IT8936003U1 - Catetere intravenoso a doppia via modulare. - Google Patents

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DESCRIZIONE
"Catetere intravenoso a doppia via modulare"
La presente innovazione concerne un catetere intravenoso a doppia via modulare. Pi? in particolare, l'innovazione riguarda una particolare configurazione di catetere che rende possibile l'accesso al circolo venoso per due vie indipendenti, composto da due elementi separabili.
Il catetere intravenoso monovia ? nato per soddisfare l'esigenza di infondere liquidi medicamentosi (fleboclisi) o sangue (trasfusione), e per il prelevamento di sangue (donazione) dal sistema venoso umano. Esso ? formato da un sottile tubicino di teflon (cannula), di dimensioni diverse a seconda dell'uso richiesto, fissato ad un collare di supporto in materiale plastico, dotato di attacco standard per l'innesto ai vari sets infusionali o per prelievi.
II catetere viene introdotto in vena tramite un ago introduttore in acciaio inox coassiale e interno al catetere stesso, che viene rimosso estraendolo subito dopo l'introduzione del catetere. L'ago introduttore ? fissato a sua volta ad un supporto plastico.
Il catetere monovia ? usato generalmente nelle corsie di ospedale per la somministrazione di soluzioni medicinali direttamente in circolo venoso. L'unica via di accesso del catetere monovia viene innestata al set d'infusione a sua volta collegato alla bottiglia contenente i liquidi da infondere.
Questo tipo di catetere per? non permette, in caso di bisogno, l'infusione rapida simultanea di due o pi? soluzioni, ma soltanto l'immissione di liquidi "tramite siringa con ago" nel tubicino del set infusionale. I liquidi, in questo caso, richiedono comunque del tempo per raggiungere il circolo venoso.
Per far fronte ai casi in cui si rende necessaria una rapida introduzione simultanea di due o pi? farmaci, come ad esempio quando si debba somministrare un liquido anestetico ad un paziente gi? in trattamento di fleboclisi, o si debbano somministrare cardiotonici o cardiostimolanti a pazienti sotto terapia intensiva o in reparti di rianimazione, ? stato messo a punto un tipo di catetere a doppia via che sar? indicato, nel seguito, come "catetere a doppia via monoblocco". Questo ha una configurazione di base simile a quella del catetere monovia convenzionale, con cannula, ago introduttore e innesto per l'infusione normale, e in pi? ? dotato di un'entrata laterale, con asse perpendicolare a quello del catetere, per l'infusione rapida di liquidi tramite una siringa senza ago.
La via laterale ? dotata di valvolina di non ritorno che permette l'infusione del liquido quando si esercita una pressione idrostatica sulla valvola dall'esterno, senza per? permettere il ritorno o la fuoriuscita di liquidi o sangue.
Questo catetere, pur soddisfacendo alle esigenze d'uso richieste, presenta tuttavia delle controindicazioni, soprattutto a causa della possibilit? di trasmettere infezioni esterne direttamente nel circolo venoso. Infatti, la via di accesso laterale e la valvolina di non ritorno, pur essendo protette da apposito cappuccio, alla lunga possono contaminarsi ed essere veicolo di infezioni per il paziente. Il rischio ? particolarmente elevato se il catetere a doppia via viene lasciato per lungo tempo in sede, ad esempio quando 11 paziente viene riportato in corsia dopo un trattamento o un'operazione, e viene lasciato sotto somministrazione di farmaci o soluzioni nutrienti per infusione.
Per evitare il rischio d'infezione e qualunque altro pericolo connesso alla presenza di una seconda via di accesso al circolo venoso quando il paziente non ? sotto costante osservazione da parte del personale, si rende quindi necessario estrarre il catetere a doppia via monoblocco al momento in cui la seconda via d'accesso non ? pi? necessaria, e introdurne un altro del tipo monovia, con disagio per il paziente e lavoro in pi? per il personale.
Per ovviare ai citati inconvenienti e garantire la massima sicurezza per il paziente e un miglior utilizzo da parte dell'operatore si ? pensato di mettere a punto un catetere a doppia via modulare, cio? composto principalmente da*due elementi distinti assemblati insieme, che possono essere separati mantenendo la cannula in vena. Uno dei due elementi principali ?, in pratica, un catetere monovia, mentre l'altro ? un connettore che viene innestato sul collare di supporto del catetere monovia ed ? dotato di una doppia via di accesso. Quest'ultimo pu? essere separato dalla cannula a catetere introdotto, lasciando in sede la cannula ad una sola via, e quindi consentendo di eliminare l'operazione di cambio del catetere sopra menzionata.
