IT202100025088A1 - Dispositivo di fissaggio per cavi, tubi ed altri corpi lungiformi - Google Patents

Description

DISPOSITIVO DI FISSAGGIO PER CAVI, TUBI ED ALTRI CORPI

LUNGIFORMI

La presente invenzione concerne un dispositivo di fissaggio per cavi, tubi ed altri corpi lungiformi in genere.

Il campo dell?invenzione ? quello dei dispositivi impiegati per fissare dei corpi lungiformi in genere come cavi, tubi e simili su un supporto, per esempio i tralicci, utilizzati per sostenere le antenne per telecomunicazioni.

In questo settore ? importante che il dispositivo di supporto svolga una efficace azione di sostegno sul cavo, impedendone lo scivolamento o lo spostamento dalla sua sede ad opera del peso proprio o dell?azione degli agenti atmosferici.

In questo tipo di applicazioni esiste inoltre l?esigenza di rendere il dispositivo di fissaggio il pi? possibile universale sia per il numero di cavi da fissare sia verso i differenti diametri di costruzione dei cavi, da quelli pi? piccoli, come per esempio i cavi a fibra ottica, a quelli di diametro maggiore come i cavi coassiali.

Gli attuali fissacavi sono costituiti da due semiselle, reciprocamente accoppiate per la formazione delle rispettive sedi di alloggiamento dei cavi da sostenere. L?unione tra le due semiselle ? realizzata per mezzo di barre filettate che attraversano le semiselle in corrispondenza di un rispettivo foro, oppure per mezzo di cavallotti all?interno dei quali le selle sono agganciate.

In questo tipo di realizzazioni note, nel caso in cui si desideri aggiungere ulteriori selle a quelle gi? precedentemente installate sul fissacavo, ? necessario prevedere una barra filettata, sufficientemente lunga per coprire tutta la lunghezza anche delle selle che si devono aggiungere.

Se invece il fissaggio ? realizzato per mezzo di cavallotti, questi devono essere completamente sostituiti con altri di lunghezza maggiore.

In entrambi i casi ? comunque necessario smontare il fissacavo, cos? da permettere di integrare le selle gi? montate con quelle che realizzano la nuova configurazione di maggiore lunghezza.

Qualora invece si volesse ridurre il numero di selle su un cavallotto, per garantire la spinta di bloccaggio sulle selle rimaste ? necessario sostituire la vite di bloccaggio con una pi? lunga.

E? altres? noto l?impatto negativo del fenomeno dell?intermodulazione passiva, o Pim (Passive Inter-Modulation) sull?infrastruttura delle reti radiomobili. Sostanzialmente l?intermodulazione passiva ha luogo quando pi? segnali a radiofrequenza, provenienti da uno a pi? stazioni radio base, si miscelano tra loro in un sito che ospita una cella, dando luogo a un segnale che contiene un nuovo insieme di frequenze.

I segnali indesiderati dovuti all?intermodulazione passiva si generano a causa di qualche forma di non linearit? meccanica. Una delle maggiori cause ? l?inconsistenza dei contatti tra metallo e metallo nelle zone interessate ad elevate intensit? di corrente, come quelle all?interno delle linee di trasmissione o all?interno dei componenti a radiofrequenza (RF). Ci? pu? essere dovuto all?imperfetta preparazione delle terminazioni RF oppure da procedure di assemblaggio non ottimali, allentamento di viti o rivetti all?interno dei componenti RF, superfici contaminate o ossidate dei connettori o da connettori RF non adeguatamente serrati. L?intermodulazione passiva, pertanto, pu? potenzialmente degradare notevolmente la qualit? del servizio delle nuove reti, ad esempio Lte (Long Term Evolution) e Hdspa+ (High Speed Downlink Packet Access), ed ? di primaria importanza per gli operatori di telecomunicazioni ridurre gli effetti negativi dell?intermodulazione passiva al fine di poter installare infrastrutture di rete pi? avanzate in grado di supportare il trasporto di dati a banda larga, senza un aumento significativo dei costi e senza compromettere il livello di prestazioni.

