IT202100024516A1 - Veicolo stradale per singola persona con controllo indipendente di oscillazione dei due pattini - Google Patents

Veicolo stradale per singola persona con controllo indipendente di oscillazione dei due pattini Download PDF

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IT202100024516A1
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IT
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skate
frame
vehicle
road vehicle
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Marco Viarengo
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L M Gianetti S R L
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Description

Descrizione a corredo della domanda di brevetto per invenzione industriale dal titolo:
VEICOLO STRADALE PER SINGOLA PERSONA CON CONTROLLO
INDIPENDENTE DI OSCILLAZIONE DEI DUE PATTINI
Ambito dell?invenzione
La presente invenzione riguarda il settore tecnico relativo ai mezzi di trasporto urbani ad uso personale, in particolare quelli adibiti al trasporto della singola persona.
Pi? in particolare l?invenzione si riferisce ad un innovativo veicolo ad uso personale, similarmente ad un monopattino, strutturato per garantire un preciso e pi? sicuro controllo in curva, al fine proprio di eseguire le curve durante il percorso.
Brevi cenni alla tecnica nota
Sono da tempo noti veicoli utilizzati per il trasporto urbano della singola persona e ad uso personale. Ad esempio risultano sempre pi? diffusi i monopattini elettrici.
L?esigenza di ridurre le immissioni di inquinanti in atmosfera e la necessit? di ridurre il traffico cittadino, oltre che svincolarsi meglio lungo i percorsi cittadini, sta rendendo sempre pi? diffusa la produzione e vendita, oltre che l?uso, di veicoli della tipologia monopattino.
Il monopattino ? generalmente spinto da un motorino elettrico, al fine di non inquinare ed avere costi di gestione piuttosto bassi.
Il monopattino ? di fatto formato da una singola tavola che forma un piano di appoggio per l?utilizzatore il quale appunto appoggia entrambi i piedi sulla tavola similarmente a un ?mono-sky?. Un manubrio si solleva dalla tavola e forma le due maniglie ove si trovano i comandi di accelerazione/frenata. Il monopattino ? generalmente dotato di due ruote, ovvero una ruota anteriore ed una ruota posteriore e dunque l?utilizzatore si muove mantenendo l?equilibrio sulla tavola. Le ruote, ad esempio quella anteriore o quella posteriore o entrambe, sono condotte in rotazione dal motore elettrico. La rotazione del manubrio controlla generalmente la rotazione della ruota anteriore ad esso connessa consentendo di effettuare le curve e mantenere la direzione voluta.
Tutto ci? premesso, allo stato attuale della tecnica il monopattino risulta non proprio stabile in quanto, di fatto, ? costituito da una singola tavola.
Inoltre per eseguire la curva, generalmente l?utente ruota il manubrio e questo porta ad una rotazione della ruota anteriore e dunque all?esecuzione della curva con una inclinazione della tavola che potrebbe risultare pericolosa per l?equilibrio dell?utilizzatore.
Ulteriori svantaggi legati al monopattino, dunque alla singola tavola, sono i seguenti:
Il monopattino avendo il piantone di sterzo direttamente davanti ai piedi dell?utilizzatore risulta decisamente problematico in caso di frenata per il posizionamento del piede a terra che trover? il piantone di sterzo come impedimento, determinando una possibile caduta.
Il monopattino avendo la ruota anteriore di sezione e diametro molto piccola aumenta notevolmente i momenti ribaltanti indotti da asperit? stradali o possibili impedimenti alla rotazione del pneumatico anteriore.
Il monopattino avendo una sola tavola non permette di stare in equilibrio a veicolo fermo.
Inoltre, la posizione assunta dal corpo sul monopattino non ? naturale avendo il busto ruotato rispetto alle gambe, fattore che determina affaticamento e possibili problemi alla salute.
Il monopattino per la piccola impronta a terra del pneumatico e la piccola avan-corsa non permette di condurre il mezzo senza utilizzare continuativamente le due mani sul manubrio.
Non ? possibile installare impianti frenanti performanti sulla ruota anteriore perch? genererebbero un elevato momento ribaltante non contrastato da un adeguato momento stabilizzante dettato dalla posizione di guida.
