ITAN20130071U1 - Dispositivo di cottura multifunzione. - Google Patents

Description

DESCRIZIONE

a corredo di una domanda di brevetto per modello di utilità avente per titolo:

“DISPOSITIVO DI COTTURA MULTIFUNZIONE”.

TESTO DELLA DESCRIZIONE

La presente domanda di brevetto per modello di utilità ha per oggetto un dispositivo di cottura provvisto di una molteplicità di funzioni di cottura.

Sono note, in generale, allo stato dell'arte diverse apparecchiature per la cottura, primo e più diffuso tra tutte il piano di cottura domestico.

Esso presenta dei riscaldatori (a gas, elettrici, ad induzione o altro) che sono disposti complanari su una superficie comune, a formare, appunto, un piano do cottura, sul quale vengono disposte le pentole nel normale utilizzo.

Un altro tipo di apparecchiatura di cottura è il forno (anch'esso di vario tipo: elettrico, a gas, a microonde, etc.) che comprende una muffola riscaldata al cui interno sono poste le vivande da cuocere.

Normalmente tali apparecchiature di cottura sono tra loro distinte e volendo effettuare un certo tipo di cottura si deve dotarsi della apparecchiatura corrispondente.

Ad esempio in ambito domestico il piano cottura ed il forno sono due distinti elettrodomestici, talvolta montati adiacenti, ma il tipo di cottura effettuabile con l'uno non può (in linea di principio) essere effettuato con l'altro: volendo infatti cuocere una torta si dovrà avvalersi del forno, mentre per portare ad ebollizione dell'acqua ci si dovrà avvalere del piano cottura.

Questo comporta la necessità di avere a disposizione una pluralità di apparecchiature di cottura, con un conseguente costo ed ingombro.

Quest'ultimo aspetto (il rilevante ingombro di una pluralità di apparecchiature di cottura) si fa particolarmente sentire nel campo delle apparecchiature (o dispositivi) di cottura portatili, come ad esempio nel settore del campeggio o simili, dove, in generale, è particolarmente sentita la necessità di ridurre al massimo ingombri e pesi.

La presente invenzione ha lo scopo di ovviare a questi ed altri inconvenienti, mettendo a disposizione un dispositivo di cottura multifunzione, che sia versatile (potendo effettuare una molteplicità di tipi diversi di cotture), poco ingombrante, facilmente trasportabile e dal costo contenuto.

Oggetto della presente invenzione è un dispositivo di cottura che comprende un riscaldatore ed un piano di supporto con una faccia operativa in corrispondenza della quale è montato l'almeno un riscaldatore; il dispositivo comprende poi un telaio accoppiato al piano di supporto e destinato ad essere posto in appoggio a terra per sorreggere il piano di supporto; il piano di supporto è girevolmente accoppiato al detto telaio per consentire un orientamento angolare della faccia operativa del piano stesso.

In questo modo i riscaldatori possono essere orientati in diverse posizioni angolari, ad esempio una prima posizione orizzontale, rivolti verso l'alto, per poter scaldare pentole ad essi sovrapposti, oppure orientati verso il basso, ad esempio per agire come una sorta di grill di un forno oppure ancora variamente inclinati, così da riscaldare cibi posti, ad esempio, su di un supporto girarrosto.

È così evidente che gli inconvenienti sopra elencati sono superati, perchè il dispositivo secondo l'invenzione integra una molteplicità di funzioni usualmente riferite a diversi apparati di cottura secondo l'arte nota, permettendo un considerevole contenimento di ingombri e di costi.

Per questi motivi inoltre l'utilizzo di questo dispositivo si dimostra particolarmente vantaggioso nel campo delle attrezzature da campeggio o portatili.

