IT202100024737A1 - Deragliatore elettrico/elettronico di bicicletta a parallelogramma articolato - Google Patents

Description

DERAGLIATORE ELETTRICO/ELETTRONICO DI BICICLETTA A

PARALLELOGRAMMA ARTICOLATO

La presente invenzione si riferisce a un deragliatore elettrico/elettronico di bicicletta a parallelogramma articolato.

Nella presente descrizione e nelle rivendicazioni allegate, l?espressione ?elettrico/elettronico? ? usata per indicare un dispositivo elettrico che pu? anche includere componenti elettronici e/o un sistema elaboratore di dati.

Un sistema di trasmissione del moto in una bicicletta comprende tipicamente una catena estesa ad anello tra ruote dentate rispettivamente associate all?assale delle pedivelle e al mozzo della ruota posteriore. Quando in corrispondenza di almeno uno tra l?assale delle pedivelle e il mozzo della ruota posteriore ? presente un gruppo di ruote dentate coassiali (comprendente pi? di una ruota dentata), rispettivamente chiamate anche corone e pignoni, e il sistema di trasmissione del moto ? dunque dotato di un cambio di rapporto di trasmissione, ? previsto un deragliatore anteriore e/o un deragliatore posteriore per portare la catena di trasmissione in impegno con una ruota dentata prescelta, cambiando con ci? il rapporto di trasmissione.

In certi casi, la catena ? sostituita da una cinghia dentata, ma per brevit? nel seguito e nelle rivendicazioni allegate si user? il termine ?catena? per riferirsi ad entrambi i casi di elemento di trasmissione del moto tra le due ruote dentate, in particolare nell?espressione ?guida catena?.

Nella presente descrizione e nelle rivendicazioni allegate, il termine ?guida catena? ? usato per indicare il componente che, complessivamente, ? mosso rispetto al corpo di supporto e alle bielle; nel caso di un deragliatore posteriore esso pu? includere un primo organo articolato nel parallelogramma articolato, talvolta chiamato ?corpo inferiore? e un secondo organo mobile con esso, talvolta chiamato ?bilanciere?, mentre nel caso di un deragliatore anteriore esso comprende tipicamente un unico organo, talvolta chiamato ?gabbietta?.

Un deragliatore di bicicletta del tipo a parallelogramma articolato comprende una pluralit? di componenti reciprocamente mobili, comprendenti un corpo di supporto configurato per essere attaccato a un telaio della bicicletta, un guida catena e una coppia di bielle di collegamento tra il corpo di supporto e il guida catena in corrispondenza di rispettivi assi di articolazione.

Mentre nel caso di un cambio meccanico i deragliatori sono comandati esclusivamente dal ciclista tramite uno o pi? dispositivi di comando manuale, montati per esempio sul manubrio, e il moto reciproco dei componenti per variare gli angoli del parallelogramma ? imposto per esempio tramite un cavo inestensibile inguainato (noto anche come cavo Bowden), nel caso di un cambio elettrico/elettronico ? previsto un motoriduttore per muovere reciprocamente i suddetti componenti. Nella presente descrizione e nelle rivendicazioni allegate, con il termine ?motoriduttore? si intende ricomprendere un motore non accoppiato ad alcun riduttore di velocit?.

L?albero di uscita del motoriduttore pu? essere esteso lungo un asse di articolazione per comandare direttamente la posizione angolare di uno dei componenti reciprocamente mobili, per esempio di una delle bielle, oppure pu? essere esteso lungo la diagonale del parallelogramma.

Per il controllo del motoriduttore si utilizzano segnali elettrici/elettronici emessi dai dispositivi di comando manuale e/o elaborati da un sistema elaboratore di dati, sulla base di grandezze rilevate relative allo stato del ciclista e/o della bicicletta (deragliatori inclusi) e/o del percorso, per cui il cambio pu? operare in generale in modalit? manuale (che ? invece l?unica disponibile nel caso di cambio meccanico), in modalit? totalmente automatica e/o in modalit?

semiautomatica.

Il motoriduttore, cos? come i componenti elettrici/elettronici tra cui per esempio il sistema elaboratore di dati, richiedono di essere elettricamente alimentati, per cui pu? essere desiderabile prevedere nel deragliatore stesso un?unit? di alimentazione elettrica, tipicamente del tipo a batteria di celle secondarie.

EP 3 266 694 A1 e il corrispondente US 2018/0001960 A1 descrivono un deragliatore elettrico di bicicletta comprendente un corpo di supporto che ? configurato per essere attaccato a un telaio della bicicletta, un guida catena connesso al corpo di supporto tramite un cinematismo, un motore elettrico che comanda il cinematismo per spostare il guida catena tra ruote dentate di un sistema di trasmissione del moto, in cui il cinematismo include due bielle, le estremit? opposte di ciascuna delle quali sono articolate al corpo di supporto e al guida catena, a formare un parallelogramma articolato, in cui un albero di uscita del motore elettrico o del motoriduttore coincide con un perno di articolazione del cinematismo a parallelogramma articolato, in cui un perno esteso da una delle bielle si impegna in un foro formato ad una estremit? dell?albero di uscita e una seconda estremit? dell?albero di uscita del motore elettrico o del motoriduttore si impegna in un foro formato in detta una delle bielle. Il motoriduttore ? supportato da un?intelaiatura che presenta due fori in corrispondenza delle due estremit? dell?albero di uscita del motoriduttore, la quale intelaiatura ? alloggiata entro una camera interna definita da porzioni di involucro opportunamente vincolate tra di loro, per esempio per termosaldatura, saldatura a ultrasuoni, sigillatura, incollaggio eccetera.

