ITAN20070041A1 - Miscelatore termostatico - Google Patents

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ITAN20070041A1
ITAN20070041A1 IT000041A ITAN20070041A ITAN20070041A1 IT AN20070041 A1 ITAN20070041 A1 IT AN20070041A1 IT 000041 A IT000041 A IT 000041A IT AN20070041 A ITAN20070041 A IT AN20070041A IT AN20070041 A1 ITAN20070041 A1 IT AN20070041A1
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IT
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thermostatic
thermostatic mixer
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mixer
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IT000041A
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English (en)
Inventor
Angelo Mancini
Roberto Sampaolesi
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Merloni Termosanitari Spa
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    • F24HEATING; RANGES; VENTILATING
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    • F24H9/2007Arrangement or mounting of control or safety devices for water heaters
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Description

D E S C R I Z I O N E
annessa a domanda di Brevetto per Invenzione Industriale avente per titolo:
“MISCELATORE TERMOSTATICO”
DE SCRIZIONE DELL ’ INVENZIONE
Forma oggetto della presente invenzione un dispositivo miscelatore termostatico per scaldaacqua elettrici ad accumulo.
Come noto, l’applicazione di miscelatori termostatici nei dispositivi di produzione di acqua calda sanitaria comporta una serie di notevoli vantaggi.
I miscelatori termostatici, infatti, mantengono costante, al valore impostato, la temperatura dell’acqua miscelata inviata all’utenza al variare della temperatura e della pressione di alimentazione dell’acqua calda e fredda in ingresso.
I miscelatori termostatici permettono, inoltre, di accumulare acqua nello scaldabagno anche a temperature superiori ai 60°C, inibendo così la proliferazione di batteri e, soprattutto, consentono un notevole risparmio energetico evitando l’erogazione di acqua a temperature superiori al necessario nella rete di distribuzione, e riducendo quindi le dispersioni passive attraverso detta rete.
La realizzazione ed il funzionamento di un miscelatore termostatico sono ben noti, per cui ne è qui sufficiente una breve descrizione in alcune sue varianti.
Ad esempio un tipo di miscelatore termostatico è descritto nel brevetto EP 0767 332.
Il miscelatore termostatico comprende un corpo miscelatore avente un primo ed un secondo ingresso rispettivamente per un flusso di acqua fredda ed uno di acqua calda, una camera di miscelazione longitudinale, un mezzo di regolazione di detti flussi scorrevole assialmente in detta camera di miscelazione, ed una sezione di uscita dell’acqua miscelata alla temperatura desiderata ed “impostata” dall’utente tramite mezzi di taratura manuale. Il mezzo di regolazione è attivamente collegato ad un attuatore termostatico così da permettere la regolazione dei flussi di acqua calda e/o fredda in ingresso in funzione della temperatura dell’acqua miscelata che invade l’elemento termosensibile, ad esempio un bulbo a cera, dell’ attuatore stesso.
In particolare detto mezzo di regolazione agisce direttamente variando la sezione di ingresso al miscelatore dell’acqua fredda di rete che viene miscelata con quella calda uscente dallo scaldabagno.
Una variante di miscelatore termostatico, anche essa comunque ben nota, prevede, invece, come elemento termosensibile dell’attuatore, un mezzo realizzato in lega a memoria di forma.
Questo miscelatore è quindi caratterizzato da un elemento termosensibile, il cui materiale in fase di realizzazione viene deformato plasticamente durante opportuni trattamenti termici; il risultato è un elemento termosensibile a memoria di forma ossia in grado di assumere due lunghezze differenti a seconda che sia mantenuto al di sotto o al di sopra di determinate temperature, conservando nel tempo tale caratteristica.
Detti miscelatori termostatici, secondo le due varianti brevemente descritte, sono montati all’ esterno e subito a valle dello scaldaacqua, in particolare sul condotto di uscita dell’acqua calda.
