ITAR20120021A1 - Dispositivo di sicurezza antiesplosione, particolarmente per la protezione di bancomat, casseforti e simili. - Google Patents

Dispositivo di sicurezza antiesplosione, particolarmente per la protezione di bancomat, casseforti e simili. Download PDF

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Description

DISPOSITIVO DI SICUREZZA ANTIESPLOSIONE , PARTICOLARMENTE PER LA PROTEZIONE DI BANCOMAT, CASSEFORTI E SIMILI.
D E S C R I Z I O N E
Il presente trovato ha come oggetto un dispositivo di sicurezza antiesplosione, particolarmente per la protezione di bancomat, casseforti e simili.
Oggigiorno, per la rapina di bancomat, casseforti e simili, è tecnica nota l'impiego di esplosi al plastico o gas al fine di far saltare la struttura che contiene il denaro.
Nel caso particolare dei bancomat, è tecnica nota iniettare del gas all<1>interno del corpo del bancomat attraverso la fessura esterna di prelievo del contante per poi, mediante due elettrodi, provocare una scintilla che porta all'esplosione del bancomat stesso.
La deflagrazione porta ad un aumento improvviso di volume dell'aria contenuta all'interno del bancomat con relativo abbattimento delle pareti delimitanti il bancomat stesso, lasciando sostanzialmente inalterati i componenti interni del bancomat come i cassetti contenenti i contanti .
Successivamente, a bancomat esploso, il rapinatore entra nei locali della banca accedendo, dall'interno della banca stessa, alla parte posteriore del bancomat, ossia laddove è generalmente prevista la porta di caricamento dei cassetti portacontanti.
L'attuazione di tale tecnica, oltre all'evidente danno consistente nel prelievo illecito di denaro, nonché nella distruzione del bancomat stesso, porta anche al danneggiamo dei locali e degli arredi interni della banca in quanto le pareti di cui sopra, soprattutto quelle laterali e quella posteriore, vengono lanciate a grande distanza ed a grande velocità investendo tutto ciò che incontrano lungo la loro traiettoria .
Fortunatamente, essendo tali rapine effettuate duranti gli orari di chiusura, tali danni sono generalmente limitati a danni materiali. Ciò non toglie che, qualora all'interno della banca ci dovesse essere ancora del personale, quale ad esempio impiegati bancari o addetti alla pulizia, l'incolumità degli stessi verrebbe messa seriamente in pericolo.
Al fine di limitare i danni sopra esposti, negli ultimi anni sono stati messi a punto dispositivi di sicurezza per la protezione dei bancomat consistenti sostanzialmente in una gabbia metallica da installare o esternamente al bancomat, così da abbracciarlo completamente ed impedire l'allontanamento eccessivo delle pareti del bancomat dalla loro posizione nominale ed impedire al rapinatore di accedere ai cassetti portacontanti, o all'interno dello stesso, cosi da abbracciare solo il carrello con i cassetti portacontanti ed impedire al rapinatore di accedere ai cassetti portacontanti anche con le pareti del bancomat totalmente distaccate.
Tali dispositivi di sicurezza di tipo noto, appartenenti alla prima tipologia descritta, non sono scevri da inconvenienti tra i quali va annoverato il fatto che sono generalmente realizzati da strutture dalle importanti dimensioni e dall'eccessivo peso, il che li rende inadatti all'installazione in tutte le banche e su tutte le tipologie di bancomat noti in commercio.
Questo è dovuto essenzialmente alla mancanza di spazio nei locali dove vengono installati i bancomat e alla necessità di dover rinforzare localmente la soletta del pavimento al fine di poter reggere il peso di tutta la struttura più quello del bancomat stesso.
Per quanto riguarda la seconda tipologia di gabbie, ossia quelle destinate ad essere installate all'interno del bancomat, nonostante ovvino almeno in parte agli inconvenienti appena lamentati, anche questa seconda tipologia non è scevra da inconvenienti tra i quali va annoverato il fatto che, dovendo rispettare severi vincoli dimensionali al fine di non interferire con la meccanica e l'elettronica interna dei bancomat, risultano essere strutture deboli, facilmente attaccabili .
