IT202100029081A1 - Avvolgitrice automatica di filo di materiale di apporto - Google Patents

Description

Descrizione del brevetto per invenzione industriale avente titolo:

AVVOLGITRICE AUTOMATICA DI FILO DI MATERIALE DI APPORTO

La presente invenzione concerne un?avvolgitrice (o macchina, unit? o gruppo di ribobinatura) automatica di filo di materiale di apporto, quale ad esempio filo di saldatura o filamento per stampanti 3d, nella quale il filo viene ribobinato secondo file accostate e sovrapposte, su pi? strati, attorno ad un rocchetto, cestello o tamburo flangiato, realizzato di preferenza in materiale plastico, ottenendo cos? una bobina di filo di materiale di apporto da destinare ai suddetti usi.

Come noto, in settori quali quello della saldatura industriale si impiega un materiale di apporto che si presenta comunemente sotto forma di un filo o filamento costituito un materiale quale ferro rivestito di rame, alluminio, rame, acciaio inossidabile e che ? reso disponibile per la saldatura nella condizione in cui ? avvolto attorno ad un cestello, rocchetto o tamburo flangiato realizzato in materiale metallico o in materiale plastico, formando cos? una tradizionale bobina. In realt?, i produttori di filo realizzato in materiale di apporto (quale tipicamente il filo di saldatura) forniscono inizialmente il filo stesso avvolto in matasse di elevato peso (anche dell?ordine di qualche quintale), motivo per cui si rende inevitabilmente necessaria un'operazione di riavvolgimento del filo di materiale di apporto nella forma di bobina di cui sopra la quale, avendo peso e formato pi? contenuti rispetto alla matassa iniziale, risulta adatta al montaggio sulle macchine utensili che eseguono la relativa lavorazione (ad esempio, la saldatura).

L?operazione di riavvolgimento, nel suo complesso, prevede dapprima lo svolgimento dalla matassa del filo di materiale di apporto e il successivo riavvolgimento di tale filo in maniera tale da formare una pluralit? di bobine, ciascuna del diametro e del peso desiderati: in particolare, il peso delle bobine ottenute a partire da una matassa varia da 0,5 Kg a 30 Kg (cui corrisponde un loro diametro variabile da 100 mm a 350 mm, rispettivamente), a seconda delle esigenze e delle richieste del mercato.

Queste operazioni vengono normalmente effettuate utilizzando una pluralit? di macchine operative, disposte mutuamente in linea e separate l'una dall'altra, ognuna delle quali ? destinata a svolgere una funzione ben specifica e determinata.

Allo stato attuale della arte, esistono linee di ribobinitura di tipo noto che sono in grado di riavvolgere automaticamente la bobina e che comprendono tre macchine principali e distinte: un gruppo iniziale di svolgimento (o srotolamento) su cui ? posizionata la matassa di partenza da srotolare, un?unit? o macchina finale di avvolgimento e scarico della bobina completa di filo riavvolto (meglio nota in gergo come avvolgitrice) ed un gruppo intermedio, chiamato in gergo "ballerino", che presenta la duplice funzione di tensionare il filo tra la fase di svolgimento e la fase di riavvolgimento e di sincronizzare la velocit? di rotazione dei motori del gruppo di svolgimento a monte e del gruppo di avvolgimento a valle, cos? come durante le relative rampe di accelerazione e decelerazione.

In aggiunta, le linee di ribobinatura della tecnica nota comprendono un caricatore (o magazzino o stazione di accumulo, come gi? sopra indicato) che accoglie i rocchetti (o cestelli o tamburi) flangiati su cui deve essere riavvolto, immediatamente a seguire, il filo di materiale di apporto proveniente dalla matassa dalla quale ? stato svolto: il caricatore ? sostanzialmente disposto operativamente (e in genere anche fisicamente) a monte della macchina di avvolgimento cui fornisce in modo opportuno e cadenzato i rocchetti flangiati sui quali avvolgere il filo di materiale di apporto.

I rocchetti flangiati vuoti (ossia ancora privi di filo di materiale di apporto ribobinato) vengono di volta in volta caricati sul caricatore dall?operatore che li dispone, nella quantit? necessaria alla fase di riavvolgimento, secondo una serie di pile verticali nelle quali rocchetti flangiati della stessa tipologia e dello stesso diametro (quanto meno nella medesima pila) sono l?uno impilato sull?altro.

