ITAN20010036A1 - Spellatrice per pesci non squamosi - Google Patents

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ITAN20010036A1
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Marco Pennesi
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Meta Meccanica
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    • A22BUTCHERING; MEAT TREATMENT; PROCESSING POULTRY OR FISH
    • A22CPROCESSING MEAT, POULTRY, OR FISH
    • A22C25/00Processing fish ; Curing of fish; Stunning of fish by electric current; Investigating fish by optical means
    • A22C25/17Skinning fish

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Description

DESCRIZIONE
annessa a domanda di brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE dal titolo:
SPELLATRICE AUTOMATICA PER PESCI NON SQUAMOSI.
Il presente trovato si riferisce alla lavorazione di prodotti ittici, ovvero alla spellatura di pesci privi di squame, quali totani, seppie, polpi, calamari ecc., e concerne in particolare una spellatrice automatica.
Nella lavorazione industriale dei pesci privi di squame, la spellatura dei pesci viene effettuata mediante l’alimentazione sequenziale dei pesci mantenuti in rotazione su sé stessi, intorno ad una propria direzione longitudinale, e la spinta laterale dei pesci contro una lama fissa, orientata in modo da intersecare il contorno del pesce medesimo e da asportarne la pelle contestualmente alla rotazione del pesce.
In passato, tali operazioni venivano eseguite parzialmente a mano avvalendosi di apparati provvisti: di una stazione di spellatura dotata di un rullo di spellatura girevolmente motorizzato; di una lama fissa; e di un piano di introduzione dei pesci, bilaterali al rullo di spellatura. Un operatore alimentava manualmente la stazione di spellatura mediante predisposizione dei pesci sul piano di introduzione e successivo loro accompagnamento manuale sulla superficie laterale del rullo di spellatura. Il pesce, spinto contro la lama dalla rotazione del rullo e messo in rotazione dal movimento del rullo medesimo, subiva la spellatura, dopodiché il pesce avanzava su spinta manuale verso una stazione di raccolta, mentre le pelli seguendo un percorso diverso raggiungevano a loro volta una distinta stazione di raccolta.
La spellatura è stata resa poi completamente automatica mediante una macchina descritta nel documento IT 01238366, che si differenzia rispetto alle macchine precedenti principalmente per la presenza di: un telaio strutturale doppiamente inclinabile; e per uno spintore laterale dei pesci disposto superiormente alla lama ed azionato da un manovellismo in modo da esercitare una periodica spinta, trasversale all’asse del rullo di spellatura, sui pesci transitanti nella stazione di spellatura.
Il telaio è inclinato contemporaneamente intorno a due direzioni mutuamente ortogonali, le quali sono sostanzialmente passanti per due lati perpendicolari di un rettangolo definente il poligono di appoggio al suolo dei piedi della macchina.
Posto che durante la spellatura i pesci transitano nella macchina avanzando lungo una direzione parallela all’asse di rotazione del rullo di spellatura: l’inclinazione del telaio della macchina intorno ad un asse trasversale a detta direzione longitudinale, porta i pesci a scivolare in avanti per effetto del peso proprio, il che permette di poter rinunciare aN’azione di spinta manuale da parte deN’uomo; la contemporanea inclinazione del telaio intorno all’asse longitudinale porta ad inclinare il piano di introduzione dei pesci consentendo ai pesci medesimi di raggiungere per effetto della gravità il rullo di spellatura e di restare spontaneamente a contatto con la lama per tutta la fase di asportazione della pelle.
Lo spintore, che è girevolmente articolato intorno ad un punto fisso, per effetto dei manovellismi nel frattempo oscilla angolarmente intorno a detta posizione ritmicamente spingendo i pesci e ritraendosi da essi in modo da evitare intasamenti della stazione di spellatura.
A causa della doppia inclinazione del telaio (peraltro indispensabile perché la macchina sia in grado di assicurare l’espletamento delle due funzionalità concernenti l’avanzamento dei pesci e la loro spinta contro la lama) che dispone la macchina di sghembo rispetto al piano orizzontale e a causa del movimento oscillatorio degli spintori, una siffatta spellatrice presenta nel suo insieme una instabilità strutturale non indifferente, instabilità che è poi tanto più elevata quanto maggiori sono le inclinazioni impostate.
Al tempo stesso, la spellatrice è sede di vibrazioni abbastanza intense: vibrazioni che non sono favorite solamente dalla presenza di masse mobili con movimento alternativo, ma che sono vieppiù esaltate dal particolare orientamento di sghembo presentato dal telaio, all’interno del quale le masse alternative sono costrette ad operare.