In aggiunta, a questo inconveniente va aggiunto anche il fatto che, essendo tale gabbia un elemento aggiuntivo del bancomat estraneo al progetto iniziale dello stesso, la sua installazione porta ad un inevitabile scarico di responsabilità da parte dell'azienda fornitrice del bancomat relativamente a malfunzionamenti del bancomat stesso.
Ulteriormente, tale gabbia interna, come già detto precedentemente, non offre alcun tipo di protezione relativamente ai danni che le pareti del bancomat possono arrecare ai locali ed agli arredi interni della banca, a seguito della deflagrazione .
Compito precipuo del presente trovato consiste nel fatto di realizzare un dispositivo di sicurezza, particolarmente adatto per la protezione di bancomat, casseforti e simili, che ovvi a tutti gli inconvenienti precedentemente lamentati, impedendo al rapinatore di accedere ai contanti contenuti nel bancomat e, al contempo, di limitare i danni della deflagrazione solo al bancomat, salvaguardando tutto ciò che si trova nei pressi dello stesso.
Nell'ambito di questo compito, uno scopo del presente trovato consiste nel fatto di realizzare un dispositivo di sicurezza leggero, adatto all'installazione su tutte le tipologie di bancomat presenti in commercio e tale da non interferire con la garanzia del costruttore del bancomat stesso.
Un altro scopo del presente trovato consiste nel fatto di realizzare un dispositivo di sicurezza i cui tempi di installazione siano inferiori rispetto a quelli della tecnica nota al fine di non arrecare disservizi alla banca.
Un altro scopo ancora del presente trovato consiste nel fatto di realizzare un dispositivo di sicurezza efficace e dai costi contenuti.
Questo compito, nonché questi ed altri scopi che meglio appariranno in seguito, sono raggiunti da un dispositivo di sicurezza antiesplosione, particolarmente per la protezione di bancomat, casseforti e simili, caratterizzato dal fatto di comprendere un involucro avvolgibile almeno in parte attorno ad un bancomat o simile e realizzato almeno in parte da un telo elasticamente deformabile, antifiamma ed antitaglio.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno maggiormente dalla descrizione di due forme di realizzazione preferite, ma non esclusive, di un dispositivo di sicurezza antiesplosione, particolarmente per la protezione di bancomat, casseforti e simili, secondo il trovato, illustrate a titolo indicativo e non limitativo negli uniti disegni, in cui:
la figura 1 illustra la prima forma di realizzazione del dispositivo di sicurezza, secondo il trovato, in vista prospettica;
la figura 2 illustra la seconda forma di realizzazione del dispositivo di sicurezza, secondo il trovato, in vista prospettica,
la figura 3 è sezione trasversale del telo elasticamente deformabile, antifiamma ed antitaglio con cui è realizzato il dispositivo di sicurezza, secondo il trovato.
Con riferimento alle figure citate, il dispositivo di sicurezza antiesplosione, particolarmente per la protezione di bancomat, casseforti e simili, indicato globalmente con i numeri di riferimento la e lb, comprende un involucro 2a o 2b avvolgibile almeno in parte attorno ad un bancomat 3 o simile e realizzato almeno in parte da un telo 100 elasticamente deformabile, antifiamma ed antitaglio, la cui conformazione verrà maggiormente descritta in seguito .
Nella prima forma di realizzazione rappresentata in figura 1, l'involucro 2a presenta una forma sostanzialmente parallelepipeda, in maniera tale da abbracciare la porzione inferiore del bancomat 3 presentante la porta di caricamento 4 dello stesso, attraverso la quale si accede ai cassetti portacontanti.
In aggiunta, tale involucro 2a comprende uno sportello anteriore definito da due ante 5 e 6, localizzate in corrispondenza della porta di caricamento 4 del bancomat 3.