Sintesi dell?invenzione
E? dunque sentita l?esigenza di una soluzione tecnica che possa mitigare le problematiche suddette.
In particolare ? scopo della presente invenzione fornire un veicolo stradale per il trasporto di una singola persona che risulti pi? stabile, pi? semplice da utilizzare, pi? comodo e certamente pi? sicuro.
In particolare ? scopo della presente invenzione fornire un veicolo stradale per il trasporto di una singola persona che risulti stabile e sicuro sia nell?esecuzione di una curva che durante il suo normale utilizzo, riducendo al massimo rischi di caduta dovute a frenate brusche.
Questi ed altri scopi sono dunque ottenuti con il presente veicolo stradale, in accordo alla rivendicazione 1.
Tale veicolo stradale a ruote comprende:
- un telaio (42, 42?);
- Un manubrio (30) per il controllo della guida;
- Almeno una ruota anteriore (44);
- In accordo all?invenzione il veicolo comprende ulteriormente:
- Un primo pattino (11) ed un secondo pattino (12) dotati ogni uno di almeno una ruota (20, 21);
- I detti primo pattino e secondo pattino formano, ogni uno, un piano di appoggio per un piede di un utilizzatore.
In questo modo un utilizzatore si posiziona in equilibrio sul veicolo posizionando un piede su un pattino e l?altro piede sull?altro pattino assumendo una posizione dunque similare a quella degli sci da neve.
- Ulteriormente, inoltre, detti primo e secondo pattino sono connessi al telaio in modo indipendente l?uno dall?altro in modo tale che ogni pattino possa avere un movimento, preferibilmente una rotazione, indipendente l?uno dall?altro rispetto al detto telaio;
Vantaggiosamente, dunque, a differenza del monopattino, l?utente non deve pi? posizionare le gambe in posizione avanzata l?una rispetto all?altra su una singola tavola ma pu? invece assumere una normale e naturale posizione in piedi, con le due gambe leggermente divaricate e parallele tra loro in funzione appunto della posizione reciproca assunta dalle due tavole (pattini).
Vantaggiosamente, dunque, la curva risulta pi? controllabile in quanto ogni pattino ? dotato di proprio moto rispetto al telaio per agevolare la curva.
Questa soluzione risolve tutti i suddetti inconvenienti tecnici.
L?uso di due pattini (o tavole che dir si voglia) tra loro paralleli consente di assumere una posizione naturale similare a quella dello sciatore sugli sci.
Ci? garantisce stabilit? in tutte le condizioni operative.
Inoltre la connessione dei pattini al telaio non ? rigida ma bens? mobile e, in particolare, vantaggiosamente con una possibilit? di almeno una rotazione di ogni pattino rispetto al telaio, preferibilmente grazie ad un perno di incernieramento, e con ogni pattino che ? dunque mobile (preferibilmente girevole) in modo indipendente dall?altro pattino.
In accordo a questa soluzione, dunque, ? possibile esercitare con il proprio peso del corpo una oscillazione, ad esempio una rotazione, di ogni pattino.
Tale libera oscillazione, preferibilmente una oscillazione rotativa, di ogni pattino, ? controllabile dall?utente a seconda del trasferimento di peso che fa sui due pattini, e ci? consente di agevolare l?esecuzione della curva.
Vantaggiosamente possono inoltre essere compresi, ulteriormente, mezzi di richiamo (61, 62) arrangiati in modo tale da mantenere ogni pattino in una posizione di equilibrio ed esercitare una forza su ogni pattino che tende a riportare ogni pattino in detta posizione di equilibrio quando una movimentazione del pattino sposta il pattino dalla sua detta posizione di equilibrio.
Tale oscillazione ? dunque controllata dai mezzi di richiamo che tendono a riportare il pattino in posizione di equilibrio.
In curva, dunque, il veicolo assume una posizione inclinata ma l?oscillazione indipendente dei due pattini consente di posizionarli, attraverso l?azione del peso dell?utilizzatore, nella migliore condizione di esecuzione della curva, esattamente come viene eseguita la curva da uno sciatore sugli sci. Ci? garantisce precisione e sicurezza nella esecuzione di curva.
