IT9082558A1 - Dispositivo di serraggio e regolazione, particolarmente per scarponi da sci - Google Patents

Dispositivo di serraggio e regolazione, particolarmente per scarponi da sci

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IT9082558A1
IT9082558A1 IT082558A IT8255890A IT9082558A1 IT 9082558 A1 IT9082558 A1 IT 9082558A1 IT 082558 A IT082558 A IT 082558A IT 8255890 A IT8255890 A IT 8255890A IT 9082558 A1 IT9082558 A1 IT 9082558A1
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Mirco Battistella
Roberto Gorza
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Nordica Spa
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  • Footwear And Its Accessory, Manufacturing Method And Apparatuses (AREA)

Description

DE SC R IZ IO N E
La presente domanda ha per oggetto un dispositivo di serraggio e regolazione, particolarmente utilizzabile negli scarponi da sci.
Oggi giorno sono noti scarponi da sci i quali presentano, in corrispondenza di uno scafo, una vite disposta internamente e trasversalmente ai medesimi sul cui gambo filettato risulta associato un cinematismo atto a comprimere un pressore sul dorso del piede.
Tale vite presenta una prima estremità fuoriuscente dallo scafo e connessa ad un elemento di azionamento accessibile allo sciatore, l'altra venendo associata in corrispondenza dello scafo mediante un tappo coassiale che, oltre a fungere da sostegno per la vite stessa occlude il foro ricavato sullo scafo al fine di consentire un'ottimale tenuta all'acqua.
In tali tipi noti di scarponi l’assemblaggio prevede la connessione del tappo in corrispondenza della vite e l'inserimento dei due dall'interno dello scafo, questo costringendo il personale preposto ad imporre una notevole spinta sulla vite per forzare la fuoriuscita verso l'esterno del tappo in corrispondenza del foro ricavato sullo scarpone.
Tale forma realizzativa impone quindi un'assemblaggio che, a causa della rigidità dell'assieme e di eventuali imperfezioni dimensionali dello scafo, dovute ad esempio a ritiri diversi del materiale plastico o dell'assieme, si traduce nell'ottenimento di discontinuità antiestetiche sulla superficie dello scafo risultando il tappo sporgere o rientrare rispetto alla superficie stessa .
Si è inoltre riscontrato come tali discontinuità consentano il trafilamento dell'acqua all'interno dello scafo non garantendo cosi la tenuta.
Compito principale di quanto forma oggetto della presente domanda è quindi quello di eliminare gli inconvenienti sopra lamentati in tipi noti escogitando un trovato che permetta di essere agevolmente assemblato allo scarpone consentendo al contempo di compensare eventuali imperfezioni dello stesso.
Nell'ambito del compito sopra esposto un altro importante scopo è quello di ottenere un trovato che permetta di conseguire un ottimale assemblaggio eliminando eventuali discontinuità sullo scafo e mantenendo per esso una superficie uniforme.
Ancora un importante scopo è quello di realizzare un trovato che risulti strutturalmente semplice e di agevole industrializzazione .
Non ultimo scopo è quello di ottenere un trovato che alle caratteristiche precedenti accomuni quella di risultare affidabile e sicuro nell'uso nonché di presentare costi realizzativi contenuti.
Il compito e gli scopi sopra accennati nonché altri che più chiaramente appariranno in seguito vengono raggiunti da un dispositivo di serraggio e regolazione, particolarmente per scarponi da sci composti da almeno un gambale e da uno scafo e comprendenti una vite, disposta trasversalmente a detto scarpone e<' >presentante un elemento di azionamento accessibile allo sciatore nonché un gambo filettato interagente con un cinematismo atto a comprimere almeno un pressore in corrispondenza del dorso del piede o del tallone, che si caratterizza per il fatto che detta vite presenta, in corrispondenza dell'estremità opposta rispetto a detto elemento di azionamento, almeno un elemento elasticamente deformabile e/o un elemento telescopico associato a detto gambo ed interagente con un tappo di chiusura associabile a detto scarpone.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno maggiormente dalla descrizione dettagliata di una particolare forma realizzativa, illustrata a titolo indicativo e non limitativo nella allegata tavola di disegni in cui:
la fig. 1 illustra, in una vista operata secondo un piano di sezione longitudinale il dispositivo;
la fig. 2 è una vista operata secondo il piano di sezione II-II di fig.1.
la fig. 3 illustra una seconda forma realizzativa;
la fig. 4 illustra una terza forma realizzativa;
la fig.5 è una vista operata secondo il piano di sezione V-V di fig.4.
