IT202100030761A1 - Dispositivo e metodo per aromatizzazione di una bevanda - Google Patents
Dispositivo e metodo per aromatizzazione di una bevanda Download PDFInfo
- Publication number
- IT202100030761A1 IT202100030761A1 IT102021000030761A IT202100030761A IT202100030761A1 IT 202100030761 A1 IT202100030761 A1 IT 202100030761A1 IT 102021000030761 A IT102021000030761 A IT 102021000030761A IT 202100030761 A IT202100030761 A IT 202100030761A IT 202100030761 A1 IT202100030761 A1 IT 202100030761A1
- Authority
- IT
- Italy
- Prior art keywords
- duct
- liquid
- drink
- container
- valve
- Prior art date
Links
Classifications
-
- C—CHEMISTRY; METALLURGY
- C12—BIOCHEMISTRY; BEER; SPIRITS; WINE; VINEGAR; MICROBIOLOGY; ENZYMOLOGY; MUTATION OR GENETIC ENGINEERING
- C12G—WINE; PREPARATION THEREOF; ALCOHOLIC BEVERAGES; PREPARATION OF ALCOHOLIC BEVERAGES NOT PROVIDED FOR IN SUBCLASSES C12C OR C12H
- C12G3/00—Preparation of other alcoholic beverages
- C12G3/04—Preparation of other alcoholic beverages by mixing, e.g. for preparation of liqueurs
- C12G3/06—Preparation of other alcoholic beverages by mixing, e.g. for preparation of liqueurs with flavouring ingredients
-
- A—HUMAN NECESSITIES
- A23—FOODS OR FOODSTUFFS; TREATMENT THEREOF, NOT COVERED BY OTHER CLASSES
- A23L—FOODS, FOODSTUFFS OR NON-ALCOHOLIC BEVERAGES, NOT OTHERWISE PROVIDED FOR; PREPARATION OR TREATMENT THEREOF
- A23L2/00—Non-alcoholic beverages; Dry compositions or concentrates therefor; Preparation or treatment thereof
- A23L2/52—Adding ingredients
- A23L2/56—Flavouring or bittering agents
-
- A—HUMAN NECESSITIES
- A47—FURNITURE; DOMESTIC ARTICLES OR APPLIANCES; COFFEE MILLS; SPICE MILLS; SUCTION CLEANERS IN GENERAL
- A47J—KITCHEN EQUIPMENT; COFFEE MILLS; SPICE MILLS; APPARATUS FOR MAKING BEVERAGES
- A47J31/00—Apparatus for making beverages
- A47J31/40—Beverage-making apparatus with dispensing means for adding a measured quantity of ingredients, e.g. coffee, water, sugar, cocoa, milk, tea
- A47J31/402—Liquid dosing devices
-
- A—HUMAN NECESSITIES
- A47—FURNITURE; DOMESTIC ARTICLES OR APPLIANCES; COFFEE MILLS; SPICE MILLS; SUCTION CLEANERS IN GENERAL
- A47J—KITCHEN EQUIPMENT; COFFEE MILLS; SPICE MILLS; APPARATUS FOR MAKING BEVERAGES
- A47J31/00—Apparatus for making beverages
- A47J31/44—Parts or details or accessories of beverage-making apparatus
Landscapes
- Engineering & Computer Science (AREA)
- Chemical & Material Sciences (AREA)
- Food Science & Technology (AREA)
- Health & Medical Sciences (AREA)
- Life Sciences & Earth Sciences (AREA)
- Organic Chemistry (AREA)
- Genetics & Genomics (AREA)
- General Health & Medical Sciences (AREA)
- General Engineering & Computer Science (AREA)
- Bioinformatics & Cheminformatics (AREA)
- Wood Science & Technology (AREA)
- Zoology (AREA)
- Nutrition Science (AREA)
- Biochemistry (AREA)
- Polymers & Plastics (AREA)
- General Preparation And Processing Of Foods (AREA)
Description
DISPOSITIVO E METODO PER AROMATIZZAZIONE DI
UNA BEVANDA
DESCRIZIONE
La presente invenzione si riferisce ad un dispositivo e/o a un metodo per aromatizzazione di una bevanda. Preferibilmente, forme d?implementazione dell?invenzione permettono l?aromatizzazione di piccole quantit? di una bevanda, in particolare di quantit? compatibili con la capienza di una singola bottiglia.
STATO DELL?ARTE
Sono noti diversi campi nei quali ? necessario aromatizzare una bevanda. Per esempio bevande analcoliche come il th? freddo, o alcoliche come il gin e altri liquori, sono spesso preparate tramite l?aggiunta di uno o pi? aromi ad una base. Spesso questi aromi, come ad esempio l?anice, il cumino, il th? verde, o altro, sono commercialmente disponibili in versioni molto concentrate. Il loro utilizzo nell?aromatizzare la bevanda richiede quindi che vengano preparate grandi quantit? della bevanda stessa, da diverse centinaia di litri a salire, cos? da diluire sufficientemente aromi presenti in quantit? nell?ordine di grandezza dei centilitri, o inferiori.
Preparazioni di quantit? di bevanda pi? contenute, per esempio nell?ordine di grandezza di 1- 10 litri sono complesse perch? richiedono di misurare con grande precisione delle piccole quantit? di aromi, nell?ordine di grandezza di alcuni microlitri.
Tali misure richiedono spesso un intervento manuale e l?utilizzo di sofisticati strumenti di misura. Inoltre, come conseguenza dell?alta concentrazione degli aromi, non ? possibile riutilizzare lo stesso strumento di misura per aromi diversi, poich? i resti di un aroma precedente sarebbero spesso presenti in quantit? sufficienti a contaminare la misura e/op il gusto di un aroma successivo.
Questo problema pu? essere ovviato con una pluralit? di strumenti di misura, uno per ogni aroma. Tuttavia, in presenza di decine o centinaia di aromi diversi, questa soluzione richiede alti costi e una complessa logistica.
Alternativamente, tramite risciacquo del singolo strumento di misura ? possibile ovviare a questi problemi, introducendo tuttavia uno spreco di aromi ad ogni ciclo di pulitura poich? tutti gli strumenti di misura noti mantengono al loro interno una quantit? di liquido. Inoltre questa modalit? rende estremamente lento il processo di preparazione.
Questi problemi rendono commercialmente impraticabile la produzione di bevande realizzate tramite l?aggiunta di aromi concentrati ad una base in piccole quantit?.
E uno scopo dell?invenzione rendere invece possibile queste produzioni, preferibilmente tramite una modalit? automatizzata.
SOMMARIO DELL?INVENZIONE
La presente invenzione fornisce una soluzione ad uno o pi? dei problemi identificati relativamente allo stato della tecnica secondo le modalit? descritte dalle rivendicazioni indipendenti. Le rivendicazioni dipendenti comprendono forme d?implementazione ulteriormente vantaggiose.
Alcuni possibili aspetti dell'invenzione sono indicati nel seguito.
