IT8222575A1 - Connettori per condotti, dotati di mazzi di applicazione antisettici - Google Patents

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IT8222575A1 IT1982A22575A IT2257582A IT8222575A1 IT 8222575 A1 IT8222575 A1 IT 8222575A1 IT 1982A22575 A IT1982A22575 A IT 1982A22575A IT 2257582 A IT2257582 A IT 2257582A IT 8222575 A1 IT8222575 A1 IT 8222575A1
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Description

Descrizione dell 'invenzione?avente per titolo:
"" CONNETTORI PER CONDOTTI, DOTATI DI MEZZI DI APPLICAZIONE ANTISETTICI ""
RIASSUNTO
Due condotti separati, ognuno presentante una zona interna di tenuta, possono venire uniti con l'ausilio del metodo proposto dall?invenzione, il quale comprende l'unione, a tenuta, delle estre__ mit? dei condotti; successivamente, viene aggiunto un antisettico nell'area dei condotti uniti fra loro, fra le tenute interne formate nelle zone mentre, ?uc_ cessivamente , vengono aperte le tenute interne, senza che i condotti debbano venire separati,in modo tale da permettere un flusso interno del fluido attraverso i condotti imiti fra di loro.
DESCRIZIONE
CAMPO TECNICO
La procedura medica nota come "dialisi peritoneale ambulatoria continua CAPD - continuous ambulatory peritoneal dialysis" descritta nel brevetto statunitense No?4?239*041 , sta ricevendo un consenso clinico rapidamente crescente, come tecnica di elezione, per mantenere in vita numerosi pazienti la cui funzione renale sia perduta, o compromessa* Una soluzione per dialisi peritoneale viene inserita nella cavit? peritoneale,per cui si verifica uno scambio, per diffusione, fra la soluzione e la corrente sanguigna, attraverso la membrana peritoneale, allo scopo di rimuovere, mediante diffusione, 1 prodotti di rifiuto che ven_ gono normalmente escreti attraverso i reni, tipicamente soluti, come ioni sodio e ioni cloro ed altri materiali che vengono normalmente escreti, dal corpo, sotto forma di urina, quali urea, creatinina ed acqua*
In accordo con la tecnica CAPD, il pa^ ziente viene chirurgicamente dotato di un catetere impiantato, comunicante fra la cavit? peritonea_ le e 1*esterno* La soluzione per dialisi peritoneale viene fatta passare nella cavit? peritoneale nella quelle si verifica la dialisi dell'urea, e simili, fra la soluzione ed il sangue passante attra_ verso i vasi sanguigni nel peritoneo che rappresenta il rivestimento della cavit? peritoneale. Successivamente, questa soluzione per dialisi peritoneale viene rimossa dalla cavit? peritoneale , tale soluzione convogliando i prodotti diffusi derivati dal sangue.
Una soluzione fresca per dialisi viene quindi fatta passare nella cavit? peritoneale mentre questo processo di riempimento e svuotamento viene ripetuto parecchie volte.
Nella tecnica CAPD, come si verifica per tutte le tecniche di dialisi peritoneale, la peritonite rappresenta uno dei rischi pi? significativi. Deve essere rilevato che possono verificarsi casi di peritoniti se vengono stabilite delle connessioni fra il catetere peritoneale ed un "set" comunicante con una sorgente di soluzione per dialisi, in un modo tale da permettere l'entrata anche di un piccolissimo numero di microorganismi nel catetere e quando gli stessi vengono convogliati nella cavit? peritoneale.
Conseguentemente , le frequenti connessioni che devono venire stabilite ed interrotte fra il catetere che risiede nella cavit? peritoneale ed una successione di contenitori per la soluzione di dialisi, di microorganismi viene ridotto ad una popolazione cos? bassa per cui viene sostanzialmente ridotta, o eliminata, la probabilit? di infezioni, o contamina^ zioni, vale a dire viene sostanzialmente ridotto, o eliminato il pericolo di peritoniti, nel caso del? la procedura CAPD precedentemente indicata?
TECNOLOGIA ANTERIORE
L'uso di antisettici per la sterilizzazione, durante l'effettuazione delle connessioni in una procedura CAPD e procedure similari, e' comune con l'impiego dell'elemento Beta-Cap della Quinton Instrument Company costituente un elemento di chiusu^-ra per la parte terminale di un catetere adottato in accordo con la procedura CAPD- La tubatura adiacente all'elemento di chiusura viene bloccata dall'esterno? L'estremit? del tubo viene riempita di un liquido antisettico costituito, ad esempio, dal ben noto ioduro di polivinilpirrolidone , mentre il cappuccio viene collocato sull'estremit? del catetere? Per l'apertura del catetere viene rimosso il cappuccio, l'antisettico viene eliminato per drenaggio e viene stabilita la connessione?
Nel brevetto statunitense ???3?848?603 a nome Throner e' stato descritto un apparato medico nel quale l'antisettico viene dosato verso una linea devono venire condotte in modo tale da consentire l'effettuazione di connessioni stabili? In questa pro__ cedura, come pure in varie altre procedure normalmente effettuate in campo medico, e simili, queste connes__ sioni stabili sono notevolmente desiderabili, ad esempio per connessioni tubolari fra condotti impiegati per il flusso di liquidi, gas e solidi.
Come esempi di questi altri settori in cui vengono desiderabilmente richieste connessioni sta__ bili ed in cui l'invenzione in oggetto pu?' venire utilizzata, pu?* essere incluso il trattamento del sangue e delle sue frazioni, la miscelazione di soluzioni sterili, il collegamento dei cateteri Foley con sacchetti per il drenaggio di urine e procedure di emodialisi o di ossigenazione del sangue,in parti_ colare con pazienti presentanti minori capacit? immu_ nologiche? Inoltre, l'invenzione in oggetto pu?* venire utilizzata per garantire l'ottenimento di condizioni sterili in un contenitore protettivo che cir__ condi un catetere impiantato nel corpo, o simili?
La parola ''sterile", adottata nel corso della presente trattazione, intende includere non solo il significato classico di una totale assenza di microorganismi viventi, ma intende pure comprendere il concetto di sterilit? sostanziale, in cui il numero d? flusso, in modo tale da stabilire una barriera antisettica in grado di sopprimere 1?accrescimento di microorganismi nel materiale, costituenti tipici rifiuti del corpo che vengono eliminati dallo stesso?
Inoltre , viene largamente impiegato , in pratica, un processo per la sterilizzazione dell*interno di confezioni contenenti ferri chirurgici ed un?ampia variet? di prodotti medici, comportante l'impiego di ossido di etilene gassoso? L'ossido di etilene gassoso si diffonde attraverso ima sezione porosa della confezione contenente il prodotto? Questa sezione porosa impedisce il passaggio dei batteri nella confezione ma consente il passaggio dell'ossido di etilene gassoso nella confezione, per la sterilizzazione dei contenuti della confezione stessa?
Nel brevetto statunitense ???3?605?752 a nome Schlesinger e* stata descritta una protezione per un catetere la quale pu?* venire disposta at_ torno ad un catetere e presentante tuia porzione spugnosa la quale pu?? venire impregnata con un agente antibatterico, in modo tale da impedire la contaminazione retrograda, da parte dei batteri, attorno alla superficie interna del catetere, nel corpo del paziente?
Nel brevetto statunitense ???3?396?727 a nome Mount e? stato descritto un tubo di drenag_ gio per fluidi corporali, dotato di mezzi filtranti rivestiti di materiale antibatterico?
