ITBO20060068U1 - Dispositivo per l'introduzione rettale di supposte - Google Patents

Description

DESCRIZIONE del modello industriale di utilità dal titolo:

“Dispositivo per l’introduzione rettale di suppóste”

TESTO DELLA DESCRIZIONE

Il trovato concerne un dispositivo per Γ introduzione rettale agevolata ed igienica di supposte.

Attualmente le supposte vengono inserite nel retto, manualmente, con l’uso di guanti sterili da parte degli infermieri, o spesso anche senza guanti quando un paziente, a casa, se le somministra da solo. L’attuale procedura di introduzione delle supposte, oltre al fatto di risultare poco igienica, spesso risulta anche complicata e difficoltosa, sia perché l’assunzione dei medicinali in supposta è prevalente da parte delle persone anziane, che usualmente si muovono con difficoltà, sia perché se la supposta non viene introdotta a fondo nel retto, oltre lo sfintere dell’ano, la supposta stessa tende ad essere rigettata, per l’azione a chiusura progressiva dello sfintere ed anche a causa della composizione usualmente oleosa della supposta stessa.

Il trovato intende ovviare ai suddetti inconvenienti con un dispositivo come dalla rivendicazione 1), realizzato in adatta materia plastica, con costi di produzione limitati, costituito da un tubetto nel quale viene precaricata la supposta e nel quale scorre uno stantuffo. Il tubetto è opportunamente arrotondato sul bordo anteriore e posteriormente presenta una coppia di colletti o sporgenze, una delle quali funge inizialmente da mezzo di spinta per l’introduzione anale del tubetto e poi da fine corsa d’introduzione dello stesso tubetto, mentre l’altra funge da presa di reazione da parte dell’operatore, che spingendo lo stantuffo determina l’uscita della supposta dal tubetto e la sua corretta introduzione nel retto. Il dispositivo è facilmente confezionabile in buste sterili, alla stregua delle comuni siringhe monouso attualmente in commercio.

Le caratteristiche del dispositivo di cui trattasi ed i vantaggi che ne derivano, appariranno meglio evidenti dalla seguente descrizione fatta con riferimento alle figure dell’unica tavola allegata di disegno, in cui:

- la fig. 1 illustra il dispositivo sezionato longitudinalmente, con lo stantuffo arretrato nella posizione di riposo e con una supposta già inserita nel dispositivo stesso;

- la fig. 2 illustra il dispositivo come dalla figura 1, inserito nell’ano dell’utente e con lo stantuffo avanzato nella posizione che realizza l’introduzione agevolata della supposta nel retto;

- la fig. 3 illustra in elevazione laterale il dispositivo abbinato ad un manipolatore che consente il facile uso dello stesso dispositivo direttamente da parte dell’utente, anche se parzialmente disabile o con difficoltà di movimento;

- la fig. 4 illustra dei dettagli rilevati secondo la sezione IV-IV di figura 3.

Il dispositivo secondo il trovato viene realizzato completamente in adatta materia plastica atossica e comprende un tubetto 1 che a puro titolo d’esempio può essere lungo circa 70 mm, con pareti dello spessore di circa 1 mm e con diametro interno di circa 10 mm. Questo dimensionamento è adatto per l’impiego del dispositivo da persone adulte, per cui le dette dimensioni possono variare quando il dispositivo è destinato alle persone non adulte.

L’estremità anteriore del tubetto 1 presenta un bordo arrotondato 101 per agevolare l’introduzione del tubetto stesso nell’ano dell’utente. La supposta S viene introdotta nel tubetto 1 dalla detta estremità con bordo arrotondato 101. Sull’estremità posteriore il tubetto 1 porta di pezzo una sporgenza 201 ed a giusta distanza da questa, ad esempio ad una distanza di circa 30mm, lo stesso tubetto presenta di pezzo una seconda sporgenza 301 che preferibilmente ha una larghezza superiore a quella della prima sporgenza 201. Come illustrato nella figura 2, il tubetto 1 viene preso dalle dita D della mano dell’operatore, nel tratto compreso tra i colletti 201, 301 e con un’azione di spinta sulla sporgenza 301, il tubetto viene correttamente introdotto nell’ ano dell’utente, fintanto che la stessa sporgenza 301 giunge a contatto con lo sfintere dell’ano. In successione di fase le dita D dell’operatore trattengono il tubetto 1 per la sporgenza esterna 201, per poter esercitare col pollice della mano l’azionamento assiale di uno stantuffo 2 che progressivamente viene introdotto nel tubetto 1 in modo da determinare la corrispondente fuoriuscita da questo della supposta S che viene così introdotta in giusta profondità nel retto (figura 2). La supposta S esce completamente dal tubetto in quanto la parte anteriore dello stantuffo (vedi oltre) fuoriesce per un breve tratto dal bordo arrotondato 101, il tutto in modo che, quando in successione di fase l’operatore agisce per trazione sulla sporgenza esterna 201 ed estrae il tubetto, la detta supposta permanga nel retto, senza pericolo di rigetto in quanto introdotta oltre lo sfintere dell’ ano.