L’instabilità della macchina da un lato e le vibrazioni di funzionamento dall’altro sono responsabili di influenzare negativamente non solo la sicurezza dell’ambiente di lavoro, che viene peraltro inquinato da emissioni acustiche, fastidiose per il personale che è costretto a sostare per lungo tempo nell’ambiente in cui opera la macchina, ma anche la stessa qualità della lavorazione, giacché le vibrazioni meccaniche sono fonte di disturbo per la regolarità della esecuzione della spellatura.
La ricerca delle migliori condizioni di inclinazione del telaio; delle più adatte velocità operative della macchina; e delle condizioni atte a determinare un regime vibrazionale accettabile in relazione con l’esigenza di far coesistere una produzione oraria adeguata ed una minima quantità di prodotto di scarto; è il frutto di complessi compromessi concernenti la maggiore o minore ampiezza di ciascuna delle due inclinazioni che, nell’esercizio della macchina, vengono raggiunti di volta in volta per tentativi, non sempre facili, né rapidi da attuare.
Per limitare gli svantaggi sopra evidenziati sono stati proposti successivamente dei perfezionamenti - descritti nel documento IT 00225753 - principalmente consistenti nella eliminazione dell’intero gruppo dello spintore oscillante e dei relativi manovellismi di azionamento e nella loro sostituzione con un rullo girevole unidirezionalmente, motorizzato da una catena e da un pignone motore, nonché provvisto esternamente di una pluralità di rilievi.
L’abbinamento al telaio doppiamente inclinato di un rullo girevole in continuo - in sostituzione delle masse mobili con moto alternativo - ha consentito di migliorare la spellatrice in termini di regime vibrazionale, tuttavia ha introdotto ulteriori inconvenienti di diversa natura.
Infatti, il movimento puramente rotatorio del rullo, ovvero la totale assenza di una benché minima componente di spinta che agisca sui pesci in direzione trasversale alla loro direzione di avanzamento lungo la spellatrice, mediante la sottrazione di una fondamentale fase del ciclo di spellatura, non consente più di scongiurare il pericolo che la macchina - senza la super visione di un operatore - abbia ad intasarsi, con pregiudizio per la regolarità di funzionamento e per la minimizzazione della quantità di prodotto di scarto.
L’eventuale adozione poi, su detto rullo, di rilievi conformati con profilo elicoidale per attivare la spinta in avanti dei prodotti, non solo è totalmente incapace di modificare la causa della mancata spinta trasversale che è aN’origine stessa dell’inconveniente, ma è anche tale da aggravare l’inconveniente, in quanto tale da forzare meccanicamente contro la zona di eventuale intasamento i pesci sopraggiungenti al seguito di tale zona.
L’assenza di mobilità di un tale rullo - sostitutivo dello spintore - lungo la direzione trasversale all’asse del rullo di spellatura, implica inoltre l’ulteriore limitazione di dover elaborare pesci di pezzatura quanto più possibile uniforme e quindi di richiedere una preliminare selezione di pezzatura dei pesci, a monte del processo di spellatura.
Infatti, nel caso di spellatura di pesci di pezzatura variabile, i pesci più piccoli di una certa pezzatura nominale tendono facilmente ad incastrarsi tra la lama ed il predetto rullo ad essa sovrapposto, mentre i pesci di pezzatura maggiore tendono a disporsi ad una maggiore distanza dalla lama, che può rivelarsi eccessiva e non sempre tale da assicurare la correttezza di esecuzione della spellatura.
Scopo del presente trovato è quello di ovviare a tutti gli inconvenienti sopra descritti mediante una spellatrice in grado di operare in automatico con funzionamento affidabile e sicuro, anche in presenza di una consistente variabilità nella pezzatura dei pesci in lavorazione ed anche con velocità di produzione notevolmente superiori a quelle presentate dalla macchine note previste per impieghi consimili.
