ITAN20120137A1 - Gruppo di taglio per macchine adibite alla produzione di paste alimentari in sfoglia. - Google Patents

Gruppo di taglio per macchine adibite alla produzione di paste alimentari in sfoglia. Download PDF

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ITAN20120137A1
ITAN20120137A1 IT000137A ITAN20120137A ITAN20120137A1 IT AN20120137 A1 ITAN20120137 A1 IT AN20120137A1 IT 000137 A IT000137 A IT 000137A IT AN20120137 A ITAN20120137 A IT AN20120137A IT AN20120137 A1 ITAN20120137 A1 IT AN20120137A1
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Jailson Duarte
Guerrino Ferretti
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Jailson Duarte
Guerrino Ferretti
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Description

DESCRIZIONE
“GRUPPO DI TAGLIO PER MACCHINE ADIBITE ALLA PRODUZIONE DI PASTE ALIMENTARI IN SFOGLIA†.
TESTO DELLA DESCRIZIONE
La presente domanda di brevetto per invenzione industriale ha per oggetto un gruppo di taglio per macchine automatiche e non automatiche adibite alla produzione di paste alimentari in sfoglia, soprattutto maltagliati, ma anche quadrucci.
Le peculiarità e i vantaggi della presente invenzione risulteranno più evidenti a seguito di una breve descrizione della tecnica anteriore.
Attualmente esistono macchine automatiche che adottano stazioni di taglio espressamente adibite alla produzione di tagliatelle e quadrucci.
In particolare queste stazioni di taglio sono destinate ad operare su una sfoglia che avanza su un nastro trasportatore e che ha già subito una serie di intagli longitudinali finalizzati a ricavare su di essa una serie di nastri continui di pasta.
Il compito di ciascuna delle anzidette stazioni di taglio à ̈ dunque quello di interferire ad intermittenza, con una rispettiva lama trasversale, sugli anzidetti nastri continui di pasta che avanzano nel sottostante nastro trasportatore, secondo una logica che prevede una mirata sincronia tra la frequenza delle fasi di intervento della lama medesima e la velocità di avanzamento del nastro trasportatore.
In generale appare evidente, a parità di velocità di avanzamento del nastro trasportatore, che le successive fasi di intervento dell’anzidetta lama debbano essere, quando si voglia ottenere una pasta corta come i quadrucci, molto più ravvicinate di quanto invece lo debbano essere allorquando si voglia ottenere una pasta lunga, come le tagliatelle.
Per chiarire ancor meglio la struttura ed il funzionamento di una simile stazione di taglio tradizionale, va detto che in realtà la sua rispettiva lama à ̈ supportata radialmente da un rullo motorizzato di piccolo diametro (nell’ordine di 3-4 cm.) che assume un assetto trasversale rispetto al sottostante nastro trasportare, all’altezza di una traversa piatta fissata all’uscita del nastro trasportatore medesimo.
La rotazione continua del rullo anzidetto fa sì che la lama, ad ogni giro del rullo medesimo, interferisca con i vari nastri di pasta in avanzamento, all’altezza dell’anzidetta sottostante traversa, che in tal modo risulta dunque destinata a fungere da controlama fissa rispetto alla suddetta lama girevole.
Ma vi à ̈ un altro aspetto da sottolineare in questa tradizionale tecnologia: in realtà l’anzidetta lama girevole non esercita un’azione di puro taglio nei confronti degli anzidetti nastri di pasta in avanzamento; si intende dire, in altre parole, che essa non ha il compito di recidere istantaneamente i nastri medesimi per tutto il loro spessore.
Essa opera piuttosto un’azione combinata di incisione e di strappo che sfrutta proprio quella rotazione continua che le viene imposta dal rispettivo rullo portante.
Questa lama girevole, infatti, arriva ad interferire sui sottostanti nastri di pasta con una direzione alto-basso, per poi continuare la rotazione in direzione basso-alto nel corso del suo funzionamento ciclico.
Ebbene, al termine dell’anzidetta rotazione alto-basso, la lama in questione si limita soltanto ad incidere una prima porzione dello spessore degli anzidetti nastri di pasta, eseguendo dunque un taglio trasversale non passante che costituisce la linea di invito per lo strappo che detti nastri subiscono, immediatamente dopo, in virtù della forza di trazione che la lama medesima esercita su di essi nel momento in cui intraprende il successivo tratto basso-alto della propria rotazione.
