IT202100030497A1 - Apparecchiatura per il trattamento magnetoterapico di un utilizzatore - Google Patents
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Description
DESCRIZIONE
annessa a domanda di brevetto per invenzione industriale avente per titolo: APPARECCHIATURA PER IL TRATTAMENTO MAGNETOTERAPICO DI UN UTILIZZATORE
DESCRIZIONE
La presente invenzione ha per oggetto una apparecchiatura per il trattamento magnetoterapico di un utilizzatore. In particolare, la presente invenzione ha per oggetto una apparecchiatura per il trattamento magnetoterapico di un utilizzatore tramite un campo elettromagnetico variabile nel tempo.
La magnetoterapia ? un metodo di terapia che si basa sull?esposizione di un paziente ad un campo elettromagnetico per ottenere effetti analgesici e per accelerare processi riparativi. Inoltre, la magnetoterapia ha dimostrato di avere propriet? antinfiammatorie e antidolorifiche per il paziente che se ne serve. Per queste ragioni, la magnetoterapia sta trovando un largo impiego in campi medici, come ad esempio nella riabilitazione per il trattamento post traumatico di lesioni e di fratture.
Le apparecchiature note per il trattamento magnetoterapico sono progettate per operare in contesti specifici, vale a dire sono costruite per il trattamento locale di determinate aree del corpo del paziente. Generalmente, tali apparecchiature comprendono dei solenoidi che sono progettati e ottimizzati per agire in maniera efficace nella specifica area di interesse del corpo del paziente (ad esempio, l?area che ha subito il trauma o che ? dolorante). All?atto pratico, si deve prendere il solenoide, posizionarlo in corrispondenza di questa area di interesse e attivare l?apparecchiatura: il campo elettromagnetico cos? generato interessa quindi una porzione ristretta del corpo del paziente.
Alcune aziende hanno invece integrato delle apparecchiature per il trattamento magnetoterapico, in accordo con quanto descritto in precedenza, in lettini o in poltrone. In particolare, per alcune delle aree che sono pi? comunemente soggette a trattamenti magnetoterapici, alcuni costruttori hanno posizionato solenoidi in corrispondenza di alcune specifiche parti dei lettini o delle poltrone (ad esempio, in corrispondenza della zona in cui il paziente appoggia la testa nel caso dei lettini, e in corrispondenza della seduta nel caso delle poltrone). Ad esempio, sul mercato sono presenti delle apparecchiature per il trattamento magnetoterapico che comprendono dei lettini o delle poltrone dotati di solenoidi per applicazioni transcraniche.
Esistono infine anche dispositivi per la erogazione di una magnetoterapia chiamata ionorisonanza ciclotronica endogena, che trattano l?intero corpo con l?obiettivo di rendere disponibili specifici ioni. Questi dispositivi si basano sulla lettura del campo magnetico statico ambientale, valore che viene impiegato per il calcolo della frequenza di risonanza ciclotronica dello ione di interesse. La precisione di questi dispositivi dipende tuttavia dalla accuratezza della lettura del campo magnetico statico ambientale, e, se sono installati in un ambiente reale non schermato o compensato attivamente, non ? possibile controllare con sufficiente precisione il campo magnetico generato nel volume di spazio dove viene accolto il paziente per il trattamento magnetoterapico.
Allo stato dell?arte, pertanto, le apparecchiature per il trattamento magnetoterapico sono in grado di trattare in modo adeguato solo porzioni limitate del corpo umano con fine antiinfiammatorio, antidolorifico e terapeutico.
Con una attenta attivit? di ricerca e sviluppo nel settore della magnetoterapia, la richiedente ha potuto comprendere che quanto noto sino ad oggi presenta notevoli limitazioni che sarebbe auspicabile superare.
In questo contesto il compito tecnico alla base della presente invenzione ? realizzare una apparecchiatura per il trattamento magnetoterapico di un utilizzatore che permetta di superare le limitazioni delle apparecchiature note. Il compito tecnico e gli scopi indicati sono sostanzialmente raggiunti da una apparecchiatura per il trattamento magnetoterapico di un utilizzatore in accordo con quanto descritto nella rivendicazione indipendente.
Forme particolari di realizzazione della presente invenzione sono definite nelle corrispondenti rivendicazioni dipendenti.