La configurazione di tale documento necessita di un motoriduttore avente un albero di uscita esteso lungo tutta la lunghezza necessaria per definire il perno di articolazione e che sia cavo alla prima estremit?, il che comporta dimensioni e peso del motoriduttore che possono non essere desiderabili in certi deragliatori - in particolar modo, ma non solo, nel settore delle biciclette da corsa. Inoltre, come visibile in figura 5 di tale documento, l?involucro presenta un?ampia apertura estesa da una estremit? dell?albero di uscita del motoriduttore all?altra per consentire la rotazione di una delle bielle, che permette l?entrata di sporcizia, acqua e altri liquidi nella camera interna, che potrebbero compromettere dispositivi elettrici/elettronici alloggiati nell?involucro.

Il problema tecnico alla base dell?invenzione ? fornire un deragliatore elettrico/elettronico a parallelogramma articolato dotato di almeno una camera che sia chiusa ermeticamente o possa esserlo in maniera adeguata e conveniente, cos? da essere ben adatta a contenere uno o pi? dispositivi elettrici/elettronici nelle condizioni di sporcizia e umidit? cui ? soggetto il deragliatore. Uno scopo secondario ? consentire che il deragliatore abbia peso e ingombro contenuti.

In un aspetto l?invenzione riguarda un deragliatore elettrico/elettronico di bicicletta comprendente:

- una pluralit? di componenti reciprocamente mobili, comprendenti un corpo di supporto configurato per essere attaccato a un telaio della bicicletta, un guida catena e una coppia di bielle comprendenti una biella prossimale e una biella distale, di collegamento tra il corpo di supporto e il guida catena in corrispondenza di rispettivi assi di articolazione geometrici, comprendenti un asse di articolazione corpo di supportobiella prossimale, un asse di articolazione corpo di supporto-biella distale, un asse di articolazione guida catena-biella prossimale e un asse di articolazione guida catena-biella distale,

un motoriduttore di comando del moto reciproco della pluralit? di componenti reciprocamente mobili,

in cui almeno un primo componente dei componenti reciprocamente mobili comprende un involucro,

in cui una camera contenente detto motoriduttore e/o uno o pi? dispositivi elettrici/elettronici ? formata in detto involucro, la camera attraversando almeno un primo asse dei due tra detti assi di articolazione al quale il primo componente ? articolato, caratterizzato dal fatto che detto involucro comprende un primo foro cieco coassiale con detto primo asse attraversato e aperto verso l?esterno di detto involucro e un secondo componente dei componenti reciprocamente mobili articolato al primo componente in corrispondenza di detto primo asse attraversato comprende un perno girevole nel primo foro cieco.

Nella presente descrizione e nelle rivendicazioni allegate, gli aggettivi quali ?prossimale? e ?distale? si riferiscono alla condizione di montaggio del deragliatore sulla bicicletta. In particolare, ?prossimale? ? usato per indicare pi? vicino al telaio e l'aggettivo ?distale? ? usato per indicare pi? lontano dal telaio.

Definendo l?asse geometrico di articolazione, almeno parzialmente, tramite l?accoppiamento del perno e del foro cieco, non ? necessaria in tale area alcuna apertura nell?involucro per il passaggio del perno, per cui l?ermeticit? della camera ? quanto meno semplificata.

Il primo foro cieco dell?involucro pu? essere dotato di una boccola cieca.

La boccola cieca pu? essere sovrastampata nel primo componente. Il perno pu? essere formato in un elemento comprendente una testa di impegno di utensile di avvitamento e un gambo esteso dalla testa, una porzione del gambo contigua alla testa essendo dotata di una filettatura esterna e la restante porzione del gambo essendo priva di filettatura, in cui la porzione dotata di filettatura esterna ? avvitata in un foro passante filettato internamente del secondo componente, la porzione priva di filettatura sporgendo dal foro passante formando detto perno.

Il foro passante filettato internamente pu? essere realizzato in un inserto del secondo componente.

L?inserto pu? essere costampato nel secondo componente.

Detto involucro pu? comprendere un secondo foro cieco coassiale a detto primo asse attraversato ed aperto verso l?esterno da un lato di detto involucro contrapposto rispetto al primo foro cieco, il secondo componente comprendendo un secondo perno girevole nel secondo foro cieco.

Relativamente al secondo foro cieco e/o al secondo perno valgono le considerazioni sopra esposte con riferimento al primo foro cieco e al secondo perno.