Per bobine di pi? ridotte dimensioni ? convenzionalmente, aventi diametro compreso tra 100 e 200 mm e peso compreso tra 0,5 Kg e 5 Kg, anche considerando il materiale con cui sono realizzate ? l?operatore deve soltanto eseguire l?operazione di carico dei rocchetti flangiati nel caricatore, mentre per bobine di pi? grandi dimensioni ? convenzionalmente, aventi diametro compreso tra 260 e 350 mm e peso compreso tra 15 Kg e 30 Kg ? l?operatore deve eseguire una serie di regolazioni piuttosto articolata su gran parte dell?attrezzatura dell?avvolgitrice (flange, fermi meccanici, gruppo utensili, battute meccaniche e cos? via).

Nella macchina di avvolgimento, tanto all?inizio quanto al termine della fase di ribobinatura (o avvolgimento) del filo di materiale di apporto attorno al tamburo centrale del rocchetto flangiato che determina la formazione delle bobine desiderate, l?estremit? iniziale e l?estremit? finale del filo stesso vengono opportunamente vincolate o in qualche modo mantenute ferme in posizione mediante varie soluzioni tecniche, ognuna delle quali piuttosto articolata e laboriosa da attuare specie in presenza di un filo di materiale di apporto cosiddetto ?animato? da avvolgere, pi? che di un filo metallico.

Per inciso, un filo animato per saldatura, prodotto in impianti di trafilatura e formato da un rivestimento metallico cilindrico (sotto forma di tubo) al cui interno sono contenute polveri aggreganti (ad esempio, di natura basica o rutilica, utilizzate in genere per una saldatura del tipo FCAW, acronimo inglese di Flux Core Arc Welding) compattate mediante trattamento termico, oppure polveri metalliche (utilizzate in genere per una saldatura del tipo MCW, acronimo inglese di Metal Core Welding), ? piuttosto delicato da manipolare, specialmente per mezzo di utensili meccanici in movimento automatizzato, in quanto fragile.

In particolare, infatti, nella macchina di avvolgimento, l?estremit? iniziale del filo di materiale di apporto viene inserita o incastrata dall?operatore, ad esempio a pressione, all?interno di un?apposita scanalatura ricavata nella superficie esterna del tamburo centrale del rocchetto flangiato prima di iniziare la ribobinatura del filo stesso; a sua volta, l?estremit? finale ? ottenuta per taglio del filo del materiale di apporto dalla matassa ? viene ripiegata su s? stessa e disposta a ridosso ad una delle flange laterali del rocchetto flangiato.

Per quanto questa piegatura sia accuratamente ed attentamente eseguita, la punta dell?estremit? finale del filo di materiale di apporto rimane sempre e comunque almeno in parte sporgente dalla flangia laterale del rocchetto flangiato, cosicch? si crea inevitabilmente un elemento di pericolo per l?operatore che, durante le manovre delle bobine, spesso finisce con l?urtare accidentalmente contro tale punta del filo, subendo punture fastidiose, con sanguinamento, alla mano (e questo anche pur indossando guanti da lavoro).

Partendo, dunque, dalla consapevolezza dei suddetti inconvenienti dell?arte nota, la presente invenzione si propone superarli in modo efficace.

Pi? in dettaglio, scopo primario dell?invenzione ? concretizzare un?avvolgitrice (o macchina, unit? o gruppo di ribobinatura) automatica di filo di materiale di apporto che permetta di vincolare almeno una delle due estremit? di tale filo al rocchetto flangiato in modo pi? semplice, pi? immediato e pi? pratico rispetto a quanto avviene con le avvolgitrici automatiche equivalenti di tipo noto.

? un secondo scopo dell?attuale invenzione rendere disponibile un?avvolgitrice automatica di filo di materiale di apporto che consenta di avvolgere in modo efficace il filo stesso attorno al rocchetto flangiato, limitando in misura ancora maggiore rispetto all?arte nota i rischi di sue rotture, specie nella fase di accoppiamento iniziale e/o finale al suddetto rocchetto flangiato.