In accordo con l’invenzione, tale scopo viene raggiunto da una spellatrice automatica per pesci non squamosi, del tipo comprendente: un telaio strutturale che supporta un rullo di spellatura girevole intorno ad un proprio asse longitudinale, destinato a ricevere i pesci da spellare al di sopra della propria superfìcie di contorno laterale; ed una lama orientata con giacitura tale da rivolgere un proprio spigolo di taglio verso il pesce supportato dal rullo di spellatura; detto telaio essendo associato con mezzi di avanzamento per far avanzare i pesci longitudinalmente al rullo di spellatura e con mezzi di movimentazione per muovere i pesci trasversalmente al rullo di spellatura, durante il loro avanzamento lungo il rullo di spellatura; la spellatrice essendo caratterizzata dal fatto che detto rullo di spellatura e detti mezzi di avanzamento sono reciprocamente integrati tra loro; e che detto telaio è congegnato per orientare il rullo di spellatura in modo tale che il proprio asse longitudinale sia vincolato a permanere costantemente in un piano di giacitura verticale, unico, predeterminato ed invariabile con i diversi possibili assetti della macchina in uso.
Se i mezzi di movimentazione comprendono uno spintore mobile con moto rettilineo alternativo trasversalmente all’asse del rullo di spellatura, una volta che sia stata impostata la quota altitudinale minima dello spintore rispetto alla sottostante lama di taglio, il costante mantenimento di detta quota lungo qualsiasi punto della propria traiettoria rende la macchina del tutto indifferente ad eventuali variazioni di pezzatura dei pesci da spellare che possono via via essere alimentati lungo il rullo di spellatura.
L’adozione di un rullo di spellatura a denti di taglio elicoidali consente la realizzazione di un taglio più regolare e progressivo, oltre a permettere il regolare l’avanzamento dei pesci longitudinalmente all’asse di spellatura anche con rullo inclinato rispetto al piano orizzontale con minima inclinazione, o addirittura anche con rullo di spellatura disposto con il proprio asse longitudinale perfettamente orizzontale.
L’adozione di uno spintore conformato a rullo rotativo, supportato a sbalzo al di sopra della lama, e registrabile in quota mediante relativi mezzi di regolazione attitudinale, oltre a consentire di predisporre la spellatrice per le più varie condizioni operative con una messa a punto rapida e di precisa modulazione, consente anche di imprimere ai pesci, un certo grado di precarico - anch’esso modulabile - contro la superficie laterale del rullo di spellatura.
Il che permette di poter predisporre sempre sulla macchina, le migliori condizioni atte a consentire un corretto trascinamento in rotazione dei pesci indipendentemente dalla maggiore o minore presenza di acqua e/o indipendentemente dalla consistenza del corpo di detti pesci.
Dotando la spellatrice di una sezione di introduzione dei pesci che sia localizzata ad una estremità del rullo di spellatura e che sia congegnata in modo da rilasciare i pesci direttamente al di sopra del rullo di spellatura, la spellatrice consegue l’ulteriore vantaggio di sottoporre tutti i pesci a percorsi di avanzamento di lunghezza sostanzialmente identica. Il che assicura da un lato la regolarità dell’avanzamento anche con velocità di alimentazione elevate e dall’altro un’omogenea uniformità di trattamento per tutti i pesci elaborati dalla macchina spellatrice.
Le caratteristiche tecniche del trovato, secondo i suddetti scopi, sono chiaramente riscontrabili dal contenuto delle rivendicazioni sottoriportate ed i vantaggi dello stesso risulteranno maggiormente evidenti nella descrizione dettagliata che segue, fatta con riferimento ai disegni allegati, che ne rappresentano una forma di realizzazione puramente esemplificativa e non limitativa, in cui:
- le figure 1 e 2 sono viste di insieme di una spellatrice conforme all’invenzione rappresentata in alzato e rispettivamente vista dal davanti e vista lateralmente;
- la figura 3 è una vista in scala maggiorata di un particolare della spellatrice di cui alle precedenti figure 1 e 2;
- la figura 4 è una vista posteriore della spellatrice, rappresentata con alcune parti asportate per meglio evidenziarne delle altre;
- la figura 5 è una vista laterale di una preferibile forma realizzativa di un rullo di spellatura;
- la figura 6 è una vista del rullo di spellatura di figura 5, rappresentato in sezione trasversale ed in scala di forte ingrandimento;
- le figure 7 e 8 sono due particolari forme di realizzazione alternative della spellatrice conforme all’invenzione.
Con riferimento alla figura 1 degli uniti disegni con 1 viene identificata nel suo complesso una spellatrice automatica per spellare pesci 31 non squamosi, quali ad esempio totani, seppie, polipi, calamari ecc.
