ITBO20010545A1 - Articolo per la coltivazione di specie orticole - Google Patents

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ITBO20010545A1
ITBO20010545A1 IT2001BO000545A ITBO20010545A ITBO20010545A1 IT BO20010545 A1 ITBO20010545 A1 IT BO20010545A1 IT 2001BO000545 A IT2001BO000545 A IT 2001BO000545A IT BO20010545 A ITBO20010545 A IT BO20010545A IT BO20010545 A1 ITBO20010545 A1 IT BO20010545A1
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Nicola Baggio
Andrea Baggio
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Virens Di Baggio Nicola & Andr
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    • AHUMAN NECESSITIES
    • A01AGRICULTURE; FORESTRY; ANIMAL HUSBANDRY; HUNTING; TRAPPING; FISHING
    • A01CPLANTING; SOWING; FERTILISING
    • A01C1/00Apparatus, or methods of use thereof, for testing or treating seed, roots, or the like, prior to sowing or planting
    • A01C1/04Arranging seed on carriers, e.g. on tapes, on cords ; Carrier compositions
    • A01C1/044Sheets, multiple sheets or mats

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  • Life Sciences & Earth Sciences (AREA)
  • Soil Sciences (AREA)
  • Environmental Sciences (AREA)
  • Pretreatment Of Seeds And Plants (AREA)
  • Mushroom Cultivation (AREA)

Description

DESCRIZIONE
annessa a domanda di brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE dal titolo:
ARTICOLO PER LA COLTIVAZIONE DI SPECIE ORTI-COLE.
Il presente trovato si riferisce ad un articolo per la coltivazione di specie orticole.
La coltivazione delle specie orticole richiede, tradizionalmente, che prima della semina della specie orticola, si provveda a preparare adeguatamente terreno di dimora allo scopo, tra l’altro, di eliminare la presenza di piante infestanti.
Un problema sentito nel settore delle colture orticole riguarda, dunque, l’utilizzo di sostanze chimiche per l’eliminazione delle piante infestanti e l’impiego dei disinfestanti in genere.
Questo problema, che è generale per tutte le produzioni orticole, è particolare sentito con riferimento alle produzioni di tipo biologico o naturale.
Secondo le più recenti esigenze dell'agricoltura cosiddetta biologica, sarebbe auspicabile il fatto di eliminare completamente l'impiego di sostanze chimiche di sintesi per la pratica colturale, pur mantenendo rese produttive elevate.
Tuttavia, queste esigenze sembrano essere al momento difficilmente conciliabili, dato che l’eliminazione o quantomeno la limitazione nell’impiego di dette sostanze chimiche disinfestanti, comporta di converso la presenza di agenti infestanti nelle coltivazioni, che riducono le rese produttive ed obbligano ad utilizzare una sovrabbondanza di personale, allo scopo di eliminare dai raccolti le citate specie infestanti, con l’ulteriore conseguenza di ottenere dei costi di raccolta eccessivi.
Queste contrastanti esigenze, ovvero quella di avere produzioni agricole o ortofrutticole il più possibile “pulite” e rispettose della natura e quella di avere produzioni sufficientemente elevate e di basso costo, non sembrano, quindi, allo stato attuale delle cose, aver trovato alcuna soluzione soddisfacente. Infatti, al momento si è largamente accettato una soluzione di compromesso, in cui trattamenti disinfestanti controllati e limitati sono ammessi anche nella cosiddetta agricoltura biologica.
D’altro canto si è altresì diffusa la pratica di sterilizzare il terreno, trattando quest’ultimo ad alta temperatura, ovvero il fatto di praticare il pirodiserbo, in cui lo strato superiore di terreno viene trattato a fiamma allo scopo di bruciare, in particolare, le piantine e organi riproduttivi delle piante infestanti. Questo genere di trattamenti, che evitano l’utilizzo di agenti chimici disinfestanti, presenta tuttavia l’inconveniente di lasciare il terreno del tutto impoverito degli elementi biologici utili ed è quindi poco gradito, soprattutto ai cultori più fervidi della citata agricoltura biologica o naturale.
Allo scopo di soddisfare le soprariferite esigenze è stato quindi provvisto, secondo il presente trovato, un articolo per la coltivazione di specie orticole, caratterizzato dal fatto di comprendere un tappeto in materiale biodegradabile sistemabile sul terreno ed avente proprietà pacciamanti, il quale tappetto supporta una pluralità di organi vegetali da cui si propaga o sviluppa la detta coltura, ed in cui detti organi vegetali di germinazione sono organi di germinazione di una coltura orticola.
