ITBG940039A1 - Macchina per il taglio particolarmente di marmo e granito comprendente una sega a nastro continua e volani di guida e movimentazione della sega a disposizione orizzontale - Google Patents

Description

DESCRIZIONE

Forma oggetto della presente invenzione un dispositivo per il taglio, particolarmente di marmo e granito, comprendente una sega a nastro continua e volani di guida e movimentazione della sega a disposizione orizzontale. Nei dispositivi di taglio notori, i volani sono generalmente disposti perpendicolarmente rispetto al piano d'appoggio della struttura di supporto, ed i mezzi di taglio sono un filo continuo elicoidale con perline diamantate. 11 filo diamantato dei dispositivi noti ha un diametro relativamente ridotto; questo, per limitare lo sfrido ed i tempi di calata del filo nel blocco che si sta tagliando. Il diametro del filo, pur essendo ridotto, determina tagli con larghezza comunque relativamente elevata (circa 10-12 mm) se confrontati con i tagli che si possono ottenere con una lama diamantata (circa 4-5 mm).

I fili diamantati utilizzati nei dispositivi di taglio noto sono, inoltre, fonte di ulteriori inconvenienti: essi, infatti, offrono una limitata superficie di raffreddamento e sono soggetti a frequenti rotture.

Sono altresì note macchine di taglio in cui, al posto di un filo continuo diamantato, è prevista una lama diamantata a movimento alternato. Tali macchine pur non presentando gli inconvenienti sopra descritti ne presentano altri; infatti, il movimento alternato della loro lama non ne favorisce il raffreddamento; inoltre, buona parte del materiale di sfrido rimane attaccata tra i denti della lama la cui possibilità di essere lavata è limitata. La calata della lama nel blocco che si sta tagliando non è continua ma è limitata solo alla fase di taglio che è quella di andata, il che comporta un aumento dei tempi di taglio. Esistono anche delle macchine di taglio con lama a nastro, ma in esse il piano di taglio è essenzialmente verticale, non avendo esse risolto i problemi connessi al peso della lama operante in un piano orizzontale, il quale peso favorisce l'uscita della lama a nastro dalle sue puleggie di rinvio preposte alla sua guida e movimentazione.

Scopo della presente invenzione è quello di definire una macchina che conglobi soprattutto i vantaggi sia delle macchine note a filo e a nastro diamantato continuo che di quelli a lama alternata, ed in cui, pertanto, i mezzi di taglio operanti in continuo abbiano dimensioni che ne garantiscano un buon raffreddamento ed una minore possibilità di rottura, nonché presentino tempi di calata e sfrido minori rispetto ai fili diamantati.

Un ulteriore scopo è quello di definire una macchina che permetta una facile ed efficace pulizia dei mezzi di taglio, e che abbia un funzionamento semplice e affidabile.

Questi ed altri scopi appariranno come raggiunti dalla lettura della descrizione dettagliata seguente, illustrante una macchina i cui aspetti fondamentali sono espressi dalle rivendicazioni annesse.

L'invenzione è illustrata, a titolo puramente esemplificativo ma non limitativo, dai seguenti disegni, in cui:

la fig. 1 mostra una macchina di taglio in vista schematica laterale, con indicata mediante linea tratteggiata la posizione inferiore del telaio di sostegno della sega a nastro;

- la fig. 2 ne mostra una vista schematica dall'alto; - la fig. 3 ne mostra una vista schematica in sezione mediana secondo il piano KK di fig.2;

- la fig. 4 ne mostra una vista laterale secondo il verso H di fig. 1;

la fig. 5 mostra, in vista laterale parzialmente sezionata, dei particolari del dispositivo di orientamento e supporto del volano folle di movimentazione del nastro-sega, ubicati nella zona D di fig. 3;

- la fig. 6 mostra in vista parzialmente sezionata un gruppo di ruote di guida del nastro-sega, indicato con B in fig. 2;

la fig. 7 mostra in vista laterale parzialmente sezionata, un supporto per lama a nastro, in posizione di fine taglio su un blocco già parzialmente segato e montato su un carrello;

- la fig. 8 mostra una sezione diametrale parziale di un volano, per evidenziare la sua forma e la posizione della sega a nastro.