Questi miscelatori termostatici hanno quindi come principale svantaggio quello di necessitare di raccorderia aggiuntiva e/o by-pass affinché l’acqua fredda, prelevata dal condotto d’ingresso dello scaldabagno, possa essere miscelata a quella calda.
I miscelatori termostatici montati esternamente allo scaldabagno comportano ulteriori svantaggi, quali il rischio di manomissioni accidentali da parte dell’utente.
Inoltre, detta soluzione, sebbene di gran lunga la più utilizzata, non sembra essere esteticamente soddisfacente.
Un primo scopo del presente trovato è quello di indicare un miscelatore termostatico per scaldabagno di costruzione semplificata e migliorata.
Un secondo scopo del presente trovato è quello di indicare un miscelatore termostatico atto ad impegnarsi su di un solo tubo dello scaldabagno.
Ulteriore scopo del presente trovato è quello di indicare un miscelatore termostatico per scaldabagno in grado di garantire un notevole risparmio energetico.
Detti scopi ed ulteriori vantaggi si raggiungono con un miscelatore termostatico così come di seguito descritto, in alcune varianti preferite, con l’ausilio delle illustrazioni a corredo e nelle rivendicazioni annesse, le quali ultime costituiscono parte integrante della descrizione stessa.
In particolar modo, la presente invenzione verrà di seguito descritta, senza alcun intento limitativo, in alcune varianti preferite relative ad un generatore termico a condensazione.
Nella figura 1 è mostrata una sezione di uno scaldabagno elettrico ad accumulo dotato del miscelatore termostatico oggetto dell 'invenzione.
Nella figura 2 è mostrata una sezione del miscelatore termostatico oggetto dell 'invenzione.
Nella figura 3 è mostrata una sezione del miscelatore termostatico identica a quella di figura 2 ma con riportato il percorso dell’ acqua attraverso detto miscelatore termostatico.
Nella figura 4 è mostrato il miscelatore termostatico oggetto dell’invenzione montato sul tubo di uscita dello scaldabagno.
Con riferimento alle figure 1 e 4, è mostrato uno scaldabagno ad accumulo 2, elettrico, comprendente un serbatoio 201 ed una flangia 202 che comprende a sua volta una o più resistenze elettriche 203 per il riscaldamento dell’acqua, una guaina 204 del termostato, contenente uno o più sensori di temperatura, non mostrati in figura.
L’acqua fredda viene immessa, attraverso un tubo di ingresso 205, in prossimità della calotta inferiore 207 del serbatoio 201, mentre l’acqua calda, alla massima temperatura, viene prelevata, attraverso un tubo di uscita 206, in prossimità del duomo 208 del serbatoio 201.
Sul tubo di uscita 206 dell’acqua calda è posto il miscelatore termostatico 1, oggetto dell’ invenzione, come verrà descritto con più precisione in seguito.
Per semplicità descrittiva, con 206. a è indicato il tratto del tubo di uscita 206 dell’acqua calda compreso sostanzialmente tra il miscelatore termostatico 1 e la calotta inferiore 207; con 206.b è, invece, indicato il tratto di detto tubo di uscita 206 dell’acqua calda compreso tra il miscelatore termostatico 1 e detto duomo 208.
Come risulta evidente dalla figura 1, detto miscelatore termostatico 1 è montato internamente al serbatoio 201 dello scaldabagno 2, sostanzialmente in prossimità della calotta inferiore 207, così da essere lambito esternamente dall’acqua fredda alimentata da detto tubo di ingresso 205.
Con riferimento alla figura 2, 3 e 4, è mostrato, secondo una forma preferita, detto miscelatore termostatico 1.
Detto miscelatore termostatico 1 comprende sostanzialmente un corpo miscelatore 3, con asse longitudinale A- A, un primo ingresso 4 di alimentazione di acqua calda, coassiale a detto corpo miscelatore 3, un secondo ingresso 5 di alimentazione di acqua fredda, un attuatore termostatico 6 ed un cassetto 7 per la regolazione delle portate di acqua fredda e calda da miscelare.