Si precisa, infine, che per la buona riuscita di questa operazione combinata di incisione e di strappo eseguita sui vari nastri continui di pasta si richiede che l’anzidetta lama trasversale girevole operi con una velocità periferica maggiore, all’incirca del 10%, della velocità di avanzamento del sottostante nastro trasportatore.
Ebbene se à ̈ vero che questa tecnologia ha dato soddisfacenti risultati in occasione della produzione in automatico di tagliatelle e quadrucci, va anche sottolineato che essa si rivela inadeguata ai fini della produzione dei maltagliati.
Come à ̈ noto, infatti, anche i maltagliati vengono ottenuti incidendo nastri continui di pasta, ma la grande differenza rispetto alle tagliatelle e ai quadrucci risiede nel fatto che, mentre questi ultimi tipi di pasta debbono avere bordi trasversali sostanzialmente perpendicolari ai bordi longitudinali, nei tipici maltagliati à ̈ previsto che i bordi trasversali siano “inclinati†rispetto ai bordi longitudinali.
Questa esigenza rende di fatto inutilizzabili gli anzidetti gruppi di taglio espressamente dedicati alla produzione di tagliatelle e quadrucci, per il solo fatto che i loro rulli taglienti operano – come si à ̈ visto – al di sopra dei rispettivi nastri trasportatori in un assetto perfettamente perpendicolare all’asse di avanzamento di questi ultimi.
Ma anche laddove si provvedesse a modificare l’orientamento di detti rulli girevoli, imponendo loro un assetto “inclinato†rispetto all’asse longitudinale di avanzamento dei rispettivi nastri trasportatori, non sarebbe comunque possibile organizzare una produzione in continuo di maltagliati secondo modalità rispondenti alle attese di una tipica lavorazione industriale automatizzata.
Si intende dire, più precisamente, che se una delle anzidette lame girevoli fosse posta in condizione di interferire in assetto “inclinato†sui sottostanti nastri continui di pasta, magari sarebbe pure in grado di eseguire correttamente l’anzidetta fase di incisione parziale dello spessore degli stessi.
Estremamente critica si rivelerebbe invece la successiva anzidetta fase di trazione e di strappo eseguita sui vari maltagliati, visto che la direzione “inclinata†di detta lama finirebbe inevitabilmente per convogliare tutti i maltagliati appena ottenuti in direzione di uno dei bordi longitudinali del rispettivo nastro.
In tale contesto una parte non insignificante di tali maltagliati finirebbe addirittura per precipitare al suolo, ma anche quelli che restassero a bordo del nastro trasportatore verrebbero ad acquisire un assetto poco consono alle esigenze del loro successivo prelievo ordinato, all’uscita del medesimo nastro trasportatore.
Ma anche qualora si decidesse di adottare un rullo girevole orientato perpendicolarmente rispetto all’asse di avanzamento del nastro trasportatore, ma dotato di una lama radiale “inclinata†rispetto al suo asse longitudinale, non sarebbe comunque possibile ottenere una soddisfacente produzione in automatico dei maltagliati.
Ciò in quanto il ridotto diametro di un simile rullo girevole (si allude ai tradizionali 30-40 mm.) comporterebbe che la lama inclinata da questo supportata eseguirebbe un’incisione sostanzialmente puntiforme e progressiva su ciascuno dei sottostanti nastri di pasta in avanzamento, in quanto l’interferenza tra la lama e ciascun nastro di pasta si manifesterebbe soltanto in corrispondenza di un piccolo segmento trasversale di quest’ultimo, molto più stretto rispetto alla larghezza complessiva del nastro medesimo.
Ciò significa che l’anzidetta azione di strappo eseguita su ciascuno degli anzidetti nastri di pasta inizia nell’anzidetto segmento di interferenza allorquando la restante sezione trasversale del nastro medesimo non risulta ancora incisa superficiale e dunque in assenza di un’autentica linea di invito di strappo, come indicata in precedenza.
In tale situazione à ̈ evidente come gli strappi eseguiti sui vari nastri di pasta adiacenti sarebbero estremamente irregolari sul piano della riuscita, dando luogo ad un prodotto qualitativamente non soddisfacente.
