ITBA20100039A1

ITBA20100039A1 - "dispositivo distanziatore per il supporto di barriere stradali in metallo e/o altro materiale"

Info

Publication number: ITBA20100039A1
Application number: IT000039A
Authority: IT
Inventors: Vito Porrelli
Original assignee: Gruppo Massara S P A
Priority date: 2010-10-07
Filing date: 2010-10-07
Publication date: 2012-04-08

Description

Descrizione del Brevetto per Invenzione Industriale dal titolo:

“Dispositivo distanziatore per il supporto di barriere stradali in metallo e/o altro materiale”

La presente invenzione si colloca nel settore dei dispositivi di sicurezza stradali e, più in particolare, nel settore delle barriere stradali altrimenti denominate guardrail.

Il dispositivo consiste in un distanziatore, ovvero nell’elemento che si interpone fra la fascia metallica orizzontale e i pali di sostegno della barriera.

Come è noto, le barriere metalliche stradali di sicurezza, a dissipazione controllata di energia, sono costituite da una o più fasce metalliche orizzontali sagomate a due o tripla onda fissate ad una serie di pali verticali, in profilati metallici, conficcati nel terreno.

Tra le fasce metalliche suddette, ed i pali verticali, sono interposti idonei elementi distanziatori comprendenti particolari elementi per la dissipazione dell’ energia cinetica dei veicoli per attenuare l'entità della decelerazione durante l'impatto degli stessi contro la barriera ed elementi di sganciamento che consentono alla fascia orizzontale di restare alla sua quota originaria anche in presenza di energie d'urto più elevate del previsto.

Scopo della presente invenzione è quello di fornire un distanziatore atto a consentire ad una barriera metallica stradale di essere idonea ed efficace per un gamma di veicoli quanto più estesa possibile, da quelli più pesanti a quelli più leggeri.

Un ulteriore scopo, è quello di fornire una barriera idonea ad ottenere una traiettoria di uscita del veicolo quanto più parallela all’asse stradale.

Ancora uno scopo è quello di rendere superfluo l’uso del corrente inferiore, nel sistema barriera stradale, normalmente istallato al fine di evitare l’ impuntamento della ruota anteriore del veicolo sul corrente medesimo. Infine un ultimo vantaggio è quello di fornire un distanziatore per barriere metalliche stradab di facile installazione e sostituzione.

Questi scopi sono raggiunti dal dispositivo distanziatore per il supporto di barriere stradali in metallo e/o altro materiale di cui alla presente invenzione, che viene nel seguito descritto, in un’esecuzione preferita non limitativa di ulteriori sviluppi nell’ambito del brevetto, con l’aiuto delle quattro tavole di disegni allegate che illustrano le seguenti figure:

Fig. 1 una vista isometrica posteriore di una barriera stradale a tripla onda a cui è applicato il distanziatore di cui alla presente invenzione;

Fig. 2 una vista laterale del distanziatore, applicato ad una barriera a tripla onda;

Fig. 3 la medesima vista di figura 2;

Fig. 4 una vista che illustra il comportamento della barriera, ed in particolare del distanziatore, in caso di impatto di un veicolo;

Fig. 5 una vista che illustra il comportamento della barriera e del distanziatore in caso di forte impatto di un veicolo;

Fig. 6 una vista laterale esplosa del distanziatore e della fascia metallica orizzontale sagomata a tripla onda;

Come illustrano nelle tavole di disegni, il dispositivo distanziatore 1 è costituito essenzialmente da due elementi, il primo 2, di forma trapezoidale, realizzato in lamiera d’acciaio che assolve principalmente alla funzione di assorbimento di energia, e da un secondo elemento piatto sagomato a “Z” anch’esso realizzato in lamiera d’acciaio, con la funzione di imprimere un rallentamento alla deformazione del sistema, ovvero di assicurare una c.d. “deformazione temporizzata” oltre che di indirizzare la direzione principale di deformazione verso l’alto.

Così come illustrato nelle figure 3, 4 e 5, il dispositivo, come congeniato, consente attraverso distinte fasi di comportamento della barriera, di ottenere un risultato di prestazione ottimale dell’intero sistema “barriera stradale”. Le fasi principali di comportamento dall’urto si possono così sintetizzare:

1. dissipazione dell’energia della primissima fase di urto (caso delle piccole auto) con riduzione della violenza dell’urto: lieve deformazione del nastro principale B;

2. dissipazione dell’energia con rotazione rigida del distanziatore 1; 3. plasticizzazione del distanziatore 1 e conseguente innalzamento del nastro B (figura 4);

4. deformazione dei pali P con mantenimento della corretta posizione verticale da parte del nastro principale B, grazie allo sganciamento del gruppo nastro-distanziatore, dovuto sia alla direzione di deformazione, sia alla rottura dei bulloni di collegamento 4 e 6 con conseguente contenimento dei veicoli con energia cinetica più alta anche quando la resistenza dei pali P è stata completamente utilizzata (fig. 5).

La riduzione della velocità di deformazione è stata calibrata rispetto a quella dei distanziatori noti e rispetto ai tempi ideali di raggiungimento delle parti urtanti, in genere le ruote anteriori del veicolo, sul palo.

Claims

RIVENDICAZIONI 1. “Dispositivo distanziatore per il supporto di barriere stradali in metallo e/o altro materiale”, caratterizzato da un primo elemento di forma trapezoidale (2) impegnato mediante bulloni (4) ad un secondo elemento piatto sagomato (3) a forma di “Z”.
2. Dispositivo di cui a rivendicazione uno caratterizzato dal fatto che gli elementi (2) e (3) sono realizzati in acciaio o in altro materiale dalle medesime caratteristiche meccaniche.
3. Dispositivo di cui a rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che in caso di forte impatto di un veicolo, il gruppo nastro B e il distanziatore (1) si sganciano, quale conseguenza della rottura dei bulloni di collegamento (4) e (6).
4. Dispositivo di cui a rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che in caso di impatto di un veicolo sulla barriera stradale, quest’ultima dissipa l’energia cinetica del veicolo medesimo secondo le seguenti fasi: dissipazione dell’energia della primissima fase dell’urto, mediante una lieve deformazione del nastro principale B; rotazione rigida del distanziatore (1); plasticizzazione del distanziatore (1) e conseguente innalzamento del nastro B; deformazione dei pali P e corretto mantenimento della posizione verticale del nastro principale B, dovuto allo sganciamento del gruppo nastro B e del distanziatore (1) dai suddetti pali P, quale conseguenza della rottura dei bulloni di collegamento (4) e (6) .