Più precisamente, la faccia posteriore dell'involucro 2a, le facce laterali dello stesso e la faccia frontale dello sportello anteriore sono realizzate con il telo 100.
Nella fattispecie della prima forma di realizzazione, il telo 100 è definito da: un primo telo 7 collocabile in corrispondenza della parete posteriore del bancomat 3, opposta alla porta di caricamento 4, un secondo telo 8 ed un terzo telo 9 associati al primo telo 7, collocabili in corrispondenza delle pareti laterali del bancomat 3 ed inglobati nello sportello anteriore del dispositivo di sicurezza antiesplosione la.
Opportunamente, non godendo di una loro rigidità strutturale sufficiente al mantenimento della forma parallelepipeda, i teli 7, 8 e 9 sono associati in maniera tale da definire dei risvolti verticali per l'alloggiamento di aste di rinforzo 10.
I lembi definenti questi risvolti sono poi tenuti insieme tra loro, ad esempio, mediante listelli 20.
Per quanto riguarda le due ante 5 e 6, queste sono associate, rispettivamente, al secondo telo 7 ed al terzo telo 8 mediante due cerniere 11.
Tali ante 5 e 6 sono definite ciascuna da due cornici 12 e 13, una interna ed una esterna, atte a prendere in presa la rispettiva porzione del secondo telo 7 o del terzo telo 8 destinata ad essere collocata in corrispondenza della porta di caricamento 4 .
La chiusura in sicurezza delle due ante 5 e 6 è affidata a mezzi di chiusura 14 reciproca i quali comprendono una pluralità di flange forate 15, fuoriuscenti dalla prima anta 5 secondo il piano definito dalla stessa in corrispondenza del suo lato destinato ad impegnarsi con la seconda anta 6, ed una staffa di chiusura 16 associata alla seconda anta 6 e definente una pluralità di denti di riscontro 17 atti ad essere collocati posteriormente alle flange forate 15.
Più dettagliatamente, la staffa di chiusura 16 è mobile rispetto alla seconda anta 6 parallelamente al lato destinato ad impegnarsi con la prima anta 5 mediante una serratura a chiavistello, non rappresentata, tra una posizione di chiusura, nella quale i denti di riscontro 17 sono collocati corrispondentemente alle flange forate 15, ed una posizione di apertura, nella quale questi denti di riscontro 17 sono collocati corrispondentemente ai manchi definiti tra una flangia forata 15 e l'altra.
Inoltre, sono previsti perni di centraggio ed allineamento 18 associati alla seconda anta 6, fuoriuscenti perpendicolarmente dalla stessa verso l'interno dell'involucro 2a e destinati ad essere inseriti nei fori delle flange forate 15.
Per quanto riguarda la seconda forma di realizzazione rappresentata in figura 2, l'involucro 2b presenta una forma sostanzialmente a cappuccio in maniera tale da essere calzato sul bancomat 3 ed è realizzato interamente con il telo 100.
Più precisamente, l'involucro 2b presenta, in corrispondenza della bocchetta di erogazione 21 del bancomat 3, una prima finestra, in maniera tale da far fuoriuscire la bocchetta di erogazione 21 stessa dall'involucro 2b.
Tale finestra è munita di un risvolto atto ad alloggiare un cavo di chiusura 22 atto a far aderire l'involucro 2b alla struttura del bancomat 3 .
Analogamente, l'involucro 2b presenta, in corrispondenza dei bordi dell'apertura attraverso la quale inserire il bancomat 3, un altro risvolto atto ad alloggiare un cavo di chiusura 23 ancorabile al suolo.
Inoltre, l'involucro 2b presenta, in corrispondenza della porta di caricamento 4 del bancomat 3, una seconda finestra chiudibile mediante una porzione apribile 24 del telo 100.
Tale porzione apribile 24 è munita di mezzi di chiusura 25 di sicurezza, consistenti ad esempio, in una zip rinforzata bloccabile mediante un lucchetto 26 antitaglio.