Ulteriori caratteristiche ed i vantaggi della presente invenzione appariranno maggiormente evidenti dalla descrizione dettagliata di alcune forme di realizzazione preferite, ma non esclusive, di una apparecchiatura per il trattamento magnetoterapico di un utilizzatore illustrate negli uniti disegni, in cui:
- la figura 1 mostra, in una vista assonometrica schematica, una prima forma di realizzazione di una apparecchiatura per il trattamento magnetoterapico di un utilizzatore in accordo con la presente invenzione;
- la figura 2 mostra, in una vista assonometrica schematica, una seconda forma di realizzazione di una apparecchiatura per il trattamento magnetoterapico di un utilizzatore in accordo con la presente invenzione; - la figura 3 mostra, in una vista frontale, l?apparecchiatura di figura 2;
- la figura 4 mostra, in una vista laterale, l?apparecchiatura di figura 2; e - la figura 5 mostra, in una vista assonometrica schematica, una terza forma di realizzazione di una apparecchiatura per il trattamento magnetoterapico di un utilizzatore in accordo con la presente invenzione.
Nelle figure allegate, una apparecchiatura per il trattamento magnetoterapico di un utilizzatore in accordo con la presente invenzione ? stata globalmente indicata con il numero di riferimento 1. L?apparecchiatura 1 permette di trattare l?utilizzatore tramite esposizione del paziente ad un campo elettromagnetico variabile nel tempo.
In accordo con la presente invenzione, l?apparecchiatura 1 per il trattamento magnetoterapico ? configurata per trattare simultaneamente l?intero corpo dell?utilizzatore con il campo elettromagnetico variabile. Ci? significa che, per la durata del trattamento magnetoterapico, l?intero corpo dell?utilizzatore (che non ? mostrato nelle figure) ? completamente immerso nel campo elettromagnetico variabile.
Innanzitutto, l?apparecchiatura 1 comprende una struttura di sostegno 2, per sostenere altri componenti dell?apparecchiatura 1 stessa. Nelle forme di realizzazione illustrate, la struttura di sostegno 2 ? mostrata schematicamente come un telaio di supporto (prima forma di realizzazione e seconda forma di realizzazione) oppure non ? mostrata (terza forma di realizzazione).
In secondo luogo, l?apparecchiatura 1 comprende almeno una bobina di materiale elettricamente conduttore 3, che sar? sinteticamente richiamata nel seguito come bobina 3, che ? montata sulla struttura di sostegno 2 e che individua un volume di alloggiamento 4, che ? dimensionato in modo tale da poter alloggiare, in uso, l?intero corpo dell?utilizzatore da trattare.
Come spiegato anche nel seguito, nel contesto della presente invenzione il volume di alloggiamento 4 ? uno spazio tridimensionale all?interno del quale il campo elettromagnetico variabile generato dall?apparecchiatura 1 ? uniforme.
Si sottolinea che il volume di alloggiamento 4 ? inferiore a un volume geometrico inscrivibile nella bobina 3, come mostrato ad esempio in figura 3. Nella forma di realizzazione mostrata nelle figure da 2 a 4, ad esempio, nel caso in cui il volume geometrico cilindrico definito dalle bobine 3 presenti un diametro di 140 cm e un?altezza di 240 cm, il volume di alloggiamento 4, vale a dire il volume in cui il campo elettromagnetico variabile generato dall?apparecchiatura 1 ? uniforme, pu? presentare un diametro di circa 70 cm e un?altezza di circa 200 cm.
Con l?espressione ?uniforme? si intende che, considerando in uno stesso istante temporale qualsiasi punto del volume di alloggiamento 4, il campo elettromagnetico presenter? la stessa direzione e la stessa intensit?, in modo tale che ogni porzione dell?intero corpo dell?utilizzatore sia vantaggiosamente soggetta ad un medesimo campo elettromagnetico variabile. Ci? ? vantaggioso in quanto consente di trattare simultaneamente l?intero corpo dell?utilizzatore nello stesso modo.
In alcune forme di realizzazione, la bobina 3 include una pluralit? di spire, con la bobina 3 che ? quindi sostanzialmente un solenoide. In altre forme di realizzazione, invece, la bobina 3 ? costituita da un?unica spira. Inoltre, ? possibile che la bobina 3 assuma una forma costruttiva diversa in base alle necessit?: nelle figure da 1 a 4, le spire hanno una forma circolare, in modo tale da per racchiudere al loro interno una sedia 6 o almeno una porzione di un lettino 7, mentre in figura 5 la bobina 3 ha una forma rettangolare, per adattarsi al meglio, in termini di ingombri, al perimetro di un lettino 7. Aspetti riguardanti le forme di realizzazione mostrate nelle figure saranno descritti pi? nel dettaglio nel seguito. Si sottolinea comunque che la forma costruttiva della bobina 3 non deve essere intesa come limitante per la presente invenzione: la bobina 3, infatti, pu? comprendere spire che presentano forme diverse rispetto a quelle sopra descritte e mostrate nelle figure.