Lo stantuffo 2 presenta un breve tratto anteriore 102 predisposto in qualsiasi modo tale da operare con un contatto distribuito con la supposta S ed eventualmente tale da cooperare a tenuta laterale col tubetto 1, mentre per la parte restante 202 di lunghezza correlata a quella del tubetto 1 , lo stantuffo 2 presenta una sezione trasversale a croce o di tipo equivalente, che assicura buone doti di resistenza meccanica e che limita l’impiego di materia plastica per rendere economica la produzione del dispositivo. Sull’estremità opposta a quella di spinta 102, lo stantuffo 2 presenta una sporgenza 302 utile come superficie di spinta per l’appoggio del pollice della mano e come mezzo di fine corsa per l’introduzione della supposta (fig. 2).

Nella figura 3 è illustrato un manipolatore di facile realizzazione e di costo limitato, sul quale può essere agevolmente montato il dispositivo di cui trattasi, per consentirne l’uso diretto da parte degli utenti, anche se anziani o parzialmente disabili o con limitata capacità di movimento. Il manipolatore 3 è sostanzialmente composto da due leve 103 e 203 conformate ad “L” e tra loro fulcrate in 4 in corrispondenza delle zone d’angolo. Una delle dette leve, ad esempio quella 103, porta ad una estremità un morsetto 303 per il bloccaggio rapido ed agevolato, ad esempio ad incastro (vedi fig.

4) del tubetto 1 del dispositivo, con afferramento del tratto del tubetto stesso compreso fra i colletti 201 e 301. La corrispondente estremità dell’altra leva 203 è profilata in qualsiasi adatto modo per cooperare con la sporgenza posteriore 302 dello stantuffo 2. Per limitare l’ingombro del manipolatore 3, allorché confezionato e quando viene riposto dopo l’uso, le leve 103 e 203 sono ad esempio dotate dei bracci 103’ e 203’ atti ad essere impugnati dall’utente, che vantaggiosamente sono collegati agli altri bracci delle stesse leve, per mezzo di attacchi rapidi 5 e 6, di qualsiasi adatto tipo tale da consentire all’occorrenza il facile accoppiamento o disaccoppiamento degli stessi bracci d’azionamento 103’, 203’.

Impugnando il braccio 103’ e sollevandolo verso l’alto, l’utente riesce ad effettuare facilmente l’introduzione anale del tratto anteriore del tubetto 1 con la supposta, senza dovere fare movimenti o piegamenti particolari, dopo di che, con una semplice azione di chiusura a pinza dei bracci 103’, 203’, lo stesso utente è in grado di azionare lo stantuffo 2 per l’introduzione della supposta S, in modo del tutto autonomo e con uno sforzo limitato grazie alla conformazione vantaggiosa delle leve 103 e 203.

Il dispositivo a siringa secondo il trovato, ha preferibilmente una applicazione monouso e può essere confezionato in modo sterile, con una qualsiasi soluzione pratica e di facile realizzazione su scala industriale. Secondo una forma preferita di realizzazione del trovato, lo stantuffo 2 è inserito nel tubetto 1 ed il tutto, con un ingombro ridotto, è confezionato in una busta sterile, analogamente alle siringhe monouso attualmente in commercio. L’utente può in questo caso usare le supposte come reperibili normalmente sul mercato e prelevandole ad una per volta, provvederà egli stesso a caricarle nel tubetto 1 del dispositivo applicatore secondo il trovato.

Secondo un’altra soluzione non illustrata in quanto facilmente intuibile e diversamente realizzabile dai tecnici del ramo, la supposta può essere originariamente confezionata nel tubetto 1 del dispositivo, direttamente da parte del produttore delle supposte e lo stantuffo 2 può essere preinserito o meno nel tubetto 1, essendo il tutto racchiuso in apposita od apposite confezioni sterili e facilmente apribili.

Resta inteso che al dispositivo come descritto, possono essere apportate tutte quelle piccole modifiche che conseguono pari utilità e che adottano lo stesso concetto innovativo, le quali possono ad esempio riferirsi all’uso di materiali alternativi alla materia plastica, biodegradabili e di costo limitato, ad esempio a base di carta, il tutto per altro senza uscire dall ’ambito del trovato, come sopra esposto, come illustrato e come a seguito rivendicato. Nelle rivendicazioni, i riferimenti riportati tra parentesi sono puramente indicativi e non limitativi dell’ambito di protezione delle stesse rivendicazioni.