Nella sfera cognitiva di tale secondo scopo, ? compito dell?invenzione indicare un?avvolgitrice automatica di filo di materiale di apporto ridurre gli scarti di filo di materiale di apporto durante il suo avvolgimento attorno ad un rocchetto flangiato. ? un ulteriore scopo della presente invenzione fornire un?avvolgitrice automatica di filo di materiale di apporto che, al termine dell?operazione di ribobinatura, permetta di accoppiare l?estremit? finale del filo di materiale di apporto senza lasciarla sporgere inconsultamente dal rocchetto flangiato o, pi? in generale, dalla bobina nel suo complesso.

Nell?ambito di questo ultimo scopo, ? compito della presente invenzione creare un?avvolgitrice automatica di filo di materiale di apporto che, rispetto all?arte anteriore, riduca drasticamente, sino sostanzialmente ad eliminare, i rischi per l?operatore di subire fastidiose, seccanti e spesso anche dolorose punture accidentali alla mano (soprattutto alle dita) quando manovra la bobina completa di filo di materiale di apporto avvolto.

? un non ultimo scopo della presente invenzione ideare un?avvolgitrice automatica di filo di materiale di apporto che, in estrema sostanza, avvolga il filo attorno al rocchetto flangiato in modo pi? efficiente rispetto alle avvolgitrici automatiche della tecnica nota ad essa paragonabili.

Gli scopi detti sono raggiunti tramite un?avvolgitrice (o macchina di ribobinatura) automatica di filo di materiale di apporto (quale filo di saldatura oppure filamento per stampanti 3d) come alla rivendicazione 1 allegata, cui si rinvia per brevit? di esposizione.

Ulteriori caratteristiche tecniche costruttive di dettaglio dell?avvolgitrice automatica di filo di materiale di apporto della presente invenzione sono riportate nelle relative rivendicazioni dipendenti.

Le suddette rivendicazioni, nel seguito specificatamente e concretamente definite, si intendono parte integrante della presente descrizione.

Vantaggiosamente, l?avvolgitrice (o macchina di ribobinatura) automatica di filo di materiale di apporto permette di accoppiare l?estremit? inziale del filo di materiale di apporto (pi? propriamente, di quella parte della matassa di filo destinata ad essere avvolta ad un dato rocchetto flangiato) in maniera pi? agevole, rapida, immediata e pratica rispetto alle avvolgitrici automatiche della tecnica nota.

Ci? grazie al fatto che l?avvolgitrice automatica dell?invenzione comprende mezzi di termosaldatura localizzata (altrimenti anche definibili come mezzi di riscaldamento localizzato) disposti in corrispondenza del corpo di avvolgimento e/o della stazione di scarico e configurati per collegare tramite emissione di calore almeno una delle estremit? del filo di materiale di apporto a ciascuno dei rocchetti flangiati, annegando almeno una di tali estremit? in ognuno dei rocchetti flangiati. Ancora vantaggiosamente, la particolare concezione costruttiva dell?avvolgitrice automatica dell?invenzione, rappresentata soprattutto dai mezzi di termosaldatura localizzata sopra citati, consente di ridurre rispetto alla tecnica nota equivalente le rotture di filo, almeno nella fase iniziale di aggancio al rocchetto flangiato da ribobinare, e, di rimando, le porzioni ? per quanto minime ? di filo di materiale da apporto che sono destinate allo scarto, a tutto vantaggio dell?incremento dell?efficienza produttiva.

Altrettanto vantaggiosamente, i mezzi di termosaldatura localizzata (di preferenza, un sonotrodo) previsti dall?avvolgitrice automatica dell?invenzione permettono di accoppiare stabilmente le estremit? iniziale e/o finale del filo di materiale di apporto avvolto su un dato rocchetto flangiato senza dover lavorare meccanicamente quest?ultimo (praticando scanalature o intagli di varia natura) e/o senza lasciare una o pi? estremit? di filo sporgenti dal rocchetto, ma annegandola nel tamburo centrale o in una delle due flange laterali del rocchetto flangiato stesso e rendendola cos? sostanzialmente innocua all?eventuale ma alquanto probabile contatto con le dita della mano dell?operatore.

