ITAN20130243A1 - Gruppo idraulico adattatore per scaldaacqua ad accumulo - Google Patents

Gruppo idraulico adattatore per scaldaacqua ad accumulo

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ITAN20130243A1
ITAN20130243A1 IT000243A ITAN20130243A ITAN20130243A1 IT AN20130243 A1 ITAN20130243 A1 IT AN20130243A1 IT 000243 A IT000243 A IT 000243A IT AN20130243 A ITAN20130243 A IT AN20130243A IT AN20130243 A1 ITAN20130243 A1 IT AN20130243A1
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IT
Italy
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group
fact
rev
inlet
axis
Prior art date
Application number
IT000243A
Other languages
English (en)
Inventor
Stefano Ferroni
Angelo Mancini
Original Assignee
Ariston Thermo Spa
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Publication date
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Classifications

    • FMECHANICAL ENGINEERING; LIGHTING; HEATING; WEAPONS; BLASTING
    • F24HEATING; RANGES; VENTILATING
    • F24HFLUID HEATERS, e.g. WATER OR AIR HEATERS, HAVING HEAT-GENERATING MEANS, e.g. HEAT PUMPS, IN GENERAL
    • F24H9/00Details
    • F24H9/12Arrangements for connecting heaters to circulation pipes
    • F24H9/13Arrangements for connecting heaters to circulation pipes for water heaters
    • F24H9/133Storage heaters
    • F24H9/136Arrangement of inlet valves used therewith

Landscapes

  • Engineering & Computer Science (AREA)
  • Physics & Mathematics (AREA)
  • Thermal Sciences (AREA)
  • Chemical & Material Sciences (AREA)
  • Combustion & Propulsion (AREA)
  • Mechanical Engineering (AREA)
  • General Engineering & Computer Science (AREA)
  • Water Treatment By Sorption (AREA)
  • Details Of Fluid Heaters (AREA)