In alcune forme di realizzazione l?apparecchiatura 1 comprende una sola bobina 3 che individua da sola il volume di alloggiamento 4.
In alcuni casi, la sola bobina 3 include una pluralit? di spire (definendo quindi un solenoide) che racchiudono il volume di alloggiamento 4.
In altri casi, invece, la sola bobina 3 delimita perimetralmente solo una porzione del volume di alloggiamento 4, come mostrato ad esempio in figura 5: in questo caso la proiezione del volume di alloggiamento 4 sul piano di giacitura della bobina 3, ? completamente racchiusa dalla bobina 3.
In altre forme di realizzazione, invece, l?apparecchiatura 1 comprende una pluralit? di bobine 3 che sono distanziate l?una dall?altra. In questo caso le bobine 3 individuano congiuntamente il volume di alloggiamento 4 che ? sostanzialmente racchiuso almeno in parte dalle bobine 3. Queste ultime sono vantaggiosamente allineate tra loro, in modo tale che i loro assi centrali coincidano. In generale, il volume di alloggiamento 4 si estende quantomeno dalla prima all?ultima bobina 3 lungo l?asse centrale ma, a seconda delle forme di realizzazione, pu? anche estendersi a sbalzo oltre la prima e l?ultima bobina 3 (si ricorda che il volume di alloggiamento 4 ? uno spazio tridimensionale che deve essere dimensionato in modo tale da poter alloggiare, in uso, l?intero corpo dell?utilizzatore da trattare, e all?interno del quale il campo elettromagnetico variabile generato dall?apparecchiatura 1 deve essere uniforme).
Nel caso in cui siano presenti pi? di due bobine 3 (si veda ad esempio la seconda forma di realizzazione nelle figure da 2 a 4), vantaggiosamente almeno una delle bobine 3 ? montata sulla struttura di sostegno 2 in modo tale da poter essere movimentabile rispetto alla stessa struttura di sostegno 2 e rispetto alle altre bobine 3. In particolare, questa bobina 3 ? spostabile tra una posizione di lavoro in corrispondenza della quale concorre ad individuare il volume di alloggiamento 4, e una posizione di riposo in corrispondenza della quale permette all?utilizzatore di posizionarsi all?interno del volume di alloggiamento 4. Ad esempio, nella forma di realizzazione mostrata in figura 1 ? possibile che la bobina 3 centrale sia movimentabile rispetto alla struttura di sostegno 2, ad esempio tramite uno scorrimento lungo la struttura di sostegno 2, verso la bobina 3 posta pi? in basso o verso la bobina 3 posta pi? in alto (posizione di riposo), in modo tale da agevolare il posizionamento dell?utilizzatore sulla sedia 6; quando l?utilizzatore ? seduto, la bobina 3 pu? essere movimentata per riportarla nella posizione corretta per il funzionamento dell?apparecchiatura 1 (che ? quella mostrata proprio in figura 1). Sempre nella forma di realizzazione mostrata in figura 1 ? altrimenti possibile che solo la bobina 3 superiore o inferiore resti fissa e che le altre possano essere spostate assialmente sino ad avere tutte le bobine 3 impaccate. Movimentazioni analoghe possono essere previste anche nella forma di realizzazione mostrata in figura 2, in questo caso prevedendo spostamenti orizzontali delle bobine 3.
La movimentazione della bobina 3, o delle bobine 3, rispetto alla struttura di sostegno 2 pu? essere motorizzata (ed eventualmente automatizzata), oppure manuale.
L?apparecchiatura 1 comprende, inoltre, un generatore di corrente elettrica (non mostrato nelle figure), che ? operativamente collegato alle bobine 3 presenti nell?apparecchiatura 1, e che ? configurato per generare una successione di impulsi di corrente elettrica e per alimentare tale successione di impulsi di corrente elettrica alle bobine 3. Le bobine 3 e il generatore di corrente elettrica sono quindi parte di un circuito elettrico di generazione del campo elettromagnetico variabile.
Vantaggiosamente, nel circuito elettrico l?apparecchiatura 1 comprende inoltre un interruttore (ad esempio, un MOSFET), per il collegamento del generatore di corrente elettrica alla bobina 3. Tale interruttore ? commutabile tra una configurazione chiusa, in cui il circuito elettrico ? chiuso e il generatore di corrente elettrica in uso alimenta la bobina 3, e una configurazione aperta, in cui il circuito elettrico ? aperto e il generatore di corrente elettrica in uso non alimenta la bobina 3. In particolare, la commutazione dell?interruttore tra la configurazione chiusa e la configurazione aperta pu? essere effettuata in modo controllato, ad esempio a intervalli temporali prestabiliti e costanti, in modo tale che gli impulsi di corrente elettrica siano impulsi periodici, con un periodo pari ad un tempo prestabilito.