Oggetto specifico dell'innovazione ? un particolare modello di catetere a doppia via modulare comprendente: .-) un tubicino sottile o cannula in teflon, fissato ad un collare di supporto in materiale plastico ad innesto conico dotato di uno o pi? risalti, in corrispondenza del suo bordo estremo, -) un connettore costituito sostanzialmente da un raccordo a T dotato di due alette di appoggio e fissaggio, presentante, ad una estremit? della sua via principale, un innesto conico complementare a quello di detto collare di supporto della cannula, e, subito adiacente, una gola esterna circonferenziale, e munito di un tappino a scatto sulla sua via secondaria, orientata ortogonalmente a quella principale, e di una valvolina di non ritorno costituita da un manicotto flessibile disposto all'interno della sua via principale, in corrispondenza della luce d'ingresso della via secondaria, -) una ghiera cilindrica filettata internamente e dimensionata in modo da essere inseribile ad incastro con un suo bordo in detta gola esterna c irconferenziale di detto connettore, e di ingranare con la sua filettatura interna con detti uno o pi? risalti di detto collare di supporto della cannula, e -) un ago introduttore in acciaio inox di diametro tale da poter essere introdotto in detta cannula, fissato ad un collare di supporto in materiale plastico.
In pratica, l'ago introduttore e la cannula hanno configurazione analoga a quella dei cateteri noti, e l'ago ? dotato di punta atraumatica per una facile introduzione nel sistema venoso ed arterioso.
Preferibilmente, e come accade anche nei cateteri noti, le alette di appoggio e fissaggio, che servono a fissare il catetere mediante cerotto sulla pelle del paziente, giacciono su un piano inclinato rispetto all'asse principale del catetere cosi che la cannula mantiene l'inclinazione desiderata rispetto al vaso in cui ? introdotta.
Ancora preferib ilmente, il collare di supporto dell'ago introduttore e la corrispondente estremit? del connettore a due vie sono dotati di risalti e linguette di battuta, che consentono l'introduzione dell'ago in modo orientato, cosi da presentare il taglio diagonale della punta nella posizione corretta per l'introduzione, e impediscono la rotazione relativa dei due elementi attorno all'asse principale del catetere.
Il collare di supporto dell'ago introduttore ? preferibilmente in materiale trasparente, cosi da costituire una camera spia che permette la visualizzazione del sangue non appena il catetere con l'ago ha raggiunto il lume venoso o arterioso.
La camera spia pu? essere chiusa da un tappino a pressione in materiale poroso (ad esempio polietilene poroso atossico), permeabile ai gas ma non ai liquidi. Tale tappino pu? resistere per lunghi periodi a pressioni idrostatiche venose o arteriose.
Il catetere secondo la presente innovazione ? inoltre preferibilmente dotato di una guaina tubolare di protezione in materiale plastico, che si introduce dalla parte dell'ago e della cannula, per evitare qualsiasi danno o contaminazione prima dell'uso.
E' previsto anche un tappino supplementare a vite per l'eventuale chiusura della via di accesso principale dopo l'estrazione dell'ago.
La struttura del catetere proposto, nonch? le sue modalit? d'uso e i relativi vantaggi, saranno chiariti con riferimento ad una sua preferita forma esecutiva, illustrata nelle figure degli allegati disegni, in cui:
la figura 1 mostra una vista ortogonale schematica degli elementi di un catetere a doppia via modulare secondo l'innovazione;
la figura 2 mostra una vista dallo stesso catetere assemblato;
la figura 3 ? una vista ortogonale del connettore di detto catetere;
la figura 4 ? una vista in sezione longitudinale del connettore;
la figura 5 ? una vista in sezione trasversale del connettore;
la figura 6 ? una vista in sezione longitudinale della ghiera; e
la figura 7 ? una vista ortogonale del tappino a scatto della seconda via del connettore.
