IT202100025454A1 - Tipo di telaio per orologi - Google Patents

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Description

DESCRIZIONE
DEL BREVETTO PER INVENZIONE INDUSTRIALE AVENTE PER TITOLO
- TIPO DI TELAIO PER OROLOGI -
Il presente trovato ha come oggetto un tipo di telaio per orologio, essenziale nelle parti, preferibilmente realizzato in un solo materiale e di facile montaggio, assemblabile e smantellabile manualmente. Come ? noto, nel campo dell?orologeria, si intende per quadrante, la superficie graduata su cui sono segnati gli indici di ore, minuti, secondi, ecc. e per indici, i punti di riferimento posti sul quadrante, per indicare ore, minuti, secondi, ecc., i quali possono essere di tipo: a numeri arabi, a numeri romani, ad ulteriori tipi di numeri o di varie forme geometriche. Attualmente, esistono orologi il cui telaio, composto solo da quadrante e indici, ? gi? di per s? idoneo ad incorporare movimento e lancette, per realizzare l?oggetto finito. Fra questi orologi, ne esistono alcuni, dove quadrante ed indici sono realizzati separati e poi uniti fra loro, per formare il telaio. In questo caso, spesso, gli indici applicati sul quadrante, assolvono solo la funzione di precisare un riferimento orario. Altre volte per?, tali indici, vengono intesi come elementi strutturali con funzione di indici, intendendo con ci?, d?ora in avanti, che sono conformati in modo da fornire un riferimento orario e contemporaneamente far parte della struttura portante del telaio, una volta uniti al quadrante. Fra questi, esistono poi, elementi strutturali con funzione di indici, ricavati da lastre, intendendo d?ora in avanti per lastre, corpi solidi dove in origine, due dimensioni prevalgono nettamente sulla terza, che rimane sostanzialmente costante. Entrando pi? nello specifico, fra questi elementi strutturali con funzione di indici, ricavati da lastre, ? possibile immaginarne tipi includenti in un elemento almeno due o pi? indici. Li chiameremo d?ora in avanti, elementi strutturali con due indici, tre indici, ?, n indici o genericamente, elementi strutturali con pi? indici, a seconda dei casi. Si pone ora l?ipotesi, in cui anche il quadrante, a cui unire tali elementi, sia ricavato da lastre. In questo caso, si presentano alcuni problemi tecnici da risolvere. Siffatti telai per orologi, ricavati da lastre e ottenuti dall?unione di quadranti ed elementi strutturali con due o pi? indici, necessitano infatti di altre parti per il montaggio, come squadrette, viti, dadi, bulloni, ecc., che ne complicano le fasi di realizzazione. Oppure necessitano di procedure di assemblaggio irreversibili, con apporto di altri materiali, di saldature, incollaggi, ecc., che ne complicano comunque le fasi di produzione. Inoltre, le fasi di montaggio delle parti e smontaggio per dismissione, non sono fattibili in modo semplice, generando spesso scarti non mono materici, difficili da riciclare. In ogni caso, non sono possibili procedure di montaggio e di smontaggio esclusivamente manuali. Scopo di questo trovato, ? quello di ottenere un tipo di telaio per orologi che risolva i problemi sopra esposti, grazie a componenti e procedure di produzione e montaggio sistematico, semplificate, ottenute nel rispetto dell?ambiente, essendo oggi questa necessit? divenuta ineludibile. Procedure di produzione ottenute in modo ecocompatibile, non solo nella fase di realizzazione, ma anche in quella di dismissione, a fine ciclo di utilizzo. Pi? nello specifico, scopo di questo trovato, ? consentire quindi la realizzazione di un tipo di telaio per orologi, ricavato da lastre, composto solo da quadranti ed elementi strutturali con due indici o pi? indici, configurati in modo tale che non necessitino di altre parti per il montaggio e non necessitino nemmeno di procedure di assemblaggio irreversibili o con apporto di altri materiali, saldature, incollaggi. Telai congeniati in modo tale, che il montaggio stesso possa avvenire con una procedura esclusivamente manuale, tramite un particolare sistema di blocco a pressione delle parti, come in seguito