Scopo specifico della presente invenzione à ̈ dunque quello di mettere a punto un gruppo di taglio capace di realizzare, a partire dai soliti nastri continui di pasta sfoglia, una produzione in continuo di maltagliati secondo modalità del tutto soddisfacenti, vale a dire in presenza di un’ottimale qualità del prodotto e di una corretta direzione di uscita dello stesso dal gruppo di taglio in questione.
Ulteriore scopo della presente invenzione à ̈ quella di creare un gruppo di taglio “bivalente†, in quanto concepito per consentire alternativamente, ed a seconda delle specifiche necessità dell’utente, una produzione di maltagliati o una produzione di quadrucci, in virtù di una pratica e veloce commutazione dell’assetto operativo dello stesso.
Al fine di perseguire dette finalità il gruppo di taglio in questione adotta una coppia di rulli controrotanti ad asse orizzontale tra i quali debbono essere inseriti in continuo i vari nastri di pasta disposti fianco a fianco.
In tal modo i due rulli provvedono all’ulteriore avanzamento di detti nastri di pasta, ma soprattutto all’operazione di taglio necessaria per ottenere gli anzidetti maltagliati.
Per tale ragione à ̈ previsto che il primo di tali rulli rechi esternamente, e per tutta la sua lunghezza, un profilo tagliente (o lama) elicoidale, mentre il secondo, reca una superficie perfettamente liscia.
Grazie al suo profilo elicoidale la lama anzidetta interferisce sui vari nastri di pasta in avanzamento secondo una direzione “inclinata†rispetto all’asse longitudinale degli stessi, necessaria per ottenere i tipici maltagliati.
In tale contesto la medesima lama elicoidale utilizza la superficie liscia del rullo sottostante alla stregua di una superficie riscontro in corrispondenza della quale eseguire le necessarie operazioni di incisione e strappo dei vari nastri di pasta.
In effetti, anche in presenza di questo nuovo gruppo di taglio, à ̈ previsto che la lama del rullo sovrastante incida i vari nastri di pasta adiacenti solo per un primo tratto del loro spessore e che i vari segmenti di ciascuno di questi nastri siano poi separati, ai fini dell’ottenimento dei successivi maltagliati, grazie ad un’azione di strappo garantita dalla stessa rotazione della lama in questione.
Tuttavia per garantire l’ottimale riuscita di queste due successive operazioni à ̈ previsto che i due rulli abbiano un diametro non inferiore ai 100 mm. e che la velocità di rotazione del rullo tagliente sia maggiore almeno il 10% della velocità di rotazione del rullo liscio.
Il notevole diametro conferito ad entrambi i rulli, infatti, assicura che l’anzidetta incisione parziale eseguita ad opera dell’anzidetta lama elicoidale a carico dello spessore dei vari nastri di pasta non sia puntiforme, ma interessi l’intera larghezza di ciascuno di essi.
Questa condizione assicura naturalmente che anche il successivo strappo di ciascun maltagliato, rispetto al quale l’anzidetta incisione parziale dello spessore si configura usualmente come un’autentica linea di invito, si manifesti secondo modalità ottimali, vale a dire con una linea di separazione assolutamente precisa e regolare.
Si precisa altresì che proprio l’anzidetta differenza di velocità di rotazione tra di due rulli anzidetti garantisce che la lama elicoidale dell’anzidetto rullo tagliente possa esercitare correttamente la desiderata azione di strappo nei confronti dei vari nastri di pasta appoggiati sul rullo liscio.
Al fine di realizzare la sua anzidetta bivalenza, il gruppo di taglio in questione dispone poi di un terzo rullo tagliente destinato a cooperare con l’anzidetto rullo liscio, sempre al fine dell’incisione dello strappo dei vari nastri continui di pasta, in alternativa all’anzidetto rullo dotato di lama elicoidale.
Spetterà all’utente abilitare alternativamente l’interferenza dell’uno o dell’altro dei due anzidetti rulli taglienti sui nastri di pasta a seconda del tipo di prodotto che vorrà ottenere.
Si à ̈ già detto, infatti, che il rullo tagliente dotato di lama elicoidale à ̈ destinato alla produzione dei maltagliati; questo ulteriore rullo tagliente à ̈ dotato invece di una serie periferica di lame rettilinee regolarmente intervallate, di andamento longitudinale, che risultano per l’appunto in grado di incidere in direzione sostanzialmente perpendicolare i vari nastri di pasta, sì da ottenere i classici quadrucci dotati di forma sostanzialmente quadrata.