In alternativa, quando detta camera contiene detto motoriduttore ed eventualmente detti uno o pi? dispositivi elettrici/elettronici, detto involucro pu? comprendere inoltre un foro passante coassiale a detto primo asse attraversato, il foro passante essendo dal lato di detto involucro contrapposto rispetto al primo foro cieco, un albero di uscita del motoriduttore essendo esteso attraverso il foro passante e attraverso un foro del secondo componente, una guarnizione di tenuta ermetica essendo prevista tra il foro passante e l?albero di uscita.

Si osserva che quando l?involucro del primo componente, in corrispondenza del primo asse attraversato e dal lato contrapposto al primo foro cieco, non presenta n? un secondo foro cieco n? un foro passante attraversato dall?albero di uscita del motoriduttore, allora l?accoppiamento girevole tra il primo e il secondo componente pu? essere ivi realizzato tramite altri mezzi, per esempio un foro passante esteso in una regione di involucro non attraversante la camera nel quale ? girevole un perno del secondo componente, o un perno del primo componente girevole in un foro del secondo componente.

In alternativa o in aggiunta a qualsiasi delle varie alternative suddette, quando la camera attraversa entrambi gli assi di articolazione al quale il primo componente ? articolato, detto involucro pu? comprendere uno o due fori ciechi aggiuntivi, coassiale/i con il secondo asse attraversato, un terzo componente dei componenti reciprocamente mobili articolato al primo componente in corrispondenza di detto secondo asse attraversato comprendendo uno o rispettivamente due perni girevoli in detto uno o due fori ciechi aggiuntivi.

Relativamente ai fori ciechi aggiuntivi e/o ai rispettivi perni valgono le considerazioni sopra esposte con riferimento al primo foro cieco e al secondo perno.

Si osserva inoltre che quanto descritto per il primo componente pu? essere realizzato anche in uno o pi? altri componenti, cos? da disporre di pi? camere chiuse ermeticamente, con la limitazione strutturale che ciascuno degli assi di articolazione ? condiviso da due componenti. Nella pratica, ciascuno tra il secondo e il terzo componente potr? avere qualsivoglia conformazione lungo l?asse di articolazione che esso condivide con il quarto componente, ma lungo gli altri assi di articolazione dovranno innanzitutto presentare l?elemento coniugato a quello presentato dal ?primo componente?.

Detto uno o pi? dispositivi elettrici/elettronici possono comprendere un?unit? di alimentazione elettrica, preferibilmente del tipo a batteria di celle secondarie e/o uno o pi? componenti di controllo del motoriduttore e/o dell?unit? di alimentazione elettrica, se presente.

Il primo componente pu? essere il corpo di supporto.

Il deragliatore ?, per esempio, un deragliatore posteriore.

Il deragliatore pu? includere anche un sistema elaboratore di dati, di controllo del motoriduttore e di eventuali altri componenti elettrici/elettronici del deragliatore. Il sistema elaboratore di dati pu? comprendere componenti elettrici e/o componenti elettronici discreti e/o un micro-controllore, che pu? anche integrare mezzi di memoria. Il sistema elaboratore di dati pu? essere recato per esempio su almeno una scheda per circuiti stampati o PCB. Il deragliatore pu? dunque essere elettronico.

Ulteriori caratteristiche e vantaggi della presente invenzione risulteranno meglio dalla seguente descrizione dettagliata di alcune sue forme di realizzazione preferite, fatta con riferimento ai disegni allegati, in cui:

- la FIG. 1 ? una vista in prospettiva di un deragliatore di bicicletta a parallelogramma articolato,

- la FIG. 2 ? una vista di alcuni componenti del deragliatore di FIG.

1, secondo un?altra prospettiva,

- la FIG. 3 ? una vista parzialmente in esploso dei componenti di FIG. 2, secondo un?altra prospettiva,

- la FIG. 4 ? una vista in sezione dei componenti di FIG. 3,

- le FIGG. 5 e 6 mostrano un elemento definente un perno utilizzato nel deragliatore di FIG. 1, in sezione longitudinale e in vista laterale, - le FIGG. 7 e 8 mostrano un inserto utilizzato nel deragliatore di FIG. 1, in sezione longitudinale e in vista laterale, e

- le FIGG. 9 e 10 mostrano una boccola cieca utilizzata nel deragliatore di FIG. 1, in sezione longitudinale e in vista laterale.

Nella FIG. 1 ? mostrato un deragliatore 1 di bicicletta elettrico/elettronico, del tipo a parallelogramma articolato.

Nel caso mostrato, si tratta di un deragliatore 1 posteriore, ma questo deve essere inteso solo come esemplificativo, il deragliatore potendo essere un deragliatore anteriore.

Il deragliatore 1 comprende un corpo di supporto 2 configurato per essere attaccato a un telaio della bicicletta, un guida catena 3 e una coppia di bielle 4, 5 tra il corpo di supporto 2 e il guida catena 3, formanti una pluralit? di componenti reciprocamente mobili. La coppia di bielle comprende una biella prossimale 4 e una biella distale 5. Per esempio, il corpo di supporto 4 pu? essere attaccato al telaio tramite un dispositivo di connessione cosiddetto ?snodo? 15.

I componenti reciprocamente mobili 2, 3, 4, 5 possono per esempio essere fatti di acciaio, una lega leggera, un tecnopolimero, un materiale composito e simili.