Nel brevetto statunitense ???4?209?013 a nome Alexander et al? ef stata descritta una camera flessibile, nella quale vengono inseriti i due con_ dotti necessari per lo stabilimento della connessione richiesta,mentre il fluido antisettico viene aggiunto in modo tale da bagnare le estremit? dei due condotti prima di porre a contatto le estremit? dei due condotti in modo tale da stabilire la connessione richiesta?
Nel brevetto statunitense No?4#242.310 a nome Greff et al?, e* stato descritto un apparato comportante una connessione sterile ,nel quale una scatola sigillata viene dotata di un guanto di gomma collegato in modo tale che i connettori presenti sulle estremit? di una coppia di condotti possano venire manualmente sterilizzati all'interno della scatola, o camera, prima di stabilire la connessione richiesta?
Nell'articolo di Yee et al?dal titolo "Use of Povidone lodine in Continuous Ambulatory Peritoneal Dialysis (CAPD) A Technique to Reduce th? Incidence of Infectious Peritonitis" volume 26 Trans Am.Soc* Artif *Inter?Organs pagg.223-224 , 1980, e? stato sug__ gerito 19impiego di ioduro di polivinilpirrolidone come agente sterilizzante per lo stabilimento delle connessioni con il sacchetto contenente una soluzione di dialisi nella procedura CAPD precedentemente definita* Un piccolo bulbo flessibile, appena al di sotto della punta, viene utilizzato per con? sentire 19aspirazione dello ioduro di polivinil? pirrolidone nella linea, durante le sostituzioni dei sacchetti contenenti la soluzione di dialisi* Adottando l'invenzione in oggetto possono venire ottenuti significativi miglioramenti nell'unione di condotti per mezzo di connettori, consentendo l*ottenim?nto di un risultato che si aw i_ cina, al massimo possibile, alla condizione di asso_ luta sterilit? mentre, nello stesso tempo,il paziente pu?? venire protetto nei confronti di qualsiasi effetto tossico del prodotto antisettico utilizzato*
DESCRIZIONE DELL ?INVENZIONE
In accordo con 1 principi caratteristici della presente invenzione? viene proposto un metodo per unire una coppia di condotti separati, ognuno presentante una chiusura interna in una zona di sigillatura, o di tenuta, distanziata dall1estremit? che deve venire collegata? Il metodo comprende l'unione a tenuta delle estremit? del condotti ,in modo tale da definire una zona a tenuta fra le chiu_ sure interne, mentre successivamente, viene aggiunto un antisettico nella zona di tenuta dei condotti uniti fra loro , fra le chiusura interne mentre, successivamente, viene provocata l'apertura delle chiusure interne senza separare i condotti, allo scopo di permettere un flusso interno del fluido attraverso i condotti uniti fra loro.
Preferibilmente, viene impiegato un antisettico che possa venire reso inattivo, senza danni, da parte del materiale circolante attraverso i condotti? Ad esempio,il cloro gassoso viene gene_ ralmente reso inattivo dallo zucchero presente nella soluzione per dialisi peritoneale, nel caso della procedura CAPD e, pertanto, dopo l'applicazione dell'antisettico sulle estremit? unite, il flusso di questa soluzione attraverso i condotti uniti deter__ mina una rapida disattivazione del residuo di cloro gassoso e, pertanto, non vengono prodotti effetti dannosi sul paziente, a causa della procedura di sterjL lizz azione?
Preferibilmente, l'antisettico viene ag__ giunto sotto forma di un gas nell'area dei condotti uniti fra loro , fra le chiusure internev attraverso una luce presente in almeno uno dei condotti mentre la luce viene occlusa dai mezzi filtranti, utilizzati per bloccare il passaggio dei batteri, tali mezzi filtranti poten__ do essere rappresentati da elementi realizzati con l'impiego di un materiale filtrante reperibile in commercio, preferibilmente di natura idrofoba e presentanti dimensioni dei pori sufficientemente piccole da escludere il passaggio dei batteri ma tali da permettere il flusso del gas antisettico attraverso il mate__ riale considerato.
Come precedentemente indicato, nella dialisi peritoneale e, in particolare, nei processi CAPD, devono essere effettuate connessioni e disinserzioni ripe_ tute fra il "set" comunicante con il catetere peritoneale ed i vari contenitori che contengono la soluzione di dialisi. Dopo la connessione, la soluzione viene infusa nella cavit? peritoneale mentre dopo il periodo di permanenza stabilito, la stessa viene nuovamente ?strat_ ta.
Dopo che la soluzione esaurita per dialisi e' stata spurgata dalla cavit? peritoneale, il "set" ed il connettore corrispondente possono rimanere riempiti di liquido, trattenuto per attrazione capillare entro la piccola apertura della tubazione e del connet_ tore. In questo caso, e* possibile chiudere internamente la prima tubazione, o condotto , comunicante con la cavit? peritoneale, ? possibile spurgare qualsiasi liquido rimanente fra questa chiusura interna e l'estremit? esterna del condotto mediante sfogo dell?aria nell?area, attraverso una luce? Questa luce viene protetta da un filtro in grado di bloccare il passaggio dei batteri, in accordo con quanto precedentemente descritto?
Successivamente ,il sacchetto contenente la soluzione esaurita di dialisi pu?? venire stac__ cato mentre un nuovo sacchetto contenente una solu_ zione fresca per dialisi pu?' venire collegato al catetere, tale sacchetto presentando un altro tubo, o condotto, pur? in grado di definire una chiusura interna formata nella propria zona interna di tenuta? Pertanto, il primo condotto collegato al catetere peritoneale forma una coppia collegata con un nuovo con? dotto, ognuno presentante chiusure interne, secondo quanto precedentemente descritto, allo scopo di formare una zona sigillata fra le chiusura interne? Successivamente, pu?* venire introdotto un antisettico nell'area interna della zona sigillata dei condotti uniti fra loro, fra le chiusure interne, per stariliz^ zare nuovamente l'area di collegamento, prima di far circolare la soluzione fresca di dialisi attraverso l'area di connessione o la zona sigillata?
Il fatto che venga fatta circolare aria nell'area, in accordo con quanto precedentemente descritto, facilita il completo drenaggio della zona sigillata e, pertanto, 1*azione di sterilizzazione dell'antisettico non viene disturbata dalla presenza di un residuo della soluzione per dialisi?
Il connettore proposto dall'invenzione, presente sul primo condotto, pu?' presentare la luce, o lume normale per il collegamento con la luce, o il lime di un altro connettore, oltre ad una prima apertura utilizzata come luce di ingresso dell'antisettico, per il processo precedentemente descritto# Questa luce risulter? in comunicazione fra l'ester__ no e l'interno del connettore mentre la stessa verr? protetta da un filtro in grado di bloccare l'ingresso dei batteri, in conformit? a quanto desiderato#11 connettore del primo condotto pu?* pure presentare mezzi interni di chiusura per sigillare, amovibilmente, la propria parte interna,senza distruggere la connessione di tenuta dello stesso con un altro connet__ tore con il quale pu?? accoppiarsi# Pertanto, e* pos_ sibile ottenere un'area, o zona sigillata sterile#
Il cloro gassoso o qualsiasi altro mate__ riale sterilizzante desiderato, preferibilmente in forma gassosa, pu?* venire aggiunto partendo da un*ampolla, in particolare da un?ampolla nella quale viene generata una determinata pressione, allo scopo di forzare il gas nel sistema, quando desiderato. Alternativamente , e* possibile impiegare una siringa, un bulbo schiaccia n e, o simili. Gas antisettici alternativi possono includere ossidi di cloro, iodio, bromo, un ossigeno nascente, quale l?ozono, oppure l?ossigeno atomico, oppure vapori di HC10.
L?antisettico viene fatto circolare attra__ verso la prima apertura del connettore, secondo quan__ to precedentemente indicato. L?ampolla dalla quale viene alimentato l?antisettico, pu?* essere separabile da questa prima apertura.