Con riferimento alle figure precedentemente citate il dispositivo di serraggio e regolazione, indicato globalmente con il numero 1, risulta particolarmente utilizzabile in scarponi da sci composti da almeno un gambale e da uno scafo 2 a cui risulta associata internamente e trasversalmente una vite 3.
E' sostanzialmente equivalente il caso in cui la vite 3 risulti associata al gambale, anteriore o posteriore.
La vite 3 presenta una prima estremità 4 sporgente esternamente allo scafo 2 attraverso una predisposta prima apertura 5, in corrispondenza di tale prima estremità 4 essendo associabile un elemento di azionamento quale, ad esempio, una manopola, di presa per lo sciatore.
La vite 3 presenta inoltre un gambo 6 presentante una prima zona 7 ed una seconda zona 8 controfilettate tra loro, alle stesse essendo associati un predisposto primo cursore 9 e secondo cursore 10a cui risultano fulcrate folli delle prime biellette 11 e delle seconde biellette 12 all'altra estremità reciprocamente fulcrate tra loro.
In corrispondenza di tale estremità risultano associati a dette prima e seconda biellette predisposti bracci 13 sporgenti verso l'interno dello scafo 2 ed ai quali risulta associato almeno un pressore 14.
La vite 3 presenta una seconda estremità 15 a cui è coassialmente disposto almeno un elemento elasticamente deformabile, quale una molla 16; detta molla 16 è bloccata sull'estremità 15 mediante una una piastra di riscontro 17, associata alla vite 3.
Tale seconda estremità 15 risulta associabile a scatto in corrispondenza di una predisposta prima appendice 18 di un tappo di chiusura 19 associabile allo scafo 2 in corrispondenza di una seconda apertura 20 ricavata sul medesimo da parte opposta alla prima apertura 5.
Tale tappo di chiusura 19 presenta inoltre una seconda appendice 21 definente, unitamente alla prima appendice 18, una cavità 22 sede per dette seconde estremità 15, molla 16 e piastra di riscontro 17.
In tale disposizione la seconda appendice 21 risulta disposta attigua alla piastra di riscontro 17, nel mentre l'estremità libera della molla 16 fa battuta in corrispondenza della prima appendice 18.
La molla 16 lavora quindi in compressione, serrando il tappo 19 sullo scafo.
Alternativamente in corrispondenza della seconda appendice 21 potrà sporgere, entro la cavità 22, un elemento di guida costituito da un cilindro 23 coassialmente e scorrevolmente al quale è posta detta seconda estremità 15 che risulterà parzialmente internamente cava.
Tali elemento di guida e seconda estremità parzialmente cava costituiscono Un elemento telescopico.
Fra la seconda estremità 15 e la seconda appendice 21 risulta posto, coassialmente al cilindro 23, almeno un elemento elasticamente deformabile quale una molla 16 eventualmente vincolabile ad una delle estremità a dette seconda appendice 21 o seconda estremità 15.
Il tappo di chiusura 19 presenterà naturalmente predisposti mezzi di aggancio in corrispondenza dello scafo 2: essi sono costituiti, ad esempio per la soluzione illustrata nelle figure 1 e 2, da una ala 24 interagente con una controsagomata discontinuità a gradino 25 ricavata in corrispondenza della superficie laterale esterna dello scafo 2; per la forma realizzativa illu-strata nella fig. 3 il tappo 19 presenta una ala 26 interagente con una controsagomata discontinuità a gradino ricavata in corrispondenza della superficie laterale interna dello scafo 2.
L’utilizzo del dispositivo risulta essere il seguente: in fase di assemblaggio l'operatore inserirà entro lo scafo solamente il dispositivo facendo fuoriuscire la seconda estremità 15 attraverso la seconda apertura 20 ricavata sullo scafo.