Ugualmente vantaggiosamente, pertanto, l?avvolgitrice automatica dell?invenzione quasi nasconde alla vista l?estremit? finale del filo di materiale da apporto, senza tuttavia impedire all?operatore a valle (in genere, un tecnico di saldatura) l?agevole sua separazione, per trazione, dalla flangia laterale del rocchetto flangiato per rendere il filo pronto al suo impiego finale.

Gli scopi ed i vantaggi detti, nonch? altri che emergeranno nel corso dell?elaborato, appariranno maggiormente evidenti dalla descrizione che segue, relativa ad una preferita forma esecutiva dell?avvolgitrice (o macchina di ribobinatura) automatica di filo di materiale di apporto della presente invenzione, data a titolo indicativo ed esemplificativo, ma non limitativo, con l?ausilio delle tavole di disegno allegate nelle quali:

? la figura 1 ? una vista assonometrica dell?avvolgitrice automatica dell?invenzione, unitamente al caricatore disposto a monte, in una prima configurazione (in genere coincidente con le condizioni operative);

? la figura 2 ? una vista frontale di figura 1;

? la figura 3 ? una vista frontale dell?avvolgitrice automatica di figura 1 in una seconda configurazione (in genere coincidente con le condizioni non operative, ad esempio per la manutenzione, la pulizia, la riparazione e/o la sostituzione di uno o pi? componenti interni dell?avvolgitrice automatica);

? la figura 4 ? un ingrandimento di un primo assieme costruttivo di figura 3;

? la figura 5 ? la vista assonometrica ingrandita di un secondo assieme costruttivo delle figure 1 e 3;

? la figura 6 ? la vista laterale di figura 5;

? la figura 7 ? un ingrandimento di un terzo assieme costruttivo di figura 3.

L?avvolgitrice automatica di filo di materiale di apporto, oggetto dell?invenzione, adatta per la formazione tramite ribobinatura di bobine di pi? ridotto peso (solitamente inferiore a 5 Kg), ? rappresentata in figura 1 dove ? globalmente numerata con 1.

Come si osserva, tale avvolgitrice automatica 1 di filo di materiale di apporto F, quale ad esempio e tipicamente filo da saldatura, comprende:

? una struttura scatolare di supporto, nel complesso indicata con 2 ed in genere realizzata in materiale metallico, adatta ad insistere su una superficie di appoggio S, quale la pavimentazione di uno stabilimento industriale;

? una stazione di carico, nel complesso numerata con 3 e contenuta nella struttura di supporto 2, configurata per accogliere uno di seguito, separato e consecutivamente all?altro rocchetti flangiati R provenienti da un caricatore A, visibile in figura 1, che ? disposto operativamente e fisicamente a monte dell?avvolgitrice automatica 1 e che accoglie una pluralit? di tali rocchetti flangiati R posizionati al suo interno secondo un ordine di stoccaggio prefissato;

? un gruppo utensili, nell?insieme segnalato con 4, contenuto nella struttura di supporto 2 e comprendente almeno:

? una prima pinza di presa e traslazione 5 cooperante con primi mezzi di attuazione, non esplicitamente indicati per semplicit? espositiva, configurati per azionare la prima pinza 5 per prelevare ad uno ad uno i rocchetti flangiati R dalla stazione di carico 3 e convogliarli ad un corpo di avvolgimento 6 (tipicamente un mandrino) accoppiato alla struttura di supporto 2 per il tramite in questo caso, a titolo di esempio costruttivo, di una tavola rotante 7 dalla quale il corpo di avvolgimento 6 sporge; i rocchetti flangiati R sono cos? pronti per essere sottoposti alla ribobinatura del filo di materiale di apporto F adatto a essere manipolato dal gruppo utensili 4 provenendo da una matassa, e ad essere avvolto stratificato, a seguito della rotazione del corpo di avvolgimento 6, attorno ad un tamburo centrale T di ognuno dei rocchetti flangiati R formando una pluralit? di bobine B di filo di materiale di apporto F a partire dalla suddetta matassa di pi? elevate dimensioni;

? una seconda pinza di presa e traslazione 8, disposta operativamente a valle del corpo di avvolgimento 6 (e, in questo specifico esempio, anche della tavola rotante 7) e cooperante con secondi mezzi di attuazione, anch?essi non raffigurati per semplicit? espositiva, configurati per azionare la seconda pinza 8 per rimuovere ad una ad una dal corpo di avvolgimento 6 le bobine B appena formate;

? una stazione di scarico, complessivamente indicata con 9 e ben visibile anche alle figure 2 e 3, contenuta nella struttura di supporto 2 e configurata per accogliere una di seguito e consecutivamente all?altra le bobine B rilasciate dalla seconda pinza 8.