Description

D E S C R I Z I O N E
annessa a domanda di Brevetto per Invenzione avente per titolo:
“Gruppo idraulico adattatore per scaldaacqua ad accumulo”
D E S C R I Z I O N E D E L L ’ I N V E N Z I O N E
Forma oggetto della presente invenzione una valvola di sicurezza e ritegno per scaldaacqua ad accumulo indifferentemente riscaldati a gas o energia elettrica dove, in particolare, tali scaldaacqua ad accumulo sono del tipo e delle dimensioni usuali in ambito domestico.
Come noto, negli scaldaacqua ad accumulo è obbligatorio prevedere nel punto di ingresso dell’acqua fredda al serbatoio:
� un dispositivo di ritegno che impedisca il ritorno dell’acqua verso la rete di distribuzione
� ed un dispositivo di sicurezza contro le sovrappressioni che permetta la fuoriuscita dell’acqua surriscaldata e/o del vapore in caso di guasto dei dispositivi di termoregolazione.
Da molti decenni pressoché tutti costruttori di scaldaacqua ad accumulo domestici utilizzano un gruppo di idraulico sostanzialmente unificato in tutto il mondo nelle caratteristiche e nelle funzioni che incorpora i detti dispositivi di ritegno e di sicurezza.
Il gruppo di idraulico, molto semplice ed economico, che sarà più avanti sommariamente descritto, viene di qui in poi chiamato “gruppo STD” (dove STD sta per standard).
Per limitare il rischio che l’installatore ometta di installare il gruppo STD, questo viene usualmente fornito assieme allo scaldaacqua ad accumulo domestico nella sua confezione.
Il gruppo STD si è dimostrato molto affidabile tuttavia non è esente da alcuni limiti funzionali obbligati dalla semplicità esecutiva. Ad esempio esso non prevede un attacco ad una tubazione di evacuazione dell’acqua e del vapore surriscaldato ma un semplice piccolo ugello da cui detti fluidi, se generati, scaricherebbero in ambiente; né prevede un rubinetto di intercettazione della rete di alimentazione idrica, né, ancora, un rubinetto di scarico del serbatoio dello scaldaacqua ad accumulo per eventuali manutenzioni o sostituzioni.
Tali funzioni possono naturalmente essere assicurate a cura dell’installatore con l’aggiunta dei necessari dispositivi ma non è infrequente un montaggio scorretto dei medesimi.
Per queste ed altre ragioni note ai tecnici del settore, è stata emanata la norma European Standard EN 1487 che specifica le caratteristiche ritenute necessarie per il gruppo idraulico di sicurezza da montare sui riscaldatori di acqua calda ad accumulo.
Tal gruppo idraulico di sicurezza, di qui in poi detto “gruppo EN”, incorpora tutte le funzioni anzidette e sarà brevemente descritto più avanti.
Il gruppo EN è molto più costoso del gruppo STD, motivo per cui non è commercialmente opportuno renderne obbligatorio l’acquisto assieme allo scaldaacqua ad accumulo domestico in tutti quei Paesi in cui esso non è obbligatorio.
D’altronde i costruttori di scaldaacqua ad accumulo domestici confezionano i loro prodotti in configurazioni standard valide per ogni Paese e personalizzare tal confezionamento a seconda del Paese di destinazione (peraltro in genere non noto all’atto della produzione) comporterebbe una pesante complicazione organizzativa.
I costruttori di scaldaacqua ad accumulo domestici sono allora di fronte ad un dilemma poiché non si è individuata una soluzione pienamente valida per ottenere che lo scaldaacqua ad accumulo domestico sia installato in ciascun Paese nel modo localmente accettato.
La soluzione apparentemente ovvia è quella di confezionare lo scaldaacqua ad accumulo senza corredarlo né di gruppo STD né di gruppo EN indicando nel libretto di istruzioni quale dei due gruppi vada acquistato separatamente e montato per ciascun Paese ma si è riscontrato che spesso l’installatore omette del tutto di montare qualsiasi gruppo creando una situazione altamente pericolosa.
Altra soluzione (come in effetti la maggior parte dei costruttori fanno) è quella di confezionare lo scaldaacqua ad accumulo corredato del gruppo STD precisando in quali Paesi tal gruppo non sia da utilizzare ma da sostituire con il gruppo EN. Anche tal opzione non è priva di inconvenienti. Innanzitutto un inconveniente di tipo psicologico: all’installatore ed all’utente dei Paesi in cui è richiesto il gruppo EN può risultare sgradito buttare un componente nuovo (il gruppo STD) e ciò va a detrimento dell’immagine del costruttore. Una constata possibilità è che la raccomandazione sia ignorata. Un’altra possibilità è che erroneamente entrambi i gruppi siano montati in serie con il gruppo EN a monte dell’abituale gruppo STD ma in tal caso il dispositivo di ritegno del gruppo STD rende impossibile l’intervento del dispositivo di sicurezza del gruppo EN.
Uno scopo della presente invenzione è eliminare almeno in parte tali inconvenienti indicando un gruppo di idraulico di nuova concezione il cui montaggio su uno scaldaacqua ad accumulo sia legittimo sia nei Paesi che hanno adottato lo European Standard EN 1487 che negli altri.
Ulteriore scopo della presente invenzione è quello di supplire almeno in parte alle prevedibili negligenze dall’installatore.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del presente trovato risulteranno meglio evidenziati dalla seguente descrizione di una versione base del gruppo di idraulico conforme alle rivendicazioni principali e di alcune preferite varianti conformi alle rivendicazioni dipendenti, il tutto illustrato, a puro titolo esemplificativo e non limitativo, con l’ausilio delle allegate tavole di disegno, in cui:
- la fig.1, mostra, in modo schematico, un gruppo STD;
- la figura 2 mostra, in modo schematico, una prima versione di gruppo EN completo di gruppo di raccolta e scarico dell’acqua surriscaldata e/o del vapore;
- la figura 3 mostra, in modo schematico, una possibile prima esecuzione del gruppo di idraulico secondo l’invenzione;
- la figura 4 mostra, in modo schematico, una possibile seconda esecuzione del gruppo di idraulico secondo l’invenzione;
- le figure 5 e 6 mostrano, la prima in forma esplosa, la seconda in forma compatta, l’assemblaggio del gruppo di idraulico dell’invenzione secondo fig. 3 con la prima versione di gruppo EN illustrata in fig. 2;
- le figure 7 ed 8 mostrano, la prima in forma esplosa, la seconda in forma compatta, l’assemblaggio del gruppo di idraulico dell’invenzione secondo fig. 4 con una seconda versione di gruppo EN;
- la figura 9 mostra, in sezione secondo il piano degli assi principali, un gruppo STD;
- la figura 10 mostra, in sezione secondo il piano degli assi principali, il gruppo di idraulico di fig. 3.
- la figura 11 mostra il gruppo di idraulico secondo l’invenzione nella variante di fig. 4 con un possibile dispositivo aggiuntivo.
Salvo altrimenti precisato, nella presente relazione qualsiasi riferimento spaziale quali i termini alto/basso, destro/sinistro, verticale/orizzontale, ecc. si riferiscono alla posizione in cui gli elementi sono rappresentati nelle figure allegate; tuttavia tali elementi sono raffigurati in posizioni compatibili con possibili posizioni reali in condizioni operative.
Con rifermento alla fig. 1, di un gruppo STD 10 sono mostrati: l’ingresso con ritegno 10.2, dal quale l’acqua proveniente dalla rete di alimentazione (non mostrata in alcuna delle figure) entra, attraversa il dispositivo di ritegno 10.3 e quindi esce verso il serbatoio dello scaldaacqua ad accumulo (non mostrato in alcuna delle figure) attraverso l’uscita 10.4. E’ indicata anche la posizione del dispositivo di sicurezza 10.5 che, nel caso di pressione anormalmente elevata, apre un passaggio all’acqua surriscaldata e/o al vapore verso l’ugello 10.
In questa come nella maggior parte delle altre figure, solo per maggior chiarezza visiva, sono stati disegnati:
- i simboli grafici NR e VS, stanno ad indicare la posizione rispettivamente dei dispositivi di ritegno e di sicurezza;
- frecce in linea continua ad indicare il verso dell’acqua in ingresso ed in uscita dai gruppi;
- frecce in linea tratteggiata ad indicare il verso dell’acqua surriscaldata e/o del vapore che potrebbe fuoriuscire dal dispositivo di sicurezza.
Con rifermento alla fig. 2, di un gruppo EN 20 sono mostrati: l’ingresso 20.1 per l’acqua proveniente dalla rete di alimentazione; un rubinetto intercettazione 20.2; la posizione del dispositivo di ritegno 20.3; l’uscita 20.4 verso il serbatoio dello scaldaacqua ad accumulo; la posizione del dispositivo di sicurezza 20.5; un tappo 20.5di accesso al dispositivo di ritegno 20.3; una manopola per scarico manuale 20.7 per lo svuotamento del serbatoio dello scaldaacqua ad accumulo senza necessità di smontare il gruppo EN 20; una apertura di sfiato vapore 20.8.
A corredo del gruppo EN 20 è un gruppo 30 di raccolta e scarico dell’acqua surriscaldata e/o del vapore.
Il gruppo idraulico 40 secondo l’invenzione, di qui in poi detto gruppo adattatore 40, è mostrato in figura 3.
Esso prevede, così come per il gruppo STD 10 un “ingresso con ritegno” 40.2 dal quale l’acqua proveniente dalla rete di alimentazione può andare verso l’uscita 40.4 solo attraversando il dispositivo di ritegno 40.3 ed un dispositivo di sicurezza 40.5 con uscita di acqua surriscaldata e/o vapore dall’ugello 40.6.
Rispetto al gruppo STD 10, però, l’adattatore 40 prevede un ulteriore ingresso, qui detto “ingresso libero” 40.1 dal quale l’acqua proveniente dalla rete di alimentazione è diretta verso l’uscita 40.4 bypassando il dispositivo di ritegno 40.3.
Solo uno dei due ingressi 40.1 o 40.2, in condizioni operative, è effettivamente allacciato alla rete di alimentazione mentre l’altro è chiuso da un tappo 40.8.
Preferibilmente un unico tappo 40.8 è compatibile con le bocche di entrambi gli ingressi 40.1 o 40.2 così da poter essere indifferentemente montato sull’uno o sull’altro.
Preferibilmente detto unico tappo 40.8 è fornito dal costruttore unitamente all’adattatore 40.
Preferibilmente detto unico tappo 40.8 è un tappo femmina con filettatura da 1/2“ o 3/4” ed i due ingressi 40.1 o 40.2 hanno corrispondentemente filettatura maschio da 1/2“ o 3/4” per il fatto che tali tipi di filettatura sono quelli in uso nell’impiantistica del settore.
Si osserva immediatamente che, se il tappo 40.8 è posto a chiudere l’ingresso libero 40.1, il gruppo adattatore 40 può essere montato su uno scaldaacqua ad accumulo in modo da risultare funzionalmente identico ad un gruppo STD 10.
