IT9064298U1 - Dispositivo per la finitura di superfici cilindriche - Google Patents

Description

Descrizione

Il presente modello riguarda un dispositivo atto ad eseguire la finitura di superfici cilindriche.

Come è noto è spesso necessario sottoporre eLementi di forma cilindrica, ad esempio i rulli impiegati nelle operazioni di stampa, ad operazioni di finitura superficiale aventi lo scopo di ridurre la loro rugosità, che al termine delle operazioni precedenti risulta ancora eccessiva in relazione all'utilizzazione che dei rulli deve fare l'utente.

Queste operazioni di finitura vengono realizzate mediante macchine denominate "lappatrici" che operano mediante un utensile denominato lapidello, che presenta dei grani abrasivi piccolissimi incastrati su una sua superficie relativamente tenera, il quale viene fatto strisciare contro il pezzo a bassa velocità ed a bassa pressione, in presenza di fluido da taglio.

La lappatura serve per migliorare la finitura delle superfici rettificate, asportando Le creste corrispondenti alle rigature della lavorazione precedente ed eliminando a freddo il sottile strato di metallo reso tenero dalla mola.

Dato l'alto livello di precisione richiesto in qlesto tipo di Lavorazioni (si ottengono pezzi lapidati entro tolleranze di 2 ÷ 5 μ con soprametallo asportato dell'ordine di 0,01 ÷ 0,02 mm) è evidente che tali macchine presentano una notevole complessità costruttiva e funzionale; inoltre risultati soddisfacenti possono essere ottenuti solamente con tempi di esecuzione molto lunghi.

Scopo del presente modello è quello di realizzare un dispositivo in grado di rifinire le superfici cilindriche con grado di precisione paragonabile a quello ottenuto con una lavorazione di tappatura, ma che sia nel contempo molto più semplice dal punto di vista costruttivo e che sia in grado di operare in tempi più rapidi.

Ciò si ottiene, secondo il modello, prevedendo una coppia di mezzi di supporto laterale della superficie cilindrica, nonché dei mezzi che ne determinano La rotazione attorno al proprio asse, l'operazione di finitura essendo svolta da un nastro di materiale abrasivo, che scorre sulla superficie cilindrica in contatto con la suddetta, parallelamente al suo asse. Secondo una forma di realizzazione particolarmente vantaggiosa del dispositivo di cui al modello è previsto che il telaio che supporta gli elementi che determinano il movimento del nastro possa muoversi trasversalmente rispetto all'asse della struttura cilindrica, pur mantenendosi sempre parallelo al suddetto in modo da determinare un consumo uniforme della superficie del nastro abrasivo.

Variando alcuni parametri della Lavorazione, quali ad esempio La velocità di avanzamento del nastro abrasivo, la pressione di quest 'ultima sulla superficie del ci lindro, nonché la frequenza dello spostamento perpendicolare all'asse del ci lindro del nastro abrasivo si possono ottenere degli ottimi risultati su superfici ci lindriche aventi i più svariati diametri, realizzate nei materiali più diversi e provenienti da lavorazioni (per esempio tornitura e/o rettifica) diverse.

Il presente modello verrà ora illustrato in dettaglio con riferimento ad una sua forma particolare di realizzazione, a titolo di esempio non limitativo, con l'aiuto delle tavole di disegni allegate, dove:

la fig. 1 (Tav. I) rappresenta una vista frontale del dispositivo di cui al modello;

La fig. 2 (Tav. II) rappresenta una vista laterale del dispositivo di cui al modello, in fase di lavoro;

la fig. 3 rappresenta una vista laterale del dispositivo di cui al modello, in fase di arresto del lavoro; La fig. 4 rappresenta una vista del particolare della zona di contatto tra elemento abrasivo e superficie da rifinire;

La fig. 5 rappresenta una vista laterale di detta zona di contatto.

Come visibile in fig. 1 il dispositivo di cui al modello comprende una struttura di supporto 1 fissa, dalla quale si ergono due montanti laterali 2 e 3; il primo dei due è fisso, mentre l'altro presenta un basamento 4, scorrevole sulla guida 5 fissa.

Questi due montanti supportano a loro volta gli alberi 6 e 7, le cui estremità 6' e 7' sono inserite in corrispondenza delle imboccature di estremità della superficie cilindrica 8, su cui si vuole operare.

Un motovariatore 7" disposto lateralmente rispetto ad uno dei montanti 2 fa ruotare l'albero 6 e quindi la superficie 8, nonché ovviamente anche l'altro albero 7. Il fatto che il montante 3 sia mobile rispetto al piano di supporto fa si che il dispositivo sia in grado di operare su superfici cilindriche di lunghezza diversa.

