ITBO20010226A1 - Apparato a giostra per alimentare gruppi preordinati di caramelle, dicioccolatini, di snack od altri prodotti, in confezioni che marciano i - Google Patents

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DESCRIZIONE dell’ invenzione industriale dal titolo:
“Apparato a giostra per alimentare gruppi preordinati di caramelle, di cioccolatini, di snack od altri prodotti, in confezioni che marciano in fila indiana, con moto continuo e ad alta velocità”
TESTO DELLA DESCRIZIONE
II problema tecnico che il trovato risolve, è quello di alimentare gruppi preordinati di caramelle, di cioccolatini, di snack o di prodotti similari, erogati da stazioni fisse, in confezioni che marciano in fila indiana, con moto continuo e ad alta velocità, per consentire ad esempio produzioni di circa quattrocento confezioni al minuto.
Per risolvere questo problema, la tecnica nota descrive soluzioni complesse e non sempre affidabili ed il trovato intende ovviare a questi inconvenienti con la seguente idea di soluzione. I prodotti da confezionare vengono alimentati in più pozzetti fissi, posti uno di fianco all’altro in modo da formare nell’insieme una batteria lineare di alimentazione che è disposta radialmente nei confronti di un sottostante disco orizzontale, di diametro adeguato, che chiude inferiormente i detti pozzetti e che ruota in continuo ed in un senso determinato. Su tale disco sono previste delle asole a settore di cerchio, con centro di curvatura sull’asse dello stesso disco, sostanzialmente a forma di rene, aventi larghezza sostanzialmente uguale a quella dei detti pozzetti di alimentazione e distanti dal detto asse del disco in misura differenziata e tale da risultare collocate con equidistanziamento lineare ed angolare, su un numero di orbite uguale al numero dei pozzetti ed ognuna delle quali interseca uno degli stessi pozzetti di alimentazione. Le dette asole sono poi dimensionate con una lunghezza decrescente verso il centro del disco che le porta e sono raggruppate a due a due, con una disposizione ideale a spicchio sullo stesso disco, in modo da presentare un tempo uguale di contatto coi relativi e soprastanti pozzetti di alimentazione. Se i pozzetti di alimentazione sono ad esempio in numero di quattro, le dette asole sono disposte a gruppi di due, ad esempio con un gruppo di due asole strettamente affiancate, poste sulle orbite intermedie, al quale segue un gruppo di asole affiancate con la massima distanza reciproca, poste sulle orbite esterne, e cosi via, con ripetizione angolarmente equidistanziata di questa alternanza. Ogni asola a forma di rene, realizza la bocca superiore di una tramoggia solidale al detto disco, le cui bocche di scarico inferiori sono disposte una di seguito all’altra, con equidistanziamento angolare e sono collocate sopra rispettive tramogge dotate di mezzi di intercettazione e portate da una struttura vincolata nella rotazione all’asse del detto disco. Questo apparato a giostra è ad esempio collocato su uno degli assi verticali di estremità di una confezionatrice a transfer, a movimento continuo, nella quale le confezioni del prodotto si allineano alle ultime delle dette tramogge, per 180° di rotazione della stessa giostra. In un tale contesto, i pozzetti di alimentazione del prodotto, sono collocati sopra alla stazione nella quale le confezioni abbandonano la giostra, per cui è in questa stessa zona che il prodotto passa da ogni pozzetto, attraverso le bocche superiori a forma di rene delle dette prime tramogge, alle seconde tramogge con i mezzi inferiori di chiusura e per circa 180° il prodotto rimane in queste tramogge, assestandosi. Quando queste tramogge tornano in allineamento con una confezione vuota ed appena entrata sotto alla giostra, le dette ultime tramogge si aprono ed il prodotto ha un tempo di circa 180° del ciclo machina per entrare correttamente nella confezione, prima di abbandonare la stessa giostra. In questo arco di tempo, il prodotto passa per gravità nella confezione e viene correttamente assestato in questa dalla spinta esercitata da appositi mezzi associati a tramogge di transizione che accompagnano il prodotto stesso nel trasferimento dentro la medesima confezione.
