IT8322245A1 - Processo per la inertizzazione di fanghi industriali ad elevato contenuto di metalli - Google Patents

Processo per la inertizzazione di fanghi industriali ad elevato contenuto di metalli Download PDF

Info

Publication number
IT8322245A1
IT8322245A1 IT1983A22245A IT2224583A IT8322245A1 IT 8322245 A1 IT8322245 A1 IT 8322245A1 IT 1983A22245 A IT1983A22245 A IT 1983A22245A IT 2224583 A IT2224583 A IT 2224583A IT 8322245 A1 IT8322245 A1 IT 8322245A1
Authority
IT
Italy
Prior art keywords
solid material
process according
fact
sludge
weight
Prior art date
Application number
IT1983A22245A
Other languages
English (en)
Other versions
IT8322245A0 (it
IT1194345B (it
Original Assignee
Sist Ecodbco S R L
Priority date (The priority date is an assumption and is not a legal conclusion. Google has not performed a legal analysis and makes no representation as to the accuracy of the date listed.)
Filing date
Publication date
Application filed by Sist Ecodbco S R L filed Critical Sist Ecodbco S R L
Priority to IT2224583A priority Critical patent/IT1194345B/it
Publication of IT8322245A0 publication Critical patent/IT8322245A0/it
Priority to CH3605/84A priority patent/CH660876A5/it
Publication of IT8322245A1 publication Critical patent/IT8322245A1/it
Application granted granted Critical
Publication of IT1194345B publication Critical patent/IT1194345B/it

Links

Classifications

    • CCHEMISTRY; METALLURGY
    • C02TREATMENT OF WATER, WASTE WATER, SEWAGE, OR SLUDGE
    • C02FTREATMENT OF WATER, WASTE WATER, SEWAGE, OR SLUDGE
    • C02F11/00Treatment of sludge; Devices therefor
    • C02F11/008Sludge treatment by fixation or solidification
    • CCHEMISTRY; METALLURGY
    • C02TREATMENT OF WATER, WASTE WATER, SEWAGE, OR SLUDGE
    • C02FTREATMENT OF WATER, WASTE WATER, SEWAGE, OR SLUDGE
    • C02F11/00Treatment of sludge; Devices therefor
    • C02F11/12Treatment of sludge; Devices therefor by de-watering, drying or thickening
    • C02F11/14Treatment of sludge; Devices therefor by de-watering, drying or thickening with addition of chemical agents
    • C02F11/148Combined use of inorganic and organic substances, being added in the same treatment step
    • CCHEMISTRY; METALLURGY
    • C04CEMENTS; CONCRETE; ARTIFICIAL STONE; CERAMICS; REFRACTORIES
    • C04BLIME, MAGNESIA; SLAG; CEMENTS; COMPOSITIONS THEREOF, e.g. MORTARS, CONCRETE OR LIKE BUILDING MATERIALS; ARTIFICIAL STONE; CERAMICS; REFRACTORIES; TREATMENT OF NATURAL STONE
    • C04B28/00Compositions of mortars, concrete or artificial stone, containing inorganic binders or the reaction product of an inorganic and an organic binder, e.g. polycarboxylate cements
    • C04B28/02Compositions of mortars, concrete or artificial stone, containing inorganic binders or the reaction product of an inorganic and an organic binder, e.g. polycarboxylate cements containing hydraulic cements other than calcium sulfates
    • CCHEMISTRY; METALLURGY
    • C02TREATMENT OF WATER, WASTE WATER, SEWAGE, OR SLUDGE
    • C02FTREATMENT OF WATER, WASTE WATER, SEWAGE, OR SLUDGE
    • C02F2101/00Nature of the contaminant
    • C02F2101/10Inorganic compounds
    • C02F2101/16Nitrogen compounds, e.g. ammonia
    • CCHEMISTRY; METALLURGY
    • C02TREATMENT OF WATER, WASTE WATER, SEWAGE, OR SLUDGE
    • C02FTREATMENT OF WATER, WASTE WATER, SEWAGE, OR SLUDGE
    • C02F2101/00Nature of the contaminant
    • C02F2101/10Inorganic compounds
    • C02F2101/20Heavy metals or heavy metal compounds
    • CCHEMISTRY; METALLURGY
    • C02TREATMENT OF WATER, WASTE WATER, SEWAGE, OR SLUDGE
    • C02FTREATMENT OF WATER, WASTE WATER, SEWAGE, OR SLUDGE
    • C02F2209/00Controlling or monitoring parameters in water treatment
    • C02F2209/06Controlling or monitoring parameters in water treatment pH
    • YGENERAL TAGGING OF NEW TECHNOLOGICAL DEVELOPMENTS; GENERAL TAGGING OF CROSS-SECTIONAL TECHNOLOGIES SPANNING OVER SEVERAL SECTIONS OF THE IPC; TECHNICAL SUBJECTS COVERED BY FORMER USPC CROSS-REFERENCE ART COLLECTIONS [XRACs] AND DIGESTS
    • Y02TECHNOLOGIES OR APPLICATIONS FOR MITIGATION OR ADAPTATION AGAINST CLIMATE CHANGE
    • Y02WCLIMATE CHANGE MITIGATION TECHNOLOGIES RELATED TO WASTEWATER TREATMENT OR WASTE MANAGEMENT
    • Y02W30/00Technologies for solid waste management
    • Y02W30/50Reuse, recycling or recovery technologies
    • Y02W30/91Use of waste materials as fillers for mortars or concrete