Tipicamente, l?ampolla pu?? includere un acido forte ed una cartuccia frangibile contenente un sale a carattere di carbonato alcalino ed un sale a carattere di ipoclorito alcalino,per la generazione di cloro ed anidride carbonica, per la pressurizzazione, in funzione della rottura della cartuccia,con il risultato che il cloro gassoso viene forzato all*inter_ no del connettore, allo scopo di migliorare l'effetto antibatterico ? Alternativamente , 1*acido forte pu?? venire disposto nella cartuccia ed i sali al di fuori della stessa, con risultati analoghi?
I tipi di acido forte utilizzabile nell'ampolla possono includere soluzioni acquose di acido cloridrico o di qualsiasi altro acido non tossico in grado di fornire prodotti di reazione fisiologicamente accettabili, dopo l'uso come si verifica, ad esempio, per l'acido fosforico o l'acido acetico?
II sale a carattere di carbonato pu?' ind ? dere qualsiasi fra i numerosi carbonati o bicarbonati, fisiologicamente tollerabili nelle condizioni di impie_ go quali, ad esempio, carbonato o bicarbonato di sodio, calcio, magnesio o potassio, o miscele degli stessi? In modo analogo, il sale a carattere di ipoclorito pu?? tipicamente includere qualsiasi appropriato catione alcalino non tossico ,inclusi l'ipoclorito di sodio, magnesio, calcio o potassio.
L'ampolla pu?' essere di struttura altri_ menti generalmente tradizionale in conformit? a quanto descritto, ad esempio, nel brevetto statunitense
No ?4?013.422. In funzione della rottura della parete della cartuccia, l'acido si miscela con il sale con generazione di cloro e di anidride carbonica,per la pressurizzazione, tali gas uscendo dall?ampolla ed entrando nel connettore? Dopo un certo tempo necessa__ rio perche' il cloro possa provocare il proprio effetto caratteristico ossia, ad esempio, dopo un minuto, R ampolla pu?? venire rimossa mentre le tenute interne dei due condotti vengono aperte, allo scopo di consentire il flusso del liquido? Nel caso in
cui il liquido sia costituito da una soluzione per dialisi peritoneale, lo zucchero della stessa consu_ ma rapidamente il cloro res?duo nel sistema? Il liquido non pu?* uscire dalla prima apertura, o luce di entrata dell'antisettico, a causa della presenza del filtro utilizzato per il blocco dei batteri il quelle pu?* essere costituito da un filtro idrofobo, commercialmente disponibile ,in modo tale che possa venire impedito il passaggio, attraverso il filtro, anche dei liquidi acquosi?
E? pure desiderabile che la prima apertura (luce di entrata dell'antisettico) del connettore, posso.venire coperta, in corrispondenza della propria estremit? esterna,per mezzo di un cappuccio incernie_ rato, suscettibile di apertura e d? chiusura al di sopra dello stesso? In unione a questo complesso, e? possibile l'impiego di mezzi a ganascia, supportati dal connettore,in modo tale de strozzare e chiudere il primo condotto in una posizione adiacente al connettore, ptr definire una delle chiusure, o tenute interne.
Opportuni mezzi di chiusura possono venire supportati dal connettore in modo tale che gli stessi possano spostarsi fra una prima posizione di chiusura, per sigillare il primo condotto,ed una seconda posizione di apertura, per consentire il flusso attraverso il condotto, o la tubazione. Questi mezzi di chiusura possono essere costituiti da ganasce in grado di sigillare il condotto, quando le stesse J>vengono chiuse ed in modo tale da mantenere aperto il condotto quando le ganasce risultano aperte. I mezzi di chiusura vengono posizionati in modo tale da impedire lo spostamento degli stessi nella corrispondente posizione di apertura a meno che il cappuccio incer_ nierato non si trovi nella propria posizione di chiusura, allo scopo di impedire 1?applicazione dell'antisettico attraverso la luce di entrata dell'antisettico mentre i mezzi di chiusura risultano aperti. Questo impedisce la somministrazione accidentale diretta dell'antisettico al paziente, attraverso il primo condotto , mentre il prodotto antisettico viene inietta__ to nella zona sigillata.
La prima apertura (luce di entrata dell'antisettico) pu?' pure comunicare con il primo canale lon__ gitudinale definito all'interno del connettore e pu?' estendersi dalla prima apertura verso l'estremit? ante__ riore del connettore, costituita dall'estremit? che si unisce con 1* altro connettore. Il primo canale longitudinale comunica, in corrispondenza della propria parte terminale anteriore, con 1? interno del connettore in modo tale da consentire l?ottenimento di mezzi che consentono il convogliamento dell?antisettico all?estremit? anteriore del connettore, per l?effetto desiderato di sterilizzazione.
Pu?' essere pure desiderabile la comunicazione di una seconda apertura, o luce di sfogo, fra l?esterno e l?interno del connettore, tale seconda apertura di sfogo comunicando con l?interno del connettore, adiacentemente alla propria estremit? posteriore, ma anteriormente, rispetto ai mezzi di chiusura precedentemente indicati. Questo pu?? essere ottenuto quando la seconda apertura e? disposta in corrispondenza di una posizione longitudinale , sul connettore, fra le proprie estremit? e comunica con un secondo canale longitudinale definito entro il connettore. Qu?sto canale si estende dalla seconda apertura verso l?estremit? posteriore del connettore. Questa struttura pu?? venire utilizzata per consentire lo sfogo dell?aria dall?interno del connettore, come pure per consentire il drenaggio del liquido dallo stesso ,in accordo con quanto precedentemente indicato, Inoltre, questa struttura facilita la distribu z ione del gas antisettico comministrato sotto pressione, mediante sfogo nella direzione opposta, man mano che il gas viene somministrato?
BREVE DESCRIZIONE DEI DISEGHI
La presente invenzione risulter? pi? evidenj_ te dall*analisi della seguente descrizione dettagliata, la quale deve essere considerata in unione ai disegni allegati, nei quali:
la figura 1 rappresenta una vista schematica illustrante il processo di dialisi peritoneale ambulatoria continua (CAPD) negli stadi di funziona^ mento corrispondenti all?infusione ed al drenaggio;
la figura 2 costituisce ima vista prospettica di un contenitore per una soluzione per dialisi peritoneale ,utilizzabile nel processo CAPD schematizzato nella figura 1, ed illustrante i particolari det__ tagli del connettore del contenitore e di un connettore complementare che dovrebbe essere presente sulla estremit? della tubazione unita al catetere impiantato chirurgicamente nel corpo del paziente;
la figura 3 rappresenta una vista detta_ gliata in elevazione del connettore complementare sch<a matizzato nella figura 2, tale connettore essendo supportato dall?estremit? della tubazione comunicante con il catetere impiantato;
la figura 4 rappresenta una vista frammentaria in elevazione, illustrante i due connettori schematizzati nella figura 2, in accordo con una relazione di collegamento nei confronti di un*ampolla contenente cloro gassoso, utilizzabile in conformit? all'invenzione ed illustrante i mezzi di chiusura rappresentati da un elemento scorrevole dotato di ganasce, tali ganasce essendo nella corrispondente posizione di chiusura?
la figura 5 rappresenta una vista analoga a quella riportata nella figura 4, ma presa parzialmente in sezione longitudinale, allo scopo di evidenziare la parte interna della struttura;
la figura 6 rappresenta una vista analoga a quella schematizzata nella figura 4 ma illustrante i mezzi di chiusura disposti in una posizione tale da permettere l'apertura delle ganasce, allo scopo di consentire la circolazione del fluido attraverso il dispositivo;
la figura 7 rappresenta una vista in pianta, parzialmente schematica, di un'altra forma pratica realizzativa di un sistema connettore costruito in accordo con i principi caratteristici della presente invenzione; e
la figura 8 rappresenta una sezione longitudinale del sistema connettore rappresentato nella figura 7, presa lungo la linea 8-8 di detta figura DESCRIZIONE DI VERSIONI SPECIFICHE DELLA INVENZIONE
Facendo riferimento particolareggiato alle figure 1-6 pu?? essere inizialmente rilevato che la figura 1 rappresenta, in modo schematico, due fasi di una tipica procedura di dialisi peritoneale rappresentata, in particolare, dalla procedura CAPD precedentemente defin?^ ta? Nella cavit? peritoneale di un paziente 10 e? sta_ to impiantato , chirurgicamente, un catetere 12 il quale risulta permanentemente fissato nella pelle per mezzo di manicotti 13*con attecchimento da parte del tessuto?