descritto. Di converso, altro scopo di questo trovato, ? far s? che, anche la fase di smontaggio per dismissione e riciclo, risulti fattibile con intervento esclusivamente manuale, al fine di poter generare, scarti anche solo mono materici. Un ulteriore scopo di questo trovato, ? individuato, nella possibilit? di ricavare forme e funzioni aggiuntive, dalla conformazione delle succitate parti componenti, come illustrato nel proseguo di questa descrizione. Questi ed altri scopi, che meglio appariranno in seguito, sono raggiunti da tale trovato, grazie al fatto di comprendere uno o pi? quadranti, dotati di una o pi? fenditure circoscritte sulla superficie, associati ad uno o pi? elementi strutturali, dotati ciascuno, di due o pi? indici. Tutte queste parti, preferibilmente mono materiche, sono ricavate da lastre. Ognuno dei due o pi? indici, facenti parte di ogni singolo elemento strutturale, passando attraverso le corrispondenti fenditure circoscritte, predisposte all?uopo sulla superficie del quadrante, sul quale va a fissarsi, si unisce ad esso, tramite un sistema di blocco a pressione, reversibile, come in seguito meglio descritto, a titolo indicativo e non limitativo. Ci? consente alle rimanenti parti dei suddetti elementi strutturali, che non passano attraverso le fenditure circoscritte, di assumere nel montaggio, tramite piegature, incastri o in base alla loro posizione reciproca, configurazioni complessivamente tridimensionali. Questo rende, nell?insieme, gli elementi strutturali stessi, che prima di essere assemblati risultavano sostanzialmente singoli elementi bidimensionali e quindi instabili, un corpo stabile, consentendo l?alloggiamento finale del movimento con lancette, per realizzare l?orologio finito. Come detto si raggiunge quindi, da una parte, la semplificazione del processo produttivo, introducendo dall?altra, nuove caratteristiche formali e funzionali nell?oggetto. Tutto questo dimostrato dal fatto che, a titolo indicativo e non limitativo, si pu? arrivare a realizzare un telaio di orologio completo, a parte il movimento e le lancette, utilizzando un?unica lastra, di un unico spessore e di un unico materiale, con un unico processo produttivo, ad esempio tramite taglio laser e ottenere l?oggetto finito, assemblandolo con rapidi passaggi, reversibili ed ecocompatibili.
E ancora a titolo indicativo e non limitativo, si pu? arrivare a realizzare telai di orologi dove le sagome degli elementi strutturali, potendo variare forma liberamente, fino ad uscire dal perimetro del quadrante, come in seguito meglio descritto, assumono ulteriori connotati formali e funzionali innovativi, generando ad esempio volute e appoggi per orologi da tavolo. Tali ed altri vantaggi del presente trovato, risulteranno maggiormente evidenti dalla descrizione di alcune forme di esecuzione, non esclusive, illustrate a titolo indicativo, ma non limitativo, nelle unite tavole di disegni in cui: in Fig.3 ? rappresentato, in prospettiva, un telaio per un orologio da parete. Il telaio ? composto da un quadrante con un?unica fenditura circoscritta, Fig.1, e da un elemento strutturale, Fig.2, con due anse per appendere l?orologio a parete e due indici, atti a passare entrambi per la stessa fenditura circoscritta, per poi rimanere bloccati in posizione sul quadrante, in modo reversibile. In Fig.6 ? rappresentato, in prospettiva, un telaio per un orologio inclinato, da scrivania. Il telaio ? composto da un quadrante con quattro fenditure circoscritte, Fig.4, e da quattro elementi strutturali identici con due indici per ciascun elemento, Fig. 5, ogni indice atto a passare attraverso la corrispondente fenditura circoscritta, abbinato ad un analogo altro indice di altro elemento strutturale, per poi rimanere entrambi bloccati in posizione sul quadrante, in modo reversibile. In Fig.10 ? rappresentato, in prospettiva, un telaio per un orologio da tavolo. Il telaio ? composto da un quadrante, con dodici fenditure circoscritte, Fig.7, da undici elementi strutturali, di cui dieci del tipo con due indici ciascuno, Fig.8 e da uno con