Landscapes

  • Chemical & Material Sciences (AREA)
  • Engineering & Computer Science (AREA)
  • Organic Chemistry (AREA)
  • Life Sciences & Earth Sciences (AREA)
  • Hydrology & Water Resources (AREA)
  • Environmental & Geological Engineering (AREA)
  • Water Supply & Treatment (AREA)
  • Chemical Kinetics & Catalysis (AREA)
  • Inorganic Chemistry (AREA)
  • General Chemical & Material Sciences (AREA)
  • Ceramic Engineering (AREA)
  • Materials Engineering (AREA)
  • Structural Engineering (AREA)
  • Treatment Of Sludge (AREA)
  • Manufacture And Refinement Of Metals (AREA)

Description

Descrizione dell'invenzione industriale dal titolo:
"PROCESSO PER LA INERTIZZAZIONE DI FANGHI INDUSTRIALI AD ELE-VATO CONTENUTO DI METALLI"
Riassunto
Viene descritto un processo per la inertizzazione di materiali di scarto industriali, specialmente metallurgici contenenti rame e azoto ammoniacale,mediante la solidificazione dei loro fanghi e/o soluzioni e/o sospensioni acquose che vengono miscelate con almeno un materiale solido in polvere sostanzialmente disidratante (silice, sabbie e terre di fonder ria ecc.), con almeno un materiale solido in polvere idraulicamente legante (cemento, ceneri volanti ecc.), e/o con almeno un materiale solido in polvere inertizzante (argille, allumina, ecc.)e con minori quantit? di formaldeide, ed indi granulati o pellettizzati fino ad ottenere un materiale solido avente un valore del pH compreso tra 7 e 13, e una umidit? non superiore al 35% in peso circa.
Il materiale ottenuto risulta accettabile al fine del suo smaltimento in discariche controllate, in conformit? alle legislazioni e regolamentazioni esistenti al riguardo. Il processo assicura in particolare la stabile inertizzazione dello ione di rame in presenza di azoto ammoniacale. Vengono inoltre ottenuti vantaggi economici mediante l?impiego almeno parziale di materiali solidi di scarto auto-bonificantisi.
La presente invenzione riguarda un processo per la inertizzazione di fanghi industriali specialmente metallurgici, ad alto contenuto di ioni metallici.
In particolare, la presente invenzione si riferisce ad un processo per la inertizzazione di fanghi industriali metallurgici, sottoprodotti di rifiuto di lavorazioni industriali, ad alto contenuto di ioni metallici, specialmente di rame, associato ad azoto ammoniacale, potenzialmente pericolosi all'uomo e/o all'ambiente.
Risulta in tale modo possibile lo smaltimento in discariche controllate del prodotto solido inerte ottenuto, in conformit? alla legislazione e alle regolamentazioni esistenti.
Il processo oggetto della presente invenzione risulta in generale applicabile alla inertizzazione di fanghi industriali di natura prevalentemente inorganica e con elevato contenuto di ioni metallici e specialmente di rame associato ad azoto ammoniacale, mediante la trasformazione dii fanghi stessi in materiali solidi, inerti, stabili, prima della loro immissione nell'ambiente.
Il presente trovato si inquadra nella generale tecnologia, recentemente sviluppatasi in grande ampiezza, con rapporto ai problemi di sicurezza ambientale coinvolti dalle necessit? di smaltimento delle acque e/o fanghi reflui industriali e/o urbani ad elevato,contenuto presente o potenziale di sostanze pericolose all'uomo e/o all'ambiente.
La trasformazione dei suddetti fanghi industriali in materiali solidi, chimicamente inerti, stabili, oggetto della presente invenzione, costituisce una valida alternativa ai metodi di smaltimento impiegati fino al presente,o a un recente passato, come l'immagazzinamento in contenitori sigillati o l'immissione in miniere profonde abbandonate ecc. Metodi di per s?, oltre tutto, non sempre adottabili, per motivi di volumi e costi (trasporto ecc.), e comunque ecologicamente obiettati dalle vigenti strette regolamentazioni.
Sono stati pertanto descritti numerosi metodi di processi intesi alla inertizzazione dei suddetti fanghi.
Sono noti metodi distruttivi (filtrazione e/o combustione) dei fanghi, i quali metodi, a parte il fatto di adottare tecnologie non pertinenti quella del presente trovato, non risolvono sempre il problema in modo accettabile per la difficolt? di smaltimento delle ceneri e/p delle acque residue e per i costi energetici elevati ecc.
Per quanto riguarda i processi di inertizzazione mediante la solidificazione dei fanghi industriali, ai quali processi appartiene quello oggetto della presente invenzione, si possono citare, a titolo di esemplificazione tipica, quelli presi in esame nella pubblicazione "R.B. Pojasek - Toxic and Hazardous Waste Disposai -Ann Arbor Science Publisher Ine. 1979", nella quale viene fatta trattazione sia dei tipi di materiali (fanghi) di rifiuto sia dei vari metodi esistenti e delle sostanze (metalli) pericolosi.
I fanghi inorganici industriali, infatti, pongono problemi di rischio a causa delle spesso elevate concentrazioni di metalli pesanti e/o tossici (per esempio, cadmio, cromo, mercurio, piombo, nichel, zinco, antimonio, arsenico, rame, ecc.). Bench? questi materiali siano presenti in molti fanghi inorganici industriali sotto forma insolubile (solfuri, idross?di), variazioni del pH e/o condizioni di ossidazione,complessizzazioni ecc.,successive alla loro introduzione nell'ambiente ecc.,possono renderli mobili e dilavabili nelle acque del sistema circolatorio naturale, meteorico e/o di falda.