Il presente articolo può essere sistemato sul terreno e, mentre impedisce la crescita delle sottostanti piantine infestanti - che vengono tenute coperte e, quindi, impedite di svilupparsi dal presente tappeto - consente invece la crescita delle colture, i cui organi di riproduzione sono invece supportati sul presente tappeto.
Viene evitato così in massimo grado l’uso di sostanze chimiche di disinfestazione e si ottengono raccolti del tutto “biologici” e rispondenti alle attuali esigenze dei consumatori.
Le rivendicazioni secondarie espongono altri aspetti vantaggiosi del presente articolo.
Il trovato, nelle sue caratteristiche tecniche e nei suoi differenti aspetti vantaggiosi, risulterà maggiormente evidente dalla lettura della descrizione dettagliata che segue, fatta con riferimento ai disegni allegati, che ne rappresentano una forma di realizzazione puramente esemplificativa e non limitativa, in cui:
la figura 1 illustra una vista dall’alto relativa ad una porzione del tappeto preconfezionato in conformità ad una realizzazione preferita del presente trovato;
- la figura 2 illustra una vista in sezione relativa ad una porzione del tappeto preconfezionato in conformità alla realizzazione preferita del presente trovato;
la figura 3 illustra una vista schematica illustrante il procedimento di realizzazione del tappeto preconfezionato secondo la realizzazione preferita del presente trovato;
la figura 4 illustra una vista schematica in prospettiva di una coltivazione orticola ottenuta con il tappeto del presente trovato.
Nelle figure allegate viene illustrata una prima realizzazione preferita di articolo per la coltivazione di specie orticole secondo il presente trovato.
Questo articolo comprende un tappeto 10, che è sotto forma di un substrato biodegradabile a prevalente sviluppo bidimensionale e che supporta una pluralità di organi vegetali, da cui si propaga o sviluppa la detta coltura orticola, i quali sono, preferibilmente, costituiti, come illustrano le figure 1 e 2, da semi 16, da cui germina e successivamente si sviluppa una rispettiva piantina 18 (mostrata in figura 4) della detta coltura orticola.
Come illustrato, il presente tappeto 10 presenta una faccia di appoggio al terreno di coltivazione, contrassegnato con il riferimento T nelle figure allegate, e una faccia opposta da cui si sviluppano le piantine.
In particolare, come mostrato nelle citate figure da 1 a 3, detti mezzi bidimensionali o tappeto di supporto dei semi, o analoghi, comprendono un primo strato 12 di materiale biodegradabile, che presenta una superficie inferiore 12a, definente la detta faccia di appoggio al terreno di coltivazione, ed una superficie superiore 12b contrapposta a detta superficie inferiore.
Vantaggiosamente, questo primo strato di tappeto 12 è realizzato in tessuto, che consente ai semi, o simili, da questo supportati, di radicarsi agevolmente nel terreno, senza incontrare ostacoli eccessivi. In particolare, detto tessuto è costituito da un tessuto non tessuto, il quale consente un agevole assiemaggio del tappeto, come verrà meglio chiarito in seguito, e che presenta una densità e consistenza ottimale, che non ostacola, in modo eccessivo, il radicamento delle piantine della specie orticola.
Inoltre, ai fini di una vantaggiosa biodegradabilità, detto tessuto è, preferibilmente, realizzato in viscosa. La fibra di viscosa è una fibra cellulosica di origine vegetale, che è perfettamente biodegradabile e non reca alcun detrimento o inquinamento al terreno su cui è sistemata.
Secondo un aspetto vantaggioso della presente realizzazione, è previsto che il presente tappeto, in materiale biodegradabile, sia dotato di proprietà pacciamanti, ovvero sia di costituzione tale da impedire la crescita delle erbe sottostanti il tappeto, che potrebbero infestare la coltura che viene impiantata con il presente tappeto.
Alfine di ottenere un vantaggioso effetto pacciamante, in questa realizzazione preferita di tappeto, si prevede quindi che detto strato 12 di appoggio al terreno, sia vantaggiosamente realizzato di peso compreso tra 15 e 150 g/m<2>.
