ITBG20010006A1 - Bustina per il contenimento di assorbenti igienici adesivi per donna,suo materiale costitutivo e procedimento produttivo di esso. - Google Patents

Description

DESCRIZIONE

Questa invenzione si riferisce ad una bustina per il contenimento di assorbenti igienici adesivi per donna, al suo materiale costitutivo ed al procedimento produttivo di esso.

Come è noto, moderni assorbenti igienici 3 per donna consistono generalmente in due sottili pellicole A, B, di polietilene, unite ai loro bordi per racchiudere materiale assorbente. Detti assorbenti hanno una forma idonea ad aderire all'interno delle mutandine nella “zona critica” ed hanno i lati definiti dalle due citate pellicole B e A che sono differenziati; ciò, allo scopo di poter rispettivamente ancorarsi al tessuto dell’interno delle mutandine e costituire un effetto barriera e per lasciar passare gli umori fisiologici verso il materiale interno preposto al loro ritegno. Detto ancoraggio della struttura dell’assorbente all’interno della mutandine, avviene mediante uno strato C di materiale adesivo o colloso: a titolo di esempio del tipo D3347 della H.B. FULLER - SICAM. Tale materiale colloso deve essere mantenuto coperto, sia per evitare che aderisca a corpi estranei, sia per ridurre l’evaporazione di eventuali solventi, sia per evitare altri fenomeni chimico-fisici che ne pregiudicherebbero, altrimenti, le proprietà adesive al momento dell’impiego. Detta copertura dello strato C di materiale colloso deve avvenire, ovviamente, con elementi idonei ad aderire ad esso con una forza minima, che renda agevole la rimozione di essa copertura. Tale forza di adesione minima deve tuttavia essere sufficiente per garantire il posizionamento stabile di tale copertura, onde consentire lo svolgimento della funzione ad essa affidata. Il materiale per eccellenza impiegato in questo ruolo di copertura rimovibile è il silicone, generalmente applicato su una striscia di carta (carta siliconata) quale supporto rigido. Con tale soluzione, la struttura dell’assorbente è alloggiata liberamente all’interno di una bustina 4 di contenimento. Detta bustina è da intendersi come elemento di confezionamento di singole strutture di assorbenti monouso. Dopo essere stata privata del suo contenuto, detta bustina può essere conservata per riporre al suo interno l’assorbente usato , in attesa di un luogo idoneo ove gettarlo.

L’esposizione di questi aspetti notori è finalizzata ad evidenziare le proprietà richieste alle citate bustine; ovvero, una realizzazione in materiale estremamente flessibile e silenzioso, estremamente sottile, impermeabile, opaco. Queste proprietà consentono infatti di comprendere l’esigenza di creare bustine di contenimento sempre più perfette, sempre più funzionali, sempre più economiche.

Una evoluzione della striscia di carta siliconata da rimuovere prima dell’uso è espressa da una versione in cui detta striscia è ancorata con un suo lato, all’interno della bustina, da un secondo adesivo avente un “tac" maggiore di quello esistente sull’altro suo lato, posto a protezione del materiale adesivo preposto ad ancorarsi all’interno della mutandina. Con tale soluzione si ha il vantaggio di effettuare in modo automatico il distacco della carta siliconata con la stessa manovra di estrazione dell'assorbente dalla sua bustina; tuttavia si ha lo svantaggio di avere una bustina resa “ingombrante" dalla presenza della carta siliconata incollata su di essa. Lo stato della tecnica comprende, inoltre, una versione di bustina in polietilene in cui l'interno di essa è dotato di una superficie trattata con un processo di “spalmatura” di silicone (illustrato dai brevetti US 5181610 e US 5474818). E’ altresì notoria una tecnica produttiva di pellicole di polietilene, per la costruzione delle citate bustine di contenimento degli usuali assorbenti igienici, realizzata mediante coestrusione di pellicola siliconica. Le bustine costruite con le pellicole di polietilene siliconate nei modi precedentemente elencati esprimono una capacità di anti-aderenza che è massima: ad un valore che è definibile perfino eccessivo. Infatti, la colla preposta ad aderire all’interno delle mutandine potrebbe essere eccessiva o non perfettamente ancorata sull’assorbente, e tale da aderire al tessuto di esse in modo così tenace da lasciare ancorati su di esso dei residui. Va infatti considerato che, le usuali tecnologie produttive, non consentono di regolare con la necessaria precisione le quantità di colla applicate sull'assorbente igienico, cosicché il completo trasferimento di esse all’interno delle mutandine e conseguente al loro distacco da una superficie completamente siliconata può risultare eccessivo. Ne consegue che, l'impiego di tale assorbente igienico, potrebbe determinare un danno notevole; infatti, alcune donne non sono disposte ad indossare mutandine che risultino minimamente macchiate. “Notevole", se si considera che generalmente le citate mutandine sono “preziosità sartoriali”.