Le bielle 4, 5 sono collegate al corpo di supporto 2 e al guida catena 3 in corrispondenza di rispettivi assi di articolazione geometrici: un asse di articolazione corpo di supporto-biella prossimale 6, un asse di articolazione corpo di supporto-biella distale 7, un asse di articolazione guida catena-biella prossimale 8 e un asse di articolazione guida catenabiella distale 9.

Il deragliatore 1 elettrico comprende un motoriduttore 10 (FIG. 3, 4). Il motoriduttore 10 pu? essere meramente elettrico oppure elettronico, quando il deragliatore include anche un sistema elaboratore di dati di controllo del motoriduttore 10 e di eventuali altri componenti elettrici/elettronici del deragliatore 1, per esempio comprendente uno o pi? componenti recati da una o pi? schede per circuiti stampati o PCB. Come sopra detto, il motoriduttore 10 pu? anche comprendere un motore non accoppiato ad alcun riduttore di velocit?.

Il motoriduttore 10 comanda il moto reciproco dei componenti reciprocamente mobili 2, 3, 4, 5, in particolare determina l?apertura e la chiusura del parallelogramma articolato e dunque uno spostamento del guida catena 3 -rispetto al corpo di supporto 2 e quindi al telaio della bicicletta- avente almeno un componente di spostamento nella direzione dell?asse del gruppo di ruote dentate associate al mozzo della ruota posteriore o ?pacco pignoni?, cos? da portare la catena (o cinghia) di trasmissione in impegno con una ruota dentata o pignone prefissato del pacco pignoni. Nel caso di un deragliatore anteriore, lo spostamento del guida catena 3 ha almeno un componente di spostamento nella direzione dell?assale delle pedivelle, cos? da portare la catena (o cinghia) di trasmissione in impegno con una ruota dentata o corona prefissata della ?guarnitura?.

Il deragliatore 1 comprende anche un?unit? di alimentazione elettrica 12 comprendente una o pi? celle secondarie, per l?alimentazione del motoriduttore 10 e di eventuali altri dispositivi elettrici/elettronici. Nel caso mostrato, l?unit? di alimentazione elettrica 12 ? mostrata supportata dalla biella prossimale 4, ma sono possibili diverse ubicazioni dell?unit? di alimentazione elettrica 12.

L?unit? di alimentazione elettrica 12 pu? includere anche almeno una scheda per circuiti stampati o PCB recante componenti elettronici di controllo dell?unit? di alimentazione elettrica 12. L?unit? di alimentazione elettrica 12 pu? dunque essere una cosiddetta smart battery.

L?unit? di alimentazione elettrica 12, eventualmente del tipo smart battery, il sistema elaboratore di dati per il controllo del motoriduttore 10 e/o altri dispositivi elettrici/elettronici rappresentano esempi di dispositivi elettrici/elettronici che, cos? come il motoriduttore 10, ? opportuno proteggere dalla sporcizia, dall?acqua e da altri liquidi. Per semplicit?, nel seguito si far? riferimento, a questo proposito, al solo motoriduttore 10.

Con riferimento anche alle FIGG. 2-4, nel caso mostrato il motoriduttore 10 ? alloggiato nel corpo di supporto 2, che si deve intendere come esemplificativo del primo componente menzionato nella parte introduttiva della presente descrizione. In tali figure ? omesso per chiarezza il guida catena 3.

Al fine di alloggiare il motoriduttore 10, il corpo di supporto 2 comprende un involucro 20 in cui ? formata una camera 21. L?involucro 20 ? formato da due porzioni 22, 23 che, dopo l?inserimento del motoriduttore 10 e quant?altro debba essere alloggiato nella camera 21, vengono collegati in modo fisso tra di loro, per esempio tramite termosaldatura, saldatura a ultrasuoni, sigillatura, incollaggio ecc.

Nella presente descrizione e nelle rivendicazioni allegate, un collegamento meccanico tra due elementi ? detto ?amovibile? se ne consente il distacco senza l?ausilio di utensili, ?stabile? se ne consente il distacco solo con l?ausilio di utensili e ?fisso? se il distacco pu? avvenire solo danneggiando almeno uno dei due elementi.

Il collegamento delle due porzioni 22, 23 ? tale da garantire la tenuta ermetica e pu? avvenire per esempio formando una sorta di tenuta a labirinto 24 tra i loro bordi accoppiati, riempita di resina, per esempio di resina epossidica.

? anche riconoscibile un foro 25 realizzato nella porzione 22 di involucro e utile per il fissaggio del corpo di supporto 2 alla bicicletta tramite lo snodo 15.

Il motoriduttore 10 ? collegato stabilmente, all?interno della camera 21, per esempio tramite viti, di cui ? visibile una vite 26. Nel caso mostrato, il motoriduttore 10 ? fissato alla porzione 22 di involucro.