In particolare, per ottenere un tale effetto pacciamante si potrebbe prevedere di utilizzare uno strato inferiore 12 di peso compreso tra 30 e 150 g/m<2>, con una fibra di viscosa avente una denaratura compresa tra 2,8 e 5 dtex. Si può altresì prevedere di utilizzare uno strato inferiore 12 di peso compreso tra 15 e 130 g/m<2>, con una fibra di viscosa avente una denaratura pari a 1 ,5 dtex.
In modo preferito, viene comunque impiegato uno strato di appoggio al terreno che presenta un peso pari a 50-60 g/m<2>, che consente di ottenere un effetto pacciamante ottimale, in combinazione con una buona biodegradabilità, ottenuta in tempi ragionevolmente rapidi.
Il presente tappeto comprende, inoltre, un secondo strato 14 di materiale tessuto biodegradabile, che è, in uso, destinato a restare al di sopra del detto primo strato 12 di appoggio al terreno e presenta una superficie inferiore 14a, che è atta a impegnare la superficie 12b superiore del primo stato, ed una superficie superiore 14b, che definisce la faccia superiore del tappeto, da cui si sviluppa la parte aerea 20 delle dette piantine 18.
II presente secondo strato 14 viene solidarizzato, nel modo che verrà meglio chiarito in seguito, al detto primo strato inferiore. Anche questo secondo strato del presente tappeto è vantaggiosamente realizzato, in tessuto non tessuto, ed, in particolare, in viscosa.
Questo secondo strato di tessuto 14 svolge la funzione di ritenere, come verrà meglio chiarito in seguito, i semi 16, od organi vegetali di sviluppo, al presente tappeto 10.
Detto strato 14 di ritegno dei semi o simili presenta vantaggiosamente un peso compreso tra 10 e 80 g/m<2>, e comunque variabile in funzione della dimensione dei semi, allo scopo di fornire una efficace azione di ritegno, senza tuttavia realizzare una eccessiva copertura per i detti semi e, quindi, non influenzare negativamente la crescita della rispettive piantine, come verrà comunque meglio chiarito in seguito. In particolare, per le specie aventi un seme o degli organi di riproduzione di dimensione elevata è previsto di utilizzare un tappeto avente un peso, che si situa nella parte alta del sopra indicato intervallo.
In particolare, è previsto che il peso del detto strato superiore 14 sia compreso tra 15 e 80 g/m<2>, con una fibra di viscosa avente una denaratura compresa tra 2,8 e 5 dtex. È altresì prevedibile che detto strato superiore 14 presenti un peso compreso tra 10 e 80 g/m<2>, con una fibra di viscosa avente una denaratura pari a 1,5 dtex. Di preferenza, viene comunque impiegato uno strato superiore che presenta un peso pari a 30-40 g/m<2>, che consente una sufficiente presa dei semi con minima copertura dei medesimi.
Pur essendo la fibra di viscosa di realizzazione del detto tessuto non tessuto, per ciascuno strato di supporto del tappeto preconfezionato, particolarmente preferita e vantaggiosa, tuttavia anche altri materiali biodegradabili per il detto tessuto di supporto del presente tappeto preconfezionato potrebbero essere impiegati, quale in particolare il lino.
Tra le altre fibre naturali, si potrebbe altresì considerare di utilizzare delle fibre di cotone, juta, canapa, nonché altri polimeri naturali quali l’acetato di cellulosa, e l’elastodiene.
Altre fibre di impiego potrebbero altresì essere costituite da abaca, sisal, cantala, ramie, cocco, caroa, kenaf, roselle, urena, kapok.
A titolo esemplificativo, per la fibra di viscosa si può utilizzare una fibra denominata “SWELAN Viscose staple fibre” prodotta dalla società svedese Svenska Rayon AB.
Il presente tappeto in fibra di viscosa è vantaggiosamente biodegradabile nel corso di 2-4 mesi dalla sistemazione sul terreno. Terminata la coltivazione, si può quindi passare rapidamente e senza ostacoli ad una successiva coltivazione. Lo smaltimento del presente tappetto è garantita dalla vantaggiosa biodegradabilità del medesimo.
Come già riferito in precedenza, il presente tappeto supporta una pluralità di organi vegetali da cui si propaga o sviluppa la detta coltura, in quali organi vegetali di sviluppo sono degli organi di germinazione di una coltura orticola, i quali, come illustrato, sono preferibilmente costituiti da semi 16, da cui germina una rispettiva piantina della della detta coltura.