Claims (11)

1. RIVENDICAZIONI 1) Dispositivo preferibilmente monouso, per l’introduzione rettale di supposte, caratterizzato dal comprendere un tubetto (1) di dimensioni tali da contenere almeno una supposta (S), ed un tratto di uno stantuffo (2) e dal comprendere dei mezzi per consentire una facile introduzione di un tratto di lunghezza giusta e prefissata del detto tubetto nell’ano e poi per consentire l’azionamento del detto stantuffo, in modo che la supposta esca dal detto tubetto e si inserisca correttamente nel retto dell’utente, dopo di che il dispositivo viene estratto e preferibilmente buttato.
2. 2) Dispositivo secondo la rivendicazione 1), in cui il tubetto (1) presenta posteriormente una coppia di colletti o sporgenze (201, 301), una delle quali (301) funge inizialmente da mezzo di spinta per Γ introduzione anale del detto tubetto e poi da fine corsa d’introduzione dello stesso tubetto, mentre l’altra (201) funge da presa di reazione da parte dell’operatore, che spingendo lo stantuffo (2) determina l’uscita della supposta (S) dal tubetto e la sua corretta introduzione nel retto dell’utente (P).
3. 3) Dispositivo secondo la rivendicazione 1), caratterizzato dal fatto che Γ estremità anteriore del tubetto (1) presenta un bordo arrotondato (101) che agevola l’introduzione e lo sfilamento di tale estremità del tubetto stesso nel e dal retto dell’utente (P).
4. 4) Dispositivo secondo la rivendicazione 1), caratterizzato dal fatto che lo stantuffo (2) presenta un breve tratto anteriore (102) conformato in modo tale da realizzare un contatto distribuito con la supposta (S) ed eventualmente tale da cooperare a tenuta laterale col tubetto (1), mentre sull’estremità opposta lo stantuffo stesso presenta una sporgenza (302) utile come superficie d’appoggio del pollice della mano dell’operatore e come mezzo di fine corsa per l’introduzione della supposta (S) nel retto dell’utente.
5. 5) Dispositivo secondo la rivendicazione 1), caratterizzato dal fatto che il tratto intermedio (202) dello stantuffo (2), avente complessivamente una lunghezza correlata a quella del tubetto (1), presenta una sezione trasversale a croce o di tipo equivalente, che assicura buone doti di resistenza meccanica e che limita l’impiego di materia plastica per rendere economica la produzione dello stesso dispositivo.
6. 6) Dispositivo secondo la rivendicazione 1), caratterizzato dal fatto di poter essere applicato agevolmente ed in modo amovibile ad un manipolatore (3) che consente un facile uso dello stesso dispositivo direttamente dall’utente.
7. 7) Dispositivo secondo la rivendicazione 6), in cui il detto manipolatore (3) è composto da due leve (103, 203) conformate ad “L” e con interfulcro (4) in corrispondenza delle zone d’angolo, essendo l’estremità d’una delle dette leve (103) dotata di un morsetto (303) per il bloccaggio rapido ed agevolato del tubetto (1) del dispositivo, in corrispondenza del tratto del tubetto stesso compreso fra i suoi colletti (201, 301), il tutto essendo realizzato in modo tale che l’utente, impugnando uno dei bracci verticali (103’) delle dette leve e sollevandolo verso l’alto, riesca ad effettuare facilmente Γ introduzione anale del tratto anteriore del tubetto (1) con la supposta (S), senza dovere fare movimenti o piegamenti particolari, dopo di che, con una semplice azione di chiusura a pinza dei detti bracci (103’, 203’) anteriori delle leve, lo stesso utente è in grado di azionare lo stantuffo (2) per l’introduzione della supposta (S) nel retto, in maniera molto comoda e del tutto autonoma.
8. 8) Dispositivo secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che i bracci anteriori (103’, 203’) del manipolatore (3), sono collegati alle rispettive leve (103, 203) del manipolatore stesso, per mezzo di attacchi rapidi (5, 6) di qualsiasi adatto tipo tale da consentire un facile accoppiamento o disaccoppiamento degli stessi bracci dalle leve medesime, in modo da limitare l’ingombro del manipolatore nella fase di confezionamento e di stivaggio, dopo ogni impiego.
9. 9) Dispositivo preferibilmente monouso, caratterizzato dal fatto di poter essere confezionato in una busta sterile, preferibilmente con lo stantuffo (2) inserito nel tubetto (1), in modo che l’utente possa usare le supposte (S) reperibili normalmente sul mercato, prelevandole singolarmente e provvedendo egli stesso a caricarle nel tubetto (1) del dispositivo.
10. 10) Dispositivo secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che la supposta (S) può essere originariamente confezionata nel tubetto (1) del dispositivo, direttamente da parte del produttore delle supposte e lo stantuffo (2) può essere premserito o meno nello stesso tubetto (1), essendo il tutto racchiuso in apposita od apposite confezioni sterili e facilmente apribili.
11. 11) Dispositivo per l’introduzione rettale di supposte, realizzato preferibilmente in materia plastica e/od altro adatto materiale, anche biodegradabile, destinato al monouso od a più usi successivi previa adeguata operazione di sterilizzazione, realizzato in particolare, in tutto o sostanzialmente come descritto, come illustrato e per gli scopi sopra esposti.