È importante sottolineare, infine, che il gruppo di taglio secondo il trovato si presta a cooperare, per ciò che attiene il convogliamento al suo interno degli anzidetti nastri continui di pasta, non soltanto con un tipico nastro trasportatore ad asse orizzontale, ma anche con qualsiasi altro eventuale dispositivo idoneo all’uso.
Ciò nondimeno si precisa che il prosieguo della presente descrizione verrà condotto ipotizzando una cooperazione dell’anzidetto gruppo di taglio con un tradizionale nastro trasportatore ad asse orizzontale.
Per maggiore chiarezza esplicativa la descrizione del trovato prosegue con riferimento alle tavole di disegno allegate, aventi solo valore illustrativo e non limitativo, in cui: - la figura 1 à ̈ una rappresentazione assonometrica che mostra il gruppo di taglio in questione montato all’estremità di un tradizionale nastro trasportatore;
- la figura 2 à ̈ una vista laterale, secondo la direzione X, del gruppo di taglio anzidetto, mostrato con l’asportazione di alcuni componenti e nel suo assetto destinato alla produzione dei maltagliati;
- la figura 3 à ̈ una vista laterale, secondo la direzione X, del gruppo di taglio anzidetto, mostrato con l’asportazione di alcuni componenti e nel suo assetto destinato alla produzione dei quadrucci;
- la figura 4 à ̈ una sezione di figura 2 con un piano perpendicolare all’asse dei rulli adottati nel gruppo di taglio in questione;
- la figura 5 à ̈ una sezione di figura 3 con un piano perpendicolare all’asse dei rulli adottati nel gruppo di taglio in questione.
Con particolare riferimento alle figure 2 e 4, il gruppo di taglio secondo il trovato (G), nella sua configurazione espressamente dedicata alla produzione di maltagliati, comprende i seguenti componenti:
- una struttura portante composta da una coppia di sponde contrapposte (1a, 1b), sostanzialmente triangolari, ciascuna delle quali risulta montata di taglio sul fronte di una rispettiva staffa di supporto (10a, 10b), fissata a sbalzo ad una struttura verticale (SV) adibita al sostegno dell’intero gruppo di taglio in questione (G);
- un primo rullo motorizzato (2) che reca esternamente, e per tutta la sua lunghezza, una lama elicoidale (2a); essendo previsto che detto primo rullo (2) sia montato orizzontalmente tra le due anzidette sponde (1a, 1b), con il rispettivo albero (2’) dislocato sostanzialmente in corrispondenza dello spigolo anteriore delle stesse ed essendo previsto altresì che il suo rispettivo gruppo motoriduttore (20) sia montato sull’esterno della prima (1a) delle anzidette sponde di supporto
- un secondo rullo motorizzato (3), controrotante rispetto al primo (2) nonché dotato esternamente di una superficie perfettamente liscia, che risulta fulcrato, sul retro dell’anzidetto primo rullo (2), tra le anzidette staffe (10a, 10b); essendo previsto che il relativo gruppo motoriduttore (30) sia montato sull’esterno della prima delle anzidette staffe (10a), vale a dire sul medesimo lato del gruppo di taglio (G) sul quale giace anche l’anzidetto motoriduttore (20) asservito al primo rullo (2).
La figura 1 mostra una possibile, ma non vincolante, soluzione per la posa in opera del gruppo di taglio secondo il trovato (G).
In questo caso esso à ̈ montato sul fronte di un nastro trasportatore (N) e le gambe anteriori del telaio di appoggio al suolo di detto nastro (N) costituiscono quell’anzidetta struttura verticale (SV) adibita al fissaggio delle due citate staffe (10a, 10b).
In tal modo l’avanzamento del nastro trasportatore (N) assicura che i nastri affiancati e già separati della sfoglia di pasta (non mostrati in figura) possano penetrare tra i due anzidetti rulli (2, 3), nell’ambito dei quali – come detto – il primo rullo (2) à ̈ responsabile dell’incisione e dello strappo dei vari segmenti degli anzidetti nastri affiancati (di fatto: dei vari maltagliati), mentre il secondo rullo (3) ha il compito di fungere da superficie di riscontro nei confronti del primo (2). La figura 4 mostra chiaramente che questi due rulli (2, 3) possano vantaggiosamente cooperare nell’ambito di una simile operazione di produzione in continuo dei maltagliati alla sola condizione che i due rulli medesimi (2, 3) occupino una posizione abbastanza ravvicinata da garantire che la lama elicoidale (2a) in dotazione al primo rullo (2) possa sfiorare, in occasione della sua rotazione, la superficie liscia del secondo rullo (3), sì da incidere – come necessario – una breve porzione dello spessore dei vari nastri di pasta appoggiati su quest’ultimo secondo rullo (3) e da realizzare il distacco dei successivi segmenti dei nastri anzidetti, sfruttando una simile linea di invito di strappo.