Un complesso di estensione 16, costituente un complesso tubolare per dialisi peritoneale viene fissato al catetere 12 per mezzo di un connettore 14? ope_ rando in modo tradizionale e, tipicamente, questo complesso viene periodicamente sostituito, ad esempio mensilmente, da parte di personale qualificato, in modo sterile? In corrispondenza dell'estremit? del comples_ so 16 opposta al connettore 14? e? presente un primo connettore 18 adatto per stabilire un accoppiamento di tenutajcomplementare nei confronti di un secondo connettore 20. Il connettore 20 e' supportato ,in comunicazione asettica con il contenitore, vale a dire con il sacchetto 22 contenente la soluzione per d?aplisi peritoneale, su di un tubo 17? In accordo con quanto indicato, il connettore 20 pu?? supportare ,in corrispondenza della propria parte posteriore, una guarnizione frangibile 24 la quale pu?? presentare una struttura del tipo descritto nel brevetto statunitense ???4?181?140 oppure questa guarnizione pu?* presentare una struttura del tipo descritto nella domanda di brevetto statunitense No .086.102, depositata il 18 Ottobre 1979 a nome Munsch et al?
I connettori 18 , 20 si accoppiano fra di loro, in modo complementare ed a tenuta ^mentre la porzione anteriore 26 del connettore 20 viene inserita nella cavit?, o sede 28 del connettore 22. La porzione anteriore 26 del connettore 20 definisce le filettature 31 , del tipo indicato ,in modo tale da garantire una tenuta affidabile entro l'elemento 28 del connettore 18 ? Il connettore 18 definisce le filet_ tature interne complementari 33? Il tubo sporgente 30 del connettore 18 si accoppia all'interno dell ?apertura 35 dell'elemento 26, in modo tale che i connettori 18 e 20 possano accoppiarsi fra di loro a tenuta, in conformit? a quanto descritto, ad esempio, nella domanda di brevetto statunitense ???18 7*008, depositata il 14 Settembre 1980 a nome Dennehey et al?
Uno dei connettori e, in particolare ,il connettore 18 pu?' supportare un cappuccio incernierato 32, secondo quanto indicato nelle figure 3-6, tale cappuccio potendo venire aperto e chiuso nei confronti di una prima apertura 34? La prima apertura 34 comunica fra l?esterno e l?interno dell?apertura 36 del connettore 18? La prima apertura 34 supporta un filtro 38 di blocco dei batteri, attraverso l?orificio della stessa, siilo scopo di permettere la migrazione dei gas entro ed al di fuori dell?apertura impedendo, nel contempo,il passaggio dei batteri. Il filtro 38 pu?' essere realizzato con l?impiego di un classico materiale filtrante idrofobo da 0,22 micron, di un tipo commercialmente impiegato in dispositivi biomedicali, le propriet? idrofobe di questo materiale impedendo la migrazione dei liquidi acquosi attraverso il filtro? Conseguentemente,! liquidi non possono fuoriuscire dalla prima apertura 34 anche se il cappuccio incernierato 32 e* aperto.
Nel complesso in questione viene impiegata un?ampolla 40 di struttura tradizionale e proporzionata, in corrispondenza della propria estremit? ante_ riore 42,in modo tale da comunicare con la prima apertura 34? L?ampolla 40 contiene, preferibilmente, un acido forte costituito, ad esempio, da una solu_ zione acquosa di acido cloridrico 1,5 N, posizionata all* interno di una cartuccia frangibile di vetro, a titolo di esempio, con una miscela di ipoclorito di calcio e bicarbonato di sodio collocata nell'ampolla ma al d? fuori della cartuccia frangibile. Come si verifica nella struttura di ampolle tradizionali (vedasi, ad esempio, il generatore di C02* tipo "C" della Marion Scientifici, la cartuccia di vetro 37 contenente l'acido, pu?* venire frantumata dall'esterno per mezzo di una manipolazione del contenitore esterno flessibile,in modo tale che l'acido possa mescolarsi con i sal? solidi 41? 11 risultato di questa miscelazione e* quello di generare cloro ed anidride carbonica la quale forza il cloro gassoso attraverso il tampone di cotone 39 dell'ampolla, il filtro idrofobo 38 e la prima apertura 34 e , successivamente, all 'interno del connettore 18, lungo il condotto loivgitudinale 44. Il condotto 44 risulta in comunicazione con l'apertura 36, in prossimit? dell'estremit? ante__ riore del connettore 18. Durante questa fase di applicazione del cloro gassoso, l'elemento frangibile 44 risulta, preferibilmente, ancora integro,in modo tale da consentire la sigillatura di quell'estremit? della camera. Opportune ganasce di materiale plastico dell'elemento di chiusura 46,le quali possono venire stampate integralmente con il connettore di materiale plastico 18 vengono mantenute in ima posizione di chiusura? secondo quanto rappresentato nella figura 5? per mezzo di un colletto scorrevole 47? in modo tale da chiudere il tubo flessibile del complesso 16, in modo tale che l'area definita dalle aperture 36 e 48 dei connettori 18 e 20 , possa venire mantenuta sigillata, o isolata, dalla parte rimanente del percorso di circolazione del flusso fra il paziente ed il sacchetto 22 contenente la soluzione? 11 cloro gassoso viene alimentato ad una locazione centrale di quest'area isolata, o zona sigillata e lo stesso si diffonde rapidamente entro l'intera area,in modo tale da esercitare un*accura_ ta azione antibatterica?
Quando il gas viene generato,l'ampolla ed i connettori possono venire ruotati in modo tale da assumere una posizione invertita rispetto a quella rappresentata nei disegni, in modo tale che il gas possa trasferirsi facilmente verso l'alto, dall'ampolla e venire trasferito nell'area, o zona sigillata?
Quando il cloro gassoso ha completato il proprio processo di sterilizzazione della zona sigil_ lata, l'ampolla 40 pu?* venire rimossa?mentre il cappuccio incernierato 32 pu?' chiudere, a tenuta.
l'apertura 42 e un?altra apertura 52, la cui funzione verr? in seguito descritta? Il colletto 47 pu? quindi venire retratto dalla propria posizione corrispondente alla chiusura delle ganasce? L*elemento a piastra di prolungamento 50 del colletto 47 risulta posizionato in modo tale da colpire il cappuccio 32 o la cerniera 51 dello stesso/nel caso in cui il cappuccio incernierato 32 risultasse aperto quando si desidera retrarre il colletto 47 dalla posizione corrispondente alla chiusura delle ganasce, Tutta__ via, quando il cappuccio 32 risulta chiuso, 1*elemento a piastra 50 pu?* passare al di sopra del cappuccio, secondo quanto rappresentato nella figura 6, allo scopo di permettere l?apertura delle ganasce 46 e consentire quindi la circolazione del liquido? Pertanto, risulta sostanzialmente impossibile sbloccare accidentalmente le ganasce 46, verso la loro posizione di apertura, mentre il cloro viene infuso nel sistema?