II risultato di un processo di inertizzazione per solidificazione deve essere pertanto sia l'ottenimento di solidi di forma e dimensioni convenienti,per il loro trasporto nella discarica controllata, sia una stabilizazione chimica delle sostanze o metalli nocivi contenuti nel fango, mediante la loro immobilizzazione in composti chimici insolubili, stabili o l'incapsulamento in una sostanza a struttura polimerica o in un reticolo cristallino. Per esempio molti cationi metallici si trasformano in idrossid? insolubili se il pH viene mantenuto tra 9 e 11.
Un processo di questo tipo presenta la sua massima efficacia se il prodotto finale non esclude il sito della discarica da usi alternativi, per esempio agricoli, in caso il prodotto solidificato finale abbia caratteristiche assimilabili a quelle del suolo, ovvero, non escluda, sotto forma di monoliti di forma adatta, il suo impiego nelle fondamenta di edifici, strade ecc.
Dal punto di vista economico, il processo non deve richiedere trattamenti ad alta temperatura (economia energetica) n? l'impiego di reagenti e/o additivi costosi, per lo meno in quantit? sensibili.
Tra questi processi di solidificazione, aventi spesso applicazione specifica per singoli tipi di fanghi inorganici industriali, in rapporto ai vari chimismi che possono intervenire nella stabilizzazione o fissazione delle sostanze o metalli pericolosi, quelli basati sull1utilizzo del cemento (Portland) sono tra i pi? noti e diffusi. Vengono impiegati cementi (Portland) con aggiunte di gesso come regolatore di presa e, alternativamente al cemento, scorie di altoforno, oltre a vari additivi.
L'efficacia di queste tecniche ? essenzialmente basata sulla riduzione del rapporto superfiele/volume della massa (idratazione e "presa") e sulla conseguente minore permeabilit? al dilavamento della massa solida finale ottenuta, mentre alcuni metalli nocivi vengono trasformati in composti insolubili stabili (idrossidi, carbonati), favoriti dall?elevato pH, ovvero vengono assunti nella matrice del cemento ed intrappolati in essa per adsorbimento nella fase di idratazione ini-
ziale ecc.
Analoghi meccanismi sono alla base dei processi impieganti scorie di fonderia, invece o assieme al cemento: vengono a formarsi sali di calcio{zincati, arseniati, fosfati, piombati , sali complessi insolubili di anioni bromuro, ioduro, nitrati, nitriti, permanganati, ecc.), associati a fenomeni di adsorbimento ed infine il tutto solidifica incapsulando i residui e impedendo la loro successiva lisciviazione, analogamente al caso del cemento.
Sono stati anche proposti processi basati su meccanismi similari di solidificazione, impieganti leganti a base di calce, "fly ashes", (ceneri volanti).
Nondimeno questi processi risultano spesso onerosi in modo eccessivo per le quantit? di cemento costoso necessari^, per evitare, a basse concentrazioni di cemento, la vulnerabilit? del prodotto alle soluzioni liscivianti acide, e per la necessit? di impiego di costosi additivi, oltre all1eccessivo appesantimento dei solidi.
In particolare, la tecnica nota precedentemente discussa non si ? dimostrata sperimentalmente adatta alla inertizzazione di fanghi industriali metallurgici contenenti ioni metallici tra i quali figuri il rame associato a quantit? proporzionalmente concrete di azoto ammoniacale.
Nel trattamento di tali fanghi, infatti,vengono a formarsi dei complessi del rame ammoniacali solubili e dilavabili che sfuggono alla inertizzazione e vengono eluiti dalle acque meteoriche e/o di falda dai depositi controllati e fatti passare nell'ambiente.
Non risultano alla Richiedente proposti processi specificamente diretti alla inertizzazione di fanghi industriali metallurgici ad elevato contenuto di ioni metallici, tra i quali siano presenti quantit? di ioni di rame associati ad azoto ammoniacale.
Risulta pertanto esistere nella tecnologia allo stato attuale del suo avanzamento una seria carenza per quanto rigguarda le reali possibilit? di risolvere un problema di notevole coinvolgimento ambientale, ove si tengano presenti le notevoli quantit? di acque e/o fanghi contenenti rame e azoto ammoniacale interessati al problema (rifiuti fangosi di galvanoplastica, di raffineria e fusione metallica, dell'industria elettronica ecc.).
Al riguardo, per una corretta valutazione del problema,alla cui soluzione concorre il presente trovato, ? opportuno rilevare che nella tecnica nota disponibile quantit? dell'ordine di 1 g/1 di ammoniaca in presenza di rame e/o di 1 g/1 di complessi cupro-ammoniacali costituiscono.esplicite controindicazioni per il raggiungimento di risultati accettabili.
Scopo pertanto della presente invenzione ? quello di forni^ re un processo per la inertizzazione di fanghi industriali? specialmente metallurgici,o di sospensioni e/o soluzioni di tipo fangoso acquose ottenute da materiali di rifiuto inorganici di origine industriale metallurgica, ad elevato contenuto di ioni metallici e di rame associato ad azoto ammoniacale o complessato come composto cupro-ammoniacale.
Un ulteriore scopo ? quello di provvedere un processo perfezionato per la inertizzazione dei suddetti fanghi metallurgici, sottoprodotti e/o reflui industriali, semplice ed economico, implicante un ridotto dispendio energetico e di additivi, anche mediante l?associazione efficace di materiali diversi di scarto. Viene assicurata in tale modo la possibilit? di un corretto smaltimento del materiale di rifiuto contenente sostanze e/o metalli (rame) ecologicamente obiettabili e/o pericolosi, mediante un processo sostanzialmente impiegante materiali di scarto auto-bonificantisi.