Con 8 è poi indicata l’uscita dell’acqua miscelata verso l’utenza.
Più in particolare, con 401 è indicata la sezione di passaggio dell’acqua calda da detto ingresso 4 ad una camera 301 del corpo miscelatore 3, e da qui in poi detta quindi camera calda.
Con 501 è invece indicata la sezione di passaggio dell’acqua fredda da detto ingresso 5 ad una camera di miscelazione 302 del corpo miscelatore 3.
In detta camera di miscelazione 302 si realizza quindi la miscelazione dell’acqua calda con quella fredda.
La sezione di passaggio 501 dell’ ingresso 5 dell’acqua fredda è ottenuta per mezzo di asole circonferenziali 501.
Dette asole circonferenziali 501 sono realizzate sulla superficie laterale del corpo miscelatore 3, in corrispondenza della camera di miscelazione 302.
L’acqua fredda entra pertanto in detta camera di miscelazione 302 secondo direzioni sostanzialmente ortogonali all’asse A- A del corpo miscelatore 3.
Con riferimento all’attuatore termostatico 6, con 601 è indicato un elemento termosensibile, preferibilmente un bulbo a dilatazione di cera, del tipo ben noto normalmente utilizzato nei miscelatori termostatici.
Nulla vieta però che, alternativamente, detto elemento termosensibile 601 possa essere un qualsiasi altro fluido dilatabile al calore o che detto attuatore termostatico 6 sia di un tipo basato su elementi a memoria di forma.
L’elemento termosensibile 601 è posto in corrispondenza della camera di miscelazione 302 così da essere lambito dall’acqua miscelata.
Detto elemento termosensibile 601 è poi rigidamente collegato ad una battuta 602.
A detta battuta 602 è inoltre vincolato un soffietto 603 che, in modo noto e come verrà comunque precisato in seguito, subisce spostamenti assiali in funzione della temperatura a cui è sottoposto l’elemento termosensibile 601, cioè della temperatura dell’acqua miscelata avviata all’uscita 8.
Detto elemento termosensibile 601 è centrato tra le estremità 804 di nervature 803 ai bordi delle quali sono definiti canali 801 che permettono il passaggio dell’acqua miscelata.
La battuta 602 poggia invece sul bordo superiore 805 di dette nervature 803.
L’estremità 604 del soffietto 603, opposta all’elemento termosensibile 601, come da arte nota, spinge su di un cassetto 7 di regolazione delle portate di acqua calda e fredda contrastato da una molla di riscontro 9.
Detto cassetto 7 è, quindi, in grado di traslare rispetto alla camera calda 301 sotto l’azione di detto elemento termosensibile 601.
In particolare detto cassetto 7 comprende un primo otturatore 701, da qui in poi detto otturatore caldo, ed un secondo otturatore 702, da qui in poi detto otturatore freddo, vincolati tra loro tramite un anima centrale 704 e nervature 705 che si estendono radialmente, e lambendo le quali l’acqua calda può passare dalla camera calda 301 a quella di miscelazione 302.
Come verrà descritto più dettagliatamente in seguito, detti otturatori caldo 701 e freddo 702 sono tali da variare, in funzione della spinta assiale di detto soffietto 603, rispettivamente la sezione di passaggio 401 dell’acqua calda verso la camera calda 301 e la sezione di passaggio 501 dell’acqua fredda verso la camera di miscelazione 302.
Con 9 è indicata ulteriormente la molla di contrasto per il cassetto 7 di regolazione stesso.
E’ possibile prevedere l’inserimento di un filtro 10 su dette asole circonferenziali 501.
Detto filtro 10 evita che depositi di calcare ostruiscano dette asole 501 impedendone l’attraversamento da parte dell’acqua fredda.
A questo punto è possibile procedere ad una descrizione più dettagliata del miscelatore termostatico 1 secondo l’invenzione.