Aspetto 1 : dispositivo per aromatizzazione di una bevanda comprendente: un dispositivo di collegamento idraulico, configurato cos? da essere connettibile ad almeno tre condotti e cos? da poter connettere tra di loro almeno due dei detti almeno tre condotti, un primo condotto connettibile da una estremit? a un contenitore per liquidi e connesso da un?altra estremit? al dispositivo di collegamento idraulico, un secondo condotto connettibile da una estremit? a un contenitore per la bevanda e connesso da un?altra estremit? al dispositivo di collegamento idraulico, un terzo condotto, connesso al dispositivo di collegamento idraulico, una pompa, configurata cos? da pompare liquidi dal contenitore nel terzo condotto, un sensore configurato cos? da misurare un volume di liquidi presente nel terzo condotto.
Aspetto 2: dispositivo secondo l?aspetto 1 dove il dispositivo di collegamento idraulico ? configurato cos? da permettere almeno uno o pi? dei flussi: dal primo condotto verso il terzo condotto, dal terzo condotto verso il secondo condotto, dal terzo condotto verso il primo condotto.
Aspetto 3 : dispositivo secondo l?aspetto 1 o 2, dove il dispositivo di collegamento idraulico comprende, una prima valvola connessa al primo condotto, una seconda valvola connessa al secondo condotto, una giunzione a T, connessa al terzo condotto, alla prima valvola, e alla seconda valvola. Aspetto 4: dispositivo secondo l?aspetto 1 o 2, dove il dispositivo di collegamento idraulico comprende, una valvola rotativa connessa tra il primo condotto, il secondo condotto, e il terzo condotto.
Aspetto 5 : dispositivo secondo una qualsiasi aspetto precedente, comprendente una pluralit? di primi condotti, dove ciascuno della pluralit? di primi condotti ? indipendentemente operabile come il primo condotto.
Aspetto 6: dispositivo secondo l?aspetto 5, dove almeno uno della pluralit? di primi contenitori contiene un liquido di risciacquo, dove il liquido di risciacquo ? uno o pi? tra un liquido con un gusto simile alla bevanda da aromatizzare, un liquido con un gusto neutro, uno o pi? componenti della bevanda da aromatizzare, o la bevanda da aromatizzare.
Aspetto 7: dispositivo secondo una qualsiasi aspetto precedente, dove il sensore ? configurato cos? da misurare una quantit? di liquidi presenti nel terzo condotto tramite una pluralit? di sensori luminosi posti a posizioni diverse lungo il terzo condotto.
Aspetto 8: dispositivo secondo una qualsiasi aspetto precedente, comprendente un condotto di scarico connesso da una estremit? al dispositivo di collegamento idraulico, dove un?altra estremit? del condotto di scarico ? lasciata aperta e/o ? connettibile ad un contenitore di scarico.
Aspetto 9: dispositivo secondo una qualsiasi aspetto precedente, comprendente almeno un condotto di pulizia per ugelli, configurato cos? da pulire almeno un ugello di almeno uno dei condotti.
Aspetto 10: metodo per aromatizzazione di una bevanda tramite il dispositivo secondo una qualsiasi delle aspetti precedenti, il metodo comprendente i passi di: connessione del primo condotto e del terzo condotto, pompaggio del volume di liquidi attraverso il primo condotto fino al terzo condotto, connessione del terzo condotto e del secondo condotto, scarico di almeno una parte del volume di liquidi nel contenitore della bevanda, connessione del terzo condotto e del primo condotto.
BREVE DESCRIZIONE DELLE FIGURE
La figura 1 illustra schematicamente un dispositivo 100 per l?aromatizzazione di una bevanda;
Le figure 2A e 2B illustrano rispettivamente schematicamente un dispositivo 200A, 200B per l?aromatizzazione di una bevanda;
La figura 3 illustra schematicamente un dispositivo 300 per l?aromatizzazione di una bevanda;
Le figure 4A, 4B illustrano rispettivamente schematicamente un dispositivo 400A, 400B per l?aromatizzazione di una bevanda;
La figura 5 illustra schematicamente un metodo 500 per l?aromatizzazione di una bevanda;
Le figure 6A-6D illustrano schematicamente fasi del metodo 500 con riferimento al dispositivo 300.
DESCRIZIONE DETTAGLIATA DELLE FIGURE
La figura 1 illustra schematicamente un dispositivo 100 per Laromatizzazione di una bevanda. Come risulter? chiaro dalla descrizione seguente, il dispositivo 100 per aromatizzazione di una bevanda permette di aromatizzare una bevanda inclusa nel contenitore b, tramite uno o pi? aromi inclusi in uno o pi? corrispondenti contenitori 110.
Sar? altrettanto evidente che l?invenzione potr? essere applicata anche ad altri tipi di liquidi, non necessariamente a degli aromi liquidi. Nonostante alcune forme d?implementazione nel seguito facciano quindi esplicito riferimento ad aromi liquidi, a scopo illustrativo e non limitativo, queste saranno da intendersi come applicabili anche ad altri liquidi, per esempio conservanti, acidi, o pi? in generale liquidi che devono essere controllati in quantit? precise.
Nella forma d?implementazione illustrata in figura 1, per chiarezza espositiva, un solo contenitore di aromi 110 ? presente. Sar? tuttavia chiaro che l?invenzione non ? limitata a questa forma d?implementazione e che una pluralit? di contenitori d?aromi 311-3 IN potr? alternativamente essere implementata, come, ad esempio, illustrato in figura 3.
In generale, il dispositivo 100 permette di trasferire una quantit? controllata di aromi dall?uno o pi? contenitore d?aromi 110 al contenitore della bevanda b. Pi? specificatamente, grazie alla specifica conformazione del dispositivo 100, la quantit? di aromi pu? essere controllata precisamente nell?intervallo compreso tra 1 microlitro e 1 millilitro, pi? preferibilmente tra 1 microlitro e 200 microlitri. In particolare, il dispositivo 100 comprende una pluralit? di condotti 120, 140, 150. Dettagli pi? specifici su alcune possibili caratteristiche dei condotti verranno fornite in seguito. In generale, condotti atti a trasferire aromi liquidi e/o pi? in generale liquidi per consumo umano saranno implementabili. Nonostante i condotti nelle figure siano indicati come elementi singoli risulter? evidente che un condotto pu? essere implementato tramite la connessione di pi? elementi.
Nella descrizione che segue si descriveranno i condotti come aventi due estremit? connesse, o connettibili, a vari elementi. Sar? evidente che la connessione non deve necessariamente essere diretta ma pu? essere operata tramite degli elementi intermedi.
