IT8209361A1 - Procedimento per la produzione di manufatti elastici per la formazione di materassi od altro, e materassi con tale procedimento realizzati - Google Patents
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Description
Descrizione dell'Invenzione Industriale dal titolo: "PROCEDIMENTO PER LA PRODUZIONE DI MANUFATTI ELASTI-CI PER LA FORMAZIONE DI MATERASSI ED ALTRO. E MATE-RASSI CON TALE PROCEDIMENTO REALIZZATI?
RIASSUNTO
Per costituire materassi ed altri articoli analoghi , si impiegano molle confezionate in elementi nastriformi . formanti tasche successive per accogliere le molle e chiusi longitudinalmente per impegnare le molle stesse in dette tasche; pi? elementi nastri formi vengono affiancati fra loro? e ad essi vengono accoppiati da parti opposte due strati flessibili nastriformi, i quali sono masticiati ai detti elementi per collegarli? Singoli elementi nastriformi affiancati o gruppi di elementi nastriformi affiancati sono differenziati da elementi contigui o gru? pi di elementi contigui quanto a caratteristiche di resilienza elastica (oltre che per interdistanza fra elementi contigui) per sviluppare il manufatto con caratteristiche differenti lungo una direzione orto gonale a quella degli elementi affiancati?
DESCRIZIONE
Forma un primo oggetto dell'invenzione un proce dimento per la produzione sostanzialmente automatizzata di manufatti elastici con molle metalliche, de stinati a costituire materassi ed altro con l'impiego di molle confezionate in elementi nastriformi tes^ suti, formanti tasche successive,per accogliere le molle e chiusa longitudinalmente per impegnare le molle stesse in dette tasche; pi? elementi nastrifor mi affiancati sostanzialmente continui vengono affian cati fra loro, e ad essi vengono quindi accoppiati da part? opposte due strati flessibili nastriformi, i quali soho raasticiati ai detti elementi per collegar li; il manufatto composito continuo cos? formato vie ne suddiviso trasversalmente in sezioni.
Secondo l'invenzione, singoli elementi nastriformi affiancati o gruppi di elementi nastriformi affiancati sono differenziati da elementi contigui o da gruppi di elem?nti contigui quanto a caratteristi. che di resilienza ?lastica; viene cos? ottenuto un manufatto con caratteristiche elastiche differenti lungo una direzione ortogonale a quella degli elemen ti affiancati. A ci? pu? anche contribuire una varia zione fra le interdistanze fra elementi contigui. in una possibile forma di attuazione ciascun ma nuf atto viene confezionato con pi? manufatti parziali - per lo pi? rettangolari - che sono accostati ed assiemati in assetto complanare, i manufatti parzia li contigui almeno nella direzione degli elementi na striformi essendo di caratteristiche di -resilienza differenti
in senso generale, un manufatto pu? essere formato da due spessori sovrapposti, uno.dei:quali ha gli. elementi nastriformi orientati ortogonalmente a quel. li dell'altro, per ottenere.desiderate caratteristiche di resilienza variabili secondo due direzioni or togonali.
Un manufatto pu? essere formato da due strati ad elementi ortogonali,.e ciascuno strato pu? essere for mato da almeno tre zone, di cui quella centrale meno deformabile di.quelle laterali.
Forma oggetto dell'invenzione anche un materasso formato con un manufatto ottenuto,nel modo suddetto.
Il trovato verr? meglio compreso seguendo la de scrizione e l'unito disegno, il quale mostra una pra tica esemplificazione non limitativa del trovato stesso. Nel disegno: la .
Fig. ? mostra una esecuzione con file di elementi nastriformi parallele fra loro e di caratteristiche elastiche differenziate anche gradualmente; la Fig. 2 mostra una soluzione analoga alla Fig. 1, con pi? manufatti parziali; le
Figg. 3 e 4 mostrano una esecuzione a due strati , composta con manufatti parziali; le
Figg. 5 e 6 mostrano una variante di realizzazione della Fig. 4; la
Fig. 7 mostra, in correlazione co? la Fig. 6, due diagrammi di caratteristiche dei componenti del manufatto delle Figg. 5 e 6; la
Fig. 8 mostra due diagrammi analoghi a quelli della Fig. 7, ma relativi alla soluzione delle Figg.
3 e 4; la
Fig. 9 mostra uno spezzone di manufatto lineare a sacche cont?gue costituenti custodia per altrettan te molle , che ^ un componente ?di partenza per la formazione di un materasso; le
Figg. 10 , 11 e 12 mostrano in due viste prospettiche ed in pianta, con parti sezionate, una struttura realizzata secondo il trovato; la
Fig. 13 mostra una vista prospettica per illustrare il procedimento per ottenere in modo continuo le strutture elastiche.