Come già in parte anticipato, l’acqua calda proveniente dal tratto 206.b del tubo di uscita 206 dello scaldabagno 2 entra assialmente attraverso la sezione di passaggio 401 nella camera di miscelazione 301 e da qui passa poi alla camera di miscelazione 302, dove viene miscelata con l’acqua fredda in ingresso attraverso le asole circonferenziali 501.
L’acqua miscelata passa quindi, attraverso i canali 801, dalla camera di miscelazione 302 all’uscita 8 del miscelatore termostatico 1 per essere inviata all’utenza alla temperatura desiderata (si veda in particolare frecce di figura 3).
La temperatura dell’acqua miscelata così ottenuta ha influenza sulla dilatazione dell’elemento termosensibile 601 così da modificare le sezioni di passaggio 401 e 501, rispettivamente di ingresso dell’acqua calda e fredda nel miscelatore termostatico 1.
A titolo puramente esemplificativo infatti, se la temperatura dell’acqua miscelata, che lambisce esternamente detto elemento termosensibile 601 dell’attuatore termostatico 6, è maggior rispetto al valore richiesto all’utenza, si avrà una espansione della cera di detto elemento termosensibile 601 con conseguente dilatazione e spostamento del soffietto 603 tale da provocare una traslazione assiale del cassetto 7.
Detta traslazione del cassetto 7 avviene in senso opposto alla direzione di uscita dell’acqua miscelata ed in opposizione alla pressione esercitata dalla molla di riscontro 9.
In questo modo, la sezione di passaggio 401 dell’acqua calda viene ridotta per mezzo della traslazione dell’otturatore caldo 701, mentre la sezione di passaggio 501 dell’acqua fredda viene aumentata per mezzo della traslazione di detto otturatore freddo 702.
Al contrario, ad una temperatura dell’acqua miscelata inferiore al valore desiderato, corrisponderà una contrazione della cera dell’elemento termosensibile 601 con conseguente traslazione del cassetto 7 atta a ridurre la sezione di passaggio 501 dell’acqua fredda ed incrementare quella 401 dell’acqua calda.
Si ripristina quindi in ogni caso, automaticamente, una condizione di equilibrio nella quale la temperatura dell’acqua miscelata diretta all’utenze è quella effettivamente desiderata.
Appare evidente quindi come la costanza, al valore desiderato, della temperatura dell’acqua miscelata, sia espressamente funzione delle caratteristiche chimico-fisiche dell’elemento termosensibile 601, in particolare del coefficiente di dilatazione della cera in esso contenuta, oltre che della geometria del cassetto 7 (e dei relativi otturatori caldo e freddo 701 e 702).
La scelta, in fase di progettazione e/o costruzione, dell’elemento sensibile 601 e della geometria di detto cassetto 7 permette quindi di avere esemplari di miscelatori termostatici 1 realizzati per campi di temperatura diversi (dell’acqua miscelata) a seconda delle esigenze dei vari mercati disponendo di più modelli diversi di elementi sensibili 601 e/o modificando opportunamente la geometria degli otturatori 701 e 702 (allo scopo di modificare le sezioni di passaggio 401 e 501 rispettivamente dell’acqua calda e fredda).
Il miscelatore termostatico 1 così come ad ora descritto, sebbene con un principio di funzionamento come da arte nota, ha come indubbio vantaggio quello di evitare raccorderia aggiuntiva e/o tubazioni di by-pass per l’alimentazione dell’acqua fredda da miscelare, essendo il miscelatore termostatico 1 stesso immerso nell’acqua fredda (all’interno del serbatoio 201 dello scaldabagno 2) che riceve tramite le dette asole circonferenziali 501 dell’ingresso 5.
Normalmente nei miscelatori termostatici noti, montati esternamente allo scaldabagno, la regolazione della temperatura dell’acqua miscelata avviene agendo su di una manopola che sostanzialmente agisce, tramite accoppiamento vite-madrevite, sull’otturatore permettendo la modifica di una o di entrambe le sezioni di passaggio dell’acqua calda e/o fredda.
Di conseguenza, in genere, non è richiesto un dispositivo e/o una procedura di taratura iniziale durante le fasi di costruzione o collaudo in fabbrica del miscelatore termostatico stesso.