Per maggior chiarezza esplicativa la descrizione del dispositivo secondo l'invenzione prosegue con riferimento alle tavole di disegno allegate, aventi solo valore illustrativo e non certo limitativo, dove:

fig. 1 è una prima forma esecutiva del dispositivo secondo l’invenzione in condizione chiusa o di trasporto; figg. 2-4 sono il dispositivo di fig. 1 in diverse condizioni semi-aperte;

fig. 5 è un dettaglio del dispositivo di fig.1;

fig. 6 è il dispositivo di fig. 1 in una prima condizione di funzionamento, a guisa di forno o grill;

fig. 7 è il dispositivo di fig. 1 in una seconda condizione di funzionamento, a guisa di girarrosto;

fig. 8 è il dispositivo di fig. 1 in una terza condizione di funzionamento, a guisa di riscaldatore;

fig. 9 è il dispositivo di fig. 1 in una quarta condizione di funzionamento, a guisa di piano cottura;

fig. 10-12 sono dettagli del dispositivo di fig.1;

fig. 13 è una seconda forma esecutiva di un dispositivo secondo l’invenzione;

fig. 14-16 sono il dispositivo di fig. 13 in diverse condizioni di funzionamento.

Con riferimento alla delle figg. 1-12, in esse si nota il dispositivo di cottura (1), secondo una prima forma esecutiva, comprendente almeno un riscaldatore (2) ed un piano di supporto (3) di quest’ultimo.

Il piano di supporto (3) è provvisto di almeno una faccia operativa (13) in corrispondenza della quale è montato detto almeno un riscaldatore (2), in questa prima forma esecutiva un riscaldatore a gas, come un bruciatore o simili.

In fig. 12 è visibile il telaio (4) del dispositivo che è girevolmente accoppiato al piano di supporto (3) ed è destinato ad essere posto in appoggio a terra per supportare ad una certa altezza il piano (3).

L’accoppiamento girevole del piano di supporto (3) sul telaio (4) consente vantaggiosamente un orientamento angolare della faccia operativa (13) del piano (3).

Si intende qui dare una definizione generale del termine “faccia operativa” del piano (3): essa corrisponde alla faccia del piano (3) in corrispondenza della quale i riscaldatori svolgono la loro funzione.

Onde rendere facilmente trasportabile il dispositivo (1) secondo l’invenzione esso, come mostrato nelle fig. 1-4, comprende delle pareti di chiusura che vengono fissate al telaio (4) in modo da formare una struttura scatolare.

Preferibilmente il piano (3) è posto in corrispondenza della parete superiore della struttura scatolare, ed è coperto da un coperchio (41) provvisto di maniglia di trasporto (41a) e rimovibile.

Vantaggiosamente il coperchio (41) è fissato alla struttura scatolare mediante appositi agganci meccanici o simili, in modo da essere solidale al telaio (4), eventualmente anche solo per tramite della struttura scatolare e/o delle sue pareti perimetrali.

La struttura scatolare comprende poi almeno una parete laterale (42) rimovibile, ad esempio per scorrimento, come mostrato in fig. 3: in questo caso sono previste opportune guide di scorrimento sulle pareti laterali adiacenti, non illustrate perché note in sé.

Il piano (3) è posto ad una certa distanza dal fondo della struttura scatolare (ovvero dalla parete destinata ad essere vicina o in appoggio al terreno) in modo tal per cui all’interno della struttura scatolare, quando chiusa come in fig. 1 , si genera un alloggiamento disponibile per ospitare, ad esempio, una bombola di gas (B) e relative tubazioni flessibili.

Con riferimento adesso alle figg. 5, 9, 10 in esse sono visibili i mezzi di accoppiamento (5) per realizzare detto accoppiamento girevole tra detto piano di supporto (3) e detto telaio (4): tali mezzi (5) comprendono nella loro forma più semplice un perno ed una sede di perno, posti rispettivamente sul telaio (4) e sul piano (3), o viceversa, che permettono la rotazione del secondo rispetto al primo.