Come ? stato precedentemente detto, il processo, oggetto della presente invenzione,pu? essere applicato a fanghi industriali metallurgici di natura prevalentemente inorganica, ottenuti tal quali come sottoprodotti di rifiuto da lavorazioni industriali, ovvero a fanghi artificialmente ottenuti mediante sospensione e/o soluzione in liquidi acquosi
di materiale solido di scarto di origine industriale metal-
lurgica e/o a loro miscele.
Per brevit? il suddetto materiale sar? in seguito desi-
gnato con il termine di "fango".
Questi, ed altri scopi, che pi? chiaramente potranno ap-
parire al tecnico del ramo dalla seguente descrizione, sono raggiunti, secondo la presente invenzione, da un processo per la inertizzazione di materiali di scarto, di natura sostanzialmente inorganica, provenienti da lavorazioni specialmente metallurgiche industriali, in soluzione e/o sospensione acquosa, "fanghi", mediante solidificazione con l'aggiunta di un materiale solido, caratterizzato dal fatto che detto materiale di scarto in soluzione e/o sospensione acquosa viene miscelato con almeno un materiale solido in polvere sostanzialmente disidratante, preferibilmente scelto tra la silice, sabbie, terre e sabbie di fonderia, polveri di abbattimento di fumi di acciarieria e di fonderia, silicati, con almeno un materiale solido legante in polvere avente caratteristiche di idraulicit?, preferibilmente scelto tra le ceneri volanti, cementi Portland,le scorie metallurgiche e la calce, e/o con almeno un materiale solido in polvere inertizzante/ /stabilizzante , preferibilmente scelto tra allumina, argille, bentoniti, zeoliti, naturali e sintetiche, montmorillQniti, e con minori quantit? di formaldeide,ed indi granulato o pellettizzato fino ad ottenere un materiale solido avente un valore del pH compreso tra 7 e 13, e dell'umidit? non superiore al 35% circa.
E' stato sorprendentemente riscontrato che la associazione delle condizioni di processo sopra descritte assicura di poter ottenere un prodotto finale che assolve pienamente ai requisiti di inertizzazione, imposti dalle strette attuali regolamentazioni, in modo semplice ed economico, specialmente per quanto riguarda il fissaggio del rame associato ad azoto ammoniacale o sotto forma di complessi cupro-ammoniacali, che vengono resi inertizzabili da parte del materiale disidratante e/o legante, mediante l'aggiunta di minori quantit? di aldeide formica.
Sono sufficienti quantit? di aldeide formica comprese tra lo 0,10% ed il 10% circa in peso,rispetto al materiale solido aggiunto. Pu? essere efficacemente impiegata una qualsiasi soluzione acquosa di formaldeide del commercio, per esempio una soluzione acquosa di formaldeide al 40%.
Non era inoltre prevedibile, rispetto allo stato della tecnica nota, sostanzialmente impiegante come materiale inertizzante solo delle sostanze idraulicamente leganti (cemento, "fly ashes" ecc.) in quantit? elevate e costi onerosi, che la sostanziale sostituzione del costoso materiale legante cementizio e/o inertizzante con materiale solido polverulento di per s? non avente caratteristiche inertizzanti, avrebbe condotto ad ottenere risultati di inertizzazione non inferiori a quelli possibili con l'impiego del solo materiale legante cementizio (cemento ecc.) e inertizzante (argille ecc.).
Viene pertanto a configurarsi un effetto di tipo sinergico nell'associazione nel fango di sostanze solide polverulenti di per s? prive di azione inertizzante (silice, sabbie, terre e sabbie di fonderia ecc.), con minori quantit? di sostanze inertizzanti e/o cementizie leganti..
La quantit? di materiale disidratante, inertizzante e legante, da impiegarsi ?
evidentemente funzione dell'umidit? del fango, di quella del materiale impiegato, e di quella voluta nel materiale inerte finale prodotto; questa ultima ? di notevole importanza in quanto determina le caratteristiche fisiche dell'inerte finale, come la sua consistenza, il tempo di maturazione o "presa" e la sua idoneit? allo stoccaggio ed al trasporto.
Ci? viene ottenuto mediante l'accurato controllo dell'umidit? finale insieme al valore del pH, a secondo del fango, dei mate riali impiegati ecc.
La Richiedente ha verificato che l'umidit? finale, come sopra definita, pu? essere regolata attraverso la seguente espressione, che permette di controllare il processo di inertizzazione fino ad ottenere un prodotto granulato ad umidit? pre-determinata:
(1) nella quale Y ? la quantit? complessiva di materiale solido secco necessaria, riferita a 1 Kg. di fango trattato, X ? l'umidit? % iniziale del fango, Uc l'umidit? % del materiale inerte finale voluto.
Per quanto riguarda l'altro parametro correlato, e cio? la basicit? del prodotto finale (pH), si ? anche riscontrato che ? di grande importanza per le caratteristiche finali dell'inerte al fine di conservare in uno stato stabile i composti dei metalli presenti.
Ai fini della presente invenzione esso viene determinato, in modo pratico, misurando il valore del pH della torbida ottenuta disperdendo 10 g di prodotto finale, polverizzato, per esempio a granulometria <1 mm, in 50 mi di H2O distillata, dopo 2 ore di agitazione.