Maggiori caratteristiche del trovato, ed i vantaggi che ne derivano, appariranno meglio evidenti dalla seguente descrizione di una forma preferita di realizzazione dello stesso, illustrata a puro titolo d’esempio, non limitativo, nelle figure delle due tavole allegate di disegni, in cui:
- La fig. 1 è una vista schematica dall’alto del primo disco superiore della giostra, con le tramogge di smistamento del prodotto alimentato dai pozzetti fissi;
- La fig. 2 è una vista laterale e schematica dell’apparato a giostra secondo l’invenzione;
- La fig. 3 illustra con parti in sezione, dei dettagli di funzionamento relativi ad una delle tramogge che accompagnano il prodotto nelle confezioni.
Dalle figure 1 e 2 si rileva che l’apparato a giostra G di cui trattasi è di preferenza destinato ad essere montato su uno degli alberi verticali di estremità 1 di una confezionatrice continua a transfer, i cui rami rettilinei di trasporto delle confezioni C equidistanziate ed aperte verso l’alto, sono indicati con RI ed R2, marciano nel senso delle frecce FI ed F2 e sono rinviati su un pignone 2 che ruota in sincrono sullo stesso albero 1, così che le confezioni cooperano per 180° con la stessa giostra G di cui trattasi.
Sulla sommità dell’albero 1 è calettato un disco 3 di diametro superiore a quello del detto pignone 2, sul quale sono ricavate delle finestre od asole 4, 4’, 4”, 4”’ con forma a settore di cerchio e con centro di curvatura sull’asse del detto albero 1, poste con reciproco equidistanziamento sia angolare che lineare, su quattro circonferenze ideali, tra loro equidistanziate e concentriche allo stesso asse dell’albero 1, essendo tali asole caratterizzate dal presentare una lunghezza decrescente verso il centro del disco 3 ed essendo poste in coppia una di fianco all’altra ad impegnare zone a spicchio del medesimo disco 3 e ad esempio nell’ordine che vede gruppi di asole strettamente affiancate 4’, 4” poste sulle circonferenze intermedie, intercalati con equidistanziamento angolare e lineare tra gruppi di asole 4, 4”’ affiancate con la massima distanza reciproca e poste sulle circonferenze estreme.
Nella stazione indicata con A, nella quale le confezioni C abbandonano la giostra di cui trattasi, al di sopra del disco 3 sono previsti quattro pozzetti 5, 5’, 5”, 5”’, ognuno dei quali è collocato su una delle circonferenze ideali con le asole 4-4”’, avendo ogni pozzetto sostanzialmente la stessa larghezza di tali asole, essendo tali pozzetti posti uno di fianco all’altro con un allineamento radiale nei confronti del disco 3 e fissati ad una qualsiasi adatta struttura di supporto T. Degli appositi mezzi, non illustrati, riforniscono ciclicamente nei vari pozzetti 5-5”’ le quantità di prodotto che debbono essere immesse nelle confezioni C (vedi oltre). I prodotti posti nei pozzetti vengono in questi trattenuti dall’appoggio sul disco 3 e quando in corrispondenza degli stessi pozzetti transitano le coppie di asole 4, 4”’ e 4’, 4”, i prodotti cadono per gravità dai pozzetti, attraverso tali coppie di asole che costituiscono ciascuna la bocca superiore di sottostanti tramogge 104-104”’ solidali allo stesso disco 3 e le cui bocche rastremate di scarico 204-204”’ sono poste una di seguito all’altra ed a breve distanza da una circonferenza ideale concentrica all’albero 1 e sotto ognuna di tali bocche è prevista la bocca superiore di rispettive tramogge 6 vincolate ad un disco 7 anch’esso solidale all’albero 1, essendo ogni tramoggia 6 dotata di un rispettivo mezzo di intercettazione 8 il cui levismo di comando 108 coopera ad esempio con una camma anulare 9 fissa al telaio T di supporto della confezionatrice. Il mezzo di intercettazione 8 può essere del tipo a semplice effetto, preposto alla intercettazione dello scarico delle tramogge 6 o del tipo a doppio effetto, che intercetta con movimenti contrari di commutazione o di inversione, sia lo scarico delle tramogge 6 che lo scarico delle soprastanti tramogge 104-104”’, questo quando i prodotti da confezionare sono particolarmente delicati ed occorre limitarne l’ampiezza della caduta.