Il materiale metallico con cui sono realizzati alcuni componenti dei noti fissacavi (vite di regolazione e bloccaggio, piastra reggispinta e cavallotto) crea problemi di intermodulazione passiva sul segnale trasportato dal cavo o dai cavi.

Come sopra descritto, in funzione del numero di cavi da installare e del diametro degli stessi sono necessari cavallotti di lunghezza diversa, ed aumenta quindi il numero di modelli da produrre per soddisfare tutte le esigenze.

Infatti se si usasse un cavallotto di lunghezza standard in grado di accogliere pi? selle fissacavi e se detto cavallotto venisse utilizzato solo con una o poche selle (ossia un numero di selle inferiore rispetto a quelle alloggiabili sul cavallotto stesso), sarebbe necessario utilizzare una vite di bloccaggio della piastra reggispinta molto lunga la quale vite non garantisce di mantenere l?assialit? della vite stessa rispetto al cavallotto, ossia non garantisce che la spinta esercitata dalla vite sia perfettamente centrata sulla piastra reggispinta, con la conseguenza di non avere un saldo serraggio delle semiselle tra di loro.

Scopo della presente invenzione ? quello di realizzare un dispositivo di fissaggio per cavi in grado di garantire il bloccaggio stabile di un numero variabile di cavi e tubi, o simili e che nel contempo possa risolvere il problema dell?intermodulazione passiva. In particolare uno scopo della presente invenzione ? quello di realizzare un cavallotto ad U che, accogliendo una o pi? selle per il fissaggio di cavi, formate ciascuna da una coppia di semiselle, sia sempre in grado di garantire una stabile e centrata spinta di serraggio di dette semiselle tra loro.

Gli scopi sopra descritti sono ottenuti tramite un dispositivo di fissaggio per cavi realizzato secondo quanto espresso nelle rivendicazioni.

Le caratteristiche strutturali e funzionali della presente invenzione e i suoi vantaggi nei confronti della tecnica conosciuta risulteranno ancora pi? chiari ed evidenti da un esame della descrizione seguente, riferita ai disegni schematici allegati, che mostrano un esempio, non limitativo di realizzazione dell?invenzione stessa. Nei disegni:

- la figura 1 illustra una vista prospettica di un dispositivo di fissaggio per cavi secondo la tecnica nota;

- la figura 2 illustra una vista prospettica di un dispositivo di fissaggio per cavi secondo la presente invenzione;

- la figura 3 ? una vista prospettica di un elemento del cavallotto secondo la presente invenzione;

- la figura 4 ? una vista in sezione dell?elemento di figura 3;

- la figura 5 ? una vista in sezione dell?elemento di figura 3 montato sui due bracci del cavallotto;

- la figura 6 illustra una vista prospettica di un dispositivo fissacavi secondo la presente invenzione, ancorato ad un supporto;

- la figura 7 illustra una vista frontale di un dispositivo fissacavi secondo la presente invenzione, ancorato ad un supporto;

- la figura 8 illustra una vista prospettica di un dispositivo fissacavi secondo la presente invenzione, ancorato ad un supporto;

- la figura 9 illustra una vista frontale di un dispositivo fissacavi secondo la presente invenzione, ancorato ad un supporto.

Il dispositivo di fissaggio per cavi, tubi ed altri corpi lungiformi 1? della tecnica nota, illustrato nella figura 1, comprende selle 2 formate ciascuna da una coppia di semiselle 102a, 102b che realizzano, con la loro unione, le sedi per il sostegno di rispettivi cavi, non illustrati.

Per sostenere le selle 2 sul fissacavo 1?, questo prevede un cavallotto 3? a forma di U, un piastrino o piastra reggispinta 4? ed una vite di bloccaggio o fissaggio o regolazione 5?.

Come illustrato in figura 1, le selle possono essere di diverso tipo: selle calibrate doppie, selle calibrate singole, selle a V.

Il cavallotto 3? ha una estremit? sagomata 6? che consente l?aggancio ad un supporto, non illustrato.

Le figure 2-5 illustrano il dispositivo fissacavi 1 oggetto della presente invenzione, ed i suoi componenti. Secondo la presente invenzione il cavallotto 3 del dispositivo fissacavi 1 comprende due bracci a guisa di lame 103, ciascuna con una estremit? a gancio 203 ed una estremit? libera 203?.