Scopo della presente invenzione è quello di definire una bustina di contenimento di assorbenti igienici (del tipo che offre automaticamente l’assorbente igienico già pronto per la sua applicazione all’interno della mutandina a seguito della sua estrazione dalla sua bustina di contenimento), la quale disponga di mezzi anti-aderenti con valori di ancoraggio della colla applicata sull’assorbente igienico che siano facilmente adeguabili alle specifiche esigenze produttive e/o alla gamma delle prestazioni di adesività offerte dall’assorbente igienico rispetto all’interno delle mutandine. Altro scopo è quello di definire dei mezzi antiaderenti, di cui sopra, che possano implementare l’interno della usuale pellicola in polietilene, destinato ad accogliere l’assorbente igienico, mediante tecniche produttive economiche. Altro scopo è quello di definire dei mezzi anti aderenti, di cui sopra, che possano essere applicati con tecnologie notorie di altri settori, allo scopo di evitare l’onere di specifici impianti. Questi ed altri scopi appariranno come raggiunti dalla lettura della descrizione dettagliata seguente, illustrante una bustina per il contenimento di assorbenti igienici adesivi da donna avente la particolarità di presentare la sua superficie interna dotata di materiale anti-aderente, indicativamente di natura siliconica, distribuito in modo puntiforme, onde offrire con le zone di superficie prive di esso un’azione di asportazione e di ritegno di eccessi di colla e comunque riduttrice dell'aderenza delle usuali colle integrate al corpo dell’assorbente igienico, che sia adeguabile alla tipologia dell’impiego mediante scelta del tipo di puntinatura. L’ invenzione è illustrata, a titolo puramente indicativo ma non limitativo nella allegata tavola di disegno in cui:

- la fig. 1 mostra un esempio di bustina e di assorbente igienico contenuto, in una configurazione aperta evidenziante il suo lato trattato con la citata punteggiatura;

- le figg. 2, 3, 4, 5 mostrano, con un ingrandimento di circa dieci volte le dimensioni reali, come quattro superfici interne di bustine risulterebbero “stampate” dai citati fluidi siliconici.

Tale particolare stampa avviene secondo disegni a punteggiatura uniformemente distribuita, differenziati tra essi mediante la differente separazione tra "vuoti” 1 e “pieni” 2. Ipotizzando che i punti circolari neri siano i pieni 2, espressivi del silicone riportato con le usuali tecniche di stampa, e che il "bianco” esterno ad essi sia espressivo dei vuoti 1 , cioè della sola pellicola di polietilene, si può ben capire che, a parità di distanza dei centri di tali punti, più tali punti sono grandi più essi saturano le superficie su cui sono riportati. Ciò è quanto si può rilevare da un confronto fra le figg. 2, 3, 4, 5. A parità di qualsiasi altra caratteristica, è sufficiente variare la retinatura di stampa per variare la percentuale di copertura della superficie di polietilene da parte del silicone, o anti-aderente generico. La citata modalità di applicazione del silicone ( o altri anti-aderenti generici) con tecniche di stampa, consente vantaggiosamente di creare una discontinuità, attuativa di una distribuzione del silicone, estremamente uniforme. Inoltre, la dosatura precisa consente un ragguardevole risparmio quantitativo di esso; riferendoci per esempio alla figura 2, si può ben vedere che le superfici “bianche “ costituiscono circa il 50% del totale. Ciò non sarebbe stato possibile, ovviamente, con le attuali tecniche notorie della applicazione del silicone mediante “spalmatura”, che esprime concettualmente il 100% di copertura. Benché nelle citate figure 2, 3, 4, 5 allegate il silicone “stampato " sia illustrato con dei cerchi uniformemente distribuiti, il citato procedimento di siliconatura mediante tecniche di stampa consente, ovviamente, sia di utilizzare altre figure geometriche, sia di variare la loro distribuzione e/o grandezza. Un esempio di figura stampata diversa dal cerchio potrebbe essere costituito dal rombo; tale figura si presta infatti vantaggiosamente a differenziare la distribuzione del silicone tra i due assi longitudinale e trasversale della pellicola in bobine, utilizzata per la creazione delle bustine di contenimento. Ovvero, tale geometria romboidale si presta a differenziare, nel modo più opportuno, Tanti-aderenza delle sue superfici interne rispetto al verso di distacco con cui l'assorbente igienico viene estratto dalla bustina (Fig. 1). Altro vantaggio che deriva dal procedimento di siliconatura con usuali tecniche di stampa, segnatamente flessografica e rotocalcografica, è quello di poter offrire superfici di polietilene “nude quanto basta” per non ostacolare le fasi di costruzione della bustina di contenimento mediante l’usuale unione dei loro bordi. Altro vantaggio è quello di poter attuare una “distribuzione puntiforme" del materiale anti-aderente secondo bande longitudinali aventi concentrazione differente, in funzione della zona di colla presente sull'assorbente igienico che maggiormente deve essere ridotta alla minima quantità, o al minimo valore di aderenza, per non determinare rilascio di residui di colla sulla mutandina a seguito della rimozione finale dell'assorbente igienico.