Nelle figure 1 e 2 sono mostrati tutti gli elementi, principali e supplementari, del catetere dell'innovazione, ad eccezione del tappino a vite per la chiusura della via d'accesso principale. Con 1 ? indicato l'ago introduttore, fissato al collare di supporto 2 in materiale plastico trasparente, che costituisce la camera spia di cui si ? gi? detto. Lo spallamento 3 funge da battuta nell'introduzione dell'ago 1 attraverso il collettore 4, mentre la linguetta 5, che coopera con due risalti 6 sul connettore 4, serve per impedire rotazioni relative dell'ago 1 rispetto al connettore e per obbligarne l'introduzione in due soli orientamenti possibili, a 180? uno rispetto all'altro (di cui uno solo ? quello corretto). Con 7 ? indicato il tappino a pressione in polietilene poroso che chiude la camera spia 2.
L'ago 1, passando attraverso il connettore 4, si inserisce all'interno della cannula 8, in teflon trasparente, che ? fissata al collare di supporto 9. Il collare 9 ? provvisto di due risalti 10 sul suo bordo estremo, che ingranano nella filettatura interna della ghiera 11.
La ghiera 11, mostrata nel dettaglio in figura 6, ? provvista internamente di un filetto elicoidale ISO, ed ? zigrinata all'esterno per una migliore presa. La sua estremit? opposta a quella aperta verso la cannula ? munita di una strozzatura 12 che si impegna ad incastro in una gola sul connettore 4. Tale gola ? indicata con nelle figure 3 e 4.
Mediante tale connessione a incastro, la ghiera 11 ? saldamente ancorata al connettore 4, pur potendo ruotare relativamente ad esso.
L'accoppiamento dei due moduli principali di cui ? costituito il catetere ? assicurato in primo luogo dalla ghiera 11. Infatti, sia il collare 9 della cannula 8 che l'estremit? corrispondente 14 del collettore 4 sono conici, ma un innesto ad interferenza, da solo, non potrebbe garantire un collegamento sicuro tra i due elementi, dato che potrebbe facilmente allentarsi, e che basterebbe un'accidentale trazione o una pressione idrostatica interna per separare i due elementi. Per questo, mentre l'innesto conico garantisce la tenuta, la ghiera filettata ? stata appositamente studiata per ottenere un collegamento sicuro tra connettore e cannule, che pu? sopportare pressioni idrostatiche notevoli (oltre 45 psi, cio? ~ 0,27 MPa) senza alcuna possibilit? di distacco ma che, allo stesso tempo, consente un facile sganciamento del connettore in qualsiasi momento lo si desideri. Essendo la ghiera 11 girevole attorno al connettore 4 (il quale ? fisso sulla pelle del paziente), per distaccare quest'ultimo ? sufficiente tenere ferma la cannula 8, afferrandola per il collare 9, e far ruotare contemporaneamente la ghiera 11.
Il connettore 4 ? meglio illustrato nelle figure 3, 4 e 5. In particolare, la figura 3 ne mostra una vista dalla parte delle alette, che sono indicate con 15. Le due alette, come si vede nella figura 4, hanno una giacitura inclinata rispetto all'asse del catetere; inoltre (figure 3 e 5) esse sono provviste di due intagli 15 che consentono di piegarle per facilitare il confezionamento .
La linea circolare tratteggiata in figura 3 ? la traccia della seconda via d'accesso, indicata con 17 nelle figure 4 e 5. Tale via ? chiusa dal tappino a scatto di figura 7.
La luce d'ingresso 18 della seconda via ? chiusa da una valvolina di non ritorno 19 , costituita da un manicotto flessibile in materiale siliconico, che sopporta pressioni interne di 3 atm. ( 0,3MPa). Quando del liquido ? iniettato attraverso la seconda via 17 la pressione deforma la valvolina, consentendo l'ingresso del liquido. Al cessare dell'iniezione la valvolina 19 riprende la sua forma originaria chiudendo a tenuta la luce 16 ed impedendo qualsiasi passaggio di liquidi verso l'esterno.
La via d'accesso principale ? da usarsi per le normali infusioni (fleboclisi) che vengono effettuate per periodi relativamente lunghi, mentre l'accesso laterale pu? essere usato contemporaneamente per ulteriori somministrazioni rapide di farmaci o di anestetici, come pu? avvenire tipicamente nei reparti di anestesia e di terapia intens iva.