L?estremit? a gancio 203 consente l?aggancio ad un elemento di supporto S, quale un traliccio.

Almeno in corrispondenza dell?estensione a gancio 203 ? prevista una estensione radiale 503, che segue il profilo di detto gancio 203 e di almeno parte di detta lama 103, a formare un rinforzo per l?aggancio a detto elemento di supporto S.

Come illustrato in figura 2, detta estensione radiale 503 realizza un rinforzo in corrispondenza del gancio 203 del cavallotto 3 in modo tale da rendere pi? sicuro l?aggancio su un traliccio.

Sulla superficie esterna 103? di almeno una delle due lame 103 sono presenti una serie di rientranze o tasche o tacche 403, ossia due o pi? tacche 403 poste longitudinalmente lungo almeno una di dette lame 103. Le tacche di una lama 103 sono poste simmetriche rispetto alle tacche dell?altra lama 103.

Dette tacche 403 sono poste, su ciascuna lama 103, preferibilmente equidistanti tra loro.

Dette due o pi? tacche 403 sono preferibilmente poste longitudinalmente lungo dette lame 103 in corrispondenza di uno dei due bordi longitudinali di ciascuna lama 103. Preferibilmente dette lame sono ricavate su una fascia di rinforzo 603.

Detta fascia 603, nella forma esecutiva illustrata, ? posta parallela ai bordi longitudinali della lama 103.

Come visibile nelle figure 2, 6 e 8, per ciascuna lama 103 che forma il cavallotto ad U 3, la striscia di tacche 403, poste adiacenti l?una all?altra lungo l?asse longitudinale L della lama 103, ossia pi? tacche 403 poste in sequenza, alla stessa distanza, una al di sotto l?una dell?altra, sulla fascia esterna di rinforzo 603, ? posizionata adiacente ad uno dei bordi longitudinali della lama e termina in prossimit? dell?elemento di rinforzo radiale 503 del gancio 203.

Preferibilmente le tacche 403 hanno sezione quadrata o rettangolare.

Per formare il cavallotto ad U 3, dette due lame 103 sono collegate tra loro tramite un corpo centrale 303 montato scorrevolmente a scatto su dette lame 103.

Detto corpo centrale 303 ? a guisa di parallelepipedo, con un foro centrale filettato 703 per l?avvitamento/svitamento della vite di bloccaggio 5, e due aperture passanti allungate 803, poste parallelamente tra loro ai lati di detto foro 703, per l?inserimento delle lame 103 del cavallotto 3.

La forma a parallelepipedo, con un determinato spessore, consente di mantenere le lame 103 che formano i bracci del cavallotto 3 parallele tra loro e consente anche di avere un foro centrale filettato 703 con pi? spire a garantire un maggiore sostegno alla vite 5 durante l?avvitamento e lo svitamento, il quale maggiore sostegno contribuisce a mantenere la vite parallela ai bracci del cavallotto 3 e quindi centrata (non inclinata) sulla piastra reggispinta 4.

Il corpo centrale 303 ? inserito sulle lame in corrispondenza della loro estremit? libera 203?.

In corrispondenza delle aperture 803 sono previsti mezzi di impegno a scatto con le tacche 403 previste sulle lame 103 del cavallotto 3.

L'accoppiamento tra il corpo centrale 303 e le due lame 103 infatti avviene per mezzo di almeno un dentino inclinato 903 che protrude da una o entrambe le pareti laterali di detto corpo centrale 303 all?interno di una o entrambe le aperture passanti allungate 803, previste su detto corpo centrale 303, fino ad impegnarsi in almeno una corrispondente tacca 403 ricavata longitudinalmente su dette lame 103, quando dette lame 103 sono inserite, ciascuna, nella corrispondente apertura passante longitudinale 803 a formare il cavallotto ad U 3.