Deve essere rilevato che e? possibile frangere l?elemento 24 per provocare l?apertura del condotto 17 allo scopo di stabilire un percorso aperto, per la circolazione del flusso, fra il sacchetto 22 contenente la soluzione per dialisi peritoneale , appena collegato, e la cavit? peritoneale del paziente. La soluzione fresca per dialisi pu?* quindi circolare nella cavit? peritoneale del paziente, mentre lo zucchero disciolto della soluzione reagisce rapidamente con qualsiasi traccia residua di cloro gassoso presente e, pertanto, la risultante miscela somministrata al paziente risulta sostan__ zialmente atossica.
In conformit? a quanto rappresentato nella figura 1, una tipica tecnica di dialisi peritoneale comporta la collocazione di un sacchetto 22 in una posizione iniziale superiore, allo scopo di infonde^ re la soluzione fresca per dialisi peritoneale nella cavit? peritoneale del paziente? Dopo l'infusione, segue una fase di permanenza, la cui durata e' gene__ Talmente compresa fra tre o quattro ore? Durante questo periodo di permanenza, si verifica uno scambio per diffusione fra la membrana della cavit? perito^ neale e la soluzione di dialisi, nella cavit? peritoneale. Nel processo CAPD, il sacchetto 22 spesse volte non viene disinserito fra le operazioni di infusione e di permanenza ma, al contrario, il paziente rimette in posizione il sacchetto, al di sotto dei vestiti, durante l'operazione di permanenza della soluzione nel corpo dello stesso? Questo riduce il numero di connessioni e di sconnessioni che devono venire effettuate?
Dopo la permanenza, il sacchetto 22 viene collocato nella propria posizione inferiore, secondo quanto rappresentato nella figura 1, in modo tale che la soluzione esaurita per dialisi peritoneale possa venire scaricata dalla cavit? peritonegil? del paziente.
Dopo questa fase di spurgo, o di drenaggio, i connettori 18 e 20 possono venire disinseriti e pu?* venire collegato un sacchetto 22 contenente una soluzione fresca per dialisi peritoneale, con il connettore 20 unito al sacchetto.
Preferibilmente, prima del distacco e del collegamento di un nuovo contenitore 22 contenente la soluzione per dialisi, qualsiasi quantit? residua di liquido nell'apertura 36 viene spurgata mediante spostamento del colletto scorrevole 47 in una posizione tale da determinare la chiusura
delle ganasce 46, in modo tale da determinare la sigil 1atura della tubazione 16. In virt? della presenza della seconda apertura 52 (pure occlusa dall'elemento filtrante 38, di tipo idrofobo, utilizzato per il blocco dei batteri e, facoltativamente, rappresentato dallo stesso pezzo di elemento filtrante che occlude la prima apertura 34) pu?* verificarsi lo sfogo completo dell'apertura 36 e, pertanto,
e* possibile ottenere un facile drenaggio della stessa, anche quando le ganasce 46 sono chiuse? Questo consente una rimozione affidabile del li_ quido dall'apertura 36 del connettore 18?
La seconda apertura 52 comunica con un canale interno longitudinale 54 il quale, a sua volta, comunica con una porzione posteriore del con_ nettore 18 adiacente alle ganasce di bloccaggio 46? Facoltativamente, il cloro gassoso pu?' venire introdotto nel sistema attraverso la seconda apertura 52 oppure, in alternativa, la seconda apertura 52 pu?' venire sagomata in modo tale che l'ampolla 40 non possa comunicare, a tenuta, con la stessa, in modo tale da garantite che il cloro gassoso non debba venire incidentalmente iniettato attraverso questa apertura 52? Ad esempio, la seconda aperti*-ra 52 pu?* venire realizzata con dimensioni tali da non consentire un accoppiamento a tenuta con l'ampolla 40.
Dopo la connessione di un sacchetto 22 contenente una soluzione fresca per dialisi, per mezzo dell'unione dei connettori 18 e 20* il foro 36 che e? stato spurgato e la nuova apertura 48 appena collegata, sono idonei per un'applicazione di cloro gassoso, utilizzando un'altra ampolla 40 contenente cloro pressurizzato? Dopo l'alimenta^ zione del cloro e dopo un appropriato periodo
di tempo necessario per la sterilizzazione della zona sigillata, da parte del cloro,il connettore frangibile 24 associato al sacchetto 22, pu?' venire aperto, l'ampolla 40 pu?? venire rimossa ed il col_ letto 47 pu?* venire spostato in una posizione tale da consentire l'apertura delle ganasce 46? La solu_ zione fresca per dialisi pu?? quindi passare nella cavit? peritoneale del paziente attraverso la connessione sterilizzata (costituente la giunzione sigillata) , realizzata in accordo con i principi caratteristici dell'invenzione, in modo affid?bile, con conseguente riduzione, o eliminazione^della possibilit? di sviluppo di peritoniti.
Con riferimento specifico alle figure 7 ed 8 verr? ora analizzata un'altra forma pratica realizzativa dell'invenzione? La tubazione 16 presente all'estremit? del catetere peritoneale 12 e' stata illustrata in comunicazione con la luce 61 di un complesso valvolare 60, del tipo a pi?.vie? Questo complesso valvolare pu?* comunicare, facoltativamente, con i condotti 62, 64, allo scopo di permettere
ed impedire selettivamente il flusso fra ? rispettivi condotti? Ognuno dei condotti 62 e 64, definiti dal? la valvola a pi? vie 60, presenta opportune filetta^ ture 68 sulla propria superficie interna,in modo tale da consentire un collegamento a vite con le filettature esterne complementari presenti sui connettori 70? Ogni connettore 70 comunica con un tubo 72 il quale, a sua volta, pu?? comunicare con il rispetti^ vo contenitore 74, 74a contenente una soluzione per dialisi peritoneale, o simili? Inoltre, e* pure possibile impiegare una valvola di scarico 75, del tipo ad una via?
Nella fase di infusione della procedura CAPD, un elemento frangibile interno 76 risulta pre_ sente in ogni connettore 70? Questo elemento frangibile 76 presenta una struttura analoga a quella precedentemente descritta con riferimento alla guarnizione frangibile 24? Conseguentemente , il tubo flessi^ bile 72 pu?? frangere la guarnizione frangibile 76 e provocare 1?apertura della connessione?
La valvola a pi? vie 60 supporta un elemento di copertura 78 in impegno, secondo una relazione rotazionale , con un elemento di base 80 , in conformit? a quanto indicato , in modo tale che la parte interna della valvola possa venire ruotata?
Viene definito un elemento di tenuta 82 in gomiha siliconica, tale elemento presentando una parte di fondo la quale, a sua volta, definisce l?elemento a canale 84 proporzionato in modo tale da intera connettere, sequenzialmente, la luce 61 con le rispet__ tive apertura 62 e 64, allo scopo di stabilire una comunicazione selettiva di flusso fra le stesse? L'elemento rotante a tenuta 82 definisce opportune sporgenze di tenuta 86, allo scopo di garantire una tenuta ermetica nei confronti del canale 84 e fra gli spazi 88 attorno alla periferia dell'elemento di tenuta 82? La guarnizione, o elemento di tenuta 82 pu?? venire supportata dalla parete perforata 89?