La spellatrice 1 essenzialmente comprende (figura 1) una sezione operativa 30 associata ad un telaio 2 strutturale, a sua volta sostenuto da una struttura montante 28 posta al di sopra di un basamento 29 di appoggio. Il telaio 2 strutturale è articolato alla sottostante struttura montante 29 mediante un perno 32 orizzontale. Un sistema di perni 33 e di asole 34, sottostante al perno 32 di articolazione, consente di impostare e di mantenere il telaio 2 strutturale nella condizione di lavoro desiderata, ovvero di mantenere il telaio 2 in condizione orizzontale, o viceversa di inclinarlo in avanti o all’indietro, ma comunque restando neN’ambito di un solo grado di libertà di movimento concernente la sola rotazione del telaio 2 in un piano verticale,
La sezione operativa 30 comprende: un rullo di spellatura 3 con relativo controrullo 36 contiguo e parallelo; una lama 5 disposta lateralmente al rullo di spellatura 3; mezzi di avanzamento 7; per far avanzare i pesci 31 longitudinalmente al rullo di spellatura 3; e mezzi di movimentazione 8 per muovere i pesci 31 trasversalmente al rullo di spellatura 3, durante il loro avanzamento lungo il rullo di spellatura 3.
Il rullo di spellatura 3, girevolmente motorizzato intorno ad un proprio asse 4 longitudinale, è provvisto di rilievi 7 elicoidali ricavati sulla propria superficie laterale (figure 5 e 6). Il rullo di spellatura 3 riceve i pesci 31 da spellare al di sopra della propria superficie di contorno laterale e, per effetto della propria rotazione e della conformazione dei rilievi 7 superficiali, li trascina in rotazione facendoli pervenire a riscontro di uno contrapposto spigolo 6 di taglio della lama 5. La lama 5 ha giacitura, orientazione e posizione tali da protendersi verso il rullo di spellatura 3 in modo tale da incidere la pelle dei pesci 31 e da distaccarla progressivamente in senso circonferenziale a questi, asportandola definitivamente.
I rilievi 7 elicoidali, che materializzano anche una preferibile forma realizzativa di mezzi di avanzamento integrati con il rullo di spellatura 3, fanno contemporaneamente avanzare i pesci 31 lungo una direzione di traslazione parallela all’asse 4 longitudinale del rullo di spellatura 3.
Per effetto dell’articolazione disposta tra telaio 2 strutturale e sottostante struttura montante 29, il rullo di spellatura 3 risulta dunque orientabile in modo tale che il proprio asse 4 longitudinale sia vincolato a permanere costantemente in un piano 9 di giacitura verticale, unico, predeterminato ed invariabile, qualunque sia l’assetto prescelto per il telaio 2 strutturale in corso d’uso della spellatrice 1.
I mezzi di movimentazione, globalmente indicati con 8, comprendono uno spintore 10 dei pesci 31 ad essi laterale, il quale è mobile, con moto rettilineo alternativo, lungo una propria traiettoria trasversale al rullo di spellatura 3.
Lo spintore 10 comprende un primo rullo 22, parallelo al rullo di spellatura 3, girevolmente motorizzato intorno ad un proprio asse di rotazione, il quale è integrato da un secondo rullo 23 contiguo e parallelo al primo. Ciascuno dei predetti rulli 22,23 è provvisto di risalti aggettanti dal proprio contorno verso i pesci 31 supportati dal rullo si spellatura 3.
Per conferire allo spintore 10 il suo caratteristico moto di traslazione rettilineo alternativo, i mezzi di movimentazione 8; comprendono un pattino 11 che supporta lo spintore 10 nel suo complesso e che - come visibile in figura 4 - si estende sostanzialmente per l’intera lunghezza della spellatrice 1, parallelamente alla direzione di sviluppo dell'asse 4 del rullo di spellatura 3.
Il pattino 11 è supportato alle proprie estremità da due guide 12 rettilinee, a loro volta trasversali al'asse 4 del rullo di spellatura 3, nonché materializzate da coppie di aste 35 parallele ed orizzontali, supportate dal telaio 2 strutturale della spellatrice 1. Una coppia di manovellismi 13 biella-manovella 14,15, associati al pattino 11 in prossimità delle due guide 12 e motorizzati unitariamente da un albero 36 in comune, consente di motorizzare lo spintore 10 muovendolo alternativamente e parallelamente a sé stesso verso l’asse 4 del rullo di spellatura 3.