In questa ottica à ̈ facile comprendere come sia proprio il profilo elicoidale conferito all’anzidetta lama (2a) del primo rullo (2) ad assicurare che le anzidette incisioni sui vari nastri affiancati di pasta avvengano secondo traiettorie “inclinate†, secondo le necessità tipiche di una produzione di maltagliati che, per l’appunto, debbono avere i due bordi trasversali non perpendicolari ai due bordi longitudinali.
Allo stesso modo preme ribadire che il primo rullo (2) ruota con una velocità che à ̈ maggiore di almeno il 10% di quella del secondo rullo (3) e che entrambi questi rulli (2, 3) debbono adottare, per l’ottimale riuscita della produzione dei maltagliati, un diametro non inferiore ai 100 mm.
Le figure allegate permettono tuttavia di verificare che, in realtà, il gruppo di taglio secondo il trovato (G) si presta ad essere realizzato anche nell’anzidetta versione “bivalente†; si allude naturalmente a quella versione costruttiva alternativa che consente all’utente di scegliere a piacimento se produrre maltagliati o quadrucci.
Si ribadisce, insomma, che l’alternativa à ̈ quella di conferire ai successivi segmenti dei vari nastri di pasta bordi trasversali inclinati (dunque alla stregua di maltagliati) oppure di conferire ad essi bordi trasversali perpendicolari a quelli longitudinali (dunque alla stregua di quadrucci).
In questa specifica prospettiva à ̈ previsto che tra le anzidette sponde (1a, 1b), sia fulcrato orizzontalmente un terzo rullo motorizzato (4), il cui gruppo motoriduttore (40) risulta montato sull’esterno della seconda sponda (1b).
Questo terzo rullo (4) presenta un diametro sensibilmente inferiore a quello degli anzidetti primo (2) e secondo (3) rullo e reca esternamente una serie di lame rettilinee (4a) di andamento longitudinale.
Più precisamente l’albero (4’) del suddetto terzo rullo (4) à ̈ fulcrato tra le due anzidette sponde (1a, 1b) in corrispondenza dello spigolo posteriore-superiore delle stesse, e dunque ad una quota più elevata di quella occupata dall’anzidetto secondo rullo (3).
Nella sua posizione operativa, infatti, anche questo terzo rullo (4) Ã ̈ destinato a cooperare con il secondo rullo (3), secondo la solita logica per cui le sue anzidette lame (4a) incidono parzialmente e strappano i vari segmenti dei nastri continui di pasta, utilizzando il medesimo secondo rullo (3) come superficie di riscontro.
Nell’ambito di un simile contesto à ̈ tuttavia previsto che le due anzidette sponde (1a, 1b) siano rese basculanti; esse infatti sono fulcrate alle retrostanti flange (10a, 10b) ad una quota inferiore rispetto a quella occupata dall’anzidetto terzo rullo (4) ed in corrispondenza di rispettivi perni ad asse orizzontale (10c).
Le medesime sponde (1a, 1b) sono altresì soggette all’azione di rispettivi martinetti pneumatici (5); essendo previsto che la camicia (5a) di ciascuno di tali martinetti (5) sia fulcrata sul fronte dell’anzidetta struttura verticale (SV) in corrispondenza di un rispettivo perno ad asse orizzontale (5a’) e che l’estremità del rispettivo stelo estraibile (5b) sia fulcrata in corrispondenza del bordo orizzontale inferiore della rispettiva sponda (1a, 1b).
La ritrazione e l’allungamento degli anzidetti steli estraibili (5b) dei due martinetti (5) producono rispettivamente ed alternativamente l’effetto di imporre rotazioni inverse alla coppia di sponde (1a, 1b), da un punto di fine di corsa inferiore (espressamente mostrato in figura 2) ad un punto di fine corsa superiore (espressamente mostrato in figura 3).
