citati mezzi di prelievo.
Il braccio oscillatore che estrae io sbozzato dal magazzino è sincronizzato con il movimento del mandrino al quale lo sbozzato viene consegnato: tuttavia, alle alte velocità possono verificarsi piccoli sfasamenti tra i due organi in movimento o leggeri disallineamenti tra lo sbozzato ed il mandrino, in particolare, nel momento del passaggio dello sbozzato dal braccio oscillatore al mandrino.
Questa imprecisione nell’accoppiamento tra lo sbozzato ed il mandrino si ripercuote nelle successive fasi di gommatura, causando eventuali sbavature di colla o un’errata gommatura delle alette dello sbozzato, e di piegatura realizzando pieghe lungo linee diverse da quelle di prepiegatura.
Inoltre, la scatola viene rilasciata dal mandrino a pochi centimetri in altezza dal piano di appoggio, facendo compiere alla scatola un piccolo salto. Questo dislivello può causare uno scorretto posizionamento della scatola rispetto al piano di appoggio, impedendo di fatto un preciso controllo dell’esatta posizione della scatola sul convogliatore.
Scopo della presente invenzione è quella di realizzare una macchina per la formazione di scatole che sia esente dagli inconvenienti sopra descritti riscontrati dalla tecnica nota.
In particolare, è scopo della presente invenzione proporre una macchina per la formazione di scatole in grado di controllare costantemente e con precisione la posizione dello sbozzato prima, e della scatola dopo, durante le diverse fasi del procedimento di formazione della scatola, per garantire una elevata qualità delle scatole in uscita dall’intero impianto di gestione della linea di confezionamento. Secondo la presente invenzione viene proposta una macchina per la formazione di scatole comprendente le caratteristiche presenti in una o più delle rivendicazioni da 1 a 13.
La presente invenzione verrà ora descritta con riferimento ai disegni annessi, che ne illustrano un esempio di attuazione non [imitativo, in cui:
- la figura 1 a mostra una vista frontale schematica e parzialmente sezionata di una macchina per la formazione di scatole in accordo con una forma di realizzazione preferita della presente invenzione; - la figura 1b mostra una vista frontale schematica e parzialmente sezionata di una macchina per la formazione di scatole in accordo con una forma di realizzazione alternativa della presente invenzione; - le figure 2 e 3 rappresentano schematicamente le fasi di formazione della scatola;
- la figura 4 mostra un ingrandimento di un particolare delia macchina di figura 1a e 1b.
Con riferimento alle figure 1a e 1b allegate, con 1 è indicata nel suo complesso una macchina per la formazione di scatole 2 formate da un corpo principale 2a e da un coperchio 2b ad esso incernierato.
Tali scatole 2 sono realizzate a partire da sbozzati piani 3, preferibilmente in cartone, e sono destinate a contenere prodotti di qualsiasi genere come a titolo esemplificativo e non esaustivo: snack, gelati, prodotti alimentari in genere e/o prodotti di largo consumo, accessori, ricambi, ecc.ecc.
La macchina 1 comprende una giostra 4 rotante intorno ad un proprio asse di rotazione 4a, preferibilmente orizzontale.
Montati radialmente su tale giostra 4, la macchina 1 presenta una pluralità di bracci 5 di presa e di trasferimento, girevoli con essa intorno all’asse 4a di rotazione.
Durante la rotazione, i bracci 5 attraversano una pluralità di stazioni operative disposte intorno alla giostra 4, lungo un percorso P sostanzialmente circolare.
Le stazioni operative comprendendo almeno una stazione di prelievo 6 degli sbozzati 3 da piegare, i quali sono alimentati tramite un magazzino 7, solo parzialmente illustrato in figura 1 a, ad asse inclinato.
Gli sbozzati 3 sono contenuti all’interno del magazzino 7 affacciati gli unì agli altri, con una faccia 3a inclinata verso il basso, rivolta verso l’asse 4a della giostra 4. In questo modo la gravità agevola l’avanzamento e l’estrazione degli sbozzati 3.
Vantaggiosamente, la faccia 3a degli sbozzati è sostanzialmente disposta trasversalmente ad una direzione radiale R della giostra 4. La macchina t comprende, inoltre, una stazione di gommatura 8, atta a depositare uno strato di materiale adesivo su zone prestabilite dello sbozzato 3.
A valle della stazione di gommatura 8, la macchina 1 presenta una stazione di piegatura 9, in corrispondenza della quale lo sbozzato viene piegato per dare forma al corpo principale 2a della scatola 2, mantenendo però il coperchio 2b in condizioni di apertura.