Per gli scopi di questo brevetto, neppure il miscelatore termostatico 1 interno allo scaldabagno 2, così come descritto, richiede una taratura iniziale essendo la temperatura desiderata per l’acqua miscelata ottenibile per costruzione così come detto sopra (scelta dell’elemento sensibile 601 e/o della geometria degli otturatori 701 e 702).
Tuttavia, sebbene non mostrato, in detto miscelatore termostatico 1 può essere prevista una taratura fine iniziale.
Una prima soluzione può consistere nel rendere l’ingresso 4 di alimentazione dell’acqua calda libero di traslare rispetto al corpo miscelatore 3 tramite un accoppiamento vite-madrevite, non mostrato.
In questo modo, ruotando l’ingresso 4 rispetto a detto corpo miscelatore 3, si ha una corrispondente variazione della sezione di passaggio 401 dell’acqua calda a parità di altre condizioni.
Alternativamente è possibile prevedere che il soffietto 603 dell’attuatore termostatico 6, anziché agire sull’estremità 703 dell’otturatore caldo 701, prema direttamente su di una vite di registrazione, non mostrata, avvitata a sua volta all’anima 704 di detto otturatore caldo 701 e coassiale ad esso.
In questo modo, avvitando detta vite si ottiene una traslazione del cassetto 7, che lo allontana dalla punta del soffietto 603, con la conseguente riduzione della sezione di passaggio 401 dell’acqua calda ed incremento della sezione di passaggio 501 dell’acqua fredda (e/o viceversa).
Come già detto precedentemente e con particolare riferimento alle figure 1 e 4, il miscelatore termostatico 1 è montato internamente allo scaldabagno 2 sul tubo di uscita 206 dell’acqua calda.
Con 11 e 12 sono indicati i mezzi di fissaggio del miscelatore termostatico 1 a detto tubo di uscita 206 dell’acqua calda.
Con maggior precisione con 11 è indicato il mezzo di fissaggio del tratto 206.b del tubo di uscita 206 alla bocca 402 dell’ingresso 4 di acqua calda.
Con 12 è invece indicato il mezzo di fissaggio del tratto 206. a del tubo di uscita 206 alla bocca 802 dell’uscita 8 dell’acqua miscelata.
Secondo una forma preferita dell’invenzione, poiché detti tratti di tubo 206.a e 206.b non sono soggetti ad alcuno sforzo meccanico salvo quello dovuto al loro peso, detti mezzi di fissaggio 11 e/o 12 possono consistere in un innesto rapido a scatto di qualsiasi forma nota.
Nulla vieta però la possibilità di utilizzare mezzi noti ed equivalenti per l’accoppiamento di dette bocche 402 e 802 al tubo di uscita 206 dell’acqua calda, quali ad esempio filettature, bocchettoni, innesti a baionetta, aggraffatura fissa, o cianfrinatura interna.
II miscelatore termostatico 1, dopo essere stato fissato come descritto ai tratti 206. a e 206. b di detto tubo di uscita 206 dell’acqua calda, viene inserito all’ interno del serbatoio 201 dello scaldabagno 2 dal basso attraverso il manicotto filettato 209 saldato al serbatoio 201 stesso.
E’ evidente infatti come esso sia costruibile con diametro interno almeno cosi ridotto da poter essere fatto passare all’interno di un tubo dal diametro di
Il tubo di uscita 206 dell’acqua calda è quindi fissato e bloccato rispetto al serbatoio 201 dello scaldabagno per mezzo del manicotto isolante 210 in materiale plastico, che si accoppia per interferenza con detto manicotto filettato 209 (si v. in particolare fig. 3).
Detto manicotto isolante 210 in materiale plastico garantisce al tempo stesso anche la tenuta e l’isolamento elettrico.
Tal tipo di accoppiamento tra il manicotto metallico 209 saldato al serbatoio 201 ed il manicotto isolante 210 è già, comunque, comunemente ed ampiamente utilizzato.