Lo spazio immediatamente al di sopra dell'elemento di tenuta 82, secondo quanto rappresentato nella figura 8 , entro l'elemento rotante 78 , pu?* venire riempito di un materiale a sviluppo di cloro 90 o di un altro prodotto antisettico? Un elemento fil? trant? 92 pu?' venire posizionato al di sopra del materiale in grado di sviluppare cloro, in modo tale da mantenere in posizione lo stesso? Ad esempio, come materiale a sviluppo di cloro 90 possono venire impiegati materiali ben noti costituiti, ad esempio, da ipoclorito di calcio, tricloro-s-triazintrione (TOT), o urea clorurata? Nel caso di impiego del prodotto TOT, quando viene aggiunta acqua, si verifi__ ca lo sviluppo di cloro il quale si diffonde attra_ verso l?elemento di tenuta 82 in gomma siliconica? nella zona sigillata 94? fra la sacca sigillata 88 e la guarnizione frangibile 76? inclusa l'area dell'apertura entro la cavit? 64 ed il connettore 70?
Il cloro si diffonde nella zona 94? in modo tale da sterilizzare la stessa e, conseguentemente, sterilizzare la connessione fra il condotto 64 ed il connettore 70? Per la generazione di cloro e' pure possibile l'impiego di acidi?
In conformit? a quanto rappresentato nella figura 7, la comunicazione di flusso pu?* rimanere intatta fra la tubazione 16 ed il condotto 62 del connettore 70 mentre viene condotta l'operazione di sterilizzazione della zona 94? Questo consente lo svolgimento simultaneo della procedura di drenaggio f unitamente alla sterilizzazione della zona 94? come fase preparatoria per la procedura di infusione? Con la versione schematizzata nelle figure 7 ed 8, e? possibile stabilire una connessione antibatterica, in conformit? all'invenzione, ruotando dapprima l'elemento 78 della valvola in modo tale da chiudere il condotto 64 della valvola, a titolo di esempio illustrativo? E* possibile stabilire una connessione del condotto 64 con il connettore 70? in modo tale da stabilire la comunicazione con un sac? chetto di soluzione fresca per dialisi peritoneale A questo punto e' necessario attendere soltanto che il cloro si diffonda attraverso la guarnizione di fondo 82, nella zona 94 fra l'elemento di sigillatura 82 e la guarnizione frangibile 76 mentre gli altri condotti 61, 64? comunicanti con la valvola 60 possono venire utilizzati? Dopo la procedura precedentemente indicata? al completamento dell'effetto antibatterico, e? possibile aprire la guarnizione frangibile 76 mentre la valvola a pi? vie viene ruotata in modo tale che il condotto 64 entri in comunic azione di flusso con il condotto 61 , in modo tale che il catetere peritoneale 12 venga posto in comunicazione di flusso con il contenitore 74a? Successivamente ,il condotto 64 pu?* venire nuovamente collegato con un altro connettore 70, operando in modo analogo?
Pu?* essere desiderabile porre selettiva?-mente opportune strisce di materiale in foglio 98 entro, oppure sulla guarnizione in gomma siliconi? ca 82 della porzione 78 della valvola rotante,allo scopo di limitare la diffusione del cloro gassoso nelle aree non volute? Ad esempio, pu?* essere indesiderabile consentire il passaggio del cloro nel canale 84 e, pertanto, una striscia di poli?

Claims (1)

  1. RIVENDICAZIONI
    1 Metodo per unire le estremit? di una coppia di condotti separati, ognuno presentante una chiusura interna, distanziata dall'estremit? che deve venire unita, tale metodo essendo caratterizzato dal fatto che comprende;
    l'unione a tenuta delle estremit? di detti con_ dotti in modo tale da definire una zona sigillata fra le chiusure interne;
    l'aggiunta di un agente sterilizzante nella zona sigillata; e
    l'apertura di dette chiusure interne, senza la separazione dei condotti, allo scopo di permettere un flusso di fluido attraverso detti condotti riuniti? 2# Metodo secondo la rivendicazione l,caratterizzato dal fatto che detto agente sterilizzante, o antisettico, viene aggiunto sotto forma di un gas, in detta zona, attraverso luci praticate in almeno uno.di detti condotti, dette luci essendo chiuse per mezzo di un filtro in grado di bloccare il passaggio dei batteri?
    3 Metodo secondo la rivendicazione lfcaratte_ rizzato dal fatto che un primo di detti condotti comunica con 1?interno del corpo di un paziente,per un flusso di liquido attraverso detti condotti, fra il paziente ed un contenitore con il quale risulta in comunicazione l'altro di detti condotti.
    4. Metodo secondo la rivendicazione l,caratte_ rizzato dal fatto che comporta le seguenti fasi: circolazione del liquido attraverso un primo di detti condotti; tenuta interna di detto primo con_ dotto; drenaggio del liquido rimanente dall'area fra detta guarnizione interna del primo condotto e la propria estremit? esterna, mediante circolazione d'aria in detta area, attraverso una luce chiusa da un filtro in grado di bloccare il passaggio dei batte__ ri; connessione di detto primo condotto e dell'altro condotto della coppia il quale definisce pure una guarnizione interna ed aggiunta di detto agente antisettico nell'area di detti condotti uniti fra loro, fra la tenuta, o guarnizione interna.
    5. Metodo secondo la rivendicazione l,caratte rizzato dal fatto che detto agente antisettico e* costituito da cloro in forma gassosa.
    6. Metodo comprendente il drenaggio di un liquido attraverso un primo condotto; la sigillatura interna di detto primo condotto; il drenaggio del fra
    liquido residuo dall?area/detta guarnizione interna del primo condotto e la propria estremit?, mediante circolazione di aria nell'area attraverso luci occluse da un filtro in grado di bloccare il passaggio dei batteri; la connessione di detto condotto con un altro condotto presentante una guarnizione interna formata nello stesso; aggiunta di un agente antisettico nell'area di detti condotti collegati fra loro, fra dette guarnizioni interne ed apertura di dette guarnizioni interne senza dover separare detti condotti collegati, allo scopo di permettere un flusso interno del fluido attraverso detti condot_ ti.
    7. Metodo secondo la rivendicazione 6,caratte_ rizzato dal fatto che detto agente antisettico viene aggiunto, sotto forma di gas, in un'area, dei condotti uniti fra di loro, fra dette guarnizioni interne, attraverso luci presenti in almeno uno di detti condotti ?
    8 Metodo secondo la rivendicazione 7, caratte_ rizzato dal fatto che detto agente antisettico e? costituito da cloro gassoso?
    9# Metodo secondo la rivendicazione 8, caratte__ rizzato dal fatto che detto primo condotto comunica con 1*interno del corpo di un paziente,per il flusso del liquido attraverso detti condotti, fra il paziente ed un contenitore comunicante con il secondo condotto.
    10. Metodo secondo la rivendicazione 9, caratte_ rizzato deil fatto che detto cloro gassoso viene alimentato da un'ampolla sotto pressione?
    11. Connettore, dotato di un passaggio, o lume, supportato dall'estremit? di un primo condotto per il collegamento a tenuta con il lume, o cavit? di un altro connettore supportato da un altro condotto , caratterizzato dal fatto che comprende:
    una prima apertura, comunicante fra l'esterno e 1*interno di detto connettore, un filtro in gra_ do di bloccare il passaggio di batteri, posizionato in detta prima apertura e mezzi di chiusura per sigillare, amovibilmente, 1?interno di detto primo condotto senza distruggere detta connessione a tenu_ ta con 1?altro connettore?
    12 Connettore secondo la rivendicazione 11f presentante una sorgente di un agente antisettico in comunicazione di flusso con detta prima apertura, detto agente antisettico potendo passare attraverso detto filtro ?
    13 Connettore secondo la rivendicazione 11v carat__ terizzato dal fatto che detto agente antisettico e* costituito da cloro gassoso?