Inoltre l?utente poggia adesso ogni piede su una superficie di appoggio e ci? conferisce maggiore stabilit?, anche a veicolo fermo.
I mezzi di richiamo possono vantaggiosamente essere in forma di mezzi elastici, ad esempio molle, ma non ? escluso l?uso di sistemi equivalenti quali ad esempio attuatori a doppio effetto di tipo idraulico, pneumatico ecc.
Vantaggiosamente, dunque, detta movimentazione di ogni pattino pu? essere in forma di almeno una rotazione di ogni pattino rispetto al telaio.
Vantaggiosamente, dunque, tali primo e secondo pattino possono essere montati girevoli intorno ad un piano Z formante un piano longitudinale per il detto veicolo.
A tal scopo, vantaggiosamente, pu? essere compreso un perno (50) passante trasversalmente il telaio e a cui si collegano girevolmente detti primo e secondo pattino.
Il perno si posiziona in modo ortogonale al piano longitudinale Z e, dunque, ogni pattino pu? ruotare su tale piano Z con un asse di rotazione che ? quello del detto perno.
Vantaggiosamente, in una soluzione preferita, detti mezzi di richiamo possono comprendere o possono essere in forma di mezzi elastici (61, 62).
Vantaggiosamente i detti mezzi elastici sono dunque arrangiati in modo tale da mantenere ogni pattino in una posizione di equilibrio elastico ed esercitare una forza elastica su ogni pattino che tende a riportare ogni pattino in detta posizione di equilibrio quando una movimentazione del pattino, ad esempio la detta rotazione, sposta il pattino dalla sua detta posizione di equilibrio.
Alternativamente, vantaggiosamente, detti mezzi di richiamo possono comprendere o sono in forma di attuatori, preferibilmente a doppio effetto.
Vantaggiosamente, la parte terminale di ogni pattino che si collega al telaio pu? formare una prima superficie (18) ed una seconda superficie (19) tra loro sovrapposte.
Vantaggiosamente pu? essere previsto un mezzo di richiamo compreso tra la detta prima superficie (18) e una superficie (43) del telaio e un ulteriore mezzo di richiamo pu? essere compreso tra la detta seconda superficie (19) e una superficie (44) del telaio.
Anche in questo caso, per come sopra detto, detti mezzi di richiamo possono essere mezzi elastici, preferibilmente una molla o molle.
Vantaggiosamente, in tutte le configurazioni descritte, la ruota anteriore ? controllabile attraverso il manubrio.
Vantaggiosamente, in tutte le configurazioni descritte, pu? essere compreso un motore elettrico per generare la trazione sul veicolo.
Vantaggiosamente il manubrio si pu? collare al telaio in modo girevole in modo tale da poterlo ruotare verso destra o sinistra per il controllo del veicolo e dunque l?impostazione della curva.
E? anche qui descritto l?uso del presente veicolo in accordo ad una o pi? delle caratteristiche sopra descritte per lo spostamento di un utilizzatore.
In accordo all?uso, l?utente sale sul veicolo ponendo un piede per ogni pattino e controllando il veicolo attraverso il manubrio e l?eventuale oscillazione dei due pattini a seconda della percorso effettuto.
Breve descrizione dei disegni
Ulteriori caratteristiche e i vantaggi del presente veicolo, secondo l?invenzione, risulteranno pi? chiaramente con la descrizione che segue di alcune sue forme realizzative, fatte a titolo esemplificativo e non limitativo, con riferimento ai disegni annessi, in cui: - La figura 1 ? una vista laterale schematica del veicolo secondo dunque un piano Z passante secondo la lunghezza longitudinale del veicolo;
- La figura 2 ? una vista dall?alto;
- La figura 3 ? una vista complessiva assonometrica;
- La figura 3A ? una ulteriore vista assonometrica per evidenziare il perno rispetto a cui i due pattini 11 e 12 sono girevoli (vedasi doppio verso di freccia) in modo indipendente l?uno dall?altro;
- La figura 4 mostra in dettaglio la soluzione costruttiva che include le molle per consentire l?oscillazione intorno al fulcro rotativo di ogni pattino (11, 12);
- La figura 5 schematizza nuovamente il funzionamento del sistema elastico di figura 4;
- La figura 6 schematizza l?esecuzione di una curva.