Con riferimento alle citate figure, una macchina secondo l'invenzione comprende una struttura di supporto presentante quattro colonne 1 dipartentesi da basamenti 2 di un piano P di appoggio e presentanti in corrispondenza delle estremità libere quattro traverse fisse 3; lungo le colonne 1 può scorrere un telaio di supporto 7, presentante quattro elementi a manicotto 4 scorrevoli lungo le colonne 1. 1 manicotti sono collegati a due traverse mobili 5A, 5B, ciascuna traversa essendo associata alle estremità, a due dei citati manicotti 4; tali traverse mobili sono poi a loro volta collegate tra loro da una ulteriore traversa centrale 6.

Al telaio di supporto 7 sono collegati centralmente, in corrispondenza della traversa 58 una prima puleggia motrice 8 associata ad un gruppo di motorizzazione 9 di una sega a nastro 11; in corrispondenza della traversa 5A è invece montata una seconda puleggia 10, folle, che viene trascinata in rotazione dalla sega a nastro 11. Alle traverse 5 sono inoltre associati gruppi di ruote 12 di guida della sega a nastro 11, atti a mantenerla perpendicolare rispetto ad una direzione di ingresso M dei blocchi G da tagliare (fig. 2).

Le colonne 1 sono di tipo convenzionale e presentano usuali guide di scorrimento 13 (fig. 1) cooperanti con gli elementi a manicotto 4.

Per l'uniforme movimentazione dei manicotti 4 sono previste in ciascuna colonna usuali viti rotanti (non rappresentate) associate, cooperanti con madreviti solidali ai manicotti. Le suddette viti sono movimentate con usuali mezzi motori 14C grazie ad una serie di convenzionali rinvii ad ingranaggi 14A e alberi di trasmissione 14B, associati all'estremità superiore delle colonne 1. Sulla traversa 5B è presente un braccio 15 di fulcro per una leva 16, ad una estremità della quale agisce un pistone idraulico 17 per il tensionamento della sega a nastro 11 mediante spostamento del supporto della puleggia 8 montato sulla leva 16 in una posizione intermedia 8A. Sulla leva 16 è presente una propaggine 18 che supporta un convenzionale motore elettrico 19; tale propaggine è fissata alla leva con bulloni impegnati in asole preposte a regolare la tensione di una cinghia dentata di trasmissione 21 collegante una puleggia dentata motrice 20 ad una puleggia dentata condotta 22 solidale alla puleggia 8 di movimentazione della sega mediante un albero 23 coincidente con la posizione 8A. 11 motore presenta, come convenzionale, un freno elettromagnetico (non rappresentato) atto ad arrestare con immediatezza il motore stesso, al termine di ogni operazione o in caso di rottura della sega a nastro 11. L'albero 23, opera all'interno di un supporto cilindrico coassiale 24, atto anche a supportare un carter 30 di protezione. 11 carter 30 presenta una parete di fondo a rete per consentire lo scarico delle particelle di marmo rimaste aderenti alla sega a nastro.

