ITBI20090006A1 - Piastra calda di distribuzione modulare, per lo stampaggio a iniezione di materiale plastico, adattabile a stampi di differenti forme e configurazioni, e corrispondente metodo - Google Patents

Piastra calda di distribuzione modulare, per lo stampaggio a iniezione di materiale plastico, adattabile a stampi di differenti forme e configurazioni, e corrispondente metodo Download PDF

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ITBI20090006A1
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Roberto Enrietti
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Thermoplay Spa
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    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B29WORKING OF PLASTICS; WORKING OF SUBSTANCES IN A PLASTIC STATE IN GENERAL
    • B29CSHAPING OR JOINING OF PLASTICS; SHAPING OF MATERIAL IN A PLASTIC STATE, NOT OTHERWISE PROVIDED FOR; AFTER-TREATMENT OF THE SHAPED PRODUCTS, e.g. REPAIRING
    • B29C45/00Injection moulding, i.e. forcing the required volume of moulding material through a nozzle into a closed mould; Apparatus therefor
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    • B29C45/27Sprue channels ; Runner channels or runner nozzles
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    • B29C45/2727Modular manifolds; Connections between spaced manifold elements
    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
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    • B29CSHAPING OR JOINING OF PLASTICS; SHAPING OF MATERIAL IN A PLASTIC STATE, NOT OTHERWISE PROVIDED FOR; AFTER-TREATMENT OF THE SHAPED PRODUCTS, e.g. REPAIRING
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    • B29C45/27Sprue channels ; Runner channels or runner nozzles
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  • Engineering & Computer Science (AREA)
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  • Mechanical Engineering (AREA)
  • Injection Moulding Of Plastics Or The Like (AREA)
  • Moulds For Moulding Plastics Or The Like (AREA)

Description

“PIASTRA CALDA DI DISTRIBUZIONE MODULARE, PER LO STAMPAGGIO A INIEZIONE DI MATERIALE PLASTICO, ADATTABILE A STAMPI DI DIFFERENTI FORME E CONFIGURAZIONI, E CORRISPONDENTE METODO",
Campo dell’invenzione La presente invenzione si riferisce in generale al settore dello stampaggio ad iniezione di materiale plastico, e più da vicino essa riguarda una piastra calda, composta da elementi modulari, per la distribuzione e l'iniezione del materiale plastico fuso, avente la capacità di adattarsi a stampi che presentano differenti forme e configurazioni, ed in particolare differenti disposizioni, fra uno stampo e l'altro, dei rispettivi punti di iniezione del materiale plastico fuso.
Stato della tecnica nota Nella tecnica attuale, le piastre calde di distribuzione sono di solito configurate, progettate e costruite in funzione della forma e configurazione del rispettivo stampo nel quale esse devono poi essere montate ed integrate al fine di distribuire il materiale plastico fuso.
Questo comporta oneri e costi industriali non indifferenti per progettare, fabbricare ed integrare le piastre calde di distribuzione nei rispettivi stampi, dal momento che ogni nuova piastra calda di distribuzione, da realizzare, Ã ̈ quasi sempre unica e diversa da qualsiasi altra realizzata in precedenza, e quindi richiede una progettazione e realizzazione specifica, corrispondente in particolare alla specifica disposizione, a sua volta dipendente dalla forma del pezzo da stampare, delle zone in cui gli ugelli di iniezione della piastra calda di distribuzione sono alloggiati nel rispettivo stampo.
E' quindi chiaro come nella tecnica attuale sì avverta l’esigenza e sia sempre accolta con favore ogni innovazione diretta ad ovviare agli inconvenienti sopra menzionati, così da ridurre i costi di attrezzaggio degli stampi e delle relative piastre calde di distribuzione, destinati allo stampaggio di pezzi di forma diversa.
Sommario dell’invenzione Pertanto primario scopo della presente invenzione à ̈ quello di realizzare una piastra calda di distribuzione, per lo stampaggio ad iniezione di materiale plastico, che sia in grado di venire incontro alle esigenze prima menzionate, ed in particolare consenta di evitare di dovere disegnare, progettare e realizzare una specifica piastra calda di distribuzione per ogni singolo stampo diverso da un altro, ovvero configurato per stampare un pezzo avente una forma differente da quella di un altro pezzo.