Così facendo potrà associare in corrispondenza della citata seconda estremità 15 il tappo di chiusura 19 associando a scatto la prima appendice di quest'ultimo in corrispondenza della seconda estremità 15 in modo tale da alloggiare entro la cavità 22 l'elemento elasticamente deformabile e/o l'elemento telescopico.
Successivamente verrà fatta fuoriuscire attraverso la prima apertura 5 la prima estremità 4 della vite 3 a cui verrà associata la predisposta manopola.
La presenza dell'elemento elasticamente deformabile e/o dell'elemento telescopico conferisce al dispositivo la possibilità di variare la propria estensione longitudinale assorbendo cosi, eventuali imperfezioni dimensionali dovute ai vari componenti.
Questo assicura in ogni caso una perfetta tenuta e continuità della superficie dello scafo 2 e del tappo di chiusura 19.
Inoltre si sottolinea come tale dispositivo consenta, grazie alla possibilità di variare longitudinalmente la propria lunghezza, di disporre di una unica vite utilizzabile per tutto il campo taglie dello scarpone nel mentre la tecnica nota prevede l’utilizzo a copertura di tale campo, di almeno numero 2 viti di diversa lunghezza.
Non solo quindi il dispositivo consente di compensare le even tuali imperfezioni dello scafo ma anche di adattare la propria lunghezza in funzione delle diverse dimensioni del medesimo al variare della taglia.
Si è cosi constatato come il trovato abbia raggiunto il compito e gli scopi prefissati essendosi ottenuto un dispositivo che risulta agevolmente assemblabile allo scafo permettendo di compensarne eventuali imperfezioni o diverse dimensioni dovute ai vari numeri di taglie utilizzate.
Lo scafo inoltre presenta esternamente una continuità di raccordo con il tappo di chiusura mantenendo pregevole la condizione estetica ed assicurando una ottimale tenuta all'acqua. Nella fig. 4 è illustrata una diversa forma realizzativa per il dispositivo di serraggio e regolazione nella quale il tappo 119, associabile ancora allo scafo 102 o ad uno dei gambali dello, scarpone, comprende una prima ed una seconda cavità, indicate con i numeri 122a e 122b, comunicanti tra loro.
Tali prima e seconda cavità, di forma essenzialmente cilindrica, presentano diametri diversi, preferibilmente la seconda cavità 122b, comunicante tramite la prima appendice 118 con l'interno dello scafo 102, presenta un diametro minore.
Entro dette prima e seconda cavità è posizionabile almeno un elemento elasticamente deformabile costituito da una molla presentante una prima parte 116a ed una seconda parte 116b aventi diametri diversi e circa pari, rispettivamente, a quelli di dette prima cavità 122a e seconda cavità 122b.
Mentre la prima parte 116a fa battuta sulle pareti della prima cavità 122a, la seconda parte 116b risulta associata in corrispondenza della seconda estremità 115 della vite, lavorando cosi in trazione.
La fase di montaggio infatti prevede l'inserimento della vite all'interno dello scarpone facendo fuoriuscire entrambe la prima e la seconda parte 116a e 116b alle quali viene associato il tappo 119.
Naturalmente i materiali nonché le dimensioni costituenti i singoli componenti il dispositivo potranno essere i più pertinenti a seconda delle specifiche esigenze.

Claims (14)

  1. R I V E N D I C A Z I O N I 1) Dispositivo di serraggio e regolazione, particolarmente per scarponi da sci composti da almeno un gambale e da uno scafo e- comprendenti una vite, disposta trasversalmente a detto scarpone e presentante un elemento di azionamento accessibile allo sciatore nonché un gambo filettato interagente con un cinematismo atto a comprimere almeno un pressore in corrispondenza del dorso del piede o del tallone, che si caratterizza per il fatto che detta vite presenta, in corrispondenza dell 'estremità opposta rispetto a detto elemento di azionamento, almeno un elemento elasticamente deformabile e/o un elemento telescopico associati a detto gambo ed interagenti con un tappo di chiusura associabile a detto scarpone.