AL di sopra della superficie cilindrica 8 è presente una struttura a "T" rovesciata 9, sostenuta anch'essa dalla medesima struttura di supporto 1 con Le modalità che saranno meglio comprese in seguito (figure 2 e 3); in corrispondenza delle tre estremità di detta struttura 9 sono imperniati i rulli 10 e 11.

Attorno a detti rulli scorre un nastro 12, in materiale abrasivo, disposto in modo da formare un triangolo isoscele con i vertici costituiti da tre rulli, di cui il 10 è un rullo motore, mentre i rulli 11 sono folli.

In particolare la base del triangolo è posta parallelamente all'asse della superficie cilindrica, in modo da andare in contatto con la suddetta, in corrispondenza della sua sommità superiore.

Alla struttura 9 è solidale il motore elettrico 9', che determina la rotazione del rullo 10 e quindi del nastro 12.

La struttura 9 è sostenuta dallo stelo 13 di un cilindro pneumatico 14, sostenuto a sua volta dallo stelo 15 di un cilindro pneumatico 16, solidale viceversa alla struttura di supporto 1.

Con i movimenti dello stelo 15 si provvede ad alzare ed abbassare nei versi delle frecce F1 l'intero gruppo abrasivo, in modo da renderlo atto ad operare su superfici di diametro diverso, nonché per sollevarlo ed abbassarlo al termine ed all'inizio delle fasi operative.

Viceversa i movimenti dello stelo 13 servono, oltre che all'inizio e al termine delle fasi operative, anche durante la lavorazione, in quanto consentono di conferire un moto orizzontale alternativo alla struttura 9, permettendo di utilizzare completamente la superficie del nastro abrasivo.

La perfetta aderenza del nastro alla superficie del cilindro si ottiene utilizzando un tampone 17, disposto parallelamente al nastro in corrispondenza della zona di pressione, il quale tampone reca inferiormente una serie di spazzole 18 con setole morbide, che premono sulla superficie del nastro non in contatto con il cilindro.

E' inoltre possibile fare in modo che l'intero gruppo di abrasione possa oscillare attorno allo stelo 13, che in questo caso funge anche da perno centrale, con ciò determinando una leggera inclinazione rispetto all'orizzontale del lato di base del nastro 12 e ciò al fine di adattarsi ad eventuali spostamenti o alle diverse forme della superficie cilindrica su cui è necessario operare.

Claims (5)

1. Rivendicazioni 1. DISPOSITIVO PER LA FINITURA DI SUPERFICI CILINDRICHE, caratterizzato dal fatto di comprendere una coppia di mezzi di supporto laterale della superficie, nonché dei mezzi che ne determinano La rotazione attorno al proprio asse, nonché un nastro (12) di materiale abrasivo, che scorre in contatto con detta superficie cilindrica, parallelamente all'asse della suddetta.
2. 2. DISPOSITIVO, secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di comprendere una struttura (1) di supporto fissa, dalla quaLe si ergono due montanti verticali (2 e 3), che supportano ognuno un albero (6, 7), la cui porzione di estremità (6‘, 7') è sistemata in corrispondenza dell'imboccatura laterale deL-la superficie (8) da abradere, ad uno degli alberi (6) essendo solidaLe il motovariatore (7") per la rotazione delle superfici cilindriche, uno dei due montanti essendo solidale ad un basamento (A), scorrevole sulla guida (5), al fine di variare l'interasse fra i due montanti per adattarsi alla effettiva Lunghezza delLa superficie (8).
3. 3. DISPOSITIVO, secondo le rivendicazioni 1 e 2, caratterizzato dal fatto che il nastro (12) è sostenuto da una struttura comprendente un elemento (9) a "T" rovesciata, che reca in corrispondenza delle sue estremità tre rulli (10, 11) di cui uno motore e due folli, il rullo motore essendo posto in movimento da un motore elettrico (9'), il cui basamento è solidale alla struttura (9), la quale è sostenuta dallo stelo (13) di un cilindro pneumatico (14), disposto con asse orizzontale, il quale è a sua volta sostenuto dallo stelo (15) di un cilindro pneumatico (16), disposto . con asse verticale, solidale alla struttura (1) di supporto, essendo previsto che nel corso della lavorazione vi sia un movimento rettilineo alternativo dello stelo (13).
4. 4. DISPOSITIVO, secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che lo stelo (13) funge da perno per la struttura (9), la quale è suscettibile di poter oscillare ruotando attorno al suddetto, in modo da adattarsi agli eventuali spostamenti o alla diversa forma della superficie cilindrica da abradere.
5. 5. DISPOSITIVO, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che sul nastro (12), in corrispondenza della zona in cui è posto in contatto con La superficie (8) da abradere, è presente un tampone premente (17), che presenta inferiormente una spazzola (18), con setole morbide poste in contatto con La superficie delnastro non in contatto con la superficie da abradere.