Come illustrato nelle figure 3-5, detto almeno un dentino inclinato 903, sporgente in ciascuna delle aperture passanti 803 di inserimento delle lame 103, a partire dalla parete laterale esterna del corpo centrale 303, si inserisce a scatto, avendo una superficie inclinata di invito 913, in almeno una corrispondente tacca 403 presente sulla parete laterale esterna 103? di ciascuna lama 103.

Detto almeno un dentino inclinato 903 si ripiega su se stesso e si prolunga radialmente verso l?esterno di detto corpo centrale 303 a formare una estensione radiale 923 a forma di appendice o linguetta, sporgente dal corpo centrale 303, di disimpegno di detto dentino dalla corrispondente tacca 403.

Il vertice o area di raccordo tra detto dentino inclinato 903 e detta appendice di sblocco radiale 923 forma, come illustrato in figura 5, uno spigolo di battuta contro una porzione della tacca 403 ed impedisce lo scorrimento del corpo centrale 303 verso l?estremit? libera 203? delle lame 103 opposta all?estremit? a gancio 203.

Lo spigolo vantaggiosamente presenta una superficie piana 923? che, in condizione bloccata del corpo centrale 303 sulle lame 103, ? in parte a battuta contro almeno parte della superficie interna o parete interna della tacca 403.

Come illustrato in figura 5, la superficie piana 923? di detto dentino inclinato 903 ripiegato a formare detta appendice o linguetta di disimpegno (923) , ? in parte a battuta contro uno spigolo esterno 403? della tacca 403 mentre la superficie inclinata 913 si posiziona in corrispondenza dello spigolo esterno opposto di detta tacca 403??.

Per sbloccare e consentire lo scorrimento del corpo centrale 303 lungo le lame 103, scorrimento facilitato dalla superficie inclinata 913 del dentino 903 e dalla flessibilit? del dentino stesso, ? sufficiente applicare una forza di spinta F su detta appendice sporgente 923 in direzione parallela alle lame 103, in modo tale da disimpegnare lo spigolo di battuta dalla tacca 403: con lo spigolo non in battuta ma spostato all?interno dell?apertura passante longitudinale 803 non occupata dalla lama 103, il corpo centrale 303 ? libero di scorrere lungo le lame 103.

Rilasciando l?appendice 923 in corrispondenza della tacca, l?elasticit? del dentino inclinato lo porta ad impegnarsi nuovamente a scatto in una corrispondente tacca 403.

Come illustrato nelle figure, in condizione montata del corpo centrale 303 sulle lame 103, in modo tale che l?appendice di disimpegno si trovi al di sopra del dentino inclinato 903, la forza di spinta per il disimpegno F deve essere direzionata verso l?estremit? a gancio 203.

In questo modo, ossia spostando e bloccando il corpo centrale 303 nella posizione desiderata, ? possibile avere un cavallotto di estensione variabile, all?interno del quale possono essere bloccate le selle fissacavi 2. Come illustrato nelle figure, almeno una delle due pareti laterali del corpo centrale 303 presenta esternamente una tasca 933 in comunicazione con detta apertura passante 803 di inserimento delle lame 103 che forma una sede per il dentino inclinato 903 e/o la linguetta o appendice di disimpegno 923.

Il corpo centrale di collegamento 303 ? quindi regolabile in altezza sul cavallotto ad U 3 ossia pu? essere spostato lungo i bracci 103.

Ovviamente per consentire il bloccaggio delle selle 2 nel cavallotto 3 realizzato secondo la presente invenzione, sono presenti una placca reggispinta 4 ed una vite di regolazione o bloccaggio 5.

Quando la vite 5 ? avvitata contro la piastra reggispinta 4 per bloccare le selle 2, la forza di reazione della piastra 4, appoggiata a battuta sulle selle 2, contribuisce a mantenere la superficie piana 923? a battuta contro lo spigolo 403? della tacca 403 ed almeno parte della sua superficie interna e quindi a mantenere saldamento bloccato il corpo 303 in posizione sui bracci o lame 103 del cavallotto 3 (figura 5).

Ovviamente quando, agendo sulla linguetta o appendice 923, si sbloccano i dentini 903 dalle corrispondenti tacche 403, la vite 5 (avviata sul corpo centrale 303) e la piastrina reggispinta 4 si muovono longitudinalmente verso il basso o verso l?alto, lungo i bracci 103 del cavallotto 3, insieme al corpo centrale 303.