Il dispositivo 100 comprende inoltre un dispositivo di collegamento idraulico 130 configurato cos? da essere connettibile ad almeno tre condotti e cos? da poter connettere tra di loro almeno due dei detti almeno tre condotti. NeH?implementazione in figura 1, il dispositivo di collegamento idraulico 130 ? in particolare connesso ai condotti 120, 140, 150, e pu? mettere in connessione una coppia qualsiasi di questi condotti. Sar? evidente per gli esperti nel ramo che il dispositivo di collegamento idraulico 130 pu? essere implementato in diversi modi, cos? da ottenere la funzionalit? descritta sopra, per esempio tramite una o pi? valvole e uno o pi? condotti e/o connessioni. Alcune esemplificative forme d?implementazione particolarmente vantaggiose del dispositivo di collegamento idraulico 130 saranno descritte in relazione alle figure 2A, 2B, 4A e 4B. In alcune implementazioni preferite, il dispositivo di collegamento idraulico 130 pu? in particolare essere configurato cos? da permettere almeno uno o pi? dei flussi: - dal primo condotto 120 verso il terzo condotto 150,
- dal terzo condotto 150 verso il secondo condotto 140,
- dal terzo condotto 150 verso il primo condotto 120.
Come illustrato, il dispositivo 100 comprende quindi un primo condotto 120 connettibile da una estremit? a un contenitore 1 10 per aromi liquidi e connesso da un?altra estremit? al dispositivo di collegamento idraulico 130. Il termine connettibile implica che il contenitore 110 non forma necessariamente parte dell?invenzione. Sar? evidente che la connessione tra condotto 120 e contenitore 110 pu? essere implementata in diversi modi dall?esperto tecnico.
Come illustrato, il dispositivo 100 comprende inoltre un secondo condotto 140 connettibile da una estremit? a un contenitore B per la bevanda e connesso da un?altra estremit? al dispositivo di collegamento idraulico 130. Le stesse considerazioni fatte per il condotto 120 valgono anche per il condotto 140.
II dispositivo 100 comprende inoltre una pompa 170, configurata cos? da poter pompare un volume di aromi liquidi attraverso il condotto 120 e il dispositivo di collegamento idraulico 130, fino almeno al condotto 150.
Nella forma di implementazione illustrata in figura 1, la pompa 170 potr? essere configurata cos? da aspirare un volume di gas, per esempio aria, dal condotto 150 in maniera tale da aspirare l?aroma liquido all?interno del condotto 150. Sar? tuttavia evidente che l?invenzione non ? limitata questa forma di implementazione e, in forma di implementazione alternativa, sar? possibile controllare il livello dell?aroma liquido all?interno del condotto 150 in modalit? differenti, per esempio pompando un volume di gas, per esempio aria o un gas inerte, all?interno del contenitore per aromi 110. In alternativa, o in aggiunta, il condotto 150 pu? essere collegato ad un serbatoio in cui ? controllata la pressione, per esempio tramite la pompa 170.
Il dispositivo 100 comprende inoltre un terzo condotto 150, connesso al dispositivo di collegamento idraulico 130. Nella forma d?implementazione illustrata, il terzo condotto 150 ? inoltre connesso alla pompa 170, valgono tuttavia le considerazioni precedentemente indicate, ? sufficiente che la pompa 170 e il terzo condotto 150 possano interagire cos? che sia possibile pompare una quantit? di aromi liquidi nel terzo condotto 150 in seguito all?azione della pompa.
Il dispositivo 100 comprende inoltre un sensore 160 configurato cos? da misurare un volume di aromi liquidi presente nel terzo condotto 150.
In alcune implementazioni, il sensore 160 pu? essere configurato cos? da misurare una quantit? di aromi liquidi presenti nel terzo condotto 150 tramite una pluralit? di sensori luminosi posti a posizioni diverse lungo il terzo condotto 150. Per esempio, sar? possibile posizionare da un lato del condotto una sorgente luminosa e da un lato opposto del condotto un sensore. I due lati opposti del condotto si intendono come sostanzialmente alla stessa posizione longitudinale del condotto 150 e opposti rispetto a un asse di simmetria longitudinale del condotto 150, non sono quindi intesi come le due estremit? terminali del condotto.
Quando del liquido compare tra la sorgente luminosa e il sensore si verifica una modifica della trasmissione della luce tra sorgente e sensore. Misurando questa modifica ? possibile determinare la presenza di liquido in corrispondenza della posizione longitudinale alla quale sono piazzati sorgente e sensore. Tramite una pluralit? di coppie sorgente/sensore posizionate a diverse posizioni longitudinali del condotto risulta dunque possibile determinare la quantit? di liquido presente nel condotto, in base alla conoscenza del volume del condotto e della posizione del liquido al suo interno.
Risulter? tuttavia evidente che il sensore 160 non deve necessariamente essere implementato in questa maniera. In forme d?implementazione alternativa sar? per esempio possibile utilizzare un sensore di peso, capace di misurare il peso del condotto 150, e/o del dispositivo 100, cos? da determinare la quantit? di liquido aspirata nel condotto 150. Alternativamente, sar? possibile misurare il volume di gas pompato dalla pompa 170. Ancora alternativamente, sar? possibile misurare un tempo di azione della pompa e derivarne, conoscendone la portata, il volume di liquido pompato.
In generale risulta evidente che diverse possibilit? sono disponibili per misurare la quantit? di liquido presente nel condotto 150.
In forme d?implementazione preferite, i condotti descritti nella presente descrizione, ed in particolare uno o pi? dei condotti 120, 140, 150, hanno dimensioni tali per cui al passare dell?aroma liquido non si formano bolle d?aria nei condotti.
Sar? evidente per gli esperti del settore individuare tali dimensioni una volta definito lo specifico liquido in considerazione. Questa configurazione ha diversi vantaggi, tra i quali quello di permettere una misura precisa del volume di liquido nel condotto 150 sulla base della posizione raggiunta dal liquido nel condotto. Tali dimensioni, necessariamente piccole, hanno inoltre il vantaggio di permettere di misurare con precisione il volume di aromi pompato, poich? anche un piccolo volume produce una variazione significativa del livello del liquido nel condotto 150. Inoltre, evitando la formazione di bolle, il dispositivo 100 pu? essere operato con i condotti orientati in qualsiasi direzione nello spazio e, per esempio, orientati su un piano sostanzialmente orizzontale, diminuendo gli ingombri verticali ed evitando instabilit? del dispositivo 100. Ulteriori vantaggi risulteranno evidenti dalla descrizione seguente.
In forme d?implementazione preferite uno o pi? dei condotti potr? preferibilmente avere un diametro interno compreso tra 0.05mm e 30mm, ancora pi? preferibilmente tra 0.2mm e 2mm. In alternativa, o in aggiunta, uno o pi? dei condotti potr? preferibilmente avere una lunghezza compresa tra lem e 5m, ancora pi? preferibilmente tra lem e 50cm.
Come illustrato, il dispositivo 100 pu? inoltre comprendere un controllore 180, configurato cos? da controllare e/o ricevere informazioni da elementi del dispositivo 100 e, in particolare, la pompa 170, il sensore 160 e il dispositivo di collegamento idraulico 130. In particolare, il controllore 180 pu? essere configurato per eseguire uno qualsiasi dei metodi descritti. Risulta dunque evidente dalla descrizione precedente che il dispositivo 100 pu? essere utilizzato per pompare una quantit? nota di aromi liquidi dal contenitore 1 10 verso il terzo condotto 150, nel quale il volume di aroma viene misurato con precisione. La quantit? desiderata di aroma pu? poi essere pompata tramite il condotto 140 nel contenitore b, dove pu? essere mischiata con la bevanda. Un esempio di un possibile metodo verr? descritto pi? in dettaglio in seguito con riferimento alla figura 5.