Nella stazione indicata con A, il prodotto passa dai pozzetti di alimentazione 5-5”’ alle sottostanti tramogge 104-104”’ o direttamente nelle tramogge 6 e qui rimane per 180° gradi di rotazione della giostra G, fino a giungere nella stazione indicata con B nella figura 1. Quando le tramogge 6 giungono nella stazione B, nelle stesse deve essere già caduto il prodotto, per cui se questa condizione non è iniziata nella stazione A, la stessa dovrà essere comunque completata nel passaggio da A a B. E’ evidente come il prodotto disponga di un notevole tempo per trasferirsi in modo non traumatico e per assestarsi nelle tramogge 6. Quando le tramogge 6 col prodotto giungono nella stazione B, i mezzi di intercettazione 8 commutano e lasciano cadere dalle stesse tramogge 6 il prodotto precedentemente ricevuto, che, attraverso tramogge di raccordo in parte note 10, anch’esse associate all’albero 1, cade in una sottostante confezione C. La fase di introduzione del prodotto nelle confezioni C può essere completata nel tempo necessario alle confezioni per passare dalla stazione B alla stazione A e quindi per circa 180° di rotazione della giostra G.
Le tramogge 10 sono portate da una rispettiva slitta 11 che scorre su guide verticali 12 associate ad un complesso di dischi 13 calettati coassialmente sull’albero 1, essendo le dette slitte predisposte per rilevare il profilo di una camma anulare 14, fissa al telaio T della confezionatrice, il tutto in modo che quando le confezioni provenienti dal ramo RI della confezionatrice giungono a cooperare con la giostra G di cui trattasi, le tramogge 10 siano sollevate per non interferire con le confezioni C in ingresso, sulle quali le stesse tramogge calano in successione per guidare in queste correttamente il prodotto in scarico dalle tramogge 6. Prima che le tramogge 10 giungano nella stazione A, le stesse vengono in giusta fase sollevate per consentire poi alle confezioni col prodotto di uscire dalla cooperazione con la giostra G.
Dalla figura 2 e dal dettaglio della figura 3, si rileva che le tramogge 10 sono costituite da un tubo verticale con sezione correlata a quella della confezione C e dotato lateralmente, nella parte intermedia, di una apertura 15 alla quale è collegata la bocca superiore inclinata 110 di raccordo con la soprastante tramoggia 6 e nella quale è montato uno sportellino 16 oscillante sul fulcro 116 e collegato a mezzi di azionamento che lo possono commutare dalla posizione di apertura indicata in figura 2 a quella di chiusura illustrata in figura 3. I mezzi di azionamento dello sportellino 16 possono ad esempio comprendere delle leve e/od altri adatti mezzi 17 che rilevano le variazioni di profilo di una camma 18 che attraverso la boccola 118 è fissa al telaio T della confezionatrice. Nella parte alta e rettilinea della tramoggia 10 è collocato uno spintore 19 che è normalmente sollevato come dalla figura 2 e che è collegato a mezzi schematicamente indicati dalla freccia 20, attestati ad esempio ad una camma anulare e fissa, che a comando possono portare lo stesso spintore in una giusta corsa di abbassamento e di sollevamento. Nella fase di trasferimento del prodotto dalle tramogge 6 alla confezione C, attraverso la tramoggia 10, lo sportellino 16 è inizialmente aperto e lo spintore 19 è sollevato, come illustrato nella figura 2. In successione di fase, come illustrato nella figura 3, lo sportellino 16 si solleva, chiude l’apertura 15 e lo spintore 19 si abbassa per inserire correttamente il prodotto P nella confezione C, dopo di che lo stesso spintore e lo sportellino ritornano a riposo per la ripetizione di un nuovo ciclo di lavoro. L’intervento dello spintore 19 è particolarmente necessario quando i prodotti P da confezionare sono ad esempio dotati di fiocchi dell’incarto che col solo trasferimento per gravità rischierebbero di rimanere in parte sporgenti dalla stessa confezione, impedendone poi la corretta chiusura.