La puleggia 8, così come anche l'altra puleggia 10, sono di tipo tradizionale e presentano un rispettivo mozzo centrale 8A,10A, calettato con l'estremità di rispettivi alberi di supporto 23,26. La corona esterna E delle pulegge 8 e 10 è ricoperta da un anello di gomma dura F sul quale si avvolge la sega a nastro 11. Tale anello di gomma è leggermente bombato per conferire stabilità di scorrimento alla sega a nastro, giacché in tal modo la sega subisce una leggera incurvatura della sua sezione. Con riferimento alla fig. 5 sono rilevabili le modalità di ancoraggio dell'albero 26, di supporto della puleggia 10, alla traversa 5A. L'albero 26 è supportato da cuscinetti oscillanti radiali ad una e a due corone di rulli a botte 27A e 27B associati ad un reggispinta orientabile a rulli 27C. Del volano 10 in fig. 5 è stata rappresentata solo la parte superiore di un mozzo 1QA calettato sull'albero 26. 11 cuscinetto superiore 27A prevede un dispositivo di spostamento radiale 28. Esso è infatti montato in una sede 28A liberamente scorrevole in un piano 28B presente sulla sommità della traversa 5A, ma avente la sua posizione stabilita dal suo contatto con le estremità di viti radiali 28C, 28D. Midiante tali spostamenti radiali sì fa oscillare l'albero 26 attorno ad un centro di rotazione R dei cuscinetti 27B e 27C, e si determina pertanto l'esatta posizione dell’albero 26. In questo modo si può dunque procedere alla regolazione micrometrica della sghembatura tra gli assi del volano folle e del volano motore, onde realizzare componenti calibrate di stabilizzazione del movimento della sega a nastro, in quanto compensatrici del suo peso. Sull'albero 26 è inoltre previsto un usuale freno elettromagnetico d'emergenza (non rappresentato) avente lo scopo dì intervenire in caso di rottura del nastro. Anche la puleggia 10 è protetta dal carter 30, vincolato tramite alette 30A alla traversa 5A e presentante una parete di fondo a rete ed apribile per lo scarico delle particelle abrase. A ciascuna delle due traverse 5A e 5B, in corrispondenza del lato di ingresso M (fig.2) dei blocchi da tagliare, sono associate due slitte 31A e 31B di supporto per i gruppi di ruote 12 per la guida della sega a nastro 11. Tali slitte sono allineate tra loro e perpendicolari alle traverse 5A e 5B, ovvero, alla direzione d'ingresso M (fig.2) dei blocchi G da tagliare. Le slitte 31A e 31B sono atte a scorrere lungo binari (non rappresentati) rigidamente collegati alle traverse 5A e 5B, e comprendono usuali mezzi (non rappresentati, comunque convenzionali) per il loro bloccaggio ai binari ad una predeterminata e desiderata . distanza una dall'altra. Detta distanza deve essere di poco superiore alle dimensioni del blocco da tagliare, così da evitare oscillazione della sega a nastro 11 durante il taglio. Ciascun gruppo di ruote 12 di guida comprende due ruote contrapposte 32A, 32B (vedasi fig.6), atte a mantenere perfettamente verticale la sega a nastro 11 che scorre tra le ruote stesse, ed una ruota 32C disposta superiormente alle prime due e con asse perpendicolare rispetto ad esse; tale ruota 32C funge da elemento di reazione sul dorso della sega a nastro durante la calata per l'operazione di taglio. Le due ruote contrapposte 32A, 32B sono preferibilmente rivestite in gomma dura e sono montate su usuali supporti registrabili con viti ed asole (non rappresentati), in modo tale che le loro superfici circolari sfiorino la sega a nastro. La ruota superiore 32 è invece preferibilmente realizzata in acciaio molto duro ed è supportata da guide 32E che gli consentono una precisa regolazione in altezza, in modo tale che la sega a nastro sfiori la suddetta ruota 32C quando viaggia a vuoto e vi trovi riscontro per appoggio durante la calata per il taglio. La posizione delle guide 32E è stabilita irreversibilmente dall'avvitamento di una vite di manovra 32F in una sede fissa di supporto 32G della slitta 31A, o 318.