Per quanto riguarda il telo 100, in entrambe le forme di realizzazione, questo comprende una pluralità di strati di tessuto in fibra sintetica aramidica 101, ad esempio Kevlar® e/o simili, di numero compreso tra 5 ed 8 e tenuti insieme tra loro da pellicole di collante, ad esempio polietilene .
In aggiunta, può essere previsto almeno uno strato interno 102 realizzato con almeno un filtro ignifugo ed associato, mediante incollaggio, alla pluralità di strati di tessuto in fibra sintetica aramidica 101 in corrispondenza delle facce interne degli involucri 2a e 2b .
Più precisamente, questo strato interno 102 è realizzato in un tessuto-non tessuto antifiamma.
Ulteriormente, può essere previsto almeno uno strato esterno 103, realizzato con fibre sintetiche polimeriche come, ad esempio, DYNEEMA® e INNEGRA®, rivestente la pluralità di strati di tessuto in fibra sintetica aramidica 101 in corrispondenza delle facce esterne degli involucri 2a e 2b con funzione di antitaglio dell'involucro.
Tale funzione antitaglio, come meglio verrà descritta in seguito, risulta essere molto importante in quanto impedisce al rapinatore di l'accesso al denaro una volta avvenuta 1<1>esplosione .
Il funzionamento e l'installazione dei dispositivi di sicurezza antiesplosione la ed lb, secondo il presente trovato, è descritto di seguito .
Con riferimento alla prima forma di realizzazione rappresentata in figura 1, l'installatore posiziona i teli 7, 8 e 9, attorno al bancomat 3 senza spostare lo stesso e successivamente procede al loro fissaggio reciproco mediante le aste di rinforzo 10 ed i listelli 20.
Ad installazione avvenuta, la quale come chiaramente evidente non coinvolge in nessuna maniera l'interno del bancomat 3, si chiudono le ante 5 e 6 e si mette in totale sicurezza il bancomat 3.
Con riferimento alla seconda forma di realizzazione rappresentata in figura 2, l’installatore calza l'involucro 2b sul bancomat 3 in maniera tale da far sporgere la bocchetta di erogazione 21 dall'apposita finestra e da far corrispondere la porzione apribile 24 alla porta di caricamento 4 .
Per fare tale operazione, che come per la precedente forma di realizzazione descritta non coinvolge in nessuna maniera l'interno del bancomat 3, è necessario spostare il bancomat 3 dal muro sul quale è installato. In ragione di questo fatto, è consigliabile installare il dispositivo di sicurezza antiesplosione lb durante l'installazione del bancomat 3.
A calzata avvenuta, all'installatore non rimanere che stringere i cavi di sicurezza 22 e 23 ancorando quello inferiore al pavimento e mettere in totale sicurezza il bancomat 3 chiudendo i mezzi di chiusura 25.
In caso di esplosione del bancomat 3, con entrambe le forme di realizzazione, la pareti del bancomat 3, che normalmente verrebbero lanciate via, vengono trattenute dal telo 100 che, grazie alla sue proprietà elastiche, consente lo sfogo dell'aria in pressione dovuto all'aumento di volume all'interno del bancomat gonfiandosi, per poi ritornare nella sua configurazione originaria una volta cessata la deflagrazione.
In aggiunta, è bene evidenziare come le caratteristiche ignifughe dello strato interno 102 salvaguardino il telo 100 da eventuali sfiammate dovute alla deflagrazione stessa.
Ad esplosione avvenuta, risultando il bancomat 3 comunque danneggiato, il rapinatore potrebbe adoperarsi al fine di tagliare il telo 100 e raggiungere così i cassetti portacontanti contenuti all'interno del bancomat 3.