Secondo quanto ? illustrato nel disegno annesso, con iniziale riferimento alle Figg. 9 a 12, come manufatto di partenza per la formazione delle strutture d? materasso viene utilizzato un elem?nto continuo per lo pi? tessuto, il quale forma sacche 1, entro le quali sono inserite molle 3 elicoidali; le molle sono imprigionate quindi nelle sacche 1 per effetto del la chiusura - per cucitura od altro - dei lembi longitudinali-5 delle sacche fino a costituire una forma di costola flessibile superiore. Questi manufatti sono gi? usati per la formazione delle strutture di guanciali o simili, con operazioni manuali di cucitura o di altro collegamento equivalente, con cui un tratto di elemento continu? viene aseestato a zig-zag* per costituire la superficie del guanciale ed il cor po del guanciale stesso con tanti tratti contigui ed inversi dello stesso elemento. Per ottenere una auto inazione, la struttura viene costituita con la pluralit? di spezzoni del manufatto suddetto, indicati con 7 nelle Figg,, 10 a 12, disposti affiancati fra loro e collegati superiormente,ed inferiormente da due strati continui 9 e 10 flessibili, i quali risultano incollati alle estremit? superiore ed inferiore delle sacche 1, in modo da stabilire un collegamento continuo. Gli strati 9 e 10 possono essere di qualsiasi materiale e di qualsiasi conformazione , per offrire flessibilit? e resistenza; in particolare quii sti strati 9 e 10 possono essere costituiti da tessu ti pi? o meno radi, da reti, da strutture a maglia , dai cosiddetti tessuti non tessuti (cio? da strati di fibre non ordinate e non filate, che vengono tra loro impegnate per feltratura con eventuale presenza di appretti) , o da altri materiali idonei, pi? o meno spessi e pi? o meno consistenti ed elastici? Per attuare strutture molleggianti di materassi come sopra definite, si procede con un metodo continuo in base al quale vengono alimentati, nel numero desiderato per formare una struttura di materasso, manufatti continui lineari del tipo mostrato nella Fig. 9, che sono affiancati in un assetto in cui le custodie 1 e quindi le molle 3 dei vari mahufat. ti risultano allineate in s?nso trasversale? Come ? particolarmente mostrato con 17 nella F?g? 13? questi elementi continui 17 affiancati fra loro vengono guidati fino ad essere interposti fra due nastri del materiale destinato a formare gli strati 9 e 10? i quali nastri sono indicati con 19 e 20 e mostrati come provenienti da bobine A19 ed A20; i materiali nastriformi 19 e 20 vengono provveduti di collante sulla superficie che deve essere accostata agli eie menti 17, in modo tale per cui, quando i due materiali nastriformi 19 e 20 sono affiancati sui lati opposti del complesso degli elementi lineari 17, ea si aderiscono e si accoppiano a questi elementi 17, formando un manufatto c?ntinuo dal quale, per effetto di tagli trasversali successivi? vengono ottenute le strutture come sopra descritte? ;Riferendosi alla Fig? 1 , un manufatto 101 per ma terasso viene costituito con file parallele di elemen ti nastriformi con molle incorpprate che sono sviluppati per tutta la lunghezza o comunque per la totalit? di una delle due dimensioni principali del manufatto; le molle di ciascun elemento nastriforme hanno ovviamente le stesse caratteristiche elastiche o per dimensioni o per distanziamento. Gli elementi nastriformi delle varie file sono indicati con le lette re A, B, C.,.H con una disposizione simmetrica in una sezione trasversale ella direzione dei singoli elemen ti ?nastriformi, i due elementi A essendo due esterni -e 1?elemento H essendo centrale. Gli elem?nti pi? e? sterni, a partire almeno da quelli B , sono pi? cedevoli di quelli intern i e quelli pi? centrali possono essere di caratteristiche uguali per una fascia di una certa larghezza, con caratteristiche di maggiore resistenza alla deformazione per compressione rispetto a quelli esterni* infatti ? come ? noto - un mate rasso deve normalmente essere pi? resistente ella compressione nella zona centrale che non nella zona periferica, almeno considerand? la sezione trasversa le, una variazione pu? essere accentuata anche con una variazione dell'interdistanza fra le file contigue. La variazi?ne di caratteristiche pu? essere continua per i vari elementi A, B, C,....H, ....C,B,A, oppure tale variazione pu? essere discontinua, prevedendo gruppi di elementi nastriformi affiancati,in ciascun gruppo i vari elementi av?ndo caratteristiche elastiche uguali ed i gruppi via via pi? esterni da quello centrale avendo caratteristiche di maggiore cedevolezza.