Quando giungono nella stazione A, le confezioni C sono riempite col prodotto ed abbandonano la giostra G di cui trattasi col ramo rettilineo R2 del transfer che le porta nelle fasi successive di chiusura, mentre nelle tramogge superiori 104-104”’ entra del nuovo prodotto per la ripetizione del ciclo descritto.
Resta inteso che la descrizione si è riferita ad una forma preferita di realizzazione del trovato, al quale possono essere apportate numerose varianti e modifiche costruttive, le quali possono ad esempio riferirsi al fatto che se nelle confezioni devono essere inserite notevoli quantità di prodotto, più pozzetti di alimentazione possono essere previsti nell’arco di cerchio che intercorre tra le stazioni A e B. Altre varianti possono infine riferirsi alla realizzazione pratica della giostra come dalla figura 2, nella quale le camme fisse 9, 14 e 18 possono essere collocate in posizione diversa da quella illustrata. Queste e tutte quelle modifiche per altro intuibili dai tecnici del ramo, non esulano dall’ambito del trovato, come sopra esposto, come illustrato e come a seguito rivendicato. Nelle rivendicazioni, i riferimenti riportati tra parentesi sono puramente indicativi e non limitativi dell’ambito di protezione delle stesse rivendicazioni.

Claims (6)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Apparato a giostra particolarmente adatto per alimentare gruppi preordinati di caramelle, di cioccolatini, di snack od altri prodotti in confezioni che marciano in fila indiana con moto continuo e ad alta velocità, particolarmente adatto per l’installazione su uno degli alberi (1) di rinvio di una estremità di una confezionatrice a transfer, caratterizzato dal comprendere in allineamento ad ogni tramoggia (6) allineata ad ogni confezione (C) da riempire e dotata di mezzi di intercettazione (8) per il trattenimento temporaneo in essa del prodotto, lo scarico (204-204”’) di una soprastante tramoggia (104-104”’) fissata ad un disco orizzontale (3) solidale all’albero verticale (1) della giostra (G) di cui trattasi e sul quale disco sono ricavate delle asole (4-4”’) che costituiscono le bocche superiori delle dette tramogge e che hanno forma a settore di cerchio od a rene, con centro di curvatura sull’asse del detto albero e sono poste con reciproco distanziamento sia angolare che lineare, su circonferenze ideali tra loro equidistanziate e concentriche allo stesso asse del detto albero, avendo le dette asole una lunghezza decrescente verso il centro del disco ed essendo poste in coppia una di fianco all’altra ad impegnare zone a spicchio del medesimo disco (3), essendo previsto almeno nella stazione (A) in cui le confezioni abbandonano la giostra di cui trattasi, sopra al detto disco (3) ed a breve distanza da questo, una fila di pozzetti (5-5”’) in ognuno dei quali appositi mezzi alimentano i prodotti da confezionare, essendo tali pozzetti posti uno di fianco all’altro ed allineati ad esempio a formare una linea radiale al medesimo disco, essendo fissi ad una struttura di supporto e posti su ognuna delle circonferenze ideali sulle quali giacciono le bocche superiori a forma di rene delle dette tramogge, il tutto in modo che transitando sotto questi pozzetti le stesse tramogge ricevono il prodotto e lo trasferiscono alle sottostanti tramogge (6) coi mezzi di intercettazione, nelle quali il prodotto rimane per circa 180° di rotazione della giostra, essendo previsto che quando tali tramogge giungono nella stazione (B) di ingresso delle confezioni, le stesse tramogge si aprano per trasferire il prodotto nelle sottostanti confezioni durante i successivi 180° di rotazione della giostra.