quattro indici, Fig.9. Quest?ultimo, esce in parte dai limiti del quadrante e forma la base dell?orologio. Ogni indice ? atto a passare per la rispettiva fenditura circoscritta, abbinato ad un corrispondente altro indice, di altro elemento strutturale, per poi rimanere entrambi bloccati in posizione sul quadrante, in modo reversibile. In Fig.12 ? rappresentato, in prospettiva, un telaio per un altro orologio da tavolo con doppio quadrante. Il telaio ? composto da due quadranti, con quattro fenditure circoscritte ciascuno, Fig. 11 e da due elementi strutturali, con quattro indici ciascuno, Fig.12, disposti a due a due contrapposti. Ogni indice ? atto a passare singolarmente attraverso la corrispondente fenditura circoscritta, per poi rimanere bloccato in posizione sul quadrante, in modo reversibile. In Fig.15 e 16 ? rappresentato, nel particolare, un sistema di blocco reversibile, di un indice appartenente ad un generico elemento strutturale con due o pi? indici, passante per una corrispondente fenditura circoscritta, ricavata sulla superficie di un generico quadrante, Fig.14, al fine di realizzare, nel complesso, un telaio per orologi. In Fig. 18 e 19 ? rappresentato, nel particolare, un sistema di blocco reversibile, di due indici appartenenti a due generici elementi strutturali con due o pi? indici, passanti accoppiati per una corrispondente fenditura circoscritta, ricavata sulla superficie di un generico quadrante, Fig. 17, al fine di realizzare, nel complesso, un telaio per orologi. Nelle figure 3, 6, 10, 13, sono rappresentate quattro forme di esecuzione, non esclusive, illustrate a titolo indicativo, ma non limitativo, di telai per orologi (A), (B), (C), (D). Non si escludono, per essi, altre forme di attuazione. Con particolare riferimento a Fig.3, si ? rappresentato un telaio (A), composto da un quadrante (1) dotato di una fenditura circoscritta (2) e un elemento strutturale (3) con due anse (5), predisposte per l?attacco a parete e con due indici (4). In pianta sono riportati, quadrante (1), Fig.1 ed elemento strutturale (3), Fig.2. In prospettiva, Fig.3, il telaio (A) assemblato, con montato un generico movimento con lancette (X). Attraverso la fenditura circoscritta (2), passano i due indici (4) dell?elemento strutturale (3), che si andr? a bloccare sul quadrante (1), nel modo descritto in Fig. 18 e 19. In questo caso, al passaggio dei due indici (4) per la fenditura circoscritta (2), la parte rimanente dell?elemento strutturale (3) che non attraversa il quadrante (1) e che prima di essere assemblato risultava sostanzialmente bidimensionale e quindi instabile, assume una particolare configurazione curvilinea, che nel montaggio, rende l?elemento stesso un corpo tridimensionale, stabile, consentendo l?alloggiamento finale del movimento con lancette (X) nel telaio (A). Con riferimento alla Fig.6, si ? rappresentato un telaio (B), composto da un quadrante (6) dotato di quattro fenditure circoscritte (7) e da quattro elementi strutturali (8) dotati di due indici (9) ciascuno. Tali elementi strutturali (8) sagomati per conferire una generica inclinazione, ad un orologio da scrivania. In pianta sono riportati quadrante (6), Fig. 4 ed uno dei quattro elementi strutturali (8), identici fra loro, Fig.5. In prospettiva, Fig. 6, il telaio (B) assemblato, con montato un generico movimento con lancette (X). Attraverso ogni singola fenditura circoscritta (7) passano due corrispondenti indici (9) di due elementi strutturali (8) contigui. Anche in questo caso, al passaggio degli indici (9) per le fenditure circoscritte (7), le parti rimanenti degli elementi strutturali (8), che non attraversano il quadrante (6) e che prima di essere assemblati risultavano sostanzialmente bidimensionali e quindi instabili, assumono una particolare configurazione curvilinea, che nel montaggio, rende gli elementi stessi corpi tridimensionali, stabili, consentendo l?alloggiamento finale del generico movimento con lancette (X) nel telaio (B). Con riferimento alla Fig.10, si ? rappresentato un telaio (C), composto da un quadrante (10) dotato di dodici fenditure circoscritte (11) e da dieci elementi strutturali (12), identici fra loro, con due indici (13), ciascuno ed un elemento strutturale (14), con quattro indici (15). In pianta sono riportati quadrante (10), Fig.10, uno dei dieci elementi strutturali (12) identici fra loro, Fig.8 e l?elemento (14) con quattro indici (15), Fig.9. In prospettiva, Fig.10, il telaio (C) assemblato, con montato un generico movimento con lancette (X). Attraverso ogni singola fenditura circoscritta (11) passano due indici (13) o un indice (13) e uno (15) di due elementi strutturali contigui (12) o (12) e (14). Anche in questo caso, le parti rimanenti degli elementi strutturali (12) e (14), che non attraversano il quadrante (10) e che prima di essere assemblati risultavano sostanzialmente bidimensionali e quindi instabili, assumono una particolare configurazione curvilinea, che nel montaggio, rende gli elementi stessi corpi tridimensionali, stabili, consentendo l?alloggiamento finale del generico movimento con lancette (X) nel telaio (C). In pi?, questo esempio mostra come, l?elemento strutturale (14), dotato di quattro indici (15), una volta configurato e posto in posizione, presenti delle volute che formalmente caratterizzano il telaio (C) e funzionalmente, uscendo dal perimetro del quadrante (10), realizzano la base di appoggio per un orologio da tavolo. Con riferimento alla Fig. 13, si ? rappresentato un telaio (D), composto da due quadranti (16), dotati ognuno di quattro fenditure circoscritte (17) e da due elementi strutturali (18), con quattro indici (19) ciascuno, disposti a due a due in modo contrapposto. In pianta sono riportati uno dei due quadranti (16), identici fra loro, Fig. 11 e uno dei due elementi strutturali (18) identici fra loro, Fig.12. In prospettiva, Fig.13, il telaio (D) assemblato, con montati due generici movimenti con lancette (X). Attraverso ogni singola fenditura circoscritta (17), passa un singolo indice (19) di uno dei due elementi strutturali (18), nel modo descritto in Fig.15 e 16. Anche in questo caso, al passaggio degli indici (19) per le fenditure circoscritte (17), le parti rimanenti degli elementi strutturali (18), che non attraversano il quadrante, e che prima di essere assemblati risultavano sostanzialmente bidimensionali e quindi instabili, assumono una particolare configurazione curvilinea, che nel montaggio, rende gli elementi stessi corpi tridimensionali, stabili, consentendo l?alloggiamento finale dei due generici movimenti con lancette (X) nel telaio (D). In pi?, questo esempio mostra come i due quadranti (16), contrapposti, realizzino funzionalmente la base di appoggio di un orologio da tavolo, con possibilit? di lettura dell?ora da entrambe le parti. Con riferimento alla Fig. 15, nel particolare, si ? indicato in prospettiva un sistema di blocco su di un quadrante (20), di un indice (24), appartenente ad un elemento strutturale (23) dotato di due o pi? indici, passante attraverso la corrispondente fenditura circoscritta (21), ricavata sul suddetto quadrante (20), per realizzare nel complesso un generico telaio per orologio. Il blocco ? reso possibile, grazie al fatto che la fenditura circoscritta (21), posta sul quadrante (20), Fig.14, ha due estremi opportunamente arrotondati (22), in corrispondenza dei quali, l?indice (24) posto sull?elemento strutturale (23), presenta due sporgenze arrotondate (25). Queste sporgenze (25), sono opportunamente dimensionate ed aggettanti, in base ai tipi di materiali utilizzati. Gli estremi della linea di imposta inferiore, di queste sporgenze (25), una volta bloccate sul quadrante (20), sostanzialmente coincidono con i punti di imposta (22i), degli arrotondamenti (22) della fenditura circoscritta (21) e distano, dal punto di battuta del quadrante (20) sull?elemento strutturale (23), di una misura, pari allo spessore del quadrante (20) stesso. Per attuare il blocco delle parti, dopo aver inserito gli indici (24) nelle corrispondenti fenditure circoscritte (21), esercitando, manualmente una pressione idonea sui componenti, ? possibile