Nel caso mostrato a mero titolo esemplificativo, l?albero di uscita 30 del motoriduttore 10 ? in corrispondenza dell?asse di articolazione corpo di supporto-biella prossimale 6. Come mostrato, la camera 21 attraversa quindi tale asse di articolazione, che ? uno dei due assi 6, 7 -tra detti assi di articolazione 6, 7, 8, 9 - al quale il corpo di supporto 2 ? articolato. La biella prossimale 4 si deve quindi intendere come esemplificativa del secondo componente menzionato nella parte introduttiva della presente descrizione.

L?albero di uscita 30 ? esteso attraverso un foro passante 31 dell?involucro 20, in particolare realizzato nella porzione 22 di involucro alla quale il motoriduttore ? collegato stabilmente.

Una guarnizione di tenuta ermetica 32 ? prevista tra il foro passante 31 e l?albero di uscita 30. Per esempio, il foro passante 31 ? un foro con lamatura e presenta quindi una prima porzione 33 contigua alla camera 21 avente un diametro comparativamente pi? grande di una sua seconda porzione 34 aperta verso l?esterno dell?involucro 20. La guarnizione di tenuta ermetica 32 ? alloggiata nella prima porzione 33 ed ? in accoppiamento con interferenza con la parete laterale della stessa, mentre l?albero di uscita 30 pu? ruotare strisciando sulla guarnizione di tenuta ermetica 32.

L?albero di uscita 30 ? anche esteso, in corrispondenza di una sua estremit? di comando 35, attraverso un foro 36 della biella prossimale 4. L?albero di uscita 30 ? in accoppiamento con interferenza con il foro 36. Nel caso mostrato, il foro 36 della biella prossimale 4 ? un foro passante, ma potrebbe anche essere un foro cieco. Nel caso mostrato, il foro 36 ? dotato di un inserto di rinforzo 37, che per esempio pu? essere costampato con il resto della biella prossimale 4.

L?albero di uscita 30 del motoriduttore 10 non si estende attraverso l?involucro 20 in corrispondenza della sua seconda estremit? 38 contrapposta all?estremit? di comando 35 ed ? quindi pi? corto rispetto alla configurazione convenzionale in cui l?albero di uscita 30 ? collegato in corrispondenza di entrambe le sue estremit? con la biella comandata. Inoltre, l?albero di uscita 30 del motoriduttore 10 non necessita di alcun foro in corrispondenza della sua seconda estremit? 38. Il motoriduttore 10 ? quindi pi? compatto e leggero e semplice da realizzare.

Lungo l?albero di uscita 30 ? anche mostrato un tamburo 39 di un cosiddetto ?dispositivo di sgancio (cambio)?, avente la funzione di disinnestare l?albero di uscita 30 del motoriduttore 10 dal resto della catena cinematica quando la coppia motrice ? eccessiva, per esempio in caso di grippaggio del guida catena 3, o nel caso di urto agente dall?esterno sulle bielle 6, 7 o sul guida catena 5. L?albero di uscita 30 e il tamburo 39 sono accoppiati con interferenza tramite, per esempio, una zigrinatura esterna della porzione accoppiata dell?albero di uscita 30.

L?involucro 20 comprende un foro cieco 40 coassiale all?asse di articolazione corpo di supporto-biella prossimale 6, aperto verso l?esterno dell?involucro 20. Il foro cieco 40 ? dal lato dell?involucro 20 contrapposto rispetto al foro passante 31 ? vale a dire, adiacente al lato della seconda estremit? 38 dell?albero di uscita 30 del motoriduttore 10.

La camera 21 ? chiusa in corrispondenza di tale posizione, per cui non ? necessario alcun provvedimento per garantirne l?ermeticit?.

La biella prossimale 4 comprende un perno 41 girevole nel foro cieco 40. Lungo l?asse (geometrico) di articolazione corpo di supporto-biella prossimale 6 sono quindi definiti due semiassi ?fisici? di articolazione, comprendenti la coppia albero di uscita /foro passante 30, 31 e la coppia foro cieco/perno 40, 41.

Nel caso mostrato e con riferimento anche alle FIGG. 5 e 6, il perno 41 ? formato in un elemento 42 comprendente una testa 43 di impegno di utensile di avvitamento, e un gambo 44 esteso dalla testa 43. Una porzione 45 del gambo 44 contigua alla testa 43 ? dotata di una filettatura esterna e la restante porzione 46 del gambo 44 ? priva di filettatura.

La porzione 45 dotata di filettatura esterna ? avvitata in un foro passante 47 filettato internamente della biella prossimale 4; la porzione 46 priva di filettatura, che sporge dal foro passante 47, forma il detto perno 41.

L?elemento 42 pu? essere fatto di acciaio, per esempio di acciaio inossidabile martensitico, eventualmente solubilizzato e invecchiato, in particolare di acciaio inossidabile martensitico della classe AISI 630 H1075 dell?AISI, solubilizzato e invecchiato a 1075?F.

L?elemento 42 pu? essere sottoposto a un trattamento superficiale di anneritura, ai fini estetici.

Nel caso mostrato, la testa 43 ? dotata a mero titolo esemplificativo e non limitativo di una cava esalobata 48 del tipo presente nelle viti commercialmente note come viti Torx.

Nel caso mostrato e con riferimento anche alle FIGG. 7 e 8, il foro passante 47 filettato internamente pu? essere realizzato in un inserto 50 della biella prossimale 4.