Nella descrizione precedente, il dispositivo di collegamento idraulico 130 ? stato descritto in maniera funzionale, e risulter? evidente all?esperto tecnico come queste funzioni possano essere implementate tramite un?apposita combinazione ed utilizzo di componenti di per s? note.
Nel seguito, con riferimento in particolare alle figure 2A e 2B si descriveranno alcune forme d?implementazione specifiche del dispositivo di collegamento idraulico 130, con riferimento ai dispositivi di collegamento idraulici 230A e 230B.
Come visibile in figura 2A, il dispositivo 200A comprende un dispositivo di collegamento idraulico 230A, comprendente una valvola 231 connessa al primo condotto 120, una valvola 233 connessa al secondo condotto 140, ed una giunzione a T 232, connessa al terzo condotto 150, alla valvola 231 ed alla valvola 233.
La valvola 231 ? preferibilmente bidirezionale. La valvola 233 pu? essere bidirezionale ma pu? preferibilmente essere implementata da una valvola monodirezionale, pi? semplice, che permette il passaggio di fluidi provenienti dalla giunzione a T 232 verso il secondo condotto 140.
Risulta dunque evidente che una connessione tra il primo condotto 120 e il terzo condotto 150 pu? essere aperta o chiusa operando la valvola 231. Nella forma d?implementazione illustrata questa connessione passa attraverso la valvola 23 1, un condotto di connessione 235 e la giunzione a T 232.
In maniera simile, una connessione tra il terzo condotto 150 e il secondo condotto 140 pu? essere aperta o chiusa operando la valvola 233. Nella forma d?implementazione illustrata questa connessione passa attraverso la valvola 233, un condotto di connessione 234 e la giunzione a T 232.
Nel caso in cui si utilizzi una valvola unidirezionale per la valvola 233 risulter? evidente che un flusso tra condotto 150 e 140 ? sempre possibile, e quindi una connessione in questa direzione ? sempre presente, mentre un flusso tra condotto 140 e 150 non ? mai possibile, e quindi una connessione in questa direzione ? sempre assente.
Risulta dunque evidente che il dispositivo di collegamento idraulico 230A pu? implementare le funzionalit? precedentemente descritte per il dispositivo di collegamento idraulico 100a. In particolare, ? possibile creare una connessione tra il condotto 120 e 150, in entrambe le direzioni, e tra il condotto 150 e il condotto 140.
Nella forma d?implementazione illustrata in figura 2A, come risulter? pi? evidente nel seguito ed in particolare con riferimento alle figure 6A-6D, il pompaggio degli aromi dal contenitore 110 riempie di aromi il primo condotto 120, il condotto di connessione 235, la giunzione a T 232 e il terzo condotto 150. Una successiva chiusura della valvola 23 1 e un pompaggio in direzione opposta permette al volume di aromi liquidi presente dalla giunzione a T 232 in poi di essere trasferito nel condotto 140 e quindi nel contenitore b. La quantit? di aromi residua, presente in particolare nel condotto di connessione 235, nella valvola 231 e nel condotto 120 pu? successivamente essere re-introdotta nel contenitore 110, con un?azione opposta di pompaggio da parte della pompa 170.
Risulta dunque evidente che, conoscendo la conformazione geometrica del dispositivo ed in particolare i volumi dei condotti e/o delle componenti che vengono riempiti dall?aroma liquido in fase di pompaggio verso il terzo condotto 150, ? possibile calcolare in maniera precisa quanto volume di aroma liquido verr? riversato nel contenitore b, in base alle indicazioni fornite dal sensore 160.
Una possibile implementazione alternativa del dispositivo di collegamento idraulico 130a ? rappresentata dal dispositivo di collegamento idraulico 230B, illustrato in figura 2B.
Come visibile in figura 2B, il dispositivo 200B comprende un dispositivo di collegamento idraulico 230B, comprendente una valvola rotativa 236 connessa tra il primo condotto 120, il secondo condotto 140, e il terzo condotto 150. Come risulter? evidente agli esperti nel settore della fluidica, la valvola rotativa 236 pu? essere implementata cos? da connettere due qualsiasi condotti tra di loro.
Per esempio, la valvola rotativa 236 potr? avere una posizione nella quale connette il primo condotto 120 al secondo condotto 140. In alternativa, o in aggiunta, la valvola rotativa 236 potr? avere una posizione nella quale connette il primo condotto 120 al terzo condotto 150.
Sempre in alternativa, o in aggiunta la valvola rotativa 236 potr? avere una posizione nella quale connette il secondo condotto 140 al primo condotto 120. In alternativa, o in aggiunta, la valvola rotativa 236 potr? avere una posizione nella quale connette il secondo condotto 140 al terzo condotto 150.
Sempre in alternativa, o in aggiunta la valvola rotativa 236 potr? avere una posizione nella quale connette il terzo condotto 150 al primo condotto 120. In alternativa, o in aggiunta, la valvola rotativa 236 potr? avere una posizione nella quale connette il terzo condotto 150 al secondo condotto 140.
Nonostante queste posizioni siano state indicate come monodirezionali, l?invenzione non ? limitata a questa implementazione. Per esempio, nella posizione che connette i condotti 120 e 150, o in quella che connette i condotti 150 e 140, sar? possibile avere uno scorrimento dei fluidi in entrambe le direzioni, controllato eventualmente dalla pompa 170.
Risulta dunque evidente che posizionando la valvola rotativa 236 cos? da connettere i condotti 120 e 150 ? possibile pompare una quantit? di aroma liquido desiderata nel condotto 150. Posizionando poi la valvola rotativa 236 cos? da connettere i condotti 150 e 140 ? possibile pompare una quantit? di aroma liquido desiderata nel condotto 140. Si noter? che in questo caso, come nel caso di figura 2A, non ? necessario trasferire nel condotto 140 tutto il volume di aroma liquido presente nel condotto 150, un eventuale controllo sulla quantit? di volume trasferito nel condotto 140 potr? essere fatta tramite un?apposita rilevazione da parte del sensore 160. Infine, la valvola rotativa 236 pu? essere posizionata cos? da connettere i condotti 150 e 120, permettendo il pompaggio di quantit? residue di aroma liquido, inutilizzate, nel contenitore 110. Le forme d?implementazione precedenti sono state descritte con riferimento a un solo contenitore 100 per aroma liquidi. In diverse applicazioni sar? tuttavia preferibile implementare una pluralit? di diversi aromi liquidi che, eventualmente combinati, potranno portare a innumerevoli possibili combinazioni e quindi personalizzazioni del gusto della bevanda b.