Il pattino 11 (figura 3) supporta lo spintore 10 a sbalzo verso il rullo di spellatura 3 mediante una carcassa 17 girevolmente articolata intorno ad un asse di rotazione 18 parallelo all’asse 4 di rotazione del rullo di spellatura 3. Mezzi di regolazione 16 interagenti tra pattino 11 e carcassa 17 che includono, in particolare, due meccanismi vite-madrevite 19,20 interagenti tra la carcassa 17 e le guide 12, provvedono poi a regolare la quota atitudinale dello spintore 10 rispetto al rullo di spellatura 3 o alla lama 5 ad esso inferiori.
Fermo restando il concetto di mobilità dello spintore 10 precedentemente descritto, la forma dello spintore 10 può variare in numerosi, ulteriori, modi diversi. Alcuni di essi sono descritti nel seguito a titolo di esempio unicamente indicativo e non limitativo.
In figura 7, una forma alternativa di realizzazione dello spintore 10, prevede la realizzazione di una parete 21 per riscontro laterale dei pesci 31 transitanti attraverso la spellatrice 1, la quale ha forma sostanzialmente piana, ed è orientata verticalmente. La parete 21 è qui ottenuta mediante un nastro 24 senza fine, il quale è montato perifericamente al primo e al secondo rullo 22,23 in modo da circoscriverli perifericamente. Il nastro 24 senza fine può essere corrugato o provvisto di risalti periferici, aggettanti verso i pesci 31 in modo da accrescere l’attrito di contatto con detti pesci 31.
Contrapposta alla lama 3, e da parte opposta al rullo di spellatura 3, la spellatrice 1 può altresì prevedere la eventuale presenza di una sponda 37 inclinata atta a schermare la lama 5 a fini antinfortunistici e a contribuire al confinamento del percorso di avanzamento dei pesci 31 da parte opposta a quella interessata dallo spintore 10.
In una ulteriore variante di realizzazione del trovato, illustrata in figura 8 un tale confinamento può essere ottenuto - in alternativa o meno con la presenza della sponda 37 - anche mediante l'utilizzo di un ulteriore rullo di riscontro 27, laterale dei pesci, disposto da parte opposta a quella occupata dalla lama 5 e motorizzato in rotazione concorde con il rullo 3 di spellatura, e tale da rinviare sul rullo di spellatura 3 i pesci 31 pervenuti accidentalmente a contatto con il rullo di riscontro 27 laterale medesimo.
In uso l’alimentazione dei pesci 31 alla spellatrice 1 viene effettuata, automaticamente mediante trasportatore continuo, attraverso una sezione di introduzione 25 dei pesci 31 confinata in una zona ristretta, localizzata in prossimità di una delle estremità del rullo di spellatura 3. La sezione di introduzione 25 prevede una sezione di alimentazione 26 la quale è sovrapposta a, e verticalmente allineata con, il rullo di spellatura 3 in modo atto a consentire l’alimentazione dei pesci 31 per caduta, direttamente al di sopra della superficie laterale del rullo di spellatura 3.
Il trovato così concepito è suscettibile di evidente applicazione industriale; inoltre può essere oggetto di numerose modifiche e varianti tutte rientranti nell’ambito del concetto inventivo. Tutti i dettagli possono essere sostituiti altresì da elementi tecnicamente equivalenti.