Il passaggio di ciascun impulso di corrente elettrica, generato dal generatore di corrente elettrica, nella bobina 3 genera un impulso del campo elettromagnetico all?interno del volume di alloggiamento 4 in cui, in uso, ? alloggiato l?intero corpo dell?utilizzatore da trattare. Il campo elettromagnetico generato ? quindi variabile nel tempo in modo impulsivo (sostanzialmente, quindi, il campo elettromagnetico variabile ? un campo elettromagnetico impulsivo). Sostanzialmente, ogni impulso di corrente elettrica ? generato dal generatore di corrente elettrica ed ? alimentato alle bobine 3; il passaggio di questo impulso di corrente elettrica nelle bobine 3 (in particolare, nelle spire delle bobine 3) induce un conseguente impulso del campo elettromagnetico all?interno del volume di alloggiamento 4, vale a dire determina una variazione impulsiva del campo elettromagnetico nel volume di alloggiamento 4.
In particolare, nelle forme di realizzazione in cui sono presenti pi? bobine 3, tali bobine 3 sono collegate tra loro: in alcune di queste forme di realizzazione, tutte le bobine 3 sono collegate tra loro in serie; in altre di queste forme di realizzazione, tutte le bobine 3 sono collegate tra loro in parallelo; in altre ancora di queste forme di realizzazione, alcune bobine 3 sono collegate tra loro in serie e altre bobine 3 sono collegate tra loro in parallelo; infine ? anche possibile che un gruppo di bobine 3 collegate tra loro in serie (o, rispettivamente, in parallelo) sia collegato in serie (o, rispettivamente, in parallelo) ad uno o pi? altri gruppi di bobine 3 collegate tra loro in serie (o, rispettivamente, in parallelo).
In accordo con un ulteriore aspetto innovativo della presente invenzione, ogni impulso del campo elettromagnetico presenta un tempo di salita che ? compreso tra 10 ?s e 500 ?s, preferibilmente pari o inferiore a 200 ?s. Per ottenere tale risultato, la bobina 3, vantaggiosamente, presenta una bassa induttanza e/o presenta una bassa resistenza. In particolare, nelle forme di realizzazione preferite, la bassa induttanza ? pari o inferiore a 3 mH, mentre la bassa resistenza ? pari o inferiore a 1,8 Ohm: questi parametri consentono di ridurre il tempo di salita per ottenere il tempo di salita desiderato pari o inferiore a 200 ?s per una corrente di 2,8 A e una tensione di alimentazione di 24 V. Il ridotto tempo di salita risulta essere vantaggioso in apparecchiature 1 per il trattamento magnetoterapico in quanto ? stato riscontrato che l?ottenimento degli effetti biologici desiderati per questa tipologia di terapia dipende maggiormente da una ridotta durata degli impulsi del campo elettromagnetico, rispetto ad una elevata frequenza di questi impulsi del campo elettromagnetico. Per questa ragione, inoltre, nelle forme di realizzazione preferite gli impulsi del campo elettromagnetico presentano una durata che ? pari o inferiore a 200 ?s.
Inoltre, l?apparecchiatura ? complessivamente configurata in modo tale che il campo elettromagnetico presenti una intensit? massima (istantanea) compresa tra 50 ?T e 150 ?T, preferibilmente tra 80 ?T e 120 ?T, e gli impulsi del campo elettromagnetico sono generati con una frequenza di ripetizione che ? compresa tra 1 Hz e 100 Hz, preferibilmente tra 5 Hz e 15 Hz, e ancor pi? preferibilmente pari a 9,64 Hz.
Come detto, il campo elettromagnetico variabile ? uniforme all?interno del volume di alloggiamento 4, in modo tale che ogni porzione dell?intero corpo dell?utilizzatore sia soggetta, in uso, ad un medesimo andamento predefinito del campo elettromagnetico variabile.
Preferibilmente, allo scopo di ottenere un campo elettromagnetico variabile uniforme nel volume di alloggiamento 4, nelle forme di realizzazione in cui sono presenti pi? di una bobina 3 (come ad esempio nella prima forma di realizzazione e nella seconda forma di realizzazione), le bobine 3 sono distanziate l?una rispetto all?altra in modo tale da essere disposte secondo una configurazione di Helmholtz.
