ITAR20000014A1 - Dispositivo per l'apertura di sacchi chiusi da zip, con cui predisporli al riempimento. - Google Patents

Description

DESCRIZIONE

L'invenzione concerne un dispositivo atto ad operare l'apertura di sacchi chiusi da zip, in modo che, posizionato su un lato della guida di macchine insaccatrici in cui i sacchi nello stato chiuso procedono singolarmente di moto intermittente, detti sacchi vengano aperti prima che raggiungano la stazione in cui sono prelevati per essere riempiti con prodotti.

Sono conosciute macchine insaccatrici che vengono alimentate con sacchi del tipo a busta o a soffietto che, prelevati ad uno ad uno in un deposito da un gruppo alimentatore, vengono aperti con il ricorso a ventose, riempiti di prodotti normalmente di tipo granuloso o di tipo polverulento o farinoso, quindi chiusi con il ricorso, ad esempio, a macchine cucitrici.

I sacchi utilizzati sono in origine aperti.

Esistono in commercio sacchi, normalmente realizzati con fogli di materiale plastico, provvisti in corrispondenza delle cime della loro bocca di chiusura tipo zip. Sacchi così fatti risultano particolarmente utili quando il prodotto in essi deve essere protetto dall'azione dell'aria che tende a provocarne il decadimento, quindi quando il sacco deve essere richiuso ogni volta che dal suo interno é stata prelevata una parte del prodotto contenuto.

Poiché tale tipo di sacco viene commercializzato nello stato chiuso, il suo riempimento deve essere preceduto da una fase con cui é portato nello stato aperto.

Scopo della presente invenzione é un dispositivo, da inserire nelle macchine insaccatrici in corrispondenza del percorso seguito dai sacchi ancora nello stato vuoto, con cui operare la loro apertura in modo da consentire ai sacchi chiusi da zip di essere elaborati come i normali sacchi a busta o a soffietto che, invece, sono nello stato aperto fin dall'origine.

L'invenzione con cui é raggiunto tale risultato si concretizza in un dispositivo provvisto di un organo divaricatore a ventose, atto ad .allontanare fra loro le cime della bocca del sacco chiuso da zip, e di una slitta scorrevole avanti-indietro nella quale si combinano una pinza, atta ad aprire per un tratto la zip, due ganci di bloccaggio, atti a trattenere solidali alla pinza le cime della bocca del sacco, almeno durante la fase in cui le pinze aprono localmente la zip, e due aste di apertura che, traslando ai lati della pinza, completano l'apertura della zip.

Un dispositivo siffatto risulta particolarmente vantaggioso in quanto é capace di aprire i sacchi chiusi da zip, rendendoli idonei per alimentare insaccatrici del tipo noto che sono predisposte per operare solo con sacchi aperti. Altro vantaggio deriva dal fatto che il dispositivo può essere reso capace di aprire sacchi di dimensioni diverse, corredandolo di regolazioni del movimento degli organi di cui é provvisto. Altro vantaggio ancora deriva dal fatto che é di semplice realizzazione, quindi sicuro nel funzionamento e richiedente una manutenzione minima.

L'invenzione sarà facilmente compresa nella sua struttura e nella logica che governa il suo funzionamento seguendo la descrizione dettagliata che segue, riferita alla forma realizzativa preferita esemplificata nei disegni delle tavole allegate, nelle quali:

- la figura 1 é la vista in elevazione, nella direzione di avanzamento dei sacchi, dell'organo divaricatore a ventose, con cui sono allontanate le cime della bocca dei sacchi, del gruppo recante la pinza ed i ganci di bloccaggio delle cime alla pinza e delle aste di apertura della zip;

- la figura 2 é la vista frontale in elevazione del ponte recante due coppie di ventose con cui sono divaricate le cime dei sacchi nella stazione di apertura sacchi;

- la figura 3 è la vista in diversa scala delle cime di un sacco, fra loro allontanate da ventose, e della punta delle pinze di apertura;

- la figura 4 è la vista in elevazione della pinza nello stato aperto, con i ganci di bloccaggio nello stato chiuso, mentre le aste di apertura della zip sono ad inizio corsa ed in posizione arretrata;

- la figura 5 é la vista in diversa scala delle aste di apertura della zip, del carrello che le sostiene e del martinetto che provoca la loro traslazione verso il sacco da aprire;

- la figura 6 é invece la vista frontale in diversa scala del cinematismo che comanda la traslazione delle aste di apertura nella direzione di avanzamento dei sacchi con cui é completata l'apertura della zip.