far passare anche le sporgenze (25), oltre gli arrotondamenti (22) delle fenditure circoscritte (21), bloccando in posizione, in modo reversibile, quadrante (21) ed elementi strutturali (23). Infatti, in pianta, Fig. 16, sono riportate le generiche dimensioni della fenditura circoscritta (21), che sono sostanzialmente le stesse dell?ingombro dell?indice (24), maggiorate del minimo indispensabile (non visibile nella figura), per consentirne il passaggio senza attrito, tranne che in corrispondenza degli arrotondamenti (22), ove gli indici (24), presentano gli ingombri delle sporgenze (25). Come si vede, le proiezioni degli arrotondamenti (22) e delle sporgenze (25), creano in pianta dei piccoli spazi di sovrapposizione (W). Sono questi piccoli spazi (W), opportunamente dimensionati, in base ai materiali scelti, che consentono il blocco in posizione delle parti, poich?, solo tramite opportuna pressione, esercitata manualmente sui componenti, le sporgenze (25) riescono a passare il contrasto degli arrotondamenti (22). Il processo ? reversibile. Con riferimento alla Fig. 18, nel particolare, si ? indicato in prospettiva un sistema di blocco su di un quadrante (26), di due indici (31), in questo caso supposti appartenenti a due diversi elementi strutturali (29) e (30) dotati di due o pi? indici, ma tali indici (31), potrebbero appartenere indifferentemente entrambi, anche ad un solo elemento strutturale dotato di due o pi? indici. Suddetti indici (31), passanti accoppiati attraverso la corrispondente fenditura circoscritta (27), ricavata sulla superficie del suddetto quadrante (26), al fine di realizzare, nel complesso, un generico telaio per orologio. Il blocco ? reso possibile, grazie al fatto che la fenditura circoscritta (27), posta sul quadrante (26), Fig. 17, ha due estremi opportunamente arrotondati (28), in corrispondenza dei quali, gli indici (31), posti sui due elementi strutturali (29) e (30), presentano due sporgenze arrotondate (32). Queste sporgenze (32), sono opportunamente dimensionate ed aggettanti, in base ai tipi di materiali utilizzati. Gli estremi della linea di imposta inferiore, di queste sporgenze (32), una volta bloccate sul quadrante (26), sostanzialmente coincidono con i punti di imposta (28i), degli arrotondamenti (28) della fenditura circoscritta (27) e distano, dal punto di battuta del quadrante (26) sugli elementi strutturali (29) e (30), di una misura pari allo spessore del quadrante (26) stesso. Per attuare il blocco delle parti, dopo aver inserito gli indici (31) nelle corrispondenti fenditure circoscritte (27), esercitando manualmente una pressione idonea sui componenti, ? possibile far passare anche le sporgenze (32) oltre gli arrotondamenti (28) delle fenditure circoscritte (27), bloccando in posizione quadrante (26) ed elementi strutturali (29) e (30).
Infatti, in pianta, Fig. 19, sono riportate le generiche dimensioni della fenditura circoscritta (27), che sono sostanzialmente le stesse dell?ingombro degli indici (31) abbinati, maggiorate del minimo indispensabile (non visibile nella figura), per consentirne il passaggio senza attrito, tranne che in corrispondenza degli arrotondamenti (28), ove gli indici (31), presentano gli ingombri delle sporgenze (32). Come si vede, le proiezioni degli arrotondamenti (28) e delle sporgenze (32), creano in pianta dei piccoli spazi di sovrapposizione (W). Sono questi piccoli spazi (W), opportunamente dimensionati in base ai materiali scelti, che consentono il blocco in posizione delle parti, poich?, solo tramite opportuna pressione, esercitata manualmente sui componenti, le sporgenze (32) riescono a passare il contrasto degli arrotondamenti (28). Il processo ? reversibile sempre manualmente.
Si precisa nuovamente come questo trovato risolva, fra gli altri, il problema derivato dalla necessit? di pensare a manufatti con poco impatto ambientale. Generare un elemento tridimensionale, da elementi sostanzialmente bidimensionali, in modo reversibile, vuol dire anche ridurre gli ingombri in fase di pre montaggio e post smontaggio.