Breve descrizione dei disegni Questi ed altri scopi, caratteristiche e vantaggi della presente invenzione risulteranno in modo chiaro ed evidente dalla seguente descrizione di una sua forma preferita di realizzazione, fatta a puro titolo di esempio con riferimento agli annessi disegni, di cui :
Fig. 1 Ã ̈ una vista in pianta di una piastra calda di distribuzione modulare, conforme alla presente invenzione, in una prima configurazione di adattamento;
Fig. 2 Ã ̈ una vista laterale, con alcune zone in sezione, della piastra calda di distribuzione modulare di Fig. 1 ; Fig. 3 Ã ̈ una vista parziale in sezione secondo la linea lll-lll di Fig. 1; Fig. 4 Ã ̈ una vista in pianta della piastra calda di distribuzione modulare di Fig. 1 , in una seconda configurazione di adattamento;
Fig. 5 Ã ̈ una vista prospettica, parziale, di un modulo principale della piastra calda di distribuzione di Fig. 1 ; Fig. 6 Ã ̈ una vista in sezione, secondo il piano definito dalla linea VI-VI di Fig. 5;
Fig. 7 Ã ̈ una vista prospettica di un modulo intermedio, o modulo satellite, della piastra calda di distribuzione di Fig. 1 ; Fig. 8 Ã ̈ una vista prospettica di un modulo di iniezione della piastra calda di distribuzione di Fig. t ;
Fig. 9 Ã ̈ una vista in sezione ed in scala maggiorata di una zona di accoppiamento rotazionale fra il modulo principale di Fig. 5 ed il modulo satellite di Fig. 7; e
Fig.10 Ã ̈ una vista in pianta della zona di accoppiamento rotazionale di Fig. 9.
Descrizione di una forma preferita di realizzazione dell'invenzione
Con riferimento alle Figg. 1 e 2, una piastra calda di distribuzione, avente le caratteristiche della presente invenzione, adattabile a stampi di differenti forme e configurazioni e prevista per un uso nel campo dello stampaggio ad iniezione di materiali plastici al fine di distribuire il materiale plastico fuso ed iniettarlo in uno stampo, à ̈ indicata generalmente con 10. In particolare, nelle Figg. 1 e 2, la piastra calda di distribuzione 10 dell’invenzione à ̈ rappresentata in una prima configurazione di adattamento, indicata con C1 , nella quale essa à ̈ montata e intergrata in un primo stampo, indicato generalmente con 15 e rappresentato in modo schematico con linea a tratto e punto, che presenta una corrispondente e determinata disposizione dei rispettivi punti dì iniezione 15a, in cui la piastra calda di distribuzione 10 ha la funzione di distribuire e iniettare nelle cavità dello stampo 15, attraverso i rispettivi punti di iniezione 15a, un materiale plastico MP, allo stato fuso.
Secondo una caratteristica essenziale dell'invenzione, la piastra calda di distribuzione 10, presenta una configurazione modulare, ovvero composta da moduli, ed in particolare comprende :
- un modulo principale 11 costituito da un corpo principale 11 a, di forma generalmente allungata in una direzione longitudinale, che definisce al suo interno un canale caldo principale 11 b, per il flusso del materiale plastico fuso MP;
- una pluralità di moduli di iniezione 13, disposti nelle zone dei punti di iniezione 15a dello stampo 15 ed ognuno provvisto di un ugello di iniezione 13a atto a ricevere il materiale plastico MP fuso per iniettarlo nello stampo 15; e
- una pluralità di moduli intermedi, o moduli satellite 12, anch’essi di forma allungata, disposti fra il modulo principale 11 ed i moduli di iniezione 13 ed ognuno definente al proprio interno un canale caldo intermedio 12a per il flusso del materiale plastico fuso MP, in cui ciascuno dei moduli satellite 12 à ̈ accoppiato rotazionalmente, ad una rispettiva prima estremità 12b, con il modulo principale 11 , e, ad una rispettiva seconda estremità 12c, con un corrispondente modulo di iniezione 13.