  2. 2) Apparato secondo la rivendicazione 1), in cui le asole a forma di rene (4-4’”) previste sul disco superiore (3) che scorre sotto alla fila radiale di pozzetti (5-5’”) di carico del prodotto, sono disposte in gruppi di due asole (4’, 4”) tra loro strettamente affiancate, poste sulle circonferenze intermedie, intercalati con equidistanziamento angolare e lineare tra gruppi di asole (4, 4’”) affiancate con la massima distanza reciproca e poste sulle circonferenze estreme, essendo i detti pozzetti in numero di quattro, uno per ognuna di tali circonferenze ideali sulle quali sono poste le dette asole a forma di rene (4-4’”).
  3. 3) Apparato secondo la rivendicazione 1), caratterizzato dal fatto che se nelle confezioni deve essere inserita una grande quantità di prodotto, possono essere previste più file di pozzetti (5-5”’) di alimentazione del prodotto stesso, poste una di seguito all’altra e con disposizione radiale nei confronti del disco (3) con le asole a forma di rene (4-4”’), il tutto in modo da suddividere tra le varie file di pozzetti la quantità totale di prodotto da inserire in ogni confezione, per diminuire le singole quantità di prodotto che attraversano le dette asole, per diminuire i tempi di transito del prodotto stesso e per consentire una elevata velocità di rotazione della giostra (G).
  4. 4) Apparato secondo la rivendicazione 1), in cui le tramogge (6) allineate con ogni confezione da riempire, che ricevono il prodotto dalle soprastanti tramogge (104-104”’) con bocche superiori a forma di rene (4-4”’), sono dotate di mezzi di chiusura (8) azionati ad esempio da una camma fissa (9), che operano almeno sul fondo di tali tramogge o preferibilmente, con movimento di commutazione, anche sul fondo delle soprastanti tramogge, in modo da limitare l’ampiezza dei salti del prodotto nel trasferimento dai pozzetti di carico (5-5”’) nelle dette tramogge inferiori (6).
  5. 5) Apparato secondo la rivendicazione 1), in cui sotto alle tramogge (6) coi mezzi di intercettazione (8), sono previste ulteriori tramogge di transizione (10) dotate di mezzi (11-14) che in giusta fase le portano in un movimento di discesa per il corretto posizionamento sulla bocca superiore di ogni confezione quando questa entra nella cooperazione con la stessa giostra (G) di cui trattasi e che le portano poi in un movimento di sollevamento per abbandonare la confezione prima che questa esca dalla cooperazione con la stessa giostra, essendo tali tramogge dotate di una bocca superiore inclinata (110) che riceve il prodotto dalla soprastante tramoggia (6) e che scarica attraverso una apertura laterale (15) in una parte verticale della stessa tramoggia, impegnata superiormente da uno spintore (19) inizialmente sollevato, essendo previsto che ad alimentazione avvenuta del prodotto in tale tramoggia e dopo il suo trasferimento per gravità nella sottostante confezione, una camma fissa (18) comandi la chiusura della detta apertura laterale (15) con uno sportellino (16), mentre appositi mezzi (20) comandano la discesa e poi la risalita del detto spintore (19) che giunge ad interessare il prodotto fino all’interno della confezione, per evitare che parti del prodotto stesso sporgano dalla medesima confezione quando questa abbandona la giostra e viene trasferita nella fase di chiusura superiore.
  6. 6) Apparato a giostra particolarmente per alimentare gruppi preordinati di caramelle, di cioccolatini, snack od altri prodotti in scatole od altre confezioni che marciano in fila indiana, con moto continuo e ad alta velocità, realizzato in particolare, in tutto o sostanzialmente, come descritto, come illustrato nelle figure delle due tavole allegate di disegno e per gli scopi sopra esposti.
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