Claims (1)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Spellatrice automatica per pesci (31) non squamosi comprendente un telaio (2) strutturale che supporta un rullo di spellatura (3), girevole intorno ad un proprio asse (4) longitudinale, destinato a ricevere i pesci (31) da spellare al di sopra della propria superficie di contorno laterale, ed una lama (5) orientata con giacitura tale da rivolgere un proprio spigolo (6) di taglio verso il rullo di spellatura (3) riscontrandone i pesci (31) supportati, in modo da asportarne la pelle; detto telaio (2) strutturale essendo associato con mezzi di avanzamento (7) per far avanzare i pesci (31) longitudinalmente al rullo di spellatura (3) e con mezzi di movimentazione (8) per muovere i pesci trasversalmente al rullo di spellatura (3), durante il loro avanzamento lungo il rullo di spellatura (3) medesimo; la spellatrice (1) essendo caratterizzata dal fatto che detto rullo di spellatura (3) e detti mezzi di avanzamento (7) sono reciprocamente integrati tra loro; e che detto telaio (2) strutturale è congegnato per orientare variabilmente il rullo di spellatura (3) mantenendone l’asse (4) longitudinale vincolato a permanere costantemente in un piano (9) di giacitura verticale, predeterminato ed invariabile con i diversi assetti della spellatrice (1) 2. Spellatrice, secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di avanzamento includono rilievi (7) elicoidali ricavati sulla superficie laterale del rullo di spellatura (3). 3. Spellatrice, secondo una delle precedenti rivendicazioni, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di movimentazione (8) comprendono uno spintore (10) dei pesci (31) il quale è mobile, con moto rettilineo alternativo, lungo una traiettoria di movimento trasversale al rullo di spellatura (3). 4. Spellatrice, secondo la rivendicazione 3, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di movimentazione (8) comprendono un pattino (11) di supporto dello spintore (10), il quale è montato lungo almeno una guida (12) rettilinea, trasversale all’asse (4) del rullo di spellatura (3); almeno un manovellismo (13) biella-manovella (14,15) motorizzata, associato al pattino (11), motorizzando detto spintore (10). 5. Spellatrice, secondo la rivendicazione 4, caratterizzata dal fatto che di comprendere due detti manovellismi (13) biellamanovella (14,15), unitariamente associati ad un detto pattino (11) in comune. 6. Spellatrice, secondo le rivendicazioni 4 o 5, caratterizzata dal fatto che detto spintore (10) è supportato da detto pattino (11) a sbalzo verso detto rullo di spellatura (3). 7. Spellatrice, secondo la rivendicazione 6, caratterizzata dal fatto di comprendere mezzi di regolazione (16) della quota altitudinale dello spintore (10) rispetto al rullo di spellatura (3). 8. Spellatrice, secondo la rivendicazione 7, caratterizzata dal fatto che detto spintore (10) è supportato da una carcassa (17) vincolata a detta una o ciascuna guida (12) girevolmente intorno ad un asse di rotazione (18) parallelo all’asse (4) di rotazione del rullo di spellatura (3), detti mezzi di regolazione (16) essendo disposti tra detta carcassa (17) e detto pattino (11). 9. Spellatrice, secondo la rivendicazione 8, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di regolazione includono almeno un meccanismo vite-madrevite (19,20) interposto tra detta carcassa (17) e detta guida (12). 10. Spellatrice, secondo una delle precedenti rivendicazioni da 4 a 9, caratterizzata dal fatto che detto spintore (10) include una parete (21) per riscontro laterale dei pesci (31). 11. Spellatrice, secondo una delle precedenti rivendicazioni da 4 a 10, caratterizzata dal fatto che detto spintore (10) include almeno un primo rullo (22) parallelo al rullo di spellatura (3), girevolmente motorizzato intorno ad un proprio asse di rotazione. 12. Spellatrice, secondo la rivendicazione 10, caratterizzata dal fatto che detto spintore (10) include almeno un secondo rullo (23) parallelo ed associato a detto primo rullo (22). 13. Spellatrice, secondo la rivendicazione 11 o 12, caratterizzata dal fatto che detto uno o ciascun rullo (22,23) è provvisto di risalti aggettanti dal proprio contorno verso i pesci. 14. Spellatrice, secondo la rivendicazione 12, caratterizzata dal fatto di comprendere un nastro (24) senza fine, montato in condizione atta a circoscrivere perifericamente detti primo e secondo rullo (22,23). 15. Spellatrice, secondo la rivendicazione 14, caratterizzata dal fatto che detto nastro (24) senza fine è provvisto di risalti periferici, aggettanti verso i pesci (31). 16. Spellatrice, secondo una delle precedenti rivendicazioni, caratterizzata dal fatto di comprendere una sezione di introduzione (25) dei pesci provvista di una sezione di alimentazione (26) sovrapposta e verticalmente allineata al rullo di spellatura (3), atta a consentire l’alimentazione dei pesci per caduta, direttamente al di sopra della superfìcie laterale del rullo di spellatura (3). 17. Spellatrice, secondo una delle precedenti rivendicazioni, caratterizzata dal fatto di comprendere un rullo di riscontro (27) laterale dei pesci, il quale è orientato parallelamente al rullo di spellatura (3); è contrapposto alla lama (5); e, rispetto a detto rullo di spellatura (3), è disposto da parte opposta a quella occupata dalla lama (5); detto rullo di riscontro (27) essendo motorizzato con verso di rotazione tale da rinviare sul rullo di spellatura (3) i pesci (31) pervenuti a contatto con il rullo di riscontro (27) laterale medesimo. 18. Spellatrice, secondo le rivendicazioni precedenti e secondo quanto descritto ed illustrato con riferimento alle figure degli uniti disegni e per gli accennati scopi.
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