Nel dettaglio, il modulo principale 11 comprende una apertura centrale, indicata con 11c, attraverso la quale la piastra calda di distribuzione 10 riceve, da un sistema dì alimentazione predisposto nella macchina di stampaggio in cui lo stampo 15 à ̈ installato, il materiale plastico fuso MP, per distribuirlo ed iniettarlo nello stampo 15. Il modulo principale 11 definisce lungo ia sua estensione longitudinale, ovvero nel senso della lunghezza, una pluralità di zone di accoppiamento, indicate con 11d, in corrispondenza di ognuna delle quali il modulo principale 11 à ̈ accoppiato, nella configurazione Ct, con la prima estremità 12b di un modulo satellite 12. L’accoppiamento fra questi zone di accoppiamento 11d e le prime estremità 12b dei rispettivi moduli satelliti 11 à ̈, come già detto, di tipo rotazionale, al fine di consentire movimenti angolari relativi fra il modulo principale 11 e ciascun modulo satellite 12, durante la fase di montaggio e adattamento della piastra calda di distribuzione 10 allo stampo 15, come più avanti meglio descritto.
Il corpo principale 11 a definisce inoltre una pluralità di sedi cilindriche 11 e, formate attraverso lo spessore del corpo principale 11 a, che si estendono ognuna lungo un rispettivo asse Y, perpendicolare all’asse longitudinale X del canale caldo principale 11 b che corre lungo il corpo principale 11 a. Queste sedi cilindriche 11 e sono disposte e distanziate l’una dall'altra secondo un passo sostanzialmente costante, lungo l’estensione longitudinale del modulo principale 11 , e presentano ognuna un diametro maggiore di quello del canale caldo principale 11 b, per cui le sedi cilìndriche 11 e sono tali da intersecare e dividere il canale principale 11 b in una pluralità di tratti 11 b’ (Fig. 6), ognuno definito fra una sede 11e e quella adiacente lungo il corpo principale 11 a. Per chiarezza, le Figg. 5 e 6 rappresentano il corpo principale 11 a, da solo senza le altre parti del modulo principale 11 , in modo da mostrare le rispettive sedi 11 e ed il canale caldo principale 11 b, intersecato da esse.
In corrispondenza di ciascuna delle zone di accoppiamento 11 d, queste sedi cilindriche 11 e, come rappresentato nelle Figg. 1 e 2 e più in dettaglio in Fig. 9, alloggiano ognuna coassialmente un corrispondente corpo di accoppiamento 14, di forma cilindrica, a sua volta atto ad accoppiarsi rotazionalmente con la prima estremità 12b del corrispondente modulo satellite 12, come in seguito descritto. Ciascuno di questi corpi di accoppiamento 14 à ̈ attraversato in senso trasversale da un foro passante 14a avente un diametro uguale a quello del canale principale 11 b. Pertanto, quando il corpo di accoppiamento 14 à ̈ alloggiato nella rispettiva sede 11 e, come mostrato in Figg. 1 , 2 e 9, il foro passante 14a collega i due tratti adiacenti 11 b’, del canale principale 11 b, separate dalla sede 11 e. Il corpo di accoppiamento 14 à ̈ previsto per essere alloggiato nella rispettiva sede 11e, ad esempio in modo forzato, in modo da integrarsi con la struttura del corpo principale 11 a, così da assicurare una perfetta continuità e tenuta, contro ogni fuoriuscita del materiale plastico fluido MP, del canale principale 11 b che corre lungo l'estensione longitudinale del modulo principale 11.
Ciascuno di questi corpi di accoppiamento 14 comprende, lungo il suo asse Y, un foro interno 14b, che ha la funzione di mettere in comunicazione, quando il corpo di accoppiamento 14 Ã ̈ montato nella sede 11 e, il foro 14a, e quindi il canale principale 11 b del modulo principale 11 , con il canale caldo intermedio 12a che si estende internamente lungo il modulo satellite 12, a sua volta accoppiato rotazionalmente con il corpo di accoppiamento 14.
Ancora, come mostrato in Fig. 9, un risalto cilindrico 14c e una corrispondente sede cilindrica, formati rispettivamente sul corpo di accoppiamento 14 e sull’estremità 12b del modulo satellite 12, sono accoppiati ed atti a cooperare reciprocamente al fine di consentire sia un corretto centraggio dell<’>estremità 12b rispetto al corpo di accoppiamento 14, sia rotazioni relative fra il modulo satellite 12 ed il modulo principale 11.