Claims (3)

RIVENDICAZIONI DEL BREVETTO PER INVENZIONE INDUSTRIALE AVENTE PER TITOLO - TIPO DI TELAIO PER OROLOGI -
1. Tipo di telaio per orologio, ricavato da lastre, preferibilmente dello stesso materiale, comprendente: un quadrante (1, 6, 10) o pi? quadranti (16), con una fenditura circoscritta (2) o pi? fenditure circoscritte (7, 11, 17), ricavate sulla superficie; un elemento strutturale (3), o pi? elementi strutturali (8, 12), con due indici (4, 9, 13), ricavati sul perimetro o anche elementi strutturali (14, 18), con pi? di due indici (15, 19), ricavati sul perimetro. Tipo di telaio caratterizzato dal fatto che, le suddette fenditure circoscritte (2), sono dimensionate in modo tale da far passare attraverso di esse, fino a bloccarsi a pressione sui rispettivi quadranti (1), due indici abbinati (4), oppure le suddette fenditure circoscritte (17), sono dimensionate in modo da far passare, fino a bloccarsi a pressione sui quadranti (16), un solo indice per volta (19). I suddetti indici abbinati (4), possono far parte entrambi dello stesso elemento strutturale (3), oppure i suddetti indici abbinati (9), possono, far parte di elementi strutturali separati, ma uguali fra loro (8) o essere indici abbinati (13, 15) e far parte di elementi separati e rispettivamente diversi fra loro, (12, 14). Per quanto ora esposto, il blocco su di un quadrante, tramite passaggio attraverso le rispettive fenditure circoscritte, di due o pi? indici, abbinati o singolarmente, appartenenti ai rispettivi elementi strutturali con due o pi? indici, obbliga, in tutti i casi, le rimanenti parti di detti elementi strutturali, che non passano attraverso le rispettive fenditure circoscritte, ad assumere, nella configurazione finale scelta, tramite piegature, incastri o in base alla loro posizione reciproca, morfologie complessivamente tridimensionali. Questo rende, nell?insieme, gli elementi strutturali stessi, che prima di essere configurati risultavano sostanzialmente singoli elementi bidimensionali e quindi instabili, un corpo stabile, consentendo l?alloggiamento finale del movimento con lancette (X), per realizzare l?oggetto finito. Ogni telaio per orologio ? caratterizzato, quindi, dal fatto che non sono necessari altri elementi, oltre a quelli sopra descritti, per la sua realizzazione e dopo aver configurato suddetti elementi, non sono necessari altri procedimenti di montaggio, se non il loro reciproco blocco a pressione, per ottenere il telaio per orologio finito. Tale procedimento di montaggio deve poter essere esclusivamente manuale, e l?eventuale procedimento di smontaggio deve poter essere anch?esso, esclusivamente manuale.
2. Tipo di telaio per orologio, secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che, il blocco su di un quadrante (20), di un indice (24), appartenente ad un elemento strutturale (23), dotato di due o pi? indici (24), avviene grazie al fatto che la fenditura circoscritta (21), posta sul quadrante (20), ha due estremi opportunamente arrotondati (22), in corrispondenza dei quali l?indice (24), posto sull?elemento strutturale (23), presenta due sporgenze arrotondate (25). Queste sporgenze (25), sono opportunamente dimensionate ed aggettanti in base ai materiali utilizzati. Gli estremi della linea di imposta inferiore di queste sporgenze (25), una volta bloccate sul quadrante (20), sostanzialmente coincidono con i corrispondenti punti di imposta, (22i) degli arrotondamenti (22), della fenditura circoscritta (21), e distano dal punto di battuta del quadrante (20), sull?elemento strutturale (23), di una misura sostanzialmente pari allo spessore del quadrante (20), stesso. Per attuare il blocco delle parti, dopo aver inserito gli indici (24), nelle corrispondenti fenditure circoscritte (21), esercitando manualmente una pressione idonea sulle parti, deve essere possibile far passare anche le sporgenze (25) oltre gli arrotondamenti (22) delle fenditure circoscritte (21), bloccando in posizione, in modo reversibile, quadrante (21) ed elementi strutturali (23).
Le proiezioni in pianta delle dimensioni della fenditura circoscritta (21), sono sostanzialmente le stesse dell?ingombro dell?indice (24), maggiorate del minimo indispensabile per consentirne il passaggio senza attrito, tranne che in corrispondenza degli arrotondamenti (22), ove gli indici (24), presentano gli ingombri delle sporgenze (25). Le proiezioni in pianta degli arrotondamenti (22) e delle sporgenze (25), creano dei piccoli spazi di sovrapposizione (W). Sono questi piccoli spazi (W), opportunamente dimensionati, in base ai materiali scelti, che consentono il blocco in posizione delle parti, questo deve poter avvenire tramite opportuna pressione esercitata manualmente. Tramite tale pressione le sporgenze (25), riescono a passare il contrasto degli arrotondamenti (22). Il processo deve essere reversibile, sempre manualmente.