E' inteso che i disegni hanno solo carattere schematico ed esemplificativo per facilitare la comprensione dell'invenzione, senza costituire per essa alcuna limitazione.

Sostanzialmente l'invenzione riguarda quindi un dispositivo per l'apertura di sacchi 1, provvisti di chiusura 2 del tipo zip ubicata ad alcuni centimetri di distanza dai bordi estremi della bocca degli stessi, in origine commercializzati con detta chiusura 2 nello stato chiuso.

Detto dispositivo é posizionato nelle macchine insaccatrici in corrispondenza del percorso 4 seguito dai sacchi singoli 1 per raggiungere, a partire da una stazione di alimentazione, la stazione in cui sono prelevati uno di seguito all'altro, man mano che arrivano, per essere riempiti con prodotti a conformazione granulare o di tipo polverulento, come sono, ad esempio, molti mangimi e molti prodotti farinacei rivolti alla alimentazione degli animali.

Sulla via di scorrimento 4 dei sacchi 1 da riempire é posizionato l'organo divaricatore 5 destinato ad operare l'allontanamento reciproco delle cime 3 della bocca del sacco 1. Tale organo 5 é provvisto almeno di una coppia di ventose 7 e 8, disposte la prima da un lato della via di scorrimento 4, su cui avanzano in successione i sacchi 1 da aprire, la seconda dal lato opposto per consentire ai sacchi di posizionarsi fra le stesse per essere aperti. Le ventose 7 e 8 sono capaci di spostarsi reciprocamente per portare le cime del sacco dalla posizione di riposo, in cui sono fra loro pressoché aderenti, ad una posizione in cui sono fra loro divaricate e distanziate.

Normalmente l'organo 5, come esemplificato nella figura 2, é provvisto di due coppie di ventose 7 e 8, una posizionata a monte e l'altra a valle della linea trasversale alla via di scorrimento 4 in cui opera la pinza divaricatrice 10. Tali coppie di ventose sono quindi posizionate fra loro a distanza sufficiente per consentire alla pinza divaricatrice 10 di penetrare fra le cime 3 divaricate del sacco 1 e, poi, ai ganci di bloccaggio 11 di serrare dette cime 3 sulle mascelle della pinza 10, in modo da impedire loro movimenti sulla pinza stessa quando quest'ultima opera dei movimenti, ed in particolare quando passa dallo stato chiuso allo stato aperto o divaricato.

Le ventose 7 e 8 di ogni coppia, sono normalmente una fissa ed in posizione tale da essere sfiorata dalla corrispondente cima della bocca del sacco 1 da aprire mentre avanza, l'altra, a riposo, é invece sufficientemente distante rispetto alla via di scorrimento 4 per consentire ai singoi i sacchi di posizionarsi uno dopo l'altro in corrispondenza della ventosa 7. La ventosa 8 é comandata nei suoi movimenti dal martinetto 9 ed é prima traslata fino a raggiungere il sacco 1 da aprire, quindi é attivato l'impianto ad aria che fa capo alle ventose 7 e 8 in modo da succhiare le cime 3 del sacco 1, poi detta ventosa 8 é fatta retrocedere dal martinetto 9 provocando in tal modo il divaricamento delle cime 3 del sacco 1 da aprire, che resteranno congiunte fra loro lungo la linea in cui si trova la zip 2.

Durante la fase di posizionamento del sacco 1, e quella durante la quale le cime 3 della bocca del sacco 1 sono divaricate, la pinza 10 é in posizione di riposo ed il carrello che la sostiene é in posizione lontana dalla via di scorrimento 4 ove i sacchi 1 avanzano con moto intermittente.

In tale situazione la pinza 10 é nello stato chiuso e negli istanti successivi é pilotata in modo che prima, quando ancora nello stato chiuso, é fatta avanzare dalla stazione di riposo fino alla stazione in cui la sua parte anteriore penetra fra le cime 3 e si posiziona vicina alla zip 2, poi, bloccate le cime del sacco 1 dai ganci 11, é fatta aprire e quindi divaricare per costringere la zip 2 ad aprirsi localmente, a ridosso della pinza 10. Tale successione di fasi é realizzata con il carrello 12, che sostiene la pinza 10, accoppiato con l'albero filettato 13 che é cinematicamente connesso con il motoriduttore 14 di comando, programmato allo scopo. Nella soluzione esemplificata nella figura 1, il motoriduttore 14 e l'albero filettato 13 sono collegati mediante due pulegge 15 e 16 e la cinghia 17. Il motoriduttore 14 é programmato in modo da comandare le traslazioni avanti e indietro del carrello 12 e quindi della pinza 10 e degli altri organi con essa connessi.