La figura 3 illustra quindi un dispositivo 300, nel quale sono presenti una pluralit? di primi condotti 321-32N, al posto del singolo primo condotto 120 finora descritto. Risulter? evidente che quanto ? stato descritto per il primo condotto 120 ? implementabile, in maniera indipendente, per ciascuno dei primi condotti 321-32N. In altri termini, ciascuno della pluralit? di primi condotti 321-32N ? indipendentemente operabile come il primo condotto 120.
Forme d?implementazione del dispositivo di collegamento idraulico 330 che permettano di operare con una pluralit? di primi condotti 321-32N saranno descritte successivamente, a titolo di esempio, in relazione alle figure 4A e 4B. Risulter? tuttavia evidente che saranno possibili diverse implementazioni tramite l?uso di componenti per s? note cos? da implementare le connessioni funzionali precedentemente descritte, anche in presenza di una pluralit? di primi condotti 321-32N.
La presenza di pi? primi condotti 321-32N permette, come detto, di utilizzare pi? aromi diversi, schematicamente illustrati dai contenitori 3 11-3 IN. In alternativa, o in aggiunta, almeno uno della pluralit? di contenitori 3 11-3 IN potr? contenere un liquido di risciacquo. Il liquido di risciacquo pu? in particolare essere uno o pi? tra un liquido con un gusto simile alla bevanda da aromatizzare, un liquido con un gusto neutro, uno o pi? componenti della bevanda da aromatizzare, o la bevanda da aromatizzare.
Risulter? quindi evidente che il liquido da risciacquo pu? essere utilizzato per risciacquare uno o pi? degli elementi del dispositivo 300, per esempio in seguito al passaggio di uno o pi? degli aromi 110 attraverso il dispositivo 300, senza risultare in un cambiamento significativo del gusto della bevanda b. Per esempio, il liquido da risciacquo pu? essere utilizzato per risciacquare uno o pi? tra i condotti 120, 140 e 150 e il dispositivo di collegamento idraulico 330.
In alternativa, o in aggiunta, uno o pi? dei contenitori 3 11-3 IN potr? essere utilizzato come contenitore di scarico. Questo rende possibile per esempio periodicamente scaricare eventuali residui presenti nel dispositivo 300. Per esempio, ? possibile procedere al risciacquo del dispositivo 300 con del liquido da risciacquo e poi scaricare il risciacquo in un contenitore di scarico. Sempre in alternativa o in aggiunta, sar? possibile implementare un condotto di scarico 390 connesso da una estremit? al dispositivo di collegamento idraulico 330, in maniera analoga a uno dei primi condotti 321-32N, mentre un?altra estremit? del condotto di scarico 390 pu? essere lasciata aperta e/o ? connettibile ad un contenitore di scarico, non illustrato.
In alcune forme d?implementazione, il dispositivo 300 pu? inoltre comprendere una pompa di scarico 391, in aggiunta alla pompa 170. Preferibilmente, la pompa di scarico 391 sar? collegabile al terzo condotto in una posizione pi? prossima all?estremit? opposta al collegamento del terzo condotto 150 con il dispositivo di collegamento idraulico 330. Questo permette vantaggiosamente di assicurare che l?azione della pompa di scarico 391 possa pulire da ogni residuo il terzo condotto 150, ed eventualmente altri componenti del dispositivo 300, a seconda della configurazione del dispositivo di collegamento idraulico 330.
Preferibilmente, la pompa di scarico 391 ha una portata superiore alla pompa 170. In altri termini, nonostante l?operazione di scarico possa essere agevolmente implementata dalla pompa 170, in alcune implementazioni sar? preferibile aggiungere una specifica pompa di scarico 391 con una portata maggiore. Questo permette vantaggiosamente di avere una pompa 170 precisa, con una portata contenuta, cos? da controllare con precisione la quantit? di aromi pompati nel contenitore B e, allo stesso tempo, di avere una pompa di scarico 391 che permetta una pulizia efficace e/o rapida dei componenti del dispositivo 300 da eventuali residui dell?aroma liquido e/o del liquido di risciacquo.
Come illustrato in figura 3, il dispositivo 300 pu? inoltre comprendere almeno un condotto di pulizia 392 per ugelli, configurato cos? da pulire almeno un ugello di almeno uno dei condotti precedentemente descritti. Nella forma d?implementazione illustrata, il condotto di pulizia 392 ? configurato cos? da pulire l?estremit? del secondo condotto 140, posizionando un ugello del condotto di pulizia 392 in prossimit? dell?ugello del condotto 140. Risulter? evidente che simili configurazioni sono praticabili per uno qualsiasi degli altri condotti illustrati e/o descritti.
Il condotto di pulizia 392 pu? procedere alla pulizia dell?ugello tramite l?emissione di un fluido, ad esempio un gas, come ad esempio aria, o un liquido, come ad esempio il liquido di risciacquo, o acqua. In forme d?implementazione preferite, il condotto di pulizia 392 pu? inoltre essere connesso ad una pompa di pulizia 393, configurata cos? da pompare detto fluido. Risulter? evidente che una singola pompa di pulizia 393 pu? essere operata per una pluralit? di condotti di pulizia 392. In forme d?implementazione preferite, la pompa di pulizia 393 pu? implementare la, od essere implementata dalla, pompa 170 e/o dalla pompa 391.
Risulter? chiaro che le varie differenze tra il dispositivo 300 e il dispositivo 100, ad esempio uno qualsiasi degli elementi 311-31N, 321-32N, 330, 390-393, non necessitano di essere tutte implementate assieme e che potranno essere invece implementate separatamente le une dalle altre, o in una loro qualsiasi combinazione.
In alcune forme d?implementazione, almeno una parte del terzo condotto 150 pu? vantaggiosamente essere posizionata ad un?altezza superiore a quella del secondo condotto 140. Alternativamente, o in aggiunta, il condotto 150 potr? essere posizionato in una posizione pi? alta del condotto 120. Alternativamente, o in aggiunta, la giunzione a T 232 potr? essere posizionata in una posizione pi? alta del condotto 120. Alternativamente, o in aggiunta, il condotto 150 potr? essere posizionato in una posizione pi? alta del condotto 140, e/o della giunzione a T 232, e/o del condotto 120, e/o del condotto 235. Alternativamente, o in aggiunta, la pompa 170 potr? essere posizionata in una posizione pi? alta del condotto 150. Alternativamente, o in aggiunta, la giunzione a T 232 potr? essere posizionato in una posizione pi? alta del condotto 235, e/o l?estremit? pi? in alto del condotto 234 potr? corrispondere all?altezza della giunzione a T 232. Alternativamente, o in aggiunta, il condotto 234 e/o il condotto 140 potranno essere posizionati in una posizione pi? alta del contenitore b.
Ciascuna di queste configurazioni permette vantaggiosamente di far colare liquido presente in uno o pi? componenti del dispositivo 300 per gravit?, anche in assenza di un?azione di una o pi? delle pompe 170, 391, 392
La figura 4A illustra schematicamente una possibile implementazione del dispositivo di collegamento idraulico 330 nel caso di presenza di una pluralit? di primi condotti 321-32N, sotto forma del dispositivo di collegamento idraulico 430A.