L?inserto 50 pu? essere costampato nella biella prossimale 4.

L?inserto pu? essere fatto di acciaio, per esempio di acciaio inossidabile austenitico, in particolare di acciaio inossidabile austenitico della classe AISI 304 dell?AISI.

Nel caso mostrato e con riferimento anche alle FIGG. 9 e 10, il foro cieco 40 dell?involucro 20 pu? essere dotato di una boccola cieca 51.

La boccola cieca 51 pu? essere sovrastampata nel primo componente.

La boccola cieca 51 pu? essere fatta di acciaio, per esempio di acciaio inossidabile martensitico, eventualmente solubilizzato e noninvecchiato, in particolare di acciaio inossidabile martensitico della classe AISI 630 dell?American Iron and Steel Institute (AISI), solubilizzato e non-invecchiato.

La boccola cieca 51 pu? essere sottoposta a un trattamento chimico superficiale per ridurre il coefficiente di attrito di scorrimento della coppia foro cieco/perno 40, 41, per esempio a un trattamento chimico superficiale al Nichel-Teflon.

Tornando alla FIG. 4, nel caso mostrato la camera 21 attraversa anche l?asse di articolazione corpo di supporto-biella distale 7, che ? il secondo dei due assi articolazione 6, 7 al quale il corpo di supporto 2 ? articolato.

Nel caso mostrato, anche lungo tale asse (geometrico) di articolazione corpo di supporto-biella distale 7 sono definiti due semiassi ?fisici? di articolazione, comprendenti in questo caso due coppie foro cieco/perno.

In dettaglio, nel caso mostrato l?involucro 20 comprende due fori ciechi 52, 53 coassiali lungo tale asse ed aperti verso l?esterno da lati contrapposti dell?involucro 20, e la biella distale 5 comprende perni 54, 55 girevoli rispettivamente nei fori ciechi 52, 53. La biella distale 5 si deve intendere come esemplificativa del terzo componente menzionato nella parte introduttiva della presente descrizione.

Tuttavia, uno solo dei due semiassi ?fisici? potrebbe essere definito da una coppia foro cieco/perno, vale a dire che potrebbero essere previsti solo il foro cieco 52 e il perno 54 oppure solo il foro cieco 53 e il perno 55.

Relativamente alla realizzazione di ciascuna delle due coppie foro cieco/perno 52, 54; 53, 55, o dell?unica presente, si rimanda alla precedente descrizione della realizzazione della coppia foro cieco/perno 40, 41.

Si osserva che al posto di ciascuna delle coppie foro cieco/perno 40, 41; 52, 54; 53, 55, l?accoppiamento girevole tra il corpo di supporto 2 la biella prossimale 4, rispettivamente la biella distale 5 pu? essere ivi realizzato tramite altri mezzi, per esempio un foro passante esteso in una regione dell?involucro 20 non attraversante la camera 21 (per esempio in un?appendice o una staffa opportunamente posizionate) nel quale ? girevole un perno della biella prossimale 4, rispettivamente della biella distale 5, o un perno del corpo di supporto 2 girevole in un foro della biella prossimale 4, rispettivamente della biella distale 5.

Bench? sia stata descritta con riferimento a un motoriduttore 10 alloggiato nel corpo di supporto 2 avente albero di uscita 30 in corrispondenza dell?asse di articolazione corpo di supporto-biella prossimale 6, l?invenzione si applica ad altre configurazioni di deragliatore.

Cos?, il motoriduttore 10 pu? essere alloggiato nel corpo di supporto 2, ma avere albero di uscita 30 in corrispondenza dell?asse di articolazione corpo di supporto-biella distale 7, utilizzando per esempio una configurazione opposta delle coppie foro cieco/perno e albero motore/foro passante rispetto a quella mostrata, incluse tutte le varianti e modifiche sopra discusse.

Il motoriduttore 10 pu? anche essere alloggiato nel guida catena 3 e avere albero di uscita 30 in corrispondenza dell?asse di articolazione guida catena-biella prossimale 8 o dell?asse di articolazione guida catena-biella distale 9; pu? essere alloggiato nella biella prossimale 4 e avere albero di uscita 30 in corrispondenza dell?asse di articolazione guida catena-biella prossimale 8 o dell?asse di articolazione corpo di supporto-biella prossimale 6; pu? essere alloggiato nella biella distale 5 e avere albero di uscita 30 in corrispondenza dell?asse di articolazione corpo di supporto-biella distale 7 o dell?asse di articolazione guida catena-biella distale 9; le configurazioni delle coppie foro cieco/perno e albero motore/foro passante da utilizzare in ciascun caso essendo alla chiare alla luce della presente descrizione.