Nulla vieta però la possibilità di procedere all’inserimento del miscelatore termostatico 1 all’ interno del serbatoio 201 dello scaldabagno 2 secondo metodi alternativi.
Ad esempio è possibile:
- inserire dall’esterno un primo tratto 206. a del tubo di uscita 206 dell’acqua calda all’ interno del serbatoio 201 dello scaldabagno 2 attraverso il manicotto filettato 209 ad esso saldato, detto primo tratto 206.a essendo poi fissato per interferenza tramite il manicotto isolante 210 in materiale plastico, — fissare un secondo tratto 206.b del tubo di uscita 206 alla bocca 402 dell’ingresso 4 di alimentazione di acqua calda del miscelatore termostatico 1,
- inserire manualmente il miscelatore termostatico 1 all’interno del serbatoio 201 attraverso il foro dello scaldabagno 2, successivamente chiuso dalla flangia 202,
- procedere al fissaggio della bocca 802 dell’uscita 8 dell’acqua miscelata del miscelatore termostatico 1 al detto primo tratto 206.a del tubo di uscita 206

Claims (23)

  1. RIVENDICAZIONI Riv. 1 Miscelatore termostatico (1) per scaldabagno (2) ad accumulo, detto scaldabagno (2) comprendente almeno: — un serbatoio (201) di accumulo, — un tubo di ingresso (205) dell’acqua fredda dalla rete, — un tubo di uscita (206; 206.a, 206.b) dell’acqua calda verso l’utenza terminante con un manicotto filettato (209), detto miscelatore termostatico (1) essendo atto a miscelare l’acqua fredda della rete e l’acqua calda alla massima temperatura di detto scaldabagno (2) e comprendendo almeno: - un primo ingresso (4) di alimentazione di acqua calda, - un secondo ingresso (5) di alimentazione di acqua fredda, - un corpo miscelatore (3) avente almeno una camera calda (301) atta a ricevere l’acqua calda da detto primo ingresso (4), una camera di miscelazione (302) atta a ricevere l’acqua fredda da detto secondo ingresso (5) e a miscelarla con quella calda, ed un attuatore termostatico (6) che agisce su di un cassetto (7) di regolazione delle portate di acqua calda e fredda da miscelare, detto attuatore termostatico (6) comprendente: - un elemento termosensibile (601) posto in detta camera di miscelazione (302), - una battuta (602), - un soffietto (603), - un’uscita (8) dell’acqua miscelata verso le utenze, caratterizzato dal fatto di essere posto internamente al serbatoio (201) di detto scaldabagno (2), detto miscelatore termostatico (1) avendo almeno la bocca (802) di detta uscita (8) dell’acqua miscelata collegata al tubo di uscita (206; 206.a, 206.b) dell’acqua calda di detto scaldabagno (2). Riv.
  2. 2 Miscelatore termostatico (1) secondo la precedente rivendicazione caratterizzato dal fatto che detto miscelatore termostatico (1) è sostanzialmente posto in prossimità della calotta inferiore (207) di detto scaldabagno (2). Riv.
  3. 3 Miscelatore termostatico (1) secondo la precedente rivendicazione caratterizzato dal fatto che la bocca (402) dell’ingresso (4) di acqua calda di detto miscelatore termostatico (1) è fissata sul tratto (206.b) del tubo di uscita (206; 206.a, 206.b), mentre la bocca (802) dell’uscita (8) dell’acqua miscelata di detto miscelatore termostatico (1) è fissata sul tratto (206. a) di detto tubo di uscita (206; 206.a, 206.b). Riv.
  4. 4 Miscelatore termostatico (1) secondo qualsiasi rivendicazione precedente caratterizzato dal fatto che l’ingresso (5) di alimentazione dell’acqua fredda prevede una sezione di passaggio (501) per l’ingresso dell’acqua fredda in cui è immerso detto miscelatore termostatico (1). Riv.