Il dispositivo comprende poi dei mezzi di bloccaggio (6) della rotazione del piano (3), destinati a bloccare quest’ultimo in una pluralità di angolazioni stabili, corrispondenti a determinate angolazioni rispetto ad un piano di riferimento della faccia (13) del piano (3): in questo modo i riscaldatori (2) sono orientabili in diverse posizioni per svolgere diversi compiti, come verrà meglio descritto tra poco.

Nella forma esecutiva illustrata i mezzi di bloccaggio comprendono un’asta con molla di ritorno (61) destinata a cooperare con il telaio (4) ed il piano (3) per fermare la rotazione di quest’ultimo in corrispondenza di angolazioni preferite.

Opzionalmente il piano (3) è anche provvisto di mezzi di azionamento (7), come delle impugnature (71) che cooperano con delle rispettive sedi di scorrimento (72) mostrate nel dettaglio della fig. 10 e disposte, ad esempio, sulla faccia della struttura scatolare opposta a quella provvista dei mezzi di bloccaggio (6).

Per quanto concerne i mezzi di azionamento (7), bloccaggio (6) ed accoppiamento (5) si fa notare sin d’ora che al tecnico del ramo sono disponibili numerose alternative equivalenti a quelle degli esempi appena descritti, che devono essere quindi intesi in senso non limitativo, ma, appunto, meramente esemplificativo.

Proseguendo nella descrizione del dispositivo (1), i riscaldatori (2) sono alimentati mediante un opportuno circuito di alimentazione (8), di cui un esempio non limitativo è mostrato nelle fig. 11 e 12: nel caso di riscaldatori (2) a gas il circuito di alimentazione comprende tubazioni e valvole tra loro connessi per alimentare una certa portata di gas da una sorgente di gas (ad esempio la bombola B, come mostrato in fig.6), regolarla e alimentare così i bruciatori a gas (2) il cui funzionamento è ben noto allo stato dell’arte e non verrà pertanto descritto qui.

Opzionalmente in alcune forme esecutive il circuito comprende anche delle candelette di accensione (81) e delle fiamme pilota (82), come mostrato nel dettaglio di fig. 11.

I vantaggi derivanti dal predisporre un dispositivo (1) avente tutte o parte delle caratteristiche qui sopra diviene evidente osservando le figure da 6 a 9.

In fig. 6 il dispositivo (1) è in una prima condizione di funzionamento, a guisa di forno o grill: la faccia operativa (13) del piano (3) è rivolta verso il basso, ovvero verso l’interno della struttura scatolare e riscalda dall’alto eventuali cibi posti in zona sottostante.

In fig. 7 il dispositivo (1) è in una seconda condizione di funzionamento, a guisa di girarrosto: la faccia operativa (13) del piano (3) è inclinata, preferibilmente a 45°, rispetto ad un piano orizzontale (o verticale), e disponendo in fronte al dispositivo (1) un semplice girarrosto si possono cuocere i cibi con questa tipologia di cottura.

In fig. 8 il dispositivo (1) è in una terza condizione di funzionamento, genericamente a guisa di riscaldatore: la faccia operativa (13) del piano (3) è inclinata, preferibilmente di un angolo compreso tra 90° e 135° rispetto alla verticale, e il dispositivo (1) può essere usato indifferentemente per riscaldare l’ambiente o per riscaldare cibi posti su opportuni sostegni (non illustrati).

Infine, in fig. 9 il dispositivo (1) è in una quarta condizione di funzionamento, a guisa di piano cottura: la faccia operativa (13) del piano (3) è disposta in orizzontale ed è atta a sorreggere contenitori di cottura, come pentole, padelle o simili, per effettuare una cottura di tipo “tradizionale”.

In linea del tutto generale sono prevedibili numerose modifiche e varianti a quanto sino ad ora descritto, tutte da intendersi alla portata del tecnico del ramo alla luce degli insegnamenti sin qui forniti.