Dopo la stazione di piegatura 9, la scatola 2 parzialmente formata attraversa una stazione di rilascio 10, in corrispondenza della quale essa abbandona la giostra 4 per essere trasferita, attraverso appositi sistemi di movimentazione descritti in seguito, ad ulteriori unità, non illustrate, poste a valle e dedicate al riempimento ed alla sigillatura della scatola.
La giostra 4 presenta, preferibilmente, almeno tre bracci 5 disposti radialmente ed angolarmente equidistanziati tra loro, come illustrato nelle figure 1a e 1b.
Ciascun braccio 5 comprende un elemento di presa 11 , illustrato in figura 4, scorrevole in direzione radiale R in allontanamento dalla giostra 4 o in avvicinamento alla stessa, rispettivamente per prelevare lo sbozzato 3 direttamente dalla stazione di prelievo 6 e per accompagnare la scatola 2, parzialmente formata, fino ad un piano di appoggio 15 in corrispondenza della stazione di rilascio 10.
Come meglio visibile in figura 4, l’elemento di presa 11 comprende una piastra 12 dotata di una superficie 13 aspirante e supportata da una barra 14 scorrevole in direzione radiale R all’interno del rispettivo braccio 5.
La superficie 13 aspirante comprende una pluralità di fori 13 o di ventose, collegati ad un impianto pneumatico, non illustrato, in grado di creare una leggera depressurizzazione sulla superficie 13 della piastra 12, per permettere l'estrazione dello sbozzato 3 dal magazzino 7 ed il successivo trattenimento dello stesso lungo il percorso P di trasferimento, dalia stazione di prelievo 6 fino a quella di rilascio 10. In corrispondenza di quest'ultima stazione, l'aspirazione viene interrotta solo quando la scatola 2 è completamente a contatto con un piano orizzontale 15 di appoggio della stazione di rilascio 10.
Ciascun braccio 5 supporta, ad una estremità libera 5a, un elemento maschio di formatura o stampo 16, di forma preferibilmente parallelepipeda, contro una cui faccia lo sbozzato 3 si attesta durante il trasferimento dalla stazione di prelievo 6 a quella di rilascio 10 ed intorno al quale lo sbozzato 3 si piega, almeno parzialmente, per formare il corpo principale 2a della scatola 2.
L’elemento di presa 11 è coassiale alio stampo 16, airinterno del quale alloggia durante il trasferimento dello sbozzato 3 dalla stazione di prelievo 6 alla stazione di piegatura 9.
In altre parole, lo stampo 16 presenta una sede 16a all’interno della quale la piastra 12 è completamente contenuta durante la rotazione dalla stazione di prelievo 6 a quella di piegatura 9, in modo che la superficie aspirante 13 sia a livello con un bordo superiore esterno 16b dello stampo 16, rivolto in allontanamento dall’asse 4a della giostra 4. In corrispondenza della stazione di prelievo 6 l’elemento di presa 11 , ed in particolare la piastra 12, fuoriesce dallo stampo 16, spinta dalla barra 14 che scorre esternamente in direzione radiale R, rispetto all’asse 4a della giostra 4. In questo modo è direttamente l’elemento di presa 11 che preleva lo sbozzato 3 dal magazzino 7, accoppiandosi allo sbozzato 3 in una precisa posizione prestabilita e controllata.
Analogamente, in corrispondenza della stazione di rilascio 10, l’elemento di presa 11 fuoriesce dallo stampo 16 per guidare ed accompagnare la scatola 2 fino ad appoggiarla sul piano di appoggio 15 della stazione di rilascio 10.
Nella configurazione preferita ed illustrata in figura 1a, l’elemento di presa 11 inizia a scorrere verso l’esterno dello stampo 16 subito a valle della stazione di piegatura 9, facendo percorrere alla scatola 2 la traiettoria curvilinea C (figure 2 e 3), non coincidente con il percorso circolare P, tra la stazione di piegatura 9 e la stazione di rilascio 10. Nella configurazione preferita, infatti, il piano di appoggio 15 orizzontale della stazione di rilascio 10 è preferibilmente fisso. La scatola 2, una volta depositata su tale piano 15, avanza per effetto della spinta impressa dalla scatola 2 seguente. Per poter affiancare una scatola 2 all’altra e permettere l’avanzamento delle scatole già rilasciate, senza che la scatola già presente sul piano 15 ostacoli l’avanzamento di quella in arrivo, si deve provvedere a sfilare la scatola 2 dallo stampo 16 già durante la rotazione dalla la stazione di piegatura 9 a quella di rilascio 10. Per questo motivo, la composizione del moto rettilineo in direzione radiale data dalla spinta dell’elemento di presa 11 e del moto circolare intorno all’asse 4a impresso dal braccio 5, fa percorrere alla scatola 2 la traiettoria curvilinea C, che dalla stazione di piegatura 9 arriva tangente al piano orizzontale di appoggio 15.