Come visibile, il dispositivo di collegamento idraulico 430A corrisponde sostanzialmente al dispositivo di collegamento idraulico 230A, nel quale ? tuttavia presente una valvola rotativa 431 al posto della valvola 231. Le considerazioni precedentemente fatte per la valvola rotativa 236 si applicano anche alla valvola rotativa 431. Sar? quindi possibile, ad esempio, connettere uno qualsiasi dei primi condotti 321-32N con il condotto 235. Questo collegamento permette al dispositivo 400A di operare come gi? precedentemente descritto per il dispositivo 200.
La figura 4B illustra schematicamente una possibile implementazione alternativa del dispositivo di collegamento idraulico 330 nel caso di presenza di una pluralit? di primi condotti 321-32N, sotto forma del dispositivo di collegamento idraulico 430B.
In questo caso, il dispositivo di collegamento idraulico 430B pu? essere implementato tramite una singola valvola rotativa 436, che pu? in particolare permettere una connessione tra almeno due condotti qualsiasi, e preferibilmente esattamente due condotti qualsiasi, tra quelli connessi alla valvola rotativa 436. Risulta in particolare possibile di posizionare la valvola rotativa cos? da permettere i seguenti flussi:
- da uno qualsiasi dei primi condotti 321-32N verso il terzo condotto 150,
- dal terzo condotto 150 verso il secondo condotto 140,
- dal terzo condotto 150 verso uno qualsiasi dei primi condotti 321-32N.
Esempi di metodo di utilizzo del dispositivo 200A saranno descritti in seguito con riferimento alle figure 5 e 6A-6D. Risulter? tuttavia chiaro che questi metodi sono analogamente implementabili con uno qualsiasi dei dispositivi 100, 200A, 200B, 300, 400A e 400B. In particolare, la figura 5 illustra schematicamente un metodo 500 per l?aromatizzazione di una bevanda. Le figure 6A-6D illustrano schematicamente fasi del metodo 500 con riferimento al dispositivo 200A.
Il metodo 500 comprende in particolare un primo passo S51 di connessione del primo condotto 120 e del terzo condotto 150. Con passo di connessione si intende la configurazione di uno o pi? elementi del dispositivo cos? da permettere una connessione fluidica, almeno in una direzione, tra i condotti 120 e 150, preferibilmente nella direzione dal condotto 120 verso il condotto 150.
Con riferimento ai dispositivi precedentemente illustrati, il passo S51 pu? essere implementato da uno qualsiasi dei dispositivi di collegamento idraulico 130, 330. In alternativa, o in aggiunta, pu? essere implementato aprendo la valvola 23 1, o posizionando la valvola rotativa 236, 431 o 436 cos? da permettere la detta connessione. Risulter? evidente che, nonostante la descrizione del metodo sia fatta in relazione al primo condotto 120, un?implementazione analoga pu? essere realizzata per uno qualsiasi dei primi condotti 321-32N.
Successivamente, il metodo 500 pu? comprendere un passo di pompaggio di un volume di aromi liquidi attraverso il primo condotto 120 fino al terzo condotto 150. Come visibile in figura 6A e 6B questo permette vantaggiosamente di pompare una quantit? desiderata di liquido nel terzo condotto 150.
Nella forma d?implementazione illustrata in figura 6A e 6B, i condotti hanno una dimensione tale per cui non ? possibile il formarsi di bolle al loro interno. Questo permette al liquido di passare dalla giunzione a T 232 verso il condotto 150, a causa della depressione causata dalla pompa, senza occupare il condotto 234. In forme d?implementazione alternativa, nelle quali la formazione di bolle sia possibile, o dove la pompa dovesse agire in pressione anzich? in aspirazione, un comportamento simile potrebbe essere ottenuto controllando opportunamente la valvola 233. Esempi in questo senso verranno discussi pi? nel seguito. Rimane tuttavia evidente che, anche se il condotto 234 dovesse riempirsi, l?invenzione potrebbe comunque essere implementata, tenendo in conto del volume di liquido nel condotto 234 che verr? successivamente riversato nel contenitore b.
In alcune forme d?implementazione, come illustrato, il passo di pompaggio pu? essere implementato con due sotto-passi S53, S54. Al passo S53 si procede con il pompaggio mentre al passo S54 si valuta la quantit? di liquido pompato tramite il sensore 160. Risulter? tuttavia evidente che un passo di pompaggio unico pu? essere implementato. Per esempio, conoscendo la portata volumetrica per unit? di tempo della pompa 170 sar? possibile attivare la pompa per il tempo necessario a pompare una quantit? predefinita di liquidi.
Successivamente, il metodo 500 comprende un passo S55 di connessione del terzo condotto 150 e del secondo condotto 140. Tramite questa connessione ? possibile scaricare almeno una parte del volume di liquido nel condotto 250 e/o 234 aH?interno del contenitore b.
Con riferimento ai dispositivi precedentemente illustrati, il passo S55 pu? essere implementato da uno qualsiasi dei dispositivi di collegamento idraulico 130, 330. In alternativa, o in aggiunta, pu? essere implementato aprendo la valvola 233, o posizionando la valvola rotativa 236 o 436 cos? da permettere la detta connessione.
Il metodo 500 comprende inoltre un passo S57 di scarico del volume di aromi liquidi nella bevanda b, attraverso il condotto 140. Come precedentemente descritto, non ? necessario scaricare l?intero volume di liquido presente nel condotto 150. Per esempio, nel caso di un processo con una pluralit? di contenitori di bevanda b, il volume di liquido nel condotto 150 potrebbe essere solo parzialmente scaricato in ciascun contenitore b. Una visualizzazione del passo S57 ? visibile in figura 6C. In alcune forme d?implementazione, lo scarico pu? essere implementato tramite una pressione generata dalla pompa 170.
Come illustrato in figura 6D, il metodo 500 comprende inoltre un passo S58 di connessione del terzo condotto 150 e del primo condotto 120. In questa maniera ? possibile scaricare residui del volume di liquido di aromi nel contenitore 311, per un futuro riuso.
Grazie al metodo 500 ? quindi possibile misurare in maniera precisa piccole quantit? di aromi liquidi dal contenitore 311, grazie alla vantaggiosa configurazione del dispositivo. In particolare, grazie alle ridotte dimensioni del condotto 150 e alla sensibilit? del sensore 160, risulta possibile misurare volumi di aromi liquidi estremamente contenuti. Questo permette di aggiungere aromi alla bevanda nel contenitore B in maniera molto precisa e, vantaggiosamente, in maniera diversa per potenzialmente ogni contenitore b, a seconda delle preferenze dell?utente.
In alcune forme di implementazione, il metodo 500 pu? inoltre comprendere un passo S52 di chiusura della valvola 233 prima del passo di pompaggio S53.