Come sopra accennato, in alternativa o in aggiunta alla camera 21 chiusa ermeticamente alloggiante il motoriduttore 10 (oltre ad eventuali altri dispositivi elettrici/elettronici), uno o pi? degli altri componenti 2, 3, 4, 5 reciprocamente mobili del deragliatore 1 pu? comprendere una camera chiusa ermeticamente alloggiante altri dispositivi elettrici/elettronici, tra cui per esempio l?unit? di alimentazione elettrica 12 o il sistema elaboratore di dati. In questo caso, si possono definire tramite coppie foro cieco/perno uno o pi? dei semiassi ?fisici? corrispondenti ai due assi (geometrici) di articolazione ai quali questo componente ? articolato, il componente avendo quindi da uno a quattro fori ciechi. Prevedendo quattro coppie foro cieco/perno, se tutti i dispositivi elettrici/elettronici sono alloggiati nella camera senza necessit? di passaggio di cavi elettrici, allora la camera ? chiusa ermeticamente. In certi casi, la camera pu? ancora necessitare di un foro passante per il passaggio di cavi elettrici, ma tale passaggio pu? essere facilmente sigillabile ermeticamente tramite una idonea guarnizione.

Quando si consideri il componente ora descritto come primo componente nei termini usati nella parte introduttiva, per esempio quando si tratti di alternativa e non di aggiunta rispetto alla previsione, in un primo componente, della camera 21 chiusa ermeticamente alloggiante il motoriduttore 10, allora uno dei fori ciechi rappresenta il primo foro cieco nei termini usati nella parte introduttiva ed il secondo foro cieco nei termini usati nella parte introduttiva, coassiale al primo foro cieco, pu? essere o non essere presente.

In ogni caso, relativamente alla realizzazione di ciascuna delle -da una a quattro- coppie foro cieco/perno, si rimanda alla precedente descrizione della realizzazione della coppia foro cieco/perno 40, 41, incluse tutte le varianti e modifiche sopra discusse.

Per quanto riguarda la realizzazione degli eventuali semiassi ?fisici? non definiti da una rispettiva coppia foro cieco/perno, valgono le considerazioni sopra esposte.

Si osserva infine che il motoriduttore 10 pu? anche essere disposto con il suo albero di uscita 30 esteso lungo la diagonale del parallelogramma articolato, in un suo proprio involucro: in tal caso tutti e quattro i componenti reciprocamente mobili 2, 3, 4, 5 sono disponibili per alloggiare dispositivi elettrici/elettronici e possono prevedere fino a quattro coppie foro cieco/perno.

Riassumendo e detto in generale, quanto descritto per il primo componente, che esso contenga il motoriduttore 10 oppure no, pu? essere realizzato anche in uno o pi? altri componenti, cos? da disporre di pi? camere chiuse ermeticamente, con la limitazione strutturale che ciascuno degli assi di articolazione ? condiviso da due componenti. Nella pratica, ciascuno tra il secondo e il terzo componente -nei termini della parte introduttiva- potr? avere qualsivoglia conformazione lungo l?asse di articolazione che esso condivide con il quarto componente, ma lungo gli altri assi di articolazione dovr? innanzitutto presentare l?elemento coniugato a quello presentato dal ?primo componente?.

Coloro esperti del settore comprenderanno che il deragliatore 1 pu? comprendere altri organi e dispositivi, tra cui per esempio il sopra menzionato ?dispositivo di sgancio (cambio)?.

Coloro esperti del settore comprenderanno che il deragliatore 1 pu? avere una forma anche notevolmente diversa da quella illustrata e/o componenti aggiuntivi non mostrati per semplicit?.

Le celle secondarie dell?unit? di alimentazione elettrica possono essere ricaricate mentre l?unit? di alimentazione elettrica ? a bordo della bicicletta, prevedendo opportuni connettori di ricarica, e/o l?unit? di alimentazione elettrica pu? essere ricaricata in una culla di ricarica dopo essere stata staccata dal deragliatore.

Le varie forme di realizzazione alternative, varianti e/o possibilit? di ciascun componente o gruppo di componenti che sono state descritte si devono intendere come combinabili tra di loro in qualsiasi maniera, a meno che non siano tra di loro incompatibili.

La precedente ? una descrizione di varie forme di realizzazione di aspetti inventivi, ed ulteriori modifiche possono essere apportate senza fuoriuscire dalla portata della presente invenzione. La forma e/o la dimensione e/o la posizione e/o l?orientamento dei vari componenti e/o la successione delle varie fasi possono essere variati. Le funzioni di un elemento o modulo possono essere eseguite da due o pi? componenti o moduli, e viceversa. Componenti mostrati direttamente connessi o in contatto possono avere strutture intermedie disposte tra di loro. Fasi mostrate direttamente susseguentisi possono avere fasi intermedie svolte tra di esse. I dettagli mostrati in una figura e/o descritti con riferimento a una figura o a una forma di realizzazione si possono applicare in altre figure o forme di realizzazione. Non tutti i dettagli mostrati in una figura o descritti nello stesso contesto devono essere necessariamente presenti in una stessa forma di realizzazione.

Caratteristiche o aspetti che risultino innovativi rispetto alla tecnica nota, da soli o in combinazione con altre caratteristiche, sono da considerare descritti di per s?, indipendentemente da quanto esplicitamente descritto come innovativo.