Secondo l?invenzione, l?avvolgitrice 1 include mezzi di termosaldatura localizzata, nel complesso indicati con 10, disposti in corrispondenza in questo caso sia del corpo di avvolgimento 6 sia della stazione di scarico 9 e configurati (quanto attivati) per collegare, tramite calore, entrambe le estremit? di filo di materiale di apporto F ad ognuno dei rocchetti flangiati R che di volta in volta devono essere ribobinati, annegando in modo stabile ma agevolmente rimuovibile tali estremit? in ciascuno dei rocchetti flangiati R.

In particolare, i mezzi di termosaldatura localizzata 10 sono operativamente connessi a terzi mezzi di attuazione, nell?insieme indicati con 11, configurati per disporre i mezzi di mezzi di termosaldatura 10 alternatamente tra una posizione di riposo, in cui i mezzi di termosaldatura localizzati 10 sono allontanati dal corpo di avvolgimento 6 e dalla stazione di scarico 9 e sono non operativi, ed una posizione di esercizio, in cui i mezzi di termosaldatura localizzata 10 sono prossimi o avvicinati al corpo di avvolgimento 6 ed alla stazione di scarico 9 e sono azionati per accoppiare stabilmente le due opposte estremit? del filo di materiale di apporto F (della lunghezza desiderata, ottenuta per taglio dalla matassa di partenza) a ciascuno dei rocchetti flangiati R.

Come meglio evidenziano le figure 4-7, i mezzi di termosaldatura localizzata 10 sono accoppiati alla struttura di supporto 2 tramite rispettivi terzi mezzi di attuazione 11 che, preferibilmente ma non necessariamente, comprendono uno qualsiasi dei sistemi di attuazione consistenti in motore elettrico, cilindro pneumatico e/o similari.

Secondo la preferita forma esecutiva qui descritta dell?invenzione, i mezzi di termosaldatura localizzata 10 comprendono uno qualsiasi dei sistemi saldanti tramite generazione indiretta o diretta del calore scelti dal gruppo consistente in generatore ad ultrasuoni 12, 13 (noto anche in gergo tecnico come sonotrodo, il quale rappresenta l?idea di soluzione preferita dell?invenzione), corpo metallico emettitore di calore (resistenza elettrica) e/o similari, elettricamente connessi ad una sorgente di alimentazione di energia elettrica, non riportata nelle figure che seguono.

Pi? in dettaglio, il generatore ad ultrasuoni 12, 13 ? uno qualsiasi dei generatori di vibrazione intensa (frequenza compresa nell?intervallo 20?50 Khz) in grado di sprigionare calore scelti dal gruppo consistente in generatore di tipo esponenziale, catenoidale o rettangolare.

Ne consegue, che il generatore ad ultrasuoni 12 agisce sul materiale plastico di ognuno dei rocchetti flangiati R quando, nella posizione di esercizio, ? disposto in prossimit? del corpo di avvolgimento 6, mentre il generatore ad ultrasuoni 13 agisce sul materiale plastico di ognuno dei rocchetti flangiati R quando, nella posizione di esercizio, si trova in prossimit? della stazione di scarico 9.

Il generatore ad ultrasuoni 12, 13 ? soluzione preferita ma non vincolante prevista per i mezzi di termosaldatura (o anche di saldatura termica) localizzata 10 dell?avvolgitrice automatica 1 dell?invenzione ? presentano il vantaggio di migliorare la tenuta dell?accoppiamento del filo di materiale di apporto F ai vari rocchetti flangiati R in materiale plastico, pur rendendo alquanto agevole all?operatore la rimozione quanto meno dell?estremit? finale di tale filo F quando quest?ultimo ? utilizzato nella successiva lavorazione di saldatura.