Al telaio 7 è associato, in corrispondenza del tratto rettilineo di ritorno della sega a nastro 11 un carter rettilineo 33 (fig.2) di sezione rettangolare e con una parete di fondo costituita da rete, per evitare il raccogliersi di particelle di marmo in caduta dai denti della sega a nastro. Il carter rettilineo 33 è atto a racchiudere la sega a nastro stessa, ed è collegato a dei carter 24 e 30 delle due pulegge 8 e 10. Vantaggiosamente, all'esterno dei due fianchi laterali del carter rettilineo 33 sono previsti usuali ugelli (non rappresentati, comunque convenzionali) distanziati tra loro e collegati a tubi flessibili (non rappresentati) per il convogliamento di acqua o liquidi raffreddanti o similari. Per effetto centrifugo, la sega a nastro 11, ruotando sulle pulegge 8 e 10 libera le particelle di abrasione residue ancora presenti sulla sega e che non

8 erano state asportate dai getti d'acqua e scaricate C/AKAWP attraverso la citata rete di fondo presente nei carter.

La sega a nastro 11 è di tipo convenzionale a denti diamantati. La sega a nastro, grazie alla sua superficie, trascina l'acqua di raffreddamento che viene immessa a pressione in corrispondenza del tratto operativo iniziale

del nastro e da sopra il pezzo da tagliare, e la fa scorrere per tutta la larghezza del blocco G. 11 movimento continuo della sega a nastro 11 garantisce, inoltre, che ogni suo dente diamantato si trascini sino all'uscita del pezzo da tagliare le particelle-limatura

del materiale marmoreo in lavorazione.

11 montaggio della lama a nastro 11 avviene riducendo

l'usuale interasse di lavoro tra i due volani 8, 10

tramite trazione esercitata dal pistone idraulico 17. Una

volta montata la lama 11, i due volani vengono poi distanziati lentamente uno rispetto all'altro, così da

mettere in tensione la lama a nastro 11 facendo esercitare al pistone idraulico 17 una spinta in senso contrario alla precedente. Dopo di ciò si può attivare il

motore 19 aumentandone gradualmente i giri sino a regime.

Durante quest'ultima fase, se necessario, agendo sull'organo 28 (fig.5) si procede a variare il grado di parallelismo della puleggia folle 10 rispetto a quella motorizzata 8.

In fig. 7 illustrato il posizionamento di un carro 40 per il trasporto di un blocco G da tagliare in una o più lastre; in figura, il telaio 7 è stato rappresentato nella sua posizione di fine corsa inferiore, ovvero al termine del taglio. E' da sottolineare che la risalita della lama non risente lastra dell'attrito tra il blocco di marmo G e l’ultima lastra tagliata 41; quest'ultima rimane infatti distanziata dal blocco grazie a cunei metallici 42 pensili, vincolati mediante cavi (non rappresentati) alle traverse 3 della struttura di sostegno. 1 cunei 42, per gravità, entrano nella fessura prodotta dalla lama e vi rimangono sino al termine del taglio. La lama stessa poi, risalendo, espelle tali cunei distanziatori. La "capacità" o distanza massima di taglio L, dipende dalla posizione della trave centrale di reazione 6 tra i due volani 8, 10. Per aumentare tale distanza, la trave 6 può essere vantaggiosamente disposta come illustrato in fig. 7; ovvero, in posizione non centrale, ma spostata verso le colonne posteriori 1Z della struttura di sostegno del dispositivo.

I motori elettrici che comandano la calata del telaio 7 e la movimentazione della lama 11, sono controllati da un'unità elettronica di gestione e controllo, di tipo convenzionale, che non verrà pertanto descritta nel seguito.

La forma di realizzazione fin qui illustrata è stata fornita a titolo esemplificativo ed è pertanto suscettibile di possibili numerose varianti, tutte rientranti nel medesimo concetto inventivo. La struttura di supporto della macchina potrebbe, ad esempio, essere del tipo a tre sole colonne 1.