Come ? stato precedentemente detto, il materiale solido totale (disidratante legante inertizzante) pu? essere costituito in modo prevalente da materiale disidratante, cio? sostanzialmente non avente di per s? azione inertizzante e/o legante, con notevole vantaggio economico.
E' possibile operare, a secondo del tipo di fango di partenza e delle sostanze presenti, da inertizzare, con quantit? fino al 80% circa, calcolato sul peso totale del materiale solido aggiunto, di disidratante. Normalmente sono efficaci valori dal 10% al 60% circa in peso.
La rimanente quantit?, dal 90% al 20% in peso del materiale solido totale, ? costituita dal materiale cementizio o legante e/o dall'ev?nt?ale materiale ult?riore inertizz?nte; quando ? presente, il materiale legante o cementizio pu? non superare il 50% in peso di tale residuo e cio? ? compreso tra il 45% ed il 10% circa; il resto ? inertizz?nte.
Appaiono pertanto evidenti i notevoli vantaggi economici, a parit? di risultati, raggiungibili mediante la drastica riduzione del componente (legante) pi? costoso, sostituito con materiali a costo praticamente nullo.
Secondo un ulteriore alternativo aspetto della presente invenzione, al fine di accelerare il processo di granulazione e di "presa" del prodotto finale, ? possibile vantaggiosamente impiegare agenti acceleratori di tale "presa", durante la fase di miscelazione; preferibilmente si impiega silicato di sodio, in soluzione al 40%, o gesso, in quantit? per esempio comprese tra 1' 1% ed il 30% circa in peso, rispetto al totale di materiale solido in polvere aggiunto.
Come ? stato sopra detto, molti dei materiali solidi in polvere da impiegarsi secondo la presente invenzione sono di per s? costituiti da materiali di recupero e/o di scarto, provenienti da diverse lavorazioni industriali, e pertanto il loro impiego attribuisce al process? oggetto della presente invenzione un aspetto di auto-bonifica di materiali di scarto di notevole interesse. Tra questi materiali di scarto, particolare importanza assumono, per le grosse quantit? disponibili da smaltire, le polveri di abbattimento dei fumi di ac-
ciaieria e/o di fonderia, terre e sabbie di fonderia, i
quali, tutti, di per s? costituiscono un problema di smal-
timento quantitativo, risolto, secondo la presente invenzione in modo autonomo mediante l'associazione agli altri componenti
di scarto presenti nel fango trattato,con costi di acquisizio-
ne sostanzialmente ridotti a zero.
Da quanto sopra emerge evidente la ampia possibilit?
operativa insita nel processo oggetto della presente invenzio-
ne, nel quale possono essere impiegate miscele dosate di fan-
ghi inorganici e/o di fanghi con materiali solidi di scarto. Sono evidentemente compatibili fanghi inorganici "artificiali" provenienti da materiali reflui solidi polverulenti sospesi
e/o sciolti in acqua o in altri fanghi, secondo dosaggi predeterminati in base alla loro composizione.
Il materiale cementizio o legante ? preferibilmente costituito da cementi Portland, ceneri volanti e calce.
Nondimeno, come sopra detto, pu? essere impiegato, secondo la presente invenzione, qualsiasi materiale o miscela di materiali, consistenti disostanze aventi una composizione idonea
a costituire un cemento o un legante con caratteristiche di
idraulicit? sufficienti a rendere il prodotto finale adatto al trasporto e/o allo stoccaggio.
I fanghi, che formano il materiale di partenza, sono costituiti, come sopra detto, da qualsiasi fango e/o miscela di fanghi, anche "artificiale" (da materiali solidi miscelati con acqua) dinatura e contenuto sostanzialmente inorganico, provenienti da lavorazioni industriali metallurgiche, chimiche ecc.
Fanghi adatti per il trattamento si sono dimostrati :
i fanghi provenienti dall'industria galvanica, dalla raffineria e fonderia metallica, dall'industria elettronica, dall'industria chimica, ecc. contenenti quantit? pi? o meno concrete di rame associato ad azoto ammoniacale.
Il contenuto di acqua dei suddetti fanghi pu? variare entro ampi limiti che non sono critici ai fini del processo oggetto della presente invenzione,essendo entro essa regolabile, e sono compresi tra quella di una sospensione pompabile e quella di un materiale paiabile.
Il processo risulta pertanto assai flessibile rispetto al materiale da trattare a secondo delle sue caratteristiche fisiche e chimiche. Pertanto, operando con miscele ben definite di fanghi e di additivi ? possibile pilotare la composizione finale del materiale inertizzato entro gli standards richiesti.
Si ottiene cio? un materiale inerte, solido, granulato paiabile che d? luogo ad eluati conformi alle normative tecniche pi? rigorose, rispetto al contenuto di metalli pesanti e specie di rame, permettendo lo smaltimento di rifuti sped al?,anche ad elevato contenuto di metalli pesanti, rame ed azoto ammoniacale, in giacimenti controllati.
La prova di eluizione comprende, secondo una delle specifiche esistenti, la macinazione del solido inertizzato (mulino, mortaio) fino ad attraversare il crivello di 8 mm. di diametro (UNI n? 11), la eluizione della fase solida sotto agitazione con acqua demineralizata (16 volte il solido/peso) satura di CO2 durante 3 ore, la filtrazione e l'analisi dell'eluato acquoso.
L'ordine di addizione dei materiali al fango non ? rilevante ai fini dei risultati. Preferibilmente, la formaldeide viene aggiunta al fango successivamente agli altri materiali in polvere addizionati, sotto agitazione a porzioni.