    14 Connettore secondo la rivendicazione 12v carat_ terizzato dal fatto che detta sorgente di agente antisettico e? un'ampolla, separabile da detta prima apertura, in grado di fornire cloro gassoso pressurizzato ?
    15 Connettore secondo la rivendicazione 14? carat__ terizzato dal fatto che detta ampolla include un acido forte ed un sale a carattere di carbonato alcalino ed un sale a carattere di ipoclorito alcalino, separato da detto afcido, per mezzo di una parete,in modo tale da generare cloro ed anidride carbonica per la pressurizzazione, in funzione della rottura di det__ ta parete?
    16 Connettore secondo la rivendicazione 11, caratterizzato dal fatto che detta prima apertura pu?* venire coperta?in corrispondenza della propria estremit? esterna, da un cappuccio incernierato il quale pu?? venire aperto e chiuso al di sopra di detta prima apertura?
    17 Connettore secondo la rivendicazione 16, caratterizzato dal fatto che include mezzi di chiusura amovibili includenti mezzi a ganascia per la chiusura, mediante pinzatura, di detto primo condotto e mezzi scorrevoli, supportati da detto connettore, suscettibili di spostarsi fra una prima posizione, corrispondente alla chiusura delle ganasce, alla quale corrisponde la chiusura di detto primo condotto, ed una seconda posizione in corrispondenza della quale dette ganasce risultano aperte, detti mezzi scorrevoli essendo posizionati in modo tale che gli stessi non debbano spostarsi, in detta seconda posizione a meno che detto cappuccio incernierato non si trovi nella propria posizione di chiusura, allo scopo di impedire l'alimentazione dell'agente antisettico, mentre detti elementi a ganascia risultano aperti?
    18 Connettore secondo la rivendicazione 11, caratterizzato dal fatto che detta prima apertura comunica con un primo canale longitudinale, definito entro detto connettore ed estendentesi da detta prima apertura verso l'estremit? anteriore di detto connet__ tore che si unisce a detto altro connettore, detto primo canale comunicando ,in corrispondenza della propria estremit? anteriore, con l?interno del connettore
    19 Connettore secondo la rivendicazione 18, caratterizzato dal fatto che detta seconda apertura comunica fra l?esterno e l?interno di detto connet__ tore, detta seconda apertura comunicando con l?interno di detto connettore, adiacentemente alla propria estremit? posteriore ma prima di detti mezzi a ganascia?
    20 connettore secondo la rivendicazione 19, caratterizzato dal fatto che detta seconda apertura e'disposta in corrispondenza di una posizione longitudinale , su detto connettore, fra le estre_ mit? dello stesso ed un secondo canale longitudinale definito entro detto connettore ed estendentesi da detta seconda apertura verso l?estremit? poste_ riore di detto connettore, in modo tale da provvedere allo sfogo dell?interno di detto connettore e consentire il drenaggio del liquido dall?estremit? di detto connettore.
    21 Connettore secondo la rivendicazione 11, caratterizzato dal fatto che detto primo condotto comunica con la cavit? peritoneale di un paziente mentre 1?altro connettore e 1*altro condotto comunicano con un contenitore per la soluzione per dialisi peritoneale ?
    22 Connettore presentante un lume, supportato dall?estremit? di un primo condotto per il collega^ mento a tenuta con il lume di un altro connettore supportato da un altro condotto , caratterizzato dal fatto che comprende:
    una prima apertura comunicante fra l?esterno e l?interno di dett connettore, un filtro in grado di bloccare il passaggio dei batteri , posizionato in detta prima apertura e mezzi di chiusura per sigillare amovibilmente l?interno di detto primo condotto senza distruggere detta connessione a tenuta con l?altro connettore, detta prima apertura potendo venire coperta,in corrispondenza della propria estremit? esterna,per mezzo di un cappuccio incernierato che pu?' aprirsi e chiudersi al di sopra di detta prima apertura, detti mezzi amovibili di sigillatura includendo mezzi a ganascia per chiudere,mediante pinzatura, detto condotto e mezzi scorrevoli supporta^ ti da detto connettore, per il movimento fra una prima posizione scorrevole, di chiusura delle ganasce, per la sigillatura di detto primo condotto, ed una seconda posizione di scorrimento in corrispondenza della quale detti mezzi a garftcia possono aprirsi, detti mezzi scorrevoli essendo posizionati in modo tale per cui gli stessi non possono spostarsi in det_ ta seconda posizione di scorrimento a meno che detto cappuccio incernierato non si trovi nella propria posizione di chiusura, in modo tale da impedire l'applicazione dell'antisettico, mentre detti mezzi a ganascia risultano aperti, detta prima apertura comunicando con un primo canale longitudinale entro detto connettore ed estendendosi da detta prima apertura verso l'estremit? anteriore di detto connettore unita a detto altro connettore, detto primo esulale comunicando,in corrispondenza della propria estremit? anteriore, con l'interno del connettore, in modo tale che l'antisettico,in comunics^ione di flusso con detta prima apertura possa passare all'interno del.connettore ,.sino ad una locazione adia^-cente a detta estremit? anteriore.
    23 Connettore secondo la rivendicazione 22, caratterizzato dal fatto che detta seconda apertura comunica con l'interno del connettore adiacentemente alla propria estremit? posteriore ma prima di detti mezzi a ganascia.
    24 Connettore secondo la rivendicazione 23, caratterizzato dal fatto che detta seconda apertura e? disposta in una posizione longitudinale, su detto connettore, fra le proprie estremit? ed un secondo canale longitudinale , entro detto connettore, estendente si da detta seconda apertura verso l'estremit? poste_ riore di detto connettore, in modo tale da provvedere allo sfogo dell'interno di detto connettore e facilitare il drenaggio del liquido deai'estremit? di detto connettore.
    25 Connettore secondo la rivendicazione 24, caratterizzato dal fatto che detto primo condotto comunica con la cavit? peritoneale di un paziente mentre l'altro connettore e l'altro condotto comunicatilo con un contenitore contenente la soluzione per dialisi peritoneale che deve venire infusa in detta cavit?.
    26. Connettore secondo la rivendicazione 25 presentante una sorgente di cloro gassoso, costituente un antisettico, in comunicazione di flusso con detta prima apertura, detto cloro gassoso potendo circolare attraverso detto filtro.
    27. Connettore secondo la rivendicazione 26, caratterizzato dal fatto che detta sorgente di agente antisettico e' costituita da un'ampolla separabile da detta prima apertura, detta ampolla includendo un acido forte ed una cartuccia frangibile contenente un sale a carattere di carbonato alcalino ed un sale a carattere di ipoclorito alcalino , per la genera*-zione di cloro e di anidride carbonica, per la pressurizzazione, in funzione della rottura di detta cartuccia?
    28. Connettore secondo la rivendicazione 27, caratterizzato dal fatto che detta seconda apertura comunica fra l'esterno e l'interno di detto connet__ tore, detta seconda apertura comunicando con l'in_ terno del connettore, adiacentemente alla propria estremit? posteriore, prima di detti mezzi a gana_ scia?
    29 Ampolla contenente un contenitore ester__ no, un acido forte incluso in detto contenitore ed una cartuccia frangibile inclusa in detto contenitore e contenente un sale a carattere di carbonato ed un sale a carattere di ipoclorito alcalino, fisiologicamente tollerabili, per la generazione di cloro e di anidride carbonica per la pressurizza__ zione in funzione della rottura di detta cartuccia, detta ampolla definendo una luce di alimentazione adatta per una comunicazione a tenuta con una luce definita da un connettore e comunicante fra l'interno e l'esterno di detto connettore?