Claims (12)

RIVENDICAZIONI

1. Deragliatore (1) elettrico/elettronico di bicicletta comprendente: - una pluralit? di componenti (2, 3, 4, 5) reciprocamente mobili, comprendenti un corpo di supporto (2) configurato per essere attaccato a un telaio della bicicletta, un guida catena (3) e una coppia di bielle (4, 5) comprendenti una biella prossimale (4) e una biella distale (5), di collegamento tra il corpo di supporto (2) e il guida catena (3) in corrispondenza di rispettivi assi (6, 7, 8, 9) di articolazione geometrici, comprendenti un asse di articolazione corpo di supporto-biella prossimale (6), un asse di articolazione corpo di supporto-biella distale (7), un asse di articolazione guida catena-biella prossimale (8) e un asse di articolazione guida catena-biella distale (9 ),

un motoriduttore (10) di comando del moto reciproco della pluralit? di componenti (2, 3, 4, 5) reciprocamente mobili,

in cui almeno un primo componente (2) dei componenti (2, 3, 4, 5) reciprocamente mobili comprende un involucro (20),

in cui una camera (21) contenente detto motoriduttore (10) e/o uno o pi? dispositivi elettrici/elettronici ? formata in detto involucro (20), la camera (21) attraversando almeno un primo asse (6; 7) dei due tra detti assi (6, 7, 8, 9) di articolazione al quale il primo componente (2) ? articolato,

caratterizzato dal fatto che detto involucro (20) comprende un primo foro cieco (40; 52) coassiale con detto primo asse (6; 7) attraversato e aperto verso l?esterno di detto involucro (20) e un secondo componente (4; 5) dei componenti (2, 3, 4, 5) reciprocamente mobili articolato al primo componente (2) in corrispondenza di detto primo asse (6; 7) attraversato comprende un perno (41; 54) girevole nel primo foro cieco (40; 52).

2. Deragliatore (1) secondo la rivendicazione 1, in cui il primo foro cieco (40; 52) dell?involucro (20) ? dotato di una boccola cieca (51).

3. Deragliatore (1) secondo la rivendicazione 2, in cui la boccola cieca (51) ? sovrastampata nel primo componente (2).

4. Deragliatore (1) secondo qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui il perno (41; 54) ? formato in un elemento (42) comprendente una testa (43) di impegno di utensile di avvitamento e un gambo (44) esteso dalla testa (43), una porzione (45) del gambo (44) contigua alla testa (43) essendo dotata di una filettatura esterna e la restante porzione (46) del gambo (44) essendo priva di filettatura, in cui la porzione (45) dotata di filettatura esterna ? avvitata in un foro passante (47) filettato internamente del secondo componente, la porzione (46) priva di filettatura sporgendo dal foro passante (47) formando detto perno (41; 54).

5. Deragliatore (1) secondo la rivendicazione 4, in cui il foro passante (47) filettato internamente ? realizzato in un inserto (50) del secondo componente (4; 5).

6. Deragliatore (1) secondo la rivendicazione 5, in cui l?inserto (50) ? costampato nel secondo componente (4; 5).

7. Deragliatore (1) secondo qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui l?involucro (20) comprende un secondo foro cieco (53) coassiale a detto primo asse (6) attraversato ed aperto verso l?esterno da un lato di detto involucro (20) contrapposto rispetto al primo foro cieco (52), il secondo componente (5) comprendendo un secondo perno (55) girevole nel secondo foro cieco (53).

8. Deragliatore (1) secondo qualsiasi delle rivendicazioni 1-6, in cui la camera (21) contiene detto motoriduttore (10) ed eventualmente detti uno o pi? dispositivi elettrici/elettronici, in cui detto involucro (20) comprende inoltre un foro passante (31) coassiale a detto primo asse (7) attraversato, il foro passante (31) essendo dal lato di detto involucro (20) contrapposto rispetto al primo foro cieco (40), un albero di uscita (30) del motoriduttore (10) essendo esteso attraverso il foro passante (31) e attraverso un foro (36) del secondo componente (4), una guarnizione (32) di tenuta ermetica essendo prevista tra il foro passante (31) e l?albero di uscita (30).

9. Deragliatore (1) secondo qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui la camera (21) attraversa entrambi gli assi (6; 7) di articolazione al quale il primo componente (2) ? articolato, in cui detto involucro (20) comprende uno o due fori ciechi (52, 53) aggiuntivi, coassiale/i con il secondo asse (7; 6) attraversato, un terzo componente (5) dei componenti (2, 3, 4, 5) reciprocamente mobili articolato al primo componente (2) in corrispondenza di detto secondo asse (7; 6) attraversato comprendendo uno o rispettivamente due perni (54, 55) girevoli in detto uno o due fori ciechi (52, 53) aggiuntivi.

10. Deragliatore (1) secondo qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto uno o pi? dispositivi elettrici/elettronici comprende/ono un?unit? di alimentazione elettrica, preferibilmente del tipo a batteria di celle secondarie e/o uno o pi? componenti di controllo del motoriduttore (10) e/o dell?unit? di alimentazione elettrica, se presente.

11. Deragliatore (1) secondo qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui il primo componente (2) ? il corpo di supporto.

12. Deragliatore (1) secondo qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui il deragliatore ? un deragliatore posteriore.