- La figura 7 evidenzia come, in accordo alla presente soluzione, l?esecuzione della curva genera una rotazione dei due pattini intorno al perno rotativo;
- La figura 8 evidenzia, in vista ingrandita, la predisposizione che pu? essere assunta dai due pattini nell?esecuzione di una curva;
Descrizione di alcune forme realizzative preferite La presente invenzione concerne un veicolo stradale a ruote comprendente:
- Un telaio (42, 42?);
- Un manubrio (30);
- Almeno una ruota anteriore (44);
In accordo all?invenzione, il veicolo comprende ulteriormente:
- Un primo pattino (11) ed un secondo pattino (12) dotati, ogni uno, di almeno una ruota (20, 21);
- I detti primo pattino e secondo pattino formando, ogni uno, un piano di appoggio per un piede di un utilizzatore che in uso si pone in piedi su tali due pattini;
In questo modo l?utilizzatore poggia, in uso, ogni piede su un pattino e controlla il veicolo, risultando in piedi sul veicolo, con il manubrio posto anteriormente rispetto ai detti pattini.
- Detti primo e secondo pattino sono inoltre mobili in maniera indipendente l?uno dall?altro.
Preferibilmente detti primo e secondo pattino sono girevoli in maniera indipendente l?uno dall?altro
In particolare essi sono connessi al telaio in modo tale per cui ogni pattino possa muoversi, preferibilmente possa ruotare, rispetto al telaio a cui si collega e con ogni pattino che ? dunque mobile, preferibilmente girevole, in modo indipendente dall?altro pattino.
In una possibile forma realizzativa, vantaggiosamente, possono anche essere ulteriormente compresi mezzi di richiamo (61, 62) arrangiati in modo tale da mantenere ogni pattino in una posizione di equilibrio ed esercitare una forza su ogni pattino che tende a riportare ogni pattino in detta posizione di equilibrio quando una movimentazione del pattino sposta il pattino dalla detta sua posizione di equilibrio.
Quindi se l?utente esercita con il piede una forza che muove, ad esempio fa ruotare, il pattino rispetto al telaio allontanandolo dalla posizione di equilibrio, i detti mezzi di richiamo tendono a riportarlo in detta posizione di equilibrio una volta rilasciata la forza esercitata dall?utilizzatore.
Entrando dunque maggiormente nel dettaglio descrittivo dell?invenzione, in accordo all?invenzione, la figura 3 descrive in vista assonometrica un veicolo 100 in accordo alla presente invenzione.
Il veicolo prevede un piano di appoggio 10 per l?utente il quale, in accordo all?invenzione, ? formato da due pattini 11 e 12 indipendenti l?uno dall?altro e tra loro separati.
Ogni pattino (o tavola che dir si voglia) conforma un piano di appoggio (11, 12) per il piede dell?utente che va in appoggio su esso, per cui ogni tavola o piano di appoggio ? adibito a sorreggere una parte di peso dell?utilizzatore.
In questo modo l?utilizzatore ? come se poggiasse i propri piedi su due sci da neve.
Ogni pattino prevede posteriormente una sede entro cui si inserisce (ad esempio in modo passante) girevolmente una ruota (20, 21).
Posteriormente, dunque, sono previste almeno due ruote, ovvero una ruota per pattino.
Non ? ovviamente esclusa la soluzione in cui ogni pattino possa avere anche due o pi? ruote, ad esempio due ruote accoppiate una accanto all?altra per conferire maggiore stabilit?.
In accordo alla soluzione mostrata in figura 3, ogni pattino prevede posteriormente dunque una sede passante l?intero spessore del pattino e ove viene alloggiata girevolmente almeno una ruota.
Ovviamente soluzioni diverse di alloggiamento della ruota possono essere previste senza per questo allontanarsi dal presente concetto inventivo.
La figura 3 mostra poi il manubrio 30 che, come da arte nota, prevede le due estensioni 31 e 32 destinate ad essere impugnate dall?utilizzatore e su cui si trovano i classici comandi, ovvero leva del freni, acceleratore ecc.