In alcune forme di realizzazione, quale quella mostrata in figura 1, l?apparecchiatura 1 comprende inoltre un sedile 5 che ? configurato per ricevere e supportare, in uso, l?utilizzatore permettendogli di rimanere seduto all?interno del volume di alloggiamento 4. Il sedile 5 definisce un primo piano di appoggio per l?utilizzatore, e sono presenti pi? bobine 3 posizionate in modo tale che il campo elettromagnetico variabile all?interno del volume di alloggiamento 4 sia diretto perpendicolarmente a questo primo piano di appoggio. Vantaggiosamente, il sedile 5 ? parte di una sedia 6 o di una poltrona e il primo piano di appoggio ? sostanzialmente orizzontale.
Pi? in generale, considerando un piano ideale sul quale giacciono sia le spalle sia le anche dell?utilizzatore (successivamente chiamato piano spalleanche), l?apparecchiatura ? vantaggiosamente configurata in modo tale che, quando l?utilizzatore ? posizionato in modo corretto nel volume di alloggiamento 4, il campo elettromagnetico variabile, all?interno del volume di alloggiamento 4, sia diretto parallelamente al piano spalle-anche.
Con riferimento alla prima forma realizzativa, sono anche possibili forme di realizzazione nelle quali il campo elettromagnetico variabile, nel volume di alloggiamento 4, ? diretto perpendicolarmente al primo piano di appoggio, ma non ? diretto parallelamente al piano spalle-anche e forme di realizzazione nelle quali il campo elettromagnetico variabile, nel volume di alloggiamento 4, ? diretto parallelamente al piano spalle-anche, ma non ? diretto perpendicolarmente al primo piano di appoggio.
Preferibilmente, nella prima forma di realizzazione di figura 1 sono presenti tre bobine 3: una prima bobina 3 ? posizionata in prossimit? del pavimento, una seconda bobina 3 ? posizionata in modo tale da trovarsi al di sopra della testa dell?utilizzatore, quando l?utilizzatore ? seduto sul sedile 5, e una terza bobina 3 ? posizionata tra la prima bobina 3 e la seconda bobina 3, vantaggiosamente equidistante tra loro e preferibilmente ad una distanza tale per cui le tre bobine 3 siano in una configurazione di Helmholtz, cosicch? che il campo elettromagnetico variabile generato sia uniforme all?interno del volume di alloggiamento 4, in accordo con quanto descritto in precedenza. Preferibilmente, la seconda bobina 3 e la terza bobina 3 sono movimentabili in modo tale da agevolare l?ingresso dell?utilizzatore nel volume di alloggiamento 4 (e il conseguente posizionamento dell?utilizzatore sul sedile 5), e l?uscita dell?utilizzatore dal volume di alloggiamento 4, ad esempio scorrendo lungo la struttura di sostegno 2 fino a raggiungere la prima bobina 3 posta in prossimit? del pavimento.
Con riferimento alla seconda forma di realizzazione e alla terza forma di realizzazione, mostrate rispettivamente nelle figure da 2 a 4 e in figura 5, l?apparecchiatura 1 comprende invece un lettino 7 che ? configurato per ricevere e supportare, in uso, l?intero corpo dell?utilizzatore sdraiato all?interno del volume di alloggiamento 4. Il lettino 7 definisce un secondo piano di appoggio per l?utilizzatore e l?almeno una bobina 3 ? posizionata in modo tale che, in uso, l?intero corpo dell?utilizzatore sdraiato sia all?interno del volume di alloggiamento 4, vale a dire in modo tale che il volume di alloggiamento 4 si trovi in corrispondenza della parte superiore del lettino 7. Vantaggiosamente, il secondo piano di appoggio ? un piano orizzontale. In particolare, nella seconda forma di realizzazione, le bobine 3 sono posizionate in modo tale che nel volume di alloggiamento 4 il campo elettromagnetico variabile sia diretto sostanzialmente parallelamente al secondo piano di appoggio. Pi? nel dettaglio, il campo elettromagnetico variabile ? diretto sostanzialmente parallelamente anche al piano spalleanche, quando l?utilizzatore ? sdraiato sul lettino 7.
Si noti che nella forma di realizzazione schematicamente illustrata in figura 2 sono presenti quattro bobine 3 equidistanti tra loro e posizionate in modo da assumere una configurazione di Helmholtz. Pi? nel dettaglio, anche nella seconda forma di realizzazione, alcune delle bobine 3 sono vantaggiosamente mobili, in modo tale da agevolare l?ingresso dell?utilizzatore nel volume di alloggiamento 4 (durante il quale l?utilizzatore si sdraia sul lettino 7) e l?uscita dell?utilizzatore dal volume di alloggiamento 4 (durante la quale l?utilizzatore si alza dal lettino 7). Ad esempio, le due bobine 3 poste centralmente possono essere movimentate o entrambe verso la bobina 3 pi? a sinistra o entrambe verso la bobina 3 pi? a destra o ognuna verso la bobina 3 esterna pi? vicina (o la bobina 3 pi? a sinistra o la bobina 3 pi? a destra).