Preferibilmente detti semi 16 di germinazione sono dei semi di una piantina orticola, scelta nel gruppo comprendente lattughino, lattuga, rucola, valeriana, radicchietto, radicchio, prezzemolo, basilico, carota, asparago, pomodoro, melanzana, zucchino, cetriolo, cocomero, melone, salvia, spinacio, rosmarino, peperone, cavolo, rapa, cicoria, carciofo, piselli, fagioli, fagiolini, ravanelli, bietole, crescione, zucca, finocchio, cipolle, porri.
Pur essendo le precedenti specie particolarmente preferite, anche altre colture orticole potrebbero comunque essere previste.
A seconda della specie utilizzata, i semi o organi vegetali di sviluppo vengono distribuiti entro il tappeto in misura compresa tra pochi esemplari su metro quadrato di superficie di detto tappeto fino a circa 8000 semi su metro quadrato di detta superficie di tappeto. In questo modo si ottiene una distribuzione di piantine per unità di superficie di tappeto, che è tale da non creare un eccessivo intasamento, che ne comprometterebbe la resa produttiva. Ad esempio nel caso di un tappeto per la coltivazione della rucola, che presenta semi di dimensioni decisamente contenute, si utilizzano dei semi in quantità sostanzialmente pari a 8000 per metro quadrato di tappeto. Il numero di semi ottimale varia, comunque, seconda della specie coltivata. In caso di un tappeto per la coltivazione di valeriana si impiegano, preferibilmente, 1500 semi per metro quadrato di tappeto, mentre per la coltivazione di carote si utilizzano, di preferenza, 100 semi per metro quadrato di tappeto. Il cocomero a sua volta richiede in modo preferito di utilizzare un numero di semi sostanzialmente pari a 4 semi/m<2>.
Con il presente tappeto si ottengono dei risultati particolarmente pregevoli in relazione a quelle specie che si sviluppano con una parte aerea a foglia larga, quali ad esempio i radicchi, la valeriana, la rucola, gli spinaci, le carotine, che si avvantaggiano del fatto di essere inseriti nello strato superiore di ritenuta, restando in posizione particolarmente superficiale a questo. Diversamente, infatti, dette piante rischierebbero di svilupparsi in modo ritardato o di non riuscire a svilupparsi del tutto.
In pratica, con il presente tappeto, sì provvede una disposizione degli organi di riproduzione vegetale che risulta essere asimmetrica in altezza nel presente tappeto. Detti organi di crescita della piantina sono infatti disposti molto più vicini alla faccia superiore del presente tappeto, piuttosto che alla faccia inferiore.
Secondo un altro aspetto del presente tappeto è, quindi, altresì previsto di utilizzare strati aventi caratteristiche diverse, in cui lo strato inferiore di appoggio a terra, allo scopo di consentire una idonea pacciamatura del terreno, è provvisto di peso o spessore maggiore dello strato superiore di ritegno dei semi o analoghi.
Con il presente substrato o tappeto di supporto gli organi generativi della coltura orticola sono sistemati al di sopra della terreno, con possibilità di germinazione, crescita, radicamento e sviluppo di queste. Nel contempo il presente tappeto, sovrapponendosi al citato terreno, riesce a contrastare la crescita delle piante infestanti. Ne viene la possibilità di evitare trattamenti chimici di disinfestazione del terreno, pur in presenza di rese produttive elevate per la specie coltivata.
Come illustra la figura 2, la fase di agugliatura (meglio chiarita in seguito) consente di inserire detti semi 16 nello strato superiore in modo tale che questi siano trattenuti a questo, pur disponendosi in una posizione estremamente superficiale del presente tappeto, al quale sono trattenuti solo grazie a poche fibre F dello strato di ritegno 14. Questa disposizione dei semi 16 è estremamente vantaggiosa. Infatti, tale disposizione è critica per consentire lo sviluppo a quelle specie a che si sviluppano a foglia larga, come, ad esempio, le citate rucola, radicchio, radicchietto, valeriana, ovvero le insalate in genere. Infatti una disposizione eccessivamente protetta per detti semi rischierebbe di impedire lo sviluppo iniziale delle foglie, che rimarrebbero in tal caso impigliate entro lo strato di supporto compromettendo così lo sviluppo della piantina.