  2. 2) Dispositivo come alla rivendicazione 1 comprendente una vite presentante una prima estremità fuoriuscente da de tto scarpone attraverso una predisposta prima apertura ricavata sul medesimo a cui risulta associabile detto elemento di azionamento, quale una manopola, ed il cui gambo presenta una prima ed una seconda zona controfilettate a cui risultano associati un primo ed un secondo cursore a cui sono articolate delle prime e seconde biellette all 'estremità libera fulcrate tra loro e supportanti dei bracci connessi ad almeno un pressore, che si caratterizza per il fatto di presentare una seconda estremità temporaneamente associabile a scatto in corrispondenza di una prima appendice presente su detto tappo di chiusura.
  3. 3) Dispositivo come alle rivendicazioni 1 e 2 che si caratterizza per il fatto che detto tappo di chiusura presenta una seconda appendice, parallela a detta prima appendice e definente unitamente a quest'ultima una cavità sede per detto elemento elasticamente deformabile e/o elemento telescopico.
  4. 4) Dispositivo come alle rivendicazioni 1 e 3 che si caratterizza per il fatto che detto elemento elasticamente deformabile è costituito da una molla alle estremità bloccata su detta seconda estremità di detta vite in corrispondenza di una piastra di riscontro, affacciata a detta seconda appendice di detto tappo di chiusura, e imbottita con detta prima appendice di detto tappo.
  5. 5) Dispositivo come alle rivendicazioni 1 e 3 che si caratterizza per il fatto che detto almeno un elemento telescopico è costituito da un elemento di guida, sporgente da detta seconda appendice entro detta cavità, e da detta seconda estremità di detta vite.
  6. 6) Dispositivo come alle rivendicazioni 1 e 5 che si caratterizza per il fatto che detto elemento di guida è costituito da un cilindro disposto coassialmente e scorrevolmente in corrispondenza di detta seconda estremità o gambo di detta vite, parzialmente internamente cavi.
  7. 7) Dispositivo come alle rivendicazioni 1 e 6 che si caratterizza per il fatto che tra detta seconda estremità e detta seconda appendice è interposto ed eventualmente vincolato un elemento elasticamente deformabile costituito da una molla.
  8. 8) Dispositivo come alle rivendicazioni 1 e 7 che si caratterizza per il fatto che detto tappo di chiusura presenta mezzi di aggancio e tenuta all'acqua costituiti da almeno una ala controsagomata ad una discontinuità a gradino ricavata in corrispondenza delle superfici laterali interna ed esterna di detto scarpone.
  9. 9) Dispositivo come ad una o più delle rivendicazioni precedenti che si caratterizza per il fatto che detto tappo presenta una prima ed una seconda cavità, comunicanti tra loro, aventi forma preferibilmente cilindrica e con diametri diversi.
  10. 10) Dispositivo come alle rivendicazioni 1 e 9 che si caratterizza per il fatto che detta seconda cavità, comunicante tramite detta prima appendice con l’interno di detto scarpone, presenta un diametro minore rispetto a detta prima cavità.
  11. 11) Dispositivo come alle rivendicazioni 1 e 10 che si caratterizza per il fatto che entro dette prima e seconda cavità è posizionabile almeno un elemento elasticamente deformabile costituito da una molla presentante una prima ed una seconda parte aventi diametri diversi e circa pari, rispettivamente, a quelli di dette prima e seconda cavità.
  12. 12) Dispositivo come alle rivendicazioni l e 11, che si caratterizza per il fatto che detta prima parte di detta molla fa battuta sulle pareti di detta prima cavità e detta seconda parte di detta molla è associata a detta seconda estremità, detta molla lavorando in trazione.
  13. 13) Dispositivo come ad una o più delle rivendicazioni precedenti che si caratterizza per il fatto che detta vite risulta associabile a detto scarpone posizionando la medesima internamente a quest’ultimo e facendo fuoriuscire attraverso detta seconda apertura detta seconda estremità per l’accoppiamento a detto tappo di chiusura, detti vite e tappo venendo successivamente traslati ad occultare detta seconda apertura e posizionare detta prima estremità in corrispondenza di detta prima apertura per la connessione di detta manopola.
  14. 14) Dispositivo come ad una o più delle rivendicazioni precedenti che si caratterizza per quanto descritto ed illustrato nella allegata tavola di disegni.
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