Nella figura 1 sono mostrati, infine, i componenti della guaina di protezione: in questo caso si tratta di un tubicino cilindrico 2C chiuso all'estremit? da un tappino a pressione 21.
La modalit? d'uso del catetere secondo l'innovazione ? globalmente descritta come segue: 1) Il catetere, subito dopo l'eliminazione della protezione plastica, viene introdotto, tramite l'ago introduttore, in vena. La visualizzazione del sangue nella camera spia assicura che l'ago ha raggiunto il lume della vena. 2) L'ago introduttore viene rimosso per semplice estrazione dal catetere. La via di accesso principale (da dove fuoriesce l'ago) pu? essere chiusa dal tappino a vite in dotazione. 3) A questo punto si possono rapidamente iniettare liquidi tramite siringa nel sistema venoso usando la via laterale di accesso, protetta dal tappino a scatto. 4) Si pu? contemporaneamente usare la via di accesso principale collegandola al set d'infusione od altro. 5) Non appena l'uso della via di accesso laterale non ? pi? richiesto, si pu? eliminare quest'ultima e tutto il connettore alettato sganciandolo dal catetere monovia con una semplice rotazione della ghiera. In questa maniera viene eliminato ogni rischio di infezione.
La presente innovazione ? stata descritta con riferimento specifico ad alcune sue forme preferite di realizzazione, ma ? da intendersi che variazioni e/o modifiche potranno essere apportate dagli esperti nel ramo senza per questo uscire dal relativo ambito di protezione.

Claims (8)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Catetere intravenoso a doppia via modulare comprendente: -) un tubicino sottile o cannula in teflon , fissato ad un collare di supporto in materiale plastico ad innesto conico dotato di uno o pi? risalti in corrispondenza del suo bordo estremo, -) un connettore costituito sostanzialmente da un raccordo a T, dotato di due alette di appoggio e fissaggio, presentante, ad una estremit? della sua via principale, un innesto conico complementare a quello di detto collare di supporto della cannula, e, subito adiacente, una gola esterna circonferenziale, e munito di un tappino a scatto sulla sua via secondaria, orientata ortogonalmente a quella principale, e di una valvolina di non ritorno costituita da un manicotto flessibile disposto all'interno della sua via principale, in corrispondenza della luce d'ingresso della via secondaria, -) una ghiera cilindrica filettata internamente dimensionata in modo da essere inseribile ad incastro con un suo bordo in detta gola esterna circonferenziale di detto connettore, e di ingranare con la sua filettatura interna con detti uno o pi? risalti di detto collare di supporto della cannula, e -) un ago introduttore in acciaio inox di diametro tale da poter essere introdotto in detta cannula, fissato ad un collare di supporto in materiale plastico.
  2. 2. Catetere secondo la rivendicazione 1, in cui dette alette di appoggio e fissaggio sono disposte su un piano inclinato rispetto all'asse principale di detto catetere.
  3. 3. Catetere secondo le rivendicazioni 1 e 2, in cui detto collare di supporto di detto ago introduttore e l'estremit? corrispondente di detto connettore sono dotati di risalti e linguette di battuta, che impediscono la rotazione relativa attorno all'asse principale del catetere, quando detti due elementi sono assemblati.
  4. 4. Catetere secondo ognuna delle rivendicazioni 1-3 in cui detto collare di supporto di detto ago introduttore ? in materiale trasparente.
  5. 5. Catetere secondo ognuna delle rivendicazioni 1-4 dotato, inoltre, di un tappino in materiale poroso per la chiusura di detto collare di supporto dell'ago introduttore.
  6. 6. Catetere secondo ognuna delle rivendicazioni 1-5 dotato, inoltre, di una guaina tubolare di protezione in materiale plastico, da inserire dalla parte di detto ago e di detta cannula.
  7. 7. Catetere secondo ognuna delle rivendicazioni 1-6 dotato, inoltre, di un tappino a vite per la chiusura della via d'accesso principale, che ingrana su appositi risalti previsti sul bordo estremo della via principale di detto connettore.
  8. 8. Catetere intravenoso a doppia via modulare secondo le rivendicazioni 1-7, sostanzialmente come in precedenza descritto e illustrato.
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