  5. 5 Miscelatore termostatico (1) secondo la precedente rivendicazione caratterizzato dal fatto che la sezione di passaggio (501) del detto ingresso (5) di alimentazione di acqua fredda consiste in asole circonferenziali (501) realizzate sulla superficie laterale del corpo miscelatore (3) in corrispondenza della camera di miscelazione (302). Riv.
  6. 6 Miscelatore termostatico (1) secondo la precedente rivendicazione caratterizzato dal fatto che su dette asole circonferenziali (501) è posto un filtro (10) atto ad impedire che depositi di calcare ostruiscano il passaggio dell’acqua verso la camera di miscelazione (302). Riv.
  7. 7 Miscelatore termostatico (1) secondo qualsiasi precedente rivendicazione caratterizzato dal fatto che l’acqua fredda entra in detta camera di miscelazione (302) secondo direzioni sostanzialmente ortogonali all’asse A-A di detto corpo miscelatore (3), detta acqua fredda miscelandosi con l’acqua calda proveniente dalla camera calda (301). Riv.
  8. 8 Miscelatore termostatico (1) secondo qualsiasi rivendicazione precedente caratterizzato dal fatto che - l’elemento termosensibile (601) dell’attuatore termostatico (6) è centrato tra le estremità (804) di nervature (803) ai bordi delle quali sono definiti canali (801) che permettono il passaggio dell’acqua miscelata, - la battuta (602) dell’attuatore termostatico (6) poggia sul bordo superiore (805) di dette nervature (803). Riv.
  9. 9 Miscelatore termostatico (1) secondo qualsiasi rivendicazione precedente caratterizzato dal fatto che l’elemento termosensibile (601) dell’attuatore termostatico (6) è un bulbo a dilatazione di cera. Riv.
  10. 10 Miscelatore termostatico (1) secondo qualsiasi precedente rivendicazione caratterizzato dal fatto che l’elemento termosensibile (601) è lambito esternamente dall’acqua miscelata contenuta in detta camera di miscelazione (302) e trasmette spostamenti assiali ad una battuta (602) ed a un soffietto (603), ad esso vincolato, in funzione della temperatura di detta acqua miscelata. Riv.
  11. 11 Miscelatore termostatico (1) secondo la precedente rivendicazione caratterizzato dal fatto che l’estremità (604) di detto soffietto (603) agisce sul cassetto (7) di regolazione delle portate di acqua calda e fredda, detto cassetto (7) di regolazione essendo quindi in grado di traslare assialmente rispetto alla camera calda (301) in cui è alloggiato. Riv.
  12. 12 Miscelatore termostatico (1) secondo la precedente rivendicazione caratterizzato dal fatto che detto cassetto (7) di regolazione comprende un otturatore caldo (701) ed un otturatore freddo (702), detti otturatore caldo e freddo (701, 702) essendo in grado di variare rispettivamente la sezione di passaggio (401) dell’ingresso (4) di alimentazione di acqua calda e la sezione di passaggio (501) dell’ingresso (5) di alimentazione di acqua fredda. Riv.
  13. 13 Miscelatore termostatico (1) secondo qualsiasi rivendicazione precedente caratterizzato dal fatto che la temperatura desiderata per l’acqua miscelata diretta all’utenza è ottenibile in funzione del tipo di elemento sensibile (601) e/o della geometria del cassetto (7) di regolazione. Riv.
  14. 14 Miscelatore termostatico (1) secondo qualsiasi rivendicazione precedente caratterizzato dal fatto che può prevedere mezzi di taratura fine iniziale. Riv.
  15. 15 Miscelatore termostatico (1) secondo la precedente rivendicazione caratterizzato dal fatto che detti mezzi di taratura fine iniziale consistono in un accoppiamento vite-madrevite che rende l’ingresso (4) di alimentazione di acqua calda libero di traslare rispetto al corpo miscelatore (3), detto accoppiamento vite-madrevite permettendo la variazione della sezione di passaggio (401) di detto ingresso (4). Riv.