Claims (10)

1. RIVENDICAZIONI 1) Macchina per il taglio, particolarmente di marmo e granito, del tipo comprendente una struttura di supporto (1, 3) alla quale sono associati e lungo la quale è mobile un telaio (7) comprendente almeno una puleggia folle (10) ed una motrice (8) collegata ad un gruppo motore-riduttore, dette pulegge (8, 10) essendo atte a guidare e movimentare mezzi di taglio del blocco di marmo o granito, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di taglio sono una sega a nastro continuo (11), e che dette pulegge (8, 10) sono disposte orizzontalmente per disporre di una sega a nastro verticale come il suo senso di calata di taglio.
2. 2) Macchina come alla rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto di comprendere gruppi di ruote (12) per la guida della sega a nastro (11) atti a mantenere la sega perpendicolare rispetto ad una direzione di ingresso (M) dei blocchi da tagliare ed a variare, mediante posizionamento di una loro slitta di supporto (31A, 31B) ed a seconda della lunghezza del blocco da tagliare, la parte non guidata ed operativa di detta sega, così da evitare oscillazioni della sega a nastro stessa durante il taglio.
3. 3) Dispositivo secondo la rivendicazione 2) caratterizzato dal fatto che i gruppi di ruote (12) hanno le loro slitte di supporto (31A, 31B), allineate tra esse ed associate ad un telaio di supporto (7) portante le pulegge (8,10).
4. 4) Macchina come alla rivendicazione 3, caratterizzata dal fatto che ciascuna delle due slitte (31A,31B), in corrispondenza della sua estremità reciprocamente contrapposta, porta una prima coppia di ruote (32A,32B) con assi contrapposti atti a mantenere verticale la sega a nastro (11) che scorre tra dette ruote, ed una ulteriore ruota (32C) disposta superiormente alle prime due e con asse perpendicolare rispetto ad esse, atta a fungere da elemento di reazione sul dorso della sega a nastro (11) durante il taglio.
5. 5) Macchina come alla rivendicazione 4, caratterizzata dal fatto che dette ruote comprendono mezzi a bulloni ed asole, ovvero a vite (32E, 32F, 32G) per la regolazione della loro distanza dalla sega a nastro (11) che devono guidare.
6. 6) Macchina secondo la rivendicazione 3, caratterizzata dal fatto che le slitte (31A, 31B) allineate tra esse di supporto dei gruppi di ruote (12) di guida della sega a nastro, sono atte a muoversi lungo guide rigidamente collegate al telaio di supporto (7) portante le pulegge (8,10), così da poter avvicinare o allontanare tra esse, a seconda delle dimensioni del blocco da tagliare, la pluralità delle ruote di guida (32A, 32B, 32C) della sega a nastro, portate da ciascuna di dette slitte.
7. 7) Macchina secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che almeno una delle pulegge (8,10) presenta mezzi (17) per il tensionamento della sega a nastro (11).
8. 8) Macchina secondo la rivendicazione 7, caratterizzata dal fatto che i mezzi di tensionamento comprendono un pistone idraulico (17) atto a spostare angolarmente una leva (16) fulcrata (15) ad una sua estremità supportante in posizione centrale (8A) la puleggia motrice (8) ed il relativo gruppo di motorizzazione (9).
9. 9) Dispositivo secondo la rivendicazione 1,caratterizzato dal fatto che almeno una delle pulegge (8,10) presenta mezzi (28) per la regolazione del grado di parallelismo degli assi dei due volani (8,10) per determinare la posizione di stabilità operativa della sega a nastro (11).
10. 10) Dispositivo secondo la rivendicazione 9; caratterizzato dal fatto che i mezzi per la regolazione del grado di parallelismo comprendono, associati ad un albero (26) di supporto della puleggia condotta (10), in corrispondenza dell'estremità libera dell'albero, un cuscinetto superiore (27A) di tipo oscillante alloggiato in una sede (28A) posizionata nel piano orizzontale da una pluralità di viti (28C, 28D) onde variare con precisione micrometrica l'inclinazione di detto albero (26) ed, in corrispondenza dell'estremità vincolata al mozzo del volano (10A), almeno un primo cuscinetto inferiore (27B) oscillante radiale ed un secondo cuscinetto inferiore (27C) reggispinta oscillante secondo un centro di rotazione (R) comune all'altro primo cuscinetto (27B).