Questo permette vantaggiosamente di evitare che, durante il passo di pompaggio S53, la pompa 170 vada ad aspirare aria dal contenitore b. Come precedentemente descritto, questo passo non ? strettamente necessario. Sar? per esempio possibile implementare la valvola 233 come una semplice valvola unidirezionale configurata cos? da permettere il passaggio di liquidi dal condotto 234 al condotto 140 ma non viceversa, che non richiede quindi di essere controllata. Alternativamente, o in aggiunta, nelle forme di implementazione gi? precedentemente descritte nelle quali una valvola rotativa viene implementata al posto della giunzione a T 232, sar? possibile evitare che aria venga aspirata dal contenitore B semplicemente configurando la valvola rotativa cos? da connettere il condotto 150 al condotto 235, ma non al condotto 234, durante il passo S53.
In alcune forme di implementazione, il metodo 500 pu? inoltre comprendere un passo S56 di chiusura della valvola 231 dopo il passo di connessione S55 del secondo condotto 140 e del terzo condotto 150. In questa maniera ? possibile scaricare i liquidi non attraverso la valvola 231 ma attraverso la valvola 233.
Nelle forme d?implementazione che comprendono l?utilizzo di una valvola rotativa, per esempio la valvola 236, il passo S55 di connessione S55 del secondo condotto 140 e del terzo condotto 150 pu? anche implementare il passo di chiusura della connessione tra il condotto 150 e il condotto 120, configurando la valvola 236 in maniera corrispondente.
In alcune forme di implementazione, il metodo 500 pu? inoltre comprendere uno o pi? cicli di risciacquo, non illustrati. In maniera generale, il ciclo di risciacquo pu? essere effettuato in maniera simile rispetto a quanto precedentemente descritto per il ciclo di pompaggio di aromi liquidi dal contenitore 311 al contenitore b, semplicemente sostituendo il pompaggio di aromi liquidi dal contenitore 311 con il pompaggio di un liquido di risciacquo da uno dei contenitori 3 11-3 IN.
In maniera pi? specifica, ciascun ciclo di risciacquo potr? comprendere il passo S51 al fine di permettere l?aspirazione del liquido di risciacquo da uno dei contenitori 3 11-3 IN, i passi S53, S54 di pompaggio e il passo S57, e/o il passo S55, e/o il passo S58 di connessione del primo e terzo condotto 120 e 150, rispettivamente per lo di scarico del liquido di risciacquo nel secondo contenitore B e/o in un contenitore di risciacquo, e/o in un contenitore di scarico, e/o tramite un condotto di scarico 390.
Risulta quindi evidente che il ciclo di risciacquo permette di risciacquare vari componenti del dispositivo. Detto altrimenti, il ciclo di risciacquo permette di risciacquare una pluralit? delle componenti del dispositivo, che sono entrate in contatto con gli aromi liquidi nel precedente ciclo di aromatizzazione. Questo permette vantaggiosamente di assicurare che, nel prossimo ciclo di aromatizzazione, gli aromi siano influenzati quanto meno possibile da eventuali residui del precedente ciclo di aromatizzazione.
Si ? dunque descritto come i dispositivi ed i metodi secondo l?invenzione possano permettere di implementare un?aromatizzazione di una bevanda con piccole quantit? di aromi, compatibili con quantit? di bevanda nell?ordine di pochi litri, o meno, preferibilmente compatibili con quantit? di bevanda nell?ordine di un litro o meno.
Questo permette vantaggiosamente all?invenzione di implementare aromatizzazioni diverse per piccole produzioni di poche bottiglie, o anche solo per una singola bottiglia, o addirittura un singolo bicchiere, permettendo quindi all?utente di ottenere bevande personalizzate secondo i propri gusti con un procedimento semplice ed affidabile.
LISTA NUMERI DI RIFERIMENTO
100: dispositivo per aromatizzazione
110: contenitore aroma
120: condotto
130: dispositivo di collegamento idraulico
140: condotto
150: condotto
160: sensore
170: pompa
180: controllore
B: contenitore bevanda
200A: dispositivo per aromatizzazione
230A: dispositivo di collegamento idraulico
23 1 : valvola
232: giunzione a T
233 : valvola
234: condotto
235 : condotto
200B: dispositivo per aromatizzazione
230B: dispositivo di collegamento idraulico 236: valvola rotativa
300: dispositivo per aromatizzazione
311-3 IN: contenitori aromi
321-32N: condotto
330: dispositivo di collegamento idraulico 390: condotto di scarico
391 : pompa di scarico
392: condotto di pulizia ugello
393 : pompa di pulizia
400A: dispositivo per aromatizzazione 430A: dispositivo di collegamento idraulico 431 : valvola rotativa
400B: dispositivo per aromatizzazione 430B: dispositivo di collegamento idraulico 436: valvola rotativa
500: metodo
S51 : passo di connessione condotti
S52: passo di chiusura valvola
S53 : passo di pompaggio
S54: passo di controllo
S55 : passo di connessione condotti
S56: passo di chiusura valvola
S57: passo di scarico liquidi
S51 : passo di connessione condotti
Claims (10)
1. Dispositivo (100, 200A, 200B, 300, 400A, 400B) per aromatizzazione di una bevanda comprendente:
un dispositivo di collegamento idraulico (130, 230A, 230B, 330, 430A, 430B), configurato cos? da essere connettibile ad almeno tre condotti ( 120, 140, 150) e cos? da poter connettere tra di loro almeno due dei detti almeno tre condotti (120, 140, 150),
un primo condotto (120) connettibile da una estremit? a un contenitore (110, 311) per liquidi e connesso da un?altra estremit? al dispositivo di collegamento idraulico (130, 230A, 230B, 330, 430A, 430B),
un secondo condotto (140) connettibile da una estremit? a un contenitore (B) per la bevanda e connesso da un?altra estremit? al dispositivo di collegamento idraulico (130, 230A, 230B, 330, 430A, 430B),
un terzo condotto (150), connesso al dispositivo di collegamento idraulico (130, 230A, 230B, 330, 430A, 430B), una pompa (170), configurata cos? da pompare liquidi dal contenitore (110, 31 1) nel terzo condotto (150),
un sensore (160) configurato cos? da misurare un volume di liquidi presente nel terzo condotto ( 150).
2. Dispositivo (100, 200A, 200B, 300, 400A, 400B) secondo la rivendicazione 1 dove il dispositivo di collegamento idraulico (130, 230A, 230B, 330, 430A, 430B) ? configurato cos? da permettere almeno uno o pi? dei flussi:
- dal primo condotto (120) verso il terzo condotto (150), - dal terzo condotto (150) verso il secondo condotto (140), - dal terzo condotto (150) verso il primo condotto (120).
3. Dispositivo (200A, 400A) secondo la rivendicazione 1 o 2, dove il dispositivo di collegamento idraulico (230A, 430A) comprende,
una prima valvola (231, 431) connessa al primo condotto (120),
una seconda valvola (233) connessa al secondo condotto (140),
una giunzione a T (232), connessa al terzo condotto (150), alla prima valvola (23 1, 431), e alla seconda valvola (233).