Dalla parte centrale rispetto alle due estensioni di diparte il tubolare verticale 41.
Il manubrio si collega dunque al telaio di supporto formato dalla parte 42 attraverso il tubolare 41.
Il telaio, a sua volta che, si collega ai due pattini (11, 12).
Il tubolare verticale 41 si inserisce girevolmente entro l?anello 42? facente parte del telaio 42. Il tubolare verticale 41 ? solidale alle due forcelle 43 in modo tale per cui l?utilizzatore possa controllare la rotazione del tubolare verticale 41 tramite una rotazione dello sterzo 30 per cui ruotando la ruota anteriore collegata alle due forcelle per l?esecuzione della curva.
Ovviamente appositi cuscinetti rotativi possono essere inseriti nell?anello 42? per agevolare la rotazione del tubolare verticale 41 rispetto alla sede anulare 42? ove passa ed ? posto girevolmente.
Tramite forcella 43, che potr? essere rigida o ammortizzata, almeno una ruota anteriore 44 si collega dunque al manubrio.
Anche in questo caso, la ruota anteriore potrebbe essere costituita da singola ruota oppure da due o pi? ruote una affiancata all?altra.
Tali componenti sono di per se ben noti nello stato della tecnica e non sono oggetto specifico della presente invenzione e per tal motivo non vengono qui ulteriormente dettagliati.
La movimentazione del detto veicolo descritto pu? essere ottenuta attraverso un motore elettrico alimentato ad esempio da batteria, ad esempio di tipo ricaricabile, come gi? ampiamente noto ad esempio nel settore dei monopattini.
Il motore pu? azionare in rotazione la ruota anteriore e/o le ruote posteriori in modo equivalente.
Il motore pu? essere alloggiato in apposita sede, ad esempio nel telaio 42.
Entrando maggiormente nel dettaglio descrittivo dell?invenzione, la figura 1 schematizza la soluzione descritta con lo sterzo e tubolare verticale 41 che si collega girevolmente al telaio 42.
In accordo all?invenzione ? previsto un perno rotativo 50, anche schematizzato in figura 1 e 2, passante trasversalmente attraverso il telaio 42.
Come si vede dalla figura 1, esso ? posto ad una certa distanza rispetto al passaggio del tubolare verticale 41, preferibilmente all?estremit? del telaio 42 opposta a quella di passaggio del tubolare verticale 41.
Il perno rotativo pu? essere ad esempio un perno passante trasversalmente nel telaio 42, come ad esempio schematizzato nelle figure (vedi ad esempio la figura 2).
In accordo all?invenzione, dunque, il primo pattino 11 ed il secondo pattino 12 sono collegati in modo indipendente l?uno rispetto all?altro al detto perno.
Un pattino ? collegato al fianco destro del telaio e l?altro ? collegato al fianco sinistro del telaio entrambi attraverso il perno rotativo.
Pu? essere previsto un singolo perno che attraversa trasversalmente l?intero telaio come da figura 2 o due perni separati.
In ogni caso, in tutte le soluzioni, come anche schematizzato in figura 2, il perno 50 attraversa il telaio 42 passando in apposito canale, per cui avendo una parte eccedente a destra e sinistra del telaio, cio? che fuoriesce in parte dal telaio o comunque dalla sua sede di passaggio.
Ogni uno dei due pattini si collega a detta parte eccedente del perno in modo tale da risultare girevolmente connessione al detto perno, come anche schematizzato dal verso di freccia di figura 1.
Il pattino destro pu? dunque ruotare intorno all?asse del perno rispetto al telaio 42 in modo indipendente dalla rotazione dell?altro pattino.
Il perno ? dunque fissato al telaio con i pattini connessi girevolmente al perno.
Quindi, sia il pattino di destra che il pattino di sinistra sono girevoli intorno al perno e lo sono in modo indipendente l?uno dall?altro.
Un pattino pu? ad esempio ruotare verso l?alto mentre l?altro potrebbe ruotare verso il basso e/o viceversa.
Costruttivamente si potrebbe ad esempio collegare un cuscinetto girevole alle due estremit? del perno che si inserisce in apposita sede del pattino e che servirebbe per realizzare un accoppiamento girevole pattino-perno.