Tale eventualità viene ad ogni modo scongiurata grazie alla presenza dello strato esterno 103 che, grazie alle sue proprietà antitaglio, protegge adeguatamente il telo 100. Si è in pratica constatato come il dispositivo di sicurezza antiesplosione, particolarmente per la protezione di bancomat, casseforti e simili, secondo il trovato, assolva pienamente il compito nonché gli scopi prefissati, in quanto consente la messa in totale sicurezza dei bancomat, rendendo inaccessibile il loro contenuto a seguito all'esplosione degli stessi, nonché mettendo in totale sicurezza anche i locali e gli oggetti e le persone limitrofi al bancomat.
Un altro vantaggio del dispositivo di sicurezza antiesplosione , secondo il trovato, consiste nel fatto di essere di facile installazione senza necessitare di interventi interni al bancomat, così da non far perdere alla banca la garanzia del costruttore del bancomat.
Un ulteriore vantaggio del dispositivo di sicurezza antiesplosione, secondo il trovato, consiste nel fatto di essere di facile realizzazione, a costi contenuti, nonché dal peso estremamente ridotto, il che rende il dispositivo molto competitivo se paragonato alla tecnica nota.
Il dispositivo di sicurezza antiesplosione, particolarmente per la protezione di bancomat, casseforti e simili, così concepito, è suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell'ambito delle allegate rivendicazioni .
Inoltre, tutti i dettagli potranno essere sostituiti da altri elementi tecnicamente equivalenti .
In pratica, i materiali impiegati, nonché le dimensioni e le forme contingenti, potranno essere qualsiasi a seconda delle esigenze e dello stato della tecnica.

Claims (15)

  1. R I V E N D I C A Z I O N I 1. Dispositivo di sicurezza antiesplosione (la, lb), particolarmente per la protezione di bancomat, casseforti e simili, caratterizzato dal fatto di comprendere un involucro (2a, 2b) avvolgibile almeno in parte attorno ad un bancomat (3) o simile e realizzato almeno in parte da un telo (100) elasticamente deformabile, antifiamma ed antitaglio.
  2. 2. Dispositivo di sicurezza antiesplosione (la, lb) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto telo (100) comprende una pluralità di strati di tessuto in fibra sintetica aramidica (101) tenuti insieme tra loro da pellicole di collante.
  3. 3. Dispositivo di sicurezza antiesplosione (la, lb) secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detti strati di tessuto in fibra sintetica aramidica (101) sono di numero compreso tra 5 e 8.
  4. 4. Dispositivo di sicurezza antiesplosione (la, lb) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto telo (100) comprende almeno uno strato interno (102) realizzato con almeno un filtro ignifugo ed associato a detta pluralità di strati di tessuto in fibra sintetica aramidica (101) in corrispondenza delle facce interne di detto involucro (2a, 2b).
  5. 5. Dispositivo di sicurezza antiesplosione (la, lb) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto telo (100) comprende almeno uno strato esterno (103), realizzato con un tessuto in fibre sintetiche polimeriche, rivestente detta pluralità di strati di tessuto in fibra sintetica aramidica (101) in corrispondenza delle facce esterne di detto involucro (2a, 2b).
  6. 6. Dispositivo di sicurezza antiesplosione (la) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto involucro (2a) presenta una forma sostanzialmente parallelepipeda, in maniera tale da abbracciare la porzione inferiore di detto bancomat (3) presentante la porta di caricamento (4) di detto bancomat (3), e comprende uno sportello anteriore definito in corrispondenza di detta porta di caricamento (4) di detto bancomat (3), la faccia posteriore di detto involucro (2a) , le facce laterali di detto involucro (2a) e la faccia frontale di detto sportello anteriore essendo realizzate con detto telo (100).
  7. 7. Dispositivo di sicurezza antiesplosione (la) secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che detto telo (100) comprende un primo telo (7) collocabile in corrispondenza della parete posteriore di detto bancomat (3), opposta a detta porta di caricamento (4) , un secondo telo (8) ed un terzo telo (9) associati a detto primo telo (7), collocabili in corrispondenza delle pareti laterali di detto bancomat (3) ed inglobati in detto sportello anteriore.