4. Dispositivo (200B, 400B) secondo la rivendicazione 1 o 2, dove il dispositivo di collegamento idraulico (230B, 430B) comprende,
una valvola rotativa (236, 436) connessa tra il primo condotto (120), il secondo condotto (140), e il terzo condotto (150).
5. Dispositivo (300, 400A, 400B) secondo una qualsiasi rivendicazione precedente,
comprendente una pluralit? di primi condotti (321-32N), dove ciascuno della pluralit? di primi condotti (321-32N) ? indipendentemente operabile come il primo condotto (120).
6. Dispositivo (300, 400A, 400B) secondo la rivendicazione 5,
dove almeno uno della pluralit? di primi contenitori (311-3 IN) contiene un liquido di risciacquo,
dove il liquido di risciacquo ? uno o pi? tra un liquido con un gusto simile alla bevanda da aromatizzare, un liquido con un gusto neutro, uno o pi? componenti della bevanda da aromatizzare, o la bevanda da aromatizzare.
7. Dispositivo (100, 200A, 200B, 300, 400A, 400B) secondo una qualsiasi rivendicazione precedente,
dove il sensore (160) ? configurato cos? da misurare una quantit? di liquidi presenti nel terzo condotto (150) tramite una pluralit? di sensori luminosi posti a posizioni diverse lungo il terzo condotto (150).
8. Dispositivo (300) secondo una qualsiasi rivendicazione precedente,
comprendente un condotto di scarico (390) connesso da una estremit? al dispositivo di collegamento idraulico (330), dove un?altra estremit? del condotto di scarico (390) ? lasciata aperta e/o ? connettibile ad un contenitore di scarico.
9. Dispositivo (300) secondo una qualsiasi rivendicazione precedente,
comprendente almeno un condotto di pulizia (392) per ugelli, configurato cos? da pulire almeno un ugello di almeno uno dei condotti.
10. Metodo (500) per aromatizzazione di una bevanda tramite il dispositivo (100, 200A, 200B, 300, 400A, 400B) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, il metodo (500) comprendente i passi di:
- connessione ( S51 ) del primo condotto (120) e del terzo condotto (150),
- pompaggio (S53, S54) del volume di liquidi attraverso il primo condotto (120) fino al terzo condotto (150),
- connessione (S55) del terzo condotto (150) e del secondo condotto (140),
- scarico (S57) di almeno una parte del volume di liquidi nel contenitore (B) della bevanda,
- connessione (S56) del terzo condotto (150) e del primo condotto (120).
Priority Applications (1)
Application Number | Priority Date | Filing Date | Title |
---|---|---|---|
IT102021000030761A IT202100030761A1 (it) | 2021-12-06 | 2021-12-06 | Dispositivo e metodo per aromatizzazione di una bevanda |
Applications Claiming Priority (1)
Application Number | Priority Date | Filing Date | Title |
---|---|---|---|
IT102021000030761A IT202100030761A1 (it) | 2021-12-06 | 2021-12-06 | Dispositivo e metodo per aromatizzazione di una bevanda |
Publications (1)
Publication Number | Publication Date |
---|---|
IT202100030761A1 true IT202100030761A1 (it) | 2023-06-06 |
Family
ID=80461834
Family Applications (1)
Application Number | Title | Priority Date | Filing Date |
---|---|---|---|
IT102021000030761A IT202100030761A1 (it) | 2021-12-06 | 2021-12-06 | Dispositivo e metodo per aromatizzazione di una bevanda |
Country Status (1)
Country | Link |
---|---|
IT (1) | IT202100030761A1 (it) |
Citations (4)
Publication number | Priority date | Publication date | Assignee | Title |
---|---|---|---|---|
US4753370A (en) * | 1986-03-21 | 1988-06-28 | The Coca-Cola Company | Tri-mix sugar based dispensing system |
WO1991000239A1 (en) * | 1989-06-27 | 1991-01-10 | Nutri-Fruit, Inc. | Beverage dispensing system |
DE19936645A1 (de) * | 1998-09-30 | 2000-04-06 | Hubert Schneller | Getränkeausgabeeinrichtung |
WO2015113580A1 (de) * | 2014-01-31 | 2015-08-06 | Schaerer Ag | Aromamodul sowie verfahren zum betrieb eines solchen aromamoduls |
-
2021
- 2021-12-06 IT IT102021000030761A patent/IT202100030761A1/it unknown
Patent Citations (4)
Publication number | Priority date | Publication date | Assignee | Title |
---|---|---|---|---|
US4753370A (en) * | 1986-03-21 | 1988-06-28 | The Coca-Cola Company | Tri-mix sugar based dispensing system |
WO1991000239A1 (en) * | 1989-06-27 | 1991-01-10 | Nutri-Fruit, Inc. | Beverage dispensing system |
DE19936645A1 (de) * | 1998-09-30 | 2000-04-06 | Hubert Schneller | Getränkeausgabeeinrichtung |
WO2015113580A1 (de) * | 2014-01-31 | 2015-08-06 | Schaerer Ag | Aromamodul sowie verfahren zum betrieb eines solchen aromamoduls |
Similar Documents
Publication | Publication Date | Title |
---|---|---|
JP6307408B2 (ja) | 製品形成ディスペンサにおける部分制御プログラミングを提供するためのシステムおよび方法 | |
JP2002509504A (ja) | 再充填可能なディスペンサ | |
JP4933561B2 (ja) | 液体製品を容器にパッケージングするための設備 | |
US20060000855A1 (en) | Drink pouring dispenser | |
US11542146B2 (en) | Sold out detection using a level sensor for a beverage dispenser | |
ITBO20060816A1 (it) | Macchina per la produzione sia di gelati, sia di frullati di gelato (shake). | |
IT202100030761A1 (it) | Dispositivo e metodo per aromatizzazione di una bevanda | |
CN104321626B (zh) | 乳制品液位测量装置和相关的测量方法 | |
CA2670208A1 (en) | A container to receive liquids to aid in the volumetric measuring of the liquids | |
JP2005154005A (ja) | 内容量表示装置を有する断熱液体容器 | |
WO2006013715A1 (ja) | 飲料ディスペンサ | |
CN202766277U (zh) | 双通道控制阀 | |
US213244A (en) | Improvement in wooden liquid measure and funnel | |
CN208980299U (zh) | 一种化妆水自动灌装机 | |
CN103431782B (zh) | 一种新型醒酒器 | |
CN105484964A (zh) | 自动售液机泵计量式出液计量系统及其计量方法 | |
US6648184B1 (en) | Refillable water bottle system | |
CN204606501U (zh) | 一种半流体的拉杆式容器 | |
CN203662601U (zh) | 一种新型醒酒器 | |
US1026145A (en) | Filling apparatus for liquid-receptacles. | |
US222988A (en) | Improvement in milk-cans | |
KR20030060151A (ko) | 전자식 착유량 측정기 | |
CN107663749A (zh) | 洗衣机的自动投放系统和具有其的洗衣机 | |
JP2018102696A (ja) | ソープディスペンサー | |
US1506197A (en) | Well pump |