Come illustra la successiva figura 3, che illustra in modo schematico il procedimento di fabbricazione del presente tappeto, i detti primo e secondo strato di tessuto non tessuto vengono solidarizzati tramite agugliatura.
Il procedimento di realizzazione del presente tappeto prevede di far avanzare lo strato 12, che è destinato all’appoggio a terra e di depositare su questo strato inferiore in avanzamento i semi 16, in modo sparso o eventualmente allineati lungo file, ovvero secondo un’altra disposizione geometrica opportuna. Dopodiché si appoggia lo strato superiore 14 del tappetto, che è destinato a restare in uso in posizione sovrastante, sul precedente strato 12, con i semi 16 che rimangono interposti tra i detti primo e secondo strato.
Si provvede quindi all’agugliatura, che fa penetrare le fibre di uno strato di tessuto entro le fibre dell’altro strato, ottenendo la legatura o solidarizzazione tra i detti strati.
In pratica, gli aghi, indicati schematicamente e contrassegnati con il riferimento A in figura 3, penetrano, dall’alto verso il basso, dal lato dello strato superiore 14 di tappeto e quindi successivamente nello strato inferiore 12, destinato all’appoggio a terra, in modo tale da sospingere le fibre di detto strato superiore entro quelle dello strato inferiore. In questo modo si determina una sorta di schiacciamento dello strato superiore 14 con inserimento dei semi 16 della specie orticola entro questo strato superiore 14.
Gli aghi A che provvedono all’agugliatura vengono inseriti a colpi nel detto tappeto. In particolare è prevista una macchina che impartisca 100 colpi al minuto su detto tappeto.
Per ottenere un inserimento ottimale di detti semi nello strato superiore, si prevede di agugliare con una densità di aghi compresa tra 5.000 e 100.000 aghi/m<2>, su un tappetto mobile con moto continuo di avanzamento ad una velocità compresa tra 2 e 25 m/min. Una tale densità di agugliatura consente una idonea azione di solidarizzazione tra gli strati senza danneggiare i semi o analoghi. In pratica si ottiene che su ciascun centimetro quadrato di tappeto si producono da 2 a 1.500 inserimenti/cm<2 >di aghi ad una velocità variabile tra 2 e 25 m/min con una penetrazione degli aghi da 0,2 e 5 cm.
È particolarmente preferito di impiegare una densità di aghi sostanzialmente pari a 20.000 aghi/m<2, >ottenendo che, su ciascun centimetro quadrato di tappetto, si producano intorno a 120 inserimenti, con un tappetto mobile, che porta il nastro del presente tappeto, che avanza con moto continuo di avanzamento ad una velocità intorno a 7-8m/min. Questa densità è risultata essere ottimale ai fini di favorire, in particolare con dei semi di piccole dimensioni come ad esempio quelli della rucola dei radicchi e della valeriana, oltre alla solidarizzazione dei vari strati di tappeto, anche un particolarmente vantaggioso e ricercato inserimento, come viene illustrato in figura 2, dei detti semi entro lo strato 14, che è destinato in uso a restare al disopra, consentendo cosi ai detti semi di essere in una condizione di sostanziale non copertura da parte del detto strato superiore. Detti semi vengono così trattenuti solo da un numero esiguo di dette fibre F e possono vantaggiosamente sviluppare una corrispondente piantina a foglia larga, senza che alcun ostacolo venga interposto dal detto strato superiore 14.
In conformità ad una seconda realizzazione preferita del presente trovato, non illustrata nelle figure allegate, è altresì previsto di applicare al presente tappeto preconfezionato della farina di origine vegetale, la quale è completamente biodegradabile e non dannosa per il terreno e consente di ottenere un effetto pacciamante che impedisce la crescita delle piante infestanti.
Detta farina vegetale viene inserita tra i detti strato superiore ed inferiore del presente tappeto, in misura compresa preferibilmente tra 10 e 250 g/m<2>.
Attraverso l’uso di questa farina è possibile ridurre le dimensioni del detto strato inferiore di appoggio al terreno, conseguendo un tempo di degradazione particolarmente ridotto, e un certo risparmio nei costi per la realizzazione del presente tappeto.
Deve essere comunque inteso che detta farina vegetale potrebbe comunque essere sostituita o addizionata con un qualsiasi altro materiale granulare o in polvere di natura od origine vegetale ad esempio anche in forma di segatura.