Riassumendo, il corpo di accoppiamento 14, montato nella rispettiva sede 11e, e l’estremità 12b del modulo satellite 12, accoppiato con tale corpo di accoppiamento 14, formano una specie di cerniera, di asse Y, che definisce per l’appunto l’accoppiamento rotazionale fra il modulo principale 11 e il modulo satellite 12, così da consentire movimenti angolari fra questi due moduli, durante la fase di adattamento, come più avanti descritto, della piastra calda di distribuzione 10 allo stampo 15.
Inoltre corpi di chiusura 21 sono alloggiati in quelle sedi 11 e, formate nel corpo principale 11 a del modulo principale 11 , che, nella configurazione C1 della piastra calda di distribuzione 10, non corrispondono alle zone di accoppiamento 11 d, e pertanto non sono state utilizzate par alloggiare in esse un rispettivo corpo di accoppiamento 14. Nel dettaglio, ognuno di questi corpi di chiusura 21 comprende, analogamente ai corpi di accoppiamento 14, un foro trasversale passante 21 a, avente un diametro uguale a quello del canale principale 11 b. Pertanto anche il corpo di chiusura 21 , quando à ̈ alloggiato in una rispettiva sede 11e, à ̈ tale da collegare tramite il foro trasversale 21 a i due tratti adiacenti 11b’, del canale principale 11 b, separate dalla sede 11 e, così da assicurare la continuità del canale 11 b lungo l’estensione longitudinale del modulo principale 11. A differenza però del corpo di accoppiamento 14, il corpo di chiusura 21 non comprende un foro assiale intersecante il foro trasversale 21 a, per cui esso, una volta montato nella sede 11 e, ha solo la funzione chiuderla completamente, ovvero di impedire ogni trafilamento, verso l’esterno, del materiale plastico MP che scorre lungo il canale caldo 11a del modulo principale 11.
Come già anticipato, ciascun modulo satellite 12, della piastra calda di distribuzione 10, definisce internamente un rispettivo canale caldo intermedio 12a, che si estende lungo il modulo satellite 12. Questo canale caldo intermedio 12a, da una parte, ovvero nella zona della prima estremità 12b del modulo satellite 12, à ̈ in comunicazione, come prima detto, tramite il foro assiale 14b formato nel corpo di accoppiamento 14 alloggiato nella sede 11 e, con il canale caldo principale 11a del modulo principale 11 , e, dalla parte opposta, ovvero nella zona della seconda estremità 12c del modulo satellite 12, à ̈ in comunicazione con l’interno di un corrispondente modulo di iniezione 13.
In questo modo, ciascun modulo satellite 12 à ̈ tale da collegare e mettere in comunicazione, tramite il rispettivo canale intermedio 12a, il canale caldo principale 11 a con l’interno del corrispondente modulo di iniezione 13, così da consentire al materiale plastico MP di fluire dal modulo principale 11 all'ugello di iniezione 13a del modulo di iniezione 13, per essere iniettato nello stampo 15.
Inoltre, come già detto, al fine di consentire l’adattamento della piastra calda di distribuzione 10 allo stampo 15, ciascun modulo satellite 12, oltre ad essere accoppiato rotazionalmente, in corrispondenza della rispettiva prima estremità 12b, con il modulo principale 11 , nella zona di accoppiamento 11 d, à ̈ anche accoppiato rotazionalmente in modo simile, in corrispondenza della rispettiva seconda estremità 12c opposta alla prima estremità 12b, con il corrispondente modulo di iniezione 13.
Nel dettaglio, ciascun modulo di iniezione 13 comprende, oltre all'ugello di iniezione 13a, anche un corpo superiore 13b, che funge da supporto per l’ugello di iniezione 13a, e che, come mostrato in Fig. 3, à ̈ provvisto internamente di un canale 13c, a sua volta atto a mettere in comunicazione il canale caldo 12a, definito all'interno del modulo satellite 12 accoppiato con il modulo di iniezione 13, con un canale di flusso 13d, che à ̈ formato lungo l'asse dell’ugello di iniezione 13a ed ha la funzione di convogliare il materiale plastico fuso MP, ricevuto dal modulo di iniezione 13, per iniettarlo direttamente nello stampo 15.