In effetti condurre la coppia di sponde (1a, 1b) in corrispondenza dell’anzidetto punto di fine corsa inferiore significa portare il primo rullo (2) nella sua posizione operativa, a distanza estremamente ravvicinata con il secondo rullo (3), finalizzata alla produzione di maltagliati.
Condurre, invece, le sponde medesime (1a, 1b) in corrispondenza del loro punto di fine corsa superiore equivale a portare il terzo rullo (4) nella sua posizione operativa, a distanza estremamente ravvicinata con il secondo rullo (3), finalizzata alla produzione di quadrucci.
Con riferimento alla figura 1, occorre sottolineare che il gruppo di taglio secondo il trovato (G), allorquando debba essere associato all’anzidetto nastro trasportatore (N), viene sfruttato anche per garantire anche l’avanzamento di quest’ultimo.
Per tale ragione à ̈ previsto che ad un’estremità dell’albero (3’) del secondo rullo (3) sia calettata una ruota dentata (6) atta a trascinare in rotazione, con l’interposizione di una catena di rinvio (7), un’ulteriore ruota dentata (8), di minore diametro, calettata alla corrispondente estremità dell’albero anteriore (8a) di rinvio e di trascinamento del nastro trasportatore (N).
In particolare la figura 1 mostra come l’anzidetta ruota dentata (6) associata al secondo rullo (3) sia dislocata sull’esterno dell’anzidetta seconda staffa (10b), la quale, non per nulla, reca un intaglio verticale (10b’) destinato ad essere attraversato dall’anzidetta estremità dell’albero (3a) del secondo rullo (3) ed espressamente mostrato nelle figure 2 e 3.
Resta soltanto da chiarire alcune peculiarità di dettaglio del gruppo di taglio secondo il trovato (G) .
A tale proposito si riguardo innanzitutto che la velocità di rotazione degli anzidetti primo rullo (2) e terzo rullo (4) si presta ad essere aumentata o diminuita a seconda che si voglia aumentare o diminuire la produttività oraria della macchina in questione.
In questo contesto occorrerà naturalmente adeguare anche la velocità dell’anzidetto secondo rullo (3), posto che la sua velocità di rotazione deve comunque essere sempre inferiore a quella degli altri due rulli (2, 4), anche nel caso in cui questi ultimi siano condotti alla loro velocità minima di rotazione.
Con specifico riferimento, poi, al primo rullo (2), si precisa che lo stesso potrebbe adottare alternativamente una lama elicoidale a passo costante (sì da ottenere maltagliati sempre della stessa lunghezza) o una lama elicoidale a passo non costante (qualora si vogliano ottenere maltagliati di differenti lunghezze).
L’ultimo accorgimento aggiuntivo che può essere adottato in seno al gruppo di taglio in questione (G) attiene la possibilità di rendere registrabile la posizione degli anzidetti primo rullo (2) e terzo rullo (4) rispetto al secondo rullo (3); ciò al fine di poter determinare a piacimento la profondità delle incisioni eseguite sui nastri di pasta sfoglia in avanzamento (N).

Claims (12)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Gruppo di taglio per paste alimentari in sfoglia, caratterizzato per il fatto di comprendere, nell’ambito di una struttura portante (1a, 1b / 10a, 10b), una coppia parallela di rulli motorizzati controrotanti (2, 3), ad asse orizzontale, entrambi dotati di un diametro non inferiore ai 100 mm., nell’ambito dei quali il primo (2) di tali rulli adotta una velocità di rotazione maggiore della velocità di rotazione del secondo rullo (3); essendo previsto che l’anzidetto primo rullo (2) rechi esternamente, e per tutta la sua lunghezza, una lama elicoidale (2a) rispetto alla quale la superficie liscia dell’anzidetto secondo rullo (3) à ̈ atta a fungere da superficie di riscontro.
  2. 2) Gruppo di taglio secondo la rivendicazione 1, in cui l’anzidetta struttura portante per gli anzidetti rulli (2, 3) consiste in una coppia contrapposte di identiche sponde (1a, 1b), aventi un profilo sostanzialmente triangolare, montate in corrispondenza delle estremità anteriori di rispettive staffe (10a, 10b) fissate alla struttura verticale di supporto (SV) del gruppo di taglio medesimo (G); essendo previsto che l’anzidetto primo rullo (2) sia fulcrato tra le anzidette sponde (1a, 1b) e che l’anzidetto secondo rullo (3) sia fulcrato tra le anzidette retrostanti staffe (10a, 10b).