La figura 1 mostra dunque con il doppio verso di freccia applicato alle ruote posteriori il movimento di sollevamento e/o abbassamento che possono compiere ogni ruota del pattino grazie proprio alla rotazione consentita al pattino, ovvero una rotazione alto-basso intorno al perno rispetto al telaio.
La ruota ? connessa al pattino per cui il sollevamento e/o abbassamento del pattino determina il sollevamento e abbassamento della ruota.
La ruota potrebbe essere connessa al pattino anche attraverso eventuali ammortizzatori (assolutamente facoltativi).
Pi? in particolare la figura 1 mostra una vista laterale in un piano Z longitudinale del veicolo che ? anche evidenziato (tale piano Z) in figura 2.
La rotazione dei due pattini avviene come evidenziato bene in figura 2 su detto piano Z o sostanzialmente su tale piano Z in quanto, infatti, il perno 50 (che rappresenta l?asse di rotazione dei due pattini) ? ortogonale o sostanzialmente ortogonale al detto piano Z.
In accordo all?invenzione, sono ulteriormente previsti i suddetti mezzi di richiamo che, in una forma preferita di invenzione, sono mezzi elastici, ad esempio molle, che controllano l?oscillazione dei pattini.
In particolare ? dunque prevista una prima molla ed una seconda molla predisposte nel telaio, preferibilmente in prossimit? del perno, in modo tale da risultare interposte ad ogni pattino.
Il pattino ha dunque un certo gioco di rotazione intorno al perno sia verso il suolo che nel verso opposto, verso l?alto.
A seconda se si spinge verso il basso o verso l?alto, tale spostamento incontrer? la resistenza della relativa molla che comprimendosi tende a riportare il pattino nella posizione di equilibrio elastico in cui le molle si fanno equilibrio (pi? o meno una posizione orizzontale rispetto al suolo).
Il risultato ? dunque quello di avere una oscillazione indipendente per i due pattini, ovvero ogni pattino pu? ruotare intorno a detto perno lungo un percorso rotativo i cui fine corsa sono limitati strutturalmente dalla massima compressione delle molle.
La molla che si comprime tende a spingere il pattino nel verso opposto.
Quindi spingendo sul pattino questo ruota per poi avere automaticamente un moto di ritorno elastico verso la condizione di equilibrio.
Le molle hanno dunque lo scopo di stabilizzazione e contrasto delle forze agenti sul veicolo in modo rendere pi? smorzate le reazioni che lo stesso ha sul conducente.
In questo modo, questo moto oscillatorio indipendente dei due pattini consente di controllare meglio la curva esattamente come sugli sci si impone un accelerazione indotta dettata dallo spostamento del baricentro del corpo che viene contrastato dalla forza delle gambe che determina un momento attorno all?asse parallelo al moto del veicolo.
Tale veicolo permette un utilizzo in totale equilibrio senza dover mai poggiare i piedi a terra.
Avendo i due piedi in linea con il torso si assume una posizione totalmente conforme allo standard di normale utilizzo del corpo umano non determinando un elevato stress dello stesso.
Non avendo il piantone davanti ai piedi si rende pi? naturale uno spostamento veloce del piede nella parte anteriore in caso di frenatura di emergenza.
Avendo la ruota anteriore di diametro maggiore e una cinematica di sterzo con avancorsa si ottiene una maggiore stabilit?.
Andando dunque alla figura 4, costruttivamente si evidenzia la soluzione di figura 1 e 2 in maggior dettaglio.
La figura mostra l?estremit? del perno 50 a cui si collegano i due pattini visibili parzialmente in figura 4 ma ben visibili in figura 3A.
Su ogni estremit? di pattino, connessa girevolmente al perno 50, sono predisposte due molle, ovvero una molla superiore 61 ed una molla inferiore 62.
Sebbene la figura 4 mostri la soluzione dalla parte del pattino 12 lo stesso ? specularmente valida per il pattino 11.
Il pattino 12 ? dunque connesso al perno in corrispondenza della sua parte terminale che ? conformata in modo tale da formare un piano di appoggio e connessione per le due molle.