I corpi superiori 13b dei vari moduli di iniezione 13 sono in generale fissati su un lato esterno 15b dello stampo 15, mentre i rispettivi ugelli di iniezione 13a sono inseriti in corrispondenti sedi 15c formate aH’interno del corpo dello stampo 15, nelle zone dei punti di iniezione 15a.
Inoltre primi e secondi mezzi di fissaggio, indicati in generale con 22 e 24, sono previsti per fissare stabilmente e rigidamente rispettivamente la prima estremità 12b di ogni modulo satellite 12 ai modulo principale 11 , e la seconda estremità 12c dello stesso modulo satellite 12 al corrispondente modulo di iniezione 13, una volta che la piastra calda di distribuzione 10 à ̈ stata adattata alla particolare configurazione dello stampo 15, come in seguito meglio descritto.
Ad esempio, come rappresentato in Fig. 10, i primi mezzi di fissaggio 22 sono costituiti da una pluralità di viti 22a, atte a serrare l'estremità 12b di ciascun modulo satellite 12 sul corpo 11 a del modulo principale 11 , le quali sono alloggiate in asole circolari 23 formate, in tale estremità 12b, attorno all'asse Y definito da ogni zona di accoppiamento 11 d .
In questo modo, le asole 23 sono atte a consentire una rotazione reciproca fra ogni modulo satellite 12 ed il modulo principale 11 , durante la fase di adattamento della piastra calda dì distribuzione 10, prima di avvitare definitivamente le viti 22a sul corpo principale 11a.
Analogamente ai primi mezzi di fissaggio 22, i secondi mezzi di fissaggio 24 possono essere costituiti da una pluralità di viti, atte a serrare l’estremità 12c di ciascun modulo satellite 12 sul corpo 11 b del modulo dì iniezione 13, ed alloggiate in asole formate in tale estremità 12c, così da consentire rotazioni angolari di adattamento fra quest'ultimo ed il modulo di iniezione 13.
II numero e le dimensioni dei vari moduli 11 , 12 e 13, che costituiscono la piastra calda di distribuzione 10, sono selezionati, almeno in linea generale, in funzione delle dimensioni e della specifica forma dello stampo 15, nel quale la stessa piastra calda dì distribuzione 10 à ̈ integrata nella configurazione C1 rappresentata in Figg. 1 e 2. A questo scopo, i moduli satelliti 12 possono essere vantaggiosamente selezionati da un gruppo costituito da moduli satelliti simili, aventi lunghezze corrispondenti a valori discreti unificati, tali da coprire una pluralità di differenti forme e configurazioni dello stampo, in particolare nel numero e nella disposizione dei rispettivi punti di iniezione, nel quale la piastra calda di distribuzione 10 à ̈ destinata ad essere integrata.
Nelfuso, la piastra calda di distribuzione 10 Ã ̈ prevista inizialmente per essere montata ed integrata in un primo stampo 15, quale quello raffigurato in Figg. 1 e 2, che presenta pertanto una propria e determinata disposizione dei punti di iniezione 15a, a sua volta corrispondente alla specifica forma e dimensioni del pezzo da stampare con lo stampo 15.
Pertanto la piastra calda di distribuzione 10 viene assemblata ed adattata allo stampo 15 in funzione di tale determinata configurazione dei rispettivi punti di iniezione 15a, In concreto, durante una prima fase di preparazione, i vari moduli 11 , 12 e 13, che costituiscono la piastra calda di distribuzione 10, sono opportunamente selezionati, per quanto riguarda la loro configurazione, numero e dimensioni, in particolare in lunghezza, in modo da consentire di raggiungere, tramite i rispettivi canali caldi di flusso formati all'interno di essi, tutti i punti di iniezione 15a definiti dallo stampo 15, una volta che la piastra calda di distribuzione 10 sarà adattata a ed integrata nello stampo 15. In questa fase di preparazione, corpi di accoppiamento 14 sono opportunamente alloggiati in quelle sedi 11 e, del modulo principale 11 , che sono disposte in corrispondenza delle zone di accoppiamento 11d, definite lungo l’estensione dello stesso modulo principale 11 , che sono previste per accoppiarsi rotazionalmente con i moduli satelliti 12, selezionati.