Allo stesso modo, il blocco su di un quadrante (26), di due indici (31), appartenenti a due diversi elementi strutturali contigui (29, 30), passanti attraverso la corrispondente fenditura circoscritta (27), ? reso possibile grazie al fatto che la fenditura circoscritta (27), posta sul quadrante (26), ha due estremi opportunamente arrotondati (28), in corrispondenza dei quali gli indici (31), posti sugli elementi strutturali (29, 30), presentano due sporgenze arrotondate (32). Queste sporgenze (32), sono opportunamente dimensionate ed aggettanti in base ai materiali utilizzati. Gli estremi della linea di imposta inferiore di queste sporgenze (32), una volta bloccate sul quadrante (26), sostanzialmente coincidono con i corrispondenti punti di imposta (28i) degli arrotondamenti (28) della fenditura circoscritta (27) e distano dal punto di battuta del quadrante (26), sugli elementi strutturali (29, 30), di una misura pari allo spessore del quadrante (26), stesso. Per attuare il blocco delle parti, dopo aver inserito gli indici (31) nelle corrispondenti fenditure circoscritte (27), esercitando manualmente una pressione idonea sulle parti, deve essere possibile far passare anche le sporgenze (32), oltre gli arrotondamenti (28), delle fenditure circoscritte (27), bloccando in posizione quadrante (26) ed elementi strutturali (29, 30).
Le proiezioni in pianta delle dimensioni della fenditura circoscritta (27), sono sostanzialmente le stesse dell?ingombro degli indici (31), abbinati, maggiorate del minimo indispensabile per consentirne il passaggio senza attrito, tranne che in corrispondenza degli arrotondamenti (28), ove gli indici (31), presentano gli ingombri delle sporgenze (32). Le proiezioni in pianta degli arrotondamenti (28) e delle sporgenze (32), creano dei piccoli spazi di sovrapposizione (W). Sono questi piccoli spazi (W), opportunamente dimensionati, in base ai materiali scelti, che consentono il blocco in posizione delle parti, che deve poter avvenire tramite opportuna pressione esercitata manualmente. Tramite tale pressione le sporgenze (32), riescono a passare il contrasto degli arrotondamenti (28). Il processo deve essere reversibile, sempre manualmente.
Il blocco di due indici (4), su di un quadrante (1), segue la stessa procedura anche nel caso in cui i suddetti due indici (4), facciano parte di un medesimo elemento strutturale (3).
3. Tipo di telaio per orologio, secondo una o pi? delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che, ? possibile conformare all?uopo, quadranti, fenditure circoscritte, elementi strutturali e indici, al fine di assorbire in essi altre idonee funzioni, oltre a quelle precedentemente definite, come nei casi a seguire, a titolo indicativo e non limitativo: elementi strutturali (8), conformati in modo tale da avere anche funzione di appoggio inclinato per telai (B); elementi strutturali (14), conformati in modo tale da avere anche funzione di appoggio in verticale per telai (C); elementi strutturali (3), conformati in modo tale da avere anche funzione di ansa di aggancio per telai (A), da appendere a parete; quadranti (16), conformati in modo tale da avere anche funzione di appoggio in verticale e doppia lettura oraria per telai (D). Indici, (13, 15), aggettanti in modo e in numero tale da evitare, in caso di caduta a terra, la deformazione delle lancette del movimento con lancette (X), nel telaio (C); elementi strutturali in corrispondenza di ore 11 e 1 e di ore 5 e 7 prolungati oltre il perimetro del quadrante, conformati in modo tale da avere anche funzione di anse per alloggiare cinturini per orologi da polso; quadranti sovrapposti con fenditure circoscritte corrispondenti fra loro, anche dotati di foro interno a realizzare, combinati con gli elementi strutturali, l?alloggiamento per movimenti da polso in cui, preferibilmente l?ultimo quadrante, ? senza foro e in materiale trasparente conformato in modo tale da avere anche funzione di vetro.
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