Detta parte terminale 17 del pattino forma infatti una superficie superiore 18 ed una equivalente superficie inferiore 19 che sono due superfici a cui si fissano, per ogni una, una estremit? di una molla.
Con riferimento dunque alla figura 4, la molla superiore 61 va in appoggio per una sua estremit? sulla superficie 18 a cui si fissa (ad esempio per saldatura o in altri modi).
Alla stessa maniera la molla inferiore 62 va in appoggio e si fissa alla superficie 19.
L?altra estremit? di ogni molla va in appoggio e viene fissata ad una superficie 44 facente parte del telaio 42 o comunque solidale al telaio 42.
In particolare la figura 4 mostra tali superfici con la numerazione 43 e 44.
La molla 61 ? dunque compresa tra le due superfici 18 e 41 mentre la molla 62 ? compresa tra le due superfici 19 e 42.
Il pattino 11 pu? dunque ruotare intorno al perno 50 (dunque intorno all?asse del perno) per cui avvicinando la sua superficie 18 verso la superficie 43 (il che equivale a dire che contestualmente la superficie 19 si allontana dalla superficie 44) oppure allontanando la sua superficie 18 dalla superficie 43 (il che equivale a dire che la superficie 19 si avvicina alla superficie 44).
Secondo questo possibile moto rotativo ci si trova in una condizione in cui ad esempio la molla 61 si comprime mentre, contestualmente, la molla 62 si estende, oppure il viceversa.
In entrambi i casi si genera una forza elastica che tende a riportare rotativamente il pattino nella condizione di equilibrio elastico con una controrotazione.
La condizione di equilibrio e la condizione in cui tutte le forze agenti sul pattino, dunque anche quelle elastiche, sono in equilibrio tra di loro.
La stesa cosa, sia funzionalmente che strutturalmente, avviene per l?altro pattino.
Quanto appena adesso indicato ? dunque schematizzato nella figura 5.
In uso dunque il veicolo descritto funziona alla seguente maniera, con riferimento ad esempio alle figure 6 - 8.
L?utente sale sul mezzo poggiando un piede su un pattino ed un piede sull?altro pattino, per cui con il baricentro che cade posizionato verticalmente tra i due pattini. La posizione ? dunque similare allo sciatore su due sci.
Il manubrio consente il normale controllo del mezzo per sterzare, accelerare, frenare ecc.
Il motorino elettrico consente la trazione del veicolo.
In accordo alla soluzione proposta ogni pattino ha dunque una possibilit? di rotazione, di fatto ruotando su di un piano Z longitudinale al veicolo, come evidenziato in figura 1 ed in figura 2 e figura 8.
Ad esempio la figura 8 ha evidenziato una inclinazione a destra e una inclinazione a sinistra per l?esecuzione di due curve. Nella inclinazione sul lato destro (pattino in sinistra di figura 8) ? stato evidenziato il suolo di appoggio, l?asse del perno rotativo e il piano longitudinale Z del veicolo per evidenziare, nell?esecuzione di curva, la rotazione indipendente dei due pattini per assumere appunto la configurazione riportata in figura. Lo stesso vale per la curva che determina una inclinazione sul lato sinistro (immagine del veicolo destro in figura 8).
In questo modo si crea sostanzialmente un moto di sollevamento/abbassamento dal/verso il suolo delle ruote di ogni pattino a secondo del basculamento elastico che l?utente imprime al pattino.
La figura 6 e la figura 7 mostrano infatti che spingendo con il peso sul pattino 12 verso il suolo (vedi verso vettore entrante) e scaricando il peso dall?altro pattino 11 (verso infatti vettore uscente), si effettua con il veicolo in questione una curva in senso orario.
Una curva in senso antiorario avviene esattamente operando in modo inverso.
Il controllo del veicolo avviene dunque non solo con lo sterzo che ruota a destra e sinistra ma anche coadiuvato da questo modo oscillante-rotatorio che possono avere i due pattini nell?esecuzione di curva e dunque in conseguenza dell?inclinazione assunta dal veicolo.