    30 Metodo per unire una coppia di condotti separati, ognuno presentante una zona interna di sigillatura, comprendente:
    1?unione, a tenuta, delle estremit? di detti condotti; l'aggiunta successiva di un agente antisettico nell'area di detti condotti uniti fra loro, fra tenute interne formate in dette zone e l'apertura di dette chiusure interne senza la separazione di detti condotti, in modo tale da permettere un flusso interno del fluido attraverso detti condotti collegati fra di loro*
    31 Metodo secondo la rivendicazione 30, concre__ tizzabile congiuntamente alla pratica della dialisi peritoneale ambulatoria continua.
    32. Metodo secondo la rivendicazione 6, concre__ tizzabile congiuntamente alla pratica della dialisi peritoneale ambulatoria continua.
    33 Metodo di dialisi peritoneale comprendente l'unione di un condotto facente capo ad una sorgente di soluzioni per dialisi peritoneale fresca, ad un condotto comunicante,con un catetere peritoneale inserito nella cavit? peritoneale di un paziente, detti condotti presentando una chiusura interna di_ stanziata dalle estremit? di detti condotti , in modo da definire -una zona di tenuta fra le chiusure interne; l'aggiunta di un agente sterilizzante nella zona di tenuta e 1?apertura di dette chiusure in_ terne, senza separare i condotti, allo scopo d? permettere il flusso del fluido attraverso i condotti collegati fra di loro?
    34 Metodo secondo la rivendicazione 33, in cui detto agente antisettico viene aggiunto, sotto forma di gas, a detta zona di tenuta, attraverso
    luci presenti in almeno uno dei condotti, dette luci essendo occluse da mezzi filtranti in grado di bloccare il passaggio dei batteri?
    35 Metodo secondo la rivendicazione 34, in cui detto agente antisettico si diffonde in detta zona attraverso una membrana semipermeabile?
    36 Metodo secondo la rivendicazione 33, carat__ terizzato dal fatto che prima dell'unione a tenuta delle estremit?, la soluzione esaurita per dialisi peritoneale viene scaricata attraverso detto catetere peritoneale, mentre tutto il liquido viene rimosso dal condotto comunicante con il catetere peritoneale, mediante drenaggio di detto liquido dall'area fra la tenuta interna del condotto collegato a detto catetere e la propria estremit? esterna, per mezzo del passaggio di aria nell'area, attraverso luci occluse da mezzi filtranti in grado di bloccare il passaggio dei batteri mentre, successivamente ,detto metodo comporta il collegamento di detto primo condotto e dell?altro condotto della coppia,pure definente una tenuta interna?
    37 Metodo secondo la rivendicazione 36, carat_ terizzato dal fatto che detto agente antisettico e? costituito da cloro gassoso.
    38. Connettore supportato dall?estremit? di un primo condotto, per il collegamento a tenuta con un altro connettore supportato da un altro condotto, caratterizzato dal fatto che una porzione del primo condotto, entro detto connettore, risulta definita da un elemento a parete semipermeabile,una sorgente di agente antisettico che pu?? penetrare attraverso detto elemento a parete, in detto primo condotto, det_ ta sorgente di agente antisettico venendo mantenuta in una regione comunicante con il lato di detto membro a parete, opposto al primo condotto e mezzi per bloccare il flusso attraverso detto primo condotto, allo scopo di permettere lo stabilimento di una zona a te__ nuta, inclusa una porzione del primo condotto nella quale l'agente antisettico pu?? diffondersi per garan_ tire un effetto antibattericida?
    39 Connettore secondo la rivendicazione 38, caratterizzato dal fatto che vengono impiegati mezzi valvolari a pi? vie, allo scopo di stabilire,in modo selettivo ,la comunicazione fra detto primo condotto ed una pluralit? di altri condotti, detti mezzivalvolari a pi? vie essendo in grado di sigillare temporaneamente tutti i condotti.
    40 ? Connettore secondo la rivendicazione 39 , caratterizzato dal fatto che detto elemento a parete semipermeabile e' supportato all'interno di detti mezzi valvolari a pi? vie, per la rotazione continua, in modo tale da stabilire una comunicazione fra i rispettivi condotti,in conformit? a quanto desiderato. 41? Connettore secondo la rivendicazione 40,carat_ terizzato dal fatto che detta parete a membrana semipermeabile supporta elementi a striscia, di tipo impermeabile ,su una porzione della propria superficie, allo scopo di controllare selettivamente la diffusione dell'agente antisettico attraverso gli stessi.
    42. Metodo per rendere sterile una zona, comprendente le fasi di sigillatura di detta zona con mezzi a parete imperme?bili ai batteri e di passaggio di un alogeno gassoso in detta zona.
    43. Metodo secondo la rivendicazione 42,caratterizzato dal fatto che detto alogeno gassoso e? costituito da cloro.
    44. Metodo per rendere sterile una zona, compren? dente; la sigillatura di detta zona con mezzi a parete, teri , detti mezzi a parete includendo un*apertura presentante mezzi filtranti di blocco dei batteri f in comunicazione con detta zona ed il passaggio di ossige no nascente attraverso detta apertura e detti mezzi filtranti ,in detta zona?
    49 ? Metodo secondo la rivendicazione 48 caratterizzato dal fatto che due di dette aperture sono presenti in detti mezzi a parete e dal fatto che l?ossigeno nascente viene fatto circolare in una di dette aperture, in modo tale da sterilizzare detta zona mentre il gas pu?' uscire attraverso l?altra di dette aperture man mano che l?ossigeno nascente viene aggiunto, in modo tale da facilitare l?aggiunta dell?ossigeno nascente.
    50. Metodo secondo la rivendicazione 49* caratte_ rizzato dal fatto che detto ossigeno nascente e* costituito da ozono
    impermeabili ai batteri,detti mezzi a parete inclu__ dendo un*apertura dotata di mezzi filtranti per il bloccaggio dei batteri,comunicanti con detta zona ed il passaggio dell*alogeno gassoso attraverso detta apertura e detti mezzi a filtro,in detta zona? 45? Metodo secondo la rivendicazione 44 Carat_ terizzato dal fatto che due di dette aperture sono presenti in detti mezzi a parete e dal fatto che l'alogeno gassoso viene fatto passare in una di dette aperture, in modo tale da sterilizzare detta zona, mentre il gas pu?* uscire attraverso l'altra di det_ te aperture quando l'alogeno gassoso viene introdotto, allo scopo di facilitare l'aggiunta di detto alogeno gassoso?
    46 Metodo secondo la rivendicazione 45,caratte__ rizzato dal fatto che detto alogeno gassoso e' costituito da cloro.
    47. Metodo per rendere sterile una zona, carat__ terizzato dal fatto che comporta le fasi di sigillaptura di detta zona con mezzi a parete impermeabili ai batteri e di passaggio di ossigeno nascente in detta zona?
    48 Metodo per rendere sterile una zona, carat_ terizzato dal fatto che comprende la sigillatura di detta zona con mezzi a parete ,impermeabili ai bat ALLEGATO A Rettifiche alla descrizione della domanda di brevetto N?22575 A/82 depositata il 26 Luglio 1982 - contenute in N? 4 PostiIle richieste con istanza depositata il 4 Febbraio 1983
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    - pagine 20, riga 1, dopo *7" e? cancella
    e si inser?sce",presa lungo la linea S-S di detta figura?"
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    con "37*
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    ? pagina 25# riga 1# si cancella "le aperture
    42 e 52?* e si Inserisce "l'apertura 42 e un'altra apertura 52# la cui funzione verri in seguito descritta ?"
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    pagi ne 28# riga 19* dopo "I'ampolla" si
    inserisce "40
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