Nello stato iniziale in cui le cime 3 del sacco 1 da aprire sono divaricate, la pinza 10 é nella stazione di riposo, lontana dalla via di scorrimento 4, ed é nello stato chiuso. Il motoriduttore 14 a tal punto la fa avanzare dalla stazione di riposo alla stazione in cui la sua parte anteriore é penetrata fra le cime divaricate 3 del sacco 1, in posizione vicina alla zip 2 che è ancora nello stato completamente chiuso.

Raggiunta tale posizione, i ganci di bloccaggio 11 sono spinti nella posizione chiusa, cioè le loro estremità anteriori sono spinte a ruotare fino a comprimere il dorso esterno delle mascelle della pinza 10. In tale rotazione i ganci di bloccaggio 11 agganciano le cime divaricate 3 della bocca del sacco 1 da aprire, e le stringono sulle mascelle della pinza 10 impedendo loro ogni movimento rispetto alle mascelle medesime. Raggiunto tale stato, la pinza 10 si apre, come indicato nel seguito. Le cime 3 della bocca del sacco 1, strette dai ganci 11 sulla mascelle della pinza 10, sono costrette ad allontanarsi ulteriormente fra loro, sollecitando in tal modo la zip 2 ad aprirsi localmente, cioè a ridosso della pinza 10. Il sacco 1 risulta però ancora prevalentemente chiuso, cioè l'apertura della sua zip 2 é limitata all'intorno della pinza 10 medesima.

Nella soluzione realizzativa esemplificata ancora in figura 1, i due rami cella pinza 10 sono fra loro posteriormente accoppiati tramite le due ruote dentate 18, una delle quali é spinta a ruotare, attraverso una leva sporgente, c.a un proprio martinetto fluidodinamico.

Attraverso l'attivazione di tale martinetto, la pinza 10 é fatta passare dallo stato chiuso allo stato aperto e viceversa.

Alla parte posteriore della pinza 10 sono uniti con cerniere i ganci di bloccaggio 11, questi ultimi sagomati in modo da stringere, quando attivati, te cime 3 del sacco 1 da aprire sulle mascelle della pinza 10 per costringerle a seguire le mascelle stesse quando si divaricano.

Detti ganci di bloccaggio 11 sono anch’essi attivati da due martinetti fluidodinamici 21 e 22 sostenuti dalle pinze 10 medesime.

Attivati i ganci di bloccaggio 11, quindi bloccate le cime 3 del sacco 1 alle mascelle della pinza 10, quest'ultima viene aperta e le cime 3 sono tese fino a provocare localmente l'apertura della zip 2. Il sacco 1 risulta in tal modo parzialmente aperto nell'intorno della pinza 10 medesima.

In tale situazione le aste di apertura 24 e 25 sono predisposte per penetrare entro il sacco 1 da aprire, sfruttando l'apertura della zip 2 nell'intorno della pinza 10 che si trova nello stato divaricato.

Tali aste di apertura 24 e 25 sono sostenute dal carrello 26 (figure 4, 5 e 6) fatto scorrere sulla guida 27 dal martinetto fluidodinamico 28 dal quale sono spinte entro il sacco 1 da aprire in posizioni adiacenti alla pinza 10, una da un Iato e l'altra dal lato opposto.

Le aste di apertura 24 e 25 sono sostenute dai morsetti 29 e 30 (figura 6) accoppiati con i rami affacciati della cinghia dentata ad anello 31, attivata dalla motorizzazione 32 che comanda lo scorrimento della cinghia dentata 31 medesima e quindi la loro traslazione prima avanti e poi indietro, inguidati in ciò dalle guide cilindriche 33 e 34. Le aste di apertura 24 e 25 sono quindi soggette ad un moto alternativo, con cui prima si allontanano dalla pinza 10 per completare l'apertura della zip 2, poi con un moto a ritroso tornano vicine alla pinza 10, l'asta di apertura 24 da un lato e l'altra 25 dal lato opposto della pinza 10, predisponendosi a retrocedere per uscire dal sacco 1 che è stato aperto.

Una successione di fasi inverse a quelle descritte riporta la pinza 10 nello stato chiuso, i ganci di bloccaggio 11 nello stato aperto, il carrello 12 in posizione lontana dalla via di scorrimento 4, le ventose 7 e 8 disattivate in modo che lascino le cimose 3 del sacco 1 e questo, libero sopra la via di scorrimento 4, con la sua zip 2 nello stato aperto, pronto per traslare verso la stazione in cui sarà prelevato per essere riempito, mentre la posizione di apertura sarà occupata da un nuovo sacco 1 con la zip 2 da aprire.