Detto gruppo adattatore 40, è mostrato in figura 3 secondo una possibile prima esecuzione 40.a che prevede ingresso libero 40.1 con asse verticale ed ingresso con ritegno 40.2 con asse orizzontale, o, detto in termini più generali, prevede ingresso libero 40.1 con asse coincidente con l’asse dell’uscita 40.4 ed ingresso con ritegno 40.2 con asse ortogonale all’asse dell’uscita 40.4.
Secondo la possibile seconda esecuzione 40.b del gruppo adattatore 40, mostrata in figura 4, l’ingresso con ritegno 40.2 ha asse coincidente con l’asse dell’uscita 40.4 mentre l’ingresso libero 40.1 ha asse ortogonale all’asse dell’uscita 40.4 così come in genere previsto nel gruppo STD 10 e ne può avere la medesima altezza H così da poter risultare non solo funzionalmente ma anche sostanzialmente identico per dimensioni ad un gruppo STD 10.
Ai fini dell’invenzione tali particolari orientamenti degli assi sono solo dei casi particolari che semplificano la costruzione ma nulla vieta, in generale, che gli assi dell’ingresso libero 40.1, dell’ingresso con ritegno 40.2 ed infine dell’40.3 abbiano un qualsiasi orientamento e dislocazione non ortogonali né paralleli tra loro.
Tale gruppo adattatore 40, in una delle possibili varianti, può essere fornito a corredo di uno scaldaacqua ad accumulo in luogo del tradizionale gruppo STD 10 ad un costo leggermente superiore ma con il vantaggio, che sarà mostrato appena qui di seguito, che esso può fungere da adattatore per il montaggio di un gruppo EN 20 nei Paesi in cui quest’ultimo è richiesto.
Nulla esclude che uno o entrambi i detti simboli grafici NR e VS, o altri ancora, siano effettivamente stampigliati nelle opportune posizioni sul gruppo adattatore 40 per una più agevole identificazione dei due ingressi 40.1 o 40.2 da parte dell’installatore.
Nelle figure 5 e 6 è mostrato, a puro titolo di esempio non limitativo, un possibile modo per montare il gruppo EN 20 su uno scaldaacqua ad accumulo per il tramite del gruppo adattatore 40.
L’esempio delle figure 5 e 6 fa riferimento al gruppo adattatore 40 nella versione 40.a.
Nel gruppo adattatore 40 il tappo 40.8 è stato posto a chiudere l’ingresso con ritegno 40.2 mentre l’ingresso libero 40.1 è collegato all’uscita 20.4 del gruppo EN 20. Si osservi che, collegando l’uscita 40.4 del gruppo adattatore 40 al serbatoio di uno scaldaacqua ad accumulo, nulla impedisce la piena funzionalità di tutti i dispositivi quali i dispositivi 20.2, 20.3, 20.5, 20.5, 20.7, 20.8 di cui il gruppo EN 20 dispone. Pertanto il gruppo EN 20 risulta installato in modo regolare come richiesto dalla normativa.
Il ruolo pressoché passivo del gruppo adattatore 40 nella configurazione appena descritta (salvo la immutata operatività del suo dispositivo di sicurezza 40.5) lo rende apparentemente inutile ma in realtà consente di mantenere un confezionamento dello scaldaacqua identico per tutti i Paesi, semplifica le istruzioni di montaggio e mantiene più tradizionali e quindi più semplici le procedure del montaggio medesimo, limita il rischio di inconvenienti dovuti ad imperizia o negligenza ed evita l’ostacolo psicologico che vi sarebbe da parte dell’installatore ad accettare che il gruppo adattatore 40, in certe situazioni, è inutile e va buttato.
Le istruzioni, ad es. potrebbero prevedere i seguenti passi:
- montare il gruppo adattatore 40 sulla tubazione di ingresso del serbatoio dello scaldaacqua ad accumulo (come d’abitudine);
- nei Paesi in cui è prevista la Norma EN 1487, montare il gruppo EN 20 sull’ingresso libero 40.1 del gruppo adattatore 40 e chiudere con il tappo 40.8 l’ingresso con ritegno 40.2;
nei restanti Paesi chiudere con il tappo 40.8 l’ingresso libero 40.1;
Se per negligenza o errore il gruppo EN 20 non venisse installato, il dispositivo di sicurezza 40.5 resterebbe comunque operativo e, al più, verrebbe esclusa la funzione di ritegno del dispositivo 40.3 se il tappo 40.8 fosse per errore posto sull’ingresso con ritegno 40.2.
L’esempio illustrato nelle figure 7 e 8 fa riferimento al gruppo adattatore 40 nella versione 40.b. Esso prevede il montaggio di un gruppo EN 20.b.
Il gruppo EN 20.b mostrato può differire dal gruppo EN 20 precedente sostanzialmente solo per il fatto che, secondo una versione disponibile in commercio, il suo asse principale è posto con assetto orizzontale anziché verticale.
Altri esempi di montaggio sono possibili, ad esempio per il montaggio di detti gruppi 40.a, 40.b, 20, 20.b su serbatoi con tubazione di ingresso orizzontale.
Le figure 9 e 10 tramite le quali è possibile confrontare le parti interne di un gruppo STD 10 e di un gruppo adattatore 40 (qui mostrato nella versione 40.a) non hanno bisogno di alcun commento.
La figura 11 mostra il gruppo di idraulico 40 secondo l’invenzione, indifferentemente secondo qualsiasi variante (sebbene qui mostrato nella variante 40.b) comprendente il noto dispositivo per l’apertura periodica del dispositivo di sicurezza 40.5 tramite una levetta 40.7 a prevenire eventuali incollaggi della guarnizione di tenuta.
Molte altre varianti sono possibili senza uscire dall’ambito dell’invenzione.
Ad esempio l’uscita 40.4 può essere utilmente munita di attacco a bocchettone quanto meno per più agevolmente poter orientare a piacimento l’ingresso con ritegno 40.2 e/o l’ingresso libero 40.1 a seconda di quale dei due si desideri utilizzare in ogni caso specifico.