Le ruote e gli ski (tavole o pattini) basculano quando viene fatta la curva e avendo le ruote posteriori libere di ruotare varieranno come numero di giri in base al loro posizionamento rispetto alla curva (ruoter? pi? velocemente la ruota esterno curva rispetto a quella interno curva), vedi ad esempio figura 6.
La soluzione con il perno rotativo 50 ? la soluzione preferita anche se ? possibile una soluzione con connessione tale da determinare ad esempio un moto non solo rotativo dei pattini ma, ad esempio, rototraslatorio.
I mezzi elastici potrebbero essere equivalentemente sostituiti con mezzi ad esempio di tipo pneumatico o idraulico anche se la soluzione che prevede le molle ? certamente quella preferita per via della sua semplicit? ed economicit?.
Le dimensioni del veicolo descritto sono similari a quelli di un noto e classico monopattino e dunque strutturato per il trasporto di una singola persona.

Claims (11)

RIVENDICAZIONI
1. Un veicolo stradale a ruote comprendente:
- Un telaio (42, 42?);
- Un manubrio (30);
- Almeno una ruota anteriore (44);
- Caratterizzato dal fatto che il veicolo comprende ulteriormente:
- Un primo pattino (11) ed un secondo pattino (12) dotati, ogni uno, di almeno una ruota (20, 21);
- I detti primo pattino e secondo pattino formando, ogni uno, un piano di appoggio per un piede di un utilizzatore;
- Detti primo e secondo pattino essendo connessi al telaio in modo tale per cui ogni pattino possa muoversi in modo indipendente l?uno dall?altro rispetto al detto telaio.
2. Il veicolo stradale, secondo la rivendicazione 1, in cui sono ulteriormente compresi mezzi di richiamo (61, 62) arrangiati in modo tale da mantenere ogni pattino in una posizione di equilibrio ed esercitare una forza su ogni pattino che tende a riportare ogni pattino in detta posizione di equilibrio quando una movimentazione del pattino sposta il pattino dalla detta sua posizione di equilibrio.
3. Il veicolo stradale, secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui detta movimentazione di ogni pattino rispetto al telaio ? in forma di almeno una rotazione del detto pattino rispetto al telaio.
4. Il veicolo stradale, secondo una o pi? delle precedenti rivendicazioni, in cui detti primo e secondo pattino sono girevoli intorno ad un piano Z formante un piano longitudinale per il detto veicolo.
5. Il veicolo stradale, secondo una o pi? delle precedenti rivendicazioni, in cui ? compreso un perno (50) passante trasversalmente il telaio e a cui si collegano girevolmente detti primo e secondo pattino.
6. Il veicolo stradale, secondo una o pi? delle precedenti rivendicazioni, in cui la parte terminale di ogni pattino che si collega al telaio forma una prima superficie (18) ed una seconda superficie (19) tra loro sovrapposte ed in cui ? previsto un mezzo di richiamo compreso tra la detta prima superficie (18) e una superficie (43) del telaio ed ? previsto un ulteriore mezzo di richiamo compreso tra la detta seconda superficie (19) e una superficie (44) del telaio.
7. Il veicolo stradale, secondo una o pi? delle precedenti rivendicazioni, in cui detti mezzi di richiamo comprendono o sono in forma di mezzi elastici (61, 62) arrangiati in modo tale da mantenere ogni pattino in una posizione di equilibrio ed esercitare una forza elastica su ogni pattino che tende a riportare ogni pattino in detta posizione di equilibrio quando una rotazione del pattino sposta il pattino dalla sua detta posizione di equilibrio.
8. Il veicolo stradale, secondo una o pi? delle precedenti rivendicazioni dalla 1 alla 6, in cui detti mezzi di richiamo comprendono o sono in forma di attuatori, preferibilmente a doppio effetto.
9. Il veicolo stradale, secondo una o pi? delle precedenti rivendicazioni, in cui detti mezzi di richiamo sono mezzi elastici, preferibilmente una molla.
10. Il veicolo stradale, secondo una o pi? delle precedenti rivendicazioni, in cui la ruota anteriore ? controllabile attraverso il manubrio.
11. Il veicolo stradale, secondo una o pi? delle precedenti rivendicazioni, in cui ? compreso un motore elettrico per generare la trazione sul veicolo.
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