La Fig. 2 mostra una esecuzione neila quale sono attuati i concetti sopra esposti, ma con variazio ni di caratteristiche anche lungo la direzione longi tudinale oltre che lungo la direzione trasversale.
detta Fig. 2 gli elementi nastriformi con le molle incorporate sono sviluppati nella direzione indicata dalla doppia freccia f102, ed il manufatto risulta costituito da pi? manufatti parziali 103 a 119. Il manufatto parziale 103 pu? essere costituito in modo da avere una massima resistenza alle deformazi?ni per compressione; due manufatti 105 e 107 che fiancheggiano quello 103 in direzione trasversale possono avere cedevolezza maggiore di quella del manufatto 103; i manufatti parziali 111, 113, 117 e 119 agli angoli possono avere una cedevolezza ancora maggiore, cio? una cedevolezza massima; i manufatti 109 e 115 possono avere una cedevolezza intermedia ad esempio corrispondente a quella dei manufatti 105 e 107. Non si escl?deiche i manufatti ?5, 103 e 107 abbiano le stesse caratteristiche elastiche di minore cedevolezza rispetto a quella degli altri manufatti, che posso no avere fra loro cedevolezza uguale o differenziata? Nelle Figg. 3 e 4 ? mostrata uaa esecuzione di materasso formato da due strati, ciascuno dei quali essendo formato da tre manufatti parziali. Con 201, 203 e 205 sono indicati tre manufatti parziali nei quali gli elementi nastriformi di molle possono avere un andamento parallelo a liaee di affiaacamento di eesi od ortogonale a dette 'liaee di affiaacamento; in ogni caso il manufatto parziale 203 pu? avere una ce devolezza elastica minore di quella dei manufatti parziali 201 e 205? Un secondo strato di manufatti parziali ? costituito dai tre manufatti longitudinali 207 e 209 e 211, le cui linee di affiancamento so no la pianta ortogonali a quelle di affiancamento degli elementi 201, 203, 205. L'elemento 207 pu? ave re una cedevolezza minore di quella degli elementi 209 e 211; le file di molle,di questi elementi saran no anch'esse parallele alle linee di affiaacamento. Si viene allora a realizzare, con soli sei elementi, una disposizione funzionalmente analoga a quella del manufatto della Fig? 2, che ? costituito con nove ele menti ?
In ogni caso l'accoppiamento di elementi contigui pu? essere attuato con strati di collegamento svi luppati per tutta la superficie del manufatto o parzialmente in zone contigue alle linee di affiancamen to. Al limite i manufatti parziali contigui possono essere collegati con gli stessi strati di accoppiarnen to previsti per gli elementi nastriformi contigui che formano i vari manufatti.
welle Figg. 5e 6 ? mostrato ua manufatto del genere di un materasso^, che viene costituito da due manufatti parziali, uno dei quali 301 presenta gli elem?nti nastriformi sviluppati nel a direzione della freccia f301,mentre l'altro manufatto parziale 305 pre senta gli elementi nastriformi sviluppati neiia dirczi?ne della freccia f305 cio? ortogonale alla direzione degli elementi del manufatto parziale 301. Cia-'scuno dei due manufatti parziali 301v 305 pu? essere costituito con elementi nastriformi a molle incorporate, i quali hano caratteristiche variabili con con tiauit? od ia modo discontinuo fra la z?na mediana e le zone periferiche , in parte ottenibili anche con variazioni di interasse fra gli elementi. Si raggiunge cos? una variazione di caratteristiche fra il cen
Claims (7)
1) Procedimento per la produzione di manufatti elastici con molle metalliche destinati a costituire materassi ed altri articoli di tappezzeria, comportante ,l'impiego di molle confezionate in elementi na striformi che formano tasche successive per accoglie re le molle e che sono chiuse longitudinalmente per impegnare le molle stesse in dette tasche, in cui pi? elementi nastriformi sostanzialmente continui vengono affiancati fra loro, e ad essi vengono accoppiati da parti opposte due strati flessibili nastriformi, i quali sono masticiati ai detti elementi per collegarli, il manufatto composito Continuo cos? formato venendo suddivise trasversalmente in sezioni formanti riempitivi elastici per materassi od altro, carat terizzato dal fatto che singoli elementi nastriformi affiancati o gruppi di elementi nastriformi affianca ti sono differenziati da elementi contigui o gruppi di elementi contigui quanto a caratteristiche di resilienza elastica e/o con eventuale variazione di in terdistanza, per sviluppare il manufatto con carette ristiche elastiche differenti lungo unadirezione or togonale a quella degli elementi affiancati, con maggiore cedevolezza all?esterno che non centralmente,
2) Procedimento come da rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che ciascun manufatto viene confezionato con pi? manufatti parziali - per lo pi? rettangolari - accostati ed assiemati in assetto complanare; i manufatti parziali contigui almeno nella direzione degli elementi nastriformi essendo di caratteristiche di resilienza differenti?
3) Procedimento come alirieno da rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto che un manufatto viene formato da due spessori sovrapposti, uno dei quali ha gli elementi nastriformi orientati ortogonalmente a quelli dell?altro, per ottenere desiderate caratteristiche di resilienza variabili secondo due direzioni ortogonali?
4) Procedimento come almeno da rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che un manufatto ? formato da due strati ad elementi ortogonali, e ciascuno strato ? formato da almeno tre zone, di cui quella centrale meno deformabile di quelle laterali.
5) Procedimento come da rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che gli elementi disposti lungo i bordi del materasso presentano una minore cedevolezza di quelli contigui.
6) Procedimento come descritto ed illustrato.
7) Un materasso formato con un manufatto ottenuto nel modo descritto ed illustrato
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