IT9017105A1 - Bicicletta motorizzata a doppia trazione (muscolare e meccanica) integrata - Google Patents

Description

TESTO DEFINITIVO DELLA DESCRIZIONE

I ciclomotori o biciclette motorizzate fin'ora pròdotti sono stati concepiti e realizzati come un'alternativa allo trazione a pedali, ovvero come una "liberazione dalla "schiavitù" del lavoro fisico imposto dalla locomozione muscolare; Conseguentemente, caratteristiche comuni di tali mezzi sono: motori di potenza, ingombro e peso tali da stravolgerne l'assetto "ciclistico"; organi di trasmissione con riduttori di velocità dell'olbero motore e quindi dispersivi di energia, ingombranti e pesanti; infine il ruolo e la posizione "passivi" cioè "da motocidista" riservati all'utente: passività che, alle basse velocità permesse dai ciclomotori, si traduce in apatia e noia durante la marcia.

La presente invenzione; al contrario, nasce da una nuova filosofia della locomozione leggera a due ruote, nella quale l'adozione del motore ausiliario non vuole affatto privare l'utente di un salutare e gratificante impegno sportivo, ma serve soltento a conferirgli più velocità, piò autonomia e più potenza nelle salite.

Su queste premesse si é ideato un mezzo di circolazione completamente nuovo,che permette di conciliare i vantaggi peculiari della bicicletta (investimento sportivo dell'utente,ecologia della marcia, risparmio energetico,gratificazione ludica, affidabilità meccanica e semplicità di guida e di gestione) con i vantaggi propri del motore (velocitò ottenuta senza sforso, capacità di affrontare salite anche a forte pendenza, capacità di coprire medie e lunghe distanze).

Ciò si ottiene con la micro-motorizzazione di uno bicicletta di tipo turistico o sportivo, opportunamente equipaggiata con rapporti lunghi, alla quale si applica. in un punto tale da non creare interferenze con la posizione "da ciclista” dell'utente e soprattutto con il movimento dei pedali, un motorino di piccolissima potenza (ad esempio tra i 0,2 - 0,5 HP) di peso e ingombro ridot tissimi e con organi di trasmissione calcolati per forni re (solo una frozione (ad esempio tra il 30 e il 70 % ) dell'intera spinta necessaria alla velocità di marcia. l'altra frazione essendo a carico dell'utente che la fornisce tramite i pedali; In tal modo si ha un nuovo e originale veicolo atrazione muscolare e meccanica in tandem, o fifty-fifty; pensato non già in alternativa al "lavoro bruto" cui obbliga lo bicicletta, della quale anzi viene esaltata la peculiarità di mezzo sportivo e quindi sottolineata in tal senso l'immagine dell'utente, ma piuttosto in alternativa ai mezzi completamente motorizzati, compresi i ciclomotori.

Veramente numerosi e di facile intuizione, sono i vantaggi conseguibili con la presente invenzione tra i quali: 1) semplicità costruttiva, basso prezzo, affidabilità;

2) versatilità fino ad avere in pratica due mezzi in uno (bicicletta semplice e bicicletta motorizzata);

3 ) enorme estensione delle distanze percorribili con un mezzo sportivo fda 2 a3 volte) e quindi dello spazio e degli obiettivi raggiungibili (da 4 a 9 volte);

4 ) possibilità di approccio efficace al ciclismo consenti-, to anche a persone non in perfetta forma fisica o in presenza di salite altrimenti proibitive;

5) possibilità di impiego di fonti di energia alternati.ve.

ancora non sufficientemente mature da potere assicurare. in termini accettabili di peso e ingombro, la trazione totale del mezzo, quali ad esempio motori elettrici alimentati da batterie o da pannelli solari;

6) apertura di nuovi orizzonti sportivi e utilitaristici nel campo del traffico cittadino, del pendolarismo. del cicloturismo su lunghi percorsi e del risparmio energetico.

Facendo riferimento alla tavola di disegno allegato nella quale la fig. 1 4 la vista d'insieme dello biciclet4 a quindi il suo impegno nella campana solidale al rullo, che viene trascinato in rotazione, facondo muovere la ruota.

Per azionare la bicicletta motorizzata é sufficiente portare il motore in posizione di lavoro, avviarlo, iniziare a pedalare e quindi accelerare, dosando accelelerazione e spinta sui pedali nella proporzione che si desidora.