Ancora corpi di chiusura 21 sono opportunamente alloggiati in quelle sedi 11 e, del modulo principale 11, che non sono disposte nelle zone di accoppiamento 11 d, e che pertanto devono essere chiuse per impedire ogni fuoriuscita verso l’esterno del materiale plastico MP che scorre lungo il canale caldo 11 b formato all<’>interno del modulo principale 11. In questo modo il modulo principale 11 viene completamente assemblato ed opportunamente preparato per l'accoppiamento rotazionale con i moduli satellite 12, selezionati, per cui il modulo principale 11 può essere montato sullo stampo 15. Quindi i vari moduli sono collegati fra di loro e montati sullo stampo 15, in modo da assemblare la piastra calda di distribuzione 10 ed integrarla nello stesso stampo 15. In particolare il modulo principale 11 à ̈ montato su un lato 15b dello stampo 15, preferibilmente con l’interposizione di distanziali 26, a loro volta semplicemente appoggiati su tale lato 15b, in modo che il modulo principale 11 sia libero di dilatarsi termicamente in senso longitudinale rispetto alio stampo 15, durante l’uso, quando à ̈ soggetto a notevoli variazioni di temperatura.
Inoltre i moduli di iniezione 13 sono montati sullo stampo 15 nelle zone dei rispettivi punti di iniezione 15a, corrispondenti, come detto, alla forma e dimensioni dello specifico pezzo che deve essere stampato con lo stampo 15. Ancora, in questa fase di assemblaggio, le prime estremità 12b dei vari moduli satellite 12, che sono stati selezionati, sono accoppiate rotazionalmente con i corrispondenti i corpi di accoppiamento 14 predisposti nelle corrispondenti zone di accoppiamento 11 d, definite lungo il modulo principale, e le seconde estremità 12b degli stessi moduli satellite 12, selezionati, sono accoppiate rotazionalmente con i corpi superiori 13b dei corrispondenti moduli di iniezione 13.
Pertanto, gli accoppiamenti rotazionali fra la prima estremità 12b dì ogni modulo satellite 12 e il modulo principale 11 , da una parte, e fra la seconda estremità 12c dello stesso modulo satellite 12 ed il corrispondente modulo di iniezione 13, da un'altra parte, consentono di variare opportunamente le posizioni angolari relative fra tali moduli 11 , 12 e 13, come genericamente indicato da frecce f1 in Fig. 1 , in modo da adattare la loro disposizione e quindi quella della piastra calda di distribuzione 10 alla specifica e determinata configurazione dello stampo, 15, quale in particolare definita dai rispettivi punti di iniezione 15a.
In questo modo la piastra di distribuzione 10 à ̈ adattata allo stampo 10, così da assumere la configurazione C1 rappresentata in Fig. 1 , e pertanto da consentire al materiale plastico fluido MP, nella successiva fase di stampaggio, di alimentare e raggiungere, scorrendo lungo i canali caldi formati all’interno dei vari moduli che compongono la piastra calda dì distribuzione 10, tutti i punti di iniezione dello stampo 15.
Infine, la piastra calda di distribuzione 10, una volta che à ̈ stata adattata, à ̈ fissata rigidamente alla struttura dello stampo 15, awitando le viti dei mezzi di fissaggio 22 e 24 e quindi bloccando le due estremità 12b e 12c di ogni modulo satellite rispettivamente al modulo principale 11 e al corrispondente modulo di iniezione 13. A questo punto, la piastra calda di distribuzione 10 à ̈ pronta per l’uso, per cui il materiale plastico MP può fluire dal modulo principale 11 e attraverso i vari canali formati all'interno dei moduli satellite 12 raggiungere i vari moduli e di iniezione 13 per essere iniettato nello stampo 15, in corrispondenza dei rispettivi punti di iniezione 15a.