  3. 3) Gruppo di taglio secondo la rivendicazione 2, in cui l’anzidetto primo rullo (2) risulta fulcrato, in corrispondenza del rispettivo albero (2’), alle due anzidette sponde contrapposte (1a, 1b), sostanzialmente triangolari, all’altezza dello spigolo anteriore delle stesse.
  4. 4) Gruppo di taglio secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui l’anzidetto primo rullo (2) à ̈ associato ad un rispetto gruppo motoriduttore (20) montato sull’esterno della prima (1a) delle due anzidette sponde, mentre l’anzidetto secondo rullo (3) à ̈ associato ad un rispettivo gruppo motoriduttore (30) montato sull’esterno della prima (10a) delle due anzidette staffe.
  5. 5) Gruppo di taglio secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui le due anzidette sponde (1a, 1b) sono atte ad accogliere e sostenere, in corrispondenza del loro spigolo posteriore- superiore, le estremità dell’albero (4’) di un terzo rullo motorizzato (4) che reca esternamente una pluralità di lame rettilinee longitudinali (4a) e che risulta altresì atto ad utilizzare la superficie liscia dell’anzidetto secondo rullo (3), controrotante rispetto ad esso, quale superficie di riscontro per le sue anzidette lame (4a); essendo previsto che le due medesime sponde (1a, 1b) siano fulcrate, con l’interposizione di rispettivi perni ad asse orizzontale (10c), alle anzidette rispettive flange (10a, 10b) e siano soggette all’azione di rispettivi attuatori (5) atti a conferire loro una capacità di rotazione da un punto di fine corsa inferiore, in corrispondenza del quale il primo rullo (2) si porta ad una distanza operativa rispetto al secondo rullo (3), ad un punto di fine corsa superiore, in corrispondenza del quale il terzo rullo (4) si porta ad una distanza operativa rispetto al medesimo secondo rullo (3).
  6. 6) Gruppo di taglio secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, in cui gli anzidetti attuatori responsabili delle rotazioni inverse delle anzidette sponde (1a, 1b) consistono in una coppia di martinetti pneumatici (5); essendo previsto che la camicia (5a) di ciascuno di tali martinetti (5) sia fulcrata, rispetto ad un asse orizzontale (5a’) all’anzidetta struttura verticale portante (SV) del gruppo di taglio medesimo (G) e che il rispettivo stelo (5b) sia fissato in corrispondenza del bordo orizzontale inferiore della rispettiva sponda (1a, 1b).
  7. 7) Gruppo di taglio secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, in cui il motoriduttore (40) associato all’anzidetto terzo rullo (40) risulta fissato sull’esterno della seconda (1b) delle anzidette sponde.
  8. 8) Gruppo di taglio secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, in cui la velocità di rotazione del primo rullo (2) à ̈ maggiore della velocità di rotazione del secondo rullo (2) del 10%.
  9. 9) Gruppo di taglio secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, in cui la seconda (10b) delle anzidette flange reca un intaglio (10b’) attraverso il quale deborda un’estremità dell’albero dell’anzidetto secondo rullo (3); essendo previsto che su detta estremità sia calettata una ruota dentata (6) che risulta connessa, per il tramite di una catena di rinvio (7), ad una ruota dentata (8), di minore sezione, che risulta calettata all’estremità (8a) dell’albero di trascinamento e di rinvio di un nastro trasportatore (9) destinato ad alimentare il gruppo di taglio medesimo (G).
  10. 10) Gruppo di taglio secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, in cui l’anzidetta lama elicoidale (2a) del primo rullo (2) adotta un passo costante.
  11. 11) Gruppo di taglio secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, in cui l’anzidetta lama elicoidale (2a) del primo rullo (2) adotta un passo non costante.
  12. 12) Gruppo di taglio secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, in cui gli anzidetti primo rullo (2) e secondo rullo (4) sono registrabili rispetto al secondo rullo (3), sì da aumentare o diminuire a discrezione la distanza intercorrente con quest’ultimo (3).
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NL8006991A (nl) * 1980-12-22 1982-07-16 Gen Biscuits Nederland B V Uitsteekwalsinrichting voor deegplakjes uit deegbanen.
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