In una forma esecutiva non illustrata, ? possibile prevedere una serie di dentini inclinati di impegno sulle lame 103 e la corrispondente sede di impegno a scatto sul corpo centrale 303.

Le figure da 6 a 9 illustrano il dispositivo fissacavi 1 oggetto della presente invenzione agganciato ad un supporto S, quale un profilato.

Nelle figure ? evidente che per il dispositivo fissacavi 1 oggetto della presente invenzione, con il cavallotto 3 avente la sede di alloggiamento delle selle 2 di lunghezza variabile, ? possibile utilizzare una vite di bloccaggio 5 di lunghezza costante e ridotta, qualsiasi sia il numero di selle 2 da impilare, in modo tale da avere una vite sempre correttamente centrata sulla piastra reggispinta (e non ad esempio troppo lunga con il rischio che si inclini durante l?avvitamento) e quindi una spinta di bloccaggio sempre in asse, sulle selle 2. Le lame 103 ed il corpo centrale di collegamento 303 con i mezzi di impegno a scatto 903,923 sono realizzati in plastica.

Nella figura 6 e nella figura 7 ? mostrato il corpo centrale 303 in una posizione intermedia lungo l?estensione longitudinale L delle lame 103 del cavallotto montato sul supporto S, in modo tale che la combinazione della vite di bloccaggio/regolazione 5 e la piastra reggispinta 4 possano saldamente bloccare le semiselle 102a, 102b per l?alloggiamento di cavi C di diametro ridotto (ad esempio cavi da 12mm).

Nelle figure 8 e 9 invece viene mostrato il cavallotto 3 in configurazione con lunghezza massima ossia con il corpo centrale 303 posto in prossimit? dell?estremit? 203? delle lame 103 opposta all?estremit? a gancio 203 in modo tale da poter alloggiare in maniera stabile, grazie alla vite 5 e alla piastra reggispinta 4, pi? selle 2 e/o selle per cavi C a diametro maggiore (ad esempio cavi da 22 mm di diametro), rispetto alla configurazione mostrata nelle figure 6 e 7, senza dover modificare la lunghezza della vite 5.

L?ambito di tutela della presente invenzione ? pertanto delimitato dalle rivendicazioni allegate.

Claims (12)

RIVENDICAZIONI

1) Dispositivo (1) di fissaggio per cavi, tubi ed altri corpi lungiformi, ad un elemento di supporto (S), quale un traliccio, il quale dispositivo comprende un cavallotto a forma di U (3), una piastra reggispinta (4) con una vite di bloccaggio (5) ed almeno una sella (2) per il fissaggio di almeno un cavo, la quale sella (2) ? impilabile su detto cavallotto (3), caratterizzato dal fatto che detto cavallotto ad U (3) comprende due bracci a guisa di lame (103), ciascuna con una estremit? a gancio (203) per l?aggancio ad un elemento di supporto (S) e con un?estremit? libera (203?), essendo dette due lame (103) collegate tra loro tramite un corpo centrale (303) montato scorrevolmente a scatto su dette lame (103), essendo previsti mezzi di impegno a scatto tra dette lame (103) e detto corpo centrale (303).

2) Dispositivo (1) di fissaggio per cavi, tubi ed altri corpi lungiformi secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che dette due lame (103) e detto corpo centrale (303) sono realizzati in materiale plastico.

3) Dispositivo (1) di fissaggio per cavi, tubi ed altri corpi lungiformi secondo la rivendicazione 1 o 2 caratterizzato dal fatto che almeno in corrispondenza dell?estensione a gancio (203) ? prevista una estensione radiale (503), che segue il profilo di detto gancio (203) e di almeno parte di detta lama (103), a formare un rinforzo per l?aggancio a detto elemento di supporto (S).

4) Dispositivo (1) di fissaggio per cavi, tubi ed altri corpi lungiformi secondo una o pi? delle precedenti rivendicazioni caratterizzato dal fatto che la superficie esterna (103?) di almeno una delle due lame (103) ? provvista di due o pi? tacche (403), poste longitudinalmente lungo almeno una di dette lame (103).