Claims (4)

  1. RIVENDICAZIONI Riv. 1 Gruppo adattatore (40; 40.a, 40.b)) comprendente: � un ingresso con ritegno (40.2) suscettibile di essere collegato ad una rete di alimentazione dell’acqua; � una uscita (40.4) suscettibile di essere collegata alla tubazione di ingresso dell’acqua nel serbatoio di uno scaldaacqua ad accumulo; � un dispositivo di ritegno (40.3) disposto in maniera tale da dover essere attraversato da detta acqua proveniente da detta rete e diretta a detto serbatoio; � un dispositivo di sicurezza (40.5) con uscita di acqua surriscaldata e/o vapore da un ugello (40.6) caratterizzato dal fatto di comprendere ulteriormente: un ingresso libero (40.1) attraverso il quale detta acqua proveniente da detta rete può essere diretta verso detta uscita (40.4)( bypassando detto dispositivo di ritegno (40.3) e dal fatto che detti un ingresso con ritegno (40.2) ed un ingresso libero (40.1) sono suscettibili di essere chiusi da corrispondenti tappi (40.8) e dal fatto che, in condizioni operative, uno dei due di detti ingressi, di ritegno (40.2) e libero (40.1), è chiuso dal corrispondente di detti tappi (40.8). e dal fatto che detto un ingresso libero (40.1) è suscettibile di essere collegato alla uscita (20.4) di un gruppo EN (20). Riv.
  2. 2 Gruppo adattatore (40; 40.a, 40.b) secondo la riv. precedente caratterizzato dal fatto che detti corrispondenti tappi (40.8) consistono in un unico tappo (40.8) compatibile con le bocche di entrambi detti ingressi (40.1, 40.2). Riv.
  3. 3 Gruppo adattatore (40; 40.a, 40.b) secondo la riv. precedente caratterizzato dal fatto che detto unico tappo (40.8) è un tappo femmina con filettatura da 1/2“ o 3/4” ed i detti due ingressi (40.2, 40.1) hanno corrispondentemente filettatura maschio da 1/2“ o 3/4”. Riv. 4 Gruppo adattatore (40; 40.a, 40.b) secondo qualsiasi riv. precedente caratterizzato dal fatto che il detto ingresso libero (40.1) ha asse coincidente con l’asse di detta uscita (40.4) ed il detto ingresso con ritegno (40.2) con asse ortogonale all’asse della detta uscita (40.4). Riv. 5 Gruppo adattatore (40; 40.a, 40.b) secondo qualsiasi riv. precedente, 4 esclusa, caratterizzato dal fatto che è un gruppo adattatore (40.b) in cui detto ingresso con ritegno (40.2) ha asse coincidente con l’asse della detta uscita (40.4) mentre il detto ingresso libero (40.1) ha asse ortogonale all’asse della detta uscita (40.
  4. 4) Riv. 6 Gruppo adattatore (40; 40.a, 40.b) secondo la riv. precedente, caratterizzato dal fatto che esso gruppo adattatore (40; 40.a, 40.b) ha la medesima altezza (H) di un gruppo STD (10). Riv. 7 Gruppo adattatore (40; 40.a, 40.b) secondo qualsiasi riv. precedente, caratterizzato dal fatto che uno o più simboli grafici (NR, VS) sono stampigliati in corrispondenza di detti dispositivi di ritegno (40.3) e/o di sicurezza (40.5).
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Citations (4)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
CH195138A (de) * 1937-02-18 1938-01-15 Nussbaum & Co Aktiengesellscha Sicherheitsarmatur, insbesondere für Heisswasserbereitungsanlagen.
FR2498306A3 (fr) * 1981-01-22 1982-07-23 Copreci Ind Sci Groupe de securite pour chauffe-eau electrique
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