Detto materiale granulare o in polvere essendo preferibilmente ottenuto da una specie biologica, non trattata con agenti chimici durante il suo ciclo vitale.
In conformità ad un esempio di applicazione è stato predisposto un tappeto sotto forma di un nastro continuo di larghezza pari ad un metro che viene steso sul terreno precedentemente fresato e livellato. Il tappeto comprende uno strato inferiore in tessuto non tessuto di viscosa, che presenta un peso pari a 50-60 g/m<2 >ed uno strato superiore, sempre in tessuto non tessuto di viscosa, che presenta un peso pari a 30-35 g/m<2>. Si è utilizzata una fibra di viscosa denominata “SWELAN Viscose staple fibre” prodotta dalla società svedese Svenska Rayon AB. Tra i detti strati sono stati predisposti dei semi di rucola (8000/m<2>), che, a seguito di una agugliatura con 20.000 aghi/m<2 >su un tappetto mobile con moto continuo di avanzamento ad una velocità intorno a 7-8 m/min, sono, in gran numero, solo parzialmente ricoperti da detto strato superiore di ritegno dei semi.
Questo tappeto è stato messo a dimora sul terreno senza che a questo fosse applicato alcun trattamento preventivo disinfestante. Il tappeto, una volta posato, è stati innaffiato con regolarità in modo conforme alle esigenze della specie coltivata. Le piantine di rucola sono cresciute in numero pressoché completo, senza presenza di piante infestanti. Sono in particolare stati eseguiti ben quattro tagli o raccolte di detta rucola a intervalli temporali di circa 25-30 giorni, senza che si verificasse presenza di infestanti nelle foglie di rucola raccolte.
Dopo questo prima coltivazione il terreno è stato fresato e livellato e su questo è stato sistemato un nuovo tappeto di coltivazione secondo il presente trovato.
È possibile utilizzare, in coltivazioni successive sullo stesso terreno, dei tappeti della stessa specie orticola o di specie orticole diverse, senza che si producano problemi di infestazioni per la nuova coltivazione che viene impiantata tramite il presente tappeto.
Il presente tappeto preconfezionato è altamente biodegradabile e quindi non dannoso per il terreno. Con il presente tappeto è possibile eliminare i problemi relativi alle piante infestanti. Si ottiene inoltre una elevata produttiva per la specie impiegata, anche in conseguenza del fatto che i semi vengono distribuiti con densità ottimale entro il tappeto, oltre che per il fatto di non subire alcuna competizione da parte delle citate specie infestanti.
li trovato così concepito è suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti neN'ambito del concetto inventivo. Inoltre, tutti i dettagli possono essere sostituiti da elementi tecnicamente equivalenti.

Claims (28)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Articolo per la coltivazione di specie orticole, caratterizzato dal fatto di comprendere un tappeto in materiale biodegradabile sistemabile sul terreno ed avente proprietà pacciamanti, il quale tappetto supporta una pluralità di organi vegetali da cui si propaga o sviluppa la detta coltura, in cui detti organi vegetali di germinazione sono organi di germinazione di una coltura orticola.
  2. 2. Articolo secondo la rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto di comprendere uno strato (12) di materiale biodegradabile avente una superficie inferiore definente la faccia di appoggio al terreno di coltivazione ed un secondo strato (14) di materiale biodegradabile, che è, in uso, destinato a restare al di sopra del detto primo strato di appoggio al terreno, e che definisce dei mezzi di ritegno per i detti organi vegetali di germinazione da cui si prolunga la parte aerea delle dette piantine.
  3. 3. Articolo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto strato inferiore (12) o tappeto è realizzato da un tessuto non tessuto.
  4. 4. Articolo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti 2 e 3, caratterizzato dal fatto che detto strato inferiore (12) o tappeto è realizzato in viscosa.
  5. 5. Articolo secondo la rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto che detto strato di appoggio al terreno (12) presenta un peso compreso tra 15 e 150 g/m2.
  6. 6. Articolo secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che si utilizza uno strato inferiore (12) di peso compreso tra 30 e 150 g/m2, con una fibra di viscosa avente una denaratura compresa tra 2,8 e 5 dtex.
  7. 7. Articolo secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che si utilizza uno strato inferiore (12) compreso tra 15 e 130 g/m2, con una fibra di viscosa avente una denaratura pari a 1 ,5 dtex.