Anche nella terza forma di realizzazione l?apparecchiatura 1 comprende un lettino 7 che definisce un secondo piano di appoggio; in questo caso, tuttavia, la bobina 3 ? posizionata perimetralmente al lettino 7 in un piano sostanzialmente parallelo al secondo piano di appoggio, in modo tale che nel volume di alloggiamento 4 il campo elettromagnetico variabile sia diretto perpendicolarmente al secondo piano di appoggio. In questo caso, quindi, il campo elettromagnetico variabile ? sostanzialmente perpendicolare al piano spalle-anche quando l?utilizzatore ? sdraiato sul lettino 7. In questo caso, ? mostrata una sola bobina 3; tuttavia, sono possibili anche forme di realizzazione comprendenti una pluralit? di bobine 3.
Una soluzione di questa tipologia pu? essere particolarmente vantaggiosa nel caso in cui la bobina 3 sia montata su una struttura di sostegno 2 accoppiata al lettino 7. Pi? nel dettaglio, questa soluzione pu? essere implementata su lettini 7 gi? presenti sul mercato (quali quelli presenti ad esempio in ospedali o in strutture per la lungodegenza), semplicemente fissando la struttura di sostegno 2, sulla quale ? montata la bobina 3, al lettino 7. Tuttavia, niente vieta di applicare a lettini gi? presenti sul mercato una configurazione come quella descritta in precedenza per la seconda forma di realizzazione. In generale, infatti, l?apparecchiatura pu? anche non comprendere il sedile 5 o il lettino 7 ed essere configurata per essere utilizzata con comuni sedili 5 e lettini 7.
Come si nota da figura 5, la bobina 3 ? una bobina 3 di forma rettangolare, in modo tale da adattarsi alla forma del lettino 7; sono comunque possibili bobine 3 di forme diverse, ad esempio circolari, nonostante occupino uno spazio maggiore attorno al lettino 7.
Vantaggiosamente, ? possibile scegliere la tipologia di apparecchiatura 1, tra l?apparecchiatura 1 in cui il campo elettromagnetico variabile ? parallelo al piano spalle-anche dell?utilizzatore e l?apparecchiatura 1 in cui il campo elettromagnetico variabile ? perpendicolare al piano spalle-anche dell?utilizzatore, in base alle necessit?: per alcuni utilizzatori forzatamente allettati, ad esempio, la prima soluzione risulta essere quella preferita per una migliore praticit? (si noti, infatti, che nelle figure 1 e 2 sono mostrati rispettivamente la sedia 6 e il lettino 7).
L?apparecchiatura 1 comprende inoltre una unit? elettronica di elaborazione, che ? operativamente collegata al generatore di corrente elettrica e che ? configurata per comandarlo, per fargli generare gli impulsi di corrente elettrica e alimentarli alla bobina 3. Ad esempio, l?unit? elettronica di elaborazione ? programmabile per aprire e per chiudere l?interruttore che collega il generatore di corrente elettrica alla bobina 3, ad intervalli di tempo regolari. Vantaggiosamente, l?unit? elettronica di elaborazione pu? essere programmata impostando parametri di funzionamento del generatore di corrente elettrica (come ad esempio la frequenza degli impulsi di corrente elettrica e l?intensit? degli impulsi di corrente elettrica). Nelle forme di realizzazione in cui almeno una bobina 3 ? movimentabile rispetto alla struttura di sostegno 2 tramite una movimentazione motorizzata (ed eventualmente automatizzata), l?unit? elettronica di elaborazione ? vantaggiosamente configurata anche per movimentare a comando tale bobina 3 (ad esempio, l?apparecchiatura 1 pu? comprendere un pulsante che ? operativamente collegato all?unit? elettronica di elaborazione, attraverso il quale l?utilizzatore pu? comandare la movimentazione della bobina 3).