Si osservi che quest’ultimo non può essere tangente direttamente al percorso circolare P descritto dai bracci 5, altrimenti la scatola 2 non potrebbe essere sfilata dallo stampo 16.
Una volta rilasciate sul piano di appoggio 15, le scatole 2 avanzano lungo una traiettoria rettilinea L, ortogonale all’asse 4a di rotazione della giostra 4 e parallela ad una tangente al percorso circolare P.
Le scatole 2, così allineate, alimentano una unità di lavorazione successiva, eventualmente incanalate in opportune guide, oppure prelevate direttamente dall'unità posta a valle.
Una configurazione alternativa, illustrata in figura 1 b, prevede che in luogo del piano di appoggio 15 fisso ce ne sia uno mobile, come ad esempio un nastro trasportatore 15a.
Quest’ultimo è preferibile in condizioni di elevate velocità di lavorazione. In questa configurazione, non è necessario che la scatola 2 venga sfilata dallo stampo 16 durante il trasferimento dalla stazione di piegatura 9 a quella di rilascio 10: una volta che il braccio 5 è in corrispondenza della stazione di rilascio 10, l’elemento di presa 11 trasla in direzione radialmente esterna rispetto alla giostra 4, sfilando la scatola dallo stampo 16, fino ad appoggiarla sul piano di appoggio 15 del nastro trasportatore 15a.
In questo istante l'aspirazione viene disattivata e la scatola 2 è definitivamente disaccoppiata dal braccio 5. Il nastro trasportatore 15a fa avanzare le scatole 2 in successione lungo la citata traiettoria rettilinea L orizzontale, ortogonale all’asse 4a di rotazione della giostra 4.
In entrambe le configurazioni, l’uscita delle scatole 2 dalla macchina 1 è in direzione tangente al percorso circolare P della giostra 4, per permettere un miglior accoppiamento con le unità operative poste a valle.
Le stazioni di prelievo 6, di piegatura 9 e di rilascio 10 sono preferibilmente equidistanziate angolarmente lungo il percorso circolare P, così da ritrovarsi distanziate angolarmente tra loro di un angolo di 120°.
La stazione di gommatura 8, invece, è interposta tra la stazione di prelievo 6 e quella di piegatura 9.
La stazione di piegatura 9 comprende un elemento di formatura femmina o controstampo 17, controsagomato allo stampo 16 e posizionato lungo una direzione radiale R, rivolto verso il braccio 5. II controstampo 17 comprende un’asta 18 di sostegno ed un corpo 19 di forma sostanzialmente scatolare, supportato dall’asta 18, presentante una parete di fondo 19a e quattro spalle laterali 19b estendentesi in allontanamento dalla parete di fondo 19a, verso l’asse 4a della giostra 4.
II controstampo 17 trasla lungo la direzione radiale R della giostra 4 in avvicinamento ed in allontanamento dal braccio 5 portante lo sbozzato 3, per accoppiarsi con lo stampo 16 e piegare lo sbozzato 3 intorno allo stampo 16.
Infatti, quando il braccio 5 supportante lo sbozzato 3 è in corrispondenza della stazione di piegatura 9, il controstampo 17 avanza verso il braccio 5, sormonta lo stampo 16 e piega lo sbozzato 3 intorno allo stampo 16 per dare forma al corpo principale 2a della scatola 2. A seguito dell’accoppiamento stampo-controstampo, le porzioni dello sbozzato che vengono piegate, sono sottoposte ad una doppia rullatura, cioè ad una doppia pressione da parte del controstampo 17: una durante l’avanzamento del controstampo 17 ed una durante l’arretramento dello stesso.
Vantaggiosamente, per poter assecondare esigenze di cambio formato delle scatole, la macchina 1 può essere dotata di stampi 16 e di controstampi 17 intercambiabili con altrettanti stampi e controstampi di formato diverso.