  8. 8. Dispositivo di sicurezza antiesplosione (la) secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che detti teli (7, 8, 9) sono associati in maniera tale da definire dei risvolti verticali per l'alloggiamento di aste di rinforzo (10).
  9. 9. Dispositivo di sicurezza antiesplosione (la) secondo una o più delle rivendicazioni da 6 a 8, caratterizzato dal fatto che detto sportello anteriore è realizzato da due ante (5, 6) associate, rispettivamente, a detto secondo telo (8) ed a detto terzo telo (9), dette ante (5, 6) essendo munite di cerniere (12, 13) associate, rispettivamente, a detto secondo telo (8) ed a detto terzo telo (9) ed essendo definite ciascuna da due cornici (12, 13) atte a prendere in presa la porzione di detto secondo telo (8) o di detto terzo telo (9) destinata ad essere collocata in corrispondenza di detta porta di caricamento (4), essendo inoltre compresi mezzi di chiusura (14) reciproca di dette ante (5, 6).
  10. 10. Dispositivo di sicurezza antiesplosione (la) secondo la rivendicazioni 9, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di chiusura (14) comprendono una pluralità di flange forate (15) fuoriuscenti da una prima di dette ante (5), secondo il piano definito da detta prima anta (5) in corrispondenza del suo lato destinato ad impegnarsi con la seconda di dette ante (6), ed una staffa di chiusura (16) associata a detta seconda anta (6) e definente una pluralità di denti di riscontro (17) atti ad essere collocati posteriormente a dette flange forate (15), detta staffa di chiusura (16) essendo mobile rispetto a detta seconda anta (6) parallelamente al lato destinato ad impegnarsi con detta prima anta (5) mediante una serratura a chiavistello tra una posizione di chiusura, nella quale detti denti di riscontro (17) sono collocati corrispondentemente a dette flange forate (15), ed una posizione di apertura, nella quale detti denti di riscontro (17) sono collocati corrispondentemente ai manchi definiti tra una di dette flange forate (15) e l'altra, essendo inoltre previsti perni di centraggio ed allineamento (18) associati a detta seconda anta (6), fuoriuscenti perpendicolarmente da detta seconda anta (6) verso l'interno di detto involucro (2a) e destinati ad essere inseriti nei fori di dette flange forate (15).
  11. 11. Dispositivo di sicurezza antiesplosione (lb) secondo una o più delle rivendicazioni da 1 a 5, caratterizzato dal fatto che detto involucro (2b) presenta una forma sostanzialmente a cappuccio in maniera tale da essere calzato su detto bancomat (3) ed è realizzato interamente con detto telo (100) .
  12. 12. Dispositivo di sicurezza antiesplosione (lb) secondo la rivendicazione 11, caratterizzato dal fatto che detto involucro (2b) presenta, in corrispondenza dei bordi dell'apertura attraverso la quale inserire detto bancomat (3), un risvolto atto ad alloggiare un cavo di chiusura (23) ancorabile al suolo.
  13. 13. Dispositivo di sicurezza antiesplosione (lb) secondo le rivendicazioni 11 o 12, caratterizzato dal fatto che detto involucro (2b) presenta, in corrispondenza della bocchetta di erogazione (21) di detto bancomat (3), una prima finestra in maniera tale da far fuoriuscire detta bocchetta di erogazione (21) da detto involucro (2b).
  14. 14. Dispositivo di sicurezza antiesplosione (lb) secondo una o più delle rivendicazioni da 11 a 13, caratterizzato dal fatto che detto involucro (2b) presenta, in corrispondenza di detta porta di caricamento (4) di detto bancomat (3), una seconda finestra chiudibile mediante una porzione apribile (24) di detto telo (100).
  15. 15. Dispositivo di sicurezza antiesplosione (lb) secondo una o più delle rivendicazioni da 11 a 14, caratterizzato dal fatto che detta porzione apribile (24) è munita di mezzi di chiusura (25) di sicurezza.
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