Oltre che sul primo stampo 15, la piastra calda di distribuzione 10 può essere adattata ed utilizzata su un secondo stampo 15’, schematicamente rappresentato in Fig. 4, che à ̈ destinato allo stampaggio di pezzi di forma diversa da quelli realizzati con il primo stampo 15, e che pertanto presenta una propria e specifica configurazione dei rispettivi punti di iniezione 15a’, differente da quella dei punti di iniezione 15a del primo stampo 15. In questo caso, in modo simile a quanto fatto nel caso del primo stampo 15, il modulo principale 11 della piastra di distribuzione 10 à ̈ predisposto selezionando, lungo la sua estensione longitudinale, opportune zone di accoppiamento, indicate con 11d’, destinate ad accoppiarsi rotazionalmente con corrispondenti moduli satellite 12, di lunghezza opportuna, atti a consentire l’adattamento delia piastra calda di distribuzione 10 al secondo stampo 15’. Quindi i moduli 11 , 12 e 13 della piastra calda di distribuzione 10 sono collegati ed accoppiati rotazionalmente fra di loro e montati sullo stampo 15’, in particolare alloggiando i moduli di iniezione 13 nelle zone dei punti di inserzione 15a’, ed adattando angolarmente i vari moduli, l’uno relativamente all’altro, come indicato da frecce f2, al fine di adattare la piastra calda di distribuzione 10 alla specifica e determinata configurazione dello stampo 15’, quale definita dai rispettivi punti di iniezione 15a’.
In questo modo la piastra calda di distribuzione 10, una volta montata sullo stampo 15, assume la configurazione C2, quale rappresentata in Fig. 4. Infine, come nel caso dello stampo 15, i vari moduli della piastra di distribuzione 10 sono rigidamente fissati fra di loro e rispetto alla struttura dello stampo 15’, tramite i mezzi di fissaggio 22 e 24.

Claims (2)

  1. RIVENDICAZIONI (con ali emendamenti in forma evidenziata! 1. Piastra calda di distribuzione modulare (10), per lo stampaggio ad iniezione di materiale plastico, adattabile a stampi (15, 15’) di differenti forme e configurazioni, comprendente: - almeno un modulo principale (11) prowisto internamente di un canale caldo principale (42b 11b), per il flusso dei materiale plastico fuso (MP); - uno o più moduli intermedi, o moduli satellite (12), ciascuno prowisto internamente di un rispettivo canale caldo intermedio (12a), per il flusso del materiale plastico fuso (MP); e - uno o più moduli di iniezione (13), ciascuno provvisto di un ugello di iniezione (13a) atto a ricevere il materiale plastico fuso (MP) per iniettarlo in uno stampo (15, 15'), in cui detti uno o più moduli satellite (12) sono previsti per essere disposti fra detto modulo principale (11 ) e detti uno o più moduli di iniezione (13), con almeno un modulo satellite (12) disposto fra il modulo principale (11) e ciascun modulo di iniezione (13), in modo da collegare e mettere in comunicazione, tramite i rispettivi canali caldi intermedi (12a), il canale caldo principale (11 b), formato nel modulo principale (11 ), con gli ugelli di iniezione (13a) di detti uno o più moduli di iniezione (13), e quindi consentire al materiale plastico fuso (MP) di fluire da detto canale caldo principale (11 a) a ciascun ugello di iniezione (13a), per essere iniettato nello stampo (15, 15’); in cui ciascun modulo satellite (12) à ̈ atto ad accoppiarsi rotazionalmente alle estremità (12a, 12b), con detto modulo principale (11) e con un corrispondente modulo di iniezione (13) o un altro modulo satellite, rispettivamente attorno ad un primo (Y) e ad un secondo asse sostanzialmente paralleli fra di loro. per cui, quando detta piastra calda di distribuzione (10) à ̈ montata e integrata in uno stampo (15, 15’) avente una determinata disposizione e/o configurazione (15a, 15a’), detto modulo principale (11 ), detti uno o più moduli satellite (12), e i corrispondenti moduli di iniezione (13) sono atti ad adattare la loro disposizione angolare relativa (fi, f2) a detta determinata disposizione e/o configurazione (15a, 15a') dello stampo (15, 15'), e in particolare alla disposizione dei rispettivi punti di iniezione (15a, 15a') nei quali detti uno o più moduli di iniezione (13) sono montati , e in cui mezzi di fissaggio (22, 24) sono