Le figure 2 e 3 illustrano schematicamente le fasi di formazione delia scatola 2 a partire dallo sbozzato 3. In tali figure sono state rimosse le parti strutturali della macchina 1 per meglio evidenziare le fasi di formazione delia scatola 2.
La giostra 4 ruota ad intermittenza, arrestandosi preferibilmente ogni 120°, per portare ciascun braccio 5 in corrispondenza di una rispettiva stazione, ed in particolare per permettere il prelievo dello sbozzato 3 dal magazzino 7 e la piegatura dello stesso intorno allo stampo 16.
In uso, come visibile nelle figure 1a, 1 b, 2 e 3, in alto a sinistra è presente il magazzino 7 contenente gli sbozzati 3 impilati gli uni sugli altri.
La giostra 4 ruota fino a portare un braccio 5 in corrispondenza della stazione di prelievo 6, dove sosta qualche istante per permettere all’elemento di presa 6 di fuoriuscire dalia sede 16a dello stampo 16 per andare a prendere lo sbozzato 3, posto nella parte inferiore del magazzino 7, estrarlo dal magazzino 7 e portalo a contatto con il bordo superiore 16b dello stampo 16, quando la piastra 12 aspirante dell’elemento di presa 11 ritorna nella sede 16a dello stampo 16. La piastra 12 si accoppia con una porzione centrale dello sbozzato 3, in modo tale che porzioni periferiche dello sbozzato 3 rimangano a sbalzo dal bordo 16b dello stampo 16.
Successivamente la giostra 4 riprende la rotazione intorno al proprio asse 4a fino a portare il braccio 5, con lo sbozzato 3 appena prelevato, in corrispondenza della stazione di piegatura 9 dove la giostra 4 sosta nuovamente qualche istante.
Nel trasferimento dalla stazione di prelievo 6 a quella di piegatura 9 lo sbozzato attraversa la stazione di gommatura 8 che provvede ad applicare uno strato di sostanza adesiva su porzioni prestabilite dello sbozzato.
In corrispondenza della stazione di piegatura 9 il controstampo 17, come si è già detto, avanza verso lo stampo 16 e si accoppia con esso per piegare di 90° intorno allo stampo 16, verso l’asse 4a della giostra 4 le porzioni dello sbozzato che fuoriescono a sbalzo dallo stampo 16. Le porzioni gommate aderiscono alle prestabilite parti dello sbozzato per formare il corpo principale 2a della scatola 2, mentre il coperchio 2b, qualora sia presente, rimane aperto come visibile nelle figure 2 e 3. Tali figure illustrano due fasi consecutive di formazione del corpo principale 2a della scatola 2 in corrispondenza della stazione di piegatura 9: in figura 2 si può osservare un momento iniziale della fase di piegatura dello sbozzato 3, mentre in figura 3 è rappresentata la scatola 2 con il corpo principale 2a già formato.
A questo punto la giostra 4 prosegue la sua rotazione fino a portare il braccio 5, portante la scatola 2, in corrispondenza della stazione di rilascio 10, dove la scatola 2 viene depositata direttamente sul piano di appoggio 15, come precedentemente descritto, con il coperchio 2b sollevato. Si osservi che in questa fase il braccio 5, ed in particolare modo l'elemento di presa 11, accompagna la scatola 2 fino ad appoggiarla sul piano 15, senza farle compiere alcun salto.
L’invenzione consegue gli scopi prefissati.
Infatti, le due fasi più critiche del processo di formazione della scatola sono eseguite direttamente dagli elementi strutturali della macchina, che accompagnano costantemente lo sbozzato prima e la scatola dopo, senza mai l'ausilio di organi intermediari.
Infatti, la fase di prelievo dello sbozzato è eseguita direttamente dall’elemento di presa che si posiziona con precisione a contatto dello sbozzato, riuscendo così a controllare la posizione relativa tra sbozzato e stampo lungo tutte le stazioni di lavorazione.
Inoltre, nella fase di rilascio l’elemento di presa non rilascia la scatola a qualche centimetro di distanza dalla superficie di appoggio, ma accompagna la scatola fino ad appoggiarla direttamente sul piano di appoggio. Solo in questo momento l’elemento di presa si disimpegna dalla scatola interrompendo l’aspirazione. Pertanto è possibile controllare costantemente con precisione anche la posizione della scatola rispetto al piano di appoggio, all’uscita dalla macchina di formazione.
In questo modo, è possibile garantire una elevata qualità delle scatole in uscita dall’intero impianto.