Gli organi mobili del dispositivo hanno l'ampiezza del loro movimento controllata e regolabile per adattare il trovato ad operare con sacchi di differenti dimensioni.

Claims (9)

1. RIVENDICAZIONI 1) Un dispositivo per l'apertura di sacchi chiusi da zip, atto ad operare l'apertura della zip dei singoli sacchi (1), in origine nello stato chiuso, prima che raggiungano la stazione in cui sono prelevati per essere riempiti, caratterizzato da un organo divaricatore (5) a ventose (7) e (8) , atto a divaricare le cime (3) della bocca del sacco (1) da aprire, da una pinza (10) atta a penetrare fra le cime (3) divaricate e poi ad aprirsi per aprire localmente la zip (2), da due ganci di bloccaggio (11), incernierati alla pinza (10), atti a bloccare le cime (3) divaricate della bocca del sacco (1) alle mascelle della pinza (10), da due aste di apertura (24) e (25) atte prima a penetrare nel sacco (1), oltre la zip (2), in posizioni adiacenti la pinza (10), poi a traslare allontanandosi dalla pinza (10) per operare la completa apertura della zip (2).
2. 2) Il dispositivo, come da riv. 1), caratterizzato dal fatto che l'organo divaricatore (5) a ventose é provvisto almeno di una coppia di ventose (7) e (8) disposte ai lati della via di scorrimento (4), su cui avanzano in successione i sacchi (1) da aprire, per consentire ai sacchi di posizionarsi fra di esse e dal fatto che dette ventose (7) e (8) sono capaci di spostarsi reciprocamente per portare le cime (3) del sacco (1) da una posizione in cui sono fra loro pressoché aderenti ad una posizione in cui sono fra loro divaricate.
3. 3) Il dispositivo, come da riv. 1), caratterizzato dal fatto che l’organo divaricatore (5) a ventose é provvisto di due coppie di ventose (7) e (8), una posizionata a monte e l'altra a valle della linea, trasversale alla via di scorrimento (4), in cui opera la pinza divaricatrice (10) e fra loro a distanza sufficiente per consentire alla pinza (10) di penetrare fra le cime (3) divaricate del sacco (1) ed ai ganci di bloccaggio (11) di serrarle sulle mascelle della pinza (10) per impedire loro movimenti sulla pinza stessa, quando passa dallo stato chiuso allo stato aperto o divaricato.
4. 4) Il dispositivo, come da riv. 1), caratterizzato dal fatto che la pinza (10) é pilotata in modo che prima, quando ancora nello stato chiuso, é fatta avanzare dalla stazione di riposo fino alla stazione in cui la sua parte anteriore é vicina alla zip (2) del sacco (1) da aprire, poi, é fatta aprire con le cime (3) del sacco (1) bloccate per costringere la zip (2) ad aprirsi localmente, a ridosso della pinza (10).
5. 5) Il dispositivo, come da riv. 1), caratterizzato dal fatto che le mascelle della pinza (10) ed i ganci di bloccaggio (11) sono fra loro interagenti con i secondi sagomati in modo tale da stringere, quando attivati, le cime (3) del sacco (1) sulle mascelle della pinza (10), per costringere le cime (3) a seguire le mascelle stesse quando si divaricano.
6. 6) Dispositivo, come da riv. 1), caratterizzato dal fatto che i ganci di bloccaggio (11) sono attivati dai martinetti fluidodinamici (21) e (22) sostenuti dalle pinze (10).
7. 7) Dispositivo, come da riv. 1), caratterizzato dal fatto che le mascelle della pinza (10) sono fra loro posteriormente accoppiate tramite due ruote dentate (18), una delle quali spinta a ruotare attraverso una leva sporgente da un martinetto fluidodinamico.
8. 8) Dispositivo, come da riv. 1), caratterizzato dal fatto che le aste di apertura (24) e (25) sono sostenute dalla slitta (26) fatta scorrere dal martinetto fluidodinamico (28) dal quale sono spinte entro il sacco (1) in posizione adiacente alla pinza (10), una da un lato e l'altra dal lato opposto della pinza stessa.
9. 9) Dispositivo, come da riv. 1), caratterizzato dal fatto che le aste di apertura (24) e (25) sono sostenute dai morsetti (29) e (30) accoppiati con i rami affacciati della cinghia dentata ad anello (31), attivata dalla motorizzazione (32) che comanda la loro traslazione avanti e poi indietro, nella direzione di avanzamento delle buste (1) con cui completano l'apertura della zip (2).