Il processo di inertizzazione, oggetto della presente invenzione, viene realizzato secondo modalit? operative e con apparecchiature sostanzialmente convenzionali.
Esso schematicamente comprende a) la selezione ed il dosaggio dei fanghi, da uno stoccaggio dei fanghi, suddivisi per caratteristiche chimiche (contenuto di Ca, Fe, Al, SiO2, Cu e azoto ammoniacale,metalli pesanti ecc.) e fisiche (pompabili 0 paiabili), b) lamiscelazione fine del fango con gli additivi, c) la granulazione e d) lo stoccaggio del granulato. Le ceneri volanti, l'argilla e le terre 0 sabbie di fonderia
vengono preventivamente disgregate e triturate fino alla vo-, luta consistenza polverosa granulometrica.
La miscelazione del fango o della miscela di fanghi con il materiale in polvere viene protratta fino ad ottenere una pasta omogenea, nella,quale l'acqua contenuta nel fango viene utilizzata completamente per ottenere il valore finale dell'umidit? e della basicit? voluto, mediante il corretto dosaggio degli addditivi. Tempi dell'ordine da qualche minuto (10-15) a 2 ore circa sono sufficientemente operativi.
Il processo oggetto della presente invenzione, risponde completamente alle prescrizioni delle direttive C.E.E., specialmente per quanto riguarda la salute e la sicurezza degli operatori e della collettivit? ed il rispetto delle condizioni ambientali ecc.
Il prodotto finale inertizzato sotto forma granulare o pellettizzato, si presenta con una consistenza meccanica e resistenza all'usura adatte allo stoccaggio,al trasporto ecc.
Il processo si presta, in modo assai flessibile, al trattamento di qualsiasi tipo d? fango inorganico assicurando notevoli vantaggi che possono essere cos? riassunti:
a) immobilizzazione sotto forma non dilavabile del rame, anche in presenza di azoto ammoniacale,e dei metalli pesanti e/o tossici.
b) gran parte degli additivi utilizzati sono reperibili a costi contenuti, essendo a loro volta costituiti da sottoprodotti industriali (effetto auto-bonificante);
c) in linea di principio non ? necessaria la disidratazione preventiva dei fanghi, in quanto i leganti e/o gli.inertizzanti impiegati hanno caratteristiche di idraulicit?, e pertanto capacit? di assorbimento di acqua, per la "presa", sufficienti al suo completo assorbimento, se opportunamente dosati;
d) il processo d? luogo a materiali solidi facilmente manipolabili e senza rischi; nessuna emissione liquida, mentre le gassose sono costituite da aria umida e da eventuale ammoniaca in minore quantit?, facilmente controllabili e abbattibili (solfato ammonico di recupero);
e) il sistema utilizzato ha un notevole intervallo di tolleranza nei rispetti di eventuali variazioni chimiche; per esempio, i leganti non sono influenzati dalla presenza di agenti ossidanti, come nitrati o clorati.
Per quanto riguarda il comportamento dei granuli solidi inerti ottenuti, essi posseggono le seguenti propriet?:
a) indecomponibilit? chimica;
b) resistenza chimica al dllavaggio con acque ricche di bicarbonati e CO2 o a quelle ricche di cloruro di sodio e solfati,con particolare riguardo al rame presente;
c) buona resistenza meccanica (alla compressione e/o abrasione);
d) progressivo indurimento "maturazione" e miglioramento delle caratteristiche nel tempo.
Tale materiale inerte, pertanto, risulta perfettamente idoneo all'accumulo In giacimento controllato.
La presente invenzione verr? ora ulteriormente descritta nei seguenti esempi, dati per altro a titolo illustrativo ma non limitativo.
Gli esempi 4 e 5 sono stati dati a titolo di confronto operando con fanghi contenenti rame in presenza di azoto ammoniacale, senza l'impiego di formaldeide.
Esempio 1
300 g di fango, ottenuto dalla miscelazione di fanghi reflui provenienti da industrie chimiche, metalmeccaniche e metallurgiche e avente la seguente composizione:
sono stati mescolati con 216 g di polveri provenienti da abbattimento fumi da forni a cubilotto, aventi la seguente umi-
dit?: umidit? 0,8%.
Alla miscela, sotto agitazione, sono stati indi aggiunti, dopo 10 minuti, 144- g di ceneri volanti, 60 g di cement? Portland e 9 g di soluzione al 40% di formaldeide.
Dopo ulteriore miscelazione durante 10 minuti, l'impasto ? stato ridotto, in un granulatore,sotto forma di sferette aventi un diametro di 3 cm. circa.
Dopo maturazione di 3 giorni, le singole sfere presentavano una buona resistenza meccanica (non si rompevano per caduta da una altezza di 1 m.)
Sottoposte a prova di eluizione secondo le modalit? indicate, hanno fornito un eluato avente la seguente composizione:
Le sfere inertizzate ottenute risultano pertanto adatte per il deposito in giacimento controllato perch? rientranti nei limiti di ammissione usuali.
Esempio 2
Si ? operato sullo stesso fango descritto nell'esempio 1 con le stesse modalit?, adoperando:
Il materiale inertizzato risulta adatto alla discarica. Esempio 3
Si ? operato sullo stesso fango descritto nell'Esempio 1 e con le stesse modalit?, adoperando:
Il materiale inertizzato risulta adatto alla discarica. Esempio 4 (di confronto)
Si ? ripetuto l'Esempio 2, senza aggiungere la formaldeide e adoperando:
l'eluato non risulta accettabile perch? non rientra nei limiti generalmente ammessi per il contenuto di rame eluibile Esempio 5 {di confronto)
Si ? ripetuto l?Esempio 1, senza aggiungere la formaldeide e adoperando :