Claims (13)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Macchina per la formazione di scatole (2) dotate di almeno un corpo principale (2a) e la possibilità di avere un coperchio (2b) ad esso incernierato, a partire da sbozzati (3) piani, comprendente: - una giostra rotante (4) intorno ad un proprio asse di rotazione (4a), - una pluralità di bracci (5) di presa e di trasferimento montati radialmente su detta giostra (4) e girevoli con essa intorno a detto asse (4a) di rotazione, - una pluralità di stazioni operative (6, 8, 9, 10) disposte lungo un percorso circolare (P) descritto da detti bracci (5); detta pluralità di stazioni (6, 8, 9, 10) comprendendo almeno una stazione di prelievo (6) di sbozzati (3) da piegare, una stazione di gommatura (8), una stazione di piegatura (9) ed una stazione di rilascio (10) delle scatole (2) almeno parzialmente formate; caratterizzato dal fatto che ciascun braccio (5) comprende un elemento di presa (11) scorrevole radialmente in allontanamento da detta giostra (4) per prelevare lo sbozzato (3) direttamente dalla stazione di prelievo (6) e per accompagnare la scatola (2) fino ad un piano di appoggio (15) in corrispondenza della stazione di rilascio (10).
  2. 2. Macchina secondo la rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto che ciascun braccio (5) comprende, ad una estremità libera (5a), uno stampo (16) di forma parallelepipeda, contro il quale lo sbozzato (3) si attesta durante il trasferimento dalla stazione di prelievo (6) a quella di rilascio (10) ed intorno al quale lo sbozzato (3) si piega per formare il corpo principale (2a) della scatola (2).
  3. 3. Macchina secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detto elemento di presa (11 ) è contenuto all'interno di detto stampo (16), dal quale fuoriesce, scorrendo esternamente in direzione radiale (R), in corrispondenza della stazione di prelievo (6) ed in corrispondenza della stazione di rilascio (10).
  4. 4. Macchina secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detto elemento di presa (11) è contenuto all'interno di detto stampo (16), dal quale fuoriesce, scorrendo esternamente in direzione radiale (R), in corrispondenza della stazione di prelievo (6) e nel percorso tra la stazione di piegatura (9) e la stazione di rilascio (10), tracciando una traiettoria curvilinea (C).
  5. 5. Macchina secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto elemento di presa (11) comprende una piastra (12) munita di una superficie (13) aspirante e portata da una barra (14) radiale, scorrevole all’interno del rispettivo braccio (5).
  6. 6. Macchina secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che detta superficie aspirante (13) di detta piastra (12) è disattivata in corrispondenza della stazione di rilascio (10).
  7. 7. Macchina secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere almeno tre bracci (5) di presa e di trasferimento radiali angolarmente equidistanziati.
  8. 8. Macchina secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detta stazione di piegatura (9) comprende un controstampo (16), controsagomato a detto stampo (16), che trasla radialmente in awici namento ed in allontanamento dal braccio (5) portante lo sbozzato (3), per accoppiarsi con detto stampo (16) e piegare lo sbozzato (3) intorno a detto stampo (16).
  9. 9. Macchina secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che la stazione di prelievo (6), la stazione di piegatura (9) e la stazione di rilascio (10) sono angolarmente equidistanziati; detta stazione di gommatura (8) essendo compresa tra la stazione di prelievo (6) e la stazione di piegatura (9).
  10. 10. Macchina secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta giostra (4) ruota ad intermittenza, arrestandosi per permettere il prelievo e la piegatura dello sbozzato (3).
  11. 11. Macchina secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta stazione di prelievo (6) comprende un magazzino (7) di alimentazione sbozzati (3), i quali sono disposti con una superficie (3a) trasversale ad una direzione radiale (R) della giostra (4) e rivolta verso l’asse (4a) della giostra (4).
  12. 12. Macchina secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che la stazione di rilascio (10) è posizionata in modo tale che ciascuna scatola (2), dopo essere stata appoggiata sul piano di appoggio (15), si allontana dalla giostra (4) lungo una traiettoria rettilinea (L), ortogonale all’asse di rotazione (4a) della giostra e parallela ad una tangente al percorso circolare (P).
  13. 13. Macchina secondo la rivendicazione 8, caratterizzato dal fatto che ciascuno stampo (16) e ciascuno controstampo (16) sono intercambiabili rispettivamente con uno stampo e con un controstampo di formato diverso per adattare la macchina a diversi formati di scatole.
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