In alcune forme realizzative, l?apparecchiatura 1 comprende almeno un dispositivo di feedback che ? configurato per monitorare l?efficacia del trattamento magnetoterapico dell?intero corpo dell?utilizzatore e per trasmettere dati circa l?efficacia del trattamento magnetoterapico dell?intero corpo dell?utilizzatore all?unit? elettronica di elaborazione; l?unit? elettronica di elaborazione, inoltre, pu? essere configurata per elaborare tali dati per variare parametri di funzionamento del generatore di corrente elettrica e/o per interrompere il funzionamento dell?apparecchiatura 1. Ad esempio, nel caso in cui in seguito all?elaborazione dei dati venga rilevato il raggiungimento del risultato desiderato per il trattamento magnetoterapico, l?unit? elettronica di elaborazione pu? essere configurata per interrompere il funzionamento dell?apparecchiatura 1 (e, quindi, per terminare lo stesso trattamento magnetoterapico). Nel caso in cui, invece, in seguito all?elaborazione dei dati venga rilevata la necessit? di modificare la tipologia del trattamento (ad esempio, si rilevi la necessit? di un campo elettromagnetico variabile che presenta una intensit? massima maggiore), l?unit? elettronica di elaborazione pu? essere vantaggiosamente configurata per variare i parametri di funzionamento del generatore di corrente elettrica (ad esempio, modificando l?intensit? e/o la durata degli impulsi di corrente elettrica). Forme preferite dei dispositivi di feedback sono dispositivi di biofeedback; alcuni esempi di possibili dispositivi di biofeedback sono: un dispositivo per misurare la saturazione dell?ossigeno nel sangue periferico SpO2, un dispositivo per misurare la temperatura cutanea, un dispositivo per misurare la frequenza respiratoria, un dispositivo per misurare la variabilit? della frequenza cardiaca HRV (per il monitoraggio di livelli di stress), un dispositivo per l?analisi capnografica (per la misurazione della CO2 espirata) e un dispositivo per svolgere una impedenziometria (sostanzialmente, un impedenziometro). Un ulteriore esempio di un possibile dispositivo di biofeedback ? un dispositivo per la misurazione dell?attivit? elettrodermica, vale a dire un dispositivo per la misurazione delle variazioni continue nelle caratteristiche elettriche della pelle a seguito della variazione della sudorazione del corpo umano. In particolare, tale dispositivo ? un dispositivo per la misurazione della conduttanza cutanea che comprende due elettrodi applicati rispettivamente al dito indice e al dito medio della mano dell?utilizzatore; tuttavia, sono possibili altre forme di realizzazione del dispositivo, come ad esempio dispositivi indossabili (come orologi o bracciali). La misurazione dell?attivit? elettrodermica risulta essere vantaggiosa in quanto pu? essere usata per valutare lo stato neurologico dell?utilizzatore senza il monitoraggio basato sull?elettroencefalogramma; si ritiene infatti che la resistenza cutanea vari in base alla sudorazione che ? a propria volta regolata dal Sistema Nervoso Autonomo (e in particolare dal ramo simpatico), il quale ? direttamente coinvolto nella regolazione del comportamento emozionale. Secondo ulteriori studi inoltre l?attivit? elettrodermica ? legata a stati mentali quali lo stress, la stanchezza e il coinvolgimento.
Si sottolinea che ? possibile che l?apparecchiatura 1 comprenda pi? di un dispositivo di feedback (vantaggiosamente di biofeedback), preferibilmente per misurare parametri diversi. In alcune forme di realizzazione i dati sono trasmessi dal dispositivo di feedback all?unit? elettronica di elaborazione tramite cavi, mentre in altre forme di realizzazione i dati sono trasmessi dal dispositivo di feedback all?unit? elettronica di elaborazione via wireless. La presente invenzione consegue importanti vantaggi.
Grazie alla presente invenzione, infatti, ? stato possibile realizzare una apparecchiatura per il trattamento magnetoterapico di un utilizzatore che supera le limitazioni delle apparecchiature ad oggi note e presenti sul mercato.
Va infine rilevato che la presente invenzione risulta di relativamente facile realizzazione e che anche il costo connesso alla sua attuazione non risulta molto elevato.
L?invenzione cos? concepita ? suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell?ambito del concetto inventivo che la caratterizza.
Tutti i dettagli sono rimpiazzabili da altri tecnicamente equivalenti ed i materiali impiegati, nonch? le forme e le dimensioni dei vari componenti, potranno essere qualsiasi a seconda delle esigenze.
Claims (13)
1. Apparecchiatura per il trattamento magnetoterapico di un utilizzatore, l?apparecchiatura (1) essendo configurata per trattare simultaneamente un intero corpo dell?utilizzatore e comprendendo:
- una struttura di sostegno (2);
- almeno una bobina di materiale elettricamente conduttore (3), che ? montata sulla struttura di sostegno (2) e che individua un volume di alloggiamento (4) dimensionato in modo tale da poter alloggiare, in uso, l?intero corpo dell?utilizzatore da trattare;
- un generatore di corrente elettrica, che ? operativamente collegato alla almeno una bobina di materiale elettricamente conduttore (3) e che ? configurato per generare una successione di impulsi di corrente elettrica con una frequenza di ripetizione compresa tra 1 Hz e 100 Hz e per alimentare tale successione di impulsi di corrente elettrica alla almeno una bobina di materiale elettricamente conduttore (3); e
- una unit? elettronica di elaborazione, che ? operativamente collegata al generatore di corrente elettrica e che ? configurata per comandare tale generatore di corrente elettrica;
in cui il passaggio di ciascun impulso di corrente elettrica nell?almeno una bobina di materiale elettricamente conduttore (3) genera un impulso del campo elettromagnetico all?interno del volume di alloggiamento (4), il campo elettromagnetico variabile essendo variabile nel volume di alloggiamento (4) in modo impulsivo,
e in cui l?apparecchiatura ? configurata per generare ciascun impulso del campo elettromagnetico con un tempo di salita compreso tra 10 ?s e 500 ?s e una intensit? massima compresa tra 50 ?T e 150 ?T.
2. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 1, in cui il volume di alloggiamento (4) ? uno spazio tridimensionale all?interno del quale il campo elettromagnetico variabile generato dalla almeno una bobina di materiale elettricamente conduttore (3) ? uniforme.
3. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui ciascun impulso del campo elettromagnetico ? generato con un tempo di salita pari o inferiore a 200 ?s e una intensit? massima compresa tra 80 ?T e 120 ?T, e in cui gli impulsi del campo elettromagnetico sono generati con una frequenza di ripetizione che ? compresa tra 5 Hz e 15 Hz.
4. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 1, 2 o 3, comprendente una sola bobina di materiale elettricamente conduttore (3), in cui la sola bobina di materiale elettricamente conduttore (3) individua il volume di alloggiamento (4).
5. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 1, 2 o 3, comprendente una pluralit? di bobine di materiale elettricamente conduttore (3) distanziate l?una dall?altra, la pluralit? di bobine di materiale elettricamente conduttore (3) individuando congiuntamente il volume di alloggiamento (4) e il generatore di corrente elettrica essendo operativamente collegato alla pluralit? di bobine di materiale elettricamente conduttore (3) per alimentare la successione di impulsi di corrente elettrica a ciascuna di tali bobine (3).
6. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 5, in cui almeno una di detta pluralit? di bobine di materiale elettricamente conduttore (3) ? montata sulla struttura di sostegno (2) in modo tale da poter essere movimentabile rispetto alle altre bobine (3) tra una posizione di lavoro e una posizione di lavoro in cui permette ad un utilizzatore di entrare e uscire dal volume di alloggiamento (4).
7. Apparecchiatura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 6, in cui l?almeno una bobina di materiale elettricamente conduttore (3) presenta una bassa induttanza e/o presenta una bassa resistenza.
8. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 7, in cui la bassa induttanza ? pari o inferiore a 3 mH e in cui la bassa resistenza ? pari o inferiore a 1,8 Ohm.
9. Apparecchiatura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 8, comprendente inoltre un sedile (5) che ? configurato per ricevere e supportare, in uso, l?utilizzatore seduto all?interno del volume di alloggiamento (4), in cui il sedile (5) definisce un primo piano di appoggio per l?utilizzatore e in cui l?almeno una bobina di materiale elettricamente conduttore (3) ? posizionata in modo tale che il campo elettromagnetico variabile sia diretto sostanzialmente perpendicolarmente rispetto al primo piano di appoggio nell?intero volume di alloggiamento (4).
10. Apparecchiatura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 8, comprendente inoltre un lettino (7) che ? configurato per ricevere e supportare, in uso, l?utilizzatore sdraiato all?interno della volume di alloggiamento (4), in cui il lettino (7) definisce un secondo piano di appoggio per l?utilizzatore e in cui l?almeno una bobina di materiale elettricamente conduttore (3) ? posizionata in modo tale che, in uso, l?intero corpo dell?utilizzatore sdraiato sia all?interno del volume di alloggiamento (4).
11. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 10, in cui l?almeno una bobina di materiale elettricamente conduttore (3) ? posizionata in modo tale che nell?intero volume di alloggiamento (4) il campo elettromagnetico variabile sia diretto sostanzialmente parallelamente al secondo piano di appoggio.
12. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 10, in cui l?almeno una bobina di materiale elettricamente conduttore (3) si sviluppa perimetralmente rispetto al lettino (7), in modo tale che nell?intero volume di alloggiamento (4) il campo elettromagnetico variabile sia diretto perpendicolarmente al secondo piano di appoggio.
13. Apparecchiatura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 12, comprendente inoltre almeno un dispositivo di feedback che ? configurato per monitorare l?efficacia del trattamento magnetoterapico dell?intero corpo dell?utilizzatore e per trasmettere dati circa l?efficacia del trattamento magnetoterapico dell?intero corpo dell?utilizzatore all?unit? elettronica di elaborazione.
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| WO2023100130A1 (en) | 2023-06-08 |
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