Inoltre, la saldatura termica mediante il generatore ad ultrasuoni 12, 13 presenta il rilevante vantaggio di essere alquanto rapida, pur mantenendo la sua efficacia funzionale, e di non lasciare residui di lavorazione che in qualche modo occorrerebbe altrimenti e svantaggiosamente gestire tramite la pulizia dell?avvolgitrice automatica 1.

Si evidenzia che i mezzi di termosaldatura localizzata 10 disposti in corrispondenza della stazione di scarico 9 accoppiano stabilmente l?estremit? finale del filo di materiale di apporto F alla parete interna P di una delle due flange laterali L1, L2 tra loro affacciate e contrapposte, separate dal tamburo centrale T, di ciascuno dei rocchetti flangiati R, sostanzialmente nascondendola alla vista e rendendola convenientemente innocua per l?incolumit? dell?operatore che si trova a maneggiare la bobina B.

I mezzi di termosaldatura localizzata 10 disposti, invece, in corrispondenza del corpo di avvolgimento 6 del gruppo utensili 4 svolgono il compito di accoppiare stabilmente l?estremit? iniziale del filo di materiale di apporto F alla superficie esterna E del tamburo (o nocciolo) centrale T di ciascuno dei rocchetti flangiati R. Per quanto concerne i primi mezzi di attuazione ed i secondi mezzi di attuazione precedentemente introdotti, essi sono tra loro distinti e separati ma della stessa tipologia costruttiva ed operativa.

L?avvolgitrice automatica 1 dell?invenzione comprende, altres?, un?unit? centrale di elaborazione e controllo elettricamente associata ad un quadro di comando (non visibile nello specifico nelle figure allegate) ed elettricamente connessa tanto ai primi mezzi di attuazione ed ai secondi mezzi di attuazione quanto ai mezzi di termosaldatura localizzata 10 per pilotarne l?azionamento.

Anche i terzi di attuazione 11 sono elettricamente connessi a tale unit? centrale di elaborazione e controllo che ne gestisce il funzionamento.

Si precisa che l?avvolgitrice automatica 1 di filo di materiale di apporto F dell?attuale invenzione comprende anche quei componenti tipici di una macchina di questo tipo che, in quanto sostanzialmente estranei al concetto inventivo di base qui presentato e rappresentato dai mezzi di termosaldatura localizzata 10, non sono stati descritti in dettaglio.

Questa precisazione ? particolarmente valida per la composizione del gruppo utensili 4 e, in questo caso, della tavola rotante 7 (posta in rotazione attorno ad un asse orizzontale incidente ortogonalmente il piano frontale da essa stessa individuato) dell?avvolgitrice automatica 1 dell?invenzione.

Si evidenzia, altres?, nelle figure allegate, ancora a semplice titolo di ulteriore integrazione di quei componenti tipici di una macchina di ribobinatura di questo tipo non strettamente correlati al suddetto concetto inventivo principale della presente invenzione, la presenza di una porta frontale mobile 14 (in questo caso, a titolo di esempio, di tipo scorrevole lateralmente) per l?apertura della struttura di supporto 2 e l?accesso al suo volume interno per operazioni di manutenzione, riparazione e/o sostituzione di parti componenti, nonch? la presenza, in corrispondenza della stazione di scarico 9, di una piastra sagomata inclinata 15 per il convogliamento della bobina B appena formata all?esterno della struttura di supporto 2, passando attraverso una feritoia passante 16 ricavata nella struttura di supporto 2 stessa.

In funzione della descrizione appena fornita, si comprende, pertanto, che l?avvolgitrice (o macchina di ribobinatura o gruppo di ribobinatura) automatica di filo di materiale di apporto dell?attuale invenzione raggiunge gli scopi e realizza i vantaggi menzionati in precedenza.

In fase esecutiva, potranno essere apportate modifiche all?avvolgitrice automatica di filo di materiale di apporto dell?invenzione, consistenti per esempio in mezzi di termosaldatura localizzata diversi da quelli descritti in precedenza e/o visibili nelle figure allegate, comunque rientranti nel concetto inventivo sotteso esplicitato dalle rivendicazioni allegate.