previsti per fissare il modulo principale (11), ciascun modulo satellite (12), e ciascun corrispondente modulo di iniezione (13), rigidamente fra di loro e rispetto alla struttura di detto stampo (15, 15’), una volta che i moduli (11, 12, 13) di detta piastra calda di distribuzione (10) sono stata adattati a detto determinata disposizione e/o configurazione (15a, 15a') dello stampo (15, 15'), in cui detto modulo principale (11) comprende un corpo principale (11a), di forma generalmente allungata, all’interno di e lungo il quale detto canale caldo principale (11 b) si estende, in cui detto corpo principale (11a) definisce, lungo la sua estensione longitudinale, una o più sedi (11e), formate nello spessore di detto corpo principale (11 a), che intersecano detto canale caldo principale (11 b), in cui dette una o più sedi (11 e) alloggiano uno o più rispettivi corpi di accoppiamento (14), in determinate zone di accoppiamento (11 d) definite in detto modulo principale (11), per consentire l'accoppiamento rotazionale fra detto modulo principale (11) e un corrispondente modulo satellite (12), ognuno di detti uno o più corpi di accoppiamento (14) essendo atto a mettere in comunicazione il canale caldo principale (11b) di deto modulo principale (11) con il canale intermedio (12a) del corrispondente modulo satellite (12) accoppiato con il modulo principale (11), e in cui dete una o più sedi (11e) alloggiano uno o più rispetivi corpi di chiusura nelle zone del modulo principale (11) non utilizzate per accoppiare rotazionalmente detti uno o più moduli satellite (12) con detto modulo principale (11), deti uno o più corpi di chiusura essendo ati a chiudere le rispettive sedi nelle quali essi sono alloggiati, in modo da impedire ogni fuoriuscita verso l'esterno del materiale plastico fluido (MP) che scorre lungo deto canale caldo principale (11 a).
  2. 2. Piastra calda di distribuzione modulare M01 secondo la rivendicazione 1. in cui un solo modulo satellite Π2) à ̈ previsto per essere disposto fra deto modulo principale M1) e il corrispondente modulo di iniezione (131. e per accoppiarsi rotazionalmente, ad una rispetiva prima estremità (12b). con detto modulo principale (11 V e. ad una rispetiva seconda estremità (12c) opposta alla prima, con deto corrispondente modulo di iniezione Π 3). 4. 3,. Piastra calda di distribuzione modulare secondo la rivendicazione 3 1 o 2. in cui dete sedi hanno una forma cilindrica e presentano un diametro maggiore di quello del canale caldo principale (11 b) formato in detto modulo principale. Piastra calda di distribuzione modulare (10) secondo la rivendicazione 1 in cui ciascuno di detti uno o più moduli satellite (12) à ̈ selezionato da una pluralità di moduli satellite aventi lunghezze differenti definite da valori discreti, unificati, tali da coprire una pluralità di differenti forme e configurazioni di uno stampo (15, 15'), in particolare corrispondenti a una differente disposizioni dei punti di iniezione (15a, 15a') dello stampo (15, 15’). & 5. Piastra calda di distribuzione modulare secondo una qualsiasi delle rivendicazione precedenti, in cui detti mezzi di fissaggio (22, 24) comprendono una o più viti (22a) associate con una o più asole circolari (23) coassiali all'asse di rotazione relativa (Y), nella zona di accoppiamento rotazionale, fra la prima estremità di ogni satellite ed il modulo principale e la seconda estremità del modulo satellite (12) ed il modulo di iniezione (13), per cui dete asole (23) sono tali da consentire un movimento angolare relativo (f1, f2) fra i vari moduli (11, 12, 13) rotazionalmente accoppiarti durante l’adattamento di detta piastra calda di distribuzione (10) alla disposizione dei punti di iniezione (15a, 15a’) dello stampo (15, 15’), e dette viti sono ate ad essere serrate per fissare stabilmente le parti accoppiate, una volta adatata la piastra calda di distribuzione, sia fra di loro e sia rispeto alla struttura dello stampo (15.15'). †MODULAR HOT DISTRIBUTION PLATE, FOR THE INJECTION MOULDING OF PLASTIC MATERIAL, ADAPTABLE TO MOULDS OF DIFFERENT SHAPES AND CONFIGURATIONS, AND CORRESPONDING METHOD â€
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