  16. 16 Miscelatore termostatico (1) secondo la rivendicazione 14 caratterizzato dal fatto che detti mezzi di taratura fine iniziale consistono in una vite di registrazione avvitata all’anima (704) dell’otturatore caldo (701), coassiale ad esso, sulla cui punta preme l’estremità (604) del soffietto (603) dell’attuatore termostatico (6), detta vite di registrazione permettendo, tramite avvitamento, la traslazione del cassetto (7) di regolazione rispetto a detto soffietto (603) con la conseguente variazione delle sezioni di passaggio (401, 501) rispettivamente dell’acqua calda e fredda. Riv.
  17. 17 Miscelatore termostatico (1) secondo qualsiasi rivendicazione precedente dalla 3 in poi caratterizzato dal fatto che mezzi di fissaggio (11, 12) vincolano detto miscelatore termostatico (1) a detto tubo di uscita (206; 206.a, 206.b) dell’acqua calda in corrispondenza rispettivamente della bocca (402) dell’ingresso (4) di alimentazione di acqua calda e della bocca (802) dell’uscita (8) dell’acqua miscelata. Riv.
  18. 18 Miscelatore termostatico (1) secondo la precedente rivendicazione caratterizzato dal fatto che detti mezzi di fissaggio (11, 12) in corrispondenza della bocca (402) dell’ingresso (4) di alimentazione di acqua calda possono consistere in un innesto rapido a scatto, o in mezzi equivalenti quali una filettatura, bocchettoni, innesti a baionetta, aggraffatura fissa, cianfrinatura interna. Riv.
  19. 19 Miscelatore termostatico (1) secondo la rivendicazione 17 caratterizzato dal fatto che detti mezzi di fissaggio (11, 12) in corrispondenza della bocca (802) dell’uscita (8) dell’acqua miscelata possono consistere in un innesto rapido a scatto o in mezzi equivalenti quali una filettatura, bocchettoni, innesti a baionetta, aggraffatura fissa, cianfrinatura interna. Riv.
  20. 20 Miscelatore termostatico (1) secondo qualsiasi rivendicazione precedente dalla 1 alla 7 caratterizzato dal fatto che detto elemento termosensibile (601) è un elemento a memoria di forma Riv.
  21. 21 Metodo di montaggio del miscelatore termostatico (1), secondo qualsiasi rivendicazione precedente, all’intemo del serbatoio (201) di detto scaldabagno (2) caratterizzato dal fatto che detto miscelatore termostatico (1), fissato a detto tubo di uscita (206) dell’acqua calda, viene inserito all’intemo del serbatoio (201) dello scaldabagno (2) dal basso attraverso il manicotto filettato (209) saldato al serbatoio (201) stesso. Riv.
  22. 22 Metodo di montaggio del miscelatore termostatico (1), secondo qualsiasi rivendicazione precedente ed esclusa la rivendicazione 21, aU’intemo del serbatoio (201) di detto scaldabagno (2), caratterizzato dalle seguenti fasi: - inserire dall’esterno un primo tratto (206.a) del tubo di uscita (206) dell’acqua calda all’intemo del serbatoio (201) dello scaldabagno (2) attraverso il manicotto filettato (209) ad esso saldato, detto primo tratto (206.a) essendo fissato per interferenza tramite il manicotto isolante (210) in materiale plastico, - fissare un secondo tratto (206.b) del tubo di uscita (206) alla bocca (402) dell’ingresso (4) di alimentazione di acqua calda del miscelatore termostatico (1), - inserire manualmente il miscelatore termostatico (1) all’intemo del serbatoio (201) attraverso il foro dello scaldabagno (2), successivamente chiuso dalla flangia (202), - procedere al fissaggio della bocca (802) dell’uscita (8) dell’acqua miscelata al detto primo tratto (206.a) del tubo di uscita (206) dell’acqua calda Riv.
  23. 23 Scaldabagno (2) ad accumulo, dotato di un miscelatore termostatico (1) così come descritto nelle precedenti rivendicazioni.
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