5) Dispositivo (1) di fissaggio per cavi, tubi ed altri corpi lungiformi secondo la rivendicazione 4 caratterizzato dal fatto che dette tacche (403) di ciascuna lama (103) sono posizionate longitudinalmente ed equidistanti tra loro, essendo le tacche (403) di una prima lama (103) posizionate simmetricamente rispetto alle tacche (403) della seconda lama (103).

6) Dispositivo (1) di fissaggio per cavi, tubi ed altri corpi lungiformi secondo la rivendicazione 4 o 5 caratterizzato dal fatto che dette due o pi? tacche (403) sono ricavate su una fascia di rinforzo (603) posta sulla superficie esterna (103?) di ciascuna lama (103) adiacente ad uno dei due bordi longitudinali di ciascuna lama (103).

7) Dispositivo (1) di fissaggio per cavi, tubi ed altri corpi lungiformi secondo una o pi? delle precedenti rivendicazioni da 4 a 7 caratterizzato dal fatto che detto corpo centrale (303) ? a guisa di parallelepipedo, con un foro centrale filettato (703) per l?avvitamento/svitamento della vite di bloccaggio (5), e due aperture passanti allungate (803), poste parallelamente tra loro ai lati di detto foro (703), per l?inserimento delle lame (103) del cavallotto (3), essendo previsti in corrispondenza di dette aperture (803) mezzi di impegno a scatto con dette tacche (403).

8) Dispositivo (1) di fissaggio per cavi, tubi ed altri corpi lungiformi secondo la rivendicazione 7 caratterizzato dal fatto che detti mezzi di impegno a scatto comprendono almeno un dentino inclinato (903) che protrude da una o entrambe le pareti laterali di detto corpo centrale (303) all?interno di una o entrambe dette aperture passanti allungate (803), per impegnarsi a scatto in dette tacche (403), quando dette lame (103) sono inserite, ciascuna, nella corrispondente apertura passante longitudinale (803) a formare il cavallotto ad U (3).

9) Dispositivo (1) di fissaggio per cavi, tubi ed altri corpi lungiformi secondo la rivendicazione 8 caratterizzato dal fatto che detto almeno un dentino inclinato (903) si ripiega su se stesso e si prolunga radialmente verso l?esterno di detto corpo centrale (303) a formare una estensione radiale (923) sporgente dal corpo centrale (303) e a forma di appendice o linguetta di disimpegno di detto dentino (903) dalla corrispondente tacca (403).

10) Dispositivo (1) di fissaggio per cavi, tubi ed altri corpi lungiformi secondo la rivendicazione 9 caratterizzato dal fatto che detto dentino inclinato (903) ripiegato a formare detta appendice o linguetta di disimpegno (923) presenta uno spigolo di battuta contro almeno una porzione di detta tacca (403), detto spigolo essendo provvisto di una superficie piana (923?) che, in condizione bloccata del corpo centrale (303) sulle lame (103), ? almeno in parte a battuta contro almeno parte della superficie interna di detta tacca (403).

11) Dispositivo (1) di fissaggio per cavi, tubi ed altri corpi lungiformi secondo la rivendicazione 9 o 10 caratterizzato dal fatto che detto dentino inclinato ? flessibile ed ? spostabile da una posizione di impegno con la corrispondente tacca (403) ad una posizione di disimpegno, che consente lo scorrimento di detto corpo centrale (303) lungo dette lame (103), tramite l?applicazione di una forza di spinta (F) su detta appendice sporgente (923) in una direzione parallela alle lame (103), in modo tale da disimpegnare lo spigolo di battuta dalla tacca (403).

12) Dispositivo (1) di fissaggio per cavi, tubi ed altri corpi lungiformi secondo una o pi? delle precedenti rivendicazioni caratterizzato dal fatto che almeno una delle due pareti laterali del corpo centrale (303) presenta esternamente una tasca (933) in comunicazione con detta apertura passante (803) di inserimento delle lame (103), la quale tasca (933) forma una sede per almeno parte del dentino inclinato (903) e/o della appendice o linguetta di disimpegno (923).