Una di tali varianti (10) è mostrata brevemente nelle allegate figg. da 13 a 16, in cui con gli stessi numeri di riferimento sono indicate le stesse parti, sulle quali pertanto non ci si sofferma oltre.

La differenza tra questa forma esecutiva (10) e quella prima descritta (1) è relativa ai riscaldatori (20), che in questa forma esecutiva sono di tipo elettrico, ad esempio resistenze di riscaldamento che adottano l’effetto Joule per generare calore e che sono in generale ben note.

Ovviamente in questo caso il circuito di alimentazione (non illustrato) sarà di tipo elettrico e comprenderà pertanto cavi elettrici ed interruttori ed eventualmente reostati o simili per regolare il passaggio di corrente nei riscaldatori e quindi, in ultima analisi, la temperatura desiderata.

Per il resto, come visibile nelle figure 14-16 anche in questo esempio il piano (3) è orientabile in diverse posizioni, analogamente all’esempio sopra descritto, per realizzare le stesse funzioni di cottura.

Un’altra variante (non mostrata) prevede che in luogo del telaio (4) su cui sono applicate le pareti laterali per generale la struttura scatolare, quest’ultima sia del tutto assente, lasciando pertanto il telaio (4) a vista.

Ancora un’altra variante (non mostrata) prevede invece l’assenza di un telaio portante che viene sostituito nella sua funzionalità dalle stesse pareti della struttura scatolare, che a tal fine saranno opportunamente irrobustite.

Sono poi possibili ancora altre varianti tutte alla portata del tecnico del ramo.

Claims (9)

1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo di cottura (1,10) comprendente almeno − un riscaldatore (2,20) − un piano di supporto (3) del riscaldatore (2,20) provvisto di almeno una faccia operativa (13) in corrispondenza della quale è montato detto almeno un riscaldatore (2,20) − un telaio (4) accoppiato a detto piano di supporto (3) e destinato ad essere posto in appoggio a terra caratterizzato dal fatto che detto piano di supporto (3) è girevolmente accoppiato su detto telaio (4) per consentire un orientamento angolare di detta faccia operativa (13).
2. 2. Dispositivo di cottura (1,10) secondo la rivendicazione precedente, comprendente mezzi di accoppiamento (5) per realizzare detto accoppiamento girevole tra detto piano di supporto (3) e detto telaio (4).
3. 3. Dispositivo di cottura (1,10) secondo la rivendicazione 1 o 2, comprendente mezzi di bloccaggio (6) della rotazione del detto piano di supporto (3), destinati a bloccare stabilmente quest’ultimo in una pluralità di angolazioni, corrispondenti a determinate angolazioni rispetto ad un piano di riferimento della faccia (13) del piano di supporto (3).
4. 4. Dispositivo di cottura (1,10) secondo la rivendicazione 1, 2 o 3, comprendente mezzi di azionamento (7) per comandare una rotazione di detto piano di supporto (3).
5. 5. Dispositivo di cottura (1,10) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, comprendente una o più pareti perimetrali accoppiate a detto telaio (4) così da originare una struttura scatolare.
6. 6. Dispositivo di cottura (1,10) secondo la rivendicazione 5, in cui detto piano (3) è posto in corrispondenza della parete superiore della struttura scatolare, è coperto da un coperchio rimovibile (41) provvisto di maniglia di trasporto (41a) e detta struttura scatolare comprende almeno una parete laterale (42) rimovibile, essendo detto piano di supporto (3) distante dal fondo della detta struttura scatolare.
7. 7. Dispositivo di cottura (1,10) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, comprendente un circuito di alimentazione (8) per l’alimentazione di detti riscaldatori (2,20).
8. 8. Dispositivo di cottura (1,10) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui detti riscaldatori (2) sono bruciatori a gas.
9. 9. Dispositivo di cottura (1,10) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui detti riscaldatori (20) sono resistenze elettriche.