Claims (12)

Rivendicazioni
1) Processo per la inertizzazione di materiali di scarto,
di natura sostanzialmente inorganica, specialmente provenienti da lavorazioni metallurgiche:industriali,.in soluzione e/o sospensione acquosa, mediante solidificazione con l'aggiunta di materiale solido, caratterizzato dal fatto che detto materiale di scarto in soluzione e/o sospensione acquosa viene miscelato con almeno un materiale solido in polvere sostanzialmente disidratante, con almeno un materiale solido in polvere idraulicamente legante e/o con almeno un materiale solido in polvere inertizzante e con minori quantit? di formaldeide ed indi granulato o pellettizzato fino ad ottenere un materiale solido avente un valore del pH compreso tra 7 e 13, e dell'umidit? non superiore al 35% circa.
2) Processo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato
dal fatto che detto materiale solido in polvere sostanzialmente disidratante ? scelto tra silice, sabbie,
terre e sabbie di fonderia, polveri di abbattimento di fumi di acciaieria e di fonderia, silicati.
3) Processo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato
dal fatto che detto materiale idraulicamente legante ? scelto tra i cementi Portland, le ceneri volanti, le scorie metallurgiche, e la calce.
4) Processo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto materiale inertizzante ? scelto tra allumina, argille, bentoniti, zeoliti naturali e sintetiche, ' montmorilloniti.
5) Processo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che l'aldeide formica viene aggiunta secondo quantit? comprese tra lo 0,10% ed il 10% circa in peso rispetto al materiale solido aggiunto.
6) Processo secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che l'umidit? del prodotto finale viene regolata mediante l'espressione:
nella quale Y rappresenta la quantit? complessiva di materiale solido secco necessaria, riferita a 1 Kg. di fango trattato, X rappresenta l'umidit? % del fango iniziale e Uc l'umidit? % del prodotto finale voluto.
7) Processo secondo le rivendicazioni precedenti, carat-
terizzato dal fatto che si opera con quantit? di materiale solido disidratante fino al 80% in peso circa, rispetto al peso totale del materiale solido aggiunto al fango, preferibilmente con quantit? comprese tra il 10% ed il 60% circa in peso.
8) Processo secondo le ridicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che si opera con quantit? di materiale idraulicamente legante comprese tra il 10% ed il 45% in peso circa e con quantit? di materiale inertizzante comprese tra il 10% ed il 45% in peso circa, rispetto al peso totale del materiale solido aggiunto.
9) Processo secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che viene condotto in presenza di quantit? di un agente acceleratore di presa, preferibilmente scelto tra il silicato di sodio ed il gesso, comprese tra l'1% ed il 30% circa in peso rispetto al peso totale del materiale solido aggiunto.
10) Processo secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il materiale di scarto di natura sostanzialmente inorganica da inertizzare di partenza ? costituito da un fango e/o da una miscela di fanghi e/o da una miscela di fanghi con materiali solidi di scarto e/o da soluzioni e/o sospensioni acquose ottenute da materiali solidi di scarto.
11) Processo secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il materiale solido totale aggiunto ? complessivamente costituito a sua volta da materiale di recupero industriale e/o di scarto.
12) Processo per la inertizzazione di materiali di scarto di origine metallurgica industriale come sopra descritto ed esemplificato.
IT2224583A 1983-07-26 1983-07-26 Processo per la inertizzazione di fanghi industriali ad elevato contenuto di metalli IT1194345B (it)