E' evidente che varie possono essere le forme costrut ti ve, sia in relazione alle diverse fonti di energia utilizzate, dia riguardo alla posizione del motore, che potrebbe esse alloggiato sia sulla ruota anteriore, sia tra i pedali; sia siguardo alla trasmissione utilizzata, che Potrebbe essere eventualmente a cinghia, a catena o a ingrotaggi, senza uscire dall - ambito innovativo del presente trovato.

che può esse anche molto leggero, vibrazioni ed urti vuti alle asperità del terreno. Quando si vuole disinnestore il motore per andore olo a pedali, si manovra la leva 11 (fig. 2) che, mediante un eccentrico rotonte 12, collegato al braccio 4 per mezzo dell'asticciuola 13 è in grado di far ruotare verso l'alto la barra di supporto 2 e quindi il motore, disimpegnando cosi il rullo dalla ruota.

Inoltre il rullo 7 può essere dotato di un manicotto 14 che si alloggia su un lato dei medesimo non interessato al contatto con la ruota e che viene spinto , manualmente o con una sempice leva, in posizione di lavoro, sull'altro lato del rullo, quando si voglia aumentare la velocità periferica dello stesso e quindi la velocità di marcia della bicicletta, costituando così un semplice e leggero "cambio di velocità". Un diverso sistema di sostegno del motore edi meccanismo di innesto - disinnesto del rullo è illustrato dalla fig. 4 nella quale la barra a sbalzo 15 ha una forma diritta e inclinata verso la graffa 5. Attorno ad essa posto il manicotto 16 in grado di scorrere, reggendo con sé una flagia su cui è fissato il motore.

Comandando con una levetta,non riportata in figura porché di facile applicazione, lo scorrimento del manicotto a destra o o sinistra rispetto alla figura, si ottiene l'impegno o il disimpegno del rullo sulla ruota.

Accelerando il motore e conseguentemente alberino e tà motorizzata, la fig. 2 é un ingrandimento della sola motorizzazione, la fig. 3 é il particolare della trasmissione sione a rullo in sezione longitudinale e la fig· 4 υno differente forma del meccanismo di innesto e disinnesto del motore ,si può vedere, a solo titolo indicativo e non certo esaustivo delle varie forme costruttive che tecnologie note e consolidate permettono, si può vedere, dicevo, una delle soluzioni di motorizzozione e trasmissione a rullo in presa diretto.

Nella fig. si nota la posizione del motore sullo ruota ruoto posteriore e come esso 6 applicato, Mediante una borro a sbalzo che ai fissa,o mezzo di uno robusto graffa, al piantone dello bicicletta. Non sono stati riportati il comando di avviamento e quello dell'acceleratore essendo superflui olio comprensione dellinvenzione. Lo fig. 2 nostro più chiaramente il motore 1 , che 6 fissato su uno borro di supporto 2 incemieroto in 3 sulla borro o sbalzo 4, a suo volto fissata olla graffo 5. L'albero motore 6 regge (fig. 3) il rullo 7 nel quale i libero di girare

(quando il mezzo é fermo e il motore al minimo) grazie ai cuscinetti 8. Alla estremità dell'albero motore é fissata lo frizione od espansione 9 che gira dentro una campana 10 solidale col rullo 7. In posizione di lavoro,il motorino, mediante il rullo 7 poggio sullo ruota, sullo quole scarico, in modo ossolutemente innocuo rispetto o un teloio

Claims (1)

1. RIVENDICAZIONI. ) Bicicletta motorizzata a trazione muscolare e meccanica integrate; 2) bicicletta motorizzata come al punto 1 e caratterizzota da una micromotorizzazione che può trasmettere alla bicicletta solo una frazione dello spinta necessaria alla marcia, l'altra frazione essendo a carico dell'utente che la trasmette attraverso i pedali. 3) bicicletta motorizzota come i punti precedenti e-coratterizzata dallo posizione del motore, montato in corrispondenza della ruota posteriore come appare nei disegli allegati; 4) biciclettamotorizzata come ai punti precedenti e caratterizzata dalla trasmissione della potenza del motore a mezzo di rullo coassiale con l 'albero e in presa diretta ; 5)bicicletta motorizzata come ai punti precedenti e ca -ratterizzato dalla possibilità di variare la velocità periferica del rullo motore, mediante un manicotto concentrico ad esso ,che viene posto o meno in posizione di lavoro. 6) bicicletta motorizzota come ai punti precedenti e caratterizzata dal diapositivo di innesto e disinnesto del motor mediante scorrimento di un manicotto su una barra, come appare nella fig. 4; 7) bicicletta motorizzata come ai punti precedenti e caratterizzata dalla propulsione a mezzo di un motore elettrico a corrente continua alimentata da uno batterio; 8) bicicletta motorizzata come ai punti 1,2, 3, 4, 5, 6 e caratterizzata dalla propulsione a mezzo di un motore. elettrico alimentato da pannelli solari; 9) bicicletta motorizzata come apparl dalla presente descrizione e dai disegni cllegati