Oltre a ci?, potranno sussistere altre soluzioni esecutive dell?avvolgitrice automatica di filo di materiale di apporto qui rivendicata in esclusiva, non raffigurate nelle figure allegate, nelle quali i mezzi di termosaldatura localizzata sono disposti in corrispondenza soltanto del corpo di avvolgimento o soltanto della stazione di scarico, il che non inficia il vantaggio apportato dalla presente invenzione.

In aggiunta, in ulteriori varianti esecutive dell?avvolgitrice automatica di filo di materiale di apporto dell?invenzione, ancora non accompagnate da figure di riferimento, la prima pinza di presa e traslazione e la seconda pinza di presa e traslazione potranno coincidere ed essere ricomprese in un?unica pinza di presa e traslazione.

Anche la stazione di scarico potrebbe coincidere con il corpo di avvolgimento (mandrino), in altre realizzazioni dell?avvolgitrice automatica dell?invenzione, non raffigurate nel seguito.

Rimane, altres?, inteso che, in altre varianti esecutive, non illustrate, dell?avvolgitrice automatica dell?invenzione, particolarmente adatta per la formazione, mediante ribobinatura di filo di materiale di apporto, di bobine di pi? elevato peso (in genere compreso tra 10 Kg e 30 Kg), la tavola rotante potr? essere assente cos? che il corpo di avvolgimento (mandrino) sar? direttamente accoppiato alla struttura di supporto.

? chiaro, infine, che numerose altre varianti possono essere apportate all?avvolgitrice automatica di filo di materiale di apporto in questione, ricadenti nell?ambito circoscritto dalle rivendicazioni allegate, cos? come ? chiaro che, nella pratica attuazione dell?invenzione, i materiali, le forme e le dimensioni dei dettagli illustrati potranno essere qualsiasi, a seconda delle esigenze, e potranno essere sostituiti con altri tecnicamente equivalenti.

Ove le caratteristiche costruttive e le tecniche menzionate nelle successive rivendicazioni siano seguite da segni o numeri di riferimento, tali segni di riferimento sono stati introdotti con il solo obiettivo di aumentare l?intelligibilit? delle rivendicazioni stesse e, di conseguenza, essi non presentano alcun effetto limitante sull?interpretazione di ciascun elemento identificato, a titolo puramente di esempio, da tali segni di riferimento.

Claims (12)

RIVENDICAZIONI

1. Avvolgitrice automatica (1) di filo di materiale di apporto (F) comprendente:

? una struttura di supporto (2) atta a insistere su una superficie di appoggio (S); ? una stazione di carico (3), contenuta in detta struttura di supporto (2) e configurata per accogliere uno di seguito e consecutivamente all?altro rocchetti flangiati (R) provenienti da un caricatore (A) che ? disposto operativamente e fisicamente a monte di detta avvolgitrice (1) e che accoglie una pluralit? di detti rocchetti flangiati (R) in un ordine di stoccaggio prefissato;

? un gruppo utensili (4) contenuto in detta struttura di supporto (2) e comprendente almeno:

? una prima pinza di presa e traslazione (5) cooperante con primi mezzi di attuazione configurati per azionare detta prima pinza (5) per prelevare ad uno ad uno detti rocchetti flangiati (R) da detta stazione di carico (3) e convogliarli ad un corpo di avvolgimento (6) accoppiato a detta struttura di supporto (2), per sottoporli alla ribobinatura di un filo di materiale di apporto (F) atto a essere manipolato da detto gruppo utensili (4) provenendo da una matassa, e a essere avvolto stratificato, a seguito della rotazione di detto corpo di avvolgimento (6), attorno ad un tamburo centrale (T) di ognuno di detti rocchetti flangiati (R) formando una pluralit? di bobine (B) di detto filo di materiale di apporto (F);

? una seconda pinza di presa e traslazione (8), disposta operativamente a valle di detto corpo di avvolgimento (6) e cooperante con secondi mezzi di attuazione configurati per azionare detta seconda pinza (8) per rimuovere ad una ad una dette bobine (B) da detto corpo di avvolgimento (6);

? una stazione di scarico (9) contenuta in detta struttura di supporto (2) e configurata per accogliere una di seguito e consecutivamente all?altra dette bobine (B) rilasciate da detta seconda pinza (8),

caratterizzata dal fatto di includere mezzi di termosaldatura localizzata (10) disposti in corrispondenza di detto corpo di avvolgimento (6) e/o di detta stazione di scarico (9) e configurati per collegare tramite calore almeno una delle estremit? di detto filo di materiale di apporto (F) ad ognuno di detti rocchetti flangiati (R), annegando almeno una di dette estremit? in ognuno di detti rocchetti flangiati (R).