Priority Applications (2)

Application Number Priority Date Filing Date Title
IT2224583A IT1194345B (it) 1983-07-26 1983-07-26 Processo per la inertizzazione di fanghi industriali ad elevato contenuto di metalli
CH3605/84A CH660876A5 (en) 1983-07-26 1984-07-25 Process for rendering industrial, substantially inorganic sludges inert

Applications Claiming Priority (1)

Application Number Priority Date Filing Date Title
IT2224583A IT1194345B (it) 1983-07-26 1983-07-26 Processo per la inertizzazione di fanghi industriali ad elevato contenuto di metalli

Publications (3)

Publication Number Publication Date
IT8322245A0 IT8322245A0 (it) 1983-07-26
IT8322245A1 true IT8322245A1 (it) 1985-01-26
IT1194345B IT1194345B (it) 1988-09-14

Family

ID=11193589

Family Applications (1)

Application Number Title Priority Date Filing Date
IT2224583A IT1194345B (it) 1983-07-26 1983-07-26 Processo per la inertizzazione di fanghi industriali ad elevato contenuto di metalli

Country Status (2)

Country Link
CH (1) CH660876A5 (it)
IT (1) IT1194345B (it)

Families Citing this family (2)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
ITVE20080010A1 (it) * 2008-02-08 2009-08-09 Depuracque Servizi S R L Procedimento per la bonifica di terreni, sedimenti e fanghi di dragaggio di canali contaminati da metalli pesanti e composti organici pericolosi e tossico nocivi.
FR2955320B1 (fr) * 2010-01-20 2016-02-26 Commissariat Energie Atomique Procede pour preparer un materiau composite a partir de dechets et materiau ainsi obtenu.

Also Published As

Publication number Publication date
CH660876A5 (en) 1987-05-29
IT8322245A0 (it) 1983-07-26
IT1194345B (it) 1988-09-14

Similar Documents

Publication Publication Date Title
US4859367A (en) Waste solidification and disposal method
CN104475431B (zh) 一种高毒废渣的稳定化固化方法
US6139485A (en) Fixation and stabilization of metals in contaminated soils and materials
CA2081214C (en) Hazardous waste disposal method and composition
US4432666A (en) Process for the storage and dumping of waste materials
JPH08501249A (ja) 廃棄物処理の組成物及び方法
EP0230913B1 (de) Verfahren zur Vorbehandlung von festen und zu verfestigenden Abfallstoffen zur Einführung in untertägige Salzhohlräume oder Salzkavernen über ein Fallrohr im freien Fall
US7048860B2 (en) Material for treating acidic waste water
CN110684537A (zh) 一种铬污染土壤固化剂及其应用
WO2016108245A1 (en) Process for complete conversion of multiple industrial wastes to sustainable alternatives and usable products
JP5963177B2 (ja) 固形状重金属被汚染物の処理方法及びセメント固化物の製造方法
Raj et al. Stabilisation and solidification technologies for the remediation of contaminated soils and sediments: an overview
JP6692136B2 (ja) 汚染土壌の無害化処理方法
HUT75350A (en) Method for binding waste materials
JPS61227899A (ja) 廃土処理方法
JPH06198273A (ja) 都市のごみの焼却残留物の処理方法及び該方法によって得られる物質
IT8322245A1 (it) Processo per la inertizzazione di fanghi industriali ad elevato contenuto di metalli
Landreth Survey of solidification/stabilization technology for hazardous industrial wastes
IT8322244A1 (it) Processo per la inertizzazione di fanghi industriali inorganici
JP2013160676A (ja) 放射性物質の固定化材、および放射性汚染物の処理方法
Malone et al. Scientific basis of hazardous waste immobilization
JP2005305297A (ja) 重金属汚染土壌の不溶化・固化システム
DE4119390A1 (de) Verfahren zum aufbereiten und auslaugbestaendigen verfestigen von filterstaeuben und reaktionsprodukten aus der rauchgasreinigung von abfall- und klaerschlammverbrennungsanlagen
KR20010020594A (ko) 중금속 함유 폐기물의 처리 방법 및 이러한 처리에 적합한밀봉제
Wang et al. Green and Sustainable Stabilization/Solidification