  8. 8. Articolo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti da 5 a 7, caratterizzato dal fatto che, in modo preferito, viene impiegato uno strato (12) di appoggio al terreno che presenta un peso pari a 50-60 g/m2.
  9. 9. Articolo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto strato superiore (14) è realizzato in tessuto non tessuto.
  10. 10. Articolo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto strato (14) di ritegno degli organi vegetali presenta un peso compreso tra 10 e 80 g/m2
  11. 11. Articolo secondo la rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che detto strato (14) di ritegno degli organi vegetali presenta un peso compreso tra 15 e 80 g/m2, con una fibra di viscosa avente una denaratura compresa tra 2,8 e 5 dtex.
  12. 12. Articolo secondo la rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che detto strato (14) di ritegno degli organi vegetali presenta un peso compreso tra 10 e 80 g/m2, con una fibra di viscosa avente una denaratura pari a 1 ,5 dtex.
  13. 13. Articolo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti da 10 a 12, caratterizzato dal fatto che, preferibilmente, viene impiegato uno strato superiore (14) che presenta un peso pari a 30-40 g/m2.
  14. 14. Articolo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il tappeto, o almeno uno strato di detto tappeto, è realizzato con un materiale scelto tra i seguenti: lino, cotone, canapa, juta, acetato di cellulosa, elastodiene.
  15. 15. Articolo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti organi vegetali di sviluppo sono preferibilmente costituiti da semi da cui germina una rispettiva piantina della detta coltura.
  16. 16. Articolo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti semi di germinazione sono semi di una piantina orticola, che si sviluppa a foglia larga direttamente dalla radice.
  17. 17. Articolo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti semi di germinazione sono semi di una piantina orticola, scelta nel gruppo comprendente lattughino, lattuga, rucola, valeriana, radicchietto, radicchio, prezzemolo, basilico, carota, asparago, pomodoro, melanzana, zucchino, cetriolo, cocomero, melone, salvia, spinacio, rosmarino, peperone, cavolo, rapa, cicoria, carciofo, piselli, fagioli, fagiolini, ravanelli, bietole, crescione, zucca, finocchio, cipolle, porri.
  18. 18. Articolo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che i semi od organi vegetali di sviluppo vengono distribuiti entro il tappeto in numero compreso fino a 8.000 semi/m2.
  19. 19. Articolo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti semi o organi di riproduzione sono disposti in corrispondenza della faccia superiore (14b) del detto tappeto o dello strato superiore (14) di questo.
  20. 20. Articolo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti primo (12) e secondo (14) strato di tessuto non tessuto vengono solidarizzati tramite agugliatura.
  21. 21. Articolo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che i semi o organi vegetali di germinazione sono disposti nel presente tappeto distribuiti in modo sparso o allineati lungo file parallele.
  22. 22. Articolo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che durante l’agugliatura gli aghi penetrano, dal lato dello strato superiore di tappeto e quindi successivamente nello strato inferiore destinato all’appoggio a terra, in modo tale da sospingere le fibre di detto strato superiore entro quelle dello strato inferiore, determinando l'inserimento dei semi o organi vegetali di germinazione della specie orticola entro questo strato superiore.
  23. 23. Articolo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che si prevede di agugliare con una densità di inserimenti di aghi compresa tra 2 a 1.500 inserimenti di aghi/cm2.
  24. 24. Articolo la rivendicazione 23, caratterizzato dal fatto che preferibilmente è previsto di agugliare in modo tale da ottenere intorno a 120 inserimenti di aghi/cm2.
  25. 25. Articolo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere del materiale vegetale granulare o in polvere, in particolare una farina vegetale, per provvedere un effetto pacciamante.
  26. 26. Articolo secondo la rivendicazione 25, caratterizzato dal fatto che detto materiale granulare o in polvere viene inserito tra i detti strato superiore ed inferiore del presente tappeto.
  27. 27. Articolo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti 25 e 26, caratterizzato dal fatto che detto detto materiale granulare o in polvere viene inserito tra i detti strato superiore ed inferiore del presente tappeto in misura compresa preferibilmente tra 10 e 200 g/m2.
  28. 28. Articolo secondo le rivendicazioni precedenti e secondo quanto descritto ed illustrato con riferimento alle figure degli uniti disegni e per gli accennati scopi.
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