Il silicone fluido applicato con le citate tecnologie di stampa può essere di vari tipi; un esempio di caratteristiche idonee all’applicazione di cui all’invenzione è offerto dal prodotto avente nome TEGO RC 711 e prodotto dalla GOLDSHMIDT oppure dal prodotto avente nome UV9300 GE BAYER associato a catalizzatore UV9380 C GE BAYER. Benché il silicone di cui sopra costituisca uno dei materiali anti-adesione più usati a protezione o ad isolamento delle superfici adesive delle colle generalmente impiegate nel campo di cui all'invenzione, ciò non implica che l’invenzione sia riferita esclusivamente ad esso. La siliconatura della superficie deve infatti essere intesa precipuamente come un trattamento anti-aderenza. In tal senso, pertanto, debbono essere intesi rientranti neN’ambito dell'invenzione anche differenti liquidi di stampa che realizzino analoghe proprietà anti-aderenti: per esempio, liquidi con caratteristiche assimilabili agli inchiostri di stampa idonei a fissare sulla superficie di polietilene polveri di PTFE. Ciò che è rilevante, infatti, è proprio la modalità di applicazione stabile, sulla superficie di polietilene destinata a costituire l'interno della bustina di contenimento degli assorbenti igienici dotati di adesivo, di prodotti anti-aderenti in una configurazione puntiforme determinabile con usuali tecniche di retinatura per stampa.

Claims (6)

1. RIVENDICAZIONI 1 ) Bustina indicativamente in pellicola di polietilene, per il contenimento di assorbenti igienici adesivi da donna, caratterizzata dal fatto di presentare la sua superficie interna (5) dotata di materiale antiaderente, indicativamente di natura siliconica, distribuito in modo puntiforme (Figg. 2, 3, 4, 5), onde offrire con le zone di superficie prive di esso un'azione di asportazione e di ritegno di eccessi di colla e comunque riduttrice dell'aderenza delle usuali colle integrate al corpo dell’assorbente igienico, che sia adeguabile alla tipologia dell’impiego mediante scelta del tipo di puntinatura.
2. 2) Pellicola, preferibilmente in polietilene, per la realizzazione della bustina di cui alla rivendicazione precedente, caratterizzata dal fatto di avere un suo lato preposto a costituire l'interno (5) della bustina che è dotato di materiale anti-aderente, indicativamente siliconico, distribuito in modo puntiforme allo scopo di lasciare scoperte delle zone su cui la colla integrata all'assorbente igienico possa ancorarsi staccandosi dal resto della quantità utile quando essa è in eccesso rispetto alla quantità richiesta, per una sua efficace e funzionale applicazione all’interno della mutandina e per una sua completa rimozione da questa.
3. 3) Pellicola, come alla rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che la distribuzione in modo puntiforme del materiale anti-aderente ha della densità realizzatrici di bande variamente sfumate tra esse e finalizzate ad offrire, a seguito della loro successiva ubicazione all’interno (5) della bustina, ritegno differenziato nei confronti della colla presente su un lato dell’assorbente igienico, onde favorire il trattenimento degli eccessi di colla in quelle zone che più potrebbero danneggiare le mutandine qualora subissero un trasferimento in esse.
4. 4) Procedimento realizzativo della pellicola di cui alla rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detta pellicola è avvolta in bobine idonee ad una stampa di un loro lato, destinato a costituire l’interno (5) della bustina, indicativamente con usuali tecniche flesso-grafiche oppure rotocalcografiche, con liquidi dotati di proprietà fisico-chimiche idonee a renderli operativamente simili agli usuali inchiostri di stampa, detti liquidi essendo idonei ad apporre stabilmente sulla pellicola in trattamento idonee quantità di materiali anti-aderenti, indicativamente siliconici, in un modo puntiforme liberamente modificabile in forma e densità in funzione di scelte commerciali di utilizzazione.
5. 5) Procedimento, come alla rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che la configurazione puntiforme materiale anti-aderente, indicativamente siliconico, è costituita da una pluralità di piccoli cerchi di diametro variabile per variare, a parità di loro interasse, lo spazio libero da essi non coperto in funzione del grado di adesione voluto dalla superficie così risultante.
6. 6) Procedimento, come alla rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che la configurazione puntiforme o puntinatura di materiale anti-aderente, indicativamente siliconico, è costituita da una pluralità di piccoli rombi ordinatamente orientati e distribuiti, aventi grossezza variabile per variare, a parità di loro interasse, lo spazio libero da essi non coperto in funzione del grado di adesione voluto dalla superficie così risultante.