2. Avvolgitrice (1) come alla rivendicazione 1), caratterizzata dal fatto che detti mezzi di termosaldatura localizzata (10) sono operativamente connessi a terzi mezzi di attuazione (11) configurati per disporre detti mezzi di termosaldatura localizzata (10) alternatamente tra una posizione di riposo, in cui detti mezzi di termosaldatura localizzata (10) sono allontanati da detto corpo di avvolgimento (6) e/o da detta stazione di scarico (9) e sono non operativi, ed una posizione di esercizio, in cui detti mezzi di termosaldatura localizzata (10) sono prossimi a detto corpo di avvolgimento (6) e/o a detta stazione di scarico (9) e sono azionati per accoppiare stabilmente almeno una di dette estremit? di detto filo di materiale di apporto (F) a ciascuno di detti rocchetti flangiati (R).

3. Avvolgitrice (1) come alla rivendicazione 2), caratterizzata dal fatto che detti mezzi di termosaldatura localizzata (10) sono accoppiati a detta struttura di supporto (2) tramite detti terzi mezzi di attuazione (11).

4. Avvolgitrice (1) come una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di termosaldatura localizzata (10) comprendono uno qualsiasi dei sistemi saldanti tramite generazione indiretta o diretta del calore scelti dal gruppo consistente in generatore ad ultrasuoni (12, 13), corpo metallico emettitore di calore e/o similari, elettricamente connessi ad una sorgente di alimentazione di energia elettrica.

5. Avvolgitrice (1) come alla rivendicazione 4), caratterizzata dal fatto che detto generatore ad ultrasuoni (12, 13) ? uno qualsiasi dei generatori scelti dal gruppo consistente in generatore di tipo esponenziale, catenoidale o rettangolare.

6. Avvolgitrice (1) come alla rivendicazione 4) o 5), caratterizzata dal fatto che detto generatore ad ultrasuoni (12, 13) agisce su ciascuno di detti rocchetti flangiati (R) quando assume una posizione di esercizio nella quale viene disposto in prossimit? di detto corpo di avvolgimento (6) e/o di detta stazione di scarico (9).

7. Avvolgitrice (1) come una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di termosaldatura localizzata (10) disposti in corrispondenza di detta stazione di scarico (9) accoppiano stabilmente un?estremit? finale di detto filo di materiale di apporto (F) ad una parete interna (P) di una delle due flange laterali (L1, L2) tra loro affacciate e contrapposte, separate da detto tamburo centrale (T), di ciascuno di detti rocchetti flangiati (R).

8. Avvolgitrice (1) come una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di termosaldatura localizzata (10) disposti in corrispondenza di detto corpo di avvolgimento (6) di detto gruppo utensili (4) accoppiano stabilmente un?estremit? iniziale di detto filo di materiale di apporto (F) ad una superficie esterna (E) di detto tamburo centrale (T) di ciascuno di detti rocchetti flangiati (R).

9. Avvolgitrice (1) come una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detti primi mezzi di attuazione e detti secondi mezzi di attuazione sono tra loro distinti e separati ma della stessa tipologia.

10. Avvolgitrice (1) come alla rivendicazione 2), caratterizzata dal fatto che detti terzi mezzi di attuazione (11) comprendono uno qualsiasi dei sistemi di attuazione consistenti in motore elettrico, cilindro pneumatico e/o similari.

11. Avvolgitrice (1) come una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto di comprendere un?unit? centrale di elaborazione e controllo elettricamente connessa a detti primi mezzi di attuazione, detti secondi mezzi di attuazione e detti mezzi di termosaldatura localizzata (10) per pilotarne l?azionamento.

12. Avvolgitrice (1) come alla rivendicazione 11) quando dipendente dalla rivendicazione 2), caratterizzata dal fatto che detti terzi di attuazione (11) sono elettricamente connessi a detta unit? centrale di elaborazione e controllo.